parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Novelle, 1552

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1552
riconducesse ne’ suoi paesi. Il garzone ritennero amendue per
2
1552
cosa ad un vecchio il pigliar moglie che giovane
3
1552
chiamato maestro Ambruogio Fighino, il quale, essendo d’anni
4
1552
ebbe un figliuolo. ¶ Aveva il detto maestro in casa
5
1552
giaciture che non faceva il marito. Il giovane non
6
1552
non faceva il marito. Il giovane non se ne
7
1552
Giannotto (che così chiamossi il garzone di cui io
8
1552
pace, acciò potesse compiere il suo lavoro avanti che
9
1552
suo lavoro avanti che il maestro tornasse. Non ristette
10
1552
E lasciato da canto il suo figliuoletto, che aveva
11
1552
un salto e trapassò il segno da Giannotto prefisso
12
1552
quello istesso tempo, fatto il garzone non so a
13
1552
tarda e temendo che il marito, il qual n
14
1552
temendo che il marito, il qual n’era geloso
15
1552
ratta le scale et il fanciullino ivi rimase. Non
16
1552
che opra avesse fatto il garzone, incomminciò il fanciullo
17
1552
fatto il garzone, incomminciò il fanciullo a gridare: «Non
18
1552
alla mamma!». Stordito rimase il maestro cotal cosa udendo
19
1552
fuggì; et allora nacque il proverbio: «Guardatevi, donne, dall
20
1552
città di Nicosia, se il vero affermano l’istorie
21
1552
mulino della parte aversaria. Il mugnaio, che bella e
22
1552
potuta servire, fece sembiante il rubaldo che rotto si
23
1552
so che instrumento, senza il quale non si poteva
24
1552
moglie, che poi sarebbe il dì seguente spedita a
25
1552
ottimamente s’accorse che il marito volevasi coricar la
26
1552
della casa. ¶ Andò adunque il mugnaio nel vicinato e
27
1552
bella giovinetta che abbia il territorio di Cipri, figliuola
28
1552
intendo di voler essere il primo». I compagni, che
29
1552
casa. Entrossene adunque, secondo il patto che tra lor
30
1552
tra lor fecero, primo il mugnaio, sospinto da estremo
31
1552
figliuola». Come ciò udì il mugnaio, tutto isvenne e
32
1552
aversaria parte. ¶ Non indugiò il mugnaio d’andarsene a
33
1552
si coricasse. «Orbene – soggiunse il marito – poscia che io
34
1552
fusse di vostra voluntà». Il marito, da gran dolore
35
1552
et insieme vi pose il bastone e, temendo le
36
1552
sì malamente seppe guidare il suo amore, ch’egli
37
1552
pisano, detto messer Aquilio, il quale aveva un bellissimo
38
1552
di costei, scordatosi Piero il primo amore, sì fortemente
39
1552
da chi lo conosceva il migliore coltivatore di giardini
40
1552
fiamme, che gli ardevano il core, un giorno così
41
1552
et invitollo a vedere il suo giardino. ¶ Piero, lieto
42
1552
e con maestrevol mano il liuto toccando, incomminciò si
43
1552
mio amico et è il più discreto giovane ch
44
1552
che portato gli ha il liuto, e vassene trastullando
45
1552
facendo rimaner di fuori il famiglio perché non guasti
46
1552
che volesse alquanto suonare: il che tostamente fece, come
47
1552
la gentil donna amorosissimamente il guardava e nell’amore
48
1552
attentamente considerava, sentivasi trafiggere il core d’acutissimi dardi
49
1552
di compiacere il figliuolo, il dì seguente ritrovò la
50
1552
medici; ma non sapendo il marito, ch’era di
51
1552
per morta la giudicarono. Il calzolaio, non veggendosi porgere
52
1552
fecero sepelire, sì come il figliuolo ne l’aveva
53
1552
duole, eccolo sprovedutamente giungere, il quale, abbracciato ch’egli
54
1552
cui fu risposto che il giorno avanti nell’ora
55
1552
la madre, narrolle tutto il caso, la quale, fatto
56
1552
capitata. Allora madonna Marzia il tutto le raccontò, incomminciando
57
1552
marito e da tutto il vicinato era stata pianta
58
1552
riavuta, pregò la madre il figliuolo che affrettasse di
59
1552
riposava alquanto, v’era il misero marito, il quale
60
1552
era il misero marito, il quale, poi che molto
61
1552
accordarno, donde nacque che il calzolaio gli fece commandare
62
1552
venissero davanti a monsignore il legato. Dimandava il calzolaio
63
1552
monsignore il legato. Dimandava il calzolaio che sua moglie
64
1552
vero tutto quello che il calzolaio diceva, ma che
65
1552
in possanza della morte il disciogliere i matrimoni, avendola
66
1552
di matrimonial legame congiunta, il perché rispondeva animosamente al
67
1552
Né per questo rimase il padre di sollecitarla, anzi
68
1552
ci consigliasse et insegnasseci il modo di congiungersi insieme
69
1552
si aveva sentito entrare il bascio dell’amante fin
70
1552
cotesto ordine, Lodovico fu il primo che la seguente
71
1552
che sciogliesse la fune, il che tostamente fece; ma
72
1552
che tostamente fece; ma il corrente era sì furioso
73
1552
fune di mano, et il giovane, del tutto inesperto
74
1552
ciò faceva, imperò che il fiume veloce più che
75
1552
buono augurio per ricoverare il mio caro amante». E
76
1552
E questo detto rivolse il fanciullo nel grembiale et
77
1552
fanciullo che ritrovato aveva. Il padre pensò che la
78
1552
Non rimaneva per questo il padre di sollecitar Lippa
79
1552
in tutto non sia il voto, che per vostra
80
1552
mai di volere entrare». Il padre le compiacque di
81
1552
et ivi si ruppe il legno. Ma Lodovico, destro
82
1552
lasciava stare in pace, il che risaputosi dal padre
83
1552
ma, veggendo preso Lodovico, il quale amava più che
84
1552
quale amava più che il cor del corpo suo
85
1552
essa prigioniera. Considerando Marco il valore di Lodovico, gli
86
1552
corseggiare. Lippa, veggendo cresciuto il fanciullo da lei allevato
87
1552
a cui aveva posto il nome Scambio, perciò che
88
1552
giorno di andar cercando il suo signore e primieramente
89
1552
erano passati dodici anni. Il fanciullo, per ubbidire cui
90
1552
dalla galea di Lodovico, il quale dimandò a’ suoi
91
1552
se gl’intenerì incontanente il core e fece volger
92
1552
barca, stupì grandemente. Commandò il comito al garzone che
93
1552
la galea, a cui il garzone arditamente rispose di
94
1552
di non voler tardare il suo viaggio, imperò che
95
1552
Come Lodovico udì mentovare il dolce e tanto amato
96
1552
nel porto, mandò Lodovico il garzone con Lisbona a
97
1552
vedere». Rizzò gli orecchi il sire a cotai parole
98
1552
pregolla gli volesse dire il modo che avesse a
99
1552
bigoncia dove si porta il vino, che sia coperta
100
1552
modo alcuno». ¶ Udito questo, il sire molto ringraziò la
101
1552
turbatetta seco discorre, ecco il sire che vi si
102
1552
della finestra. Vide questo il sire e, pieno di
103
1552
qual cagione col porre il lenzuolo in sulla finestra
104
1552
per nulla!». Rispose allora il sire con parlar dolce
105
1552
mai più non porrebbe il lenzuolo alla finestra; e
106
1552
piacere sentiva nel beffare il sire, disse un giorno
107
1552
so di certo che il sire se ne viene
108
1552
se ne viene contra il bando nella contrada e
109
1552
le cento lire». Disse il messere della Pomarina: «Ben
110
1552
la bigoncia vi sarà». ¶ Il dì seguente il sire
111
1552
sarà». ¶ Il dì seguente il sire apparve et il
112
1552
il sire apparve et il padrone della Pomarina subitamente
113
1552
portato. Di nuovo strinsero il bando, che non vi
114
1552
raddoppiaron la pena. ¶ Liberato il sire et a casa
115
1552
vecchio, che pareva avere il zolfo nelle vene. Struggevasi
116
1552
zolfo nelle vene. Struggevasi il meschino per amore, come
117
1552
bella di lei. Era il monistero lontano dalla città
118
1552
fidato amico a notificarle il caso et intendere ciò
119
1552
ne verrà per vedere il cadavero forestiero». ¶ Al sire
120
1552
che avesse Vinegia; et il giorno di santo Donato
121
1552
sire et a’ compagni il modo che s’aveva
122
1552
et entro v’era il sire, che ottimamente contrafaceva
123
1552
sire, che ottimamente contrafaceva il morto con la spada
124
1552
li sproni dorati, secondo il costume cavalleresco, et in
125
1552
da dovero, coprendo appresso il cataletto di fiori e
126
1552
lor sagrato e, portatone il cadavero in chiesa cantando
127
1552
cadavero in chiesa cantando il Subvenite, s’incomminciò la
128
1552
esse la croce sopra il morto, ruminando molte orazioni
129
1552
guardando, s’avide che il morto respirava et alquanto
130
1552
naso del sire: come il sire s’advide della
131
1552
le mani e, alzato il capo per abbracciarla, la
132
1552
fuggiva, tanto più ardentemente il sire la seguitava, dicendo
133
1552
a me, non fuggire il tuo fedele amante!». ¶ La
134
1552
amante!». ¶ La giovinetta finalmente il riconobbe alla favella e
135
1552
dell’aguato. Molti biasiamarono il fatto e molti il
136
1552
il fatto e molti il commendarono. I più discreti
137
1552
si seppe come avesse il sire finto d’esser
138
1552
forte et ardito giovane, il quale faceva stare il
139
1552
il quale faceva stare il sire di lontano, né
140
1552
fiate usava di fare il viaggio in Fiandra. ¶ Advenne
141
1552
era forse anco cagione il potersi commodamente dalle finestre
142
1552
Iddio sa quando fia il ritorno. Un gran piacere
143
1552
fare quanto le aveva il figliuolo richiesto e, avutone
144
1552
Ella, desiderosa di compiacere il figliuolo, il dì seguente
145
1552
le putisse e turavasi il naso quanto più poteva
146
1552
si stette molto che il porco per le molte
147
1552
rimanendo però di turarsi il naso. Io attesi a
148
1552
Io attesi a chiudere il barile e, per le
149
1552
uscisse, sì che, Signore, il mio padrone dice il
150
1552
il mio padrone dice il vero, che queste scimie
151
1552
intelletto». ¶ Ritornato a casa il reverendo canonico disse al
152
1552
compreso, tu mi pari il re de’ bugiardi». Rispose
153
1552
re de’ bugiardi». Rispose il Fiorentino: «Non ve ne
154
1552
abominevole essercizio». «Orsù – disse il padrone – così come ti
155
1552
dono». Di questo contentossi il Fiorentino, con patto però
156
1552
a questo si convenne il canonico, aggiungendogli che, se
157
1552
fosse tenuto di restituirgli il dono che avesse ricevuto
158
1552
Non dopo molto, sendo il canonico per gire al
159
1552
udì che nella chiesa il padrone raccontava a’ canonici
160
1552
ma gagliardi a maraviglia. Il Fiorentino, ch’era persona
161
1552
rimbambito, danzava e suonava il ciembalo. La giovane si
162
1552
ischerno avevagli posto nome il sire innamorato. ¶ Ora, il
163
1552
il sire innamorato. ¶ Ora, il detto sire per cotal
164
1552
e quanto seco communicava il sire de’ suoi amori
165
1552
che, ragionando un giorno il buon vecchio con Pomarina
166
1552
che io v’insegni il modo di vederla, questo
167
1552
fornaia, che ci cuoce il pane, è molto nostra
168
1552
l’aiuta a fare il pane. Voglio adunque che
169
1552
e venitene a torre il pane, che a cotesto
170
1552
andar per lo pane, il sire se n’andò
171
1552
al forno e, acconciatosi il meglio che poté per
172
1552
le disse: «Prendi tosto il bastone, perciò che la
173
1552
che le abbia raccontato il tutto. Veramente che, se
174
1552
me», rispose egli: «dammi il bastone et aprimi tosto
175
1552
tavole nelle quali era il pane, avviossi al forno
176
1552
forno, dove giunta trovò il buon sire che andava
177
1552
fornaia col bastone, et il meglio che poté glielo
178
1552
altro rispose alla Pomarina. Il sire stavasi in casa
179
1552
gran voglia di vedere il corpo di nostro Signore
180
1552
vestito a prete, con il chierichetto che suoni la
181
1552
et incontanente affaccierassi». ¶ Piacque il consiglio della Pomarina al
182
1552
fece al balcone: come il sire la vide, fermossi
183
1552
né punto si muoveva. Il chierichetto suonava la campanella
184
1552
capo della via et il buon sire non si
185
1552
che furato gli aveva il core. La vicinanza stava
186
1552
stava intenta a risguardare il tabernacolo e, veggendo che
187
1552
tabernacolo e, veggendo che il prete non si muoveva
188
1552
rivolsero gli occhi verso il novello prete e finalmente
189
1552
voi ch’egli è il sire innamorato?». Di questo
190
1552
che sgridar lo volessero, il che subitamente fecero, gittandogli
191
1552
questi officiali fu confinato il sire fuor della contrada
192
1552
avesse contravenuto al decreto. ¶ Il sire gran travaglio sentiva
193
1552
vicino molto bene adagiato, il quale per essere d
194
1552
alcuna nuvoletta, e alzato il viso guatava d’ogni
195
1552
contemplando, s’advide essere il cielo tutto bello, il
196
1552
il cielo tutto bello, il sole temperato, il monte
197
1552
bello, il sole temperato, il monte netto da nuvoli
198
1552
in qual segno fosse il sole et in qual
199
1552
ragione avesse ciò predetto. Il villano non si muoveva
200
1552
disse che gli recasse il quadrante con il libro
201
1552
recasse il quadrante con il libro dei giudicii e
202
1552
erta iti ne fossero. ¶ Il villano, per non istar
203
1552
vide levarsi un nuvoletto, il quale, da impetuoso vento
204
1552
abbondantissime acque, le quali il ponente riceveva nel mezzo
205
1552
cosa piena d’orrore il vedere tanti baleni e
206
1552
d’Adige, parve che il cielo cadesse e che
207
1552
vide, e similmente vide il grano in su l
208
1552
contadino. Gittonne per tanto il quadrante e l’astrolabio
209
1552
ciò compreso. Rassettatosi finalmente il tempo, andossene alle costui
210
1552
in astrologia. A cui il contadino rispose: «Sappiate, messer
211
1552
Ugo, che l’asino, il qual mi vedeste oggi
212
1552
serenità: e questo è il compasso col quale io
213
1552
io misuro et isquadro il cielo, né alcun altro
214
1552
volta si dee cambiar il tempo di buono in
215
1552
vi facciate del gallo, il quale vi predice l
216
1552
Carabotto (che così chiamavasi il contadino) avesse saputo più
217
1552
non se gli sminuisca. Il contadino largamente promise e
218
1552
a ciò furono, publicarono il fatto per ogni luogo
219
1552
da Santa Sofia». Risapendo il buon uomo esser cotesto
220
1552
più per astrologare mirò il cielo; oltra che a
221
1552
verità, né vide mai il sole uomo più bugiardo
222
1552
servidore, di nazione Fiorentino, il qual di nuovo s
223
1552
città, messer Leandro et il Fiorentino nell’orto dell
224
1552
questo l’arcivescovo. Allora il Fiorentino bugiardo tosto soggiunse
225
1552
un l’altro». Stupiva il buon uomo udendo cotai
226
1552
per donarla all’arcivescovo, il quale, a messer Leandro
227
1552
dissimili dagli uomini». Rispose il canonico: «Non dite già
228
1552
suo cuoco apprestare. Aveva il cuoco una scimia per
229
1552
più d’uno birro, il quale s’imaginò di
230
1552
di lor natura, fece il simigliante. Fra tanto il
231
1552
il simigliante. Fra tanto il ladroncello furò un grasso
232
1552
altro solenne convito et il giottone entrò di nuovo
233
1552
scimia; e volendole porgere il moccichino, non solamente ricusò
234
1552
cosa!». Saltò di mezzo il Fiorentino per aiutare il
235
1552
il Fiorentino per aiutare il padrone e disse: «Se
236
1552
la cosa sta come il mio padrone v’ha
237
1552
con un gentiluomo chiamato il Libanoro, che molto si
238
1552
et un grasso porco, il quale intendeva di voler
239
1552
una spinta al sandalo, il porco, ch’era grasso
240
1552
La scimia, che presso il porco era, mostrava che
241
1552
del re Manfredi et il modo che tenuto aveva
242
1552
ira del popolo armato. ¶ Il re Severo raccolse il
243
1552
Il re Severo raccolse il giovinetto con grande allegrezza
244
1552
sé partire. Or, tenendo il re Vitrio non solo
245
1552
bella e leggiadra molto, il cui nome era Cillenia
246
1552
fece voto di visitare il sudario di Roma e
247
1552
che lo lasciasse adempire il voto ch’esso aveva
248
1552
per la propria salute, il che ottenne con gran
249
1552
Visitato ch’egli ebbe il santo Sudario e fatto
250
1552
rotta vide la galea, il meglio ch’egli poté
251
1552
posero a camminare lungo il lito del mare, tutto
252
1552
lito del mare, tutto il giorno camminando senza mangiare
253
1552
mangiare e senza bere. ¶ Il seguente giorno, nello spuntar
254
1552
Vitrio di camminare lungo il lito, ove non trovava
255
1552
giunsero ad una via, il cui capo aveva due
256
1552
altra strada. ¶ Non tramontò il sole, che Vitrio arrivò
257
1552
cristiani sogliono abitare. Quivi il Gelso, che sapeva (come
258
1552
apparecchiare da desinare, et il giorno seguente giunsero al
259
1552
e morti, eccetto uno, il quale, capitando al Zaffo
260
1552
capitando al Zaffo, raccontò il caso occorso, di che
261
1552
se stessa. Vitrio, sovvenendogli il precetto del padre di
262
1552
letto dove egli dormiva, il che subitamente, da denari
263
1552
che n’era innocente, il quale subitamente fu preso
264
1552
per due mila bisanti. Il misero Vitrio, per potersi
265
1552
sì che non aveva il meschino più che donare
266
1552
Or chi potrebbe pensare il travaglio che nella mente
267
1552
nella mente sua sentiva il misero giovane? Mirabile era
268
1552
nobile come esso fusse. Il cavaliere gli levò la
269
1552
è molto men male il morire che sofferire che
270
1552
che non sono io». ¶ Il cavalier, che intese esser
271
1552
che intese esser Vitrio, il quale egli menava a
272
1552
lungamente posseduto, finito avesse il padre i giorni suoi
273
1552
Narrogli i voti fatti, il naufragio sostenuto nelle spiaggie
274
1552
potentissima corona, investiga diligentemente il caso mio, essamina la
275
1552
maggiore dell’accusatore». Mandò il re per la donna
276
1552
sonno, si avviò verso il palazzo e, salite le
277
1552
vaio; e pensandosi che il figliuolo fosse alcuno adultero
278
1552
ricordandosi dell’avviso che il padre gli diede, di
279
1552
rimetteva, se ne contenne. Il garzoncello, che non dormiva
280
1552
dormiva punto e vedeva il padre che s’apparecchiava
281
1552
veggendo e pensandosi che il figliuolo sognasse: «Dormi, dormi
282
1552
Vitrio, che udito aveva il garzone chiamar madre e
283
1552
suo caro sposo, incontanente il riconobbe e per soverchio
284
1552
amore dirottamente pianse. Venuto il giorno, Vitrio appresentossi nel
285
1552
si fece per tutto il regno, bandironsi giostre e
286
1552
del suo ritorno dimostrò il suocero, re di Portogallo
287
1552
Roberto e predisse che il regno da una femmina
288
1552
in su l’aia il grano, quando un antico
289
1552
suo gli dovea scaldare il petto, ma che tanti
290
1552
che ella ritrovò come il fatto stava et alla
291
1552
stava et alla figliuola il tutto raccontò e con
292
1552
porta ne venisse. Venne il giovane, pur troppo contento
293
1552
fanciulla, con la quale il più delle volte si
294
1552
credessono che tu fossi il medico e così male
295
1552
prattica per casa e il più delle volte ei
296
1552
subitamente mandò per Vitellione, il quale venuto che fu
297
1552
lo riconobbe, pian piano il seguitò, e la famiglia
298
1552
e la famiglia, veggendo il padrone in casa, chiuse
299
1552
quanto più spesso potessero: il che si fece moltissime
300
1552
fra l’altre che il medico era a casa
301
1552
percuoti?». Rispose colui: «Sono il Traverso, tuo figliuolo. Aprimi
302
1552
potere più commodamente nascondere il medico. Ma il Traverso
303
1552
nascondere il medico. Ma il Traverso, ch’era tutto
304
1552
in modo alcuno ritrovare. Il Traverso aveva già salito
305
1552
salito la scala e, il medico veggendo, trasse il
306
1552
il medico veggendo, trasse il coltello per ferirlo: ma
307
1552
dire che gli lavava il ciuffetto, il vento da
308
1552
gli lavava il ciuffetto, il vento da ogni lato
309
1552
vento da ogni lato il percuoteva, il freddo gli
310
1552
ogni lato il percuoteva, il freddo gli toglieva vigore
311
1552
egli, appena potendo trarre il fiato dal petto, disse
312
1552
petto, disse: «Io sono il tuo messere». La fante
313
1552
tua porta». E chiuso il balcone, andossene alla camera
314
1552
pertinacemente afferma d’essere il mio padrone, né in
315
1552
leggieri si pensò che il marito fosse, rispose alla
316
1552
dice egli d’essere il tuo padrone? Non lo
317
1552
alla finestra, non rimanendo il marito di bussare, disse
318
1552
qual n’aveva mandato il figliuolo; e ripostisi i
319
1552
Fatto poi giorno, mandò il medico per la toga
320
1552
quanto dannosa cosa sia il non saper giustamente signoreggiare
321
1552
sofferire tanta tirannia, sollevarono il popolo e con gran
322
1552
al palagio per ucciderlo. Il re, veggendosi a mal
323
1552
gli ardessero i capegli, il mantello et alquanto non
324
1552
danneggiasse la real faccia. Il fanciullo, avvolto nei drappi
325
1552
mendicando, grandissimi disagi sostenne. Il popolo adirato, non trovando
326
1552
adirato, non trovando né il re né Vitrio, suo
327
1552
fossero, né più oltra il ricercarono, ma elessero un
328
1552
Aldromandino, per lor re, il quale con gran benignità
329
1552
benignità e destrezza governò il regno. ¶ Andossene adunque errando
330
1552
chiamò a sé Vitrio, il maestro dell’ospedale et
331
1552
Manfredi, re di Navarra, il qual ti generai della
332
1552
incendio che fatto aveva il popolo rubello attorno il
333
1552
il popolo rubello attorno il mio real palagio e
334
1552
se prima tre fiate il coltello non cavi e
335
1552
cavi e tre volte il rimetti». Finiti questi utili
336
1552
era presente et udivasi il buon figliuolo amaramente singhiozzare
337
1552
chiamato Agnolo degli Aldemari, il quale della nuova bellezza
338
1552
Sparsesi (sì come era il suo desiderio) per tutto
339
1552
suo desiderio) per tutto il grido delle sue magnificenze
340
1552
d’avere convenevolmente adescato il padre e facendo dissegno
341
1552
e di buon nerbo, il quale, menatalasi a casa
342
1552
femina pratticava. Soleva anco il più delle volte andar
343
1552
lei a lavorare. Era il nome della cognata Tebaldina
344
1552
conseguir quello effetto che il suo fervente amore desiderava
345
1552
venuto, come tu vedi, il mese d’aprile, che
346
1552
dormire di mezzo giorno: il marito di lei non
347
1552
suole punto dormire dopo il desinare, ma Zenobia non
348
1552
per alcun modo astenere. Il marito, subito che ha
349
1552
adunque, prima che riluca il giorno, tu ne verrai
350
1552
pensato da Tebaldina et il giorno seguente nell’aurora
351
1552
già ritrovò levata, rifatto il letto, spazzata la camera
352
1552
Venne ella finalmente, secondo il suo costume, e senza
353
1552
Agnolo mio, tu sii il ben venuto. Lungo tempo
354
1552
né altrimenti si scoperse il fatto. E così la
355
1552
cautela serbò l’onore, il quale esser doverebbe caro
356
1552
capo ne’ muri. Lamentossi il meschino assai e quanto
357
1552
udire chi mi rimproveri il pane, come se tolto
358
1552
amore d’Iddio cresciuto». Il padre, che ricco uomo
359
1552
Firenze una solene festa il dì di santo Giovanni
360
1552
non odia la grua il falcone e, per farle
361
1552
per la malaventura madonna il risapesse, gitterebbe la casa
362
1552
s’incomminciò a stuffare il petto, il collo e
363
1552
a stuffare il petto, il collo e la faccia
364
1552
si tinse, che rassimigliava il gran Satanasso tinto d
365
1552
allo specchio per racconciarsi il capo e vide incontanente
366
1552
gridando e tuttavia facendosi il segno della croce, e
367
1552
madonna che bussasse, ma il gran diavolo dell’inferno
368
1552
se n’andò verso il balcone per dare di
369
1552
sozza figura, che, raddopiatosele il timore nel core, si
370
1552
Grande per certo fu il romore che fece la
371
1552
essendo ancora ben chiarito il giorno. Filippo, udendo costei
372
1552
chiesa di santo Giovanni. Il sole era levato et
373
1552
era levato et illuminava il nostro emisfero, di maniera
374
1552
in mano per battere il diavolo, se fusse più
375
1552
più di casa uscito. Il più che stremo dispiacere
376
1552
che s’aveva posto il capo in grembo per
377
1552
vecchia, che in su il letame cadde, sul letame
378
1552
dipinta e dove sempre il sabbato arde per vostra
379
1552
stuffossi, lavossi, strisciossi secondo il suo vecchio costume e
380
1552
e del continuo pregava il diavolo che se ne
381
1552
icona. Seppesi per Firenze il gran miracolo e tutte
382
1552
moglie non molto giovane, il quale le dava ad
383
1552
bugiardo marito. ¶ Advenne ch’il medico s’invaghì d
384
1552
questo fatto si querelò, il genero molto biasimando, et
385
1552
scale, andossene a Milione, il quale favellava col suo
386
1552
advenne (sì come è il costume delle cose mondane
387
1552
che avesse piacere alcuno il qual lungo tempo durasse
388
1552
advenne – dico – che Milione, il quale era il mezzano
389
1552
Milione, il quale era il mezzano per cui i
390
1552
l’omicidio, avanti che il morto sia sepolto, che
391
1552
fidassi dello sfortunato Milione, il quale i dì passati
392
1552
chiuso ch’egli avesse il banco, ne verrebbe senza
393
1552
soletto s’inviò verso il giardino, cercando pur con
394
1552
arricciatosegli per estremo timore il pelo, diedesi a fuggir
395
1552
tanto si dimenò, che il canape si ruppe e
396
1552
nuovo timore sopragiunto, raddoppiava il corso. ¶ Era nel mezzo
397
1552
d’un certo Moisé, il quale era stato tagliato
398
1552
ritrovatolo ben chiuso, chiamò il morto, che nella sinagoga
399
1552
che io sono Milione». Il Giudeo, che morto nel
400
1552
in collo, portosselo via. ¶ Il fine di Piero fu
401
1552
compunzione di core fecesi il segno della croce e
402
1552
maligno spirito, udendo fare il segno della croce dalla
403
1552
vi stettero finché, venuto il giorno, furono sepelliti. Grande
404
1552
né potendo più sofferire il disagio che il padre
405
1552
sofferire il disagio che il padre gli dava, un
406
1552
qui non siete». ¶ Come il padre udì sì crudele
407
1552
facultà quanta ne abbia il miglior cittadino di Firenze
408
1552
poté egli dire, che il crudel figliuolo pur vel
409
1552
daralle a mio padre». Il fanciullo riverentemente disse ch
410
1552
a desinar, Vincenti richiamò il figliuolo a sé e
411
1552
camise all’avolo. Cui il fanciullo, da divina virtù
412
1552
ne ho portato». Rispose il padre con turbato viso
413
1552
io ti dissi?». Allora il fanciullo con saldo volto
414
1552
ospedale». «Me dunque – rispose il padre – fai tu pensiero
415
1552
ospedale?». «Perché no?», disse il figliuolo: «Chi la fa
416
1552
al padre, a casa il fece riportare e, finché
417
1552
mano. ¶ Ora advenne che il detto don Artado s
418
1552
bella. Di che accorgendosi il discreto cavaliere, andava quanto
419
1552
et amata e riverita, il che, in se stessa
420
1552
costanza della giovane, tramutò il folle amore in onesto