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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Calisto Bassi, Gerusalemme [traduzione da Alphonse Royer e Gustave Vaëz], 1847

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
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Visconte di Bearn, Tenore ¶ Il Conte di Tolosa, Baritono
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Harem, Popolo di Ramla ¶ Il primo atto a Tolosa
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a Tolosa nel 1095 dopo il Concilio di Clermont. Gli
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serve di comunicazione fra il palazzo e la Cappella
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gesto. ¶ GASTONE: Vano è il timor; ma separarci è
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guerra ingiusta egli uccideva il mio! ¶ ELENA: Questa mane
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adunque? ¶ GASTONE: Io spegnerò il mio sdegno!... ¶ Ma... s
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Dame. ¶ CORO: Or ecco il giorno propizio uscio ¶ Che
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Che appien cessato sarà il dolor: ¶ Quel dì che
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brillò sincera, ¶ Di guerra il grido non s’ode
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SCENA TERZA ¶ I Precedenti, il Conte, Elena, Ruggero ed
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santa Crociata ¶ Chiede riconciliati il ciel vederne... ¶ Più nessun
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Grazie, mio Dio! ¶ Scelta il mio cor l’avea
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appena! ¶ Ah! ne protesse il cielo ancor. ¶ GASTONE: Sogno
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di chiedere stanco era il cor. ¶ RUGGERO: (No; la
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L’ansia gelosa che il cor m’invade ¶ Fa
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invade ¶ Fa più terribile il mio furor.) ¶ CORO: Egli
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cerchi un braccio ¶ Che il mio furor secondi. ¶ (Sorte
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Cavalieri si avanzano: tolgono il mantello dalle spalle del
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fratelli brandiamo la spada. ¶ Il canto di guerra dovunque
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morte la santa rugiada! ¶ Il cor dell’iniquo sia
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Cappella ove sentesi intuonare il seguente:) ¶ CORO RELIGIOSO: Se
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mali e del dolore, ¶ Il derelitto, il povero ¶ Volge
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del dolore, ¶ Il derelitto, il povero ¶ Volge fidente il
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il povero ¶ Volge fidente il core; ¶ E gli sorridi
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di cantici ¶ Più lieti il dì novel. ¶ (Nel tempo
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pel mio rival pregate il cielo! ¶ Per tua figlia
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Odesi ripetere nella cappella il canto religioso.) ¶ Del mistero
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canto religioso.) ¶ Del mistero il più profondo ¶ Ti ricopri
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ricopri, o foco impuro; ¶ Il tormento al quale induro
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che in petto ascondo ¶ Il rival sarà colpito, ¶ E
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stesso in me. ¶ (Conducendo il soldato sino ai gradini
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un mantel ricopre ¶ È il mio fratel che adoro
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adoro, ¶ L’altro è il nemico mio... ¶ Vibra!... perire
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Vibra!... perire ei de. ¶ (Il soldato penetra nella cappella
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Far dovremo in Palestina!... ¶ Il bel sesso appien contento
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di noi si mostrerà. ¶ (Il canto religioso si fa
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supplizio eterno ¶ Verrà che il danni amor. ¶ Ma qual
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Si pone in ascolto, il soldato esce dalla Cappella
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dai Cavalieri): Si arresti il traditor! ¶ All’assassin! ¶ (Alcuni
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gioja ¶ Tutto m’inonda il cor.) ¶ SCENA SETTIMA ¶ I
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l’Ambasciatore di Roma, il Conte, e tutto il
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il Conte, e tutto il Coro. ¶ CASTONE: Correte! ¶ RUGGERO
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di vita privo? ¶ GASTONE: Il tuo fratello! ¶ RUGGERO (come
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colpito da fulmine): Oimè! ¶ (Il Conte, ferito, discende i
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disperazione.) ¶ GASTONE: State: seguir il misero (ritenendo Elena:) ¶ Concesso
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piedi di Ruggero.) ¶ CAVALIERI: Il vile è quello ¶ Sicario
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sciagurato!!... è quello, ¶ Quello il nemico mio!... ¶ CAVALIERI: Vendetta
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Del cielo è ratto il fulmine. ¶ A te sventura
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Del cielo è ratto il fulmine, ¶ Sventura eterna a
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barbaro?... ¶ Ah! tu disvela il perfido, ¶ Mio Dio!... deh
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Mio Dio, tu svela il perfido: ¶ Proteggilo, difendilo... ¶ Colpevole
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Raggiunto un dì sarà. ¶ Il sangue sparso innalzasi, (a
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sei tu! ¶ Reca altrove il tuo misero stato, ¶ E
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ogni ben farà privo il mio core! ¶ Detestato, abborrito
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scontar d’altri debba il delitto, ¶ Non negare al
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scalzi piedi io corsi il cammin santo, ¶ E qui
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si mostra ancor. ¶ Ed il Signor clemente ¶ La fé
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par del cristiano ¶ Venera il mussulmano Interrogare io vo
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ei mosse ¶ Per celarvi il suo scorno; e vien
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Un giorno combattendo... ¶ Ma... il suo valor tremendo ¶ Inutile
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Dio! dunque vano è il tuo pegno? ¶ Qui morrem
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sospesa!... ¶ Del perdon se il bell’astro non brilla
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TUTTI: Ah! ne intese il Signor! ¶ SCENA QUINTA ¶ Arriva
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soldati compariscono a cavallo il Conte di Tolosa e
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Pellegrini, che s’inginocchiano. Il seguito del Corteggio si
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in Palestina! ¶ E quando il Sol di sua luce
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sua luce divina ¶ Abbellirà il creato, ¶ Avrem Gerusalemme al
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avanza): Qui s’appressa il sant’uom che venerato
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campion di Cristo, ¶ Che il suo vessil recate, ¶ La
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del mio core: ¶ Tradirebbe il rimorso un fratricida!...) ¶ Fra
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offre ¶ Per morire siccome il de’ un guerriero; ¶ Che
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inondò. ¶ Or s’innalzi il vessillo cristiano, ¶ Si disperda
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vessillo cristiano, ¶ Si disperda il nefando pagano... ¶ Sommo Iddio
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in marcia.) ¶ SCENA SETTIMA ¶ Il Divano dell’Emiro di
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io possa udir ancora ¶ Il suon de’ cari accenti
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fuggir morte ti attende. – ¶ Il ciel ti guardi!... ¶ UFFICIALE
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di tua stirpe ¶ è il nome? ¶ ELENA: A te
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dice:) ¶ Se non mentiva il labbro ¶ Conta sul favor
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Gastone! ¶ A 2: ¶ Ti benedica il cielo! ¶ ELENA: Oh! mio
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non sei reo. ¶ E il Dio che ti ha
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verrà, ben mio, seguendo ¶ Il pensier del nostro amor
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te ne prego. ¶ ELENA: Il mio fato al tuo
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smarrita l’anima, ¶ Ed il pensier fa incerto... ¶ A
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in lui soltanto è il vivere, ¶ Nel suo costante
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in te soltanto è il vivere, ¶ Nel tuo divino
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S’io deggio morire ¶ Il ciel mi conceda morire
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del fondo): Da lunge il vessillo ondeggia cristiano, ¶ Ovunque
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in te? ¶ Oh! torni il sorriso ¶ Sul mesto tuo
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E giunga in Ramla il crociato trionfante ¶ Il capo
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Ramla il crociato trionfante ¶ Il capo di costei cada
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martoro ¶ Su me cadrà il furor d’un padre
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me, Signore! ¶ Tempra, che il puoi tu solo, il
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il puoi tu solo, il mio dolore. ¶ Son vani
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poi Gastone. ¶ DONNE (traversando il teatro con ispavento): Chi
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barbaro sdegno?... ¶ Entro Ramla il Cristian penetrò. ¶ ELENA: I
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ELENA: Ma giunse qui il Crociato. ¶ CASTONE: Tuo padre
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Crociati irrompono nell’Harem. Il Conte di Tolosa arriva
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non son! ¶ CORO: Tu il se’. ¶ GASTONE: Il mio
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Tu il se’. ¶ GASTONE: Il mio destin si compia
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destin si compia! ¶ Ma il sangue voi versate ¶ D
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versate ¶ D’un innocente... il giuro! – ¶ Tormento un giorno
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Lasciar inulto – non può il Signor. ¶ V’inspira un
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demone – cotal delirio. ¶ Ed il martirio – del mio tesor
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martirio – del mio tesor. ¶ Il sangue sparso – la colpa
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Oh disonore! ¶ CORO: Muoja il crudel! ¶ ELENA: Agli occhi
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Dio che vigila – sopra il mortale! ¶ Sta nelle tenebre
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scempio ¶ Questa disperdere – fatalità. ¶ (Il Conte prende per un
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da Penitenti che portano il suo elmo, il suo
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portano il suo elmo, il suo scudo e la
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un Araldo, un Carnefice, il Popolo di Ramla. ¶ GASTONE
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Scuoti a me innanzi il mio vessillo. ¶ AMBASCIATORE: Arresta
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mio!... ¶ AMBASCIATORE: La legge il vuol!... ¶ GASTONE: Gran Dio
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palco ove trovasi già il carnefice; l’Araldo vi
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All’empio ¶ Non mercé! ¶ (Il carnefice con una mazza
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suo duol fa oppresso il cor! ¶ AMBASCIATORE E CAVALIERI
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Non pietade! non mercé! ¶ (Il carnefice rompe lo scudo
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di Gastone): ¶ Questo è il brando d’un infame
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Non pietade! non mercé! (Il carnefice spezza la spada
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invocato ¶ Nel colpisca irato il ciel. ¶ GASTONE: Oh mio
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porterai l’obbrobrio e il tuo reato ¶ Innanzi a
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oltraggiato; ¶ Tu che distingui il reo dall’incolpato, ¶ Fa
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TUTTI: Sovra quel colle il Nazaren piangea ¶ Sulla città
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città fatal; ¶ E questo il monte onde salute avea
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monte onde salute avea ¶ Il misero mortai! ¶ Deh! per
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Ecco arriva, ecco arriva il Dio vivente, ¶ Terribile guerrier
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siccome a me obbedite! – ¶ Il perverso assolvete; ¶ Mentr’io
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giorni tuoi fiorenti, ¶ Se il Ciel ricusa accogliere ¶ Le
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fa gran Dio che il fulmine ¶ Colpisca il reo
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che il fulmine ¶ Colpisca il reo soltanto!... ¶ Le preci
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Tolosa. Elena, Isaura, poi il Conte, l’Ambasciatore di
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armi. ¶ (Alcuni Cavalieri seguirono il Conte. Gastone comparisce l
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domata: ¶ Qual nome è il tuo? ¶ GASTONE (rialzando la
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ricoprir d’infamia ¶ Voleste il nome. In brani fatta
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angosciata all’Ambasciatore): E il dannereste a morte? ¶ GASTONE
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Cavaliero. ¶ RUGGERO: Arresta! ¶ CAVALIERE: Il solitario!... ¶ Ei soffre!... ¶ RUGGERO
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maledite... ¶ Or che apprendete il vero... ¶ In me... conosci
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vero... ¶ In me... conosci... il tuo... fratel!... ¶ TUTTI: Ruggero
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CONTE, AMBASCIATORE: Ciel! colpevole il fratello!... ¶ Oh mistero pien
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dopo di aver stretto il Conte fra le sue
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miei sguardi la città. ¶ (Il fondo della tenda si
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forti che t’aprono il cor.