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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Olindo Guerrini, Preludio, 1890

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
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pensare alla prefazione. Così il signore Iddio, dopo aver
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imagine e somiglianza. Ma il pubblico, che non è
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che la prefazione o il preludio, che stanno sul
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ad esser composti. ¶ E il buon pubblico erra. Che
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un essere perfettamente illogico; il che lo distingue dai
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debba esser fatta dopo il resto. Nella prefazione l
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prefazione l'autore riassume il contenuto dell'opera, indica
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indica l'ordine, espone il metodo seguito e passa
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loro fedina criminale e il loro stato di famiglia
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superiorità, la virtù propria, il proprio genio. Ora tutte
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l'altare, si fabbrica il tempio e gratifica sè
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che in quel giorno il sole si oscurerà perchè
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oscurerà perchè sarà prossimo il giudizio universale. ¶ Ad ogni
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in carreggiata, qualunque sia il genere o la fortuna
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un dramma musicale. Ivi il maestro espone o riassume
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ad uno al pubblico, il quale per lo più
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fa dopo la conclusione: il che era da dimostrare
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opera e di propiziarsi il lettore, riuscendo come sempre
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vero quel che dice il Pascal che l'io
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l'io è odioso. ¶ Il costume latino, anzi più
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pretesto di illuminar bene il lettore, non si risale
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sanno dirci appuntino se il coccio fu di un
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di un Ligure, se il vasaio fu bello o
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brutto, ammogliato o scapolo. Il che importa molto alla
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erudita seccatura ed infliggervi il supplizio della storia e
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perchè tanto fu lieto il loro beato cielo che
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intelletto che fossero mai. Il buon gusto fiorì tanto
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suolo dell'Ellade, che il suo profumo penetrò perfino
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A poco a poco il decadimento non ebbe più
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libro. ¶ A tanto giunge il demone della prefazione, e
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imperversare della prefazione, che il pubblico irritato, nauseato, si
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ai tempi di Plinio il giovane le prefazioni erano
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non si augurano ora il ritorno di quella felice
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fretta e stimano perduto il tempo speso nei preamboli
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tempo speso nei preamboli. Il commensale che ha l
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cosa gli preme, salta il proemio ed entra subito
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La paura di perdere il capo non gli fece
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preamboli sono dimenticati. ¶ Ebbene, il pubblico ha sempre fretta
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sempre fretta. Vuol conoscere il libro e non l
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come son bello! Ma il lettore vuole il libro
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Ma il lettore vuole il libro e non le
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tanto bisogno di convincere il prossimo della perfezione dell
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pagine serenamente e comincia il libro. L'autore insiste
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volgono contrarie alla prefazione; il Dio delle battaglie sorride
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vinti ed inflissero loro il supplizio di questi prologhi
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fece. Mutate le sorti, il prologo fu sepolto a
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o Sibille per predire il suo prossimo ritorno alla
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del sepolcro. Vedete anche il preludio dei drammi per
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dei drammi per musica, il quale, o arieggia alla
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e scuoiano senza pietà il povero ingenuo che cade
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inghiottire la prefazione sotto il nome di preludio, di
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O commettendo ad altri il mandato di perpetrare il
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il mandato di perpetrare il misfatto premettendo al libro
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non sia stato teso. Il Manzoni inventò un brano
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trappola della prefazione. ¶ Quando il lettore c'è caduto
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inferocisce, e vede dappertutto il fantasma della prefazione che
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fondo non sono prefazioni. Il prologo del Decamerone è
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prologo del Decamerone è il racconto della peste, l
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esposizione di principii filosofici, il proemio al Cromwel un
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possono stare assolutamente senza il libro e non sono
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e nella maledizione, e il lettore che si sente
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cogli occhi sospettosi; indovina il nemico, come la colomba
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colomba lo sparviere; fiuta il pericolo da lontano, lo
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coll'anima guasta e il fegato avvelenato, e non
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tribola e lo caccia, il fratricida Caino! ¶ Ma se
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di un preambolo? È il mio caso. Io sono
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viva. D'altronde ricordai il detto di uno Svizzero
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uno Svizzero arguto, secondo il quale l'amore prima
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inamidati, troppo accademici, e il pubblico troppo esigente, troppo
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non si stabilisce tra il conferenziere e gli ascoltatori
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e gli ascoltatori; o il primo fa morire i
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o i secondi ammazzano il primo colla disapprovazione. In
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morte, è l'instituzione. Il giusto, secondo il solito
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instituzione. Il giusto, secondo il solito, muore pel peccatore
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fra i lettori ed il pubblico è diventata quasi
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tutte le cose umane il loro aspetto e la
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voi, egregie Signore, sfiderebbero il pericolo di qualche momento
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e sette fanciulle cominciarono il più lieto corso di
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Infatti, che altro è il Decamerone se non una
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sempre vana di sapere il perchè delle cose, ecco
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rinascere la conferenza, e il Ficino negli Orti famosi
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dell'antica ebbe tutto, il genio, la gloria e
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speranza la virilità, venne il doloroso periodo della scienza
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e di scetticismo. Già il Machiavelli leggeva i discorsi
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dei fenomeni universali, ma il segreto dei fatti e
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e delle coscienze contemporanee. Il vero, il freddo vero
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coscienze contemporanee. Il vero, il freddo vero, rimane immobile
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acqua perigliosa e guata il passato e si propone
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di dipingervi per ora il lontano periodo delle origini
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lontano periodo delle origini, il principiare dei Comuni, della
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dell'arte. Eccola, sotto il patrocinio di illustri uomini
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voi, concittadini suoi, spetta il farle accoglienze oneste e
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Si trattava di menare il can per l'aia
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ora, tanto per cominciare. Il che mi sia di