parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, Gerusalemme distrutta, 1633

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1633
de l’Olimpo stellante il re del mondo, ¶ dond
2
1633
ei scorge non solo il ciel sublime, ¶ la spaziosa
3
1633
riposte et ime ¶ ove il sol mai non entra
4
1633
sol mai non entra il cieco fondo, ¶ e i
5
1633
han per sua grazia il seggio Angioli et alme
6
1633
infinito ¶ onde s’imparadisa il Paradiso; ¶ quel non so
7
1633
gradi e le basi, il re de gl’Anni
8
1633
occhi altretanti. ¶ Giovanetta amorosa il vasto lembo ¶ e la
9
1633
grembo ¶ di vivi semi il ricco dono accoglie ¶ e
10
1633
una luce densa ¶ stassi il gran Padre, in sé
11
1633
in se stesso ¶ volto il sempre fecondo alto intelletto
12
1633
e fe’ di tutto il suo lucente chiostro ¶ da
13
1633
de gli alati. ¶ Unissi il gran senato e fuor
14
1633
del trono ¶ dond’apre il Sole eterno eterno il
15
1633
il Sole eterno eterno il giorno, ¶ uscìr prima tre
16
1633
Conto v’è troppo il troppo folle ardire ¶ del
17
1633
sempre d’ogni macchia il Cielo. ¶ Non sazio ancor
18
1633
Cielo. ¶ Non sazio ancor il perfido, l’iniquo, ¶ l
19
1633
Sion l’ultimo die, ¶ il minacciato danno omai vicino
20
1633
sì come suole ¶ formarsi il nostro, un suon d
21
1633
folgorò che ’l sole, ¶ il sol pur or da
22
1633
altri di purpurea veste ¶ il re pastore, il buon
23
1633
veste ¶ il re pastore, il buon poeta ebreo, ¶ quei
24
1633
in val di Terebinto il filisteo, ¶ la nobil cetra
25
1633
a quell’oggetto, ¶ smarrito il volto e conturbato il
26
1633
il volto e conturbato il petto. ¶ Allor del libro
27
1633
Allor del libro eterno il gran Tonante ¶ le chiuse
28
1633
avante ¶ de le cose il catalogo gli offerse, ¶ sì
29
1633
vide e comprese. ¶ Vede il Signor sì pio verso
30
1633
Signor sì pio verso il perverso ¶ popolo ingrato, incredulo
31
1633
per lui sommerso, ¶ libero il toglie al rigido servaggio
32
1633
per dargli in pietra il suo voler scolpito ¶ fa
33
1633
scarpello a l’intaglio il proprio dito. ¶ Per aprirgli
34
1633
a la fuga asciutto il passo ¶ vede far l
35
1633
la sua sete intenerito il sasso ¶ scaturir fresche in
36
1633
fan fede in terra il sangue, in Ciel le
37
1633
quella rabbia stessa ¶ Iacopo il giusto, et onta aggiunge
38
1633
cupida mente esploratrice ¶ letto il secreto avea senso profondo
39
1633
felice ¶ terra de’ vivi il musico facondo, ¶ là dove
40
1633
gran Madre sedea, rivolse il ciglio. ¶ Oh che raggi
41
1633
benché qua giù mortale, ¶ il gran saggio d’Atene
42
1633
membri incorruttibili divini, ¶ sotto il lembo le fean de
43
1633
soccorri ¶ ma talor pronta il pregator precorri. ¶ Tu, colomba
44
1633
gl’immobili destini? ¶ Prima il nulla m’assorba, anzi
45
1633
anzi l’Inferno ¶ ch’il mio dal suo desio
46
1633
declini, ¶ né sol che il suo voler voler potrei
47
1633
or del Ciel hanno il camino ¶ lascieran le meschite
48
1633
se ’l vago ovunque il braccio stenda, ¶ largo è
49
1633
con gl’occhi santi il pungi e leghi ¶ porgili
50
1633
preghi». ¶ In cotai note il gran cantor disciolse ¶ suo
51
1633
bebbe ¶ urne di latte, il suo divin sembiante ¶ rivagheggiò
52
1633
la più chiara lampa ¶ il suo velo impassibile e
53
1633
piaghe illustri e belle ¶ il sangue in oro e
54
1633
dal suo ciglio felice il sole impara ¶ de la
55
1633
che la sua luce il vela, ¶ e ne’ suoi
56
1633
val per se stesso il popol rio, ¶ empia la
57
1633
e sì pio ¶ vagliali il priego e vagliali l
58
1633
Vagliali almeno, o figlio, il pregar mio, ¶ vaglianli queste
59
1633
in supplice favella ¶ madre il ti chieggio e te
60
1633
e rivolta, ¶ la supplicante il supplicato ascolta. ¶ Sì come
61
1633
la vaga sua rise il diletto ¶ con riflessi scambievoli
62
1633
tenere e vivaci ¶ ferillo il priego e saetollo il
63
1633
il priego e saetollo il guardo. ¶ Con guardi anch
64
1633
Chiedi pur ch’arda il ghiaccio e ’l foco
65
1633
tu ’l sai, ch’il vero ¶ de’ più cupi
66
1633
sì ricca, ei ricompensi il dono. ¶ Se già mortal
67
1633
voglia ¶ quando a sera il mio dì là giù
68
1633
han de le leggi il culto santo ¶ contaminato i
69
1633
foco «Amore, amore». ¶ Sorrise il sommo Padre, e ’l
70
1633
rasserenò di nuova luce il polo; ¶ sorrise a quel
71
1633
sorrise a quel sorriso il Paradiso, ¶ e rise seco
72
1633
Paradiso, ¶ e rise seco il suo felice stuolo. ¶ «Vinto
73
1633
o a’ miei furori il volo; ¶ e che non
74
1633
mio rubello ¶ tant’oltre il suo ardimento abbia disteso
75
1633
fondo, ¶ e chi sgombronne il Ciel ne sgombri il
76
1633
il Ciel ne sgombri il mondo». ¶ Volto, ciò detto
77
1633
al trono intorno, ove il gran Re s’adora
78
1633
e s’inamora. ¶ Cerchiano il seggio suo nove ghirlande
79
1633
elettro ¶ movon tutti cantando il divin plettro. ¶ Vari offici
80
1633
volger diede: ¶ quei rimette il morso a i mostri
81
1633
organi del mondo. ¶ Parte il furor de l’infernal
82
1633
qua, di là dove il Fattor gl’invia, ¶ e
83
1633
l’insegna altera ¶ sciorre il campion di Dio quivi
84
1633
che del mostro superbo il tergo fiede. ¶ Intorno a
85
1633
quasi spirante, in fuga il piede ¶ vedesi scritto con
86
1633
qual sole in iri, il suo concetto ¶ lume a
87
1633
d’auree stelle ¶ gemmata, il re canoro in man
88
1633
ancelle ¶ maritando gli accenti il canto scioglie. ¶ Stannolo ad
89
1633
de le stelle matutino il canto, ¶ te sempre lodi
90
1633
canto, ¶ te sempre lodi il sole in suo viaggio
91
1633
ch’in te misuri il quale, il quanto? ¶ Sol
92
1633
te misuri il quale, il quanto? ¶ Sol di cui
93
1633
conosci Occaso, ¶ te benedica il Ciel, tremi l’Inferno
94
1633
e, se non solo il male, il tutto fai
95
1633
non solo il male, il tutto fai. ¶ Loco non
96
1633
e ’n terra stai; ¶ il tutto è in te
97
1633
in varie parti ¶ se’ il tutto e sei nel
98
1633
sono i riposi; ¶ ma il riposo è in te
99
1633
Rege espor le lodi ¶ il vecchio d’Israel musico
100
1633
lo splendor, questo fu il lampo ¶ che con fulmine
101
1633
che con fulmine tratto il ciel divise, ¶ quando fingendo
102
1633
varcar ardite? e contro il Ciel potete ¶ congiurar, sollevar
103
1633
ma in altro tempo il serbo; ¶ plachisi prima il
104
1633
il serbo; ¶ plachisi prima il mar fiero e superbo
105
1633
e turbini cessaro, ¶ sorse il sol, rise il cielo
106
1633
sorse il sol, rise il cielo lucido e chiaro
107
1633
lucido e chiaro. ¶ Zefiro, il venticel leggiero e sciolto
108
1633
de’ fiori, ¶ che rabuffato il crin, orrido il volto
109
1633
rabuffato il crin, orrido il volto ¶ pose dianzi spavento
110
1633
la sua Clori, ¶ posto il furor precipitoso e stolto
111
1633
la ninfa bella, ¶ gravida il sen della stagion novella
112
1633
suo lascia Aquilone ¶ tranquillo il flutto, il dì sereno
113
1633
Aquilone ¶ tranquillo il flutto, il dì sereno e puro
114
1633
ira e l’orgoglio il freddo Arturo. ¶ Torna la
115
1633
Torna la calma, onde il nocchiero accorto ¶ prende de
116
1633
Trova le sparse navi il divin messo ¶ che perduta
117
1633
e le raguna. ¶ Naviga il forte stuol, ma piange
118
1633
d’onde egli venne ¶ il celeste corrier batte le
119
1633
le penne. ¶ Invettiva contra il vizio nefando ¶ Te chiamo
120
1633
ordin secondo ¶ prevaricò contaminato il mondo. ¶ Vide il secolo
121
1633
contaminato il mondo. ¶ Vide il secolo allor guasto e
122
1633
eccesso ¶ tremò natura, indietro il sol fuggio, ¶ pianser dipinti
123
1633
e con le penne il ciglio ¶ gli angeli si
124
1633
non commun diletto ¶ sotto il crudel violatore iniquo ¶ geme
125
1633
geme, e si dole il violato esangue. ¶ Beltà che
126
1633
manca in un punto il vago e ’l verde
127
1633
in non ferace arena il seme perde, ¶ e distruggendo
128
1633
sol del dolce raggio, il qual produce ¶ l’amato
129
1633
dolcezza ove si nega il guardo e ’l riso
130
1633
e fugace ¶ ti volge il tergo e ti nasconde
131
1633
tergo e ti nasconde il viso, ¶ atta da scolorar
132
1633
se tanto l’aborre il guardo umano ¶ che farà
133
1633
che da le stelle il tutto ¶ vede e osserva
134
1633
sì de la licenza il freno ¶ a l’umana
135
1633
a l’umana lascivia il senso ha sciolto ¶ ch
136
1633
ha sciolto ¶ ch’oltre il lecito e ’l dritto
137
1633
benché in atto ferino il Cielo offese. ¶ Gli ordini
138
1633
furia empia d’Averno ¶ il trasgressor del gran decreto
139
1633
de l’innocenza antica ¶ il semplice candor, sozza inventrice
140
1633
compagnia s’accoppia, ¶ quegli il piacer veracemente abbraccia. ¶ Ella
141
1633
mezzo april torbida bruma ¶ il suo tesor t’involi
142
1633
Ma tu pur temerario il ciel disprezzi, ¶ e ’n
143
1633
rimanti, ¶ non t’oda il vento e non ti
144
1633
e non ti veda il sole, ¶ che di sì