parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1965
in ultima analisi, risolvere il tuo senso di colpa
2
1965
a lasciare nel diario il riferimento alla tragedia di
3
1965
quando passerò a ricavare il romanzo dal diario, vedrò
4
1965
di scoprirla. Dopo tutto, il mio fine non è
5
1965
Santoro e non con il suo nome, Paolo?” ¶ “È
6
1965
uscire apposta per comprarmi il regalo. Così il regalo
7
1965
comprarmi il regalo. Così il regalo l’ho comprato
8
1965
e io ti darò il regalo, e tu a
9
1965
Vuoi che ti dia il regalo a tavola, in
10
1965
una figlia alla quale il padre porga il dono
11
1965
quale il padre porga il dono del compleanno. Ma
12
1965
può non essere intenzionale; il suo corpo si stringe
13
1965
corpo si stringe contro il mio con slancio impetuoso
14
1965
slancio impetuoso e adesivo; il seno dapprima si schiaccia
15
1965
dapprima si schiaccia contro il mio petto poi scivola
16
1965
e va ad imprigionare il mio braccio sinistro quasi
17
1965
solidità e l’elasticità; il respiro di Baba erra
18
1965
e ragionevole mentre disfa il nodo del nastro e
19
1965
la scatola, ne trae il fazzoletto, lo spiega e
20
1965
spiega e mi mostra il disegno: tutti oggetti per
21
1965
allo specchio e gettandosi il fazzoletto sul capo: “Non
22
1965
perché: lei ha voluto il pranzo del compleanno, lei
23
1965
programmato, lei lo dirige. Il disegno di questa volontà
24
1965
volontà è visibile sotto il solito rituale del pasto
25
1965
A tal punto che il pranzo incominciato nell’impaccio
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1965
tradizionalmente fedele e affezionata; il pranzo dico, si scalda
27
1965
sospinge in su, con il pollice, il grosso tappo
28
1965
su, con il pollice, il grosso tappo legato con
29
1965
filo di ferro intrecciato. Il pollice candido dall’unghia
30
1965
fa uscire pian piano il tappo dal collo della
31
1965
fingendo spavento e nascondendo il capo sotto la tovaglia
32
1965
la bottiglia da cui il vino esce impetuoso e
33
1965
tutto ad un tratto, il pranzo di famiglia del
34
1965
dopo una lunga preparazione, il seme maschile. D’improvviso
35
1965
quello di un regista il quale si ostini a
36
1965
fa dare un guizzo, il vino si sparge sulla
37
1965
quel cercare col bicchiere il bicchiere dell’altro, quel
38
1965
brindisi. Baba mi urta il gomito e vuole bere
39
1965
musica classica di Santoro, il vestito e la boccia
40
1965
profumo francese di Cora, il mio fazzoletto, altri regali
41
1965
di amici. Anzi, trae il fazzoletto dalla borsa e
42
1965
in giro e così il fazzoletto, spiegato, passa dalle
43
1965
pasticche in un vassoio, il quadro luminoso al di
44
1965
comprendo quanto sia forte il sentimento complicato e oscuro
45
1965
che la notte dopo il mio arrivo dall’Iran
46
1965
soprattutto l’accanimento con il quale Edipo, dopo tanti
47
1965
dal responso di Apollo, il quale attribuisce la peste
48
1965
cieco per quanto riguarda il proprio parricidio; se non
49
1965
avevo deciso di tenere il diario di un periodo
50
1965
mi accingevo a tenere il giornale di una vita
51
1965
di eccezionale, di incredibile. Il romanzo che avevo sperato
52
1965
avessi lo stesso tenuto il diario e quindi, com
53
1965
queste cose non erano il frutto di una immaginazione
54
1965
rinunziare definitivamente a tenere il diario e dunque a
55
1965
a ricavarne più tardi il romanzo, ho avvertito nel
56
1965
fare? Da una parte il romanzo che avrei ricavato
57
1965
diario, se avessi tenuto il diario, non poteva non
58
1965
l’impegno di tenere il diario e conseguentemente ricavarne
59
1965
diario e conseguentemente ricavarne il romanzo. Che fare dunque
60
1965
l’altra e viceversa. ¶ Il nesso, poi, poteva definirsi
61
1965
mi impediva di scrivere il romanzo senza dramma che
62
1965
dramma che avevo progettato; il progetto del romanzo senza
63
1965
mi impediva di affrontare il dramma della mia situazione
64
1965
storica, si confondono con il normale tran tran della
65
1965
avrebbe continuato a fare il suo mestiere; io avrei
66
1965
quella giusta, proprio per il carattere di continua trasformazione
67
1965
diciamo così, organica, che il termine stesso sembrava indicare
68
1965
dopo tutto avrei scritto il diario, come avevo deciso
69
1965
quelli che avevo appreso il giorno prima, avrei tenuto
70
1965
giorno prima, avrei tenuto il solo atteggiamento possibile, cioè
71
1965
almeno provvisoriamente, avevo risolto il mio duplice problema di
72
1965
nello stesso tempo scrivere il romanzo. Ho pensato pure
73
1965
Tutto questo richiedeva infatti il contrario dell’atteggiamento che
74
1965
sarebbe stato bene sottolineare il nesso che mi sembrava
75
1965
tra la vita e il romanzo. Non era un
76
1965
ho deciso di intitolare il romanzo che avrei più
77
1965
Persia.” ¶ “Quanto ti fermi?” ¶ “Il solito. Un mese e
78
1965
bisogno di altro?” ¶ “Per il momento, no. A proposito
79
1965
è?” ¶ “Ho riflettuto durante il viaggio e ho preso
80
1965
Dopo tutto sei tu il padrone qui. Ma ti
81
1965
colazione.” ¶ “Oggi c’è il fegato ai ferri. Va
82
1965
vorace degli occhi azzurri, il carattere tedesco del grande
83
1965
di tosse. Ecco tutto.” ¶ “Il dottore che dice?” ¶ “Allora
84
1965
Informazioni di che genere?” ¶ “Il romanzo racconta la storia
85
1965
E come si chiama il romanzo?” ¶ “L’attenzione.” ¶ “Proprio
86
1965
quale si esprimeva tutto il sollievo di non essere
87
1965
prologo che mi riservavo il diritto, ogni volta che
88
1965
fossi accinto a ricavare il romanzo dal diario, da
89
1965
ispirazione, mescola suo malgrado il vero col falso. ¶ Infatti
90
1965
sconforto, ho pensato che il riferimento alla tragedia di
91
1965
fin dal diario? ¶ Così il giorno dopo riportando nel
92
1965
bell’e pronto per il mio risveglio. ¶ Qualcuno obietterà
93
1965
almeno per quanto riguarda il mio diario, è quella
94
1965
immediata e diretta, è il fatto stesso mentre avviene
95
1965
inventato di aver trovato il volume dell’Edipo Re
96
1965
da notte per rialzare il tono, nobilitare in qualche
97
1965
di lei e prendere il mio piacere con lei
98
1965
sua, le ho preso il polso come in un
99
1965
mi è venuto allora il ricordo che spesso, negli
100
1965
avrei potuto amare che il nulla; e come ci
101
1965
nulla, che Baba era il nulla e che io
102
1965
offriva, ma perché era il nulla. Quel nulla che
103
1965
amare appunto perché era il nulla. E così questo
104
1965
e precisione e aveva il corpo di Baba, la
105
1965
amarla perché lei incarnava il nulla che era intorno
106
1965
l’idea o meglio il nome di incesto, probabilmente
107
1965
venire dal profondo. Infatti: il mio desiderio era scattato
108
1965
mia madre.” ¶ “Di prendere il suo denaro?” ¶ “Questo poi
109
1965
differenza c’è tra il denaro di Cora e
110
1965
Anche perché, per fortuna, il mio soggiorno a Roma
111
1965
un mese, due mesi, il tempo di scrivere gli
112
1965
del tavolo. Ha girato il bottone della radio alzandone
113
1965
bottone della radio alzandone il volume, ha inforcato gli
114
1965
una mia amica e il ragazzo della mia amica
115
1965
Ciao.” ¶ Sono uscito con il suono cantilenante, amaro e
116
1965
che la bambola ha il volto di Baba: stessi
117
1965
la parrucca bianca, ha il viso incipriato e punteggiato
118
1965
punteggiato di nei, indossa il busto e la crinolina
119
1965
nasce dal desiderio e il desiderio dall’orrore; esclamo
120
1965
testa di porcellana e il corpo di stoppa, messa
121
1965
non riesco a vedere il volto, perché, vergognosa, lo
122
1965
la ragazzina non ha il corpo simile alla parte
123
1965
e voglio avere per il mio denaro esattamente quello
124
1965
fradicio di sudore, e il cuore mi batteva forte
125
1965
che vi stavano ammucchiati, il primo libro che mi
126
1965
antico?” ¶ Creonte: “Qui, disse il nume; ciò che si
127
1965
come me ¶ Poi che il vostro dolore tocca uno
128
1965
quello che era avvenuto il giorno prima ma anche
129
1965
pianto, ho messo via il libro e ho spento
130
1965
e avevo scoperto che il colpevole della corruzione ero
131
1965
rito, di liberarsene cambiando il male in bene. Ma
132
1965
ogni dubbio, che ero il colpevole, sia pure lontano
133
1965
uscito e ho acquistato il giornale del mattino dal
134
1965
Quindi, col giornale sotto il braccio e una sigaretta
135
1965
labbra, ho camminato verso il mio palazzo, guardando intorno
136
1965
tra i caseggiati chiari; il cielo autunnale, di un
137
1965
marinaio, dei libri sotto il braccio. Mi ha detto
138
1965
con la tovaglina e il tovagliolo, la tazza col
139
1965
suo piattino, la teiera, il pane abbrustolito, il miele
140
1965
teiera, il pane abbrustolito, il miele, la marmellata. Ho
141
1965
la marmellata. Ho messo il vassoio sul letto disfatto
142
1965
quello che era accaduto il giorno prima e durante
143
1965
la conversazione con Baba, il sogno, il risveglio, la
144
1965
con Baba, il sogno, il risveglio, la lettura dei
145
1965
sul tappeto profondo, intorno il grande letto matrimoniale, fino
146
1965
alla finestra; ho afferrato il cordone dell’avvolgibile e
147
1965
guardato intorno, ho compreso il motivo di questa mia
148
1965
né cambiare niente, neppure il più piccolo soprammobile; in
149
1965
e collocato io stesso: il letto di noce con
150
1965
dai capitelli di bronzo; il comò con il piano
151
1965
bronzo; il comò con il piano di marmo bianco
152
1965
modo però che toccassero il legno della testata: così
153
1965
ridda, intorno alla testa. Il letto non era più
154
1965
materassata, tra l’azzurro, il verde e il viola
155
1965
azzurro, il verde e il viola. Una bambola vestita
156
1965
a braccia aperte, contro il fondo del letto. Mi
157
1965
sono avvicinato al cassettone. Il piano di marmo bianco
158
1965
era una lampada con il paralume di seta rossa
159
1965
donne nude che facevano il bagno in un fiume
160
1965
l’affollava. Poi, ecco, il telefono ha preso a
161
1965
altro. Ho aspettato finché il trillo è cessato e
162
1965
la musica passando per il corridoio. ¶ Ho detto con
163
1965
entrare così; sono Francesco, il marito di tua madre
164
1965
bruni che le incorniciavano il volto pallido e rotondo
165
1965
fronte nascosta dalla frangia, il naso corto forte e
166
1965
trasparente, molto grandi, con il particolare sguardo fisso e
167
1965
momento: forse non avevo il diritto di parlare a
168
1965
volevi dire a Cora?” ¶ Il tono era davvero irritante
169
1965
gli occhiali, ha tratto il foglio dalla busta, l
170
1965
età, avrebbe potuto essere il padre di Baba.” ¶ “Antipatico
171
1965
una bambola per trovare il trucco che la fa
172
1965
ha fatto?” ¶ “Che fa il maestro di musica quando
173
1965
le materie, ha fatto il liceo, ha passato gli
174
1965
di lettere.” ¶ “E per il resto?” ¶ “Quale resto?” ¶ “Diciamo
175
1965
Nient’altro proprio? E il denaro?” ¶ “Il denaro non
176
1965
proprio? E il denaro?” ¶ “Il denaro non è che
177
1965
che un mezzo. Ma il fine è un altro
178
1965
un altro.” ¶ “Qual è il fine?” ¶ “Te l’ho
179
1965
mondo che le pare il solo possibile e il
180
1965
il solo possibile e il migliore di tutti. Qualche
181
1965
riconosce soltanto in pratica, il che poi vuol dire
182
1965
la scrivania, ha alzato il volume della radio, ha
183
1965
indovinava dal modo con il quale stava rannicchiata sulla
184
1965
pantaloni neri, schiacciando contro il bordo del tavolo il
185
1965
il bordo del tavolo il seno pesante e solido
186
1965
mi ha sorpreso per il volume; anch’essa rossa
187
1965
di scacciare: forse tutto il corpo di Baba era
188
1965
tra questo soprannome e il modo con il quale
189
1965
e il modo con il quale immaginavo il suo
190
1965
con il quale immaginavo il suo corpo. Sì, c
191
1965
corpo. Sì, c’era il nesso, ho pensato, che
192
1965
E diventava chiaro anche il gesto della mano tesa
193
1965
si sente più niente, il che, in fondo, è
194
1965
ignora qualcuno che tutto il tempo si sa che
195
1965
La disattenzione era dunque il senso della sospensione dell
196
1965
lasciava la sartoria, trovava il modo di essere anche
197
1965
lavoravo; e lasciavo tutto il resto dell’appartamento a
198
1965
cena da loro; che il mio studio, nel quale
199
1965
seno alla famiglia. Era il sogno dell’attenzione, nel
200
1965
piano, con gli anni, il romanzo era diventato per
201
1965
ed ero convinto che il romanzo era il solo
202
1965
che il romanzo era il solo luogo in cui
203
1965
così dire, inevitabile, se il romanzo era davvero un
204
1965
di domandarmi, come mai il romanzo mi si era
205
1965
Certo, avrei potuto risolvere il problema nella maniera più
206
1965
era stato detto, forse il solo motivo del mio
207
1965
sola che non avevo il coraggio di darmi. Anche
208
1965
autentica, coi mezzi e il talento di cui disponevo
209
1965
mia esposizione. Fu invece il frutto di una lunga
210
1965
riassumere in questo modo: “Il romanzo come storia, come
211
1965
vedere se ti riesce il romanzo senza storia, senza
212
1965
senza vicenda, senza dramma, il romanzo in cui non
213
1965
niente. Che cos’è il contrario dell’azione drammatica
214
1965
contrario dell’azione drammatica? Il contrario dell’azione drammatica
215
1965
dell’azione drammatica è il quotidiano, cioè il tran
216
1965
è il quotidiano, cioè il tran tran, come si
217
1965
hai lasciato da parte il quotidiano; adesso dovresti cercare
218
1965
dovresti cercare di descrivere il quotidiano, evitando accuratamente il
219
1965
il quotidiano, evitando accuratamente il dramma. L’autenticità che
220
1965
per lo più era il quotidiano, il tran tran
221
1965
più era il quotidiano, il tran tran giornaliero che
222
1965
limitato al vivere quotidiano. Il fine, infatti, di quei
223
1965
qualche modo, avrei ricavato il romanzo, cioè una narrazione
224
1965
remoto. Sarebbe stato, dopo il romanzo dell’inautentico proprio
225
1965
inautentico proprio dell’azione, il romanzo dell’autentico proprio
226
1965
mi sembravano utili per il romanzo che intendevo ricavarne
227
1965
che si proponeva. Ora il mio fine era, come
228
1965
la decisione di tenere il diario. Il viaggio era
229
1965
di tenere il diario. Il viaggio era stato breve
230
1965
cinque articoli; poi tutto il mio tempo sarebbe stato
231
1965
sarebbe stato disponibile per il diario. Sulla strada del
232
1965
mi portò in Italia. Il diario che adesso faccio
233
1965
seguire, comincia appunto con il mio ritorno a Roma
234
1965
che ho chiamato disattenzione, il quale, appunto, mi permette
235
1965
Come qualcuno che, sotto il manto del moralismo, sfoghi
236
1965
beffardi. Ma poi, voltato il foglio, in quattro o
237
1965
tratto, ho sentito che il sangue mi fuggiva dalla
238
1965
borghese, che mi nascondesse il disordine profondo, a me
239
1965
sconosciuto, della mia vita. Il corridoio, girando intorno al
240
1965
che si apriva sotto il cornicione dell’attico. Anche
241
1965
e meretricio: senza muovere il busto né il volto
242
1965
muovere il busto né il volto, tese il forte
243
1965
né il volto, tese il forte braccio e con
244
1965
bianca andò a stringermi il sesso pur fissandomi dritto
245
1965
casa. Io ti sistemerò il letto nella stanza che
246
1965
lo studio per lavorare, il salotto per ricevere; a
247
1965
Accennai di sì con il capo. Ero colpito dalla
248
1965
giorno dopo, la mattina, il telefono squillò nella mia
249
1965
nella mia camera. Staccai il ricevitore e udii una
250
1965
lei che ha dato il numero del tuo telefono
251
1965
l’atto sessuale era il nulla e che a
252
1965
venisse pure, l’aspettavo il giorno stesso, alle cinque
253
1965
Avevo trovato senza volerlo il bandolo di una matassa
254
1965
che ho già definito il nulla. In un’altra
255
1965
completa e convinta inerzia, il rapporto sessuale mercenario mi
256
1965
che spargevo senza amore il mio seme su quei
257
1965
erano chiari, forse grigi. Il volto era tondo e
258
1965
Prendemmo a spogliarci presso il letto, lei da una
259
1965
era distesa nuda sopra il letto; e per un
260
1965
occhi stava non già il corpo di donna morbido
261
1965
lei soltanto la faccia, il collo e i polpacci
262
1965
e i polpacci; tutto il resto non era che
263
1965
testa di un neonato, il pube si affacciava con
264
1965
femori, si intravedeva, sotto il ciuffo del pube, la
265
1965
frutto spaccato dalla maturità, il quale però, per qualche
266
1965
chiese; ma era pure il nulla intorno al quale
267
1965
femori e spingendomi contro il ventre le ossa del
268
1965
volta vestita, le diedi il denaro e poi l
269
1965
meno mostriamo di tenerci. Il secondo motivo era che
270
1965
bastata a farmi diventare il romanziere che avrei voluto
271
1965
del giornalista. ¶ Ma forse il motivo principale del mio
272
1965
passato. In queste condizioni, il viaggio non poteva essere
273
1965
strade che sta attraversando. Il viaggiatore è stanco e
274
1965
piazza e una nuvola. Il depaysement scremava, per così
275
1965
questo aggettivo non già il senso di spensierato che
276
1965
in apparenza per scrivere il mio servizio giornalistico; in
277
1965
passato, una volta finito il viaggio, non li aspettava
278
1965
quei dieci anni, tra il 1953 e il 1962, ho un
279
1965
anni, tra il 1953 e il 1962, ho un ricordo confuso
280
1965
delle folle di tutto il mondo escono dalla mia
281
1965
fatta a Roma dopo il crollo del mio amore
282
1965
per Cora, che erano il nulla; pian piano, dico
283
1965
mia freddezza; ed ecco il risultato delle mie riflessioni
284
1965
Io ero convinto, dopo il crollo del mio amore
285
1965
niente, e, come era il mio caso, ci si
286
1965
continuavo a viaggiare per il giornale, con metodo e
287
1965
mi resta da descrivere il rapporto che si era
288
1965
presso la quale abita? Il pigionante entra, esce, dorme
289
1965
me stesso. Cominciò con il rapporto fisico: quella semplicità
290
1965
tutti gli uomini per il solo fatto che esistono
291
1965
spaventava. Fu allora che il passato cominciò a farmi
292
1965
passato mi ispirava appunto il sentimento di antipatia che
293
1965
antipatia che può destare il giorno dopo chi ci
294
1965
di pronunciare non già il nome di mia moglie
295
1965
Con un pretesto cambiai il mio posto a tavola
296
1965
a dissimulare in parte il mio imbarazzo. Poi, in
297
1965
smetterà di correre per il corridoio la bastarda?” Erano
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sua mano e ascoltando il suo chiacchiericcio mi pareva
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mia figlia. ¶ Mi restava il lavoro, cioè la scrittura
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e sicuro di me. Il mio matrimonio era fallito
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servito a farmi scrivere il romanzo. Debbo qui notare
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notare un fatto importante: il romanzo era stato incominciato
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coniugato. Infatti nel romanzo il mio rapporto con Cora
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e presi a rileggere il libro. Lessi per tutto
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vorrei tuttavia essere frainteso. Il romanzo poteva dirsi riuscito
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mio passato più recente. Il protagonista ero io; la
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ragazza del popolo che il protagonista amava e sposava
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e sposava era Cora; il padre e la madre
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madre della ragazza erano il padre e la madre
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la madre di Cora; il fratello del protagonista era
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famiglia ricca alla quale il protagonista finiva per preferire
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inautentico non era tanto il libro, quanto la realtà
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essere capace di esprimere il sentimento di orrore che
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scoperto che Dio, creando il mondo, l’aveva, come
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realtà altro era stato il motivo della loro unione
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neppure una volta sola, il volto della realtà si
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romanzo: io sentivo che il mio protagonista amava la
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che era ancora vivo il pubblico ufficiale che ci
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l’essere, dall’irreale il reale. Per tornare al
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come se Dio, creando il mondo, lo avesse creato
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avesse creato per sbaglio. Il mondo era tuttavia lì
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proprio della disperazione, presi il manoscritto e andai ad
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monticelli. Presi a stracciare il manoscritto sul davanzale gettandone
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eseguivo quest’operazione, guardavo il viale sul quale sorgeva
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viale sul quale sorgeva il mio palazzo, in fondo
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e sopra i pini il cielo azzurro della bella
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Dio, dopo avere creato il mondo, aveva forse anche
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nell’errore. E così il mondo era andato avanti
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la vita, era fallita. Il solo elemento in certo
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neri e lucidi, tenendo il busto eretto, le mani
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riunite in grembo e il petto in fuori. Questo
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suo atteggiamento, insieme con il silenzio che continuava a
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tuo romanzo. Ma tu il romanzo non lo scrivi
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dischi e a fumare? Il romanzo non lo scrivi
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dei nostri rapporti fisici il mio lavoro letterario; ma
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dopo che avevo stracciato il manoscritto, sentirmi rinfacciare quel
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perché non ho scritto il romanzo direttamente, senza farlo
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hanno suggerito di scrivere il diario prima del romanzo
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vergogna che mi ispirava il passato. Questa vergogna sarebbe
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era per me ricordare, il mattino seguente, una serata
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vergogna che mi ispirava il passato, l’idea mortificante
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essermi lasciato portare per il naso, di avere soggiaciuto
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vergogna che mi ispirava il passato può spiegare in
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non era così. ¶ Infatti: il mio passaggio dal giornale
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essere spiegato né con il tornaconto, magari inconsapevole, né
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spesso avviene, coincideva con il tornaconto. Non ero interessato
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ambizioso e poi perché il denaro non mi interessava
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nella mia vita. No, il motivo per cui ero
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a che fare con il tornaconto o con l
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appiccare l’incendio; ma il danno supera di tanto
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danno supera di tanto il vantaggio e il mezzo
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tanto il vantaggio e il mezzo è talmente sproporzionato
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tanto vale dire che il nostro fumatore, bruciando la
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comportai un poco come il pazzo di una nota
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di una nota storiella, il quale, dopo un lungo
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di rimandarlo a casa, il direttore del manicomio volle
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del manicomio volle sottomettere il pazzo rinsavito ad un
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milioni. Che ne faresti?” ¶ Il matto rispose deciso: “Ci
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ma non ancora rassegnato il direttore insistette: “Su, rifletti
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faresti con questi milioni?” ¶ Il matto questa volta rispose
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moglie. Prima le toglierei il vestito, poi la sottana
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poi la sottana, poi il reggiseno, poi le mutande
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come andasse a finire il povero pazzo amante delle
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ma soltanto per viaggiare. Il giornale di sinistra era
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e non poteva permettersi il lusso di mandare all
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pagavo questi viaggi con il mio denaro. Rispondo che
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poiché non era tanto il viaggio in sé che
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E questo non perché il passato, risvegliato dalla suggestione
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quanto avrei desiderato. No, il mio passato a Roma
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sesso e abitava sotto il mio tetto; voglio dire
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mia moglie o starci il meno possibile, cioè soltanto
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un atteggiamento che era il contrario dell’attenzione, ossia
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rovine della città che il terremoto ha distrutto durante
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accorge che lì sotto il suo naso, il terreno
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sotto il suo naso, il terreno sta franando, la
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si era formato, dico, il mito del popolo come
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Cora, io mi innamorai. Il mito, insomma, funzionò come
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mi basti dire che il giorno del nostro primo
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un periodo intermedio durante il quale io passavo a
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Poi, durando, anzi crescendo il mio amore per lei
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impegnativa della convivenza, cioè il matrimonio. E, ormai infatuato
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divisa tra me e il mio unico fratello. Nella
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stesso, cioè non sentivo il bisogno di cambiare né
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le mie idee né il mio modo di esistenza
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della ruffiana. ¶ Ho sentito il bisogno di interrompere in
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preso a correre lungo il mare avendo a destra
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fermato e ho spento il motore. ¶ Dopo un poco
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la radio. È subentrato il silenzio e allora ho
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alito di vento: soltanto il temporale inertamente sospeso sul
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colazione.” ¶ “Andiamo.” ¶ Siamo discesi, il cane si è slanciato
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è scomparso correndo verso il mare; l’abbiamo seguito
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del soffitto delle nubi: il bianco opaco, come di
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di pomice, della sabbia; il verde erbaceo del mare
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verde erbaceo del mare; il nero lucido delle orlature
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correva e saltava intorno, il silenzio e la immobilità
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un momento a osservare il mare: una curiosa groppa
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del suo colore preferito, il rosso; e questo rosso
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ha aspirato, ha ributtato il fumo dalle narici, tutto
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così, tanto per saperlo.” ¶ “Il nome della strada non
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lo so e neppure il numero, ma saprei andarci
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in ascensore, era certamente il 1957, ed era prima di
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ha guardato fisso. Teneva il petto in fuori e
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certo perché hanno scosso il suo affetto per Cora
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salutare la poltrona o il lume del comodino.” ¶ “Che
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che scopre sul comò il denaro e prova la
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la stanza. Ha rifatto il letto, ha rimesso a
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ha rimesso a posto il tappeto, ha raccolto in
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bustina del preservativo e il preservativo stesso che non
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nella poltrona, ha alzato il volume della radio e
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radio, era stata tutto il tempo su un programma
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anche un camino e il fuoco era acceso. C
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Ha risposto: ‘ha lasciato il denaro’.” ¶ “E Cora che
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ha fatto?” ¶ “Ha preso il denaro.” ¶ “In che modo
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fatto che parlare tutto il tempo, una specie di
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cosa.” ¶ A questo punto il nostro dialogo è stato
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e abbiamo visto che il cane Martedì si era
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si è slanciata verso il cane. Ha detto correndo
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puzza e devo fargli il bagno.” Così, correndo ambedue
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monticello, Baba ha scacciato il cane a colpi di
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cosa contro la quale il cane si sfregava. ¶ Era
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ho visto di nuovo il mucchio rossastro che faceva
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al progetto del romanzo il quale mi aveva servito
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cui Baba aveva lanciato il pezzo di legno, ma
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Ha detto: “Hai visto, il cane gioca. È la
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Ho risposto: “Ha dimenticato il canile di Porta Portese
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in quella casa. Ma il cane, lui, chissà che
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bianca e fredda, sotto il soffitto delle nuvole nere
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cui, per qualche motivo, il senso del reale sfuggisse
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cupamente e piacevolmente e il tuono è rotolato sulla
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i motivi e quali il significato e l’importanza
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Baba che è venduta, il cliente che compra Baba
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compra Baba e magari il letto sopra il quale
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occhi. Ora sta sdraiata, il mento inehio dato sul
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agonizzante. Poi proferisce lentamente: “Il padre che spoglia la
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la figlia.” ¶ “Ti dispiace?” ¶ “Il padrigno che spoglia la
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la figliastra.” ¶ “Ti dispiace?” ¶ “Il cialtrone che spoglia la
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dispiace?” ¶ La vedo scuotere il capo come incapace di
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via di formulare Eccole: ¶ “Il capitolo è pornografico ma
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tanto nel modo con il quale tu hai descritto
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quale tu hai descritto il tuo rapporto con Baba
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quanto nel rapporto stesso il quale è quello che
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di sicuro per darti il solito bacio finale? La
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cui si è fissato il tuo desiderio è quello
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portava durante la giornata. ¶ 2° Il braccialetto alla caviglia. A
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scure, sottili e ossute; il braccialetto era un pesante
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la catena che indica il suo carattere di oggetto
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merce. E questo attraverso il disprezzo che da tempo
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di chiunque desideri prendere il suo piacere con lei
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cialtrone. Tu hai sentito il bisogno, a questo punto
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volta. Ma anche qui il motivo vero non è
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più hai voluto intrecciare il sadismo dell’insulto a
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insulto a Baba con il masochismo dell’insulto a
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insulto a te stesso. ¶ 6° Il padre che spoglia la
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che spoglia la figlia; il padrigno che spoglia la
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che spoglia la figliastra; il cialtrone che spoglia la
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i romanzieri tradizionali, trasformare il rapporto fisico in rapporto
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rapporto psicologico; cioè abolire il particolare del braccialetto, dei
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romanzieri tradizionali ossia trasformassi il rapporto fisico in rapporto
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pornografia? Non è forse il rapporto fisico, sia pure
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tu sai benissimo che il giorno che diventassi davvero
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giorno che diventassi davvero il suo amante, tu ti
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come maniera di intendere il rapporto con la realtà
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la tua condotta. E il romanzo ti serve da
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stanza tenendo al guinzaglio il cane Martedì. Una volta
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me li regalerai, perché il conto l’ho fatto
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chiuso in una busta il mio articolo sull’Iran
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lo sguardo che, tenendo il cane al guinzaglio, si
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nuvole del cielo. Finalmente il cane Martedì è rientrato
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invece della strada, rifletteva il volto di Cora. Ho
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crudelmente esorbitanti e dilatati, il grande naso dritto di
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la quale si nascondeva il vero volto disfatto e
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quella, è proprio diminuita.” ¶ “Il medico che dice?” ¶ “Non
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invernale.” ¶ Ho pensato che il discorso finiva qui. Al
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chiudessi la sartoria, chiamassi il medico e magari andassi
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mano di Baba stringermi il braccio come per dirmi
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cioè?” ¶ “Tu lo conosci il proverbio?” ¶ “Ma quale proverbio
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ha impedito di continuare il battibecco, intervenendo in fretta
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consultare un medico per il tuo bene. Questa è
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la sua mano stringermi il braccio e ho detto
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non so se per il bacio o perché non
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il migliore possibile perché il solo reale; e che
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negativa e comunque irreparabile il romanzo che mi riservo
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esempio, invece di controllare il mio sdegno e rimandare
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avrebbe fatto deviare infallibilmente il mio futuro romanzo verso
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mio futuro romanzo verso il fumetto o verso il
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il fumetto o verso il romanzo di appendice?” ¶ Qui
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credo, si può cogliere il vero vantaggio di tenere
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più tardi un romanzo: il progetto non funziona, come
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di riportarle nel romanzo, il che sarebbe una forma
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che ho già detto: il romanzo è diventato col
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una maniera di intendere il rapporto con la realtà
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ne corregge in parte il carattere programmatico. Senonché, forse
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mia forza, di diventare il suo amante. ¶ Le maniere
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pensare che si prefigga il fine opposto. Per esempio
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sua intenzione questo sarebbe il bacio della mezzanotte, qualche
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circondano, fresche e tonde, il collo; le sue labbra
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vellicamento minuto e strisciante; il suo respiro mi passeggia
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questo non dura che il tempo necessario per suggerire
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tempo necessario per suggerire il sospetto dell’ambiguità. Poi
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ricorderà che per me il romanzo è come ho