Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886
concordanze di «il»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1886 | a cui poco piaceva il ballo, osservatrice arguta, si | ||
2 | 1886 | con le maniche e il goletto ricamato d’oro | ||
3 | 1886 | ma si tenevano lungo il bordo, perchè si ballavano | ||
4 | 1886 | albero di maestro e il ponticello del comando. Qualche | ||
5 | 1886 | appoggiata al parapetto, guardava il mare, le stelle, discorrendo | ||
6 | 1886 | due ore Massimo Daun, il suo fidanzato, che le | ||
7 | 1886 | spiaggia, con Luigi Muscettola, il fratello di Eva, con | ||
8 | 1886 | Eva, con Lodovico Torremuzza, il siciliano schermitore, e due | ||
9 | 1886 | immobile, non osando confidare il suo segreto, neppure alle | ||
10 | 1886 | pei mari orientali, ricercando il piccolo yacht, dove egli | ||
11 | 1886 | egli fuggiva. E malgrado il vestito bianco, sembrava più | ||
12 | 1886 | di nuovo a guardare il mare sognando, chiedendosi, forse | ||
13 | 1886 | d’isola orientale trattenesse il suo fuggitivo. Chiarina e | ||
14 | 1886 | ufficiali, la stiva e il camerotto della macchina per | ||
15 | 1886 | braccio di Innico Althan, il quale le aveva mostrato | ||
16 | 1886 | enorme culatta nera, spiegava il meccanismo del colpo a | ||
17 | 1886 | Non dovevamo ballare insieme il waltzer? ¶ — Naturalmente: possiamo ballare | ||
18 | 1886 | dicendo loro di provarne il peso. Esse si provavano | ||
19 | 1886 | polsini. ¶ E fu tutto il segno della grande lotta | ||
20 | 1886 | una viva luce ferì il gruppo. Dalla riva di | ||
21 | 1886 | una lampada elettrica dirigeva il suo grande raggio bianco | ||
22 | 1886 | ora un altro, secondo il capriccio saltellante di colui | ||
23 | 1886 | quella luce. Da capo il raggio scialbo e chiarissimo | ||
24 | 1886 | coprivano la fronte e il pallido-bruno viso di | ||
25 | 1886 | una smorta Ophelia guardante il Baltico gelato, sotto la | ||
26 | 1886 | la ragazza dominante quasi il giovanotto, mentre donna Maria | ||
27 | 1886 | come colei che attende il suo momento, non ballava | ||
28 | 1886 | quattro o cinque coppie; il ballo popolare, ora molle | ||
29 | 1886 | i suoi occhi e il suo spirito erano altrove | ||
30 | 1886 | fiammelle a gas che il vento serotino autunnale, ingolfandosi | ||
31 | 1886 | corridoio dove vi è il caffè e si vendono | ||
32 | 1886 | scompagnavano più, da quando il matrimonio d’Innico Althan | ||
33 | 1886 | viaggiatrici pazienti. ¶ — Che sciocchezza, il viaggio di nozze! — diceva | ||
34 | 1886 | qualche viaggiatore che posava il suo bagaglio sul grande | ||
35 | 1886 | Tu non lo faresti, il viaggio di nozze? ¶ — No | ||
36 | 1886 | vedrai, vedrai. ¶ — Tu ami il tuo prossimo come te | ||
37 | 1886 | Le ragazze preferiscono sempre il maritarsi al morire; anche | ||
38 | 1886 | ora prima della partenza, il gruppo delle ragazze si | ||
39 | 1886 | tenendosi a braccetto, misurando il passo, tanto carine sotto | ||
40 | 1886 | compariva sua madre e il suo fidanzato. Maria Gullì | ||
41 | 1886 | due fidanzati portavano dapertutto il loro amore, tenendosi a | ||
42 | 1886 | tanto, una parola, crollando il capo con dolcezza, mentre | ||
43 | 1886 | disse Elfrida Kapnist, sporgendo il capo bruno nel gruppo | ||
44 | 1886 | ma la mamma e il fidanzato non comparivano; erano | ||
45 | 1886 | fanciulla che serbava gelosamente il suo segreto, rodendosi di | ||
46 | 1886 | mani così scarne, che il piccolissimo guanto vi faceva | ||
47 | 1886 | vedeva in lei tutto il desiderio di apparire ancora | ||
48 | 1886 | folta di merletto circondava il collo bianco e scarno | ||
49 | 1886 | che aveva troppo amato il lusso e i piaceri | ||
50 | 1886 | ed Eva, che aveva il carattere più aperto di | ||
51 | 1886 | malignamente Anna Doria, scombussolando il suo cestino per trovare | ||
52 | 1886 | monache si ricamava già il corredo di biancheria, dappertutto | ||
53 | 1886 | corredo di biancheria, dappertutto il suo motto for ever | ||
54 | 1886 | approvavano sorridendo senza levare il capo, pensando ognuna in | ||
55 | 1886 | ma che bisogna metterci il proprio tempo e il | ||
56 | 1886 | il proprio tempo e il proprio lavoro: che, infine | ||
57 | 1886 | andare e venire, soddisfaceva il bisogno di movimento e | ||
58 | 1886 | bisogno di movimento e il sentimento di altruismo che | ||
59 | 1886 | figliola già troppo grande, — il padre che adorava ogni | ||
60 | 1886 | piccione o alle corse, — il fratello sempre in viaggio | ||
61 | 1886 | voce fra loro: e il segreto di Giovannella Sersale | ||
62 | 1886 | rodeva. Qual era dunque il segreto di Felicetta? Più | ||
63 | 1886 | ognuna di esse, piegando il capo sul cucito, pensava | ||
64 | 1886 | Daun e ora raccoglieva il premio del suo amore | ||
65 | 1886 | e buttando all’aria il cappellino, — ma che state | ||
66 | 1886 | lavorare. Ma volete rovinarvi il petto, gli occhi, le | ||
67 | 1886 | sull’altra e strappò il cucito dalle mani di | ||
68 | 1886 | era una figliuoletta che il duca d’Aragona aveva | ||
69 | 1886 | indegni, aveva voluto che il marito legittimasse e adottasse | ||
70 | 1886 | mare, spegnendosi: subito dopo il razzo-segnale, una fila | ||
71 | 1886 | bengala si accese lungo il bordo della corazzata ammiraglia | ||
72 | 1886 | di cui è pieno il porto di Castellamare, s | ||
73 | 1886 | colorati, tanto che tutto il mare ne rimase fantasticamente | ||
74 | 1886 | rimase fantasticamente rischiarato e il mastodonte di legno e | ||
75 | 1886 | Sulla corazzata ammiraglia, cessato il breve fuoco di artificio | ||
76 | 1886 | fingevano tutte di avere il passo incerto, il passo | ||
77 | 1886 | avere il passo incerto, il passo del marinaio, e | ||
78 | 1886 | come una bimba: invano il suo fidanzato, Giulio Vargas | ||
79 | 1886 | anche loro. Giulio subiva il fascino di quella giovinezza | ||
80 | 1886 | anima di Eva, malgrado il disordine e l’abbandono | ||
81 | 1886 | una casa dove mancava il focolare domestico, sentiva quel | ||
82 | 1886 | tanto, — mormorava ella, piegando il capo sotto il suo | ||
83 | 1886 | piegando il capo sotto il suo cappellino azzurro, un | ||
84 | 1886 | braccio di Willy Galeota, il giovanotto più alla moda | ||
85 | 1886 | belle cose: — Willy era il suo amante, — Willy non | ||
86 | 1886 | egualmente esagerati: e ballava il waltzer, mollemente, guardando negli | ||
87 | 1886 | mollemente, guardando negli occhi il suo cavaliere, con una | ||
88 | 1886 | Elfrida: Willy Galeota era il primo fra gli sposabili | ||
89 | 1886 | vide intorno a sè il principe di Sirmio, il | ||
90 | 1886 | il principe di Sirmio, il ricchissimo patrizio romano, magnate | ||
91 | 1886 | Ungheria; Giorgio de’ Neri, il fiorentino ricchissimo; il conte | ||
92 | 1886 | Neri, il fiorentino ricchissimo; il conte di Detmold, primo | ||
93 | 1886 | siracusano, sapendo bene che il ballo conviene più alle | ||
94 | 1886 | coppie, facendo ondeggiare armoniosamente il suo vestito di seta | ||
95 | 1886 | poco a Minerva sotto il cappellino di paglia nera | ||
96 | 1886 | ufficiali che davano loro il braccio, pei bei viaggi | ||
97 | 1886 | che susseguiva questi impeti, il coltellino della macchina aveva | ||
98 | 1886 | si regolava più delicatamente il sistema di orologeria, si | ||
99 | 1886 | la corrente, si accostava il coltellino a un capello | ||
100 | 1886 | di persona morente. E il guasto era dichiarato, per | ||
101 | 1886 | è? ¶ — Corrente continua. ¶ Ma il guaio maggiore erano i | ||
102 | 1886 | si univano, e accadeva il contatto. A un tratto | ||
103 | 1886 | Annunziata. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …In quel giorno, il dodici novembre, aveva cessato | ||
104 | 1886 | piovere, dalla mattina: ma il cielo era rimasto chiuso | ||
105 | 1886 | Martino. E nelle nuvole il tuono rumoreggiava sordamente, continuo | ||
106 | 1886 | all’orizzonte. Alle quattro il capoturno, che aveva la | ||
107 | 1886 | guardarono fra loro, crollando il capo: a poco a | ||
108 | 1886 | dalla Sicilia, che era il più importante, sembrava l | ||
109 | 1886 | toccate con le dita il metallo del tasto: potreste | ||
110 | 1886 | uno dei reofori, o il manico del tasto, o | ||
111 | 1886 | un impiegato telegrafico e il matrimonio si doveva fare | ||
112 | 1886 | di cui si sentiva il malessere latente. E pensare | ||
113 | 1886 | aria tagliava in due. Il tuono rombava più forte | ||
114 | 1886 | isolatori parve un fiammeggiamento. Il capoturno si presentò alla | ||
115 | 1886 | Linee alla terra! — comandò il capoturno. ¶ Subito dopo una | ||
116 | 1886 | smorfiette carine, secondo che il contenuto del cestino le | ||
117 | 1886 | sua giacchetta da uomo, il goletto bianco, alto e | ||
118 | 1886 | cavallo. ¶ — O caro, caro il mio fidanzato, — gridò da | ||
119 | 1886 | cucitrice non levò neppure il capo, quando entrarono Giulia | ||
120 | 1886 | Capece e Chiarina Althan; il suo lavoro e i | ||
121 | 1886 | Eva, prendendole dalle braccia il mantello di pelliccia e | ||
122 | 1886 | enigmatico. — Pare che sia il pappagallo della zia di | ||
123 | 1886 | punti lunghi, lunghi, spezzando il filo ogni momento, guardandosi | ||
124 | 1886 | stridenti, buttava in terra il pezzo che superava dal | ||
125 | 1886 | orlare, levando ogni tanto il capo, per domandare: ¶ — Hai | ||
126 | 1886 | capo, per domandare: ¶ — Hai il rocchetto bianco, Eva? ¶ — Hai | ||
127 | 1886 | bianca, tirando a sè il cestino del lavoro, dove | ||
128 | 1886 | averli finiti. E faceva il suo lavoro con una | ||
129 | 1886 | sposa Massimo. ¶ Tutte levarono il capo, anche le due | ||
130 | 1886 | sacrifizio alla carità. ¶ — Naturalmente, il nobilissimo signor Massimo Daun | ||
131 | 1886 | come un turco, contro il matrimonio, contro la Piccola | ||
132 | 1886 | la bontà, la bellezza, il valore, la generosità; ma | ||
133 | 1886 | valevano l’onestà e il coraggio degli uomini, la | ||
134 | 1886 | era messa ad amare il suo fidanzato. Il matrimonio | ||
135 | 1886 | amare il suo fidanzato. Il matrimonio era andato a | ||
136 | 1886 | questioni d’interesse, fra il padre di Giorgio e | ||
137 | 1886 | scegliere una chiesa privata: il discorso divenne generale, ognuna | ||
138 | 1886 | qualunque, dove ci entrasse il sole. Papà è sempre | ||
139 | 1886 | Angiola? — chiese Eva, levando il capo da certi asciugamani | ||
140 | 1886 | bigi. La sposina chinava il capo arrossendo, tutta confusa | ||
141 | 1886 | Doria, mentre tutte riprendevano il loro posto e il | ||
142 | 1886 | il loro posto e il loro lavoro. ¶ — Probabilmente perchè | ||
143 | 1886 | le nostre mamme impediscono il matrimonio. ¶ — Oh! oh! oh | ||
144 | 1886 | Le amiche sue abbassavano il capo, senza risponderle, sorprese | ||
145 | 1886 | più dell’ordinario, e il ritardo era di tre | ||
146 | 1886 | le linee; su tutte il ritardo era di tre | ||
147 | 1886 | Scarano aveva appena appena il tempo di registrare i | ||
148 | 1886 | inchiostro azzurro sul mento, il goletto sbottonato perchè si | ||
149 | 1886 | Emma Torelli le dava il cambio, per farla riposare | ||
150 | 1886 | dispacci, classificandoli, facendo tutto il servizio di segreteria. Fra | ||
151 | 1886 | sillaba, finendo di scrivere il telegramma prima che il | ||
152 | 1886 | il telegramma prima che il corrispondente finisse di trasmetterlo | ||
153 | 1886 | aizzava, lo spronava, come il fantino al cavallo da | ||
154 | 1886 | spettacolo era diversamente meraviglioso. Il corrispondente di Salerno era | ||
155 | 1886 | corrispondente di Salerno era il migliore impiegato di quell | ||
156 | 1886 | di prima forza: e il torneo era cominciato. Alternavano | ||
157 | 1886 | di un dispaccio: appena il corrispondente dava la firma | ||
158 | 1886 | sul tasto per dare il proprio. Era un alternarsi | ||
159 | 1886 | alternarsi di rumori: ora il tasto di Napoli, rapidissimo | ||
160 | 1886 | mano di Peppina, ora il coltellino che riceveva la | ||
161 | 1886 | Ah, sono tartaruga? — gridava il corrispondente e correva correva | ||
162 | 1886 | attorno ai tavoli. ¶ Anche il direttore, andava e veniva | ||
163 | 1886 | e crollava ogni tanto il capo, come se non | ||
164 | 1886 | volevano avere la precedenza; il tormento di Ida Torelli | ||
165 | 1886 | Ancona e Bologna perdevano il tempo a litigare fra | ||
166 | 1886 | dava le volte come il leone, ma non diceva | ||
167 | 1886 | nervosa che forte stringeva il tasto, e la voce | ||
168 | 1886 | grande fioritura di rose, il primo novembre, giorno dei | ||
169 | 1886 | di nuvole aveva coperto il cielo e nel pomeriggio | ||
170 | 1886 | pioggia che bagna sempre il pietoso pellegrinaggio della gente | ||
171 | 1886 | che va al camposanto, il giorno dei morti. E | ||
172 | 1886 | col novembre si prendeva il cioccolatte, una bevanda nerastra | ||
173 | 1886 | mese, quando essa presentava il conto di dieci, quindici | ||
174 | 1886 | lire, financo, esse torcevano il muso: le più educate | ||
175 | 1886 | dieci, secondo la somma. Il giorno in cui dall | ||
176 | 1886 | era impossibile, tanto era il terrore che la direttrice | ||
177 | 1886 | che la direttrice o il direttore venissero a sapere | ||
178 | 1886 | una terza le prestava il suo medaglione d’oro | ||
179 | 1886 | i guasti di linea, il tormento autunnale e invernale | ||
180 | 1886 | della sezione maschile, chiamò il capoturno e gli disse | ||
181 | 1886 | i vestiti, le anime, il servizio telegrafico era tutto | ||
182 | 1886 | servizio, le ausiliarie guardavano il cielo, facevano una smorfia | ||
183 | 1886 | di sfiducia e chiamavano il corrispondente. Talvolta, sul principio | ||
184 | 1886 | corrispondente. Talvolta, sul principio, il servizio procedeva bene, per | ||
185 | 1886 | assistimi. Ma più spesso il guasto si dichiarava dal | ||
186 | 1886 | si dichiarava dal mattino, il tormento si manifestava subito | ||
187 | 1886 | buongiorno di Napoli che il corrispondente non sentiva. Le | ||
188 | 1886 | farsi sentire, battendo forte il tasto, facendo i segni | ||
189 | 1886 | in una debolezza mortale: il fluido possente che un | ||
190 | 1886 | di zinco fanno sviluppare, il fluido fortissimo che niuno | ||
191 | 1886 | inesplicabile e grande come il calore, come la luce | ||
192 | 1886 | parea dovessero spezzarsi sotto il suo impeto: essa batteva | ||
193 | 1886 | cui collera fredda e il rigore settentrionale, sgomentava le | ||
194 | 1886 | sempre in ufficio, per il controllo serale: entrava sempre | ||
195 | 1886 | cercava subito di riparare il proprio errore. Sulle prime | ||
196 | 1886 | Di giorno lo chiamavano il papa per l’infallibilità | ||
197 | 1886 | non lo chiamavano che il direttore, e queste quattro | ||
198 | 1886 | che dette, facevano agghiacciare il sangue. Ma giungevano sino | ||
199 | 1886 | Vedrai che questa sera il direttore non viene e | ||
200 | 1886 | che non viene? ¶ — Festeggerà il Natale; pranzando con la | ||
201 | 1886 | vice-direttrice può conservare il suo posto, maritandosi? Le | ||
202 | 1886 | maritandosi? Le ausiliarie, secondo il regolamento, non potevano; ma | ||
203 | 1886 | regolamento, non potevano; ma il regolamento si estendeva alla | ||
204 | 1886 | Ci divertiremo assai, fra il marito e la moglie | ||
205 | 1886 | non rimarrà qui, dopo il matrimonio, — disse Peppina De | ||
206 | 1886 | fra le migliori, per il posto di vice-direttrice | ||
207 | 1886 | Quelle che avevano chiesto il permesso, erano prese da | ||
208 | 1886 | da una esasperazione nervosa: il direttore non veniva, no | ||
209 | 1886 | O direttrice, quando viene il direttore.! — esclamò, con accento | ||
210 | 1886 | sua improntitudine, rimase interdetta. Il direttore si arricciava il | ||
211 | 1886 | Il direttore si arricciava il mustacchio, come aspettando, guardandola | ||
212 | 1886 | mormorò stupidamente la Borrelli. ¶ Il direttore, come al solito | ||
213 | 1886 | suo posto, di raggiungere il direttore, di chiedergli quel | ||
214 | 1886 | di non dover interrompere il direttore nel suo controllo | ||
215 | 1886 | Ad un momento disperarono: il direttore aveva preso un | ||
216 | 1886 | va e non abbiamo il permesso, — pensarono. ¶ Era un | ||
217 | 1886 | ragazze che avevano chiesto il permesso fremevano, come se | ||
218 | 1886 | fosse una obbiezione, che il direttore subito ribatteva, ricominciando | ||
219 | 1886 | la pila di Daniell, il solfato di rame e | ||
220 | 1886 | subito che va male il suo orologio, che mancano | ||
221 | 1886 | aspetti da Napoli, — ribattè il direttore. ¶ Otto e cinquantacinque | ||
222 | 1886 | alle nove: aspetti, — rispose il direttore, con una grande | ||
223 | 1886 | solo la direttrice, poichè il direttore non voleva essere | ||
224 | 1886 | collo le sciarpe, mute, il viso concentrato e chiuso | ||
225 | 1886 | del servizio; ma, ora, il desiderio le era passato | ||
226 | 1886 | piegava la testa sotto il peso plumbeo del raffreddore | ||
227 | 1886 | tempo due giorni. E il fermento di ribellione nacque | ||
228 | 1886 | esse avevano quasi tutte il diploma di grado superiore | ||
229 | 1886 | che avevano duecento lire il mese. Farsi un merito | ||
230 | 1886 | aspettar pensione: anzi, diceva il regolamento, che a quarant | ||
231 | 1886 | che a quarant’anni il Governo le licenziava, senz | ||
232 | 1886 | sino a quarant’anni, il Governo le metteva sulla | ||
233 | 1886 | giovanili, incapaci di sopportare il giogo burocratico, salivano alle | ||
234 | 1886 | che intendevano solo prestare il servizio ordinario. I parenti | ||
235 | 1886 | contegno indifferente, nessuno consigliava il servizio straordinario. Le ausiliarie | ||
236 | 1886 | carattere. ¶ Ma quando fu il giorno e l’ora | ||
237 | 1886 | mezzanotte. Peppina Sanna: farebbe il servizio completo dalle sette | ||
238 | 1886 | meglio, avrebbe fatto tutto il possibile, per venire a | ||
239 | 1886 | per venire a fare il suo dovere. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …Che giornata | ||
240 | 1886 | cifra che avrebbe guastato il senso del dispaccio: e | ||
241 | 1886 | fortemente, per far tacere il corrispondente. ¶ — Che, dormite? ¶ — No | ||
242 | 1886 | e si soffiò fortemente il naso, — sei qui tu | ||
243 | 1886 | altro turno? ¶ — Ho dato il cambio a Serafina Casale | ||
244 | 1886 | altra, a cedere financo il suo giorno di festa | ||
245 | 1886 | la pregava; ella prestava il suo ombrello e se | ||
246 | 1886 | a casa sua; prestava il suo scialle e tremava | ||
247 | 1886 | educata. Infatti, Serafina Casale, il giorno prima le aveva | ||
248 | 1886 | ne importa niente: dammi il cambio. ¶ Ebbene, la mite | ||
249 | 1886 | aveva osato risponderle, che il Natale le importava molto | ||
250 | 1886 | sera: e aveva fatto il favore, a chi glielo | ||
251 | 1886 | Maria Vitale che aveva il naso rosso e lacrimava | ||
252 | 1886 | che ho avuto appena il tempo di ascoltare le | ||
253 | 1886 | denari. Ci ha dato il caffè: ma che caffè | ||
254 | 1886 | nessun sapore e poi il pensiero di dover venire | ||
255 | 1886 | la consolazione di godersi il Natale. ¶ — Se papà tuo | ||
256 | 1886 | desiderio: dormire. O Achard, il lavoro mi è piaciuto | ||
257 | 1886 | festa, noi in ufficio: il Padre Eterno si è | ||
258 | 1886 | Eterno si è riposato il settimo giorno, e noi | ||
259 | 1886 | stupida, — disse Maria chinando il capo, — facevo sempre degli | ||
260 | 1886 | Avrà anche lui fatto il Natale solo, poverino. È | ||
261 | 1886 | dispiace? ¶ Clemenza Achard scosse il capo, come per dire | ||
262 | 1886 | singhiozzi, lamentandosi, tossendo, soffiandosi il naso. ¶ — Come, niente? Perchè | ||
263 | 1886 | Dite. ¶ — Piango perchè ho il raffreddore, ecco, — fece l | ||
264 | 1886 | del regno di sequestrare il numero 358 del giornale La | ||
265 | 1886 | giornale La Spira, poichè il suo articolo intitolato: Il | ||
266 | 1886 | il suo articolo intitolato: Il Monarcato, che cominciava con | ||
267 | 1886 | ripetevano tutti, a Napoli, il numero del telegramma, il | ||
268 | 1886 | il numero del telegramma, il titolo del giornale, il | ||
269 | 1886 | il titolo del giornale, il suo numero, il titolo | ||
270 | 1886 | giornale, il suo numero, il titolo dell’articolo, le | ||
271 | 1886 | nuovo nelle poltroncine, riprendendo il filo del loro discorso | ||
272 | 1886 | o dei loro pensieri. Il corrispondente di Catanzaro aveva | ||
273 | 1886 | a Maria Morra, dopo il telegramma del sequestro: ¶ — Valeva | ||
274 | 1886 | repubblicani, li chiamava straccioni, il corrispondente era socialista. Il | ||
275 | 1886 | il corrispondente era socialista. Il corrispondente di Cassino anche | ||
276 | 1886 | aveva mandato al diavolo il telegramma, dicendo a Clemenza | ||
277 | 1886 | voglio bene, non ho il coraggio di andare a | ||
278 | 1886 | nella sezione femminile: e il fischio lo aspettavano tutte | ||
279 | 1886 | quello che era avvenuto il giorno nella sezione femminile | ||
280 | 1886 | a momenti sarà qui il direttore. ¶ Quelle che facevano | ||
281 | 1886 | libri. Pasqualina Morra riportò il volumettino delle poesie di | ||
282 | 1886 | convenzione di Pietroburgo, per il servizio telegrafico internazionale. La | ||
283 | 1886 | guercio, — ora che viene il direttore, ditegli che mi | ||
284 | 1886 | chiese la direttrice guardando il vestito di lanetta bigia | ||
285 | 1886 | certi studenti… ¶ — Quando verrà il direttore, glielo dirò. ¶ Cristina | ||
286 | 1886 | al suo posto, dimenando il lungo corpo mascolino. Venne | ||
287 | 1886 | Direttrice, ora che viene il direttore, ditegli che vorrei | ||
288 | 1886 | porta donde soleva entrare il direttore. Era un piemontese | ||
289 | 1886 | porta la linea, dirimpetto il nome dell’ausiliaria che | ||
290 | 1886 | mentre ancora si cavavano il cappello e si sbottonavano | ||
291 | 1886 | cappello e si sbottonavano il paltoncino. E come ci | ||
292 | 1886 | oggi fra me e il corrispondente, se non ara | ||
293 | 1886 | che pareva un canto, — il che non è divertente | ||
294 | 1886 | segni non arrivano. Chiami il corrispondente, non ti sente | ||
295 | 1886 | guasta. I dispacci crescono: il ritardo è sempre di | ||
296 | 1886 | fossero amiche, per impedire il soverchio chiacchiericcio; univa sempre | ||
297 | 1886 | e l’altra sentiva il disprezzo. Queste galeotte del | ||
298 | 1886 | lungo viso caprino, covava il dispetto, lavorando a una | ||
299 | 1886 | fuori di posto: tutto il volto aveva la grassezza | ||
300 | 1886 | aveva la grassezza molle, il pallore di avorio delle | ||
301 | 1886 | toglieva i guanti e il mantello, chetamente e guardava | ||
302 | 1886 | Ida Torelli non aveva il busto, al solito, che | ||
303 | 1886 | inclinata, come si farebbe il còmpito di scuola. ¶ — Burrasca | ||
304 | 1886 | sette: ogni minuto squillava il campanello elettrico, qualcuno sopraggiungeva | ||
305 | 1886 | azzurro che le avvolgeva il cappello e la testa | ||
306 | 1886 | edizione Tauchnitz sempre sotto il braccio. Era Maria Immacolata | ||
307 | 1886 | trasmettere un telegramma, invocava il nome di Gesù e | ||
308 | 1886 | risata troppo alta, levava il capo e faceva: ¶ — Sts | ||
309 | 1886 | sulle macchine, chi svitava il coltellino d’acciaio che | ||
310 | 1886 | inchiostro, con un pennello, il cuscinettino girante, chi provava | ||
311 | 1886 | nella quiete mattinale, principiò il ticchettio dei tasti sulle | ||
312 | 1886 | sulla linea di Potenza. ¶ Il sole d’inverno, ora | ||
313 | 1886 | in grembo, nascoste sotto il grembiule di ufficio, diceva | ||
314 | 1886 | di ufficio, diceva silenziosamente il rosario; Pasqualina Morra, la | ||
315 | 1886 | distrazione che le risparmiava il lavoro; e le altre | ||
316 | 1886 | di carta e scrivendo il telegramma che era per | ||
317 | 1886 | Borrelli, facendo la dottoressa. ¶ Il telegramma d’amore continuava | ||
318 | 1886 | dolcissimo: l’uomo effondeva il suo amore in quel | ||
319 | 1886 | avversità del destino, nè il medesimo disprezzo di lei | ||
320 | 1886 | fu risposto. ¶ — Oh è il solito: ne giunge uno | ||
321 | 1886 | Pescara, terminando di ricevere il dispaccio, pensava al suo | ||
322 | 1886 | laurea, altri tre per il diploma di procuratore e | ||
323 | 1886 | po’ di clientela, o il posto di pretore in | ||
324 | 1886 | voi imparate a lasciare il posto? Che smania di | ||
325 | 1886 | spalle, andò a buttare il telegramma nella buca della | ||
326 | 1886 | interessa, vi fa abbandonare il lavoro. Se non mettete | ||
327 | 1886 | promesso di non rivelare il segreto telegrafico: il miglior | ||
328 | 1886 | rivelare il segreto telegrafico: il miglior mezzo, è di | ||
329 | 1886 | occupazioni, come intorpidite. Solo il tasto di De Notaris | ||
330 | 1886 | ordine che si abbassassero: il direttore predicava sempre l | ||
331 | 1886 | di vetro che proteggeva il piccolo parafulmine: il bottoncino | ||
332 | 1886 | proteggeva il piccolo parafulmine: il bottoncino di un tasto | ||
333 | 1886 | più. Eppure era questo il peccato più frequente, commesso | ||
334 | 1886 | Foggia. Costui, dopo trasmesso il telegramma amoroso, aveva subito | ||
335 | 1886 | le dispiaceva di reggere il moccolo, che l’amore | ||
336 | 1886 | era una bellissima cosa: il corrispondente aveva risposto che | ||
337 | 1886 | e si battano contro il mio libro, o tra | ||
338 | 1886 | la prefazione è ambiziosa, il romanzo è povero. La | ||
339 | 1886 | prefazione promette assai e il romanzo mantiene poco o | ||
340 | 1886 | domandato più volte. Come il potente analizzatore di Germinie | ||
341 | 1886 | L’ambiziosa prefazione spiega il mistero: Goncourt non ha | ||
342 | 1886 | e deve essere indifferente. Il romanzo della Rosa si | ||
343 | 1886 | dramma della Rosa, poichè il dolce fiore, nascosto dietro | ||
344 | 1886 | nella vita femminile, ma il motto sconfortato di Giobbe | ||
345 | 1886 | I filosofi positivisti risolvano il problema: quanto a me | ||
346 | 1886 | che nelle tragedie antiche il protagonista vero era il | ||
347 | 1886 | il protagonista vero era il coro, e di aver | ||
348 | 1886 | nelle commedie di Aristofane il protagonista è il popolo | ||
349 | 1886 | Aristofane il protagonista è il popolo. L’istinto, dunque | ||
350 | 1886 | delle novelle corali, ove il movimento viene tutto dalla | ||
351 | 1886 | le cose finite ricominciavano, il dolore rideva, la morte | ||
352 | 1886 | Come Maria Vitale schiuse il portoncino di casa, fu | ||
353 | 1886 | pienotte impallidirono pel freddo; il corpo giovenilmente grassotto rabbrividì | ||
354 | 1886 | sui chiassuoli sudici: e il cielo aveva la chiarezza | ||
355 | 1886 | troppo presto, — pensò. ¶ Battè il piede in terra, pel | ||
356 | 1886 | Così, alla mattina, cominciava il fastidio: la madre si | ||
357 | 1886 | sto alzando. ¶ Ma poichè il sonno riabbatteva sul lettuccio | ||
358 | 1886 | vinta: e qui interveniva il padre, l’ebanista, con | ||
359 | 1886 | che se ne prendeva il Governo per la ricchezza | ||
360 | 1886 | va a Toledo, incontrò il caffettiere ambulante, che portava | ||
361 | 1886 | che portava in giro il suo fornelletto, con le | ||
362 | 1886 | sonno perduta. Dove andare? Il venticello gelido la infastidiva | ||
363 | 1886 | miseria, dolore infantile: chinando il capo come a rassegnazione | ||
364 | 1886 | poveri che non hanno il soldo per la sedia | ||
365 | 1886 | di paglia, e appoggiò il capo alla spalliera del | ||
366 | 1886 | i fratelli, le sorelle, il compare, i superiori, i | ||
367 | 1886 | nuca diffondersi lentamente per il corpo: dormiva, con la | ||
368 | 1886 | faccia tra le mani, il cappello venuto giù sulla | ||
369 | 1886 | le gambe immobili e il busto penosamente inchinato: dormendo | ||
370 | 1886 | scostare le sedie, spazzare il pavimento marmoreo. A un | ||
371 | 1886 | amorosa, Maria Vitale crollando il capo sulle miserie umane | ||
372 | 1886 | aprivano al pubblico, sotto il portico, nell’interno del | ||
373 | 1886 | balcone di mezzo, dietro il largo scudo di metallo | ||
374 | 1886 | appoggiato all’inferriata, guardando il cielo mattinale. ¶ — Chi è | ||
375 | 1886 | servizio questa notte. ¶ Per il largo scalone, Cristina Juliano | ||
376 | 1886 | piedi enormi. Portava ancora il cappello di paglia bianca | ||
377 | 1886 | lo spavento che produceva il suo occhio guercio, bianco | ||
378 | 1886 | capelli biondissimi, ondulati, che il vento aveva scomposti; ma | ||
379 | 1886 | vento aveva scomposti; ma il vento aveva reso più | ||
380 | 1886 | Galante, l’inserviente, mostrando il suo viso appuntito e | ||
381 | 1886 | di tutte quelle ragazze, il frasario di ufficio, sgrammaticato | ||
382 | 1886 | casa: quelle meno povere, il ricamo o l’uncinetto | ||
383 | 1886 | ausiliarie e delle giornaliere, il regolamento interno, l’ultimo | ||
384 | 1886 | una parte in colonna, il numero d’ordine che | ||
385 | 1886 | Il rombo vesuviano cominciò il giorno ventidue aprile 1872, all | ||
386 | 1886 | a cui si univa il tremore dei vetri, mai | ||
387 | 1886 | strade donde si vedeva il Vesuvio, salirono su tutti | ||
388 | 1886 | vedeva. Ma non diminuiva il rombo, per cui pareva | ||
389 | 1886 | alla via di Porto; il boato pareva venisse dalle | ||
390 | 1886 | i piedi dei viandanti. Il direttore della Scuola normale | ||
391 | 1886 | venivano dalla Università, dove il rettore aveva sospese le | ||
392 | 1886 | onore di Maria Immacolata, il predicatore si fermò, abbreviò | ||
393 | 1886 | abbreviò della metà almeno il suo discorso, fece dire | ||
394 | 1886 | signora Malagrida, si sparse il terrore: una delle ragazze | ||
395 | 1886 | Sant’Anastasia, villaggio sotto il Vesuvio, gridava, piangeva, si | ||
396 | 1886 | di che si trattasse; il teatro San Ferdinando è | ||
397 | 1886 | al ponte della Maddalena, il rombo si sentiva più | ||
398 | 1886 | decadde, tutti prestavano orecchio, il ballo dei vetri urtava | ||
399 | 1886 | cuscini, per non sentire il ballo dei cristalli. A | ||
400 | 1886 | per forza rimasero deserti. ¶ Il pomeriggio pareva lunghissimo, solo | ||
401 | 1886 | sulle vie alte donde il vulcano poteva essere visto | ||
402 | 1886 | sul versante opposto, minacciando il villaggio di Ottaiano, e | ||
403 | 1886 | e se ne vedea il larghissimo sviluppo alle spalle | ||
404 | 1886 | quasi orizzontale, discendeva verso il mare, tagliando il Vesuvio | ||
405 | 1886 | verso il mare, tagliando il Vesuvio in tutta la | ||
406 | 1886 | s’era diradata completamente; il purissimo cielo stellato di | ||
407 | 1886 | riflesso, sino allo zenit; il quietissimo mar Tirreno, nei | ||
408 | 1886 | Tre incendi: la montagna, il mare, il cielo — e | ||
409 | 1886 | la montagna, il mare, il cielo — e insieme una | ||
410 | 1886 | rumore di onde; anzi il mare era pieno di | ||
411 | 1886 | donde si scopriva tutto il Vesuvio, era la famiglia | ||
412 | 1886 | e nel mare, ed il senso del pericolo avevano | ||
413 | 1886 | del suo fidanzato, chinava il capo, come compresa di | ||
414 | 1886 | così dolci cose, tremava, il viso le ardeva, le | ||
415 | 1886 | di invitati si accalcava; il padrone dell’albergo, uomo | ||
416 | 1886 | la montagna gli faceva. Il contino Geraci aveva procurato | ||
417 | 1886 | donde si scopriva tutto il golfo: dal pianoforte attorno | ||
418 | 1886 | altre ragazze, si vedeva il bagliore immenso dell’eruzione | ||
419 | 1886 | circondavano, mentre ella abbassava il capo, paurosa, nervosa; e | ||
420 | 1886 | di rassicurarla, ecco, se il pericolo cresceva, sarebbero partite | ||
421 | 1886 | Divino Amore era arrivato il Pungolo con le notizie | ||
422 | 1886 | De Marco la soccorrevano; il gobbo aveva letto il | ||
423 | 1886 | il gobbo aveva letto il giornale, impallidendo, pensando che | ||
424 | 1886 | amanti che si abbracciano. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …Il Pungolo dava la prima | ||
425 | 1886 | studente in medicina, — ritrovato il corpo. ¶ Tommaso Vanacore — guida | ||
426 | 1886 | Tommaso Vanacore — guida, — ritrovato il corpo. ¶ Guido Castelforte — anni | ||
427 | 1886 | dottore in medicina — ritrovato il corpo, abbracciato con quello | ||
428 | 1886 | tutti, non fu ritrovato il corpo. Trovato un pezzo | ||
429 | 1886 | d’oro liquefatto: forse il serra collo d’oro | ||
430 | 1886 | alunne interne non udivano il segno: le esterne seguitavano | ||
431 | 1886 | inzaccherate, i libri sotto il braccio, una scatola di | ||
432 | 1886 | i colletti bianchi e il nastro di velluto nero | ||
433 | 1886 | Froio aveva sempre esercitato il mestiere di usuraio, ma | ||
434 | 1886 | aveva dato anche lei il denaro a usura, così | ||
435 | 1886 | bene, così duramente, che il padrone, ammirato, le aveva | ||
436 | 1886 | da Franceschella, aveva reso il cento per cento; tanto | ||
437 | 1886 | Franceschella, che subito dopo il matrimonio era diventata donna | ||
438 | 1886 | non erano avari, e il desiderio degli onori li | ||
439 | 1886 | tribù di adoratori, finanche il contino Geraci, si era | ||
440 | 1886 | quotidianamente; anche quella sera il figliuolo del calzolaio era | ||
441 | 1886 | occhiali sul naso e il suo bel vestito di | ||
442 | 1886 | Fondo, per poter fare il matrimonio, erano indiavolate per | ||
443 | 1886 | per sapere da lui il gran segreto. Era dunque | ||
444 | 1886 | viste delle belle! E il fermento attraverso tutte quelle | ||
445 | 1886 | pignatta! ¶ Lui stesso offrì il braccio a donna Clementina | ||
446 | 1886 | erano preparate come per il cotillon, a coppie di | ||
447 | 1886 | la pignatta, per prendere il famoso braccialetto. In mezzo | ||
448 | 1886 | di scopa in mano. Il primo uomo da bendarsi | ||
449 | 1886 | nella sala, gli consegnarono il manico della scopa, poi | ||
450 | 1886 | aver tastato un po’ il terreno, alzò il manico | ||
451 | 1886 | po’ il terreno, alzò il manico della scopa, con | ||
452 | 1886 | da dover subire. E il turno degli uomini seguitava | ||
453 | 1886 | uomini seguitava, tutti chinavano il capo, sotto le mani | ||
454 | 1886 | Santoro, che annodava loro il fazzoletto dietro la nuca | ||
455 | 1886 | colpo a vuoto, strappavano il fazzoletto subito, come se | ||
456 | 1886 | colpi, brevi, furiosi, infrangendo il regolamento che permette un | ||
457 | 1886 | colpo solo: alcuni davano il colpo per disimpegno, scettici | ||
458 | 1886 | rumorosamente: quando Gelsomina annodò il fazzoletto rosso intorno alla | ||
459 | 1886 | di Ciccillo de Marco, il gobbo, fu un minuto | ||
460 | 1886 | grande silenzio, improvviso, strano: il gobbo non pensò, non | ||
461 | 1886 | tutto sorridente, lusingato: e il premio era triplice, un | ||
462 | 1886 | era infilato un pomodoro. Il gobbo mise il berretto | ||
463 | 1886 | pomodoro. Il gobbo mise il berretto coraggiosamente, prese la | ||
464 | 1886 | coraggiosamente, prese la tabacchiera, il bastone umoristico, e raccolti | ||
465 | 1886 | chi portava in giro il suo dono, tutti erano | ||
466 | 1886 | ogni costo di accaparrarsi il gobbo de Marco, ma | ||
467 | 1886 | per malignare. ¶ Tutte sognavano il braccialetto d’oro, con | ||
468 | 1886 | perchè le stringeva troppo il fazzoletto, che tastò col | ||
469 | 1886 | Mimì Falabella, dandogli addosso il manico della scopa, che | ||
470 | 1886 | la creta. ¶ — Ci vuole il ferro, una cura di | ||
471 | 1886 | del suo tacco, mancò il colpo, tornò zoppicando al | ||
472 | 1886 | che non stringesse troppo il fazzoletto; tanto ella era | ||
473 | 1886 | la terza soffocava sotto il fazzoletto, ella aveva l | ||
474 | 1886 | sorelle De Pasquale; mettendole il fazzoletto, ad Annina, Federico | ||
475 | 1886 | piegò a sinistra, diede il colpo sulla spalliera di | ||
476 | 1886 | pacchettino di carta bianca, il premio; era un braccialetto | ||
477 | 1886 | lo zaffiro, lo smeraldo, il brillante, la perla; e | ||
478 | 1886 | con un piglio grazioso, il suo braccialetto di argento | ||
479 | 1886 | finale di galoppo: parte il treno per casa del | ||
480 | 1886 | casa del diavolo. ¶ V. ¶ Il rombo vesuviano cominciò il | ||
481 | 1886 | la mano, ella chinava il capo umiliata e confusa | ||
482 | 1886 | pietà, la curiosità fredda, il biasimo, il disprezzo; ella | ||
483 | 1886 | curiosità fredda, il biasimo, il disprezzo; ella sentiva sovra | ||
484 | 1886 | ella sentiva sovra sè il vario giudizio della gente | ||
485 | 1886 | cui la copriva; e il nobile sacrifizio della sua | ||
486 | 1886 | lui, mentre Federico Pietraroia, il filodrammatico, declamava il Pranzo | ||
487 | 1886 | Pietraroia, il filodrammatico, declamava il Pranzo in famiglia, di | ||
488 | 1886 | Caputo era andata presso il gobbo, Ciccillo De Marco | ||
489 | 1886 | tanto per cominciare. E il gobbo maligno, si lasciava | ||
490 | 1886 | faceva lo scontento, crollava il capo, diceva di no | ||
491 | 1886 | battevano la musica, agitavano il capo, presi dalla loro | ||
492 | 1886 | per ballare con lui il waltzer, come era stabilito | ||
493 | 1886 | tutte le ragazze ballavano il primo ballo con l | ||
494 | 1886 | cercava Enrichetta per aprire il ballo. E alla musica | ||
495 | 1886 | che ballavano, facendo tremare il pavimento, con l’allegrezza | ||
496 | 1886 | di ballare, egli era il direttore della sala, faceva | ||
497 | 1886 | direttore della sala, faceva il tiranno, si accapparrava le | ||
498 | 1886 | voce: ¶ — Perchè non girate il waltzer? ¶ — Perchè non mi | ||
499 | 1886 | Casale che faceva svolazzare il suo breve strascico di | ||
500 | 1886 | busto di Parigi e il suo vestito di madame |