parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pantaleo Carabellese, Il problema teologico come filosofia, 1931

concordanze di «il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1931
non piuttosto a tutto il pensato» (pag. 87)? E così
2
1931
nel contrapporsi a tutto il pensato (cioè nella sua
3
1931
che non sono soltanto il pensato da me, quel
4
1931
che sono io, è il fondarsi unicamente nella egoità
5
1931
anche un io. O il pensare dunque è una
6
1931
pensante al pensato, giacchè il pensante stesso è un
7
1931
eleva veramente a porre il problema della individualità, che
8
1931
nel non vedere, sotto il problema della individualità empirica
9
1931
problema della individualità empirica, il problema dell'egoità. Non
10
1931
si trova di risolvere il problema della individualità: non
11
1931
possa e debba trovare il suo essere in un
12
1931
nell'idealismo trascendentale ed il continuo inavvertito passaggio dal
13
1931
singolarità è l'io. Il problema dell'individualità non
14
1931
singolare, che non è il soggetto particolare risultante dall
15
1931
soggetti hanno dell'Oggetto, il singolare dell'Universale, il
16
1931
il singolare dell'Universale, il molteplice dell'Unico, il
17
1931
il molteplice dell'Unico, il relativo dell'Assoluto. ¶ Questa
18
1931
opposizione soggetto-oggetto. È il presupposto comune ancora a
19
1931
suo pensato in cui il pensante si nega. La
20
1931
l'abbiam resa evidente: il non-io; l'oggetto
21
1931
quanto tale, vuol dire il contrapporsi del soggetto all
22
1931
coscienza del realismo o il pensato non pensante dell
23
1931
quella, non è darcene il concetto. Senza coscienza non
24
1931
abbiam visto, presuppone tacito il pregiudizio realistico del concetto
25
1931
realistico e non idealistico il comune presupposto dell'idealismo
26
1931
la concretezza richiede, e il concetto della coscienza, implicando
27
1931
implicando in sè anche il concetto dell'oggetto, non
28
1931
al problema dell'oggetto il problema del soggetto. L
29
1931
trattasi di determinare proprio il valore dell'io e
30
1931
io cui dice tu, il che dire vuol dire
31
1931
da me come tale. Il tu non dice affatto
32
1931
invece è proprio necessitante il tu, cioè l'altro
33
1931
da chi dice io. Il tu quindi pone esplicitamente
34
1931
esigenza intrinseca dell'io, il quale così riconosce lo
35
1931
tratta appunto di determinare il valore del concetto di
36
1931
certo contestare loro nè il loro esser filosofi, nè
37
1931
loro esser filosofi, nè il loro volere adoperare la
38
1931
riserve più ampie circa il conservar che essi facciano
39
1931
Ma è proprio sicuro il F. che colui al
40
1931
che colui al quale il sarto sta cucendo i
41
1931
stoffa, è proprio sicuro il F. che il malcapitato
42
1931
sicuro il F. che il malcapitato quando grida: «Qui
43
1931
è molto probabile che il «qui ci sono io
44
1931
ma al maldestro sarto. Il «qui io» è gridato
45
1931
la pelle invece che il vestito, non era quello
46
1931
vestito, non era quello il rapporto di reciprocità in
47
1931
egoità, deve essere riconosciuto il carattere di tu e
48
1931
deve essere esplicitamente negato il carattere di io. ¶ L
49
1931
singolare con l'Unico: il singolare, come è l
50
1931
l'Assoluto come Io; il che vedremo a suo
51
1931
sua e valutiamo criticamente il concetto idealistico di soggetto
52
1931
sorgeva in lui neppure il dubbio che questa dovesse
53
1931
questa dovesse essere negata. Il dire che fa Kant
54
1931
e quindi soltanto fenomenico il soggetto che ciascuno di
55
1931
relativamente quel che sia il genuino pensiero di Kant
56
1931
è un po' diventato il medioevale Aristotele del pensiero
57
1931
e di ragione, è il Caio che io sono
58
1931
Io dall'Io, diventa il più fantasmagorico caos, nel
59
1931
l'altrui posizione, cioè il principio di posizione non
60
1931
non avendo dalla natura il proprio posto in essa
61
1931
perchè ne è invece il creatore; ciascun io, scevro
62
1931
assoluta del valore sarebbe il singolare nella reciproca esclusione
63
1931
ricercare. Certo è che il presupposto implicito kantiano è
64
1931
suo sistema non vede il problema così come non
65
1931
poi elevarsi a vederlo. Il cosiddetto secondo periodo della
66
1931
essere esclusa, perchè è il nocciolo vero della quistione
67
1931
di incapacità di cogliere il concetto della Egoità (Ichheit
68
1931
una debolezza di tutto il loro carattere. Il loro
69
1931
tutto il loro carattere. Il loro io, nel senso
70
1931
scopo ultimo di tutto il loro agire, e quindi
71
1931
agire, e quindi anche il limite di chiarezza del
72
1931
l. invece vi è il rapporto proprio opposto; vi
73
1931
molta pretesa filosofia abbia il suo fondamento in persone
74
1931
genere di quella, cui il Fichte qui allude. Fichte
75
1931
sia sintetizzato altro che il concetto di un oggetto
76
1931
alla pura oggettività ed il porre di questi concetti
77
1931
nasco che io. Giacchè «il concetto dell'io che
78
1931
con sè stesso». Laddove «il concetto del tu nasce
79
1931
e dell'Io». Giacchè «il concetto della Egoità che
80
1931
mia cara persona. Giacchè «il ponente sè stesso nel
81
1931
Io, sono io»: laddove «il posto nello stesso atto
82
1931
come prodotto per trovarne il fattore genetico. «Da questo
83
1931
Io in generale cioè il non oggetto» (pag. 86). ¶ Cioè
84
1931
non vederlo o negarlo, il realismo che qui si
85
1931
quell'urto, dal quale il F. fa cominciare ogni
86
1931
qui tratte due deduzioni: ¶ 1° Il generarsi dalla tetica ed
87
1931
attività rientrante in sè, il generarsi della persona individuale
88
1931
che sarà poi, direi, il necessario equivoco e la
89
1931
fenomenizzazione. Giacchè questa importa il permanere dell'id come
90
1931
questa mia cara persona (il caro io di Kant
91
1931
un verso pare che il pensiero di Fichte sia
92
1931
essere proprio questo. Se il tu nella sua distinzione
93
1931
persona, ma è proprio il personificarsi della Egoità pura
94
1931
sia e debba essere il pensiero di Fichte. Egli
95
1931
infatti, non solo presentandoci il concetto di individualità ritrova
96
1931
si dice: io sono il pensante in questo pensiero
97
1931
che lo costituiscono, diventa il prodotto del soggetto. Se
98
1931
soggetto. Se conoscente è il Soggetto, e l'oggettività
99
1931
noumeno erano necessitanti per il soggetto come tale e
100
1931
non potevano quindi esserne il prodotto. ¶ Ridotto l'oggetto
101
1931
meno alla lunga, soltanto il non producente; non si
102
1931
di molto più: è il ringiovanimento della idea platonica
103
1931
scolastico, è invece anche il costitutivo della stessa cosa
104
1931
formale della conoscenza. Questo il vero valore della dottrina
105
1931
cosa in sè, ma il riconoscimento della cosa in
106
1931
angolo visuale si guardi il pensiero kantiano, s'intendono
107
1931
Subordinazione invece, che, per il passo falso fatto compiere
108
1931
fu tolto alla ragione il suo positivo punto di
109
1931
positivo punto di appoggio, il noumeno: le fu tolto
110
1931
voler dire costruzione che il soggetto faccia, puro prodotto
111
1931
fondamentale, che ha generato il realismo, e che dal
112
1931
essenza di consapevolezza che il soggetto ha dell'oggetto
113
1931
essenza. ¶ E invece per il detto scambio quella semplicissima
114
1931
più sottile sofisticazione che il pensare filosofico abbia dato
115
1931
realistico non è, perchè il concetto realistico dell'oggetto
116
1931
si è voluto negare il realismo, essendosene riconosciuta la
117
1931
questa eterogeneità dell'altro, il soggetto è spogliato dell
118
1931
e semplicemente soppresso; e il soggetto, non potendo ritrovare
119
1931
come suo altro che il nulla. È il processo
120
1931
che il nulla. È il processo della filosofia moderna
121
1931
abbiam mostrato, bisogna eliminare il concetto di alterità, e
122
1931
dogmatismo ha visto chiaro il suo presupposto) è altrettanto
123
1931
è altrettanto assurdo quanto il soggettivismo assoluto. ¶ L'alterità
124
1931
di quella coscienza che il soggetto come io afferma
125
1931
realtà appare al soggetto, il quale, di quel molteplice
126
1931
Si tolga anche qui il fondamento realistico, si tolga
127
1931
in quanto c'è il rappresentato, si tolga questa
128
1931
spontaneo raggruppatore, ma anche il creatore libero delle rappresentazioni
129
1931
quelle sognate (a parte il fatto che nell'idealismo
130
1931
soggetto: è una imposizione. ¶ Il problema della rappresentazione nella
131
1931
quel che deve. Tolto il numero dalla coscienza, questa
132
1931
lo sforzo speculativo, scrutiamo il concreto vivere della coscienza
133
1931
e si scuote tutto il processo ideale dell'idealismo
134
1931
che è un po' il rifugio, con diritto di
135
1931
sarebbero quelle rappresentazioni elementari. ¶ Il concetto di soggettività empirica
136
1931
è l'oggetto puro, il puro essere in sè
137
1931
l'oggetto fenomenico, nè il soggetto empirico. Tutte queste
138
1931
altro quindi, di cui il soggetto cosciente non può
139
1931
come me, cioè, evidentemente, il puro tu. Se è
140
1931
tale consapevolezza sia, che il soggetto, che ha coscienza
141
1931
altro» io non trovo il non io, ma l
142
1931
ma l'altro io il tu: alterità è egoità
143
1931
afferma chi dice io, il quale, ciò dicendo, anche
144
1931
soggettivismo, proprio essi accentuavano il valore della soggettività; ed
145
1931
fonda sul non essere il concetto universale un «in
146
1931
così ingiustificato è anche il trasferimento delle caratteristiche dell
147
1931
e forse più che il Gegenstand, è il Ding
148
1931
che il Gegenstand, è il Ding an sich. La
149
1931
essere l'assoluto Obiekt, il Ding an sich. Comincia
150
1931
Ding an sich. Comincia il processo di chiarificazione: della
151
1931
e la mens è il soggetto pensante, la realtà
152
1931
soggetto non è quindi il vero e proprio oggetto
153
1931
realtà oggettiva quindi è il non noto, la cosa
154
1931
del vero oggetto, che il suo fenomeno sensibile, l
155
1931
coi suoi concetti puri. ¶ Il dogmatico esse in re
156
1931
richiamare l'attenzione – anche il sentire come attività spirituale
157
1931
ora abbiamo di mira: il riconoscimento, fatto già da
158
1931
non fa che limitar il valore delle categorie soltanto
159
1931
qualche modo, causato. ¶ Perciò il kantiano oggetto-categoria, che
160
1931
diventare, per l'idealismo, il puro negarsi dell'io
161
1931
puro negarsi dell'io. ¶ 13. Il processo di negazione visto
162
1931
riguardo alla oggettività, distinguere il valore di essa dalla
163
1931
Diciamo, per semplificare, a il valore e b la
164
1931
la deduzione dell'oggetto. Il valore dell'oggetto in
165
1931
della filosofia di Kant, il valore metafisico (a1) dell
166
1931
come essere in sè, il noumeno, è quello che
167
1931
scambiandole per concrete entità. ¶ Il valore logico (a2), dell
168
1931
diversi modi del giudizio. Il conoscere umano è giudicare
169
1931
è soltanto forma. Tale il giudizio in cui la
170
1931
conosciuto. ¶ Riepilogando dunque, per il pensiero kantiano abbiamo a
171
1931
in sè si dà il significato della cosa in
172
1931
a2, b = b1; cioè: il valore dell'oggettività è
173
1931
e reciprocamente negare anche il valore formale (a2) insieme
174
1931
che è la ragione: il suo valore è quello
175
1931
far sì che anche il contenuto fosse essenziale a
176
1931
a parte subiecti tutto il pensabile... Checchè si pensi
177
1931
Io. Comunque si pensa, il modo in cui si
178
1931
cui si pensa, è il modo in cui l
179
1931
reclina nel suo oggetto... Il pensiero pensante, con cui
180
1931
come Io = non-Io. Il non-Io è (nella
181
1931
rigore logico, a negazione: il valore schiettamente oggettivo della
182
1931
positivamente universali e necessari. ¶ Il valore fondamentale della speculazione
183
1931
quale Gentile ha certo il merito di aver liberato
184
1931
degli opposti, pur conservando il concetto fondamentale dell'idealismo
185
1931
dottrina che accetta. ¶ Ma il principio di tutto questo
186
1931
rimesso in discussione tutto il dialettismo contraddittorio: e ciò
187
1931
dei fondamentali se non il fondamentale processo ideale della
188
1931
si conserva con Kant il concetto realistico dell'oggetto
189
1931
non v'ha che il Soggetto: il Soggetto è
190
1931
ha che il Soggetto: il Soggetto è l'Assoluto
191
1931
dunque l'Universale è il Soggetto, e così reciprocamente
192
1931
Soggetto, e così reciprocamente il Soggetto è l'Universale
193
1931
un atto concreto. Donde il suo personalizzarsi (V. Che
194
1931
religione. È, si perdoni il bisticcio, l'attività del
195
1931
più e tanto meglio il suo compito di incitatrice
196
1931
la moralità che cerchi il suo imperativo nell'etica
197
1931
soggetti. E di questo il soggetto filosofante ha e
198
1931
bisogna cominciare a guardare il cammino della filosofia moderna
199
1931
impostazione della Critica ed il problema dell'oggetto. ¶ La
200
1931
in sè è ritenuta il risultato ineliminabile, la conquista
201
1931
e migliore di tutto il processo storico del pensiero
202
1931
quello che certamente fu il suo indirizzo più vitale
203
1931
come idealismo assoluto. Tutto il valore del pensiero speculativo
204
1931
ne manifesta la deficienza: il pensiero moderno non ha
205
1931
non ha saputo risolvere il problema dell'oggetto. Porre
206
1931
della negazione, è porre il problema della oggettività come
207
1931
problema della oggettività come il problema della negazione. E
208
1931
si sia data, vedremo. ¶ Il concetto erroneo da cui
209
1931
è stata dedotta, è il concetto realistico di oggetto
210
1931
Critica, non col correggere il concetto realistico di oggetto
211
1931
che dicesi oggettività. Per il concetto realistico che si
212
1931
oggetto suscitò in lui il problema critico. Si fece
213
1931
proprio come l'uno. Il che ci è confermato
214
1931
la sua evidente assurdità, il pregiudizio realistico della assoluta
215
1931
quella sua realistica concezione. ¶ Il significato e quindi il
216
1931
Il significato e quindi il valore positivo dell'alterità
217
1931
essere altro dal soggetto il carattere dell'oggetto? ¶ Se
218
1931
reale. E significare, quando il genuino significato non sia
219
1931
sarebbe, come non sarebbe il reciproco tu. Oggetto è
220
1931
concluda poi la negazione: il valore vero di questa
221
1931
falsità del concetto che il realismo ci aveva fornito
222
1931
una esigenza non propria il concetto, direi la funzione
223
1931
di questa si vedesse il concetto critico positivo. ¶ Il
224
1931
il concetto critico positivo. ¶ Il realismo, che, quando sia
225
1931
sempre anche atomismo pluralistico, il realismo potrà e forse
226
1931
quando diamo all'altro il valore che necessariamente ha
227
1931
valore che necessariamente ha, il fondamento materialistico di ogni
228
1931
è altro, ad essere il suo altro, richiamerà anche
229
1931
suo altro, richiamerà anche il soggetto ad essere una
230
1931
è l'altro idealistico (il non nella coscienza): è
231
1931
la Critica ha appunto il merito di averci dimostrata
232
1931
la positività dell'oggetto. ¶ 12. Il processo di negazione dell
233
1931
disputa sottile. ¶ C'è il fatto che la vera
234
1931
che la negazione che il Soggetto, determinandosi, fa di
235
1931
non vale nulla, o il vero Universale è il
236
1931
il vero Universale è il Soggetto, e l'oggetto
237
1931
non è altro che il negarsi che questi fa
238
1931
coscienza, a negazione trova il principio suo primo nella
239
1931
in sè, e quindi il fondamento suo primo la
240
1931
che diciamo. ¶ Infatti tutto il vostro argomentare si fonda
241
1931
bisognerebbe accettare come vero il realismo stesso: solo se
242
1931
realismo stesso: solo se il realismo (inteso come assoluta
243
1931
vero, sarebbe vero anche il dialettismo contraddittorio. ¶ Ma proprio
244
1931
su Hume, di cui il dialettismo contradditorio non spoglia
245
1931
Critica dunque ha assolto il suo compito ponendo capo
246
1931
è ricomparso proprio come il τὸ ὄν ἧ ὄν di Aristotele, cioè come
247
1931
come voleva, la possibilità. ¶ 6. Il nuovo concetto di metafisica
248
1931
che ha per oggetto il conoscere e la metafisica
249
1931
invece la metafisica ha il compito di cogliere. ¶ L
250
1931
che nello stesso concreto, il quale non è più
251
1931
concreto quando... è astratto. ¶ Il voler trovare l'essere
252
1931
non essere vero (è il risultato della Critica), che
253
1931
alla superficie di Kant il rimproverargli come di solito
254
1931
tempo fa ho fatto, il rimproverargli la contraddizione tra
255
1931
rimproverargli la contraddizione tra il pensare e non conoscere
256
1931
inconoscibilità non è che il reciso negare che l
257
1931
in sè che è il vero, unico ed assoluto
258
1931
si realizza; – ci risulterà: 1° il carattere teoretico ma non
259
1931
non scientifico della metafisica; 2° il suo carattere trascendente pur
260
1931
certo oscura a chi il concetto che io propongo
261
1931
di tale formula svanirà. ¶ 7. Il nuovo concetto di Critica
262
1931
concretezza. Concretezza, che è il presupposto e la scoperta
263
1931
metafisica e risolva così il suo problema, non può
264
1931
in cui si chiude il pensiero kantiano tra Critica
265
1931
che aduggia ancora tutto il criticismo metafisico che dalla
266
1931
pensiero, presentarcelo come essere, il che si direbbe conoscerlo
267
1931
si doveva pervenire posto il vecchio principio logico dell
268
1931
pervenuti sta a negare il valore assoluto della contraddizione
269
1931
sta ad indicare che il vero dialettismo – inteso per
270
1931
dialettismo – inteso per dialettismo il vivere, lo svilupparsi del
271
1931
ha trovata, volendo risolvere il problema interno della filosofia
272
1931
la chiave per risolverne il problema oggettivo, ha trovata
273
1931
astrattezza dell'essere scientifico, il quale diventa falso quando
274
1931
con questa esclusione, propone il problema integrale della coscienza
275
1931
irraggiungibile, e dall'altra il soggetto sfuggiva alla Critica
276
1931
dogmatica, ed è invece il logico sviluppo della concezione
277
1931
problema della stessa coscienza. ¶ Il dubbio di Hume circa
278
1931
Da questa parte, dunque, il problema critico si slarga
279
1931
problema della filosofia, diviene il problema interno della filosofia
280
1931
pronte ad accoglierne passivamente il verbo. Non può essere
281
1931
perchè tale scienza è il rinnegamento della essenza stessa
282
1931
Kant, diventa invece, dissi, il problema interno della metafisica
283
1931
problema interno della metafisica, il quale perciò assumerà anch
284
1931
tale, non vorrà costruire il concreto e neppure ricostruirlo
285
1931
concreto e neppure ricostruirlo. Il concreto in tanto è
286
1931
forma dell'attività spirituale; il concreto, in quanto ha
287
1931
non aspetta di fuori il proprio sviluppo. La Critica
288
1931
superare l'implicito ed il relativo che hanno luogo
289
1931
riguarda l'essere, ma il conoscere (cf. Prob. d
290
1931
non c'è inconoscibile. Il risultato della Critica è
291
1931
che è o pare il suo più chiaro risultato
292
1931
risultato: l'essere inconoscibile. Il conflitto quindi tra la
293
1931
risultato (inconoscibilità dell'essere), il quale dà un ben
294
1931
trascendentale, proprio per risolvere il problema della filosofia lasciato
295
1931
Critica, a mio oggetto il conoscere, non ho come
296
1931
non risolveva come metafisica il problema oggettivo che era
297
1931
filosofia fosse possibile. Questo il problema della Critica. ¶ Kant
298
1931
a suo avviso, ricercava il soprasensibile, perchè ricercava l
299
1931
segno, non aveva risoluto il suo problema, perchè non
300
1931
si era risoluto neppure il problema interno della filosofia
301
1931
che essa aveva avuto il merito di porre: non
302
1931
era risoluto, appunto perchè il mezzo offerto (la sintesi
303
1931
a priori) per risolvere il problema oggettivo si mostrava
304
1931
questo proporre alla filosofia il problema di sè stessa
305
1931
e quindi di risolvere il problema oggettivo della filosofia
306
1931
dall'essere per risolvere il problema del conoscere tale
307
1931
che dimenticare o sopprimere il problema oggettivo che la
308
1931
o potrà così assolvere il suo compito oggettivo: cogliere
309
1931
universale, l'in sè (§ 1). ¶ Il problema che Kant ha
310
1931
certo fondamentalissima scoperta per il progredire del pensiero speculativo
311
1931
anche a sè stesso il terreno sotto i piedi
312
1931
arrivo senza sopprimere anche il punto di partenza e
313
1931
oggettivo della filosofia, trova il suo coronamento ed il
314
1931
il suo coronamento ed il suo presupposto insieme nell
315
1931
in questa antitesi tra il risultato della Critica, l
316
1931
della contraddizione che è il risultato della Critica, affermazione
317
1931
negazione dall'altra per il suo sublimarsi da Critica
318
1931
barriera della Critica, era il mare della speculazione che
319
1931
con Schelling, distinguere nettamente il ragionare comune da quello
320
1931
contradditorio, si può scorgere il difetto di questa sua
321
1931
si veda qual è il risultato vero della Critica
322
1931
Ma è veramente questo il risultato della Critica? Io
323
1931
di Kant, I) che il risultato vero della Critica
324
1931
realistica dell'essere è il torto dell'idealismo postkantiano
325
1931
in sè e cioè il suo costituire la ragione
326
1931
costituire la ragione è il risultato vero della Critica
327
1931
esiste, e che quindi il processo storico che da
328
1931
in un qualche modo il problema della Critica, non
329
1931
una parte esigeva, per il suo stesso costituirsi come
330
1931
stesso costituirsi come Critica, il risoluto abbandono di ogni
331
1931
e dall'altra, per il suo stesso porsi solo
332
1931
sua integrità, richiedeva anche il conservarsi di tale concezione
333
1931
assoluto di questo imbarazzo: il riconoscimento, cioè, che il
334
1931
il riconoscimento, cioè, che il problema della Critica non
335
1931
mentre pur si conserva il suo concetto di Critica
336
1931
risolubile, se non confondendo il problema interno col problema
337
1931
torna anche a significare il memore affetto che lega
338
1931
è invece Dio stesso, il quale si chiarisce così
339
1931
e come tale costituisce il problema oggettivo della filosofia
340
1931
necessità di esaminare criticamente il problema di Dio nella
341
1931
VII), e di ricercare il concetto di religione prescindendo
342
1931
oralmente1 in esplicita evidenza il principio speculativo che implicitamente
343
1931
nel tradursi nello scritto il pensiero ha preso, essa
344
1931
ha finito col precisare il fondamentale carattere teologico del
345
1931
problema oggettivo della filosofia. Il titolo quindi che l
346
1931
storici che vengo pubblicando. ¶ Il principio fondamentale resta sempre
347
1931
ad autocoscienza, e determinando il sapere filosofico come il
348
1931
il sapere filosofico come il momento di sforzo di
349
1931
come trascendenza oggettiva, duplica il suo problema trovandosi dinanzi
350
1931
può vedere e risolvere il problema della propria trascendenza
351
1931
Critica stessa nel risolvere il suo problema ha già
352
1931
dividono, per cosi dire, il territorio del sapere filosofico
353
1931
in questi, perchè mancherebbe il territorio stesso da dividere
354
1931
ma che è necessariamente il presupposto di tutte queste
355
1931
filosofia, ed è quindi il ceppo unico intorno a
356
1931
giustifichi, che la dimostri. Il problema della conoscenza come
357
1931
ha un oggetto determinato, il quale, ponendo la propria
358
1931
quell'essere cui guarda il sapere del filosofo. E
359
1931
del sapere all'essere (il che non fa mai
360
1931
che non è possibile il sapere empirico di Tizio
361
1931
Caio, e cioè che il sapiente Tizio non è
362
1931
non è possibile senza il sapiente Caio e quindi
363
1931
universale, perchè c'è il sapere unico. O più
364
1931
sua universalità; c'è il sapere perchè c'è
365
1931
fondamentalmente, parlare di metafisica. ¶ 2. Il problema. ¶ Ora, perchè c
366
1931
seguendo Newton, aveva scrutato il mistero dell'universo e
367
1931
certo, non ritiene Kant il caso di quel sapere
368
1931
sapere che va sotto il nome di metafisica; non
369
1931
essenza della Critica. Questo il problema che la Critica
370
1931
tale problema è porre il problema per la stessa
371
1931
per tutti. ¶ Risolve Kant il problema che si propone
372
1931
scoperto come loro costitutivo il giudizio sintetico a priori
373
1931
mostra, per così dire, il modo matematico nella costruzione
374
1931
esso possa essere anche il costitutivo di quella scienza
375
1931
è soprasensibile, come inconoscibile: il sentire per Kant è
376
1931
della scienza come tale. Il che vuol dire che
377
1931
chiaramente, la contraddizione tra il risultato, che egli dava
378
1931
abbandonata. ¶ Si spiega quindi il grido antimetafisico lanciato da
379
1931
che non hanno elevato il grido antimetafisico in nome
380
1931
profondamente interpretato e sviluppato il pensiero di Kant, si
381
1931
e confermata da Kant. Il risultato critico della inconoscibilità
382
1931
la contraddizione in cui il pensiero kantiano si dibatteva
383
1931
kantiano si dibatteva. E il valore vitale del pensiero
384
1931
che Fichte pone tra il dogmatismo metafisico di Spinoza
385
1931
come tale allo sperimentante il quale non poteva fare
386
1931
un dato della esperienza, il quale, mentre è un
387
1931
idea che è non il dato, ma il prodotto
388
1931
non il dato, ma il prodotto della reciproca attività
389
1931
esperienza risulta. Ma appunto il risultare della cosa reale
390
1931
esclude che essa sia il dato come reale già
391
1931
esperienza, quindi, non è il misterioso dato, ma la
392
1931
raggiunto nella reciprocità spirituale il concetto metafisico di esperienza
393
1931
cosa, che è invece il prodotto di questo convenire
394
1931
sè e fosse proprio il questo e il quello
395
1931
proprio il questo e il quello singolare, e l
396
1931
tali cose singolari, cioè il loro ridursi a stati
397
1931
in sè ma relativo. ¶ Il concreto non sta nè
398
1931
proprio la cosa singolare, il questo e il quello
399
1931
singolare, il questo e il quello. ¶ Ora questa ammissione
400
1931
singolari, ed è come il corrispondente oggettivo del sopranotato
401
1931
prodotto, non è certo il singolare con cui si
402
1931
in cui ci tira il sopraccennato pregiudizio atomistico, pel
403
1931
spogliarci della credenza che il questo sia sempre assolutamente
404
1931
se lo sperimentato fosse il singolare, l'esigenza della
405
1931
proprio della specifica esperienza il concetto dogmatico della singolarità
406
1931
visto che è per il realismo, contradditoria ed impossibile
407
1931
E se volessimo raggiungere il puro questo o puro
408
1931
che gittarsi con tutto il suo essere nella feconda
409
1931
singolare: e così singolarizza il mondo, rompe in tante
410
1931
puri dati. Essi fanno: il concreto è realizzazione (cioè
411
1931
giustificata come essenzialmente idealistica (§§ 30, 33). ¶ Il valore della distinzione pare
412
1931
fa invece che esplicare il genuino concetto di cosa
413
1931
suo generarsi, quella è il principio stesso immanente alla
414
1931
rimane, pur non rimanendo il realismo col quale quella
415
1931
delle opposte scuole circa il provenire della conoscenza dalle
416
1931
le cose nella coscienza, il terreno della lotta si
417
1931
i piedi dei contendenti. ¶ Il che solo Kant capì
418
1931
non seppe neppure porre il problema; l'aveva annullata
419
1931
oggetto) essere l'uno, il cui altro sia soggetto
420
1931
non c'è altro. Il puro nulla non è
421
1931
e semplicemente non è. Il nulla come parola, per
422
1931
non è già più il puro nulla. ¶ Con questo
423
1931
di coscienza concreta. Se il rapporto, in generale, importa
424
1931
è atto, di cui il rapporto, la relatività, è
425
1931
quello che dicesi esperienza. Il rovescio della quale è
426
1931
in una negazione perchè il termine di cui si
427
1931
di oggetto così anche il concetto stesso di coscienza
428
1931
L'individuazione della coscienza: il concreto. ¶ Positività, dunque, dell
429
1931
attività concreta, che è il concreto. ¶ Che non sia
430
1931
Comunque, noi non accettiamo il prezzo del riscatto. Non
431
1931
questo, abbiamo visto (§ 32), è il processo intimo dell'idealismo
432
1931
dell'idealismo dialettico contraddittorio: il realismo non è tolto
433
1931
Ed è questo infatti il presupposto della fenomenicità kantiana
434
1931
va dunque abbandonato e il concetto critico della fenomenicità
435
1931
idealistico della empiricità. Sono il secondo conseguenza del primo
436
1931
conseguenza del primo, e il primo conseguenza del concetto
437
1931
solitudine di un singolo. Il singolare numerico, si dica
438
1931
gli altri: quegli altri, il cui consenso alla esperienza
439
1931
Legge empirica, che è il quid unificante della realtà
440
1931
e soltanto in questo, il problema della astrazione. Astrarre
441
1931
realtà, dunque, e non il concetto che si dice
442
1931
realtà ha in sè il processo di astrazione: ne
443
1931
tale, non c'è il singolo sperimentante, assolutamente chiuso
444
1931
pienamente in fatto: negherebbe il suo essere. ¶ E perciò
445
1931
non ci darà che il generale: generale, sotto il
446
1931
il generale: generale, sotto il quale ritroveremo sempre i
447
1931
della scienza è proprio il rigore di questa generalità
448
1931
empirico, ma rigorosamente astraente. Il quale perciò comprende che
449
1931
all'uomo empirico cambiare il contenuto della legge, non
450
1931
sia di natura diversa. Il rigore dello scienziato sta
451
1931
quando questo prodotto sia il sommo, quello che pare
452
1931
perfettamente ragione, a parte il metodo di dimostrazione, nel
453
1931
questa escludere la necessità, il non poter non essere
454
1931
codificazione della contraddizione che il concetto realistico dell'essere
455
1931
realismo, non della coscienza. Il dialettismo contraddittorio è fondato
456
1931
purezza, è logica pura, il cui oggetto è la
457
1931
deve compendiare in sè il carattere oggettivo della logica
458
1931
sè. Dissi già che il problema di Kant era
459
1931
problema di Kant era il problema della scienza, scienza
460
1931
non riuscivano a salvare il carattere scientifico della metafisica
461
1931
quindi, prima o poi, il momento che proprio dagli
462
1931
puro); date a lei il carattere che dalle scoperte
463
1931
mare del concreto, legato il piombo al piede per
464
1931
è lo sforzo che il soggetto razionale concreto compie
465
1931
e non fu certo il primo, questa natura riflessiva
466
1931
delle cose; ma ebbe il torto di confondere questa
467
1931
parte, in quello che il fichtismo ha di valido
468
1931
reciproca da cui astrarre il generale; la riflessione richiede
469
1931
dei concetti, che è il fondamento da una parte
470
1931
del concreto ricerca sotto il concetto dogmatico l'esigenza
471
1931
in conformità di essa il concetto stesso. Ogni filosofia
472
1931
e più ampia critica il proprio fondamento. ¶ Perchè la
473
1931
la via che mena il soggetto che è coscienza
474
1931
non è coscienza. Conservare il concetto di critica della
475
1931
della conoscenza, per negare il quale non sapremo e
476
1931
che negare l'oggettività. ¶ Il vero è che fermandoci
477
1931
Spiegazione di pregiudizi realistici. ¶ Il rinnovato concetto di esperienza
478
1931
genesi degli errori che il realismo commette nell'esplicare
479
1931
coscienza che dicesi esperienza. ¶ Il concetto che il realismo
480
1931
esperienza. ¶ Il concetto che il realismo ci dava della
481
1931
a questo, e quindi il negarsi di questo; e
482
1931
altro» che non sia il soggetto stesso della coscienza
483
1931
soggetto stesso della coscienza. Il concetto di esperienza rimane
484
1931
perchè conserva di essa il concetto realistico. Bisogna non
485
1931
quel concetto nacque, e il conseguente rinnovamento di questo
486
1931
sia quella stessa che il realismo da millenni ci
487
1931
noi crediamo di scoprire il difetto della concezione realistica
488
1931
altro» possiamo noi conservare il vecchio realistico concetto di
489
1931
voglia essere, sia essenziale il soggetto di coscienza, non
490
1931
è eliminabile dunque nè il soggetto, nè il rapporto
491
1931
nè il soggetto, nè il rapporto, nè l'inizio
492
1931
altro che non è il soggetto che di esso
493
1931
se è vero che il principio della determinazione di
494
1931
l'oggetto non è il loro altro (§ 47, 48). ¶ L'esigenza
495
1931
e non dalla oggettività. ¶ Il rapporto che il soggetto
496
1931
oggettività. ¶ Il rapporto che il soggetto sente di avere
497
1931
consapevole per esperienza, ha il suo principio in «altro
498
1931
conservata la seguente caratteristica: il principio dell'atto di
499
1931
appartenenza al mondo intellettivo, il concetto realistico dell'esperienza
500
1931
non volendo anzi volendo il contrario, l'incapacità del