Michele Giordano, Una selvaggia normalità, 2012

Dopolavoro e si dirigeva il più rapidamente possibile verso

i camerati, e poi il boato delle risa sgangherate

che si riverberava lungo il corridoio. ¶ "Camerati!" doveva urlare

sulla porta "Camerati! Silenzio! Il caposquadra Airoldi ci ordina

armarsi. ¶ "Che fate?" domandava il capitano Ezio Marini, sopraggiunto

Busnago." ¶ "Sarà meglio avvertire il capomanipolo Carminati" suggeriva Marini

e già gli inviava il giovane Fiorentino. ¶ Intanto Agostinelli

Gigi, Andrea. Presto. Andiamo." ¶ Il capomanipolo Alfonso Carminati era

che bazzicava sempre per il Dopolavoro. Non ricordava il

il Dopolavoro. Non ricordava il suo nome, ma la

gli si fece incontro. Il ragazzo scattò nel saluto

dichiarò con aria marziale "il capitano Marini Ezio vi

del Fascio." ¶ "Perché?" chiese il capomanipolo sforzandosi di dissimulare

capomanipolo sforzandosi di dissimulare il fastidio. ¶ "Si sta preparando

Galli. ¶ "Dove?" ¶ "A Busnago." ¶ Il capomanipolo non riuscì a

stupore che gli rabbuiò il volto, e si mosse

e si mosse verso il corridoio per prendere il

il corridoio per prendere il paltò. ¶ "Te finisset no

bene" mormorava Carminati con il volto ormai completamente indurito

arrivo. ¶ "Alt!" gridava "Sono il capomanipolo Carminati. Abbiamo bisogno

oscurità riconosceva a fatica il figlio di Airoldi, Enrico

padre?" domandava ancora, con il piede già sul predellino

noi!" echeggiarono tutti, mentre il caposquadra li raggiungeva già

gettato sulla rastrelliera dietro il bancone, scansando con una

Biffi si slanciarono verso il piano superiore, mentre Agostinelli

delle scale Airoldi teneva il pugnale levato nell'atto

sulla persona per evitare il peggio. Poco distante da

e uscì senza fretta. ¶ Il capomanipolo Alfonso Carminati non

davanti al bancone, infatti, il proprietario pesava tranquillamente lo

suo figlio Giulio era il banconiere allo spaccio della

Ripamonti si era accaparrato il servizio della pompa di

pronta la cena, mentre il giovane Giuseppe Mattavelli, in

piedi, scrutava con attenzione il corso della partita. A

di una mano, e il suo figlioletto Ambrogio, che

chiedergli di poter raggiungere il fratello Carlo, che siccome

più grande aveva ottenuto il permesso di gironzolare per

e sostava immobile con il coltello in mano e

Guerino Airoldi, che indossava il berretto da controllore della

arretrò di spalle verso il fondo del locale, ma

la porta e irruppe il giovanissimo Carlo Visconti. ¶ "Papà

corse anche lui verso il fondo del locale, dove

faa un casott. Scapé!" ¶ Il primo a entrare è

trambusto, lo afferra per il bavero della giubba e

giubba e gli pianta il coltello nel petto. Neanche

tutti!" grida Airoldi ostentando il pugnale e la pistola

tutti!" ¶ Nell'osteria è il putiferio. Tutti si accalcavano

fuori Crotti, Mattavelli e il giovane Visconti. Suo padre

faticosamente dal tavolo, perché il cuore malandato non gli

interrompendosi subito per vuotare il bicchiere "anche Costante dovrebbe

chiesa a fare solo il suo mestiere. Non è

è così? Eh, Giulio?" ¶ Il dispensiere cercò di dominare

parole. ¶ "Dovrebbe fare solo il sacrista, quello lì, non

sacrista, quello lì, non il vicepresidente della cooperativa" spiegò

tornare di sopra" disse il dispensiere. ¶ "Davvero non mi

e si avviò dietro il marito che arrancava con

un piccolo fastidio, che il suo nervosismo ormai dilagante

mentre si versava malvolentieri il penultimo bicchiere di vino

sbraitare, colmò di bestemmie il cielo e maledisse l

avete fatto?" ringhiò Airoldi. ¶ Il dispensiere non trovò una

so" riuscì a farfugliare il dispensiere oppresso dal timore

bocciolo fino a sfiorargli il volto "È mezzora che

sul brogliaccio la situazione. Il segretario Castelazzi aggiungeva una

lo scrutatore li nominava. Il suo nome era il

Il suo nome era il primo della lista, e

più niente da fare. ¶ Il furore per l'umiliazione

subita in cantina, che il dubbio di sbagliarsi e

ma non abbastanza affinché il segretario Castelazzi non sussultasse

boccata d'aria. Ormai il cielo terso si era

del tutto oscurato e il freddo cominciava a pungere

i paracarri che presidiavano il sagrato e intanto pensava

vün de Büsnach, mentre il caposquadra della Milizia Airoldi

controllore quando potevano schivare il biglietto, contadinacci bigotti e

osteria. Era sicuro che il furore gli avesse conferito

rovesciare con una manata il pesante bancone che stava

secco e preciso. ¶ Finalmente il caposquadra Airoldi ebbe chiaro

riuscì appena a balbettare il cantoniere, più impensierito che

più impensierito che sorpreso. ¶ Il controllore non lo degnò

Arlati, mi sembra" rispose il cantoniere con qualche esitazione

con qualche esitazione. ¶ "Dammi il numero" ordinò il controllore

Dammi il numero" ordinò il controllore "presto." ¶ Besana obbedì

interminabili. ¶ "Giuseppe Arlati? Sono il caposquadra della Milizia Airoldi

Airoldi Guerino" scandì brusco il controllore. ¶ Dall'altro capo

Allora vada lei" comandò il controllore "è una cosa

Io non posso abbandonare il mio posto" obiettò lentamente

mio posto" obiettò lentamente il capostazione, e poi si

aggiungere "lei dovrebbe saperlo..." ¶ Il controllore fece una pausa

e guardò senza vederlo il cantoniere che assisteva a

Pronto?..." s'informò allora il capostazione da Trezzo. ¶ "Pronto

pronto, sono qui" riprese il controllore con la voce

Va bene" rispose allora il capostazione "le assicuro che

al Dopolavoro. Appena arriva il treno da Bergamo, mando

treno da Bergamo, mando il conduttore, va bene?" ¶ "Va

però si sbrighi" disse il controllore, e attaccò sgarbatamente

controllore, e attaccò sgarbatamente il ricevitore. ¶ Alcuni minuti dopo

minuti dopo le otto il bigliettaio della stazione svizzera

Trezzo varcava di corsa il cancello del Dopolavoro e

svizzera della tranvia. Qui il Regime si prendeva cura

principalmente attraverso lo sport, il turismo e la cultura

la sede del Fascio, il comando locale della Milizia

a Busnago, per gustare il banchetto di ricompensa promesso

senza criterio per tutto il locale, uscirono in cortile

e rientrarono, coprendo inutilmente il dispensiere Angelo De Angeli

prendermi qualcosa da mangiare." ¶ Il dispensiere evitò di incrociare

in cucina. ¶ "Tu sei il fratello di Angelo?" domandò

stava in disparte, dietro il banco. ¶ "Sono il cognato

dietro il banco. ¶ "Sono il cognato" rispose il giovane

Sono il cognato" rispose il giovane. ¶ "Come ti chiami

si avvicinava schiamazzando lungo il corridoio. ¶ "Ecco, Gabriele" continuò

moto di fastidio mentre il giovane riponeva silenziosamente l

siete andati, oggi?" chiese il dispensiere, mentre rientrava con

un morso di pane. ¶ Il dispensiere si pulì le

Pozzi quando ebbe deglutito il boccone "a Busnago." ¶ "C

porta, e fece platealmente il saluto. ¶ Una breve ovazione

qua e là per il locale, ciascuno blaterando e

porgevano Pozzi o Agostinelli. ¶ Il dispensiere ordinò al giovane

Pozzi. ¶ "Non hai finito il discorso..." buttò lì, cercando

andato a preparare" disse il dispensiere. ¶ "Angelo vuol sapere

troppo tempo ad allestire il banchetto. Fu mandato prudentemente

dal dispensiere che prese il suo posto con più

metodo e solerzia. ¶ Appena il ragazzo uscì dal locale

Fiorentino Galli, e anche il suo amico Luigi Airoldi

credere che non fosse il figlio del caposquadra della

della Milizia di Trezzo. ¶ Il dispensiere richiamò il ragazzo

Trezzo. ¶ Il dispensiere richiamò il ragazzo dalla cucina e

accomodarono e pretesero che il vino venisse subito servito

pazienza, è pronto" annunciò il dispensiere appoggiando sulla tavola

bottiglia di vino, ma il suo umore era del

perché troppo grande era il timore di non essere

capace neanche di travasare il vino dalle damigiane? Dovresti

ultima occhiata alle lancette, il presidente Giulio Ripamonti aveva

Airoldi, che aveva represso il nervosismo fino alla conclusione

che piega avrebbero preso. ¶ Il sistema di voto, infatti

candidati al consiglio e il votante doveva cancellarne più

dodici, vale a dire il numero esatto dei membri

contrassegnare, sul brogliaccio che il segretario Angelo Castelazzi aveva

basso" gli aveva detto il dispensiere "ce n'è

dispensiere Giulio Bonanomi, contro il quale francamente non poteva

mentre invece lui e il contabile Visconti avevano fatto

con chi, ma per il momento era preferibile abbozzare

spesse e sode, e il suo petto florido, mentre

quando era chinata. Ma il marito e i pensieri

pensieri gli guastavano tutto il piacere. ¶ "Io veramente non

scaffale. Poi Airoldi continuò il discorso. ¶ "Se avesse un

lasciando per un attimo il discorso in sospeso "Visconti

che dalle altre parti. Il deficit non si spiega

a obiettare Airoldi, ma il dispensiere non stette neppure

le parole "bisogna trovare il codino in altre cose

impietriti, in attesa che il frastuono calasse. ¶ Alla fine

commenti mise ai voti il bilancio. ¶ "Chi è favorevole

l'assemblea" disse allora il presidente Ripamonti "i signori

presidenza ma nessuno aveva il coraggio di sollevare lo

sollevare lo sguardo verso il presidente Guerino Airoldi che

vicenda. Avevano votato tutti il bilancio perché volevano fregarlo

la testa, stendi bene il braccio e la mano

dovette invece abbozzare quando il medico condotto gli fu

di fronte. ¶ "Presidente" ricambiò il medico con evidente distacco

né tantomeno per fare il saluto fascista. ¶ Ci mancava

dottor Magnini per inasprire il suo umore infernale. Non

troppe volte aveva sentito il podestà e anche il

il podestà e anche il segretario Camisasca del Fascio

bene e in silenzio il suo lavoro, come il

il suo lavoro, come il bravo maestro Saggese, disturbava

Antonio..." s'informò ancora il presidente Airoldi. ¶ "L'è

Ma adesso aspettava che il fratello tornasse a dargli

fratello tornasse a dargli il cambio con la vacca

votare anche lui contro il presidente forestiero. Bastardi. ¶ "Ambrogio

sorriso luciferino, e stese il braccio verso la porta

andava svuotando. Ogni tanto il caposquadra lanciava un'occhiata

avrebbero rieletto. Avevano approvato il bilancio all'unanimità per

scheda non avrebbero scritto il suo nome, quello del

l'insediamento del seggio. Il dispensiere si era dileguato

un cenno secco con il capo. Andrea Villa, che

Andrea Villa, che era il più vicino all'uscita

a quelli che ostacolavano il loro passo verso l

la provinciale che attraversava il paese. ¶ Gli squadristi si

cooperativa, in attesa che il loro caposquadra li raggiungesse

annoiati a morte, avvilendo il loro bisogno di azione

lungo sospiro "avete fatto il vostro dovere. Adesso tornatevene

radiosa, quantunque gelida, anche il disgusto per le parole

disgusto per le parole, il torpore per l'inazione

per l'inazione e il bruciante effetto del congedo

un commento sulla mattinata. Il più rapido a concepirlo

che gli avrei fracassato il cranio a quello lì

in falsetto Agostinelli ""finché il presidente dell'assemblea mi

Agostinelli. ¶ Marino Solcia arrestò il passo voltandosi di scatto

disse bruscamente "avete sentito il vostro caposquadra? Avete fatto

vostro caposquadra? Avete fatto il vostro dovere. Torniamo a

verso Busnago "sta arrivando il tram. Il macchinista potrebbe

sta arrivando il tram. Il macchinista potrebbe averti visto

visto. Non hai nemmeno il porto d'armi, tu

lieta di aver evitato il secondo incontro con uno

carrozze dopo la sua. ¶ Il Dopolavoro di Trezzo ¶ L

Barozzi, senza attendere che il presidente gli desse la

non potè proseguire per il crescente subbuglio in cui

più appropriate per concludere il pensiero. ¶ "El vigila minga

Barozzi provò a riprendere il discorso con un certo

nuovo. ¶ "Un momento" protestò il presidente "adesso stiamo ragionando

Silenzio!" gridava invano anche il presidente. ¶ L'ispettore Muttoni

di pochi istanti: subito il trambusto diminuì fino a

di gelo, tanto che il presidente ricominciò a parlare

continuò "io capisco perfettamente il malumore dell'assemblea per

e scarico del gerente, il signor Giulio Bonanomi, che

del caso." ¶ Intervenne invece il presidente Airoldi in persona

personalmente a volere che il signor Bonanomi si occupasse

alimentare, vi ricordate? quando il signor Solcia dovette andarsene

fece appello agli squadristi. ¶ "Il dispensiere fa solo il

Il dispensiere fa solo il suo mestiere" ripeteva Filippo

muso dell'ispettore Muttoni "il dispensiere fa solo il

il dispensiere fa solo il suo mestiere." ¶ "È ora

forestieri." ¶ "Via anche Ripamonti." ¶ "Il dispensiere fa solo il

Il dispensiere fa solo il suo mestiere." ¶ Il segretario

solo il suo mestiere." ¶ Il segretario Angelo Castelazzi non

senza mezzi termini contro il presidente della cooperativa, contro

presidente della cooperativa, contro il suo braccio destro, il

il suo braccio destro, il segretario contabile Luigi Visconti

angolo, e perfino contro il vicepresidente Costante Ripamonti, che

inutile, tanto più che il nuovo consiglio da voi

assemblea finì di ridere, il segretario annotò sul verbale

Parolini e Alfredo Bonanomi. ¶ Il primo fu assai spiccio

chiare di elogio per il dispensiere Giulio Bonanomi e

e di censura per il presidente Airoldi e il

il presidente Airoldi e il contabile Visconti, mentre quelli

stesse cose. Quando venne il turno di Alfredo Bonanomi

invitarlo a entrare. ¶ Ma il vicebrigadiere parve infastidito da

grado... e poi se il dispensiere fosse incapace, bisognerebbe

restando in attesa che il presidente dell'assemblea gliela

tremore nella voce "finché il presidente dell'assemblea mi

loro posto c'era il dispensiere Giulio Bonanomi. Sospirò

Bonanomi. Sospirò e desistette. ¶ Il dispensiere Giulio Bonanomi se

ero via... ¶ "Bonanomi" chiese il presidente dell'assemblea, riscuotendolo

spiega un tale ammanco?" ¶ Il dispensiere fece qualche passo

un po' trasognata verso il tavolo della presidenza e

Non si spiega"?" chiese il presidente Giulio Ripamonti. ¶ "Significa

Giulio Ripamonti. ¶ "Significa" insistette il dispensiere, dopo una pausa

un moto di impazienza. Il dispensiere lo guardò esitando

sua opinione sul deficit. ¶ "Il libro di carico e

dirlo. Io so che il libro di carico e

scarico lo vedevano solo il presidente Airoldi e il

il presidente Airoldi e il vicepresidente Ripamonti." ¶ Nell'assemblea

brusio di commenti favorevoli. Il dispensiere continuò. ¶ "Però posso

voi arrivaste, ho incontrato il capomanipolo Carminati davanti al

ogni dubbio, se avevamo il permesso di andare a

come ci ha ordinato il nostro caposquadra, e lui

perfetta sincronia, facendo scattare il medio contro il pollice

scattare il medio contro il pollice, Marino e Gabriele

Marino e Gabriele scagliarono il mozzicone della sigaretta contro

mozzicone della sigaretta contro il telone di canapa. Piccole

nebbia lasciava ormai trasparire il profilo dei monti. ¶ "Oggi

se ci scappava anche il morto, alla fine, era

dal cielo, e nonostante il freddo pungente pareva proprio

freddo pungente pareva proprio il principio di una bella

prese a battere ritmicamente il piede contro la sponda

una tasca e strozzò il tessuto rivelando la sagoma

sagoma di una rivoltella. ¶ Il tram aveva impegnato il

Il tram aveva impegnato il tratto finale di strada

pubblicazione della notizia su "Il lavoro cooperativo", organo dell

nazionale della cooperazione, ma il parroco don Alfredo Bardelli

Ripamonti, che era anche il sagrestano, per una tale

di far mancare provvisoriamente il numero legale all'assemblea

cooperativa e di indirizzare il resto della famiglia in

dovettero rassegnarsi a ingannare il tempo almeno per una

febbraio, dunque, quando giunse il tram da Trezzo, c

diressero senza esitazione verso il fondo del locale, dove

alcuni avventori prendeva discretamente il largo scambiandosi occhiate apprensive

in piedi e facendo il saluto. ¶ "Bravi ragazzi, vi

via delle scale verso il piano superiore, passando per

Airoldi tornò nell'osteria, il locale era ormai vuoto

ormai vuoto. ¶ "Andiamo" disse il caposquadra, e tutti si

alla sala delle adunanze. ¶ Il malumore dei soci era

intollerabile. Airoldi raggiunse subito il tavolo della presidenza, dove

si erano già accomodati il vicepresidente Ripamonti, il podestà

accomodati il vicepresidente Ripamonti, il podestà e altri rappresentanti

l'altro, e rasentarono il muro per andare a

e quando sembrava che il frastuono calasse, qualche scoppio

certo punto. ¶ "Signori" insisteva il funzionario della Federazione "seduti

Cittadini" strillò alla fine il podestà "basta. Silenzio!" ¶ Approfittando

Angelo Crotti. Venne letto il verbale della seduta precedente

unanimità", annotò sul verbale il segretario. Anche la lettura

Muttoni snocciolava i dati, il brusio in sala cresceva

l'oratore. ¶ "Silenzio" ammoniva il presidente. ¶ Per qualche istante

certa quiete, ma poi il rumore ricominciava a crescere

fianco. D'altra parte, il pubblico era talmente numeroso

era talmente numeroso e il locale così piccolo che

vicino. ¶ Solo Guerino Airoldi, il podestà, l'avvocato Tenca

a sé. ¶ "Silenzio" ripeteva il presidente "lasciate terminare il

il presidente "lasciate terminare il signor Muttoni, poi ognuno

sua." ¶ Finalmente venne fuori il rospo: c'era un

già levati in piedi. ¶ "Il signor Muttoni conferma i

Airoldi ripose in tasca il portafogli per la seconda

guardò fuori, sperando che il contatto con il vetro

che il contatto con il vetro gelato riuscisse un

dove arrivava la vista il paesaggio appariva indifferenziato e

punto dell'intero tragitto il convoglio riusciva a superare

soggetto davvero" mormorò incrociando il suo sguardo. ¶ Fosse stato

compenso. Ma era stato il Fascio di Trezzo sull

Adda che aveva fatto il suo nome per quella

qualità essenziale per garantire il buon andamento delle cose

che a Busnago fosse il Partito popolare a voler

c'era proprio voluto il Fascio, con le sue

di Busnago nutrivano verso il controllore capo Guerino Airoldi

tempo libero faceva gratis il presidente della loro cooperativa

in quel momento, mentre il convoglio incrociava i primi

ore non riguardava soltanto il suo personale disaccordo con

pericolo prima di tutto il maresciallo Minella dei Carabinieri

Carabinieri Reali di Trezzo, il quale però si era

fare" gli aveva risposto il maresciallo Minella "non ho

nome, dopo aver fatto il saluto fascista "come capomanipolo

di Trezzo dovresti concedermi il comando di alcuni militi

di Busnago." ¶ Ma anche il capomanipolo Carminati si era

la milizia, ma solo il presidente della cooperativa. ¶ "Guerino

cooperativa. ¶ "Guerino" aveva risposto il capomanipolo Carminati "ma te

era una fortuna per il capomanipolo Carminati che fosse

capomanipolo Carminati che fosse il suo superiore nella Milizia

suo superiore nella Milizia. ¶ Il tram si era infilato

case con cui incominciava il paese. Rasentava le facciate

in quella lunga strettoia. Il macchinista ne aveva moderato

quel pomeriggio stesso per il loro servizio. ¶ Il convoglio

per il loro servizio. ¶ Il convoglio arrivò quasi in

era capace. Appena scorse il gruppetto, Edoardo Biffi si

se ne parlava neppure. Il servizio che andavano a

camicia nera faceva sempre il miracolo di evocare quella

E loro erano giovani. Il più giovane di tutti

al loro diretto superiore, il caposquadra Airoldi, e al

ai loro occhi rappresentava il tramite con gli anni

che dei ragazzini quando il duce aveva fondato il

il duce aveva fondato il Fascio a Milano, nel

Ventuno" rispondeva lui. ¶ "Come il figlio del tuo caposquadra

e qui faceva barcollare il giovane milite percuotendogli il

il giovane milite percuotendogli il petto con l'indice

la camicia nera." ¶ Quando il macchinista ebbe il via

Quando il macchinista ebbe il via libera dal capostazione

vuoto delle ruote, poi il convoglio si mosse a

mano sopra la testa "Il nostro caposquadra Guerino Airoldi

perché Carminati ha dato il permesso, ma senza divisa

Dopolavoro, mi sembrava chiaro." ¶ "Il capomanipolo ha dato il

Il capomanipolo ha dato il permesso" disse Enrico Bonfanti

riconoscenti a sua eccellenza il cavalier Benito Mussolini per

sovversivi, ritenevano giusto pagare il biglietto tutte le volte

e poi perché, qualora il principio di onestà che

temporaneo offuscamento, c'era il controllore capo Guerino Airoldi

anonima tranvie bergamasche, tuttavia il controllore Airoldi metteva uno

entrato fin dal 1925 con il grado di caposquadra, considerati

per poter meglio esprimere il desiderio di ordine e

la Milizia, della quale il duce era, non certo

quando la fede e il fegato contavano più di

esempio, che per raggiungere il luogo dell'azione fosse

azione fosse preferibile prendere il treno, o magari il

il treno, o magari il tram, e allora poteva

pretendere di far pagare il biglietto alla rivoluzione fascista

dei quali avevano dato il proprio sangue per la

Bergamo, a non pagare il biglietto c'era solo

anni, era scappato lungo il convoglio zeppo di operai

per non farsi acciuffare. Il suo collega lo aveva

mira. ¶ Sul tram dove il controllore Guerino Airoldi viaggiava

subito, per onestà verso il lettore, questa cruciale differenza

lettore, questa cruciale differenza. Il racconto che segue, infatti

ma anche a immaginare il tessuto molle della vicenda

un po' appannati per il freddo, e che ben

alcune questioni amministrative con il cantoniere della stazione della

motivi per essere irritato. Il motivo principale stava nel

state le elezioni per il rinnovo del consiglio, del

era quasi certo che il segretario amministrativo sarebbe stato

del consiglio avrebbe ricevuto il benservito e lui non

circolava la voce che il controllore Airoldi approfittava della

sorridente un sigaro. Ecco il tuo ritratto! diceva la

momento gli era sfuggito il sospetto che il mittente

sfuggito il sospetto che il mittente avesse voluto deriderlo

bestemmia assai meglio indirizzata. ¶ Il tram viaggiava ormai da

ripido dell'intero percorso. Il controllore, che stava riponendo

controllore, che stava riponendo il portafogli in tasca, mentre

freneticamente avanti e indietro il suo stantuffo minimo che

le aveva fatto guadagnare il nomignolo di gamba de

vista della signora con il volto oscurato da qualche

di tutte le altre. Il banconiere Giulio Bonanomi era

fino all'ultimo centesimo il mese passato. Era chiaro

parte, era stato proprio il banconiere Bonanomi a procurargli

pretendevano che lui e il suo segretario amministrativo Luisito

a estrarre dalla tasca il portafogli. ¶ 29-1-31 Busnago ¶ Signor Presidente

fosse riuscito a identificare il responsabile avrebbe potuto restituirgli

responsabile avrebbe potuto restituirgli il fatto suo. Quattro bei

cosa sto dicendo." ¶ Ma il tram non era il

il tram non era il luogo adatto per fare

luogo adatto per fare il confronto, e poi non

non c'era nemmeno il tempo per eseguirlo a

chiamare in causa nuovamente il capomanipolo Carminati, per via

impartiti agli squadristi. Anche il successivo imputato Marino Edoardo

deposizione rilasciata in istruttoria. ¶ Il commendator Curtino esaminò la

rimandiamo alla prossima seduta." ¶ Il giorno 16 marzo, alle ore

i beni materiali. ¶ "Trovai il Solcia" spiegò "nel locale

Desistette" gli fece eco il commendator Curtino annuendo con

commendator Curtino annuendo con il capo. ¶ "Sì, signor presidente

Sì, signor presidente" confermò il Barzaghi appagato da quella

da quella ripetizione. ¶ Poi il commendator Curtino si portò

che si lamentava per il colpo di sedia ricevuto

che avevamo fatto uscire." ¶ Il presidente tacque immobile e

che altro per formalità, il capitano Paolo Caliari, il

il capitano Paolo Caliari, il maresciallo Minella e il

il maresciallo Minella e il commissario Ugo Barbagallo, finché

rispose Vergani senza esitare. ¶ Il presidente si rivolse a

vero quanto sta affermando il Vergani. Mi limitai a

sbottò Carlo Vergani, ma il presidente lo fulminò con

al cancelliere. ¶ "Scriva" ordinò ""Il Vergani insiste su quanto

destra nella quale stringeva il pugnale vibrò una pugnalata

una pugnalata al Ripamonti il quale, senza profferir parola

mani al bancone lungo il quale andava scivolando accasciandosi

l'avvocato "lei conosce il significato delle parole "inarcare

No, signore, non so il significato delle parole "inarcare

inarcare la mano"" rispose il teste vergognoso. ¶ "Grazie, signor

Airoldi a presidente" ricordò il teste Muttoni "i soci

Guerino Airoldi?" chiese allora il presidente. ¶ L'avvocato Tenca

carattere energico, ma disciplinato". ¶ Il commendator Curtino lo guardò

una certa curiosità ma il teste non parve darsene

che lui aveva disciplinato il servizio della tranvia che

viaggiare senza biglietto, e il personale si era dimostrato

tollerante a queste infrazioni." ¶ Il presidente cercò di riportare

presidente cercò di riportare il discorso sul terreno dell

conosceva la vittima?" chiese. ¶ "Il Ripamonti era un buon

occhio la cooperativa per il fatto che veniva un

un po' a danneggiare il suo esercizio di osteria

Per ultimo venne sentito il contabile della cooperativa Luigi

salirono gli imputati?" chiese il presidente. ¶ Il teste acconsentì

imputati?" chiese il presidente. ¶ Il teste acconsentì. ¶ "Ci spieghi

a terra alquanto stordito." ¶ Il giorno dopo la Corte

cooperativa, di Giulio Ripamonti, il presidente dell'assemblea, di

di Angelo De Angeli, il dispensiere del Dopolavoro di

confermavano in vario modo il carattere arbitrario e brutale

È vero" le domandò il presidente "che chiuse di

per impedirgli di seguire il corso delle operazioni dello

lei, pronta e ferma. ¶ Il commendator Curtino rimase sorpreso

squadristi." ¶ "Ho capito" disse il commendator Curtino appagato. ¶ "C

chi è l'Airoldi"." ¶ Il commendator Curtino parve impressionato

degli squadristi, per indurre il padre e il fratellino

usciti da assassini, come il cancelliere aveva appena finito

così concepita: ¶ Informasi che il Caporale Crotti Aristide di

Corte d'Assisi [sic] il 14 marzo p. v. non

delle loro deposizioni. Infine, il dibattimento potè avere inizio

resa al giudice istruttore il presidente diede inizio all

interrogatorio. ¶ "Signor Airoldi" chiese il commendator Curtino "lei, quali

di preciso, quando chiamò il Solcia Marino al telefono

dare qualche cazzotto"?" chiese il presidente. ¶ "In verità" rispose

locali dell'osteria con il pugnale in mano fui

neppure necessario usare violenza." ¶ Il presidente sostò un momento

osteria armato di pugnale." ¶ Il commendator Curtino abbozzò un

attentamente." ¶ "Li perquisì" rimarcò il commendator Curtino. ¶ "Sì, signor

degli avventori?" domandò ancora il commendator Curtino. ¶ "Sì, signor

dal treno in corsa." ¶ Il presidente ricominciò ad affilarsi

ad affilarsi con delicatezza il mento. ¶ "Alle mie proteste

verso Vergani Carlo?" chiese il commendator Curtino. ¶ "Acqua passata

Lasci perdere" lo interruppe il presidente "dica piuttosto se

dica ancora" lo incalzò il presidente "se è vero

di colpire personalmente con il pugnale Ripamonti Mario uscendo

in cui egli sorreggeva il padre ferito." ¶ "Nego assolutamente

in cui egli sorreggeva il padre ferito." ¶ "Va bene

bene" disse con calma il presidente, prendendosi una pausa

se pronunciasse un'ovvietà "il risultato delle elezioni non

di presidente della cooperativa." ¶ Il commendator Curtino ebbe un

di nuovo ad affilarsi il mento. ¶ "Quindi lei nega

faccia gesti" lo ammonì il commendator Curtino. ¶ "Chiedo scusa

scambiato un'occhiata con il proprio avvocato. ¶ "Prosegua." ¶ "Ero

tanto Angelo Castelazzi che il vicepresidente della cooperativa Ripamonti

diversi testi affermano che il suo comportamento non fu

salvaguardare l'ordine" obiettò il presidente, mentre sfogliava le

quanti"." ¶ "Va bene" sospirò il commendator Curtino appoggiandosi alla

orologio e aggiunse "per il momento può bastare. La

alle ore 14.30" ¶ Fece trillare il campanello e si alzò

Gabriele Agostinelli ammise solo il possesso di un nerbo

effettivamente questo pericolo?" chiese il commendator Curtino. ¶ L'imputato

qualcuno, ma dopo che il nostro compagno Villa ricevette

Risponda alla domanda" ordinò il presidente. ¶ "Sì" rispose l

è scritto..." fece notare il presidente, poi ci ripensò

col pugno inarcato stringente il pugnale Pozzi Alberto, che

dalla porticina del retrobottega. ¶ Il cancelliere guardò il presidente

retrobottega. ¶ Il cancelliere guardò il presidente. ¶ "Vada avanti" disse

presidente. ¶ "Vada avanti" disse il commendator Curtino. ¶ Vedendo questa

mi sono immaginato che il Pozzi doveva aver ferito

cosa hai fatto Mario?" (Il Pozzi, che ha nome

zitto". ¶ "Basta così" intervenne il presidente, poi si rivolse

quel momento ne ebbi il sospetto." ¶ Il presidente si

ne ebbi il sospetto." ¶ Il presidente si affilò per

affilò per qualche istante il mento, poi chiamò a

si avvicina: solo, colpisce. Il Ripamonti stramazza. Così rapida

tutto ciò è avvenuto. Il Ripamonti Angelo non è

si può leggere che: ¶ Il Giudice istruttore presso il

Il Giudice istruttore presso il Tribunale civile e penale

degli altri tre. ¶ b) il primo, il terzo ed

tre. ¶ b) il primo, il terzo ed il quarto

primo, il terzo ed il quarto (Airoldi Guerino, Pozzi

dalla loro volontà, riportando il Vergani una lesione con

esecutivo del delitto. ¶ c) il primo (Airoldi Guerino) di

pugnale al detto Ripamonti, il quale riusciva a scansarlo

per avere in Busnago il 22/2/1931 in concorso e in

denunciato alla competente autorità il possesso di pugnali e

pugnali e l'Agostinelli, il Cereda, il Villa, il

l'Agostinelli, il Cereda, il Villa, il Biffi ed

il Cereda, il Villa, il Biffi ed il Barzaghi

Villa, il Biffi ed il Barzaghi altresì di pistole

dell'Autorità competente. ¶ h) il 2° il 3° il 4° il 5° il

Autorità competente. ¶ h) il 2° il 3° il 4° il 5° il 6° il

competente. ¶ h) il 2° il 3° il 4° il 5° il 6° il 7° l

h) il 2° il 3° il 4° il 5° il 6° il 7° l'8° e