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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1532
ho fatta mia, ¶ et il possesso giustamente prendere ¶ ne
2
1532
cento colpi già rimbomba il suono, ¶ né bene ancor
3
1532
andrà, s'un tratto il coglie quella spada, ¶ a
4
1532
degli ombrosi mirti. ¶ 62 ¶ Come il veloce can che 'l
5
1532
l'altra parte, ovunque il Saracino ¶ la fiera spada
6
1532
ch'una frondosa selva il marzo scuota; ¶ ch'ora
7
1532
non che fu scarso il colpo alquanto, ¶ per mezzo
8
1532
spanna. ¶ Le lucid'arme il caldo sangue irriga ¶ per
9
1532
alabastro, ¶ da cui partire il cor spesso mi sento
10
1532
arme e di possanza ¶ il re di Tartaria troppo
11
1532
Issabella se ne sente il core ¶ fendere in mezzo
12
1532
in mezzo l'elmo il Tartaro percuote. ¶ 68 ¶ Quasi sul
13
1532
per l'aspra botta il Saracin superbo; ¶ e quando
14
1532
senza incanto fosse, ¶ partito il capo gli avria il
15
1532
il capo gli avria il colpo acerbo. ¶ Con poco
16
1532
ove la mente, ¶ presto il cavallo alla man destra
17
1532
sommo ad imo ella il partì ugualmente, ¶ e di
18
1532
ugualmente, ¶ e di sotto il braccial roppe e disciolse
19
1532
Da l'altra parte il re di Tartaria ¶ sopra
20
1532
tuttavia più va perdendo il sangue; ¶ manca la forza
21
1532
par che nol senta: ¶ il vigoroso cor che nulla
22
1532
Dio, ¶ che partir voglia il fiero assalto e rio
23
1532
né ben sicura come il fatto segua, ¶ fa volentier
24
1532
Issabella dice, ¶ e dispone il suo amante a pace
25
1532
riviera, ¶ vide e conobbe il miser paladino; ¶ ma diciàn
26
1532
cessa con l'ira il caldo, il dolor cresce
27
1532
l'ira il caldo, il dolor cresce: ¶ cresce il
28
1532
il dolor cresce: ¶ cresce il dolor sì impetuosamente, ¶ che
29
1532
dolersi, ¶ chiamar fortuna e il cielo empio e crudele
30
1532
amarmi ancora, ¶ come solo il lasciarvi è che m
31
1532
de lo 'nferno, ove il pensar di vui ¶ ch
32
1532
o che m'ucciderà il dolore interno, ¶ o se
33
1532
questa spada oggi passarmi il petto. ¶ 82 ¶ De' corpi nostri
34
1532
torse, ¶ per indi trarvi, il senator romano. ¶ Così (la
35
1532
nel mare e contra il Biscaglin profano: ¶ e se
36
1532
si deggia ¶ morire, allora il minor mal s'elleggia
37
1532
inteso; ¶ e finì come il debol lume suole, ¶ cui
38
1532
e freddo come ghiaccio ¶ il suo caro Zerbin restare
39
1532
restare in braccio? ¶ 86 ¶ Sopra il sanguigno corpo s'abbandona
40
1532
risuona ¶ a molte miglia il bosco e la campagna
41
1532
al voler d'ella. ¶ 88 ¶ Il venerabile uom, ch'alta
42
1532
selve andaro. ¶ 91 ¶ Non vòlse il cauto vecchio ridur seco
43
1532
bello: ¶ e per portarne il morto cavalliero, ¶ composto in
44
1532
di cui dirò quando il suo loco fia; ¶ ma
45
1532
ch'ebbe la battaglia il fine ¶ che già v
46
1532
già v'ho detto, il giovin si raccolse ¶ alle
47
1532
a Mandricardo, ¶ dicendo: - Ecco il superbo Rodomonte, ¶ se non
48
1532
far teco battaglia cala il monte: ¶ or ti potrà
49
1532
che la cosa seppi, ¶ il traditor cercando per quei
50
1532
che fatto appresso avea il terren sì rosso, ¶ che
51
1532
saria stato di bisogno il fosso ¶ e i preti
52
1532
giustizia del re, che il loco franco ¶ de la
53
1532
di me poté manco ¶ il traditore; onde fu mio
54
1532
onde fu mio prigione. ¶ Il re, udito il gran
55
1532
prigione. ¶ Il re, udito il gran fallo, mi concesse
56
1532
Finito ch'ebbe Almonio il suo sermone, ¶ Zerbin riman
57
1532
avea cagione, ¶ sì espressamente il possa aver tradito. ¶ Ma
58
1532
avea di lui detto il cavalliero. ¶ 30 ¶ Il disleal con
59
1532
lui detto il cavalliero. ¶ 30 ¶ Il disleal con le ginocchia
60
1532
né differisce in altro il buon dal rio, ¶ se
61
1532
saria lungo a ricontarvi il tutto) ¶ mostrando che gran
62
1532
ingiuria alta vendetta, ¶ tra il sì Zerbino e il
63
1532
il sì Zerbino e il no resta confuso: ¶ il
64
1532
il no resta confuso: ¶ il vedere il demerito lo
65
1532
resta confuso: ¶ il vedere il demerito lo alletta ¶ a
66
1532
a far che sia il fellon di vita escluso
67
1532
fellon di vita escluso; ¶ il ricordarsi l'amicizia stretta
68
1532
menar captivo, ¶ o pur il disleal dagli occhi tôrse
69
1532
pena vivo; ¶ quivi rignando il palafreno corse, ¶ che Mandricardo
70
1532
dianzi avea tratto Zerbino. ¶ 36 ¶ Il palafren, ch'udito di
71
1532
che debba farne: ¶ tagliarle il naso e l'una
72
1532
sono ¶ di lasciar vivo il disleal contento; ¶ che s
73
1532
Corebo, consentendo Almonio, sciolse ¶ il traditore al fin, ma
74
1532
sua vendetta. ¶ Quindi partissi il disleale, e tolse ¶ in
75
1532
scrisse. ¶ 45 ¶ Scrive l'autore, il cui nome mi taccio
76
1532
anno (ma non dice il loco) ¶ Almonio a lui
77
1532
Almonio a lui fece il medesmo giuoco. ¶ 46 ¶ Zerbin che
78
1532
cose informa, ¶ che lungo il tutto a ricontar sarebbe
79
1532
al virtuoso paladino; ¶ tanto il desir d'intender la
80
1532
ch'egli avesse trovato il Saracino ¶ che del destrier
81
1532
non finito che sia il terzo giorno; ¶ 48 ¶ il termine
82
1532
sia il terzo giorno; ¶ 48 ¶ il termine ch'Orlando aspettar
83
1532
ch'Orlando aspettar disse ¶ il cavallier ch'ancor non
84
1532
è alcun luogo dove il conte gisse, ¶ che Zerbin
85
1532
famoso ¶ ch'armò già il capo all'africano Almonte
86
1532
capo all'africano Almonte. ¶ Il destrier ne la selva
87
1532
che dall'arcion pendente il freno serba. ¶ 50 ¶ Durindana cercò
88
1532
ch'in cento lochi il miser conte sparse. ¶ Issabella
89
1532
maraviglia, e a pena il crede; ¶ e tuttavia n
90
1532
poi che cacciò Astolfo il negromante ¶ col suon del
91
1532
e Brigliador rimaso ¶ senza il patrone e col freno
92
1532
Vide con gli occhi il miserabil caso, ¶ e n
93
1532
anco novella; ¶ che similmente il pastorel narrolle ¶ aver veduto
94
1532
arrivar sopra, ¶ che visto il pin di quelle spoglie
95
1532
narra, come ha inteso, il vero. ¶ Allora il re
96
1532
inteso, il vero. ¶ Allora il re pagan lieto non
97
1532
di là tutto cercando il letto; ¶ e più duro
98
1532
che de l'erba il villan che s'era
99
1532
gli occhi, e vegga il serpe appresso. ¶ 124 ¶ Quel letto
100
1532
piglia l'arme e il destriero, et esce fuore
101
1532
esce fuore ¶ per mezzo il bosco alla più oscura
102
1532
ch'a mezzo era il dolore a pena. ¶ Dal
103
1532
Dal fuoco spinto ora il vitale umore ¶ fugge per
104
1532
Amor che m'arde il cor, fa questo vento
105
1532
fai, ¶ che 'n fuoco il tenghi, e nol consumi
106
1532
errò tutta la notte il conte; ¶ e allo spuntar
107
1532
diurna fiamma ¶ lo tornò il suo destin sopra la
108
1532
più indugiò, che trasse il brando fuore. ¶ 130 ¶ Tagliò lo
109
1532
sul prato, e verso il ciel sospira. ¶ 132 ¶ Afflitto e
110
1532
fin l'ebbe condotto. ¶ Il quarto dì, da gran
111
1532
svelse: ¶ 135 ¶ e svelse dopo il primo altri parecchi, ¶ come
112
1532
o aneti; ¶ e fe' il simil di querce e
113
1532
ucellator che s'apparecchi ¶ il campo mondo, fa, per
114
1532
pastor che sentito hanno il fracasso, ¶ lasciando il gregge
115
1532
hanno il fracasso, ¶ lasciando il gregge sparso alla foresta
116
1532
giunto a quel segno il qual s'io passo
117
1532
fastidire. ¶ Canto 24 ¶ 1 ¶ Chi mette il piè su l'amorosa
118
1532
mostrando, e non vedi il tuo fallo. - ¶ Io vi
119
1532
i panni, via gittato il brando, ¶ svelte le piante
120
1532
avviene in subitana tema. ¶ Il pazzo dietro lor ratto
121
1532
pruno. ¶ 6 ¶ Per una gamba il grave tronco prese, ¶ e
122
1532
Gli altri sgombraro subito il paese, ¶ ch'ebbono il
123
1532
il paese, ¶ ch'ebbono il piede e il buono
124
1532
ebbono il piede e il buono aviso presto. ¶ Non
125
1532
presto. ¶ Non saria stato il pazzo al seguir lento
126
1532
spesso che d'altro, il suon di squille; ¶ e
127
1532
lo fere e percuote il ferro invano. ¶ Al conte
128
1532
ferro invano. ¶ Al conte il re del ciel tal
129
1532
ch'era a gittare il brando, ¶ e poi voler
130
1532
un borgo di case il camin prende. ¶ 12 ¶ Dentro non
131
1532
un pastorale stato. ¶ Senza il pane discerner da le
132
1532
cacciato, ¶ le mani e il dente lasciò andar di
133
1532
quindi errando per tutto il paese, ¶ dava la caccia
134
1532
la spoglia ¶ più volte il ventre empì con fiera
135
1532
alquanto, e poi prese il sentiero ¶ che 'l paladino
136
1532
mosse a passo lento il suo destriero. ¶ Non credo
137
1532
fe' Issabella: ¶ era Odorico il Biscaglin, che posto ¶ fu
138
1532
salvata, ¶ prima ch'avesse il mar la nave rotta
139
1532
quel sermone, ¶ che trarre il malfattor vider prigione. ¶ 18 ¶ I
140
1532
che ne lo scudo il segno antico ¶ vider dipinto
141
1532
era al vero apposto il loro aviso. ¶ 19 ¶ Saltaro a
142
1532
e l'abbracciaro ove il maggior s'abbraccia, ¶ col
143
1532
esser l'un Corebo il Biscaglino, ¶ Almonio l'altro
144
1532
adentro fui, ¶ che, dove il suon l'orecchie mi
145
1532
fermi, e tuttavia più il caccia. ¶ 90 ¶ La bestia, ch
146
1532
ossa. ¶ 91 ¶ Quivi si ferma il corridore al fine; ¶ ma
147
1532
che non ha freno. ¶ Il Tartaro lo tien preso
148
1532
che non è molto ¶ il mio feroce, o sia
149
1532
vestir, levati; ¶ et avea il palafreno anco di quella
150
1532
avantaggiati. ¶ La vecchia sopra il Tartaro trovosse, ¶ ch'ancor
151
1532
bertuccione in viso. ¶ Disegna il Saracin torle la briglia
152
1532
riuscì l'aviso. ¶ Toltogli il morso, il palafren minaccia
153
1532
aviso. ¶ Toltogli il morso, il palafren minaccia, ¶ gli grida
154
1532
spaventa, e in fuga il caccia. ¶ 95 ¶ Quel fugge per
155
1532
pendici alla ventura. ¶ Ma il parlar di costei sì
156
1532
bene avezzo, ¶ non prima il paladin quindi si trasse
157
1532
voleano ir seco, ma il conte non vòlse ¶ lor
158
1532
pregò poi, che quando il Saracino, ¶ prima ch'in
159
1532
ma dopo, che sarebbe il suo camino ¶ verso le
160
1532
Zerbino, e di là il conte Orlando. ¶ Prima che
161
1532
Orlando. ¶ Prima che pigli il conte altri sentieri, ¶ all
162
1532
e a sé ripose il brando; ¶ e dove meglio
163
1532
pensosse ¶ di potersi incontrare, il destrier mosse. ¶ 100 ¶ Lo strano
164
1532
strano corso che tenne il cavallo ¶ del Saracin pel
165
1532
e belli arbori distinto. ¶ 101 ¶ Il merigge facea grato l
166
1532
chiodi ¶ coi quali Amore il cor gli punge e
167
1532
sforza, ¶ ch'abbia scritto il suo nome in quella
168
1532
stette ¶ ne la speranza il mal contento Orlando, ¶ che
169
1532
quanto spenger più cerca, il rio sospetto: ¶ come l
170
1532
viene ove s'incurva il monte ¶ a guisa d
171
1532
in su l'entrata il luogo adorno ¶ coi piedi
172
1532
punte di coltelli impresso. ¶ 107 ¶ Il mesto conte a piè
173
1532
ne la nostra tale il senso: ¶ 108 ¶ - Liete piante, verdi
174
1532
e de le ninfe il coro, che proveggia ¶ che
175
1532
pronte, ¶ prontissima avea quella il paladino; ¶ e gli schivò
176
1532
che si trovò tra il popul saracino: ¶ ma non
177
1532
ha, che può scontargli il tutto. ¶ 111 ¶ Tre volte e
178
1532
ogni volta in mezzo il petto afflitto ¶ stringersi il
179
1532
il petto afflitto ¶ stringersi il cor sentia con fredda
180
1532
Caduto gli era sopra il petto il mento, ¶ la
181
1532
era sopra il petto il mento, ¶ la fronte priva
182
1532
nel vase, ¶ che largo il ventre e la bocca
183
1532
voglia alcun così infamare il nome ¶ de la sua
184
1532
indi al suo Brigliadoro il dosso preme, ¶ dando già
185
1532
dosso preme, ¶ dando già il sole alla sorella loco
186
1532
dei tetti uscir vede il vapor del fuoco, ¶ sente
187
1532
n'abbia cura; ¶ altri il disarma, altri gli sproni
188
1532
è chi ne parla. ¶ Il pastor che lo vede
189
1532
maggior re ch'abbia il Levante, ¶ da troppo amor
190
1532
innumerabil battiture ¶ si vide il manigoldo Amor satollo. ¶ Celar
191
1532
Celar si studia Orlando il duolo; e pure ¶ quel
192
1532
scocchi. ¶ 122 ¶ Poi ch'allargare il freno al dolor puote
193
1532
lungo, chi al traverso il camin spaccia; ¶ altri s
194
1532
venti (che Turpin sottrasse ¶ il conto), ottanta ne periro
195
1532
dove a Zerbin tremava il cor nel seno. ¶ S
196
1532
ma si trovò sopra il ronzin legato. ¶ 63 ¶ Mentre ch
197
1532
Issabella volse, ¶ che sopra il colle avea fatto soggiorno
198
1532
de la pugna vide il fine, ¶ portò le sue
199
1532
triema alquanto: ¶ ma tosto il freddo manca, et in
200
1532
pene, ¶ e poco dura il gaudio ch'ebbe inante
201
1532
gaudio ch'ebbe inante: ¶ il vederla d'altrui peggio
202
1532
romor vorrebbe: ¶ ma verso il conte il suo debito
203
1532
ma verso il conte il suo debito chiede ¶ che
204
1532
lasci por sul collo il piede. ¶ 67 ¶ Giunsero taciturni ad
205
1532
dimora. ¶ Trassesi l'elmo il travagliato conte, ¶ et a
206
1532
ancora. ¶ Vede la donna il suo amatore in fronte
207
1532
suo caro amante, e il collo abbraccia; ¶ e non
208
1532
petto, ¶ ma di lacrime il sen bagna e la
209
1532
che l'avea usata il paladin di Francia. ¶ Zerbino
210
1532
di ferro. ¶ 72 ¶ Non sapea il Saracin però, che questo
211
1532
ch'egli seguia, fosse il signor d'Anglante: ¶ ben
212
1532
me ti fossi messo, ¶ il tuo fiero sembiante mi
213
1532
acciò ch'a punto il tuo desire adempie. ¶ 76 ¶ Ma
214
1532
sì commendi. - ¶ - Orsù (disse il pagano), al rimanente; ¶ ch
215
1532
primo ho satisfatto interamente. - ¶ 77 ¶ Il conte tuttavia dal capo
216
1532
al piede ¶ va cercando il pagan tutto con gli
217
1532
quest'elmo alla fronte, ¶ il qual con tutte l
218
1532
Or che la porti il paladino, parme; ¶ e di
219
1532
lui posso accozzarme, ¶ fargli il mal tolto ormai ristituire
220
1532
ancor, che vendicar disio ¶ il famoso Agrican genitor mio
221
1532
non potea farlo altrimente. - ¶ Il conte più non tacque
222
1532
E tu, e qualunque il dice, se ne mente
223
1532
prese, ¶ e 'n mezzo il campo a un arbuscel
224
1532
uno contra l'altro il destrier punge, ¶ né de
225
1532
dura tanaglia. ¶ 85 ¶ Come può il Saracin ritrovar sesto ¶ di
226
1532
finir con suo onore il fiero invito? ¶ Pazzia sarebbe
227
1532
fiero invito? ¶ Pazzia sarebbe il perder tempo in questo
228
1532
l'altro, e presto ¶ il re pagano Orlando ebbe
229
1532
sopra Anteo fe' già il figliol di Giove. ¶ 86 ¶ Lo
230
1532
e ne va verso ¶ il suo vantaggio, e alla
231
1532
ne fa la briglia. ¶ 87 ¶ Il Saracino ogni poter vi
232
1532
lo svella: ¶ negli urti il conte ha le ginocchia
233
1532
quel tirar che fa il pagan, constrette ¶ le cingie
234
1532
d'arme cade, ¶ risuona il conte, come il campo
235
1532
risuona il conte, come il campo tocca. ¶ Il destrier
236
1532
come il campo tocca. ¶ Il destrier c'ha la
237
1532
quello a chi tolto il freno era di bocca
238
1532
si confida, ¶ dietro, correndo, il suo ronzin gli ha
239
1532
ronzin gli ha messo. ¶ Il pagan per orgoglio al
240
1532
mani e con piedi il batte spesso; ¶ e, come
241
1532
fargli a una parola il cervel sano, ¶ di chi
242
1532
sano, ¶ di chi fosse il destrier sol gli dicesse
243
1532
ne gisse. ¶ 33 ¶ A mezzo il giorno, nel calar d
244
1532
e a piè seguia. ¶ Il Moro alzò vêr lei
245
1532
Or questo è stato il primo; e trovato hallo
246
1532
dice spesso: ¶ - Deh perché il suo signor non è
247
1532
Chi è (le disse il Moro) che sì calca
248
1532
E quel suggiunse: - Adunque il destrier voglio, ¶ poi ch
249
1532
gran campion, lo toglio. ¶ 36 ¶ Il qual, se sarà ver
250
1532
altro vaglia, ¶ non che il destrier, ma la vettura
251
1532
che non lo lascia il fulmine maggiore. - ¶ Così dicendo
252
1532
via dove lo guida il nano ¶ per trovar Mandricardo
253
1532
dove fu dianzi morto il Maganzese. ¶ 39 ¶ Dato avea a
254
1532
compagnia: ¶ e giacer vide il corpo ne la valle
255
1532
in terra spento, ¶ versando il sangue per tante ferite
256
1532
morte si fossero unite. ¶ Il cavallier di Scozia non
257
1532
puote. ¶ 42 ¶ Se di portarne il furto ascosamente ¶ avesse avuto
258
1532
i passi, ¶ perché trovò il sentier che si torcea
259
1532
a gran volo inverso il ciel saliva. ¶ Non vi
260
1532
la cosa a tutto il popul tocchi. ¶ 45 ¶ Zerbino dimandonne
261
1532
un sentiero istretto ¶ giacea il suo figlio Pinabello ucciso
262
1532
finge nuovo, e abbassa il viso; ¶ ma pensa ben
263
1532
di funèbri pompe, ¶ secondo il modo et ordine che
264
1532
bando venne, ¶ che tosto il popular strepito rompe, ¶ e
265
1532
sia che gli abbia il figlio ucciso. ¶ 48 ¶ Di voce
266
1532
una in altra orecchia ¶ il grido e 'l bando
267
1532
fosse pur per guadagnarsi il premio: ¶ a ritrovar n
268
1532
a riconoscer presto, ¶ appresso il testimonio e tristo uffizio
269
1532
in gravi ceppi messo. ¶ Il sole ancor non ha
270
1532
si squarte, ¶ dove fu il mal c'hanno imputato
271
1532
che traea a morte il cavallier dolente. ¶ 54 ¶ Era con
272
1532
montagna ¶ lasciolla, e verso il pian ratto si mosse
273
1532
che cagione e dove il menin preso. ¶ Levò il
274
1532
il menin preso. ¶ Levò il dolente cavalliero il collo
275
1532
Levò il dolente cavalliero il collo, ¶ e meglio avendo
276
1532
collo, ¶ e meglio avendo il paladino inteso, ¶ rispose il
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1532
il paladino inteso, ¶ rispose il vero; e così ben
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1532
esser difeso. ¶ Bene avea il conte alle parole scorto
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1532
odio che bolliva ¶ tra il sangue di Maganza e
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1532
danni et onte. ¶ 58 ¶ - Slegate il cavallier (gridò), canaglia, ¶ (il
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1532
il cavallier (gridò), canaglia, ¶ (il conte a' masnadieri), o
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1532
un che parer volle il più fido). ¶ Se di
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1532
grido. - ¶ E venne contra il paladin di Francia: ¶ Orlando
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1532
lancia. ¶ 59 ¶ La lucente armatura il Maganzese, ¶ che levata la
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1532
Sopra la destra guancia il ferro prese: ¶ l'elmo
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1532
fu de la percossa il crollo, ¶ che la vita
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1532
gli tolse e roppe il collo. ¶ 60 ¶ Tutto in un
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1532
chi levò dal busto il capo netto; ¶ forò la
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1532
il mio obbrobrio occulto. - ¶ 93 ¶ Il pozzo è cavo, e
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1532
giacque: ¶ sopra si chiuse il liquor molle e lieve
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1532
liquor molle e lieve. ¶ Il nobil atto e di
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1532
rumor n'empì, suonando il corno, ¶ e Francia e
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1532
strana aventura in tutto il mondo nota, ¶ molti guerrier
294
1532
foresta ¶ dove nel pozzo il sacro scudo nuota; ¶ che
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1532
dir mai non vòlse il pozzo né il paese
296
1532
vòlse il pozzo né il paese. ¶ 95 ¶ Al partir che
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1532
fin a mezzo ¶ messo il brando pei fianchi e
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1532
ch'ebbe dal mondo il puzzo e 'l lezzo
299
1532
che tutto intorno avea il paese infetto, ¶ le spalle
300
1532
quel destrier che già il fellon le tolse. ¶ 98 ¶ Vòlse
301
1532
altrui; che rade ¶ volte il ben far senza il
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1532
il ben far senza il suo premio fia: ¶ e
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1532
o per tempo cade ¶ il debito a scontar, che
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1532
non s'oblia. ¶ Dice il proverbio, ch'a trovar
305
1532
suoi la multa. ¶ Né il ritrovarsi in mezzo le
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1532
Pontieri. ¶ 4 ¶ Tenea quell'Altaripa il vecchio conte ¶ Anselmo, di
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1532
Morto ch'ella ebbe il falso cavalliero ¶ che lei
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1532
strano e più solingo il bosco, ¶ lasciando il sol
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1532
solingo il bosco, ¶ lasciando il sol già il mondo
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1532
lasciando il sol già il mondo all'aer fosco
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1532
ne ragionò col core. ¶ Il vento intanto di sospiri
312
1532
pur nacque ¶ in oriente il disiato albóre: ¶ et ella
313
1532
albóre: ¶ et ella prese il suo destrier ch'intorno
314
1532
pascendo, et andò contra il giorno. ¶ 9 ¶ Né molto andò
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1532
ove pur dianzi era il palagio, ¶ là dove molti
316
1532
allor s'avea tratto il paladino; ¶ sì che tosto
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1532
la foresta, ¶ Bradamante conobbe il suo cugino. ¶ Di lontan
318
1532
ritrovar persona ¶ a chi il suo Rabican meglio lasciasse
319
1532
et aprendo alla donna il suo pensiero, ¶ veder le
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1532
pensiero, ¶ veder le fece il volator destriero. ¶ 13 ¶ A lei
321
1532
ancor che solo ¶ bastargli il corno ad ogni risco
322
1532
parte col pilota inante ¶ il nochier che gli scogli
323
1532
poi che fu partito il duca, ¶ rimase in gran
324
1532
conduca ¶ l'armatura e il destrier del suo parente
325
1532
l'ingorda voglia e il desiderio ardente ¶ di riveder
326
1532
ch'avea quello ¶ sopra il qual levò l'altro
327
1532
strada, ¶ che trovar quivi il suo Ruggier ha speme
328
1532
d'ire errando teme. ¶ Il villan non avea de
329
1532
castel poco lontan scopria, ¶ il qual la cima a
330
1532
la donna conosciuto ha il loco, ¶ nel cor s
331
1532
ben sapea qual era il calle. ¶ Ma sua fortuna
332
1532
quivi i baci e il giunger mano a mano
333
1532
di mandar a Ruggiero il suo cavallo, ¶ che gli
334
1532
dei Saracin, né sotto il signor Gallo, ¶ più bel
335
1532
l'ippogrifo, e verso il ciel levosse, ¶ lasciò Frontino
336
1532
lasciò Frontino, e Bradamante il prese ¶ (Frontino, che 'l
337
1532
che le fe' scorno. ¶ 50 ¶ Il cavallier, perché da lei
338
1532
arme e gonne. ¶ 52 ¶ Giunsero il dì medesmo, come accade
339
1532
questo fu a punto il termine che tolse) ¶ stariano
340
1532
solo: ¶ ma se trova il nimico così forte, ¶ che
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1532
nui; ¶ abbia chi regge il ciel cura del resto
342
1532
che qui si paga il fio; ¶ e se l
343
1532
sol mai non ripara il danno. - ¶ 61 ¶ - Non più (disse
344
1532
ancor, che per parole ¶ il mio compagno le sue
345
1532
far troppo intervallo. - ¶ Rispose il vecchio: - Eccoti fuor del
346
1532
gittar de la sella il cavalliero ¶ ch'avea di
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1532
ch'avea di fiori il bel vestir trapunto; ¶ ma
348
1532
agli scudi, ¶ a mezzo il corso si scontraro insieme
349
1532
l'artefice men dotto, ¶ il gravissimo colpo non sofferse
350
1532
quel trovò di sotto ¶ il braccio ch'assai mal
351
1532
suo dispetto. ¶ 70 ¶ E questo il primo fu di quei
352
1532
da la ròcca, replicando il botto, ¶ ne fece agli
353
1532
prodezza e valor tanto ¶ il cavallier del suo castel
354
1532
per dargli quanto ¶ era il merito suo, vi lo
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1532
che seco cadde, anzi il suo buon destino; ¶ e
356
1532
ch'ella fosse sepolta, il destrier seco. ¶ 73 ¶ Bradamante conosce
357
1532
destrier seco. ¶ 73 ¶ Bradamante conosce il suo cavallo, ¶ e conosce
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1532
in fronte: ¶ - Questo è il traditor (disse), senza fallo
359
1532
oltraggio et onte: ¶ ecco il peccato suo, che l
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1532
avrà de' suoi merti il premio tutto. - ¶ 74 ¶ Il minacciare
361
1532
merti il premio tutto. - ¶ 74 ¶ Il minacciare e il por
362
1532
tutto. - ¶ 74 ¶ Il minacciare e il por mano alla spada
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1532
non poté fuggir verso il castello. ¶ Tolta è la
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1532
foresta. ¶ 75 ¶ Pallido e sbigottito il miser sprona, ¶ che posto
365
1532
di Dordona ¶ gli ha il ferro ai fianchi, e
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1532
l'abbandona. ¶ Grande è il rumore, e il bosco
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1532
è il rumore, e il bosco intorno geme. ¶ Nulla
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1532
sia, ¶ di vergogna arde il viso, e il cor
369
1532
arde il viso, e il cor di duolo, ¶ che
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1532
iniqua usanza et osservarla, ¶ il giuramento lor ricorda e
371
1532
giuramento lor ricorda e il patto ¶ ch'essi fatti
372
1532
io ne mento, ¶ levami il capo poi, ch'io
373
1532
son tarde. ¶ Voi dovete il preso ordine servarme, ¶ non
374
1532
Eccovi l'arme, ¶ ecco il destrier c'ha nuovo
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1532
che più grave ebbe il cavallo, ¶ venìa lor dietro
376
1532
in gran perigli, usarne il lume: ¶ le prime due
377
1532
fe' contrario effetto. ¶ 85 ¶ Roppe il velo e squarciò, che
378
1532
Ruggier, che non sa il fin de la battaglia
379
1532
de la battaglia, ¶ volta il cavallo; e nel voltare
380
1532
che per morir battano il fianco. ¶ Prima si maraviglia
381
1532
dal lato manco: ¶ dico il velo di seta, in
382
1532
poi ch'avea pieno il gozzo. ¶ Disse Ruggiero: - Or
383
1532
alto pozzo a ritrovarne il fondo; ¶ e dice: - Costà
384
1532
e teco stia sempre il mio obbrobrio occulto. - ¶ 93 ¶ Il
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1532
a quante carte era il rimedio posto. ¶ 17 ¶ Del palazzo
386
1532
i modi ¶ di fare il mago rimaner confuso, ¶ e
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1532
sepolto, ¶ per lui sarà il palazzo in fumo sciolto
388
1532
di condurre a fine ¶ il paladin sì gloriosa impresa
389
1532
inchine ¶ a provar quanto il grave marmo pesa. ¶ Come
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1532
gli apparve ¶ nel bosco il mago, il paladin vedea
391
1532
nel bosco il mago, il paladin vedea; ¶ sì che
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1532
quel che gli tolse ¶ il mago, ognuno al paladin
393
1532
fêro inante, ¶ per distruggere il duca accesi e fieri
394
1532
e fieri. ¶ Ma ricordossi il corno in quello instante
395
1532
grave suono, ¶ morto era il paladin senza perdono. ¶ 21 ¶ Ma
396
1532
e fa sentire intorno il suono orrendo, ¶ a guisa
397
1532
non lo giunga. ¶ 22 ¶ Fuggì il guardian coi suo' prigioni
398
1532
poi ch'ebbe cacciato il mago, ¶ levò di su
399
1532
di su la soglia il grave sasso, ¶ e vi
400
1532
fraccasso, ¶ come gli mostra il libro che far debbia
401
1532
debbia; ¶ e si sciolse il palazzo in fumo e
402
1532
d'oro ¶ di Ruggiero il cavallo era legato, ¶ parlo
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1532
cui poi Logistilla fe' il lavoro ¶ del freno, ond
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1532
all'Inghilterra ¶ tutto avea il lato destro de la
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1532
l'alto scorno. ¶ Fe' il volante destrier, con maraviglia
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1532
cercar la terra e il mar, secondo ¶ ch'avea
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1532
tutto in pochi giorni il mondo, ¶ troppo venìa questo
408
1532
avea in mirto silvestre il viso umano: ¶ e ben
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1532
fu sotto la briglia il capo vano ¶ da Logistilla
410
1532
strada, ¶ se l'abbia il primo ch'a passarvi
411
1532
s'io vo' dirvi il resto, ¶ ch'io trovi
412
1532
Poi che si tacque il corno, e che da
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1532
che di lutti, ¶ senza il suo onore offendere, il
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1532
il suo onore offendere, il sottraggia; ¶ dice a Ruggier
415
1532
questa, ¶ com'era stato il padre, e antiquamente ¶ l
416
1532
per tuo amor porre il capo mi fia puoco
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1532
lacrime comprese ¶ cader rigando il delicato volto, ¶ n'ebbe
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1532
s'accese ¶ di saper il suo affanno; et a
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1532
avea sì di pianto il viso molle. ¶ 38 ¶ Et ella
420
1532
finta la voce e il volger de le ciglia
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1532
oggi ch'abbia spazio ¶ il gioven, che non mora
422
1532
di sì bel giovine il danno; ¶ né potrò aver
423
1532
questa novella, e molto il cor l'annoi; ¶ né
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1532
stanne sicura. - ¶ Ruggiero, avendo il cor benigno scorto ¶ de
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1532
desire ¶ di non lasciare il giovine morire. ¶ 44 ¶ Et alla
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1532
in fretta: ¶ ma studia il passo più che puoi
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1532
l'aita, e intanto il fuoco l'arda. - ¶ 45 ¶ L
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1532
che la lontananza, ¶ temeva il ritrovar la via impedita
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1532
non sarebbe ancora acceso il fuoco: ¶ ma gir convien
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1532
saremo, ¶ che troviam morto il giovine mi temo. - ¶ 47 ¶ - E
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1532
a donne aventurose, ¶ Pinabello, il peggior uomo che viva
432
1532
resta; ma vi lassa ¶ il guerrier l'arme, e
433
1532
la madre uccise e il sacro Egisto, ¶ e che
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1532
ch'infermo al letto il fisse. ¶ 58 ¶ Or questa meretrice
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1532
levar dal mondo, ¶ come il primo marito, anco il
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1532
il primo marito, anco il secondo. ¶ 59 ¶ Un medico trovò
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1532
liquore ¶ levatole dagli occhi il suo signore. ¶ 60 ¶ Già in
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1532
col tòsco in mano il vecchio ingiusto, ¶ dicendo ch
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1532
buona pozione ¶ da ritornare il mio fratel robusto. ¶ Ma
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1532
l'infermo ne turbasse il gusto, ¶ per tôrsi il
441
1532
il gusto, ¶ per tôrsi il consapevole d'appresso, ¶ o
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1532
dava ¶ la tazza dove il tòsco era celato, ¶ dicendo
443
1532
non ne fai tu il saggio". ¶ 62 ¶ Come pensi, signor
444
1532
pensi, signor, che rimanesse ¶ il miser vecchio conturbato allora
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1532
dar maggior sospetto, elesse ¶ il calice gustar senza dimora
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1532
una tal fede, ¶ tutto il resto pigliò, che si
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1532
sopragiunto e guasto; ¶ così il medico intento al rio
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1532
altro avaro. ¶ 64 ¶ Fornito questo, il vecchio s'era messo
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1532
ne lo stomaco digesto ¶ il suo valor facesse manifesto
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1532
voglia lasciar quindi partire. ¶ Il disperato, poi che vede
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1532
di prigion levossi; ¶ ma il dolor de la piaga
452
1532
alla sua voglia. ¶ Rispose il cavallier, che ricordargli ¶ sol
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1532
e tra sé tutto il dì la maledisse, ¶ che
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1532
lor via per mezzo il bosco antico. ¶ 72 ¶ Ecco, volgendo
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1532
bosco antico. ¶ 72 ¶ Ecco, volgendo il sol verso la sera
456
1532
fiera ¶ che, quanto era il rumor, vicina fosse. ¶ Zerbino
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1532
cosa ch'era, ¶ verso il rumore in gran fretta
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1532
in me, non preterisco il vero. ¶ Per questo io
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1532
un'altra ch'abbia il cor sincero. ¶ Quel che
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1532
stretto calle ¶ onde uscia il grido, e non fu
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1532
per Ponente avea preso il camino. ¶ 5 ¶ Io lo lasciai
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1532
formidabil corno ¶ avea cacciato il populo infedele, ¶ e gran
463
1532
trovossi, e inverso Bursia il camin tenne; ¶ onde, continuando
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1532
se ne venne. ¶ Lungo il Danubio andò per l
465
1532
Ungaria; ¶ e come avesse il suo destrier le penne
466
1532
e la Franconia e il Reno. ¶ 7 ¶ Per la selva
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1532
orza ¶ ferendo, avea adescato il legno all'onda, ¶ a
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1532
del mar tien dritto il legno, ¶ e fa camin
469
1532
Roano; ¶ e come prima il dolce lito attinge, ¶ fa
470
1532
spada si cinge. ¶ Prende il camino, et ha seco
471
1532
da la fronte; ¶ legò il destrier tra le più
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1532
d'una macchia, e il destrier tolle, ¶ sopra vi
473
1532
va con esso. ¶ Astolfo il rumor sente, e 'l
474
1532
or lentando, or raccogliendo il morso, ¶ se ne va
475
1532
più che prigioni. ¶ 14 ¶ Dentro il palagio il villanel si
476
1532
prigioni. ¶ 14 ¶ Dentro il palagio il villanel si caccia ¶ con
477
1532
Forza è ch'Astolfo, il qual lo scudo impaccia
478
1532
occhi, e indarno affretta il piede: ¶ 15 ¶ affretta il piede
479
1532
affretta il piede: ¶ 15 ¶ affretta il piede e va cercando
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1532
sale; ¶ ma per trovare il perfido villano, ¶ di sua
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1532
lui mano. ¶ Non trova il fratel mio scusa che
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1532
amico: ¶ sì ch'ebbe il fratel mio poco ritegno
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1532
mio poco ritegno ¶ contra il compagno fattogli nimico. ¶ Dunque
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1532
avea nome), non sofrendo il peso ¶ di sì fiera
485
1532
mi conduca a tale ¶ il mio giusto furore e
486
1532
mio giusto furore e il tuo demerto ¶ (gli disse
487
1532
pur voglio a tutto il mondo fare aperto ¶ che
488
1532
Per altro modo punirò il tuo fallo, ¶ che le
489
1532
e di me creda il mondo men che bene
490
1532
Forse non mi fia il premio in ciel conteso
491
1532
fatto torto, ¶ e piangerà il fedel compagno morto". ¶ 34 ¶ Così
492
1532
torna senza frutto. ¶ Ma il cieco suo desir, che
493
1532
antiqui, e ne discorre il tutto. ¶ Mille pensier fa
494
1532
in alcun d'essi il chiodo. ¶ 35 ¶ Stette sei mesi
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la prigione; ¶ di che il miser Filandro e spera
496
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irrazionale. ¶ 36 ¶ Antiqua nimicizia avea il marito ¶ con un baron
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1532
un baron detto Morando il bello, ¶ che, non v
498
1532
sparger le grida: ¶ né il suo pensier, fuor che
499
1532
come solea, ritorno. ¶ Stava il dì tutto alla foresta
500
1532
la marina vedea ascoso il giorno, ¶ venìa al castello