Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013
concordanze di «il»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2013 | si mise a rosicchiare il muschio tra le rocce | ||
2 | 2013 | sul rivale, usando tutto il loro peso per dare | ||
3 | 2013 | pietre picchiate tra loro. Il vecchio ormai era l | ||
4 | 2013 | strade del fondovalle, dove il sole non sarebbe arrivato | ||
5 | 2013 | ero stato bambino, anzi il complesso di appartamenti che | ||
6 | 2013 | quella mattina, insofferente verso il luogo a cui stavo | ||
7 | 2013 | sporgenti alla cui base il terreno era stato pulito | ||
8 | 2013 | fuori buste e contenitori, il padre mi scrutò con | ||
9 | 2013 | vestiti, un telo impermeabile, il sacco a pelo, una | ||
10 | 2013 | in cucina, l’accendino, il coltello, carta di giornale | ||
11 | 2013 | libri, la penna e il quaderno. Volevo spingermi più | ||
12 | 2013 | un peso. Come sempre, il peso poteva essere la | ||
13 | 2013 | da casa? Addio, disse il ragazzo selvatico al domestico | ||
14 | 2013 | e prese di nuovo il sentiero che saliva. ¶ Bivacco | ||
15 | 2013 | saliva. ¶ Bivacco ¶ Giù per il pendio inghiottito dalla frana | ||
16 | 2013 | ampia fascia scura segnava il punto in cui si | ||
17 | 2013 | lasciando nell’aria soltanto il gorgoglio di una corrente | ||
18 | 2013 | ero arrivato sentii avvicinarsi il temporale. Saranno state le | ||
19 | 2013 | tra le pareti e il tetto lasciava passare un | ||
20 | 2013 | un po’ di luce. Il focolare stava al centro | ||
21 | 2013 | pietre piatte a delimitare il braciere, in un angolo | ||
22 | 2013 | braciere, in un angolo il perno girevole per appendere | ||
23 | 2013 | perno girevole per appendere il paiolo. Poi una mensola | ||
24 | 2013 | a dilaniarlo, pensai, perché il pavimento era cosparso di | ||
25 | 2013 | abbastanza luce da scoprirlo. Il temporale ora faceva un | ||
26 | 2013 | di pavimento per stendere il sacco a pelo, poi | ||
27 | 2013 | di vino sarebbero stati il menu della serata. Sotto | ||
28 | 2013 | così provai a prolungarla il più possibile, masticando a | ||
29 | 2013 | possibile, masticando a lungo il pane e bevendo il | ||
30 | 2013 | il pane e bevendo il vino a piccoli sorsi | ||
31 | 2013 | piccoli sorsi. Invece poi il temporale si calmò. Trovai | ||
32 | 2013 | temevo di affumicarmi usando il focolare. Quando ricominciò a | ||
33 | 2013 | libro di Primo Levi, Il sistema periodico, che è | ||
34 | 2013 | Sopra di me incombeva il profilo del monte che | ||
35 | 2013 | a pelo. In Ferro, il quarto racconto del libro | ||
36 | 2013 | i vestiti, le mani, il passo, la lingua e | ||
37 | 2013 | le mani, e conoscere il suo mistero attraverso le | ||
38 | 2013 | le rocce, i torrenti, il vento, la neve. In | ||
39 | 2013 | migliorarsi; più oscuramente, sentiva il bisogno di prepararsi (e | ||
40 | 2013 | gravava sull’Europa. Era il suo luogo, quello per | ||
41 | 2013 | marmotte di cui imitava il fischio e il grifo | ||
42 | 2013 | imitava il fischio e il grifo: in montagna diventava | ||
43 | 2013 | con la terra e il cielo, in cui confluivano | ||
44 | 2013 | cielo, in cui confluivano il mio bisogno di libertà | ||
45 | 2013 | me nella baita. Forse il fantasma di un pastorello | ||
46 | 2013 | era irremovibile, voleva proseguire. “Il peggio che ci possa | ||
47 | 2013 | luci erano scesi verso il rifugio barcollando per il | ||
48 | 2013 | il rifugio barcollando per il freddo e il sonno | ||
49 | 2013 | mio maestro di montagna: il primo che mi aveva | ||
50 | 2013 | con la fatica e il freddo, con la distanza | ||
51 | 2013 | di abbandono che era il mio vero mal di | ||
52 | 2013 | avrei seguito ovunque. ¶ Poi il nostro rapporto aveva vissuto | ||
53 | 2013 | gioiosa. A sedici anni il mal di montagna mi | ||
54 | 2013 | soccorso, correvamo giù per il ghiacciaio trascinando un ferito | ||
55 | 2013 | Tornati dal rifugio imitavo il mio maestro: provavo a | ||
56 | 2013 | quasi senza peso), avere il suo stesso atteggiamento di | ||
57 | 2013 | o di dare istruzioni. Il Quattromila era facile, dopotutto | ||
58 | 2013 | fino a sera, solo il bianco indistinto del ghiaccio | ||
59 | 2013 | della nebbia, eppure era il ricordo più bello che | ||
60 | 2013 | sapermi di là, oltre il colle, a fare l | ||
61 | 2013 | fin dal primo incontro, il giorno dei libri e | ||
62 | 2013 | metri. Una sera dopo il lavoro mi invitò da | ||
63 | 2013 | più. Quando gliene domandai il significato, Remigio mi spiegò | ||
64 | 2013 | Remigio mi spiegò che il foglio stava lì da | ||
65 | 2013 | misi in ascolto con il rispetto che si prova | ||
66 | 2013 | stesso senso di soggezione. Il padre di Remigio era | ||
67 | 2013 | ce n’erano - finché il loro rapporto non era | ||
68 | 2013 | carattere, o forse era il figlio che, cresciuto, si | ||
69 | 2013 | caccia gli era venuto il disgusto. La passione, come | ||
70 | 2013 | tempo prima di morire il padre gli aveva lasciato | ||
71 | 2013 | padre gli aveva lasciato il rudere di una baita | ||
72 | 2013 | una stanza di sopra, il tetto in scandole di | ||
73 | 2013 | aveva trovato da sé il significato, e per alleviare | ||
74 | 2013 | lunghe estati a ristrutturare il rudere. Aveva deciso di | ||
75 | 2013 | tavole, una fune e il trattore. Erano alberi che | ||
76 | 2013 | con cura come tutto il resto: ogni legno, ogni | ||
77 | 2013 | pietra della casa, perché il lavoro fosse fatto a | ||
78 | 2013 | borraccia né scarponi, solo il mio bastone e scarpe | ||
79 | 2013 | e scarpe leggere come il vento. Dopo tre mesi | ||
80 | 2013 | in gran forma: superai il bosco e i primi | ||
81 | 2013 | mattino, appena prima che il sole spuntasse dalle creste | ||
82 | 2013 | spuntasse dalle creste e il giorno cominciasse davvero. Nessun | ||
83 | 2013 | uno dei due sentì il pericolo, drizzò le orecchie | ||
84 | 2013 | qualcosa li aveva allarmati. Il più prudente partì per | ||
85 | 2013 | quello dell’età adulta, il cielo era limpido, di | ||
86 | 2013 | montagna. Era quella montagna, il Monte Rosa che adesso | ||
87 | 2013 | agli occhi, a unire il mio presente e il | ||
88 | 2013 | il mio presente e il mio passato. ¶ Poi vidi | ||
89 | 2013 | vette, perché amano sorvegliare il loro regno dall’alto | ||
90 | 2013 | e nella luce abbagliante. Il branco era composto da | ||
91 | 2013 | muoversi a malapena. Aveva il manto spelacchiato e due | ||
92 | 2013 | cui non reggeva più il peso, che lo costringevano | ||
93 | 2013 | china. Appena fui avvistato, il capo stambecco si alzò | ||
94 | 2013 | mettersi tra me e il resto del branco. Mi | ||
95 | 2013 | dietro di lui, mentre il vecchio per raggiungerli dovette | ||
96 | 2013 | per un minuto, finché il capo stambecco decise che | ||
97 | 2013 | è chi munge con il pollice piegato dentro al | ||
98 | 2013 | poco delicato. Preferiva usare il palmo della mano. Il | ||
99 | 2013 | il palmo della mano. Il secchio del latte poi | ||
100 | 2013 | soltanto un goccio per il caffè del mattino. A | ||
101 | 2013 | I piatti di legno, il paiolo di rame. Gli | ||
102 | 2013 | Gli attrezzi per fare il formaggio appesi sopra la | ||
103 | 2013 | e l’abbracciava per il collo: quella era Morgana | ||
104 | 2013 | ovunque: sveglio, riservato, affettuoso, il più intelligente che avesse | ||
105 | 2013 | tenne a spiegarmi che il pastore - il berger - è | ||
106 | 2013 | spiegarmi che il pastore - il berger - è quello delle | ||
107 | 2013 | una differenza da poco. Il pastore è un nomade | ||
108 | 2013 | e dorme dove capita, il vaccaro invece è un | ||
109 | 2013 | Quand’era bambino lui, il villaggio era già abbandonato | ||
110 | 2013 | le stoviglie. Lì trovavo il sapone, la spazzola, la | ||
111 | 2013 | pasta. Dal bosco spuntava il muso di un capriolo | ||
112 | 2013 | e perfino un divano, il bagno, l’acqua corrente | ||
113 | 2013 | i muri dritti e il tetto tutto intero e | ||
114 | 2013 | aveva visto in cascina, il bambino che l’aveva | ||
115 | 2013 | dicevo io (lassù anche il bere e il mangiare | ||
116 | 2013 | anche il bere e il mangiare regrediscono allo stato | ||
117 | 2013 | di qualche altro bicchiere. ¶ Il 29 giugno, San Pietro, patrono | ||
118 | 2013 | stalla. Gabriele aveva passato il pomeriggio a riempire il | ||
119 | 2013 | il pomeriggio a riempire il rimorchio di rami secchi | ||
120 | 2013 | Verso le dieci accese il falò nello stile dei | ||
121 | 2013 | strofinò un fiammifero e il fuoco divampò in un | ||
122 | 2013 | incendio possa diventare assordante, il suo calore intollerabile anche | ||
123 | 2013 | cercando altri fuochi come il nostro. Ne contammo tre | ||
124 | 2013 | di cui nemmeno sapevamo il nome. Quelle fiammelle gialle | ||
125 | 2013 | dopo l’altra. Anche il nostro fuoco ammutolì. Ricominciai | ||
126 | 2013 | ammutolì. Ricominciai a sentire il vento nell’erba, il | ||
127 | 2013 | il vento nell’erba, il gorgoglio del torrente, i | ||
128 | 2013 | che mi concedeva. Con il sentiero avrei dovuto fare | ||
129 | 2013 | palmi delle mani. Lanciandosi il loro richiamo rauco i | ||
130 | 2013 | nel bosco. ¶ Fieni ¶ Venne il mese di luglio. Quando | ||
131 | 2013 | nel tardo pomeriggio, quando il sole aveva seccato il | ||
132 | 2013 | il sole aveva seccato il fieno falciato il giorno | ||
133 | 2013 | seccato il fieno falciato il giorno prima. Ormai valeva | ||
134 | 2013 | fosse stato prezioso: passava il rastrello dopo l’imballatrice | ||
135 | 2013 | che qualcun altro subisse il trattamento al posto suo | ||
136 | 2013 | calli del manovale e il collo bruciato del contadino | ||
137 | 2013 | la pelle irritata per il fieno che mi pungeva | ||
138 | 2013 | campi intorno a noi. Il bruno rossastro di quelli | ||
139 | 2013 | quelli non ancora falciati, il biondo dove il fieno | ||
140 | 2013 | falciati, il biondo dove il fieno seccava al sole | ||
141 | 2013 | fieno seccava al sole, il verde tenue che prendeva | ||
142 | 2013 | verde tenue che prendeva il suo posto alla fine | ||
143 | 2013 | lilla e viola sotto il cielo di luglio, e | ||
144 | 2013 | e di molti villaggi, il mio maestro di montagna | ||
145 | 2013 | accorta di me: annusava il terreno intorno al fuoco | ||
146 | 2013 | era scappato o solo il grasso rappreso. Poi da | ||
147 | 2013 | che le aveva portato il mio odore, alzò la | ||
148 | 2013 | I suoi occhi riflettevano il bagliore delle braci. Io | ||
149 | 2013 | da molte notti conosceva il mio odore. Si dileguò | ||
150 | 2013 | Io andai a raccogliere il sacco a pelo, lo | ||
151 | 2013 | tra un uomo e il suo prossimo. ¶ La compagnia | ||
152 | 2013 | troppo spesso, senza avere il tempo di acquisire nuovo | ||
153 | 2013 | in questo modo perdiamo il rispetto reciproco. ¶ Ho sentito | ||
154 | 2013 | camion, grossi autocarri per il trasporto bestiame che comparvero | ||
155 | 2013 | della strada. Nervose per il viaggio, e forse eccitate | ||
156 | 2013 | più anziani portavano ancora il gilet di velluto e | ||
157 | 2013 | gilet di velluto e il cappello di feltro, un | ||
158 | 2013 | trasloco in piena regola il loro: cambiavano casa per | ||
159 | 2013 | inizio di giugno regnava il giallo del tarassaco, e | ||
160 | 2013 | la mattina potevo spiare il pastore anziano che spostava | ||
161 | 2013 | l’erba. Poco dopo il pastore giovane apriva il | ||
162 | 2013 | il pastore giovane apriva il portone della stalla, e | ||
163 | 2013 | giornata era finita. ¶ Ma il cambiamento più grande, nella | ||
164 | 2013 | al giorno (a dire il vero, anche se non | ||
165 | 2013 | e Lampo. Black era il più vecchio, un gran | ||
166 | 2013 | faceva accarezzare. Lampo era il più giovane, un border | ||
167 | 2013 | nelle mani. Stava imparando il mestiere, ma era alle | ||
168 | 2013 | una: una mattina, sotto il diluvio, i sette vitelli | ||
169 | 2013 | e tutti insieme superarono il confine del pascolo, gettandosi | ||
170 | 2013 | una tavola imbandita. Allora il pastore giovane lanciò un | ||
171 | 2013 | vitelli, guardò Lampo, guardò il padrone che bestemmiava agitando | ||
172 | 2013 | padrone che bestemmiava agitando il suo ombrello, poi entrò | ||
173 | 2013 | se ne andò verso il bosco. Il pastore giovane | ||
174 | 2013 | andò verso il bosco. Il pastore giovane gridava: Billy | ||
175 | 2013 | erba che doveva essere il pasto dell’indomani. Veniva | ||
176 | 2013 | mio balcone Mozzo finì il suo biscotto, si stiracchiò | ||
177 | 2013 | stendere la pasta con il mattarello quando sentii un | ||
178 | 2013 | che scappavano in giù. Il pastore non era uno | ||
179 | 2013 | imprecare. Allora mi slacciai il grembiule, spensi il fornello | ||
180 | 2013 | slacciai il grembiule, spensi il fornello sotto l’acqua | ||
181 | 2013 | acqua della pasta, presi il bastone e uscii, tutto | ||
182 | 2013 | quello cominciò a risalire. Il secondo gli andava dietro | ||
183 | 2013 | la baita, poi aspettai il pastore zoppo sperando che | ||
184 | 2013 | via delle mani enormi, il fisico da scaricatore, gli | ||
185 | 2013 | al trattore era partito il freno a mano, lui | ||
186 | 2013 | e mi avviai per il sentiero verso il mio | ||
187 | 2013 | per il sentiero verso il mio appuntamento. ¶ Estate ¶ Stagione | ||
188 | 2013 | sovversivo, mi disse stappando il vino, quando provai a | ||
189 | 2013 | garantiva. Gabriele capì perfettamente il mio discorso. Solo quando | ||
190 | 2013 | donne gli piaceva fare il duro. Eppure ero convinto | ||
191 | 2013 | verso sera. Poi spalancava il portone della stalla, apriva | ||
192 | 2013 | spallate e tirarle per il collare in quel caldo | ||
193 | 2013 | che presto sarebbe stato il suo turno. Mi chiesi | ||
194 | 2013 | fosse la madre o il padre. ¶ Al ritorno ricominciò | ||
195 | 2013 | i capelli umidi e il vento che li ghiacciava | ||
196 | 2013 | che stavo almeno recuperando il buonumore. Capitai in una | ||
197 | 2013 | io mi fermai, posai il bastone, mi sedetti lì | ||
198 | 2013 | in testa da tutto il giorno scelsi proprio De | ||
199 | 2013 | due versi per vedere il suo muso rispuntare dalla | ||
200 | 2013 | vibrare di suoni, era il mio cuore; e allora | ||
201 | 2013 | subito si nascose, presi il bastone e ricominciai a | ||
202 | 2013 | ricominciai a scendere verso il mio orticello. ¶ Notte ¶ Continuavo | ||
203 | 2013 | un buon rapporto con il buio. Da bambino ne | ||
204 | 2013 | un viale in cui il flusso di traffico non | ||
205 | 2013 | automobili scorrere sul soffitto, il giallo dei semafori lampeggiare | ||
206 | 2013 | giallo dei semafori lampeggiare, il blu delle ambulanze, il | ||
207 | 2013 | il blu delle ambulanze, il verde di una farmacia | ||
208 | 2013 | acuti di uccelli sopra il mormorio continuo del fiume | ||
209 | 2013 | quando la luna calava il buio era assoluto, e | ||
210 | 2013 | buio era assoluto, e il silenzio così profondo da | ||
211 | 2013 | acqua scorrere nella fontana. Il vento che agitava le | ||
212 | 2013 | le cime dei larici. Il verso di un capriolo | ||
213 | 2013 | i selvatici e io il predatore, ma nel mio | ||
214 | 2013 | ma nel mio letto il buio invertiva i ruoli | ||
215 | 2013 | borraccia di vino, presi il sacco a pelo e | ||
216 | 2013 | accesi un fuoco contro il muretto della mulattiera, feci | ||
217 | 2013 | sfilavo dallo spiedo con il pane e accompagnavo a | ||
218 | 2013 | vino. Alle dieci, calato il buio, srotolai il sacco | ||
219 | 2013 | calato il buio, srotolai il sacco a pelo e | ||
220 | 2013 | uscire dal sacco, alimentando il fuoco con la legna | ||
221 | 2013 | bosco. Restai a finire il vino guardandola bruciare. ¶ In | ||
222 | 2013 | gran bisogno di dimostrare il mio coraggio. Andai con | ||
223 | 2013 | loro. A mezzanotte imboccammo il sentiero e passammo la | ||
224 | 2013 | pila che avevamo. Poi il bosco finì, ma finì | ||
225 | 2013 | ma nessuno voleva essere il primo a proporre di | ||
226 | 2013 | ci sembrò di sentire il suono di un organo | ||
227 | 2013 | un organo. Poi scorgemmo il bagliore di una finestrella | ||
228 | 2013 | infreddoliti. Per non spaventare il musicista mio padre e | ||
229 | 2013 | in quelle condizioni conservavano il loro spirito goliardico. Davanti | ||
230 | 2013 | luce al pianterreno e il padrone di casa venne | ||
231 | 2013 | quell’alba: chi era il musicista misterioso? Come aveva | ||
232 | 2013 | un buon rapporto con il buio. Allora mi sembrava | ||
233 | 2013 | terra umida, in bocca il sapore aspro del vino | ||
234 | 2013 | e sotto la schiena il sacco a pelo era | ||
235 | 2013 | a letto o riattizzare il fuoco e aspettare l | ||
236 | 2013 | di virilità: ma se il nemico da combattere ero | ||
237 | 2013 | prato. Mi voltai verso il punto in cui avevo | ||
238 | 2013 | sacco a pelo, vidi il profilo inconfondibile di una | ||
239 | 2013 | inconfondibile di una volpe. Il muso affilato, le orecchie | ||
240 | 2013 | foltissima e lunga quanto il corpo. Non si era | ||
241 | 2013 | sull’isola deserta “ero il signore assoluto del feudo | ||
242 | 2013 | o imperatore di tutto il territorio che possedevo”. Rappresentavo | ||
243 | 2013 | quello caduto in rovina, il nobile possidente e il | ||
244 | 2013 | il nobile possidente e il fedele guardiano, l’oste | ||
245 | 2013 | l’oste, l’ubriacone, il giudice, lo scemo del | ||
246 | 2013 | in casa per tutto il giorno, la stufa accesa | ||
247 | 2013 | loro primavera interrotta. Trovai il racconto in cui Rigoni | ||
248 | 2013 | le sette di sera il cielo si schiarì e | ||
249 | 2013 | e dalla finestra guardavo il bosco senza notare nulla | ||
250 | 2013 | imparato ad avvicinarli, con il tempo, o se loro | ||
251 | 2013 | fidati di me. Per il momento potevo solo seguire | ||
252 | 2013 | segni della mia presenza, il fumo del camino, la | ||
253 | 2013 | lo steccato, allontanandosi verso il torrente. Sopra le orme | ||
254 | 2013 | trovai un larice caduto. Il tronco si era spezzato | ||
255 | 2013 | ultimo mese: in inverno il larice è spoglio, trattiene | ||
256 | 2013 | un lutto inevitabile. Sentivo il suo battito accelerato nel | ||
257 | 2013 | accelerato nel mio palmo, il solletico delle sue zampe | ||
258 | 2013 | dormire. Ma la fame, il sonno, erano solo un | ||
259 | 2013 | nella notte, sarebbe diventato il pasto di una volpe | ||
260 | 2013 | ancora all’uccellino, bevendo il caffè e osservando la | ||
261 | 2013 | vedendo quell’uomo avvicinarsi il cuore cominciò a battermi | ||
262 | 2013 | battermi veloce. Era Remigio, il mio padrone di casa | ||
263 | 2013 | mia presenza lassù: durante il nostro unico incontro gli | ||
264 | 2013 | e facemmo a pezzi il larice caduto. Della neve | ||
265 | 2013 | i grossi ceppi contro il muro della baita che | ||
266 | 2013 | Se l’estate farà il suo dovere, pensai guardandolo | ||
267 | 2013 | amico con cui dividere il piacere del fuoco. ¶ Orto | ||
268 | 2013 | tutta la pioggia e il sole che aveva preso | ||
269 | 2013 | mi sedetti a leggere il capitolo di Walden sul | ||
270 | 2013 | perché dovevo coltivarli? Solo il cielo lo sa. Questo | ||
271 | 2013 | lo sa. Questo fu il mio curioso lavoro per | ||
272 | 2013 | e questo sarebbe stato il mio lavoro quotidiano”. ¶ Incantato | ||
273 | 2013 | parole di Thoreau, studiai il pascolo che scendeva fino | ||
274 | 2013 | anno dai pastori. Prendeva il sole dalle nove di | ||
275 | 2013 | sembrava già di vedere il rosso dei pomodori, il | ||
276 | 2013 | il rosso dei pomodori, il giallo dei fiori di | ||
277 | 2013 | Rotta la crosta, per il resto della giornata zappai | ||
278 | 2013 | di come stava venendo il mio orticello, ma quando | ||
279 | 2013 | Jones di De André. Il pezzo in cui dice | ||
280 | 2013 | zappa e rastrello, presi il bastone e decisi di | ||
281 | 2013 | un certo punto abbandonai il sentiero, perché tutto il | ||
282 | 2013 | il sentiero, perché tutto il versante in ombra era | ||
283 | 2013 | minaccia di pioggia e il vento freddo avevano tenuto | ||
284 | 2013 | torrente. Avevano quasi tutte il tetto sfondato, la parete | ||
285 | 2013 | prelude al crollo. Superando il senso di abbandono entrai | ||
286 | 2013 | aperta con sollievo. ¶ Risalendo il pendio raggiunsi la cima | ||
287 | 2013 | dall’altra parte vidi il lago di cui avevo | ||
288 | 2013 | precipitando senza controllo. Sembrava il numero di un pilota | ||
289 | 2013 | tra il prato e il nido e mi tenevano | ||
290 | 2013 | Non abituato all’altitudine, il cuore batteva più veloce | ||
291 | 2013 | gli occhi spalancati fissavo il soffitto e pensavo: questa | ||
292 | 2013 | nel camino. Questo è il motore del vecchio frigorifero | ||
293 | 2013 | città sarebbe venuto istintivo il pensiero di un ladro | ||
294 | 2013 | non chiudevo occhio per il resto della notte, finché | ||
295 | 2013 | ad alzarmi e mettere il caffè sul fuoco. ¶ Topografia | ||
296 | 2013 | ogni burrone, ogni versante, il paesaggio di montagna si | ||
297 | 2013 | con un altro profilo. Il monte è, da solo | ||
298 | 2013 | le mie esplorazioni. Presi il sentiero che partiva dalla | ||
299 | 2013 | e la neve prese il posto del prato. L | ||
300 | 2013 | torbidi di fango. Dove il sentiero si incurvava verso | ||
301 | 2013 | così. ¶ Avevo pensato che il senso di solitudine sarebbe | ||
302 | 2013 | solitudine sarebbe aumentato con il tempo, invece accadde il | ||
303 | 2013 | il tempo, invece accadde il contrario: dopo i primi | ||
304 | 2013 | resina degli abeti, pulire il prato intorno alla baita | ||
305 | 2013 | neve sciogliendosi regalava sorprese: il teschio di una marmotta | ||
306 | 2013 | ruote di un trattore. Il buco di un topolino | ||
307 | 2013 | la mia stagione sotto il sole sarà un gioco | ||
308 | 2013 | archeologici e incerte deduzioni. Il posto in cui abitavo | ||
309 | 2013 | un metro che costeggiava il bosco, affiancata ogni tanto | ||
310 | 2013 | scalpello dagli antichi pastori. Il ruscello là sotto, a | ||
311 | 2013 | in cui veniva portato il latte dopo la mungitura | ||
312 | 2013 | dosando a mio piacere il caldo e il freddo | ||
313 | 2013 | piacere il caldo e il freddo, quando lo facevo | ||
314 | 2013 | brina. ¶ Da molti secoli il terreno che avevo intorno | ||
315 | 2013 | la segale e pascolare il bestiame, poi per fare | ||
316 | 2013 | terre alte, e così il bosco aveva riconquistato terreno | ||
317 | 2013 | stati spianati, e così il luogo aveva assunto le | ||
318 | 2013 | cosa molto semplice: che il paesaggio intorno a me | ||
319 | 2013 | torrenti, era in realtà il prodotto di molti secoli | ||
320 | 2013 | forma che aveva. Nemmeno il ruscello né certi alberi | ||
321 | 2013 | certi alberi maestosi. Perfino il pascolo in cui mi | ||
322 | 2013 | tempo si era seminato il grano. Ma non era | ||
323 | 2013 | scomparire. Io che sognavo il ritorno dei lupi e | ||
324 | 2013 | le mie esplorazioni assunsero il carattere di un’indagine | ||
325 | 2013 | carattere di un’indagine, il tentativo di leggere le | ||
326 | 2013 | animale da cortile. Siccome il villaggio era disposto in | ||
327 | 2013 | Avevo l’impressione che il presente, lassù, da molto | ||
328 | 2013 | delle quattro baite aveva il suo numero civico. A | ||
329 | 2013 | comunale doveva aver ricevuto il compito di registrare tutti | ||
330 | 2013 | possedevano una targhetta con il numero. Il mio era | ||
331 | 2013 | targhetta con il numero. Il mio era l’uno | ||
332 | 2013 | tornerò qui ad aspettare il postino che arranca su | ||
333 | 2013 | che arranca su per il sentiero. La baita con | ||
334 | 2013 | la stalla grande aveva il numero due, quella girata | ||
335 | 2013 | quella girata all’incontrario il tre, quella intonacata di | ||
336 | 2013 | quella intonacata di bianco il quattro. Ma lì abitavano | ||
337 | 2013 | In quel momento immaginare il futuro mi sembrava un | ||
338 | 2013 | la mia ricompensa? Passavo il tempo tra librerie, negozi | ||
339 | 2013 | librerie, negozi di ferramenta, il bar davanti a casa | ||
340 | 2013 | davanti a casa e il letto, a contemplare il | ||
341 | 2013 | il letto, a contemplare il cielo bianco di Milano | ||
342 | 2013 | Reclus. Mi colpì specialmente il viaggio di Chris McCandless | ||
343 | 2013 | e ne aveva adottato il manifesto: “Andai nei boschi | ||
344 | 2013 | profondamente e succhiare tutto il midollo della vita, vivere | ||
345 | 2013 | miei ricordi più felici. Il giovane uomo urbano che | ||
346 | 2013 | così nacque in me il desiderio di andare a | ||
347 | 2013 | un po’ di soldi, il necessario per vivere qualche | ||
348 | 2013 | dai centri abitati e il più in alto possibile | ||
349 | 2013 | desideravo. In primavera trovai il posto giusto nella valle | ||
350 | 2013 | boschi di conifere cedono il passo ai pascoli estivi | ||
351 | 2013 | e d’inverno, ma il 25 aprile, quando io ci | ||
352 | 2013 | era niente se non il bosco, i prati e | ||
353 | 2013 | Aosta a sud, verso il Gran Paradiso; e poi | ||
354 | 2013 | che gorgogliava. Sarebbe stato il mio mondo per un | ||
355 | 2013 | mi riservava. Quel giorno il cielo era di un | ||
356 | 2013 | ricominciare a scrivere, con il tempo. Ma adesso avevo | ||
357 | 2013 | un maglione e accendere il fuoco, così spinsi la | ||
358 | 2013 | chiuse per mesi, con il gelo come unico padrone | ||
359 | 2013 | le case, per sentire il tempo che passa? O | ||
360 | 2013 | occhiata a tutto. Adesso il senso del ritorno non | ||
361 | 2013 | ma l’olfatto, era il profumo di resina a | ||
362 | 2013 | gocciola nelle grondaie. Se il fine di una casa | ||
363 | 2013 | linfa in un albero, il fuoco come sangue in | ||
364 | 2013 | racconti dei vecchi: era il luogo in cui rimpiangeva | ||
365 | 2013 | di non essere nato, il legame tra la sua | ||
366 | 2013 | e la sua terra, il senso di patria che | ||
367 | 2013 | curarsi dalla guerra come il Nick Adams di Hemingway | ||
368 | 2013 | per cinquant’anni, con il bosco davanti alla finestra | ||
369 | 2013 | libri, i miei quadri, il mio vino, i miei | ||
370 | 2013 | la stalla, ora avevo il bagno e la camera | ||
371 | 2013 | di sopra la cucina, il divano, un tavolo con | ||
372 | 2013 | facciata una targa ricordava il soggiorno della regina Margherita | ||
373 | 2013 | sala da ballo, e il suo tetto invaso dalle | ||
374 | 2013 | in cui si serviva il tè nel pomeriggio. L | ||
375 | 2013 | aprile del 1986 gli diedero il colpo di grazia: una | ||
376 | 2013 | cui le cucine avevano il secchiaio di pietra, e | ||
377 | 2013 | acqua correvano giù per il prato scoprendo una terra | ||
378 | 2013 | dal ventre bianco e il dorso scuro stavano lì | ||
379 | 2013 | stavano lì a becchettare il terreno ai margini della | ||
380 | 2013 | di loro avevano fatto il nido proprio sopra il | ||
381 | 2013 | il nido proprio sopra il trave di colmo della | ||
382 | 2013 | riparato e buio tra il trave e il tetto | ||
383 | 2013 | tra il trave e il tetto. Volavano avanti e | ||
384 | 2013 | avanti e indietro tra il prato e il nido | ||
385 | 2013 | per il freddo e il sonno. ¶ Anch’io mi | ||
386 | 2013 | io mi alzai quando il cielo cominciò a impallidire | ||
387 | 2013 | e pensando a come il tempo riusciva a restringersi | ||
388 | 2013 | non finire mai. Avvolsi il sacco a pelo e | ||
389 | 2013 | scarponi e lasciai lì il giornale con cui avevo | ||
390 | 2013 | con cui avevo acceso il fuoco, pensando che qualcun | ||
391 | 2013 | i denti, la faccia, il collo, finché fui del | ||
392 | 2013 | stava sorgendo limpida, con il lago ancora in ombra | ||
393 | 2013 | bordi e pieghe come il segno di un gessetto | ||
394 | 2013 | lassù, a sgranare, meravigliato, il ghiaccio tra le dita | ||
395 | 2013 | un’ottima gita, pagammo il conto e ce ne | ||
396 | 2013 | avuto, neppure alla lontana, il sapore di quella carne | ||
397 | 2013 | quella carne, che è il sapore di essere forti | ||
398 | 2013 | sei di mattina, illuminando il muro di fronte al | ||
399 | 2013 | in quella luce improvvisa, il sacco a pelo ridotto | ||
400 | 2013 | a bruciarlo per tutto il giorno, eppure riusciva a | ||
401 | 2013 | lì: sulla stufa facevamo il caffè, cucinavamo, stendevamo i | ||
402 | 2013 | la civiltà del mulo il colle era fuori da | ||
403 | 2013 | ero stanco di girare, il posto mi piaceva ma | ||
404 | 2013 | notte e in effetti il rifugio non aveva l | ||
405 | 2013 | con loro per tutto il tempo che volevo, senza | ||
406 | 2013 | volta durante l’estate il vento la consumava, così | ||
407 | 2013 | tempo lassù. Quando arrivai il rosso era quasi finito | ||
408 | 2013 | una traccia sfilacciata contro il cielo. Quando me ne | ||
409 | 2013 | lo spirito del colle, il nostro vivere su un | ||
410 | 2013 | mi respingeva appena mettevo il naso fuori dalla porta | ||
411 | 2013 | montagna: la avvistavamo con il binocolo mentre saliva per | ||
412 | 2013 | binocolo mentre saliva per il sentiero, ne commentavamo le | ||
413 | 2013 | caffè. Invece lei raggiungeva il colle, toccava il muro | ||
414 | 2013 | raggiungeva il colle, toccava il muro del rifugio, girava | ||
415 | 2013 | Ogni due giorni impastava il pane che poi cuoceva | ||
416 | 2013 | in cucina, e parlare il meno possibile. Davide aveva | ||
417 | 2013 | si metteva a intagliare il manico di un coltello | ||
418 | 2013 | durare fino a settembre. Il burro, le uova e | ||
419 | 2013 | burro, le uova e il formaggio ce li procuravamo | ||
420 | 2013 | cronica mancanza di ragazze, il nostro problema principale era | ||
421 | 2013 | testa di Davide e il gasolio andava centellinato. Così | ||
422 | 2013 | se arrivavano ospiti accendevamo il generatore, altrimenti il pomeriggio | ||
423 | 2013 | accendevamo il generatore, altrimenti il pomeriggio era un lento | ||
424 | 2013 | estate e inverno, con il compito di battere la | ||
425 | 2013 | di averne capito anche il motivo. Eravamo stati spinti | ||
426 | 2013 | mettevo due coperte sopra il sacco a pelo. Ci | ||
427 | 2013 | casa. ¶ Era facile perdere il conto dei giorni che | ||
428 | 2013 | alba capitava di vedere il mare di nuvole dall | ||
429 | 2013 | alto, proprio come se il nostro mondo fosse separato | ||
430 | 2013 | pietraie, arrivava a lambire il pendio terminale e infine | ||
431 | 2013 | Chiusi in cucina ascoltavamo il cavo metallico della bandiera | ||
432 | 2013 | della bandiera sbattere contro il pennone, e quel tintinnio | ||
433 | 2013 | avvistavamo dall’alto con il binocolo. Andrea li chiamava | ||
434 | 2013 | ne sono? ¶ Se trovi il lago, può essere che | ||
435 | 2013 | sempre in quota. Che il lago ci fosse o | ||
436 | 2013 | di avere un corpo, il senso di armonia che | ||
437 | 2013 | sentito cominciare a invecchiare. ¶ Il lago misterioso esisteva davvero | ||
438 | 2013 | e un momento dopo il lago mi aveva strappato | ||
439 | 2013 | aveva strappato tutto. Ecco il pesce che non c | ||
440 | 2013 | di riserva ma tanto il cielo si stava coprendo | ||
441 | 2013 | improvviso alle mie spalle. Il sole proiettava sulle nuvole | ||
442 | 2013 | poco, perché quasi subito il sole si oscurò e | ||
443 | 2013 | Dentro lo zaino avevo il bottino della battuta di | ||
444 | 2013 | davanti al rifugio aprii il barattolo delle esche, e | ||
445 | 2013 | la durezza delle relazioni, il che ci portava entrambi | ||
446 | 2013 | slanci e grandi ritirate. Il silenzio e la solitudine | ||
447 | 2013 | buon nascondiglio temporaneo. Anche il vino aiutava, finché non | ||
448 | 2013 | tempi: d’inverno faceva il maestro di sci in | ||
449 | 2013 | guadagnava da vivere per il resto dell’anno. Il | ||
450 | 2013 | il resto dell’anno. Il rifugio non era un | ||
451 | 2013 | quota elettiva fosse fondato il nostro legame. Confondevo le | ||
452 | 2013 | ci era nato, sentiva il mio stesso bisogno di | ||
453 | 2013 | di scegliere da sé il proprio posto nel mondo | ||
454 | 2013 | spiaggia del sud con il sole, il vino bianco | ||
455 | 2013 | sud con il sole, il vino bianco, il pesce | ||
456 | 2013 | sole, il vino bianco, il pesce, i limoni. C | ||
457 | 2013 | neve e a tutto il resto. Qualcosa mi diceva | ||
458 | 2013 | così tanto da portare il nome della sua famiglia | ||
459 | 2013 | del rifugio e prendemmo il solito sentiero. C’è | ||
460 | 2013 | con leggerezza, e lasciammo il sentiero agli amici che | ||
461 | 2013 | la prima volta e il punto in cui potevo | ||
462 | 2013 | potevo vedere dall’alto il lago che non c | ||
463 | 2013 | nessuno dei due sentì il bisogno di parlare. ¶ Lui | ||
464 | 2013 | la più buona: firmammo il libro di vetta con | ||
465 | 2013 | avrebbe conservati. ¶ Nebbie. E il tonfo dei sassi ¶ dentro | ||
466 | 2013 | che non mi prenda ¶ il freddo. ¶ Io penso ¶ al | ||
467 | 2013 | vive ¶ in te, oltre il tuo piano ¶ gesto; al | ||
468 | 2013 | silenzio, ¶ che in tutto il cielo disteso ¶ al di | ||
469 | 2013 | guardavo in alto verso il filo del crinale e | ||
470 | 2013 | una grande pietra piatta. Il dolore arrivò poco dopo | ||
471 | 2013 | andare via, così per il ritorno avevo deciso di | ||
472 | 2013 | quel giorno si celebrava il patrono, e i pastori | ||
473 | 2013 | restare in quota, trovando il modo di aggirare la | ||
474 | 2013 | neve ghiacciata nei canaloni. Il tempo era il solito | ||
475 | 2013 | canaloni. Il tempo era il solito enigma. Restavo a | ||
476 | 2013 | Era la pena per il mio peccato di presunzione | ||
477 | 2013 | la fine. ¶ Adesso osservavo il cielo, invidiando le nuvole | ||
478 | 2013 | sarebbe stata irreversibile: invece il mio vecchio io spuntava | ||
479 | 2013 | accendere un fuoco sotto il temporale, a zappare e | ||
480 | 2013 | una mucca e imballare il fieno; ma non avevo | ||
481 | 2013 | era fatta più spessa, il corpo più forte e | ||
482 | 2013 | su quel sasso, decretai il fallimento della mia avventura | ||
483 | 2013 | e mi venne istintivo il sospetto che la preda | ||
484 | 2013 | tristezza, però mi consolava il pensiero che fossero stati | ||
485 | 2013 | pensiero che fossero stati il cibo di qualcun altro | ||
486 | 2013 | di averla ancora. Aggirai il punto in cui ero | ||
487 | 2013 | ricominciai a salire con il ritmo di prima, due | ||
488 | 2013 | da lassù scorsi finalmente il villaggio che cercavo. Una | ||
489 | 2013 | sotto di me, con il bestiame che pascolava nei | ||
490 | 2013 | godermi la musica e il sole. ¶ Autunno ¶ Stagione della | ||
491 | 2013 | simili per quella casa. Il teschio di stambecco che | ||
492 | 2013 | giugno, e che chiamavo il dio di Fontane, ancora | ||
493 | 2013 | di Fontane, ancora sorvegliava il suo regno dal davanzale | ||
494 | 2013 | gradini d’ingresso, posai il bastone accanto alla porta | ||
495 | 2013 | Più tardi, mentre stendevo il bucato fuori, incontrai il | ||
496 | 2013 | il bucato fuori, incontrai il pastore mio vicino, che | ||
497 | 2013 | da mettere nella grappa. Il sottobosco adesso era punteggiato | ||
498 | 2013 | tirai fuori di tasca il mio quaderno. Restai lì | ||
499 | 2013 | quaderno. Restai lì con il naso in su a | ||
500 | 2013 | le chiome degli alberi, il gioco del sole tra |