parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1954
che quella villa sarebbe il luogo adatto per farci
2
1954
la sceneggiatura del film... il paesaggio vi ispirerà... anche
3
1954
avere accettato così presto il suo invito. Non sapevo
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1954
consultare mia moglie”. E il calore con il quale
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1954
E il calore con il quale avevo accettato l
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1954
cosa di nuovo... ormai il dopoguerra è finito e
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1954
finito e si sente il bisogno di una formula
8
1954
di una formula nuova... il neorealismo, tanto per fare
9
1954
i motivi per cui il cinema neorealistico ci ha
10
1954
egli parlasse di cassetta: il profitto, che per lui
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1954
discreta; e, se, mettiamo, il soggetto di un film
12
1954
morale. Ma, lo stesso, il profitto era pur sempre
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1954
Certo non dirà che il film neorealistico ha stancato
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1954
riflessione, riprese: «Secondo me il film neorealistico ha stancato
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1954
spiegarla: «Quando dico che il film neorealistico non è
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1954
la fiducia nella vita... il film neorealistico è deprimente
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1954
pessimistico, grigio... a parte il fatto che esso rappresenta
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1954
a pensare, appunto, che il nostro sia un paese
19
1954
Bibbia è pur sempre il libro più sano che
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1954
per esempio, Odissea?». ¶ Seguì il silenzio. Stupito, pensai di
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1954
prendere in considerazione tutto il complesso dell’Odissea... ma
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1954
prima, e approvava con il capo. Dissi a caso
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1954
levatosi in piedi, fece il giro della tavola e
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1954
fondo, come mi dissi, il gusto di Battista era
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1954
Intanto Battista aveva rifatto il giro della scrivania, si
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1954
ne dice?». ¶ Chiunque conosce il mondo del cinema sa
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1954
anche dopo aver firmato il contratto e scritto centinaia
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1954
Rheingold, io sentivo che il film avrebbe avuto un
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1954
dagli altri produttori, ove il film non si fosse
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1954
Avveniva sempre così: se il film andava a monte
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1954
anche i pagamenti, e il produttore, per lo più
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1954
più, proponeva di trasferire il compenso per la sceneggiatura
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1954
da farsi in futuro: il povero sceneggiatore, costretto dalla
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1954
Temo che non sia il mio genere... che sia
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1954
questa volta, non ebbe il tempo di rispondermi; Rheingold
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1954
richiamando sulla propria, faccia il solito sorriso a mezzaluna
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1954
ad un tratto sotto il naso un paio di
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1954
ossequiosa e quasi adulatrice: «Il signor Battista si è
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1954
che intendo realizzare con il suo aiuto... il signor
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1954
con il suo aiuto... il signor Battista, però, ha
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1954
sconcertato, tanto più che il viso di Rheingold, illuminato
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1954
d’improvviso alla mente il problema dei miei rapporti
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1954
chinava verso di me il viso sorridente, io mi
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1954
quando, chinandomi a guardare il foglio al disopra della
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1954
stesso la parola con il dito sulla tastiera. Ma
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1954
crespa, pettinata indietro. Ma il viso pallido e delicato
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1954
ero distratta», mi colpì il tono secco e preciso
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1954
benissimo e anzi contraccambiava il mio sguardo, in maniera
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1954
nostalgia d’amore, contro il petto di lei, seminudo
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1954
per prima cosa rifiuterei il nuovo lavoro di Battista
51
1954
te”, ma non ebbi il coraggio di dirlo in
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1954
con la guancia contro il suo petto, la sua
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1954
ci vai e accetti il lavoro». ¶ «Ma perché dovrei
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1954
più penoso ancora, durante il bacio. Tuttavia le presi
55
1954
bacio. Tuttavia le presi il mento nella mano e
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1954
sue. In quel momento il telefono squillò. «È Battista
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1954
aperta, la vidi staccare il ricevitore e dire: «Si
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1954
passai nella camera, presi il ricevitore. Battista mi annunziò
59
1954
previsto, che mi aspettava il giorno dopo, nel pomeriggio
60
1954
parola e poi riposi il ricevitore. Soltanto allora mi
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1954
più necessarie. ¶ CAPITOLO OTTAVO ¶ Il giorno dopo, all’ora
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1954
col suo ufficio tutto il primo piano di un
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1954
verniciato di verde, dietro il quale tre o quattro
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1954
telefoni, stavano immobili dietro il banco, fissando nel vuoto
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1954
bianchi e dorati. ¶ Dissi il mio nome e poi
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1954
animo altrettanto disperato che il giorno prima, ma molto
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1954
più calmo. Subito dopo il colloquio con Emilia, ripensandoci
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1954
non avrei, dunque, rifiutato il nuovo lavoro di Battista
69
1954
la verità, di sospendere il lavoro e mandare all
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1954
prima. Lo scandalo e il danno avrebbero sottolineato in
71
1954
soffocante bonaccia che precede il secondo e peggiore momento
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1954
la ragione ciò che il sentimento intorbida e rende
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1954
stato ucciso, bisogna ricercare il motivo per cui può
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1954
anzi c’era stato il contrario, un accrescimento della
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1954
come sapevo, dove passava il tempo a leggicchiare o
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1954
per le distrazioni, ossia il cinema, la passeggiata, la
77
1954
più mondana, subito dopo il matrimonio, quando le restavano
78
1954
ella aspettava a casa il mio ritorno dal lavoro
79
1954
adesso, per quanto riguardava il cambiamento del suo sentimento
80
1954
un altro. E se il motivo c’era, e
81
1954
e ripetendo: «Signor Molteni... il dottor Battista l’aspetta
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1954
gli epiteti graziosi di: «il bruto», «lo scimmione», «il
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1954
il bruto», «lo scimmione», «il bestione», «il gorilla». Non
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1954
lo scimmione», «il bestione», «il gorilla». Non posso negare
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1954
perché questi soprannomi avevano il torto, secondo me, di
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1954
aveva anche un poco il viso: capelli che lasciando
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1954
senza labbra, sottile come il taglio di un coltello
88
1954
che portava in avanti il petto e la parte
89
1954
neri, che continuavano oltre il polso fin dentro la
90
1954
egli mi presentò con il nome di Rheingold. Sapevo
91
1954
davanti una nube, cedendo il posto ad una espressione
92
1954
ed esigente. ¶ Battista, secondo il suo solito, prese le
93
1954
Battista: di mettere avanti il suo entusiasmo per le
94
1954
vidi che approvava con il capo, il suo sorriso
95
1954
approvava con il capo, il suo sorriso sospeso in
96
1954
sera, quando escono per il passeggio, dovreste vederli: giovanotti
97
1954
compiacimento per Pasetti, per il quale, come ho già
98
1954
di questa donna per il marito... e lui è
99
1954
feci una smorfia con il viso, e la signora
100
1954
cercato di abituarmi tutto il tempo ad una situazione
101
1954
non mi amava e il lavoro che, per colpa
102
1954
da lei e abbandonare il lavoro». ¶ Tuttavia, pur pensando
103
1954
da lei, di abbandonare il lavoro del cinema e
104
1954
lei, ricercare, esaminare, ficcare il ferro sottile ed impietoso
105
1954
l’indagine avrei trovato il coraggio di separarmi da
106
1954
in un primo momento, il disperato impulso del mio
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1954
formalità degli inviti borghesi: il caffè con una o
108
1954
o secco, accolta con il solito rifiuto; i discorsi
109
1954
oziosi per far passare il tempo. Alla fine, quando
110
1954
Ebbi la sensazione che il mio commiato avesse stupito
111
1954
mi dicevo, avrei avuto il coraggio di parlarle francamente
112
1954
con Emilia, ma anche il mio lavoro; ma adesso
113
1954
della memoria, ricordai che, il giorno prima, avevo promesso
114
1954
le porte e premetti il bottone dell’ultimo piano
115
1954
in fondo, non avevo il diritto di fissare quell
116
1954
ascensore e poi premetti il bottone del pianterreno. Era
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1954
spiegato con Emilia; e il giorno dopo avrei dato
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1954
che veda abbassarsi rapidamente il livello dell’acqua nella
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1954
Emilia mi avesse riconfermato il suo amore, non avrei
120
1954
Battista e di perdere il lavoro? I produttori, lo
121
1954
io al secondo», premendo il bottone. L’ascensore riprese
122
1954
Risuonò in quel momento il telefono nella stanza accanto
123
1954
mi alzai ed uscii. ¶ Il telefono era nella camera
124
1954
guardai al letto, vidi il cuscino solitario che occupava
125
1954
cuscino solitario che occupava il centro del capezzale e
126
1954
avrei abbandonato Emilia. Staccai il ricevitore, ma allora, invece
127
1954
testa bassa e prese il ricevitore dalla mia mano
128
1954
definitivo e poi prese il vassoio sul quale aveva
129
1954
tuttavia, mi restava ancora il dubbio, o meglio, la
130
1954
questo lavoro». ¶ «E perché?». Il tono era ancora tranquillo
131
1954
indifferente. ¶ Mi levai, feci il giro del sofà e
132
1954
sento che è venuto il momento di dirtelo... ora
133
1954
e così era giunto il momento della spiegazione per
134
1954
pensare questo». ¶ «Tutto», ripetei. «Il tuo modo di parlarmi
135
1954
genere di conversazione confidenziale, il pudico, il vergognoso, l
136
1954
conversazione confidenziale, il pudico, il vergognoso, l’impacciato ero
137
1954
rifiutata a me... ma il modo con cui lo
138
1954
sfumata: «Insomma, qualunque sia il motivo, io sono convinto
139
1954
come per calcolare attraverso il mio viso il contegno
140
1954
attraverso il mio viso il contegno che le conveniva
141
1954
particolare che già conoscevo: il suo bel viso bruno
142
1954
la mia testa contro il proprio petto, stringendola forte
143
1954
modo per non mostrarmi il viso che forse era
144
1954
volontà; e pur premendo il viso, con disperata nostalgia
145
1954
E compresi finalmente che il lavoro mi ripugnava perché
146
1954
mi avevano abbandonato e il lavoro mi sembrava nient
147
1954
porta dentro di sé il malessere di una malattia
148
1954
e che, adesso, temendo il peggio, cercavo di persuadermi
149
1954
che fossero normali: durante il giorno discorsi indifferenti, casuali
150
1954
decisa. Se avessi avuto il coraggio di definire a
151
1954
forse mi illudevo che il tempo si sarebbe incaricato
152
1954
sforzo da parte mia. Il tempo, infatti, li risolse
153
1954
rifiutava se stessa e il lavoro al quale io
154
1954
furono la casa e il denaro che dovevo ancora
155
1954
di Battista. Così è il lavoro cinematografico, del resto
156
1954
anche quando, come era il mio caso, non lo
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1954
avevo ormai capito che il mio lavoro non l
158
1954
recarmi dal regista con il quale lavoravo alla sceneggiatura
159
1954
si può finire qui». Il regista che passeggiava in
160
1954
disopra delle mie spalle il foglio e poi disse
161
1954
durato tanta fatica. Poi il regista disse: «Ce l
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1954
da inferiore a superiore: il regista ha sempre un
163
1954
e ricco. Risposi adottando il suo tono, scherzoso e
164
1954
finita... abbiamo fatto soltanto il grosso del lavoro... dobbiamo
165
1954
ritocco». ¶ Egli rispose, scuotendo il capo: «Conosco i miei
166
1954
spronare i collaboratori, alternando il biasimo alla lode, l
167
1954
contento di aver finito il lavoro o meglio, come
168
1954
o meglio, come dici, il grosso del lavoro... credo
169
1954
si animavano soltanto quando il marito era presente: allora
170
1954
cani affezionati. Ma quando il marito non c’era
171
1954
su altra poltrona eguale. Il salotto, come notai guardandomi
172
1954
un vassoio e portò il vassoio sul tavolo davanti
173
1954
vassoio sul tavolo davanti il camino. Notai che le
174
1954
che andava a prendere il ghiaccio e uscì. ¶ Stemmo
175
1954
era ingegnata di ripetere il nome di Gino ogni
176
1954
serietà. Pasetti rientrò con il secchiello del ghiaccio e
177
1954
la porta. Pasetti soggiunse: «Il telefono è in cucina
178
1954
fatto mettere la comunicazione». ¶ Il telefono, infatti, era su
179
1954
accanto al camino. Staccai il ricevitore e udii la
180
1954
di farmacista che regoli il dosaggio di una medicina
181
1954
versava in un misurino il gin e il vermut
182
1954
misurino il gin e il vermut e poi li
183
1954
le labbra e riposando il bicchiere sul tavolino. Io
184
1954
in un sol fiato il mio bicchiere. La signora
185
1954
Ella uscì, Pasetti prese il suo posto nella poltrona
186
1954
del capo e bevendo. Il bicchiere di Pasetti era
187
1954
io avevo già vuotato il mio tre volte. Provavo
188
1954
bene all’alcool e il cocktail di Pasetti era
189
1954
servirono che ad accrescere il mio oscuro senso di
190
1954
signora Pasetti, allorché pronunziava il magico nome di Gino
191
1954
che ascoltava anche lei, il mento appoggiato sulla mano
192
1954
mi meravigliò, anche perché il sentimento che vi traspariva
193
1954
mancarmi, il lavoro perdeva il suo significato e la
194
1954
acquistava ai miei occhi il carattere assurdo di una
195
1954
per far meglio intendere il sentimento che provavo in
196
1954
altro sceneggiatore e con il regista, la sceneggiatura ossia
197
1954
regista, la sceneggiatura ossia il canovaccio dal quale, in
198
1954
in seguito, sarà tratto il film. Nella sceneggiatura, uno
199
1954
artista che, pur dando il meglio di sé al
200
1954
stesso. Così, con tutto il suo travaglio creativo, egli
201
1954
adoperare questa materia secondo il suo genio e, insomma
202
1954
suo miglior sangue per il successo di altri; e
203
1954
lui, non vedrà mai il proprio nome sui cartelloni
204
1954
Questo può dirlo soltanto il regista che, in effetti
205
1954
che, in effetti, è il solo a firmare il
206
1954
il solo a firmare il film. Lo sceneggiatore, invece
207
1954
contentarsi di lavorare per il denaro che riceve, il
208
1954
il denaro che riceve, il quale, lo voglia o
209
1954
no, finisce per diventare il vero e solo scopo
210
1954
quel denaro che è il solo risultato della sua
211
1954
altro, e alla fine il frutto dei loro sforzi
212
1954
madre, che sola ha il diritto di chiamare il
213
1954
il diritto di chiamare il bambino suo figlio. ¶ Ma
214
1954
così, fondamentali e inalterabili, il mestiere dello sceneggiatore ne
215
1954
secondo la qualità e il genere del film e
216
1954
genere del film e il carattere dei collaboratori, non
217
1954
simpatie, la convenienza o il capriccio del produttore o
218
1954
del produttore o semplicemente il caso, lo sceneggiatore si
219
1954
la propria sensibilità e il proprio animo a quello
220
1954
come ho già accennato, il denaro. Questa intimità, poi
221
1954
esperimento, ma sulla parola. Il regista di solito raduna
222
1954
in cui ha luogo il lavoro, l’aria si
223
1954
può anche avvenire che il film sia di qualità
224
1954
di qualità superiore, che il regista e i collaboratori
225
1954
amicizia e che, insomma, il lavoro si svolga in
226
1954
Fu dopo aver firmato il contratto per una seconda
227
1954
altro produttore, che improvvisamente il coraggio e la volontà
228
1954
di ribellione. Poi, durante il lavoro, tutto mi appariva
229
1954
via che si scriveva il copione; perfino le lodi
230
1954
già detto, di dare il meglio di me stesso
231
1954
in quei giorni come il più intollerabile; e non
232
1954
meno, ogni volta che, il regista, con il linguaggio
233
1954
che, il regista, con il linguaggio demagogico e popolaresco
234
1954
la mia impazienza e il mio disgusto, io ero
235
1954
disgusto, io ero sempre il cavallo che tirava; gli
236
1954
tirava; gli altri due, il regista e il collega
237
1954
due, il regista e il collega di sceneggiatura, come
238
1954
maledicendo dentro di me il mio scrupolo e la
239
1954
dopo di aver firmato il primo contratto con Battista
240
1954
ad avvedermene. Ma persistendo il sentimento di ripugnanza e
241
1954
tuttavia, pochissimo. Quasi subito il cielo della mia vita
242
1954
Battista aveva avuto luogo il primo lunedì di ottobre
243
1954
essa di belle proporzioni. Il bagno, la cucina, lo
244
1954
cui Emilia voleva fare il suo spogliatoio. L’appartamento
245
1954
lungo l’altro correva il muro di cinta del
246
1954
da fare durante tutto il giorno e poi non
247
1954
in una c’è il letto e nell’altra
248
1954
Non avevo mai avuto il coraggio di dirtelo», ella
249
1954
mi parve, che riportassi il discorso sul suo pretesto
250
1954
prova. La vidi scuotere il capo e rispondere, con
251
1954
ipotesi, sebbene, con tutto il cuore, volessi credere alla
252
1954
portando nel salotto, dopo il guanciale, due lenzuola piegate
253
1954
ma a me, per il sentimento che provavo per
254
1954
del letto, nuova sorpresa: il suo corpo nudo ora
255
1954
le più belle braccia, il più bel collo che
256
1954
disegno, languidi nelle movenze. Il viso era bruno, con
257
1954
viso era bruno, con il naso pronunziato e di
258
1954
vita che faceva risaltare il disegno dei fianchi e
259
1954
del petto; forse per il portamento eretto e pieno
260
1954
al corpo che, attraverso il velo della camicia, appariva
261
1954
e di comunione tra il mio corpo e il
262
1954
il mio corpo e il suo. Era una sensazione
263
1954
difficoltà né consapevolezza; e il mio amore si era
264
1954
quale sarebbe potuto essere il suo atteggiamento, ma intuivo
265
1954
cosa, mi pareva confermare il cambiamento ch’essi avevano
266
1954
esclamò, ma notai che il suo tono non era
267
1954
stranamente gli argomenti e il malumore fondersi rapidamente e
268
1954
nulla, come cera presso il fuoco: ella mi stava
269
1954
all’ultimo momento evitò il bacio con un leggero
270
1954
adesso mi avrai lasciato il segno». ¶ Tutto questo con
271
1954
la vita, là dove il busto si innestava nella
272
1954
indietro, «non è questo il bacio che io volevo
273
1954
senza fiato. Questa volta il tono era proprio freddo
274
1954
la stanza girando intorno il letto, alle mie spalle
275
1954
con occhi incantati, come il brigante della favola allorché
276
1954
cosa avessi fatto tra il momento in cui eravamo
277
1954
rabbioso e disgustato assunse il carattere di un’immagine
278
1954
della sala di soggiorno. ¶ Il divano-letto era preparato
279
1954
altro braccio disteso attraverso il corpo fino a coprire
280
1954
corpo fino a coprire il pube con la mano
281
1954
Quella sera ebbi certamente il presentimento che per me
282
1954
ma anche di dimenticanza. Il giorno dopo, non so
283
1954
dormire sola, non rifiutò il mio amore. È vero
284
1954
del giorno prima diventa il giorno dopo, grazie ai
285
1954
come se fosse stata il modo normale dei nostri
286
1954
noi. Questa cosa era il mio lavoro. Io avevo
287
1954
che Emilia mi amasse, il lavoro di sceneggiatore non
288
1954
amore veniva a mancarmi, il lavoro perdeva il suo
289
1954
dovetti confessarle, poco dopo il fidanzamento, che non ero
290
1954
Emilia la mantenne tutto il tempo! Si capiva che
291
1954
logore masserizie dell’affittacamere il suo spirito casalingo e
292
1954
quiete; sopra un tavolino il servizio del tè non
293
1954
e rispecchiasse, fosse pure il più piccolo pomo d
294
1954
notte, ella voleva preparare il letto da sola, senza
295
1954
da un lato e il mio pigiama dall’altro
296
1954
e quasi placidamente, secondo il suo carattere, ma non
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dolore; e mi tormentava il pensiero che presto o
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mese, quando sarebbe venuto il momento di pagare la
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ella diede a vedere il giorno che entrammo la
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la sensualità, come se il fatto di averle finalmente
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di ciascuna stanza e il modo con il quale
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e il modo con il quale pensavo di disporre
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ella voleva; ma mentre il bacio durava, certo uno
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avvinceva ancor più con il suo corpo al mio
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sbottonava la camicetta, spingeva il suo ventre contro il
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il suo ventre contro il mio. Quindi, finito il
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il mio. Quindi, finito il bacio, con voce bassissima
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e intanto con tutto il peso della persona mi
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attirava in giù, verso il pavimento. Ci amammo in
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sull’ammattonato polveroso, sotto il davanzale di quella finestra
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esprimeva molto naturalmente attraverso il canale di una impreveduta
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sinora aveva mai avuto il potere di destare. ¶ Tra
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appartamento ancora vuoto e il giorno del nostro ingresso
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non potevo neppure procurarmi il sollievo di parlarne ad
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anche provveduto a procurarmi il denaro necessario. Tuttavia la
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promettente e lusinghiera cedette il luogo ad una tutta
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patetica e meschina trappola, il quale non aveva saputo
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moglie e aveva fatto il passo più lungo della
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cambiato: non ero più il giovane genio teatrale ancora
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ancora sconosciuto, ero invece il famelico pubblicista, collaboratore di
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o forse, anche peggio, il segaligno impiegato di qualche
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propria ansietà; correva tutto il giorno per la città
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non vedeva più che il denaro. Era un’immagine
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prima avrei potuto affrontare il disagio di una vita
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quel tempo ad accrescere il mio senso di angoscia
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pieghi, sentivo allora che il metallo del mio animo
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accorgevo che si accompagnava il rancore verso di loro
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rancore verso di loro, il quale, a sua volta
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inclinazione, tendeva ad assumere il carattere generale ed astratto
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mi rendevo conto tutto il tempo di ubbidire a
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idee, i miei discorsi, il mio contegno andare insensibilmente
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ero comportato non come il giovane genio ancora sconosciuto
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ancora sconosciuto, ma come il pubblicista famelico o come
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ti boicotteranno». Non ebbi il coraggio di dirle quello
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che mi parve provvidenziale, il giorno dopo il nostro
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provvidenziale, il giorno dopo il nostro ingresso, incontrai Battista
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appena a campare con il mio stentato lavoro di
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affittacamere; spesso ci mancava il denaro per il superfluo
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mancava il denaro per il superfluo, talvolta anche per
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superfluo, talvolta anche per il necessario. Come avrei potuto
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sera di seta nera, il solo che abbia, scollato
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si andasse insieme con il taxi?». Fuori dal finestrino
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improvvisamente, mi accorgo che il suo bel viso, di
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questa sensazione e, con il gesto, deciso di chi
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chiuda una cassaforte, sbatto il pesante sportello. La macchina
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incidente a un crocicchio: il taxi si scontra con
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ambedue riportano alcuni danni, il taxi ha un parafango
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piegato, la macchina ha il fianco ammaccato. Subito i
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tempo io aspetto dentro il taxi, senza impazienza, anzi
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nascondere: in realtà è il tono di chi non
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perché è timida, così il suo riserbo non mi
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mi meraviglia un poco il fatto che ella non
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conclude invitandomi a venire il giorno dopo al suo
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stazione dei taxi. Saliamo, il taxi parte. Io sono
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sono risolti, almeno per il prossimo inverno»; e intanto
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andò, per quanto riguardava il lavoro, nel modo migliore
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modo migliore. Mi recai il mattino dopo da Battista
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dopo da Battista, firmai il contratto per la sceneggiatura
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la sceneggiatura, e ricevetti il primo anticipo di denaro
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comico-sentimentale, genere per il quale, nella mia serietà
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la prima riunione con il regista e con l
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come si dice, sarebbe il senno di poi; tanto
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contegno verso di me. Il cambiamento si verificò di
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piatti della bilancia diedero il tracollo definitivo né che
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che Battista ci invitava, il che avveniva ormai assai
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dimostravo con facilità che il pretesto non reggeva e
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le ragioni, l’interessassero il mio viso e i
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paio d’ore, tornerò il più presto possibile»; ella
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dava a vedere, con il viso rattristato pur nella
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la portavo con me. Il suo attaccamento era così
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momento del commiato, stornare il viso da una parte
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dolore; ma durante tutto il viaggio mi restò il
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il viaggio mi restò il rimorso di quel pianto
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un altro, quasi tutto il giorno, tanto valeva che
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vero che in parte: il mio lavoro di sceneggiatore
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fuori di casa soltanto il pomeriggio; e io, finora
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di passare con lei il resto della giornata. Da
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tratto, si senta mancare il terreno sotto i piedi
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uscivo adesso non soltanto il pomeriggio per andare a
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non lo pensassi, giacché il pensiero è sempre più
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essere avvenuto per modificare il suo sentimento, un tempo
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giorni, sebbene non avessi il denaro per completare il
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il denaro per completare il pagamento, né sapessi in
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suoi sogni casalinghi con il nostro matrimonio; ma ricordo
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questo suo atteggiamento con il bacio? Non c’era
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quel bacio era stato il primo: e Battista, secondo
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ma indubitabile che, nonostante il bacio, i nostri rapporti
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prima, ella avesse tuttora il diritto di rifiutarmi il
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il diritto di rifiutarmi il suo amore e di
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che non era quello il momento per simili riflessioni
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simili riflessioni, e che il primo e solo mio
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ormai, andavo riflettendo sopra il contegno di Emilia verso
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bacio, in realtà, segnava il punto culminante dell’equivoco
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che aveva addosso durante il viaggio; e questo particolare
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aveva visto mentre spiavo il loro abbraccio dalla terrazza
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Invece Battista non nascose il suo stato d’animo
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non meno mi irritava il modo con il quale
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irritava il modo con il quale, anche dai più
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con serietà di giudizio, il suo recente viaggio in
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di Hollywood. Ma, egualmente, il suo tono prepotente, esclusivo
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signora Pasetti nutriva per il marito. Battista, insomma, aveva
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stupì: «Mi è venuto il malumore mentre stavo sulla
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sulla terrazza a guardare il mare». ¶ Egli alzò le
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sincerità». ¶ Dissi: «Vede, guardando il mare, ho immaginato per
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ambizione di scrivere per il teatro... così pensai che
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che questo sarebbe stato il luogo, come si dice
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fossi sincero... dovrò passare il mio tempo a scrivere
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chiamano degli ideali... e il mio ideale è scrivere
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ideale è scrivere per il teatro... Perché non posso
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non posso farlo? Perché il mondo oggi è congegnato
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è sempre di mezzo il denaro, in quello che
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maledissi in cuor mio il mio animo sentimentale che
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primo cinema italiano, con il quale e sotto gli
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uomo su per giù il discorso che lei stasera
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appena si ha messo il piede sul terreno solido
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fare ed è insomma il nostro lavoro di tutti
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bene... Lei, però, ha il grande vantaggio di sapere
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di sapere quale sia il suo ideale: scrivere drammi
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Trionfo Film”... vuol sapere il segreto del successo, Molteni
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nella stazione... viene sempre il nostro momento se si
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cambia fila... Viene sempre il nostro momento e l
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sportello dà a ciascuno il suo biglietto... a ciascuno
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ero stanchissimo, così per il viaggio come per i
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ogni mio sentimento, anche il più violento, mortificandolo e
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potei più trattenermi. Con il pretesto del sonno, salutai
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soltanto per denaro, che il lavoro non ti piace
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non ti piace, che il tuo ideale sarebbe quello
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quello di scrivere per il teatro e così via
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Sono cose che riguardano il film... cose tra me
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ma tu non avrai il coraggio di rinunziare alla
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frase ci fosse soltanto il solito disprezzo, oppure non
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partiamo da Capri con il primo vaporetto». ¶ Ella non
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e in giù per il salotto, quasi senza rendermene
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all’amarezza di mettere il mio nome sotto un
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Perché tutto questo?”. Adesso, il soggiorno a Capri che
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sentivo che Battista era il padrone ed io il
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il padrone ed io il servitore e che il
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il servitore e che il servitore tutto può fare
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quella firma apposta sotto il contratto, avevo venduto l
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senso di soffocazione. Provai il desiderio di uscire dall
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intenso che diffondeva per il cielo la luna ancora
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ma era tardi e il sentiero troppo buio. Decisi
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in basso, nel precipizio. Il silenzio era profondo: appena
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appena, se ascoltavo, udivo il fruscìo breve dell’onda
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questo fruscìo, ma soltanto il respiro del mare calmo
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poi si stendeva secondo il moto della marea. L
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nella vastità della notte, il solo segno di vita
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potevano interrompere che fugacemente il corso delle mie preoccupazioni
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mi affiorò alla memoria il ricordo di un passo
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del vero esser suo, il letto matrimoniale, Penelope riconosce
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matrimoniale, Penelope riconosce finalmente il marito e impallidisce e
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mostrasti sempre ¶ degli uomini il più saggio. Alla sventura
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vedesse imbiancar dell’altro il crine. ¶ Purtroppo non sapevo
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crine. ¶ Purtroppo non sapevo il greco; e mi rendevo
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stesso singolarmente piaciuti, per il sentimento che vi traluceva
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come in Petrarca, era il senso di un amore
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vita insieme, amanti come il primo giorno, nonostante che
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pure di sbieco, dentro il salotto senza essere veduto
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che Battista le porgesse il bicchiere e intanto si
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malsicuro, in cui riconoscevo il disfacimento di una ambigua
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la mano a prendere il bicchiere. In quel momento
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alzava una mano con il bicchiere e con l
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pareva offrirsi con tutto il corpo, spingendo in avanti
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stoffa tesa e lucida, il petto e il ventre
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lucida, il petto e il ventre. Quest’offerta, però
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alcun modo sul viso, il quale conservava invece la
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per non far traboccare il bicchiere colmo, vi si
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intorno la vita, sporgendo il viso accosto al viso
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indicando con gli occhi il bicchiere che tuttora stringeva
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aria. Battista rise, scosse il capo e l’attirò
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movimento così brusco che il liquore, come ella aveva
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avesse finito; ma ebbi il tempo di vedere che
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tempo di vedere che il viso e gli occhi
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di lei, pur durante il bacio, restavano perplessi e
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con fondamento; e tutto il mistero della condotta di
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tramortito, avvertii d’improvviso il dolore, e, di rimbalzo
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ma, in maniera misteriosa, il mio torto non per
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come capivo, avevo adesso il diritto di disprezzarla a
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non lasciarla sola con il produttore, durante il viaggio
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con il produttore, durante il viaggio. Come potevo mettere
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qualche maniera più cortese il discorso e che lui
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Rheingold ma al mare, «il mondo di Omero è
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questo... lei bilancerà con il suo carattere extroverso il
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il suo carattere extroverso il mio carattere introverso... vedrà
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ma che fate?... prendete il fresco sul mare?». ¶ Mi
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zuppa di pesce con il sughillo... le orchestrine che
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A che ora parte il vaporetto per Capri?», domandò
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ferma, fingendo di guardare il mare, come per lasciarli
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a lei mi prese il braccio e disse a
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troppo». ¶ Percorremmo in silenzio il sentiero. Come fummo sulla
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Prim’ancora che avessi il tempo di riflettere, dissi
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avviò insieme con Battista, il quale continuava a stringerla
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continuava a stringerla per il braccio, quasi avesse temuto
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luogo, in accordo con il mare scintillante e con
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mare scintillante e con il cielo luminoso contro i
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rammarico acuto, e alzai il braccio come per chiamarla
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di riprendere, come temevo, il discorso sull’Odissea, si
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sull’Odissea, si calcò il berretto sugli occhi, si
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maniera incontrollabile e furiosa, il mio malumore cresceva. La
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guidavo e più passava il tempo più cresceva il