parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
Seguitemi» ordinò, «dovete riconoscere il corpo». ¶ Laurita era buttata
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voltarono e mi sbarrarono il passo. ¶ «Non la devi
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scarica le aveva devastato il ventre, certo per nascondere
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si presentò, «e sono il titolare dell’impresa funebre
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a La Plata». ¶ Seguimmo il furgone con i due
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che volete prendere anche il corpo del ragazzo?» ammiccò
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serio. ¶ «Se mi dice il nome, ci occuperemo di
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notizie di suo figlio, il cui cadavere era proprio
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arrendermi all’idea che il suo viso non era
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maternità; ma nessuno ebbe il coraggio di accettare. Rifiutarono
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un braccio spezzato, e il colpo sparato a bruciapelo
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era una ragazza incinta il cui nome di battaglia
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di La Plata e il padre era proprietario di
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militar per partorire. Guido, il bambino, nacque, mi sembra
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bambino, nacque, mi sembra, il ventisei giugno e lei
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di ghiaccio. Rita era il nome montonero di mia
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Lei guardò negli occhi il ragazzo: “Nos van hacer
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più fortunata a riavere il suo corpo: certamente un
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amicizia con sua sorella. ¶ Il ventisette agosto la seppellimmo
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ventisette agosto la seppellimmo. Il giorno seguente un messo
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altri soldi per “dimenticare” il nome del luogo dove
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mio marito rimase Remo, il più piccolo, sicuramente quello
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tutti la dittatura. Prima il sequestro del padre, poi
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l’età per scegliere il proprio destino, magari per
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Guido. A scuola per il fatto di chiamarsi Carlotto
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dissero che era arrivato il momento di servire la
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maestrina di provincia ebbi il coraggio di dirgli: «State
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di sposarsi per ottenere il congedo immediato. Così Remo
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clandestinamente in Argentina con il marito e la figlia
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e le risposte seguivano il percorso opposto. Meglio così
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alta, udibile in tutto il locale, «io, mio marito
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che all’esterno circondavano il locale. Il capo aveva
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esterno circondavano il locale. Il capo aveva occhietti da
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nostra piccola automobile. Fu il viaggio più lungo della
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assassini scomparvero. Era arrivato il tempo in cui non
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rimasti la fabbrica e il negozio. Ma ancora oggi
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diciotto anni sto cercando il decimo, Guido, rapito neonato
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i bambini rapiti. Invece, il prossimo anno celebreremo il
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il prossimo anno celebreremo il ventennale della nascita della
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Entrai in contatto con il movimento delle Nonne subito
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e aiutarla a controllare il suo infinito dolore per
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senza nome, senza conoscerne il sesso. Spesso senza la
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morte dei figli e il rapimento dei nipotini. Molti
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forti cifre per averli, il che significa che sono
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o dell’asilo. Fotografavamo il bambino per effettuare i
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l’individuazione era solo il primo passo. Poi bisognava
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dei nipoti rapiti. Ma il diritto all’identità continua
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identità continua a essere il tema centrale del nostro
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tango» rispose lei, serafica. ¶ «Il passo della media luna
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dal bancone per osservare il passo che, goffamente, tentavo
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sbottai scocciato, pensando che il vecchio si fosse rincoglionito
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nonno è morto nel ’49...». ¶ Il portiere sospirò «Me lo
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detto, señor. Ma ora il nonno ha preso in
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a lui...». ¶ CAPITOLO DECIMO ¶ Il racconto di Estela ¶ A
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nostra prima figlia. Nacque il ventuno febbraio 1955, l’anno
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segno di stabilità. ¶ Dopo il diploma, Laura si iscrisse
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nella Gioventù Universitaria Peronista. Il golpe era già nell
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Plata non venisse trovato il cadavere di qualche giovane
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di resistenza clandestina. Quando il ventiquattro marzo del ’76 i
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del ’76 i militari presero il potere, le nostre figlie
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uno, cadevano in venti. ¶ Il sedici settembre desapareció la
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ci fissavano in silenzio. ¶ Il primo agosto del 1977 sequestrarono
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in prestito al padre il furgoncino del negozio per
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via mobili e suppellettili. ¶ Il giorno dopo i vicini
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entregar limpia la guardia”), il messaggio era chiaro: Guido
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disperazione riuscii a raccogliere il denaro. L’intermediario lo
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contatti mi assicurò che il denaro era arrivato ai
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marito usava per curare il diabete. ¶ Attesi ancora qualche
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rimproverò di aver pagato il riscatto perché nella zona
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a che fare con il sequestro di mio marito
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averne notizie: vi inserì il nome di Guido. ¶ Trascorsero
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era venuto a sapere il nome del ragazzo assassinato
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irruzione. Era Daniel Mariani, il miglior amico di nostra
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alto ufficiale aveva indicato il sedile posteriore di una
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Isabel, la cerca ancora. Il ventiquattro novembre di ogni
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sempre più deserte; durante il coprifuoco si udivano grida
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L’ultima lettera arrivò il sedici novembre del 1977. Poi
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non abbiamo mai saputo il suo nome e neppure
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per rubarle e vendere il suo bambino. Era una
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giorni riuscimmo a racimolare il denaro. E iniziò l
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che mi sia restituito il cadavere perché voglio seppellire
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mi dica qual è il nome di battaglia di
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rischiavano la vita per il solo fatto di essere
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di non preoccuparci, che il bambino sarebbe nato a
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sperare. Cominciai a preparare il corredino. La notte cucivo
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al bambino; avevamo pagato il riscatto, quindi ci aspettavamo
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repressione legale e che il nostro nipotino ci fosse
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persone arrestate ufficialmente, ma il suo nome non c
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era incinta, capimmo che il denaro era finito nelle
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sequestro. Eravamo stati truffati. ¶ Il pomeriggio del venticinque agosto
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ma non sentii più il freddo quando incontrai gli
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cancello. Avevo capito. Lungo il tragitto le ipotesi si
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legale o per affidarci il bambino... o per dirci
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che l’avevano ammazzata. ¶ Il commissario ci ricevette freddamente
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al piccolo Guido: «E il bambino, dov’è?» domandai
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Quale bambino?» mi sfotté il poliziotto, alzandosi. «Seguitemi» ordinò
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il venti luglio. Forse il ventuno. ¶ Avenida J.B
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città sempre più deserta. Il conducente parcheggiò davanti a
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mi pregò di dimenticare il nome della via e
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lungo con le Nonne. Il marito l’ha costretta
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per lasciare che fosse il tempo a lenire il
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il tempo a lenire il loro dolore... Fatalismo sudamericano
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Tentarono di sequestrare Alicia il dodici marzo del ’77. Qualcosa
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subito. Allora se llevaron il cadavere per farlo sparire
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all’entrata che cercava il cadavere della figlia. Il
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il cadavere della figlia. Il tizio si guardò intorno
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e poi, sottovoce, pronunciò il nome di un cimitero
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a tutti i costi il corpo per seppellirla con
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corpo per seppellirla con il suo vero nome. ¶ Prima
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altre due figlie. Infatti, il cinque maggio, se llevaron
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Medina e Adolfo Tortolo. Il prelato trattò lei come
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nipote era nato prematuro il diciotto agosto e le
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agosto e le sussurrò il nome di un carcere
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la colpirono duramente con il calcio dei fucili. ¶ Non
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dove era stato ricoverato il neonato subito dopo il
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il neonato subito dopo il parto. Le dissero che
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del contrario: Héctor era il nome di suo genero
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1998
insistere le fecero vedere il bambino. ¶ Quando le autorità
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1998
attori) per convincerla che il bambino non era suo
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ultima volta che vide il bimbo. Scomparve insieme alla
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1998
Lei prese in mano il teschio pieno di terra
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l’occorrente per preparare il mate. «Entravano distesi sul
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della dittatura in tutto il Paese se ne contarono
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1998
presenza di un medico, il cui compito era di
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1998
di mantenere in vita il più a lungo possibile
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1998
elettrodi applicati su tutto il corpo. A un certo
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metallo dove veniva legato il prigioniero che riceveva una
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Olimpo “passarono” prigioniere incinte. Il caso più noto fu
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nel novembre del ’78 con il marito Tito. Avevano entrambi
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gli elettrodi su tutto il corpo. ¶ I sopravvissuti dissero
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argentina» rispose. «Talvolta solo il fatto di esserlo bastava
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nei campi, per loro, il trattamento era sempre “speciale
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anni fa all’AMIA, il centro di cultura ebraico
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pulizia. Hacer boleto, era il termine gergale usato dai
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come i nazisti, avevano il problema di eliminare i
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con gli altri camerati. ¶ Il saccheggio era una consuetudine
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la concorrenza. Clamoroso fu il caso di trenta dirigenti
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manager democratici dato che il giorno del golpe erano
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guardarmi attorno. Mi colpì il fatto che le case
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e se lo llevaron il diciassette agosto del 1993... Undici
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rispose prontamente. «Se interrompi il tour questa città ti
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farmi portare a Boca, il quartiere genovese di Buenos
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ero certo fosse passato il nonno. Un tempo, le
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vita. ¶ Nella speranza che il luogo mi rivelasse qualcosa
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loro genitori sono scomparsi. Il mio lavoro, per molti
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identità». ¶ Si voltò e il suo sguardo vagò per
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questa gente, vero?» commentai, «il tuo non è stato
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aver riempito d’acqua il bollitore. «Arrivavano a qualunque
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sequestrava una donna incinta, il cattolicissimo esercito argentino, con
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parto per poi strapparle il neonato partorito su qualche
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a quei bambini era il loro testamento. Un atto
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assassinata. Non ha usato il termine desaparecida. Come mai
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lunga... e crudele... Dopo il parto la portarono in
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o in faccia. Sicuramente il secondo colpo al ventre
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nella mia vita assaggiai il mate. Lo bevvi molto
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molto zuccherato. Troppo, secondo il gusto argentino. Arturo mi
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riunione e di tornare il giorno dopo. Cercai di
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portava al collo, poi il mio sguardo si soffermò
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se la llevaron... E il fatto di essere ebrea
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aiutò di certo». ¶ Era il sei ottobre 1978. Il marito
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1998
Era il sei ottobre 1978. Il marito, José Perez Rojo
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da quel momento iniziò il suo percorso di loca
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non riuscirono a superare il terrore. Presentò istanza di
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torture inflitte al marito. Il parto ebbe luogo il
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Il parto ebbe luogo il quindici novembre 1978, sotto il
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il quindici novembre 1978, sotto il controllo del dottor Jorge
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Patricia confidò all’infermiera il timore per la propria
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sotterraneo della base, con il bambino in braccio. Con
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clandestino, dove venne eliminata. ¶ Il capitano di corvetta Jorge
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1998
vecchi quando sentono tutto il peso degli anni. ¶ «Notizie
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di Fidel» mi confidò il portiere quando mi avvicinai
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lo schermo. ¶ «È stato il più grande» dissi con
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tutti i fili tra il passato e il presente
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tra il passato e il presente, altrimenti il dolore
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e il presente, altrimenti il dolore di tutte le
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lievissimo cenno del capo. ¶ Il conducente ingranò la marcia
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città perché mi lasciasse il tempo di riflettere. “I
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una punta d’angoscia. ¶ Il colectivo si infilò in
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si alzò e attraversò il corridoio per avvicinarsi agli
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I due guardarono attraverso il finestrino. Poi decisero di
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ero seduto proprio dietro il conducente. Mi bastò allungare
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conducente. Mi bastò allungare il braccio per toccargli la
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tappa del tour fu il numero venti di calle
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1998
a giugno. Vennero sequestrati il venticinque novembre 1976. ¶ «Di loro
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duemilatrecentoventuno di calle Armenia. Il quattordici novembre del 1977 uomini
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Central, Juan Carlos e il terzo dei fratelli Carrizo
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Carrizo, Alberto Rogelio. Era il maggiore. Aveva trentuno anni
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quattromilatrecentoquindici di avenida Cabildo. Il sedici giugno 1976 un gruppo
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1998
era un operaio specializzato. Il ventisei maggio del ’78 lo
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1998
Berisso, era stato sequestrato il fratello maggiore, Sergio. Il
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1998
il fratello maggiore, Sergio. Il minore, Claudio, studente di
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1998
un anno dopo. Forse il venti luglio. Forse il
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1998
Gallinari, era stato sequestrato il ventitré giugno del 1976. Il
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1998
il ventitré giugno del 1976. Il sedici settembre la stessa
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restituzione di Elena nel 1987. ¶ «Il resto fattelo raccontare da
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suo volto mi diede il coraggio di chiedere. «Come
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aggiungere alla bevanda. «Con il test genetico» rispose un
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1998
notte la mamma e il papà che a gesti
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Madrid poliziotti erano tre: il padre e due figli
200
1998
bambina al test genetico. Il tutto tra minacce e
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1998
in realtà Elena Gallinari. Il ventuno aprile 1987, la bambina
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dei suoi genitori naturali. Il poliziotto perse la testa
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1998
mi spiegò Elena, passando il dito sul bordo della
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1998
racconto e mi alzai. ¶ «Il giorno in cui l
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1998
si abbracciavano. Mamma aveva il pancione. Dentro c’ero
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contro la polizia che il giorno prima, approfittando di
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1998
manganello; dall’altro denunciavano il tentativo della polizia di
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l’immediata certezza, nonostante il tono naturalmente pacato e
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1998
osservando l’attenzione e il rispetto con cui veniva
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1998
bella donna che sfidava il mondo con un’espressione
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1998
vecchie amiche. Mi colpì il tono: delicato e mesto
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1998
del nonno. Poi calò il silenzio. ¶ «Una notte sono
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1998
Paz», spiegò, «la sequestrarono il venti aprile del 1976. Fino
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1998
da vent’anni. Nemmeno il nazismo è arrivato a
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1998
eliminati veniva sempre comunicato il decesso. Mia figlia non
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tanto che si sentiva il rumore dei ginocchi che
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pericolo la sua vita. ¶ «Il ventotto aprile del 1980 mio
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1998
risposi sincero. ¶ «Lo definiscono il tema del duelo, del
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braccia, seppellire e piangere il figlio assassinato, riesce a
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ragione e a vivere il lutto. Ma se il
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il lutto. Ma se il figlio è desaparecido, morto
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1998
non riesce a razionalizzare il lutto e la vita
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1998
nel vicentino». ¶ «Ma è il paese della famiglia del
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1998
Lei mi raccontò che il padre di suo marito
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1998
di chilometri dalla capitale. ¶ Il nome non mi era
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1998
caso, questo Guido era il figlio del panettiere-pasticcere
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a cui ha dato il nome Guido. Come suo
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1998
dire. In quel momento il mio viso doveva esprimere
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1998
e Margarita. In realtà il primo pensiero lo rivolsi
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1998
Basta poco per cambiare il corso di una vita
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1998
Ma non ci riuscii. Il breve tempo a mia
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1998
Estela, prendendomi sotto braccio, «il resto me lo racconti
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1998
attesa per la riunione. Il mio status di parente
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1998
dice che questo era il quartiere frequentato da Carlos
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1998
a me si faceva il vuoto. Poi incontrai le
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1998
fragili, per l’età, il dolore e la solitudine
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1998
riempiva buchi come Abel. Il tabacco nero che gli
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1998
donne e hanno avuto il coraggio di sfidare il
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1998
il coraggio di sfidare il machismo della dittatura... e
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1998
propria identità: questo è il senso della lotta delle
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1998
di vecchi occhiali, «nato il ventuno settembre del 1954 e
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1998
settembre del 1954 e sequestrato il tredici agosto del 1977, militante
243
1998
Hugo Vaca Narvaja, assassinato il dodici agosto del 1976. Nora
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1998
Emilia” e Carlos Caris “il magro Juan” sequestrati il
245
1998
il magro Juan” sequestrati il tredici agosto 1980 a La
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1998
Juan Carlos Anzorena, nato il...». ¶ La donna aveva un
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1998
parente, le aveva tolto il diritto alla vecchiaia. ¶ Mi
248
1998
mano della nonna attraversò il tavolo e mi accarezzò
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1998
e mi accarezzò delicatamente il viso. «Mi chiamo Amelia
250
1998
mesi quando è scomparsa, il tre settembre 1976...». ¶ Due giorni
251
1998
figlia Amelia Barbara con il marito Juan Francisco Lanouscou
252
1998
erano fuggiti in Brasile. Il silenzio durò sette anni
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1998
municipale di San Isidro. Il documento riportava anche il
254
1998
Il documento riportava anche il referto di un ufficiale
255
1998
quale si diceva che il decesso dei tre bambini
256
1998
tratti del viso rilassati”. Il che dimostrava che erano
257
1998
i bambini era stato il padre. ¶ Nel frattempo le
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1998
ragazzo che aveva fatto il servizio militare a Campo
259
1998
bambini era ancora vivo. ¶ Il venticinque gennaio 1984, nel cimitero
260
1998
famiglia Lanouscou. Smentì categoricamente il referto dell’ufficiale medico
261
1998
Mercedes» mi informò, concludendo il racconto. Mi rivolse un
262
1998
rumori di fotocopiatrici e il cliccare dei mouse. Iniziai
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1998
di solidarietà da tutto il mondo. Mi soffermai a
264
1998
fotografia. ¶ «Una brutta storia. Il bambino finì tra le
265
1998
sfogliò velocemente. «Era nato il sei dicembre del ’76» disse
266
1998
loro casa venne attaccata il quattordici ottobre 1977. Quando le
267
1998
colpita riuscì a nascondere il bambino tra due mobili
268
1998
Un mese più tardi, il vicino si presentò al
269
1998
a un orfanotrofio. Morì il primo settembre del ’78. Di
270
1998
Esatto». Rimise a posto il dossier e ne prese
271
1998
loro”». ¶ Chiuse di botto il fascicolo e dopo averlo
272
1998
ritmo frenetico... sproporzionato per il passato e anche per
273
1998
anni» ribattei perplesso. Con il pollice indicai la porta
274
1998
è una lotta contro il tempo...». ¶ «Se è per
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1998
storia, come aveva predetto il vecchio Inocencio. ¶ «Sì, di
276
1998
la llevaron, la sequestrarono, il diciassette gennaio 1977 nella località
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1998
maschietto a cui diede il nome di Francisco. Poté
278
1998
Lei scomparve dalla cella il giorno seguente. ¶ In quel
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1998
di sua moglie, dopo il sequestro, avevano tentato ogni
280
1998
aveva “assistito” Silvia durante il travaglio. ¶ Lo denunciarono, ma
281
1998
Eravamo tutti sicuri che il Paese non si sarebbe
282
1998
verranno conservate provette con il nostro sangue. L’esame
283
1998
nella città deserta per il coprifuoco e consegnato successivamente
284
1998
quando si verificava che il ragazzo non era figlio
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lì, sola, a occupare il suo cuore. L’immagine
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infinita. ¶ CAPITOLO QUINTO ¶ Elena ¶ Il volto di Abel si
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di dolcezza quando fece il suo ingresso nella stanza
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smettere di fissarla. Era il primo segno di vita
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più lunga di tutto il Sudamerica. Avvertii su di
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un’occhiata interrogativa. ¶ Indicò il bar: «Il ventinove giugno
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interrogativa. ¶ Indicò il bar: «Il ventinove giugno del 1978 lì
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sequestrata qualche giorno prima, il ventuno giugno, insieme al
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Non si conosce nemmeno il luogo dove furono sequestrati
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provincia, con Pablo Torres, il marito ventiduenne. All’una
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l’occorrente per prepararsi il mate. Versò acqua calda
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dal thermos nella calabaza, il recipiente di zucca essiccata
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Pece infuocata era anche il colore degli occhi, che
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se volle rassicurarla, tramite il segretario, che lui pregava
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calle Andonaegui. ¶ «Qui viveva il ventiduenne Eugenio de Cristófaro
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la moglie Liliana e il figlio Horacio Luis» attaccò
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Bodegas Peñaflor. Lo sequestrarono il quattordici settembre del 1976. Sequestrarono
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indicò un punto preciso: «Il quindici agosto del ’78 Roberto
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in quel periodo sotto il controllo del generale dell
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aguante”. Cristina non seguì il consiglio e lo udirono
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mentre lo picaneaban, squassavano il suo corpo con la
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La notte, giro con il colectivo, lungo i percorsi
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è lungo questo tour?». ¶ Il conducente alzò le spalle
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non finisce mai». ¶ Inocencio, il portiere, mi porse le
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porse le chiavi attraverso il bancone con aria indifferente
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domandai. ¶ «Un giorno arrivò il generale Antonio Domingo Bussi
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nel giubbotto e condivisi il contenuto e la tristezza
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e la tristezza con il vecchio dagli zigomi alti
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Victor Hugo: gli segni il destino, lo iscrivi nella
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uscita della scuola serale il venticinque maggio del 1977». ¶ «Da
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notizia» anticipai. ¶ «Nessuna, señor». ¶ Il mezzo litro passò ancora
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comporta come tale» ribatté il portiere; «ha un modo
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Argentina piuttosto che servire il re. Correva l’anno
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Correva l’anno 1886 e il nonno aveva diciannove anni
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nella capitale per festeggiare il buon esito degli affari
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nel locale del nonno. Il portafoglio gonfio di banconote
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in una vicina pensione. Il generoso premio del mercante
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porta del magazzino e il freddo di dicembre aveva
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della pasta dei panettoni, il nonno, per non deludere
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fiaschetta di liquore. ¶ Ma il portiere aveva ancora voglia
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alla fine, ha spinto il nonno a tornare in
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positivo delle ricerche... ma il mio asso nella manica
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per cercare di risolvere il mistero sudamericano del nonno
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Avevo compiuto quarant’anni il giorno prima, in bocca
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ero assolutamente certo che il destino mi avesse concesso
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una tregua» conclusi sarcastico. ¶ Il vecchio scosse la testa
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per tornare indietro, señor. Il dubbio le avvelenerebbe il
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Il dubbio le avvelenerebbe il sangue come il morso
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avvelenerebbe il sangue come il morso di una vinchuca
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distanti di Stefano Tassinari. Il rigore e la bellezza
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argentina. ¶ CAPITOLO TERZO ¶ Amelia ¶ Il mattino dopo, di buonora
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quarto piano e suonai il campanello dell’appartamento H
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purtroppo, assolutamente sobrio. Sotto il braccio sinistro tenevo un
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un voluminoso pacco rettangolare. Il destro era impegnato a
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delle guardie che presidiavano il portone centrale del palazzo
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fori di proiettili esplosi il giorno del golpe. ¶ Improvvisamente
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portone, appoggiai a terra il pacco e iniziai a
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entrato e avevo chiesto il più potente. ¶ Alzai gli
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Alzai gli occhi verso il palazzo e incontrai lo
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gli occhi e premetti il tasto play. Il volume
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premetti il tasto play. Il volume era al massimo
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Un tenentino batteva nervoso il frustino sui lucidi stivali
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stampate espressioni poco cordiali. Il pezzo durava quattro minuti
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mi intimava di abbassare il volume. Io lo guardavo
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la testa e alzò il maglione per mostrarmi un
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in Europa a raschiare il fondo della nostra generazione
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la terza strofa: ¶ Sopra il muro di Berlino se
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invece una ragazza con il mitra tra le braccia
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Di certo non ero il solito predicatore della solita
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della solita setta americana. Il tenentino portò alla bocca
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tenentino portò alla bocca il microfono della ricetrasmittente. Stava
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i rinforzi. Era arrivato il momento che avevo temuto
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sorprendere da un’autopattuglia. Il display del radione indicava
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avevo ricevuto in Argentina il messaggio di El Chino
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quando, dove e come. Il perché lo conoscevo, e
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con i fili con il gas con gli strumenti
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morto l’ammiraglio Merino, il numero quattro della dittatura
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cimitero in cimitero, risaliva il Cile e il Perù
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risaliva il Cile e il Perù per ridiscendere attraverso
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Terra del Fuoco. Attraversava il confine a Ushuaia e
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vedere ¶ ma tu senti il suo calore sulla punta
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fermata a confabulare con il tenentino. “Ragazzi, non siete
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Panamericana. Se avessi trovato il coraggio, poi, ancora più
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più a nord, verso il Perù, verso il carcere
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verso il Perù, verso il carcere dove stava marcendo
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la stessa cosa» rispose il portiere dell’hotel N
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tremilatrecentoventuno di avenida Corrientes. ¶ Il prezzo era corretto e
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metropolitane del mondo. ¶ Appoggiai il passaporto sul banco. L
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camicie dalla valigia realizzai il significato dell’ultima parte
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tono paziente, «forse è il caso che attraversi la
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Poi, era rimasto solo il ricordo, affievolito dal tempo
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da qualche antenato indio. Il corpo magro ballava nella
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si presentò come se il suo luogo di origine
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no la strada, è il caso che visiti la
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accettare quella strana proposta. Il vecchio voleva che attraversassi
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i pensieri e fissavo il traffico a senso unico
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alzare lo sguardo verso il quarto piano del tremiladuecentottantaquattro
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e di blu. ¶ Poi il colore cambiò. Di fronte
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di lui, da sempre il mio posto preferito negli
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posto preferito negli autobus. Il grosso mezzo filava via
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sempre e ovunque, con il fazzoletto bianco e l
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della marina, per incontrare il capo dei loro padri
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dei loro padri spirituali, il cappellano militare monsignor Grasselli
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Plaza de Mayo era il posto giusto, proprio di
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quattordici; era un sabato, il trenta aprile del 1977. La
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ci sedevamo sulle panchine. Il resto della settimana andavamo
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Scoprimmo che Gustavo era il capitano Alfredo Astiz chiamato
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complici - “le monache volanti”. Il commento del cappellano della
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due francesi avevano ficcato il naso in faccende che
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dell’Argentina senza correre il rischio di venire arrestato
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creduto di fermarci; ma il giovedì successivo noi ci
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in Plaza de Mayo... Il periodo peggiore fu però
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entrò nella stanza con il suo solito passo deciso
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Voglio capire». ¶ CAPITOLO DICIANNOVESIMO ¶ Il racconto di Hebe ¶ Sono
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Jorge l’otto febbraio 1977. Il sei dicembre dello stesso
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anno toccò a Raúl. Il venticinque maggio del ’78 scomparve
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volta che mi metto il fazzoletto sento il loro
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metto il fazzoletto sento il loro abbraccio affettuoso. In
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ogni giovedì si riproduce il vero e unico miracolo
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criminali? In questo Paese il capitalismo prima ti ammazza
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parole dure ma accettare il risarcimento significa prostituirsi perché
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vita. Così si perde il senso della lotta collettiva
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della lotta collettiva perché il danaro serve solo a
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i desaparecidos di tutto il mondo, per i perseguitati
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Raúl amavano la vita, il comunismo, l’utopia del
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teoria dei due demoni. Il primo è la guerriglia
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che porta con sé il peccato originale di aver
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ogni giovedì chiamo immondizia il presidente Menem e lui
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lo è. Chiamo assassino il generale Balza, capo di
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con la dittatura, come il governatore Duhalde che finanzia
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libertà comodamente spaparanzati tra il lusso e l’opulenza
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credere al popolo che il suo destino si decida
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Madri non votano, nemmeno il “meno peggio”. Sappiamo che
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chi è rimasto agitando il loro fazzoletto bianco. ¶ Mio
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e mi riscaldano con il loro amore quando indosso
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loro amore quando indosso il fazzoletto. Ogni notte mi
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Horror Tour/5 ¶ Quella notte il viaggio fu breve. Santiago
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un séparé che divideva il bar dalla sala da
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bevevano lo champagne che il tizio versava generosamente nei
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l’angelo della morte”, il giovane biondo e gentile
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prima Elsa Manzotti. ¶ «È il capitano Astiz». ¶ «Proprio lui
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di Gualeguay e così il consiglio comunale lo ha
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di locali. In realtà il capitano e i suoi
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sempre pronti a riprendersi il potere». ¶ «Immagino che non
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diventato famoso subito dopo il golpe con il suo
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dopo il golpe con il suo primo sequestro, quello
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un passaporto falso e il compito di infiltrare gli
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delle Malvine gli affidarono il comando di un gruppo
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reale saudita per addestrare il servizio di sicurezza. Se
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l’economia, senza sentire il bisogno di avventure militari
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ottant’anni, è “solo” il capo dell’esercito» ridacchiò
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di una “cerimonia” dove il generale e il maggiore
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dove il generale e il maggiore, il tenente e
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generale e il maggiore, il tenente e il soldato
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maggiore, il tenente e il soldato semplice si mettevano
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struttura ma fortemente sindacalizzata. Il generale organizzò all’interno
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Plata sei giorni dopo il sequestro. Quando Bignone ordinò
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sequestro. Quando Bignone ordinò il ritiro delle truppe, del
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proprio lavoro, rimase solo il ricordo». ¶ Stanco di tanto
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Gonçalves, sequestrato dai militari il ventiquattro marzo del 1976, il
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1998
il ventiquattro marzo del 1976, il primo giorno del golpe
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sopravvissuto, familiari di desaparecidos. Il corteo avanzava silenzioso, tra
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Si chiamava Gastón come il padre, aveva ventisei anni
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ventisei anni e suonava il basso nel noto gruppo
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Pablo Neruda. Mi salì il sangue agli occhi. Ma
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lei chi è?». ¶ «Sono il nipote di Estela Barnes
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sorrisi e le offrii il braccio. Lo rifiutò scuotendo
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Lo rifiutò scuotendo appena il capo. «Es siempre la
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si voltò per ricambiare il saluto di un’amica
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portava spesso con sé il piccolo Gastón di appena
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incinta di sei mesi. ¶ «Il giorno del golpe lo
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Per un attimo persi il filo del discorso. L
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un cappuccio sulla testa. Il mio sguardo seguì come
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seguì come un sentiero il sottile intreccio di rughe
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di amici. Quando nacque il figlio, lo registrò all
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esibendo documenti contraffatti, con il nome di Claudio Novoa
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dopo i militari individuarono il nascondiglio e lo attaccarono
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1998
attaccarono. Morirono tutti, eccetto il bambino che venne dato
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Prima riuscì a localizzare il corpo di Ana María
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dalla sua vera mamma. ¶ «Il corpo di Gastón, invece
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chiodo chirurgico nel femore: il mio amico aveva avuto
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snocciolò stancamente tre nomi: «Il commissario Juan Fernando Meneghini
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commissario Juan Fernando Meneghini, il capitano dell’esercito Eduardo
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sue urla. Duravano esattamente il tempo delle scosse elettriche
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punta della scarpa schiacciò il mozzicone sulla ghiaia del
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e cominciai a sfogliare il giornale. A pagina undici
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A pagina undici trovai il pezzo, intitolato Accumulando delitti
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giorni, prima di avvertire il giudice. Nel 1983 aveva assassinato
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giudice. Nel 1983 aveva assassinato il cittadino italiano Osvaldo Cambiaso
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Osvaldo Cambiaso... ¶ Sfogliai ancora il quotidiano e vidi che
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e vidi che ricorreva il ventesimo anniversario della scomparsa
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invece Ruben Kriskautzky, scomparso il quindici agosto del 1978. ¶ I
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ricordavano Elías Seman, sequestrato il sedici agosto del 1978... ¶ Ripiegai
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sedici agosto del 1978... ¶ Ripiegai il giornale e lo infilai
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Manzotti che mi domandò il motivo della mia visita
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A quale proposito?». ¶ «Sono il nipote di Estela Carlotto
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se non c’era il ritratto di Hitler, c
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aveva detto, stavano seguendo il consiglio evangelico di “separare
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i prigionieri ancora vivi, il capitano Alfredo Scilingo, si
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ha anche affermato che il cappellano della base, padre
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internata tua cugina Laura. Il generale Camps aveva organizzato
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in vita testimoni scomodi. Il poliziotto, tale Julio Emmed
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che stavano partendo per il Brasile dove alcune famiglie
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Buenos Aires. Emmed e il sacerdote viaggiavano con il
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il sacerdote viaggiavano con il giovane. A un segnale
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li attendeva Antonio Bergez, il famoso “dottor morte”, trafficante
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1998
sapeva che agivano per il bene del Paese. Oggi
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del Paese. Oggi è il tranquillo pastore delle anime
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la gola secca per il lungo racconto e iniziò
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1998
e iniziò a prepararsi il mate senza smettere di
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delle forze navali bombardò il centro della capitale seppellendo
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macerie oltre duemila persone. Il Presidente, uscito illeso dall
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illeso dall’attentato, ordinò il sequestro delle spolette delle
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spolette delle bombe e il razionamento della benzina dei
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cadaveri da smaltire superavano il limite, venivano bruciati in
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del campo di calcio. Il personale che non si