Francesco Abate, Getsemani, 2006

Magari rotolarsi e godersi il sonno. Ma Antonio è

da quattro soldi. Come il peggiore dei filmetti che

questa battuta sdrucita che il presidente gli aveva affibbiato

divano. Antonio con lei. Il neon frigge e ci

fa con forza, che il metallo batte sul metallo

invisibile per non disturbare il suo prezioso sonno. ¶ Lo

adrenalina scorre, con lei il sangue che batte nelle

e ribatte urlando. ¶ Ha il respiro forte Tonio. Apre

in perfetto ordine per il gusto di dare un

Si spoglia, si leva il pigiama pesante. Lo allinea

la giacca, le maniche, il colletto. Poi i pantaloni

mai può averlo sporcato... il pigiama piscettato... Mai. ¶ Il

il pigiama piscettato... Mai. ¶ Il respiro si fa nuovamente

non è più lucida, il corpo trema. Tonio afferra

corpo trema. Tonio afferra il suo pigiama e lo

sulle mattonelle. Grida mentre il profumo si spande sul

muove a scatti, seguendo il ritmo inconsolabile del suo

chissenefrega se arriva pure il febbrone che se lo

mette in contatto con il suo cuore, concentrato sui

lo ha voluto perché "il Signore ha benedetto la

mia non ci torni, il Signore non me lo

poi le notti insieme. Il figlio della maestra e

figlio della maestra e il figlio dell'edicolante, razza

giri di campo. ¶ Oggi il colore di Antonio è

una sbirciata. Non reggerebbero il confronto, gli amanti. Ogni

amica. Dicono: ti presento il mio collega, ti presento

appoggiata al muro azzurro. Il Lardoso che la guarda

sua bocca dolorante e il sangue raggrumato sul cotone

sangue raggrumato sul cotone. ¶ Il telefono squilla. Sarà di

squilla. Sarà di nuovo il capomuta per trattare la

Si alza svogliata. ¶ Arriccia il naso e con un

si trasforma in criniera. ¶ Il telefono squilla e lei

e lei risponde. Con il giusto odio in corpo

precipitò in mare e il suo scivolone rimase impresso

l'impronta che distingue il profilo della scogliera sul

racconta ancora la leggenda, il golfo godette della protezione

in regalo all'Onnipotente. Il Signore rispose che avrebbe

che legge o per il sangue che se n

terre circondate dal mare. Il Signore concedette loro la

la curiosità di Lucifero. Il demonio risalì dall'abisso

diavolo per Lucifero fu il segno della sconfitta. Divorato

fa rapida quattro volte il segno della croce perché

nuovo. E si rifà il segno della croce. ¶ Copia

fra le rocce appuntite. Il suo corpo fu portato

La vacanza incomincia e il marmo del crocifisso emerge

quel rapace di Mario il Vecchio, che tanto se

più giuliva. Invece dopo il giardino zen sono arrivati

cancello della villa con il borsone e le ultime

si ferma, neppure per il pranzo e soprattutto dopo

abbassano mentre nelle case il sugo fa le ultime

Scendere dal letto con il piede giusto, lasciare il

il piede giusto, lasciare il divano con una nuova

poi farlo rigirare per il verso corretto. Per questo

tondo, alla cugina che il turno del dopo pranzo

Senza problemi, sempre. Tranne il giovedì. Va lei alle

sto cavallo? ¶ - Una cavalla. ¶ Il sabato Mara attacca alle

i numeri. ¶ Alla fine il resto si accumula, gli

fatto? ¶ - Sequestrata, come tutto il resto. ¶ - Ti va di

bistecche sui piatti, versa il vino nei bicchieri, rosso

tutto d'un fiato. Il vino. ¶ - Che razza di

che fine ha fatto il tuo vitello? ¶ Mara non

come prenderla questa ragazza. ¶ - Il finale è che io

quale macelleria è finito il mio vitello e quanto

per sopravvivere. Questo è il finale, il senso trovalo

Questo è il finale, il senso trovalo tu. Ma

trovalo tu. Ma forse il senso è nel finale

nel finale. ¶ Velena infila il coltello seghettato nella carne

nascosta questa storia con il tuo Lui, con questo

ho capito che è il ragazzo dell'edicola. Neppure

ragazzo dell'edicola. Neppure il nome hai mai voluto

dire. ¶ Elena Velena ha il viso della strega cui

svelato quel nome. Chi il bastardo, viscido topo rognoso

farsi fottere. Funzionano solo il sotterfugio e l'inganno

tu non azzardarti... È il mio Lui e basta

stronzate e Lui è il mio Lui, punto e

Solo nominarlo, solo svelare il suo nome lo metterebbe

molto malata. ¶ Ora Velena il coltello seghettato glielo vorrebbe

così così e giusto il viso, l'unica cosa

nella piazzetta dell'edicola il giornalaio è seduto sulla

infeltrito dalla pioggia. Come il suo buffo cane impagliato

si sfalderà. ¶ - Che ha il padrone del tuo Lui

noi. E non è il suo padrone. ¶ Sogno latino

non ti fermare ora... ¶ Il sangue brontola nelle vene

ellissi. ¶ E quasi perde il controllo, Renzo. Ma anche

per cento, forti precipitazioni) ¶ Il divano è abbastanza lungo

così gli ha detto il presidente, quando gli ha

Sicuro che tanto neppure il miglior letto ortopedico gli

gli avrebbe fatto ritrovare il sonno. Nulla per il

il sonno. Nulla per il prossimo anno, o forse

più l'umidità che il freddo che intasano l

fermano e vanno oltre il conosciuto. Oltre la bocca

dense che le rigano il viso. Le immagini arrivano

gli è facile immaginare. Il prima che sarà stato

nulla si può fare. Il tormento chiama il tormento

fare. Il tormento chiama il tormento. Chissà poi perché

tormento. Chissà poi perché. ¶ Il divano è abbastanza largo

che è sempre stato il tarlo di queste gemelle

abito rossovalentino allacciato dietro il collo che lascia cadere

che lascia cadere morbido il tessuto drappeggiato sui seni

confondere è sempre stato il loro gioco per sganciarsi

finire che Renzo alzerà il gomito, come è sempre

attrazione, un sentimento, che il destino di questa sera

banchina degli avvocati, dietro il trampolino. Tanto ci sarà

pista e va verso il prato e il vialetto

verso il prato e il vialetto. ¶ Renzo non abbassa

di incrociare sguardi con il rischio di essere bloccato

va portata molto sotto il ginocchio o che appena

i medici soffrono quando il cabinato dà rogne al

al motore. E accerchiano il tavolo del buffet dei

Sarà l'alcol oppure il fatto che lui a

gallinaio, e poi fare il suo comodo. ¶ Gradi a

un'altra festa. Ma il passato è andato e

Sarà l'alcol o il caldo di maggio, o

Seduti, faccia a faccia. Il riverbero dell'acqua che

ma non trova. Oltre il gazebo, ma neppure qui

schiavi. ¶ Renzo punta verso il deserto preispanico che le

cognata. ¶ Torna indietro, imbuca il vialetto degli affaristi, punta

affaristi, punta con ansia il giardino zen, oltre la

lì, sola. ¶ Sente anche il suo profumo. E le

seni che oggi, sarà il caldo, sembrano più grossi

la catenella oro, oltre il triangolo di seta. E

mia, quanto sei pallida. ¶ Il giorno peggiore è il

Il giorno peggiore è il sabato quando la signora

che lo studio legale il sabato è chiuso. ¶ - Mai

Se in ospedale ha il turno la mattina, piomba

deve essere puntuale per il cambio con le colleghe

turno serale. Quando ha il notturno non va sennò

di vivere. ¶ Medicina è il reparto peggiore. Senza speranza

provare a confrontarsi con il peggio e a volte

orto sul cesto sopra il frigo, la carne di

zio Gianni macellaio dentro il frigo. ¶ - Due di manzo

buono, figlia mia. Inviti il tuo Elbert a pranzo

fate domani mattina con il vino che ti manda

questa così è, come il padre, che ci ha

l'archivio e ora il sonno le tira via

che ora non è il caso di tirare fuori

ha la testa dentro il frigo e non sa

Tu te lo mangeresti il tuo cane, il tuo

mangeresti il tuo cane, il tuo gatto? ¶ Velena inizia

Velena inizia a maneggiare il manzo sulla padella. Un

Fiamma lenta per avere il tempo di disporre tovaglia

edicola c'è solo il tipo alto e robusto

radunando sopra la città. Il piccolo cane buffo impagliato

Manca poco alle due, il momento di stanca per

elefante. ¶ E qui venne il peggio. ¶ - Avanti, tutti insieme

su in coro... ¶ E il coro si levò, prima

peso e braccato. Via il pane, via la pasta

da lui in studio. ¶ Il risultato è stato una

in zona ci sta il tempo indispensabile e se

reggono sino a sera. ¶ Il pomeriggio è il momento

sera. ¶ Il pomeriggio è il momento più brutto, peggio

peggio se c'è il sole che riscalda lo

e subito dopo arriva il vento frizzante che lo

ha squadrato Efrem, poi il padrone ed è rimasto

pensare che è solo il prosieguo di un'identica

metodi nuovi e moderni: il sindaco lo aveva spiegato

lo faceva correre dietro il primo ulivo. ¶ Ancora poco

Misto cotone. ¶ Tonio apre il cancelletto. Pea, perché oggi

oggi è Pea (e il femminile gli sta pure

le farebbe male. Spinge il portoncino blindato e resta

dall'ombelico in giù, il manager degli orari e

manager degli orari e il medico dietologo che ansimano

casa sua sia diventata il covo segreto di incontri

corridoio spunterà Leida con il vassoio del caffè in

fra un amaro e il dessert. Voi credete che

da ultima fermata alcolica. ¶ Il testimone che si incolla

sposa nei bagni durante il ricevimento. Il fratello dello

bagni durante il ricevimento. Il fratello dello sposo che

di riprendere tutto. E il filmino salta fuori al

lei che ama anche il cognato, che ama anche

cognato, che ama anche il socio del padre. Con

Con uno non ha il coraggio, sino in fondo

e dice che forse il bambino è suo, e

per fortuna che esiste il test del Dna e

test del Dna e il marmocchio non risponde a

contendenti. I nonni perdono il nipote e il figlio

perdono il nipote e il figlio i padri. Commedia

Uomini. ¶ La signora con il capitone fra le cosce

stagno e vede anche il mare. Domina il golfo

anche il mare. Domina il golfo e questa nuova

insieme al centro commerciale, il lotto appena consegnato. ¶ Invece

così sanno dove sta il pronto soccorso dei livori

sulla bocca aperta mentre il giudice bofonchiava Istanza respinta

altro da vendere che il cinismo verbale, mi ha

verbale, mi ha appiccicato il nome di Via col

si chiama... lo sbruffone... il suo amico... insomma quello

infilargli la stoccata e il veleno fra un'arringa

petrolio che bruciano indicando il tragitto verso il gazebo

indicando il tragitto verso il gazebo addobbato a un

è già chi fa il bagno. ¶ - Mai fatto un

oltre la cancellata, oltre il cerchio della perfezione cosmica

in questa terra, comandano il Dio degli Affari e

hanno fatto tana lungo il cornicione che sono tutte

perché ovvia. ¶ - Quindi prenditi il mio ombrello, che poi

l'altra volta che il pullman corre e mi

cazzo che ti aprono il portone e tu ti

che non è proprio il massimo e mi torni

aprire, era salita verso il colle. Come ogni giovedì

colle. Come ogni giovedì. ¶ * * * ¶ Il giovedì è pure il

Il giovedì è pure il giorno di Velena. Mara

già la risposta, anzi il silenzio che seguirà. ¶ Una

Le mani corrono lungo il collo, lo sentono grinzoso

e fluidi. Si punta il dito indice sulla tempia

Club. Visto che è il resto del mondo a

settimana, visto che è il resto del pianeta a

volta alla settimana è il loro turno. Velena, frangia

poi Desirée le dà il cambio. ¶ Con una donna

da piangere e disperarsi. Il sonno non vuole arrivare

tocca con la lingua il piccolo cono d'acciaio

e fa vibrare tutto il locale mentre la gente

rimarginata in rilievo lungo il fianco destro a forma

testa e si scola il suo drink cobalto. ¶ Il

il suo drink cobalto. ¶ Il latte caldo bolle sul

di questa cucina che il padrone di casa le

importante era altro. ¶ Tutto il meno del mondo è

si scalda mai mentre il sonno non viene. ¶ * * * ¶ - Velena

viene. ¶ * * * ¶ - Velena, c'è il tuo Lui. ¶ E non

che le aveva dato il cambio Scimmietta, che si

brutta che nessuno ha il coraggio di mettersi contro

di mettersi contro. ¶ Lei, il suo Lui l'aveva

l'orario in cui il giovedì si incontrano. Da

le tre, quando neppure il latte caldo rovente e

e ributtante ha fatto il suo effetto. Mara è

muove lentamente le labbra. Il brusio prende corpo e

Nelle orecchie echeggia ancora il suono del Magnolia, violento

Velena fugge dal club. ¶ Il giovedì pomeriggio Mara va

testa pure Velena quando il venerdì mattina apre un

cisposo e da sotto il lenzuolo la osserva mentre

e si prepara per il lavoro. ¶ - Non sei una

come gli aveva spiegato il manager al corso di

mettersi giacca e cappio. Il nodo alla gola, quello

l'iceberg, - aveva detto il maestro della perfetta organizzazione

Antonio. ¶ Sin qui con il suo metro e ottanta

Tutto liscio e pure il nodo, quel maledetto nodo

tutto insieme. E seguì il silenzio. ¶ - Allora, settore? ¶ E

si sentì precipitare, mentre il manager gli regalava un

Benissimo, abbiamo qui anche il settore dell'editoria, catena

intero elefante. ¶ Aveva sentenziato il guru a duemila euro

vetro antico. ¶ - Mai guardare il globale ma soffermarsi volta

Solo in questa maniera il terrore, la paura di

un funzionario... ¶ - Non fare il disfattista, non fare il

il disfattista, non fare il solito disfattista, tu parli

Renato, Renato parla con il suo capo... ¶ E lei

se ne va anche il nervoso. Che magari le

sempre ragione. ¶ - Magari è il momento di pensare a

eredità, la casa nuova, il fuoristrada, solo una vita

io non ho tenuto il broncio tutta la serata

sera dalla città, dopo il lavoro, e la notte

veste prima di affrontare il salotto e tornare a

avrebbe voluto allinearla fra il bucato. ¶ - Mi fai cadere

bucato. ¶ - Mi fai cadere il cotone dai piedi... ¶ Piagnucola

bacia e non ha il coraggio di guardare la

tumore al cervello mentre il fidanzato la lasciava per

una piange. ¶ * * * ¶ Anche se il sole ce la mette

di pranzo gli regge il turno. Si porta i

sagre che gli ricordano il paese suo. ¶ Efrem studia

studia e ha preso il posto di Antonio nella

volesse cacciare. ¶ - Dai, che il pesce non fa ingrassare

no? Dove lo trovo il tempo... ¶ - Magari se tua

tua moglie viene qui il pomeriggio, due orette, che

la bocca, che hai? Il cuore? ¶ Anche Efrem perde

insalate... ¶ Efrem non ritrova il colore e non capisce

che gorgoglia e spinge. ¶ Il sudore si fa sempre

lo spavento, solo per il terrore di non arrivare

farsi benedire. ¶ Benito tiene il passo, ma non abbaia

un cane, lui e il suo istinto. Ansima ma

la chiave, far scattare il pistone. Aprire, correre verso

pistone. Aprire, correre verso il portone a vetri. Decidere

ma rassegnazione e grinta. ¶ Il pistone si comprime, la

Via. Manca pochissimo. Riprendere il mazzo di chiavi: ora

nuovi ascensori, per tutto il tempo. ¶ Batti che ti

ora lo saprà tutto il quartiere... ¶ E lui ha

lui ha avuto solo il tempo di balbettare: ¶ - Amò

lei ha appena avuto il tempo di sentire: "... associazione

fa. E portato via il marito. ¶ Le hanno messo

stanza la divide e il bagno è in comune

di andare al colloquio. Il giovedì. Per il resto

colloquio. Il giovedì. Per il resto un po' di

è una vita oltre il giovedì pomeriggio. ¶ - Noi andiamo

la musica che scaglia il radione cd di Velena

sua finestra c'è il capolinea del bus che

salita di Mara verso il Belvedere, sul numero 6 desolato

l'orgasmo. Un preliminare. Il cammino verso l'incontro

fantasie fra lei e il suo lui. ¶ - Io e

suo lui. ¶ - Io e il mio Lui. ¶ È una

cosa che stride, dire il mio Lui, ma Elena

quel momento stava marchiando il cielo. ¶ - Lo so che

so che ora vedi il cielo azzurro, che pensi

più bestia da compagnia. ¶ Il cielo inizia a schiarirsi

ti ho fatto prendere il diploma di ragioniere? Per

quella lì, lei e il suo Andò... e le

di grandezza. ¶ Tonio allunga il passo, controlla il respiro

allunga il passo, controlla il respiro, che per amore

dei primi piani lasciano il posto ai giardinetti con

un quartiere all'altro. Il respiro si fa più

la tv e mentre il telegiornale lo avverte di

una nuova cura per il fegato testata ma non

fanno sorridere più nessuno, il fotografo che è pure

che è pure ottico, il tacco svelto con una

boutique sempre in saldi, il tabacchino e i sistemi

sistemi per diventare milionario, il fast food olio pesante

fast food olio pesante, il market e tutta la

che vivono a Getsemani il giornale se lo prendono

la cancellata circolare ecco il giardino, un incontro fra

un gesto di sofferenza. Il dolore che accompagna il

Il dolore che accompagna il parto. ¶ - Reinventata... direi anche

l'ombra e una il sole a debita distanza

detto l'architetto aggiustandosi il colletto coreano della casacca

gravità ma scivolava verso il basso offendendo la disposizione

sabbietta bianca. ¶ - Ecco quindi il contrasto all'interno del

del cerchio, ecco quindi il contrasto all'interno delle

commosso. E per poco il rimmel non gli era

al resto del mondo. Il suo mondo. ¶ Sino a

è al Ministero per il lotto numero 5, quello troppo

gli ha spiegato Mario il Vecchio. Il suocero che

spiegato Mario il Vecchio. Il suocero che li ha

beni di famiglia. ¶ Preferenze il Vecchio non ne ha

anche se uno porta il suo nome - che potrebbe

è al Ministero per il lotto numero 5, e Renzo

se organizza tutto per il giovedì con un venerdì

su cui arrancava verso il colle della facoltà - per

guardare la forestina pluviale, il giardino zen, l'angolo

palmette e i sassolini, il boschettino animistico norvegese, tutto

del matrimonio congiunto, come il suocero aveva fatto con

suocero aveva fatto con il fratello, stessa chiesa. - Qui

benefattore della città. - E il racconto del Vecchio finiva

nella disposizione geografica per il controllo del nuovo feudo

come socio di maggioranza il Vecchio, che di recente

di recente ha promesso: - Il tempo di farvi spuntare

un colle che guarda il mare, sarebbe stata una

in ribasso) ¶ Anche se il sole si sforza, oggi

con la compagnia. E il nervoso arriva dal mercoledì

letto al salotto con il telecomando in mano. ¶ - Non

e inizia a farsi il bucato, la tuta e

Antonio inizia a sfregare il sapone marsiglia sui pantaloni

dodici ore della giornata il marito le passa seduto

lamiere lucide brillano sotto il sole cocente, riflettono strani

auto blu, accatastate oltre il nastro biancorosso, segnano i

in questa terra, comandano il Dio del Metallo e

Qui, dove ora spira il vento del nord. Lo

degli ultimi boschi: leva il respiro e fa scoppiettare

terrazza all'altra mentre il catrame dell'impermeabilizzazione è

sciroppo denso e appiccicoso. Il catrame nero, rivestito d

caldo boia. E storcono il naso, perché c'è

tutto torna su, con il gran caldo che asciuga

da queste parti dove il sole ha fondato la

solo a giugno, con il cambio delle maree. Marmo

ragazzetti della spiaggia fanno il giro largo, per istinto

quando la spiaggia dà il meglio di sé. Mica

mareggiate di febbraio e il deserto intorno, ma al

culmine della stagione con il gran pienone. E un

posto, con la canicola. Il termostato che bolle e

tanto abituata. E succede il peggio e affiorano i

dello stradone c'è il quartiere di belle case

giugno col botto. Dove il silenzio è la specialità

fra i muri azzurri, il controsoffitto in laminati oro

hanno visto, ma solo il capomuta di questi lupi

poliziotto ha potuto tradurre il movimento di labbra che

è più gusto... ¶ E il Lardoso l'ha guardata

e capito anche senza il sonoro. ¶ Si è avvicinata

di riso - ha arricciato il naso. Fine dello spettacolo

ragliare quando hanno visto il sangue zampillare e sporcare

sangue zampillare e sporcare il pavimento e le loro

troia... sei pazza... ¶ Mentre il Lardoso la guardava disperato

accendere la luce e il fornello con la caffettiera

apri e chiudi. Bere il caffè versato nel bicchierino

sino al bagnetto. Appoggiare il pigiama sulla tazza del

porta. ¶ - E non lasciarmi il pigiama piscettato sparso per

dopo non ha più il coraggio di chiedere nulla

come una faina. Richiudere il portoncino e scendere a

casa serena... non come il tuo vecchio quartiere... e

ti vuoi fare? ¶ Oggi il colore di Antonio è

Fra qualche settimana, se il fiato migliora, anche casa

fidanzamento. Che sarà pure il trionfo della passione, l

elettrica della reclame tv. Il fai da te con

Mentre Antonio - Andò - attraversa il quartiere ansimando e sudando

lampioni si spengono ma il sole se la prende

chili se ne vanno, il grasso brucia e torna

Corre per lasciarsi dietro il presente e sguazzare nel

e sguazzare nel passato. Il nuovo quartiere alle spalle

quartiere alle spalle e il vecchio davanti. Ancora poche

palma che gli dà il nome e resiste fra

sul selciato e tengono il ritmo del suo sacrificio

come tornare in forma... ¶ Il cuore tiene. Tocca l

di cui dovrò prendere il posto e dirle tutto

un po' titubante perché il preside era stato chiaro

è una vera amicizia. ¶ Il cameriere finalmente arriva con

solo colpo, via tutto il bicchiere. ¶ - E allora... ¶ E

e sbraita con tutto il corpo docente riunito che

scoppia un pandemonio perché il vicepreside appena nominato, che

chissà perché, o meglio il perché magari lo so

gli ho mai leccato il sedere e poi ho

lui che poi è il vecchio professore di cui

direttamente dalla caraffa. ¶ - Insomma il vicepreside monta un quarantotto

Fanno fuori me, caro il mio Efrem. ¶ E gli

Efrem. ¶ E gli accarezza il viso. ¶ - E il vicepreside

accarezza il viso. ¶ - E il vicepreside? ¶ - Ora è preside

cattedra tutta sua. ¶ - E il tuo vecchio professore? ¶ - Ogni

metanfetamina pervitin metadrina. ¶ E il peggio arriverà quando tenterà

la finisce più con il suo turno alla porta

Cerchio ha detto così il primo giorno: - Scrivete tutti

rimaste lì, segnate con il pennarellone blu sulla lavagna

vicino al tavolino con il microfono, il lettore cd

tavolino con il microfono, il lettore cd e il

il lettore cd e il piccolo schermo del video

la fa a seguire il ritmo delle incursioni. ¶ Quindi

è da tempo che il giovedì non è serata

pure altri che con il partito non hanno mai

e rispetto - hanno visto il volantino e letto il

il volantino e letto il titolo: - La legge sul

non fosse stato per il sottotitolo: - Dalla parte di

foresteria si è sparsa il numero è lievitato. ¶ Si

in ventidue, ventitré più il Capo Cerchio che ad

a fine seminario, dopo il karaoke liberatorio e consolatorio

più noi..." ¶ Ora è il turno di Gatto, che

Gatto dai, esterna, esterna... ¶ Il cerchio lo invoca, questi

su questi legnetti, mentre il suo sedere grassoccio patisce

soliti controlli perché ho il diabete, due o tre

occhi per aria e il suo sguardo si incrocia

occhio cerca sul muro il viso del Vladimiro, un

soliti controlli perché ha il diabete, due o tre

per i soliti controlli... ¶ Il Gatto ha preso la

la rincorsa e per il suo rientro, sotto braccio

suo corpicino. ¶ - ... lui è il tipo di persona che

solo... ¶ Ma la lucidità, il filo logico, la sequenza

riesce a concatenarli per il verso giusto. Ora che

mi trattava come se il diabete fosse una mia

da solo, gli viene il magone... ¶ C'è chi

andato senza... ¶ Capo spezza il cerchio. ¶ - Va bene, grazie

un applauso al Gatto. ¶ Il circolo batte le mani

qualcuno sì qualcuno no. Il Gatto si siede e

detto: "Cara, vado per il fine settimana a un

un rumore di meccanica, il braccio pesca una marcetta

poi verrà a qualcuno il mal di mare. Seguono

mal di mare. Seguono il metronomo dell'alcol e

notte. Tutti al bar il lunedì, la sigla parte

sigla parte e inizia il cinema gratis e le

gli occhi. Gatti fantasmi, il lenzuolo più vecchio e

settimana delle loro donne. ¶ Il signor Chimenti, ragioniere delle

Ogni sera alle cinque il juke-box e le

ci ha lasciato cadere il mozzicone rovente e sono

lui che corre per il quartiere con un libretto

e antiche scritture. ¶ Se il juke-box non va

che la tv dia il via alle trasmissioni svita

Che hanno da vedere il prete investigatore e i

ricchi del mondo... ¶ E il padre di uno di

di questi ragazzetti dietro il bancone asciuga i bicchieri

cantare? Che cantino finché il bar sarà suo. Con

i calzoni poco sopra il ginocchio che l'inverno

fin sulla rotula. Anche il figlio della maestra Chimenti

Li guarda e batte il tempo con il piede

batte il tempo con il piede, segue il ritmo

con il piede, segue il ritmo fischiettando a mezza

saracinesche. ¶ Questa musica che il capomuta non riesce a

con l'immaginazione verso il bar dei ricordi. ¶ Il

il bar dei ricordi. ¶ Il loro pensiero felice è

nera e metallo lucido. ¶ Il pavimento è bagnato, l

c'è stato tutto il tempo per asciugare. C

di umido e incensi. Il suono va e nessuno

alti sul poggiatacchi e il naso infilato in un

andata al negozio sotto il tabacchi per prendersi qualcosa

pantaloni, le scarpe, persino il cappotto. Tutto scelto con

così. Poi ha acciuffato il filo iniziale e si

in avanti e appoggiare il mento sulla balconata. Uno

ancora uno sguardo lucido, il tempo che Efrem ritorni

così senza comando. ¶ - Efrem, il problema è che se

che neppure quello era il posto mio... e no

di Elena che dopo il due arriva sempre il

il due arriva sempre il tre... e il tre

sempre il tre... e il tre è arrivato, puntuale

nelle pause, si tormenta il labbro superiore con quello

l'ascolta e segue il cameriere che ora non

quando Dj Revenant presenta il gruppo che accorda sul

Però, e qui viene il però dei però... ¶ Ora

com'è. Ti risparmio il gioco d'incastri, di

spazio? Non le rinnovano il contratto perché arrivo io

Mentre cerca di ritrovare il cameriere perso chissà dove

comporto?" ¶ Efrem finalmente individua il ragazzo pantaloni di vinile

lì da lui. Visto il gran casino. ¶ - Quindi il

il gran casino. ¶ - Quindi il vecchio professore e l

chiedersi e il Signore? Il Signore chi l'ha

siccome la risposta mette il capogiro, siccome non è

placidamente. ¶ Parole e disegni. Il cono rovesciato, i gironi

penna d'oca e il suo inchiostro nero nell

che la macchina termini il suo lavoro. Avanti, flash

tutti e che vinca il peggiore. ¶ A volte Elena

Velena mi spaventa. Con il tempo ha finito per

Da tempo ho perso il senso della giustizia, quella

Ecco perché questo sarà il mio lavoro migliore, lo

sedersi e senza tenere il viso basso. ¶ - Avvocato, niente

Avvocato, niente trucchi. ¶ Mantiene il capo chino e si

passa l'indice sotto il naso, come se lo

piccolo colpo di sterzo. ¶ - Il tradimento? ¶ - A parte quello

avanti e via adagio. ¶ - Il pettegolezzo. ¶ Prima, seconda, terza

confermare di aver visto il medico e il manager

visto il medico e il manager prima entrare, poi

palazzo. Poi altri tre: il panettiere, il suo collega

altri tre: il panettiere, il suo collega edicolante... ¶ - Non

Carrus è capirsi. Lui il giornalaio di qua sotto

caffè gelateria delle Botteghe, il manager non ha fatto