parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1886
a cui poco piaceva il ballo, osservatrice arguta, si
2
1886
con le maniche e il goletto ricamato d’oro
3
1886
ma si tenevano lungo il bordo, perchè si ballavano
4
1886
albero di maestro e il ponticello del comando. Qualche
5
1886
appoggiata al parapetto, guardava il mare, le stelle, discorrendo
6
1886
due ore Massimo Daun, il suo fidanzato, che le
7
1886
spiaggia, con Luigi Muscettola, il fratello di Eva, con
8
1886
Eva, con Lodovico Torremuzza, il siciliano schermitore, e due
9
1886
immobile, non osando confidare il suo segreto, neppure alle
10
1886
pei mari orientali, ricercando il piccolo yacht, dove egli
11
1886
egli fuggiva. E malgrado il vestito bianco, sembrava più
12
1886
di nuovo a guardare il mare sognando, chiedendosi, forse
13
1886
d’isola orientale trattenesse il suo fuggitivo. Chiarina e
14
1886
ufficiali, la stiva e il camerotto della macchina per
15
1886
braccio di Innico Althan, il quale le aveva mostrato
16
1886
enorme culatta nera, spiegava il meccanismo del colpo a
17
1886
Non dovevamo ballare insieme il waltzer? ¶ — Naturalmente: possiamo ballare
18
1886
dicendo loro di provarne il peso. Esse si provavano
19
1886
polsini. ¶ E fu tutto il segno della grande lotta
20
1886
una viva luce ferì il gruppo. Dalla riva di
21
1886
una lampada elettrica dirigeva il suo grande raggio bianco
22
1886
ora un altro, secondo il capriccio saltellante di colui
23
1886
quella luce. Da capo il raggio scialbo e chiarissimo
24
1886
coprivano la fronte e il pallido-bruno viso di
25
1886
una smorta Ophelia guardante il Baltico gelato, sotto la
26
1886
la ragazza dominante quasi il giovanotto, mentre donna Maria
27
1886
come colei che attende il suo momento, non ballava
28
1886
quattro o cinque coppie; il ballo popolare, ora molle
29
1886
i suoi occhi e il suo spirito erano altrove
30
1886
fiammelle a gas che il vento serotino autunnale, ingolfandosi
31
1886
corridoio dove vi è il caffè e si vendono
32
1886
scompagnavano più, da quando il matrimonio d’Innico Althan
33
1886
viaggiatrici pazienti. ¶ — Che sciocchezza, il viaggio di nozze! — diceva
34
1886
qualche viaggiatore che posava il suo bagaglio sul grande
35
1886
Tu non lo faresti, il viaggio di nozze? ¶ — No
36
1886
vedrai, vedrai. ¶ — Tu ami il tuo prossimo come te
37
1886
Le ragazze preferiscono sempre il maritarsi al morire; anche
38
1886
ora prima della partenza, il gruppo delle ragazze si
39
1886
tenendosi a braccetto, misurando il passo, tanto carine sotto
40
1886
compariva sua madre e il suo fidanzato. Maria Gullì
41
1886
due fidanzati portavano dapertutto il loro amore, tenendosi a
42
1886
tanto, una parola, crollando il capo con dolcezza, mentre
43
1886
disse Elfrida Kapnist, sporgendo il capo bruno nel gruppo
44
1886
ma la mamma e il fidanzato non comparivano; erano
45
1886
fanciulla che serbava gelosamente il suo segreto, rodendosi di
46
1886
mani così scarne, che il piccolissimo guanto vi faceva
47
1886
vedeva in lei tutto il desiderio di apparire ancora
48
1886
folta di merletto circondava il collo bianco e scarno
49
1886
che aveva troppo amato il lusso e i piaceri
50
1886
ed Eva, che aveva il carattere più aperto di
51
1886
malignamente Anna Doria, scombussolando il suo cestino per trovare
52
1886
monache si ricamava già il corredo di biancheria, dappertutto
53
1886
corredo di biancheria, dappertutto il suo motto for ever
54
1886
approvavano sorridendo senza levare il capo, pensando ognuna in
55
1886
ma che bisogna metterci il proprio tempo e il
56
1886
il proprio tempo e il proprio lavoro: che, infine
57
1886
andare e venire, soddisfaceva il bisogno di movimento e
58
1886
bisogno di movimento e il sentimento di altruismo che
59
1886
figliola già troppo grande, — il padre che adorava ogni
60
1886
piccione o alle corse, — il fratello sempre in viaggio
61
1886
voce fra loro: e il segreto di Giovannella Sersale
62
1886
rodeva. Qual era dunque il segreto di Felicetta? Più
63
1886
ognuna di esse, piegando il capo sul cucito, pensava
64
1886
Daun e ora raccoglieva il premio del suo amore
65
1886
e buttando all’aria il cappellino, — ma che state
66
1886
lavorare. Ma volete rovinarvi il petto, gli occhi, le
67
1886
sull’altra e strappò il cucito dalle mani di
68
1886
era una figliuoletta che il duca d’Aragona aveva
69
1886
indegni, aveva voluto che il marito legittimasse e adottasse
70
1886
mare, spegnendosi: subito dopo il razzo-segnale, una fila
71
1886
bengala si accese lungo il bordo della corazzata ammiraglia
72
1886
di cui è pieno il porto di Castellamare, s
73
1886
colorati, tanto che tutto il mare ne rimase fantasticamente
74
1886
rimase fantasticamente rischiarato e il mastodonte di legno e
75
1886
Sulla corazzata ammiraglia, cessato il breve fuoco di artificio
76
1886
fingevano tutte di avere il passo incerto, il passo
77
1886
avere il passo incerto, il passo del marinaio, e
78
1886
come una bimba: invano il suo fidanzato, Giulio Vargas
79
1886
anche loro. Giulio subiva il fascino di quella giovinezza
80
1886
anima di Eva, malgrado il disordine e l’abbandono
81
1886
una casa dove mancava il focolare domestico, sentiva quel
82
1886
tanto, — mormorava ella, piegando il capo sotto il suo
83
1886
piegando il capo sotto il suo cappellino azzurro, un
84
1886
braccio di Willy Galeota, il giovanotto più alla moda
85
1886
belle cose: — Willy era il suo amante, — Willy non
86
1886
egualmente esagerati: e ballava il waltzer, mollemente, guardando negli
87
1886
mollemente, guardando negli occhi il suo cavaliere, con una
88
1886
Elfrida: Willy Galeota era il primo fra gli sposabili
89
1886
vide intorno a sè il principe di Sirmio, il
90
1886
il principe di Sirmio, il ricchissimo patrizio romano, magnate
91
1886
Ungheria; Giorgio de’ Neri, il fiorentino ricchissimo; il conte
92
1886
Neri, il fiorentino ricchissimo; il conte di Detmold, primo
93
1886
siracusano, sapendo bene che il ballo conviene più alle
94
1886
coppie, facendo ondeggiare armoniosamente il suo vestito di seta
95
1886
poco a Minerva sotto il cappellino di paglia nera
96
1886
ufficiali che davano loro il braccio, pei bei viaggi
97
1886
che susseguiva questi impeti, il coltellino della macchina aveva
98
1886
si regolava più delicatamente il sistema di orologeria, si
99
1886
la corrente, si accostava il coltellino a un capello
100
1886
di persona morente. E il guasto era dichiarato, per
101
1886
è? ¶ — Corrente continua. ¶ Ma il guaio maggiore erano i
102
1886
si univano, e accadeva il contatto. A un tratto
103
1886
Annunziata. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …In quel giorno, il dodici novembre, aveva cessato
104
1886
piovere, dalla mattina: ma il cielo era rimasto chiuso
105
1886
Martino. E nelle nuvole il tuono rumoreggiava sordamente, continuo
106
1886
all’orizzonte. Alle quattro il capoturno, che aveva la
107
1886
guardarono fra loro, crollando il capo: a poco a
108
1886
dalla Sicilia, che era il più importante, sembrava l
109
1886
toccate con le dita il metallo del tasto: potreste
110
1886
uno dei reofori, o il manico del tasto, o
111
1886
un impiegato telegrafico e il matrimonio si doveva fare
112
1886
di cui si sentiva il malessere latente. E pensare
113
1886
aria tagliava in due. Il tuono rombava più forte
114
1886
isolatori parve un fiammeggiamento. Il capoturno si presentò alla
115
1886
Linee alla terra! — comandò il capoturno. ¶ Subito dopo una
116
1886
smorfiette carine, secondo che il contenuto del cestino le
117
1886
sua giacchetta da uomo, il goletto bianco, alto e
118
1886
cavallo. ¶ — O caro, caro il mio fidanzato, — gridò da
119
1886
cucitrice non levò neppure il capo, quando entrarono Giulia
120
1886
Capece e Chiarina Althan; il suo lavoro e i
121
1886
Eva, prendendole dalle braccia il mantello di pelliccia e
122
1886
enigmatico. — Pare che sia il pappagallo della zia di
123
1886
punti lunghi, lunghi, spezzando il filo ogni momento, guardandosi
124
1886
stridenti, buttava in terra il pezzo che superava dal
125
1886
orlare, levando ogni tanto il capo, per domandare: ¶ — Hai
126
1886
capo, per domandare: ¶ — Hai il rocchetto bianco, Eva? ¶ — Hai
127
1886
bianca, tirando a sè il cestino del lavoro, dove
128
1886
averli finiti. E faceva il suo lavoro con una
129
1886
sposa Massimo. ¶ Tutte levarono il capo, anche le due
130
1886
sacrifizio alla carità. ¶ — Naturalmente, il nobilissimo signor Massimo Daun
131
1886
come un turco, contro il matrimonio, contro la Piccola
132
1886
la bontà, la bellezza, il valore, la generosità; ma
133
1886
valevano l’onestà e il coraggio degli uomini, la
134
1886
era messa ad amare il suo fidanzato. Il matrimonio
135
1886
amare il suo fidanzato. Il matrimonio era andato a
136
1886
questioni d’interesse, fra il padre di Giorgio e
137
1886
scegliere una chiesa privata: il discorso divenne generale, ognuna
138
1886
qualunque, dove ci entrasse il sole. Papà è sempre
139
1886
Angiola? — chiese Eva, levando il capo da certi asciugamani
140
1886
bigi. La sposina chinava il capo arrossendo, tutta confusa
141
1886
Doria, mentre tutte riprendevano il loro posto e il
142
1886
il loro posto e il loro lavoro. ¶ — Probabilmente perchè
143
1886
le nostre mamme impediscono il matrimonio. ¶ — Oh! oh! oh
144
1886
Le amiche sue abbassavano il capo, senza risponderle, sorprese
145
1886
più dell’ordinario, e il ritardo era di tre
146
1886
le linee; su tutte il ritardo era di tre
147
1886
Scarano aveva appena appena il tempo di registrare i
148
1886
inchiostro azzurro sul mento, il goletto sbottonato perchè si
149
1886
Emma Torelli le dava il cambio, per farla riposare
150
1886
dispacci, classificandoli, facendo tutto il servizio di segreteria. Fra
151
1886
sillaba, finendo di scrivere il telegramma prima che il
152
1886
il telegramma prima che il corrispondente finisse di trasmetterlo
153
1886
aizzava, lo spronava, come il fantino al cavallo da
154
1886
spettacolo era diversamente meraviglioso. Il corrispondente di Salerno era
155
1886
corrispondente di Salerno era il migliore impiegato di quell
156
1886
di prima forza: e il torneo era cominciato. Alternavano
157
1886
di un dispaccio: appena il corrispondente dava la firma
158
1886
sul tasto per dare il proprio. Era un alternarsi
159
1886
alternarsi di rumori: ora il tasto di Napoli, rapidissimo
160
1886
mano di Peppina, ora il coltellino che riceveva la
161
1886
Ah, sono tartaruga? — gridava il corrispondente e correva correva
162
1886
attorno ai tavoli. ¶ Anche il direttore, andava e veniva
163
1886
e crollava ogni tanto il capo, come se non
164
1886
volevano avere la precedenza; il tormento di Ida Torelli
165
1886
Ancona e Bologna perdevano il tempo a litigare fra
166
1886
dava le volte come il leone, ma non diceva
167
1886
nervosa che forte stringeva il tasto, e la voce
168
1886
grande fioritura di rose, il primo novembre, giorno dei
169
1886
di nuvole aveva coperto il cielo e nel pomeriggio
170
1886
pioggia che bagna sempre il pietoso pellegrinaggio della gente
171
1886
che va al camposanto, il giorno dei morti. E
172
1886
col novembre si prendeva il cioccolatte, una bevanda nerastra
173
1886
mese, quando essa presentava il conto di dieci, quindici
174
1886
lire, financo, esse torcevano il muso: le più educate
175
1886
dieci, secondo la somma. Il giorno in cui dall
176
1886
era impossibile, tanto era il terrore che la direttrice
177
1886
che la direttrice o il direttore venissero a sapere
178
1886
una terza le prestava il suo medaglione d’oro
179
1886
i guasti di linea, il tormento autunnale e invernale
180
1886
della sezione maschile, chiamò il capoturno e gli disse
181
1886
i vestiti, le anime, il servizio telegrafico era tutto
182
1886
servizio, le ausiliarie guardavano il cielo, facevano una smorfia
183
1886
di sfiducia e chiamavano il corrispondente. Talvolta, sul principio
184
1886
corrispondente. Talvolta, sul principio, il servizio procedeva bene, per
185
1886
assistimi. Ma più spesso il guasto si dichiarava dal
186
1886
si dichiarava dal mattino, il tormento si manifestava subito
187
1886
buongiorno di Napoli che il corrispondente non sentiva. Le
188
1886
farsi sentire, battendo forte il tasto, facendo i segni
189
1886
in una debolezza mortale: il fluido possente che un
190
1886
di zinco fanno sviluppare, il fluido fortissimo che niuno
191
1886
inesplicabile e grande come il calore, come la luce
192
1886
parea dovessero spezzarsi sotto il suo impeto: essa batteva
193
1886
cui collera fredda e il rigore settentrionale, sgomentava le
194
1886
sempre in ufficio, per il controllo serale: entrava sempre
195
1886
cercava subito di riparare il proprio errore. Sulle prime
196
1886
Di giorno lo chiamavano il papa per l’infallibilità
197
1886
non lo chiamavano che il direttore, e queste quattro
198
1886
che dette, facevano agghiacciare il sangue. Ma giungevano sino
199
1886
Vedrai che questa sera il direttore non viene e
200
1886
che non viene? ¶ — Festeggerà il Natale; pranzando con la
201
1886
vice-direttrice può conservare il suo posto, maritandosi? Le
202
1886
maritandosi? Le ausiliarie, secondo il regolamento, non potevano; ma
203
1886
regolamento, non potevano; ma il regolamento si estendeva alla
204
1886
Ci divertiremo assai, fra il marito e la moglie
205
1886
non rimarrà qui, dopo il matrimonio, — disse Peppina De
206
1886
fra le migliori, per il posto di vice-direttrice
207
1886
Quelle che avevano chiesto il permesso, erano prese da
208
1886
da una esasperazione nervosa: il direttore non veniva, no
209
1886
O direttrice, quando viene il direttore.! — esclamò, con accento
210
1886
sua improntitudine, rimase interdetta. Il direttore si arricciava il
211
1886
Il direttore si arricciava il mustacchio, come aspettando, guardandola
212
1886
mormorò stupidamente la Borrelli. ¶ Il direttore, come al solito
213
1886
suo posto, di raggiungere il direttore, di chiedergli quel
214
1886
di non dover interrompere il direttore nel suo controllo
215
1886
Ad un momento disperarono: il direttore aveva preso un
216
1886
va e non abbiamo il permesso, — pensarono. ¶ Era un
217
1886
ragazze che avevano chiesto il permesso fremevano, come se
218
1886
fosse una obbiezione, che il direttore subito ribatteva, ricominciando
219
1886
la pila di Daniell, il solfato di rame e
220
1886
subito che va male il suo orologio, che mancano
221
1886
aspetti da Napoli, — ribattè il direttore. ¶ Otto e cinquantacinque
222
1886
alle nove: aspetti, — rispose il direttore, con una grande
223
1886
solo la direttrice, poichè il direttore non voleva essere
224
1886
collo le sciarpe, mute, il viso concentrato e chiuso
225
1886
del servizio; ma, ora, il desiderio le era passato
226
1886
piegava la testa sotto il peso plumbeo del raffreddore
227
1886
tempo due giorni. E il fermento di ribellione nacque
228
1886
esse avevano quasi tutte il diploma di grado superiore
229
1886
che avevano duecento lire il mese. Farsi un merito
230
1886
aspettar pensione: anzi, diceva il regolamento, che a quarant
231
1886
che a quarant’anni il Governo le licenziava, senz
232
1886
sino a quarant’anni, il Governo le metteva sulla
233
1886
giovanili, incapaci di sopportare il giogo burocratico, salivano alle
234
1886
che intendevano solo prestare il servizio ordinario. I parenti
235
1886
contegno indifferente, nessuno consigliava il servizio straordinario. Le ausiliarie
236
1886
carattere. ¶ Ma quando fu il giorno e l’ora
237
1886
mezzanotte. Peppina Sanna: farebbe il servizio completo dalle sette
238
1886
meglio, avrebbe fatto tutto il possibile, per venire a
239
1886
per venire a fare il suo dovere. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …Che giornata
240
1886
cifra che avrebbe guastato il senso del dispaccio: e
241
1886
fortemente, per far tacere il corrispondente. ¶ — Che, dormite? ¶ — No
242
1886
e si soffiò fortemente il naso, — sei qui tu
243
1886
altro turno? ¶ — Ho dato il cambio a Serafina Casale
244
1886
altra, a cedere financo il suo giorno di festa
245
1886
la pregava; ella prestava il suo ombrello e se
246
1886
a casa sua; prestava il suo scialle e tremava
247
1886
educata. Infatti, Serafina Casale, il giorno prima le aveva
248
1886
ne importa niente: dammi il cambio. ¶ Ebbene, la mite
249
1886
aveva osato risponderle, che il Natale le importava molto
250
1886
sera: e aveva fatto il favore, a chi glielo
251
1886
Maria Vitale che aveva il naso rosso e lacrimava
252
1886
che ho avuto appena il tempo di ascoltare le
253
1886
denari. Ci ha dato il caffè: ma che caffè
254
1886
nessun sapore e poi il pensiero di dover venire
255
1886
la consolazione di godersi il Natale. ¶ — Se papà tuo
256
1886
desiderio: dormire. O Achard, il lavoro mi è piaciuto
257
1886
festa, noi in ufficio: il Padre Eterno si è
258
1886
Eterno si è riposato il settimo giorno, e noi
259
1886
stupida, — disse Maria chinando il capo, — facevo sempre degli
260
1886
Avrà anche lui fatto il Natale solo, poverino. È
261
1886
dispiace? ¶ Clemenza Achard scosse il capo, come per dire
262
1886
singhiozzi, lamentandosi, tossendo, soffiandosi il naso. ¶ — Come, niente? Perchè
263
1886
Dite. ¶ — Piango perchè ho il raffreddore, ecco, — fece l
264
1886
del regno di sequestrare il numero 358 del giornale La
265
1886
giornale La Spira, poichè il suo articolo intitolato: Il
266
1886
il suo articolo intitolato: Il Monarcato, che cominciava con
267
1886
ripetevano tutti, a Napoli, il numero del telegramma, il
268
1886
il numero del telegramma, il titolo del giornale, il
269
1886
il titolo del giornale, il suo numero, il titolo
270
1886
giornale, il suo numero, il titolo dell’articolo, le
271
1886
nuovo nelle poltroncine, riprendendo il filo del loro discorso
272
1886
o dei loro pensieri. Il corrispondente di Catanzaro aveva
273
1886
a Maria Morra, dopo il telegramma del sequestro: ¶ — Valeva
274
1886
repubblicani, li chiamava straccioni, il corrispondente era socialista. Il
275
1886
il corrispondente era socialista. Il corrispondente di Cassino anche
276
1886
aveva mandato al diavolo il telegramma, dicendo a Clemenza
277
1886
voglio bene, non ho il coraggio di andare a
278
1886
nella sezione femminile: e il fischio lo aspettavano tutte
279
1886
quello che era avvenuto il giorno nella sezione femminile
280
1886
a momenti sarà qui il direttore. ¶ Quelle che facevano
281
1886
libri. Pasqualina Morra riportò il volumettino delle poesie di
282
1886
convenzione di Pietroburgo, per il servizio telegrafico internazionale. La
283
1886
guercio, — ora che viene il direttore, ditegli che mi
284
1886
chiese la direttrice guardando il vestito di lanetta bigia
285
1886
certi studenti… ¶ — Quando verrà il direttore, glielo dirò. ¶ Cristina
286
1886
al suo posto, dimenando il lungo corpo mascolino. Venne
287
1886
Direttrice, ora che viene il direttore, ditegli che vorrei
288
1886
porta donde soleva entrare il direttore. Era un piemontese
289
1886
porta la linea, dirimpetto il nome dell’ausiliaria che
290
1886
mentre ancora si cavavano il cappello e si sbottonavano
291
1886
cappello e si sbottonavano il paltoncino. E come ci
292
1886
oggi fra me e il corrispondente, se non ara
293
1886
che pareva un canto, — il che non è divertente
294
1886
segni non arrivano. Chiami il corrispondente, non ti sente
295
1886
guasta. I dispacci crescono: il ritardo è sempre di
296
1886
fossero amiche, per impedire il soverchio chiacchiericcio; univa sempre
297
1886
e l’altra sentiva il disprezzo. Queste galeotte del
298
1886
lungo viso caprino, covava il dispetto, lavorando a una
299
1886
fuori di posto: tutto il volto aveva la grassezza
300
1886
aveva la grassezza molle, il pallore di avorio delle
301
1886
toglieva i guanti e il mantello, chetamente e guardava
302
1886
Ida Torelli non aveva il busto, al solito, che
303
1886
inclinata, come si farebbe il còmpito di scuola. ¶ — Burrasca
304
1886
sette: ogni minuto squillava il campanello elettrico, qualcuno sopraggiungeva
305
1886
azzurro che le avvolgeva il cappello e la testa
306
1886
edizione Tauchnitz sempre sotto il braccio. Era Maria Immacolata
307
1886
trasmettere un telegramma, invocava il nome di Gesù e
308
1886
risata troppo alta, levava il capo e faceva: ¶ — Sts
309
1886
sulle macchine, chi svitava il coltellino d’acciaio che
310
1886
inchiostro, con un pennello, il cuscinettino girante, chi provava
311
1886
nella quiete mattinale, principiò il ticchettio dei tasti sulle
312
1886
sulla linea di Potenza. ¶ Il sole d’inverno, ora
313
1886
in grembo, nascoste sotto il grembiule di ufficio, diceva
314
1886
di ufficio, diceva silenziosamente il rosario; Pasqualina Morra, la
315
1886
distrazione che le risparmiava il lavoro; e le altre
316
1886
di carta e scrivendo il telegramma che era per
317
1886
Borrelli, facendo la dottoressa. ¶ Il telegramma d’amore continuava
318
1886
dolcissimo: l’uomo effondeva il suo amore in quel
319
1886
avversità del destino, nè il medesimo disprezzo di lei
320
1886
fu risposto. ¶ — Oh è il solito: ne giunge uno
321
1886
Pescara, terminando di ricevere il dispaccio, pensava al suo
322
1886
laurea, altri tre per il diploma di procuratore e
323
1886
po’ di clientela, o il posto di pretore in
324
1886
voi imparate a lasciare il posto? Che smania di
325
1886
spalle, andò a buttare il telegramma nella buca della
326
1886
interessa, vi fa abbandonare il lavoro. Se non mettete
327
1886
promesso di non rivelare il segreto telegrafico: il miglior
328
1886
rivelare il segreto telegrafico: il miglior mezzo, è di
329
1886
occupazioni, come intorpidite. Solo il tasto di De Notaris
330
1886
ordine che si abbassassero: il direttore predicava sempre l
331
1886
di vetro che proteggeva il piccolo parafulmine: il bottoncino
332
1886
proteggeva il piccolo parafulmine: il bottoncino di un tasto
333
1886
più. Eppure era questo il peccato più frequente, commesso
334
1886
Foggia. Costui, dopo trasmesso il telegramma amoroso, aveva subito
335
1886
le dispiaceva di reggere il moccolo, che l’amore
336
1886
era una bellissima cosa: il corrispondente aveva risposto che
337
1886
e si battano contro il mio libro, o tra
338
1886
la prefazione è ambiziosa, il romanzo è povero. La
339
1886
prefazione promette assai e il romanzo mantiene poco o
340
1886
domandato più volte. Come il potente analizzatore di Germinie
341
1886
L’ambiziosa prefazione spiega il mistero: Goncourt non ha
342
1886
e deve essere indifferente. Il romanzo della Rosa si
343
1886
dramma della Rosa, poichè il dolce fiore, nascosto dietro
344
1886
nella vita femminile, ma il motto sconfortato di Giobbe
345
1886
I filosofi positivisti risolvano il problema: quanto a me
346
1886
che nelle tragedie antiche il protagonista vero era il
347
1886
il protagonista vero era il coro, e di aver
348
1886
nelle commedie di Aristofane il protagonista è il popolo
349
1886
Aristofane il protagonista è il popolo. L’istinto, dunque
350
1886
delle novelle corali, ove il movimento viene tutto dalla
351
1886
le cose finite ricominciavano, il dolore rideva, la morte
352
1886
Come Maria Vitale schiuse il portoncino di casa, fu
353
1886
pienotte impallidirono pel freddo; il corpo giovenilmente grassotto rabbrividì
354
1886
sui chiassuoli sudici: e il cielo aveva la chiarezza
355
1886
troppo presto, — pensò. ¶ Battè il piede in terra, pel
356
1886
Così, alla mattina, cominciava il fastidio: la madre si
357
1886
sto alzando. ¶ Ma poichè il sonno riabbatteva sul lettuccio
358
1886
vinta: e qui interveniva il padre, l’ebanista, con
359
1886
che se ne prendeva il Governo per la ricchezza
360
1886
va a Toledo, incontrò il caffettiere ambulante, che portava
361
1886
che portava in giro il suo fornelletto, con le
362
1886
sonno perduta. Dove andare? Il venticello gelido la infastidiva
363
1886
miseria, dolore infantile: chinando il capo come a rassegnazione
364
1886
poveri che non hanno il soldo per la sedia
365
1886
di paglia, e appoggiò il capo alla spalliera del
366
1886
i fratelli, le sorelle, il compare, i superiori, i
367
1886
nuca diffondersi lentamente per il corpo: dormiva, con la
368
1886
faccia tra le mani, il cappello venuto giù sulla
369
1886
le gambe immobili e il busto penosamente inchinato: dormendo
370
1886
scostare le sedie, spazzare il pavimento marmoreo. A un
371
1886
amorosa, Maria Vitale crollando il capo sulle miserie umane
372
1886
aprivano al pubblico, sotto il portico, nell’interno del
373
1886
balcone di mezzo, dietro il largo scudo di metallo
374
1886
appoggiato all’inferriata, guardando il cielo mattinale. ¶ — Chi è
375
1886
servizio questa notte. ¶ Per il largo scalone, Cristina Juliano
376
1886
piedi enormi. Portava ancora il cappello di paglia bianca
377
1886
lo spavento che produceva il suo occhio guercio, bianco
378
1886
capelli biondissimi, ondulati, che il vento aveva scomposti; ma
379
1886
vento aveva scomposti; ma il vento aveva reso più
380
1886
Galante, l’inserviente, mostrando il suo viso appuntito e
381
1886
di tutte quelle ragazze, il frasario di ufficio, sgrammaticato
382
1886
casa: quelle meno povere, il ricamo o l’uncinetto
383
1886
ausiliarie e delle giornaliere, il regolamento interno, l’ultimo
384
1886
una parte in colonna, il numero d’ordine che
385
1886
Il rombo vesuviano cominciò il giorno ventidue aprile 1872, all
386
1886
a cui si univa il tremore dei vetri, mai
387
1886
strade donde si vedeva il Vesuvio, salirono su tutti
388
1886
vedeva. Ma non diminuiva il rombo, per cui pareva
389
1886
alla via di Porto; il boato pareva venisse dalle
390
1886
i piedi dei viandanti. Il direttore della Scuola normale
391
1886
venivano dalla Università, dove il rettore aveva sospese le
392
1886
onore di Maria Immacolata, il predicatore si fermò, abbreviò
393
1886
abbreviò della metà almeno il suo discorso, fece dire
394
1886
signora Malagrida, si sparse il terrore: una delle ragazze
395
1886
Sant’Anastasia, villaggio sotto il Vesuvio, gridava, piangeva, si
396
1886
di che si trattasse; il teatro San Ferdinando è
397
1886
al ponte della Maddalena, il rombo si sentiva più
398
1886
decadde, tutti prestavano orecchio, il ballo dei vetri urtava
399
1886
cuscini, per non sentire il ballo dei cristalli. A
400
1886
per forza rimasero deserti. ¶ Il pomeriggio pareva lunghissimo, solo
401
1886
sulle vie alte donde il vulcano poteva essere visto
402
1886
sul versante opposto, minacciando il villaggio di Ottaiano, e
403
1886
e se ne vedea il larghissimo sviluppo alle spalle
404
1886
quasi orizzontale, discendeva verso il mare, tagliando il Vesuvio
405
1886
verso il mare, tagliando il Vesuvio in tutta la
406
1886
s’era diradata completamente; il purissimo cielo stellato di
407
1886
riflesso, sino allo zenit; il quietissimo mar Tirreno, nei
408
1886
Tre incendi: la montagna, il mare, il cielo — e
409
1886
la montagna, il mare, il cielo — e insieme una
410
1886
rumore di onde; anzi il mare era pieno di
411
1886
donde si scopriva tutto il Vesuvio, era la famiglia
412
1886
e nel mare, ed il senso del pericolo avevano
413
1886
del suo fidanzato, chinava il capo, come compresa di
414
1886
così dolci cose, tremava, il viso le ardeva, le
415
1886
di invitati si accalcava; il padrone dell’albergo, uomo
416
1886
la montagna gli faceva. Il contino Geraci aveva procurato
417
1886
donde si scopriva tutto il golfo: dal pianoforte attorno
418
1886
altre ragazze, si vedeva il bagliore immenso dell’eruzione
419
1886
circondavano, mentre ella abbassava il capo, paurosa, nervosa; e
420
1886
di rassicurarla, ecco, se il pericolo cresceva, sarebbero partite
421
1886
Divino Amore era arrivato il Pungolo con le notizie
422
1886
De Marco la soccorrevano; il gobbo aveva letto il
423
1886
il gobbo aveva letto il giornale, impallidendo, pensando che
424
1886
amanti che si abbracciano. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …Il Pungolo dava la prima
425
1886
studente in medicina, — ritrovato il corpo. ¶ Tommaso Vanacore — guida
426
1886
Tommaso Vanacore — guida, — ritrovato il corpo. ¶ Guido Castelforte — anni
427
1886
dottore in medicina — ritrovato il corpo, abbracciato con quello
428
1886
tutti, non fu ritrovato il corpo. Trovato un pezzo
429
1886
d’oro liquefatto: forse il serra collo d’oro
430
1886
alunne interne non udivano il segno: le esterne seguitavano
431
1886
inzaccherate, i libri sotto il braccio, una scatola di
432
1886
i colletti bianchi e il nastro di velluto nero
433
1886
Froio aveva sempre esercitato il mestiere di usuraio, ma
434
1886
aveva dato anche lei il denaro a usura, così
435
1886
bene, così duramente, che il padrone, ammirato, le aveva
436
1886
da Franceschella, aveva reso il cento per cento; tanto
437
1886
Franceschella, che subito dopo il matrimonio era diventata donna
438
1886
non erano avari, e il desiderio degli onori li
439
1886
tribù di adoratori, finanche il contino Geraci, si era
440
1886
quotidianamente; anche quella sera il figliuolo del calzolaio era
441
1886
occhiali sul naso e il suo bel vestito di
442
1886
Fondo, per poter fare il matrimonio, erano indiavolate per
443
1886
per sapere da lui il gran segreto. Era dunque
444
1886
viste delle belle! E il fermento attraverso tutte quelle
445
1886
pignatta! ¶ Lui stesso offrì il braccio a donna Clementina
446
1886
erano preparate come per il cotillon, a coppie di
447
1886
la pignatta, per prendere il famoso braccialetto. In mezzo
448
1886
di scopa in mano. Il primo uomo da bendarsi
449
1886
nella sala, gli consegnarono il manico della scopa, poi
450
1886
aver tastato un po’ il terreno, alzò il manico
451
1886
po’ il terreno, alzò il manico della scopa, con
452
1886
da dover subire. E il turno degli uomini seguitava
453
1886
uomini seguitava, tutti chinavano il capo, sotto le mani
454
1886
Santoro, che annodava loro il fazzoletto dietro la nuca
455
1886
colpo a vuoto, strappavano il fazzoletto subito, come se
456
1886
colpi, brevi, furiosi, infrangendo il regolamento che permette un
457
1886
colpo solo: alcuni davano il colpo per disimpegno, scettici
458
1886
rumorosamente: quando Gelsomina annodò il fazzoletto rosso intorno alla
459
1886
di Ciccillo de Marco, il gobbo, fu un minuto
460
1886
grande silenzio, improvviso, strano: il gobbo non pensò, non
461
1886
tutto sorridente, lusingato: e il premio era triplice, un
462
1886
era infilato un pomodoro. Il gobbo mise il berretto
463
1886
pomodoro. Il gobbo mise il berretto coraggiosamente, prese la
464
1886
coraggiosamente, prese la tabacchiera, il bastone umoristico, e raccolti
465
1886
chi portava in giro il suo dono, tutti erano
466
1886
ogni costo di accaparrarsi il gobbo de Marco, ma
467
1886
per malignare. ¶ Tutte sognavano il braccialetto d’oro, con
468
1886
perchè le stringeva troppo il fazzoletto, che tastò col
469
1886
Mimì Falabella, dandogli addosso il manico della scopa, che
470
1886
la creta. ¶ — Ci vuole il ferro, una cura di
471
1886
del suo tacco, mancò il colpo, tornò zoppicando al
472
1886
che non stringesse troppo il fazzoletto; tanto ella era
473
1886
la terza soffocava sotto il fazzoletto, ella aveva l
474
1886
sorelle De Pasquale; mettendole il fazzoletto, ad Annina, Federico
475
1886
piegò a sinistra, diede il colpo sulla spalliera di
476
1886
pacchettino di carta bianca, il premio; era un braccialetto
477
1886
lo zaffiro, lo smeraldo, il brillante, la perla; e
478
1886
con un piglio grazioso, il suo braccialetto di argento
479
1886
finale di galoppo: parte il treno per casa del
480
1886
casa del diavolo. ¶ V. ¶ Il rombo vesuviano cominciò il
481
1886
la mano, ella chinava il capo umiliata e confusa
482
1886
pietà, la curiosità fredda, il biasimo, il disprezzo; ella
483
1886
curiosità fredda, il biasimo, il disprezzo; ella sentiva sovra
484
1886
ella sentiva sovra sè il vario giudizio della gente
485
1886
cui la copriva; e il nobile sacrifizio della sua
486
1886
lui, mentre Federico Pietraroia, il filodrammatico, declamava il Pranzo
487
1886
Pietraroia, il filodrammatico, declamava il Pranzo in famiglia, di
488
1886
Caputo era andata presso il gobbo, Ciccillo De Marco
489
1886
tanto per cominciare. E il gobbo maligno, si lasciava
490
1886
faceva lo scontento, crollava il capo, diceva di no
491
1886
battevano la musica, agitavano il capo, presi dalla loro
492
1886
per ballare con lui il waltzer, come era stabilito
493
1886
tutte le ragazze ballavano il primo ballo con l
494
1886
cercava Enrichetta per aprire il ballo. E alla musica
495
1886
che ballavano, facendo tremare il pavimento, con l’allegrezza
496
1886
di ballare, egli era il direttore della sala, faceva
497
1886
direttore della sala, faceva il tiranno, si accapparrava le
498
1886
voce: ¶ — Perchè non girate il waltzer? ¶ — Perchè non mi
499
1886
Casale che faceva svolazzare il suo breve strascico di
500
1886
busto di Parigi e il suo vestito di madame