Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

totale inettitudine a recitare il ruolo di madre? E

ora prendo anche sempre il latte.” ¶ “Il latte?” ¶ “Sì

anche sempre il latte.” ¶ “Il latte?” ¶ “Sì, mamma mi

in quei nove mesi il bimbo ti installa qualcosa

Kevin, quando torno con il latte caldo. ¶ Mi siedo

al discount. Io arrafferei il più costoso e di

viso perché lui arriccia il naso e aggiunge: “Che

bello che qualcuno calpesti il tuo bel castello di

Lui annuisce, si pulisce il naso con la manica

Litigavano tanto?” ¶ Kevin annuisce. ¶ “Il fatto che lui non

con lui. “Hai finito il latte? Dai, che si

un baffo bianco sotto il naso, dice: “Non ti

ancora, ti prego, finisce il cartone e andiamo.” ¶ “Ok

accendo finalmente la sigaretta. Il vicolo che scorre dieci

divertenti. ¶ Resto a guardare il messaggio, convinta che ne

confusa di prima, infilo il telefono nella tasca posteriore

sospiro, proprio mentre arriva il terzo messaggino da parte

di abbrancare l’angioletto, il quale, appena sente la

suoi capelli mi solletica il naso mentre il telefono

solletica il naso mentre il telefono mi avvisa dell

sul letto e sfilo il cellulare dalla tasca con

io sulla causa Bonavita...” ¶ Il primo impulso è quello

e torno al bambino, il quale continua a non

letto a leggere con il lumino acceso e la

giusto un po’, che il tempo dei giochi è

mi accorgo che ha il mascara sciolto e gli

statua di cera, come il soldatino di via Toledo

è premunita di insegnarmi il Padre Nostro, l’Ave

Nostro, l’Ave Maria, il Credo e l’Eterno

persona che ti mostra il suo dolore, in che

tende la mano. Per il resto ci ha pensato

crede di non conoscere il dolore. Il tocco finale

non conoscere il dolore. Il tocco finale al mio

anzi i Quartieri Spagnoli, il posto dove sono nata

nostra madre, che con il suo rigore, la severità

insegnato a non fregare il prossimo, e quello di

farci fregare dal prossimo. Il risultato finale è una

i piedi e che il più forte vinca sempre

come la madre con il figlioletto che gioca a

quando mai,” ribatte con il volto ormai del tutto

cadono dagli occhi e il naso rosso stropicciato dal

stropicciato dal pianto. Afferra il tovagliolo e si pulisce

risiedo. Lei tira fuori il pacchetto di sigarette e

cliente che si crede il padre perfetto. Ma non

te preoccupà, Kevìn tiene il sonno pesante. Altrimenti non

che punto posso spingermi. Il problema è che proprio

nemmeno uno ha avuto il coraggio di sporgersi. ¶ Una

la rabbia, erano malati!” ¶ Il fatto è che non

rosso.” ¶ Sorrido. Sì, ora il messaggio mi è più

Bonavita decida di fare il suo solito giro quotidiano

vita che volevo. Che il bastardo sia bastardo lo

lo posso anche accettare, il mondo è pieno di

costretta a mandar giù il boccone con la forza

in un sol colpo il miscuglio infernale, avrebbe chiesto

improvviso urlando sempre per il medesimo sogno, e cioè

cioè che da sotto il letto sbucava la strega

quel mantello nero e il grosso porro sul naso

fortuna qualche anno dopo il convento fu chiuso e

sviluppo. Iniziai a cambiare il corpo e le abitudini

essere al suo fianco, il desiderio di aprirmi sempre

conoscevo o, più semplicemente, il fatto che quando hai

grazie all’incontro con il bastardo se oggi mi

entra tutto questo con il mio lavoro? C’entra

paurosa, costretta a ingurgitare il beverone per paura che

via le monache. No, il tempo degli intrugli è

quando Carmen Bonavita fa il suo ingresso nel bar

Peroni nel lavello dietro il bancone. ¶ Carmen Bonavita si

le sopracciglia e allunga il collo verso di me

della signora Bonavita appare il sorriso. “Ah, tu sì

venti puntuale. Appena suono il citofono, risponde la sua

voce squillante. “Terzo piano.” ¶ Il cortile interno del palazzo

di Padre Pio e il poster di Hamšik. Chiamo

essere una babysitter. ¶ Ma il problema non è neanche

neanche questo, quanto piuttosto il fatto che non ho

capricciosi, però sono intelligenti, il mio ha parlato a

parlato a un anno, il mio a nove mesi

mio a nove mesi, il mio studia chimica da

che i bambini salveranno il mondo. Per carità, io

che mi punta con il suo sguardo indagatore. ¶ “Sei

e aggiunge: “Mi piace il nome Luce, mi fa

fa pensare al giallo, il mio colore preferito!”. ¶ Non

colore preferito!”. ¶ Non ho il tempo di rispondere perché

scollata che fa intravedere il push-up che dà

troppo impegnata a invidiarle il posteriore per concentrarmi su

lì ti ho appuntato il mio numero.” ¶ Kevin al

lunga e difficile serata. ¶ Il deposito di Paperon de

perché in tv danno il suo cartone preferito. Corre

di televisione. Così ho il tempo di girovagare un

che si soscia con il suo ventaglio. A pensarci

suo ventaglio. A pensarci, il salone sembra prelevato con

e nullafacente; di certo il marito è uno con

console di videogiochi sotto il televisore, un paio di

mamma mi fa mettere il pigiama.” ¶ “E allora?” ¶ “Me

io vado a prendere il benedetto pigiama. ¶ “Mi aiuti

ma niente da fare, il busto mi sembra troppo

a me”, quindi agguanta il pigiama e con un

Genny”. E ora? Afferro il telefono e chiamo l

cerco di far passare il tempo dedicandomi a tre

che ora stanno risalendo il vicolo in fretta e

le parole, come se il pronunciarle di fretta possa

un buon rapporto con il senso di colpa, perché

mia strada, finché arriva il pomeriggio in compagnia di

università, ed ecco che il miserabile torna a farsi

Ieri sono stata tutto il giorno da sola...”, oppure

sola...”, oppure: “Volevo preparare il ragù domenica, ma tanto

resto. Spetta a lui il diritto di autore sull

e passo oltre. “E il marito?” ¶ “Se n’è

è?” ¶ “In che senso?” ¶ “Il marito di questa Carmen

na grande!” ¶ Quindi lancia il mozzicone lontano, mi afferra

che non ho avuto il tempo di fare a

zigomi. Don Vittorio è il mio vicino di casa

rotelle. Lo conobbi proprio il giorno seguente alla dipartita

nel bidone della spazzatura. Il pomeriggio venne a bussare

vecchio. ¶ “Salve, signora, sono il suo vicino, Vittorio Guanella

fece con meno sicurezze. Il mio atteggiamento scostante lo

sono sposata,” precisai infatti. ¶ Il vecchio sorrise imbarazzato e

problema. Agata”, e sollevò il mento a indicare la

di me...” e lasciò il resto in sospeso, come

che mi cucini per il pranzo. Sa, io so

non so cucinare”. ¶ Rialzò il mento e tornò a

guardi meglio, le sembro il tipo che si mette

sapere, mi faccio preparare il pranzo da mia madre

che le prepara anche il dolce tutti i giorni

lo terrebbe lei durante il giorno, ché io devo

a rispondere. ¶ “Allora?” ¶ “E il secondo favore?” ¶ “Il secondo

E il secondo favore?” ¶ “Il secondo favore è se

porsi la mano. ¶ “E il terzo favore?” domandò subito

Non mi deve chiedere il perché.” ¶ “Di cosa?” ¶ “Perché

perché mi faccio preparare il pranzo da mia madre

voglio gente che ficchi il naso nella mia vita

di sfilatino. ¶ Lui intinge il pane nel sugo della

della carne e protende il busto verso la tavola

posate, due rosette (che il salumiere consegna tutte le

di bere e afferro il pacchetto di sigarette dalla

che hai passato?” ¶ Faccio il primo tiro e ribatto

Non ti piace più il tuo lavoro?” ¶ “Boh, forse

come l’avevo immaginato. Il lavoro e, forse, anche

all’amico Lucilio?”. ¶ Scuoto il capo. ¶ “Devi cambiare d

senza tentennamenti, e chiude il discorso. ¶ “Anche a me

di non star onorando il nome che mi porto

poi, se non esistesse il buio, non potremmo apprezzare

fra l’ammirato e il curioso, don Vittorio riempie

va avanti e più il rapporto cambia in peggio

della vita”. ¶ Infine ingolla il vino con un sorso

di un falco. Perché il tutto nasce e finisce

sempre. Perciò c’è il rischio che, se non

l’uomo a risolvere il problema permettendogli di sviluppare

le strade di tutto il mondo, come i flash

un concerto, o come il luccichio di mille lucciole

sopravvivere. ¶ Da qui ecco il mio stupore, che non

ennesimo vecchio rattuso compie il rituale su di me

fosse costretto a concedermi il permesso, altrimenti mamma si

detto: “Antonio, non fare il geloso, non c’è

guardava sorridendo e commentava: “Il mio maschiaccio!”. ¶ Non si

abbastanza pretenziosa, nemmeno avessi il fisico di Madonna al

mi imbattevo in lui il cuore iniziava a pompare

un colpo di sole. Il fatto è che quel

a forma di cuore, il naso piccolo e proporzionato

e a comprendere che il mio dio più che

lo sguardo truce e il nero sotto le unghie

potevo negare che subissi il fascino degli uomini effeminati

fascino degli uomini effeminati; il bicipite gonfio e lo

ragioneria e, soprattutto, Raffaele, il mio primo grande amore

sbirciare con più attenzione: il soldatino è identico a

prende la mira, con il fucile poggiato sul petto

tira di nuovo verso il soldato. Stupido cane che

e ora pensa che il manichino sia il suo

che il manichino sia il suo premio, l’uomo

eccitati dei bambini, carica il fucile e spara un

e si lancia contro il soldato. Il pover’uomo

lancia contro il soldato. Il pover’uomo ondeggia ma

enorme torta di marzapane. Il povero soldato continua a

fermo e muto nonostante il casino che avviene al

una volta a me il cane, “è solo che

me. Non vedo bene il suo volto, non so

ma resta pur sempre il mio supercane speciale senza

spiritosa,” rispose mentre puliva il lavello. Mi dava le

e ogni tanto ciondolava il capo per farmi capire

è un prete, mica il collocamento!” ¶ “Sì, ma conosce

a qualcuno. A Carmine, il figlio di Nunzia, gli

trovato un buon lavoro.” ¶ “Il figlio di Nunzia? Ma

Nunzia? Ma non fa il becchino?” ¶ “Ma quale becchino

ho capito che sarà il Signore a prendersi cura

e tornò a sciacquare il lavello. Rimasi ancora un

le sue idee e il suo modo di intendere

era troppo tardi; chinai il capo e mi riversai

estrarre dalla borsa pitonata il pacchetto di sigarette che

decina di metri, eppure il suo profumo zuccheroso arriva

non parlare del trucco: il viso sembra di cera

pieno di fard, e il rossetto rosa spicca a

da fare, più passo il tempo con questa cafona

occhi intrufolarsi da Nando, il salumiere della zona, dal

donna si allontana con il figlio per mano. ¶ Geronimo

salire torno a guardare il bambino che saltella mentre

ha lo sguardo sereno. ¶ “Il figlio come si chiama

come si chiama?” domando. ¶ “Il figlio ha sette anni

sentimento tutto partenopeo con il quale si descrive una

ha prodotto in me il sopravvenire di questa maledetta

avvocato Geronimo, ho infilato il guinzaglio ad Alleria e

possibile), fatto sta che il mio è un cane

mamma, la quale ha il dono, perché di dono

gli dovevi soltanto chiavare il piatto di pasta e

Antonio: se gli infili il guinzaglio prima delle undici

suoi occhi. Per fortuna il pavimento di piastrelle scivoloso

non c’entra niente. Il fatto è che la

e mi acquieto, giusto il tempo di tornare per

di simile. In realtà il sentimento che ho provato

solito bar per prendere il solito caffè. Qui, vista

fa Antonio, che è il suo migliore amico. ¶ “Sto

tratta di pariare è il numero uno. ¶ “Lo sai

quali mi intrattengo durante il giorno. ¶ Ho guardato incuriosita

giorno. ¶ Ho guardato incuriosita il mio interlocutore, il quale

incuriosita il mio interlocutore, il quale si è sollevato

piedi e ha aggiunto: “Il tuo ex”. ¶ “Il mio

aggiunto: “Il tuo ex”. ¶ “Il mio ex?” ho chiesto

Perciò gli ho dato il suo numero di cellulare

e tu gli stendi il tappeto rosso?” ¶ Lui si

la voce. “Lui è il mio ex?” ¶ Sasà mi

che cosa rispondere. ¶ “È il mio ex, sì o

ha fatto, accompagnandosi con il movimento del capo. ¶ “Embè

matta. ¶ “E a me il passato non piace, non

le cose belle, perciò il tempo già vissuto ci

vengono ’e duluri reumatici, il torcicollo.” ¶ Poi finalmente mi

di un metro verso il bancone. ¶ Devo essere sincera

avevo da poco bevuto il caffè, c’erano buone

avessi marchiato a fuoco il mio amico con l

brutti” e ha alzato il pollice grosso e calloso

con una mano e il resto con l’altra

sgattaiolato fuori. ¶ Ho guardato il barista interdetta per qualche

di te!” ha gonfiato il petto lui. ¶ “Se vuoi

vuoi continuare ad avere il privilegio di chiamarmi picceré

sono uscita senza voltarmi. ¶ Il bastardo che cerca casa

le extrasistole, e sento il bisogno di muovere di

chesta è ’a freva. ¶ Il soldatino di marzapane ¶ Siccome

si accalcano e intralciano il cammino, a stento spostandosi

orecchie, scodinzola, e allunga il passo, alla ricerca del

del genere maschile. Durante il mio breve tragitto, infatti

di età diverse, ma il movimento oculare di ognuno

non aiuta a riequilibrare il karma, eppure il loro

riequilibrare il karma, eppure il loro modo di agire

una bocca carnosa e il nasino un po’ all

all’insù, ma per il resto ho la stazza

resto ho la stazza, il culo e il carattere

stazza, il culo e il carattere di un bassotto

bassotto. E, proprio come il cane, appena qualcuno di

ne approfitto per godermi il refolo di vento che

che inizi a cacciare il fumo dal naso, come

tori furibondi nei fumetti. ¶ “Il lavoro per te è

non avrei potuto fare il frescone che ti apre

in modo da levargli il sorriso dal volto e

sedersi a tavola con il dolore almeno una volta

grazie a don Biagio, il parroco della zona al

insomma, oltre a insegnare il catechismo ai bambini, ha

ai bambini, ha anche il gravoso e importante compito

oltre. “Che io sappia, il Signore ha sempre parlato

carità, non di fiori. Il Signore se ne fotte

purtroppo anche Arminio Geronimo, il quale in un primo

ad accettare un colloquio. ¶ Il fattore decisivo che suscitò

confronti non fu tanto il mio grado di preparazione

al riguardo), quanto piuttosto il fatto che alla famosa

alla famosa chiacchierata presso il suo studio di via

di zizze a mutare il corso degli eventi. ¶ Una

appena accesa una sigaretta. Il sole è alto in

certa sarebbe possibile ascoltare il cinguettio dei passerotti che

primavera sta, infine, cedendo il passo all’estate, se

su e giù suonando il clacson a festa. ¶ Arminio

Arminio mi fissa con il solito sguardo da pesce

che adesso sta abbracciando il figlio...” ¶ “Ok, ce l

e finisce di sorseggiare il caffè. ¶ “La mia causa

Allora non è lei il nostro cliente?” ¶ L’avvocato

aria compassionevole. “No, è il marito.” ¶ Sbatto le palpebre

palpebre e indietreggio con il collo, per poi tornare

e noi vogliamo solo il bene del bambino”. ¶ Sarà

Perché, siamo certi che il nostro cliente sia un

visibilmente alterato, e replica: “Il ‘nostro’ cliente è chino

gli assistenti sociali. Se il nostro cliente si dice

ribatto dura. ¶ “Non è il termine esatto. Le cose

Non sarebbe giusto toglierle il figlio e affidarlo al

perciò resto a fissare il volto di questo brutto

chi mi ricorda: Gargamella, il cattivo dei Puffi. Sì

po’ più vecchio. ¶ “È il lavoro giusto per te

fare l’avvocato, non il detective.” ¶ “Uffa, Luce, comme

si comporta...” ¶ “A parte il fatto che non so

come si comporta con il figlio, semmai fai qualche

chiede: “Preferisci che dia il lavoro a Manuel?”. ¶ “No

anni, nullafacente e nullatenente. Il fitto della casa lo

della casa lo paga il marito, che le passa

ovviamente” ci sta tutto il pensiero camorristico-maschilista-fascistoide

verità. A dirla tutta il poverino fu abbastanza sfortunato

mia sfuriata telefonica con il bastardo. Mi presentai da

posso riportare, o quando il bastardo aveva iniziato a

i capelli scompigliati e il battito accelerato. Geronimo sollevò

battito accelerato. Geronimo sollevò il capo, mi squadrò e

avrebbe cambiato per sempre il nostro rapporto: “Sembri appena

elevati di cazzimma) prese il sopravvento: mi feci ancora

la cervella chissà perché il torace si fa del

poltrona all’indietro contro il muro rigato, e rimase

Luce Di Notte è il mio nome completo. Lo

ancora oggi mia madre. “Il pazzo è sempre stato

mamma per dirle che il marito era stato trovato

solo dopo aver combinato il guaio, mentre mamma alluccava

ribatté lui, e chiuse il discorso per sempre. ¶ Per

sempre voglia ’e pazzià!”. ¶ Il problema è che sul

davvero Luce Di Notte. Il resoconto di ciò che

raccontava sempre zio Mimì, il fratello di mia madre

a ubriacarsi e dedicava il resto del pranzo a

guizzo felino e afferrò il marito per i capelli

tua figlia a illuminarti il viso,” disse mentre glielo

collo. ¶ La frase, e il momento romantico che ne

certi versi ha avuto il pregio di tenerla in

torniamo alla diatriba con il mio capo. Eravamo rimasti

femmina e lei è il mio capo? Cos’è

se gli fosse esploso il cuore sarei arretrata. Per

quel giorno avessi avuto il coraggio di infierire, oggi

nuovo taglio di capelli!”. ¶ Il nuovo taglio di capelli

di Genny” (sì, ok, il magazzino di Gennaro), sembravo

occhiali da sole e il giubbino di pelle. Facevo

po’ strane tipo sadomaso, il mio nuovo aspetto mascolino

silenzio. Lui, allora, trovò il coraggio di compiere un

sta mai ferma, tengo il ballo di San Vito

allegro buono a nulla...” ¶ Il silenzio ci divise per

Afferrò con mano tremante il bicchiere di vino e

di sesso maschile con il quale intrattengo un rapporto

sa che è giunto il momento di arraggiarmi un

arraggiarmi un’altra volta. ¶ Il Signore se ne fotte

le braccia al petto, il sole che gli illumina

sole che gli illumina il viso scorbutico e il

il viso scorbutico e il vento che gli scompiglia

mi fa stare bene, il cielo terso, l’aria

terso, l’aria frizzante, il caos dei vicoli, l

sua bella Mercedes decappottabile, il gessato e i Ray

a un cliente ricordandogli il discorsetto di qualche mese

rattuso insoddisfatto, a fissare il suo sorriso e a

adempimenti,” disse anche lui il primo giorno, “tutti abbiamo

perché ti stai sbafando il cornetto alla crema rimasto

farsi amico. Se hai il numero personale di Manuel

sei tenuto a venerare il tuo paese, non sei

sei tenuto a venerare il posto dove vivi, ma

Montana, invece, non hanno il permesso di andare a

Spagnoli. ¶ Io vivo qui. ¶ Il mio nome è Luce

Voglia d’alluccà ¶ Alleria, il cane spelacchiato che vigila

i metri quadrati (compresi il bagno e il balconcino

compresi il bagno e il balconcino che affaccia su

proprio un bel tipo. Il problema è che quest

di un anno è il mio capo, quello, cioè

anni novanta, è iniziato il boom delle truffe alle

truffe alle assicurazioni e il buon Arminio, da sempre

si è lanciato, lasciando il ramo dei divorzi al

questo, che poi è il motivo per il quale

è il motivo per il quale giro su un

interessa parlare di Geronimo. Il suo gruppo conta molteplici

che paga le multe il giorno dopo la notifica

l’università, ho iniziato il lungo iter di galoppina

la pioggia o con il sole cocente, finché un

però, ha mai avuto il coraggio di spiattellargli in

mio compagno di allora, il quale mi aveva comunicato

come rubarmi un sorriso. Il fatto è che il

Il fatto è che il miserabile la vita poco

di convincermi del contrario, il bastardo non mi è

nessuno yogurt, questo era il proposito del pomeriggio, quello

epoca della convivenza con il bastardo ero in netto

a casa, però, trovai il solo ronzio del frigo

dispensa, dove trovai lui, il nemico numero uno, il

il nemico numero uno, il barattolone di Nutella da

stanza vuota, e affondai il cucchiaino in quel ben

Eppure quando avevo visto il monolocale, la prima volta

nel mio inconscio (con il quale ho tuttora poche

un nido d’amore. ¶ Il momento peggiore arrivò dopo

omm, come diceva scherzando il mio papà. Solo che

afferrai con due dita il sacchetto puzzolente e scesi

Arrivata ai bidoni, lanciai il sacchetto e girai i

a camminare quando arrivò il secondo lamento, che sembrava

dal quale sbucava solo il piccolo muso, c’era

giuro, quello successivo afferrai il cane e lo portai

a portineria. In realtà il suo vero nome è

ognuna diversa dall’altra, il push-up fisso dal

mia battaglia ventennale con il lardo. ¶ Gli diedi del

preparai la cuccia usando il cuscino del bastardo (il

il cuscino del bastardo (il che mi diede una

sul materasso. Solo che il cane continuava a piagnucolare

prelevato dall’immondizia, aveva il pelo cotonato e una

sotto la mia ascella. Il giorno dopo lo portai

piccolo esserino mi leccava il gomito che decisi che

che resta pur sempre il mio capo. Insomma, ero

in realtà volevo sottolineare il fatto che io, nella

les soldats?” chiede poi. ¶ Il bambino nasconde il viso

poi. ¶ Il bambino nasconde il viso dietro la mia

ti piacciono?” ¶ Gli scompiglio il caschetto e intervengo: “Avanti

colorata. Questi capisce che il bambino è alquanto soggiogato

zaino e si pulisce il viso. Durante i pochi

dura l’operazione, ho il tempo di girarmi verso

istante esatto in cui il viso di Thomàs sbuca

altro, incapace di reggere il suo sguardo e starlo

sembra quasi di comprendere il francese. Il soldato vuole

di comprendere il francese. Il soldato vuole che resti

rospo, nell’attesa che il mio principe azzurro mi

si affretta a indicare il vicolo che si arrampica

Già...” ¶ Ora dovrei dargli il mio indirizzo, quantomeno il

il mio indirizzo, quantomeno il numero di telefono, invece

terremoto. Alla fine scruta il risultato e annuisce soddisfatto

bocca. Insomma, a me il guaglione me lo da

a casa. ¶ “Quello è il mio numero,” dice e

indica con gli occhi il polso che la sua

Lo vuoi un regalo?” ¶ Il bimbo annuisce, allora Thomàs

non sembra credere che il casco sia per lui

per lui e guarda il soldato di strada senza

francese sa come conquistare il cuore di una donna

al colletto, che con il suo profumo dolciastro e

e nauseabondo aveva annebbiato il salotto. Mamma subito fece

di tutto per dimostrare il contrario, sono ancora alla

lo sguardo a Kevin, il quale sorride e alza

di continuo per rimirare il suo elmo. ¶ “Sei bellissimo

e per tutta risposta il bimbo ride e mi

Se questo ragazzino con il caschetto fosse davvero mio

farci un genitore. ¶ Tutto il resto è scarto. ¶ Abitudini

resto è scarto. ¶ Abitudini ¶ Il portone si apre con

faccia simpatica che porta il cane al guinzaglio. È

del quinto piano e il suo amico a quattro

gli va in circolo il testosterone e non capisce

è poco da fare il cascamorto con quella, che

da noi, e ha il pelo arruffato e le

finché lei passerà sotto il suo naso, lui tenterà

Comunque è strano che il signore simpatico e con

signore simpatico e con il bel cane nulla sappia

un uomo accanto con il quale coricarmi. Ogni esistenza

mi sa che anche il placido padrone di Dorothy

alla bocca dello stomaco? ¶ Il bastardo per due anni

Si dice anche che il tempo rimargini le ferite

la testa e distogliere il pensiero dalle mille piccole

un modo per rendere il cielo sopra di noi

abitudinari. E i cani. ¶ Il meglio che c’è

in una padella, poi il prosciutto sminuzzato e le

tornano sorridenti e soddisfatti. Il bambino morde con voracità

la dolce nuvola e il vecchio mi porge la

In ogni caso, dicevo, il lavoro di papà non

e per giorni studiò il percorso. Io mi divertivo

che puzzava di muffa il giusto itinerario da seguire

conversazione con la vicina, il garzone del salumiere, il

il garzone del salumiere, il vecchio del piano di

sorrideva e mi dava il solito pizzicotto sotto il

il solito pizzicotto sotto il mento, poi infilava le

fa ambress’!” ¶ Io afferravo il piccolo tesoro e correvo

spiegò che in realtà il buon Carmine era molto

sporco e strappato, e il pavimento era tutto scheggiato

lire e aveva pure il cavalluccio. Già, proprio il

il cavalluccio. Già, proprio il cavalluccio dei barbieri veri

fratello da don Vicienzo, il quale, ho poi saputo

effetti anche a Carmine il barista, che a volte

e io allora sollevavo il piatto quasi all’altezza

trasportando una corona reale. Il fatto è che la

che conservo ancora sotto il letto, qualche bel ricordo

scaraventa sul tavolo tutto il puculillo messo da parte

zucchero mentre Alleria tira il guinzaglio e lo costringe

la carrozzina e fisso il ragazzino, e mi domando

Superiore e si avvicina, il vecchio e io, invece

sventolarmi lo zucchero sotto il naso. ¶ “Già. E mi

nei confronti dei quali il terribile virus che l

sbattere le palpebre, allungare il collo, balbettare, stropicciare gli

stropicciare gli occhi, girare il capo a destra e

tutto a posto, se il mondo è ancora lì

casi nei quali è il bambino a educare la

me e ho appena il tempo di rendermi conto

perché l’attimo seguente il mio piede sinistro si

fissa spiazzato. ¶ Da vicino, il soldatino mi porta alla

imbarazzo, ma non trovo il coraggio di alzarmi e

lancia addosso per leccarmi il collo. A questo punto

dopo mi giro verso il soldato che, nel frattempo

sorride? Poi mi ricordo il motivo per il quale

ricordo il motivo per il quale ho fatto la

a cercarla inutilmente, allungo il collo e ispeziono la

qui altri dieci minuti, il tipo mi frigge come

rosso vermiglio che risalta il bianco lucente dei denti

le votre?” ¶ “Le chien?” ¶ “Il cane è tuo?” ¶ “Ah

l’enfant?” ¶ “L’enfant?” ¶ “Il bambino...” ¶ Mi giro e

infilato la testa sotto il mio braccio. ¶ “No, no

allora a rispondere, “è il figlio di un’amica

avventato. Incamerano e incapsulano il piccolo dispiacere spesso senza

restando muti, cosicché lui, il dispiacere, va ad aggiungersi

che fosse ton fils, il est beau, tu es

vivere che non sia il continuo arrabattarsi, giorno dopo

alla pipa e osserva il fumo salire volteggiando verso

fumo salire volteggiando verso il piccolo lampadario sopra le

quasi mi intossico con il fumo. La felicità è

Vittorio sembra aver terminato il lungo sproloquio, così finisco

Mi piacerebbe conoscerlo.” ¶ Apro il portafogli e sfilo una

l’immagine e allunga il collo. “Quanti anni hai

disfatta.” ¶ Vittorio Guanella alza il capo e mi osserva

foto simile sul comodino. Il passato sembra sempre il

Il passato sembra sempre il contenitore perfetto della felicità

la spiaggia, i gabbiani, il mare, la sabbia”. ¶ “Eravate

lì a rimuginare troppo. Il resto del mondo non

simili cose, anche se il resto del mondo non

utero inizi a battere”. ¶ “Il resto del mondo in

mare per esempio. E il rumore dell’inverno.” ¶ Tiro

Tiro su col naso. ¶ “Il rumore dell’inverno?” ¶ “Già

sono cose per vecchi, il rumore dell’inverno, l

profondità, rischi di incontrare il buio...” ¶ “Non mi importa

sono Carmen Bonavita e il figlio. ¶ “Chi è?” chiede

cosa che noto è il suo abbigliamento aggressivo: indossa

verso di me con il figlio per mano; ha