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invenzioni verbali


Ada Negri, Il dono, 1936

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1936
X DICEMBRE MCMXXXV ¶ ∙ XIV ∙ ¶ IL DONO ¶ IL DONO ¶ Il
2
1936
MCMXXXV ¶ ∙ XIV ∙ ¶ IL DONO ¶ IL DONO ¶ Il dono eccelso
3
1936
IL DONO ¶ IL DONO ¶ Il dono eccelso che di
4
1936
mi fu dolcezza ¶ anche il pianto) non venne: ancor
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1936
Sarà domani. – Scorre intanto il fiume ¶ del mio sangue
6
1936
sua foce: ¶ e forse il dono che puoi darmi
7
1936
dono che puoi darmi, il solo ¶ che valga, o
8
1936
questo lento ¶ rinvenire è il risorgere di Lazzaro ¶ dal
9
1936
col mio nome ¶ e il senso della mia carne
10
1936
mia carne profonda ¶ e il palpitar del mio tenace
11
1936
ch'io non pensi il pallor di questo cielo
12
1936
cielo ¶ ai vetri, e il suo stupor, che rassomiglia
13
1936
alterna con la notte il giorno. ¶ Io ti prego
14
1936
notte ¶ piú non attenda il ritornar del sole. ¶ DOMANDA
15
1936
Fuggir non può nessuno il tuo ¶ dominio. Sei già
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1936
ogni speranza ¶ s'allunga il nero della tua grande
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1936
l'anima? Perché ¶ fra il basso peso della carne
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1936
peso della carne e il soffio ¶ in cui respira
19
1936
separarsi, cosí stretto è il nodo ¶ che lo strappo
20
1936
imbianca come un'alba il volto ¶ di chi trapassa
21
1936
dolce, dopo ¶ la scissione, il tuo riposo, o morte
22
1936
con l'amor che il tempo guida. ¶ Non piú
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1936
riposo ¶ della tua vita. Il fisso azzurro, immemore ¶ di
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1936
tuoni e lampi, stende il suo gran velo ¶ di
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1936
chiome ¶ delle foreste; e il sole il cuor t
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1936
foreste; e il sole il cuor t'accende ¶ come
27
1936
la morte. Ora che il grembo ¶ non dà piú
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1936
spoglia la pannocchia, rosso ¶ il vin nei tini, e
29
1936
tempo fugace: intatti; e il cuore ¶ vorrebbe, ma non
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1936
le strade e muto il cielo. ¶ Torno bambina: ho
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1936
non fosse, mamma, ¶ venuto il giorno a dissipar quell
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1936
a dissipar quell'alba. ¶ IL GIGLIO ¶ Ancor vivente è
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1936
GIGLIO ¶ Ancor vivente è il giglio ch'io fanciulla
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1936
messi. ¶ Ancor vivente è il giglio che sí bianco
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1936
so. Quando chiamarmi ¶ vorrà il Signore, io che strappai
36
1936
occhi di febbre, disperati: il resto ¶ era già terra
37
1936
so per quale ¶ tristizia il passo accelerai, né feci
38
1936
mio Dio, stanotte ascolta ¶ il rauco pianger delle rane
39
1936
tuoi silenzi, ¶ come fa il mar quando la luna
40
1936
notti in cui piú il male ¶ t'era martirio
41
1936
estremo: ché altra sosta il mondo, ¶ fuor della tomba
42
1936
e le procelle e il santo ¶ vero amor di
43
1936
scritto col sangue; e il tuo lungo patire ¶ e
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1936
tuo lungo patire ¶ e il tuo morire, – su di
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1936
or ch'è calato il sole: ¶ nubi di fiamma
46
1936
in paradiso. ¶ Qual nome il suo, fin ch'essa
47
1936
e un viso? ¶ Vano il saperlo. O tu, sorella
48
1936
all'avvampare dei geràni: il misto ¶ vibrar de' bei
49
1936
al buio, ad ascoltare ¶ il chioccolare delle fontanelle ¶ vicine
50
1936
delle fontanelle ¶ vicine – ed il silenzio ¶ delle lontane stelle
51
1936
sole! ¶ Io già respiro il marzo, in questa luce
52
1936
SPIRÈE ¶ Quando vedemmo, insieme, il grande arbusto ¶ di spirèe
53
1936
e fitti sí, che il fresco verde ¶ delle fronde
54
1936
risalirvi. Bombi ¶ ronzavano tra il folto delle rame ¶ fragranti
55
1936
amici, ¶ tutta l'annata il fior della spirèa, ¶ fiore
56
1936
vi splende a tergo il sole. ¶ Tali son forse
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1936
immobili foreste ¶ sottomarine; ma il rosaio in terra ¶ li
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1936
innervate ¶ di forza; e il ramo, in vetta, avrà
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1936
ramo, in vetta, avrà il suo fiore. ¶ LA PRIMA
60
1936
del rosaio ¶ che scavalca il muretto di ponente, ¶ risero
61
1936
le stellate siepi. ¶ Anche il pruno sanguigno, che da
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1936
la prima: ¶ né darà il maggio rosa che sia
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1936
verso i boschi e il fiume. ¶ Giaggioli d'una
64
1936
chiosco, sulla panca bassa. ¶ Il chiosco è tutto aggrovigliate
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1936
api intorno ¶ fa pesante il silenzio. Un'oppressura ¶ mi
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1936
le palme ¶ e sovra il lembo della veste accolgo
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1936
lembo della veste accolgo ¶ il puro dono che mi
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1936
e non distinguo ¶ fra il mio cuore che batte
69
1936
essa arrivi a rinfrescarmi il cuore. ¶ Io non so
70
1936
Io non so come, il suo contatto placa ¶ del
71
1936
contatto placa ¶ del sangue il torbido ardere. La sua
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1936
risana anima e carne. Il suo linguaggio ¶ sale dal
73
1936
calma dei vivi, e il rinnovarsi eterno ¶ delle stagioni
74
1936
me supina, piú fraterno il cielo. ¶ Oh, tutto e
75
1936
sempre ne' miei occhi il cielo, ¶ tutta la terra
76
1936
mie membra. ¶ Segnato è il giorno in cui la
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1936
Dio, diverrà cielo; e il corpo ¶ che quella luce
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1936
sospese; e le trasforma il sole ¶ da lagrima in
79
1936
sorta, ¶ splende tranquilla dietro il deodàra. ¶ Venuta è per
80
1936
color di rosa dietro il deodàra. ¶ I GIARDINI NASCOSTI
81
1936
e, se pesante ho il cuore, ¶ me l'avventano
82
1936
di lontananza. ¶ Sullo sterrato il piede ammorza il suono
83
1936
sterrato il piede ammorza il suono ¶ del passo. Al
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1936
Al sole dei meriggi il nastro ¶ polveroso si snoda
85
1936
negli archi ¶ del chiostro: il cielo calca il greve
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1936
chiostro: il cielo calca il greve azzurro ¶ sul rosseggiar
87
1936
sventure della patria, e il verso ¶ scandendo al ritmo
88
1936
di quel pianto, errava ¶ il Foscolo. Qui ancor fremere
89
1936
Qui ancor fremere sento ¶ il divino furore; – e della
90
1936
sempre ¶ vibra nell'aria il palpitar dell'ala. ¶ I
91
1936
colmi del succo zuccheroso: il sole ¶ di San Martino
92
1936
voglio, e m'attraversi il sole ¶ come quei frutti
93
1936
d'autunno: in essi il mio dorato autunno ¶ festeggerò
94
1936
dorato autunno ¶ festeggerò presso il tuo verde aprile. ¶ PIOGGIA
95
1936
e pur vasto siccome ¶ il vasto mondo; e mi
96
1936
uniscono al ramo, e il ramo al tronco, ¶ e
97
1936
ramo al tronco, ¶ e il tronco al suolo; e
98
1936
un albero avrà fronde. ¶ IL PLATANO UCCISO ¶ Tant'oro
99
1936
stesso era corona; ¶ e il piover lento delle foglie
100
1936
strappò dal sogno, ¶ percotendomi il petto; e, poi che
101
1936
qualcuno ¶ laggiú. C'era il suo boia, indifferente, ¶ dietro
102
1936
serve ¶ chieder perché. Né il tristo crollo offese ¶ l
103
1936
cosí, di schianto, ¶ come il platano. Quello: col suo
104
1936
suo duro ¶ volto e il gran corpo; ma cogli
105
1936
dai mondi ¶ oscuri ove il ricordo par che dorma
106
1936
monti l'ombre. ¶ Erra il mio spirito ¶ con esse
107
1936
l'alto ¶ lo chiama il sogno a vie di
108
1936
filari ¶ di gelsi; e il tuo sagrato al mio
109
1936
sagrato con enormi tigli ¶ il tuo, chiesa di Vigo
110
1936
LE PANNOCCHIE ¶ Or che il granturco fu raccolto, a
111
1936
ombre discende, adagio adagio, il sonno. ¶ TRASFIGURAZIONE ¶ Spalanco la
112
1936
nel sole: ed ecco, il sole ¶ d'ogni scoria
113
1936
esser morta, e questo il luogo ¶ dove l'anima
114
1936
l'ombra ¶ già avvolge il monte: non ancor sí
115
1936
tortuosi solchi ¶ dei precipizi, il biancheggiar de' sassi ¶ nei
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1936
se stessa ¶ armarsi, come il tuo comando vuole; ¶ ma
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1936
vuole; ¶ ma sulla vetta il sole. ¶ LA STATUA ¶ SUL
118
1936
le offerse, la scolpiva il Dio dei venti ¶ e
119
1936
Quando? ¶ Forse da sempre. Il volto ¶ riverso sta contro
120
1936
effusa ¶ indietro: a sommo il petto ¶ le mani giunte
121
1936
che ha per carne il sasso ¶ delle crode, nel
122
1936
Non si nasconda mai ¶ il tuo volto, o regina
123
1936
ti ravvolga, ¶ sia breve il nembo; e inciso ¶ sulla
124
1936
torni ¶ l'immacolato viso. ¶ IL CAMPANACCIO ¶ Solinga valle ove
125
1936
ove piú verde è il verde ¶ dei prati e
126
1936
dei prati e denso il nereggiar dei pini ¶ sotto
127
1936
montagne, e in alto il cielo; ¶ e il silenzio
128
1936
alto il cielo; ¶ e il silenzio mi parla, da
129
1936
ROSA GERMANI ¶ Rosa Germani, il tuo maggior figliuolo ¶ alto
130
1936
alto è già come il padre, e a lui
131
1936
a lui daccanto ¶ lavora il campo, nel paese antico
132
1936
che nel grembo ¶ portasti, il nato d'oggi, nuova
133
1936
al sen ti sugge il latte ¶ che nelle vene
134
1936
vite, né t'increbbe il rischio, ¶ né temesti esser
135
1936
e del pollaio, e il cibo ¶ apprestare al marito
136
1936
schiusa, che ti cerchi il seno, ¶ per prodigio d
137
1936
ancóra nel sole? ¶ Tutto il sole era mio, quand
138
1936
sole ¶ i miei capelli, il mio riso, il canto
139
1936
capelli, il mio riso, il canto del giovine cuore
140
1936
nella veste ¶ nera, gelido il volto sotto l'ala
141
1936
e nemmen l'odi, il mio ¶ passo dietro il
142
1936
il mio ¶ passo dietro il tuo passo. ¶ Inconscia, un
143
1936
avvedesti d'esser donna: il pianto ¶ dell'innocente puerizia
144
1936
con le rose e il grano, ¶ il tuo tempo
145
1936
rose e il grano, ¶ il tuo tempo di donna
146
1936
se ti rivolgi, se il rivedi, un lampo. ¶ Madre
147
1936
figli ove li chiama il rischio ¶ dell'esistenza, ad
148
1936
vivere in terra ¶ senza il bene che fu, senza
149
1936
giorno, d'ogni ora, il tuo nemico ¶ – te stessa
150
1936
ohimé, sí duro è il corpo ¶ a snaturarsi dalla
151
1936
di Colui ch'è il solo ¶ a non tradire
152
1936
la morte? ¶ Or segui il tuo cammino ¶ lungo la
153
1936
Ma piano essi accompagnano il tuo cantare; e la
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1936
chiedi che oblio. Ma il tuo canto ¶ sublime pur
155
1936
amor celeste: Amina solleva il purissimo pianto ¶ di vergine
156
1936
e in sé porta ¶ il pianto di tutte le
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1936
nell'aria, ¶ nell'anime, il tuo «Cosí sia». ¶ PAROLE
158
1936
rompesti, e tale fu il dolor che forse ¶ meglio
159
1936
di me stessa, conosco il vano errore: ¶ so ch
160
1936
si fa bellezza ¶ come il ramo che brucia si
161
1936
s'attenta. ¶ Rotto è il cordone di pulsante carne
162
1936
tenerezza, ma piú forte il laccio ¶ che ciascun lega
163
1936
colpirà. ¶ Ma non importa ¶ il patimento, o creatura nata
164
1936
vorrei per te, figlia, il cammino ¶ ch'è per
165
1936
Non posso ¶ pensar che il tempo anche per te
166
1936
e sia pur lieve il segno, ¶ le sembianze che
167
1936
la sentivo ¶ calda come il mio sangue, io l
168
1936
nelle viscere mie come il tuo corpo ¶ prima del
169
1936
e tu già cerchi il segno ¶ del futuro nel
170
1936
ch'ella avrà respiro. ¶ Il nostro esister breve, in
171
1936
ed a quelle che il domani ¶ succedersi vedrà, l
172
1936
A te lo cinge il popolo, nel giorno ¶ del
173
1936
ora ¶ ch'è vicino il momento dell'estremo ¶ distacco
174
1936
O Padre nostro, acqueta ¶ il conflitto fra l'anima
175
1936
liberarsi nello spazio e il vincolo ¶ tenace delle viscere
176
1936
dall'infermità. ¶ Non ebbe il mondo creatura bella ¶ che
177
1936
E ben sai che il suo male in olocausto
178
1936
a te. Questo era il volto ¶ di Delia. Il
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1936
il volto ¶ di Delia. Il bianco aperto riso, e
180
1936
d'acqua sorgiva, ed il mutar dei tratti ¶ sotto
181
1936
maestà della fronte, e il dolce uscire ¶ della voce
182
1936
non la scorda. ¶ Questo, il suo volto. Ed ora
183
1936
noi riscaldava? Dove aleggia il soffio ¶ che tanta grazia
184
1936
Delia. ¶ Gelide sono, come il tuo ¶ volto. ¶ Candide sono
185
1936
volto. ¶ Candide sono, come il velo ¶ che lo ricopre
186
1936
bara. ¶ Lievi ¶ sono, come il tuo nome; e toccan
187
1936
sí beato sonno, ¶ Delia. ¶ IL MANTO BIANCO ¶ Vestivi sempre
188
1936
Ma in questo giorno il tuo ¶ tumulo è bianco
189
1936
indura al gelo, ¶ e il sol ne trae barbaglio
190
1936
tuo rifugio estremo ¶ nascondi il volto con serena e
191
1936
sentirò l'ombra, ed il mio cuor nell'ombra
192
1936
a te? ¶ LA GRAZIA ¶ Il figlio amato ¶ che ti
193
1936
giardini! Non ne dona il mondo ¶ di cosí belli
194
1936
martirio grande. – ¶ Or che il martirio in terra ¶ fu
195
1936
t'è divina guida il figlio. ¶ Per ogni nuovo
196
1936
di rose ¶ si colmava il tuo cielo il giorno
197
1936
colmava il tuo cielo il giorno in cui ¶ assunta
198
1936
tra l'erbe – e il cielo rutilante d'astri
199
1936
Per meglio bere tutto il cielo, stavi ¶ quasi supina
200
1936
cielo, stavi ¶ quasi supina: il teso assorto volto ¶ era
201
1936
teso assorto volto ¶ era il tuo vero, ad altri
202
1936
vero, ad altri ignoto, il tuo ¶ volto di mamma
203
1936
sguardo. ¶ Solo per ritrovarlo il faticoso ¶ giorno affrontavi, con
204
1936
un rapido ¶ guizzo segnava il suo cammin di morte
205
1936
quell'angoscia ¶ di madre il ciel, che tutto ode
206
1936
stella era uno sguardo. ¶ IL VELO E IL VOLTO
207
1936
sguardo. ¶ IL VELO E IL VOLTO ¶ Ancor vivente, avevi
208
1936
VOLTO ¶ Ancor vivente, avevi ¶ il pudore del tuo volto
209
1936
un doppio velo ¶ nascondetemi il viso, ¶ suor Arcangela. – ¶ Ed
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1936
pietose t'obbedí, dopo il trapasso: ¶ nascosta fu la
211
1936
silenzio ¶ suor Arcangela; e il velo sollevò. ¶ Solo un
212
1936
Solo un istante; – ma il tuo volto, Delia, ¶ il
213
1936
il tuo volto, Delia, ¶ il tuo volto che tu
214
1936
queto rifugio ove fiorisce il glicine ¶ coi pesanti suoi
215
1936
lunare: in te, che il male ancor distesa ¶ non
216
1936
la parola estrema, ¶ chiuso il pensiero all'ultima speranza
217
1936
è già passata; e il cuore, ¶ mentre l'accoglie
218
1936
alcuno udita né veduta, il figlio; ¶ ma la voce
219
1936
ed essa, «Mamma». ¶ Fra il silenzio dei pini e
220
1936
dire all'eco invisibile il tuo nome; ¶ e udir
221
1936
e udir nell'eco il mio, dalla tua voce
222
1936
cielo, ¶ chi potrà dirlo, il tuo colore, o cielo
223
1936
né d'amaranto; ma il riflesso estremo ¶ di quelle
224
1936
e dentro ¶ vi persiste il ricordo dell'ardore ¶ pur
225
1936
insieme ¶ con la parola il mio respiro; e tu
226
1936
diverso, delle umane stirpi ¶ il costume, il linguaggio; e
227
1936
umane stirpi ¶ il costume, il linguaggio; e pur lo
228
1936
perché mai sí breve ¶ il mio passaggio in terra
229
1936
in terra, e sordo il muro ¶ che m'imprigiona
230
1936
in crocchio ¶ al sole. – Il sole è traditore in
231
1936
traditore in marzo – ¶ dice il piú vecchio; ma nessun
232
1936
gabbie, protese a imprigionare il cielo. ¶ Guardan, con occhio
233
1936
acuto in bocca hanno il commento, e franca ¶ la
234
1936
tocca a voi, figliuoli. Il tempo nostro ¶ passò. Buon
235
1936
mano schiaccia ad essi il cuore, ¶ nascosta; e lor
236
1936
ma è sangue: è il mio buon sangue ¶ che
237
1936
chi vi giunge scorda il proprio nome. ¶ E rimugghiar
238
1936
forse, l'anima ed il volto ¶ per cui sola
239
1936
che non hai pace. Il mondo è un passo
240
1936
mondo è un passo. Il cielo ¶ che dall'alto
241
1936
mi guarda è, ovunque, il cielo. ¶ Solo in un
242
1936
forse, innanzi di prendere il tuo volo: ¶ invisibil fra
243
1936
di cui abbia ¶ veduto il viso; ed esse e
244
1936
forse ¶ che un punto, il tuo soffrire; ma nel
245
1936
e dove non esiste il tempo. ¶ Non seppi; – ma
246
1936
le voci della terra, il tuo ¶ Volto rifulge di
247
1936
tutto fu giustizia, anche il dolore, ¶ tutto fu bene
248
1936
tutto fu bene, anche il mio male, tutto ¶ per
249
1936
porga, al desco ¶ umile, il poco pane e l
250
1936
nel silenzio ¶ degli esseri, il mio cuore oda Te