Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

il braccio, quasi che il religioso già tenesse la

aveva dunque da temere il contino di ventiquattro anni

del mestiere, che qualora il diavolo avesse voluto metterci

coda gli avrebbe trasmesso il male da non diffondere

Giustina Steffenelli si tenne il nome della madre, ma

nei decenni futuri seguirà il Carli a Capodistria e

approdata la “Vostra figlioccia”. Il cugino marchese, studente con

averla tenuta a battesimo. Il fatto sarà stato inoltre

unica fonte di sostentamento, il quale per tutta risposta

rassegnata, solidale pietà. Sotto il campanile di San Marco

non palesare a nessuno il proprio intento, dichiarandosi appagato

avesse voluto far cadere il seme di qualche buona

Lungo tempo invero credeva il Carli che vi volesse

Paolina lo prevenne”: è il felice, baldanzoso attacco di

ufficio. Evidente le riusciva il motivo per il quale

riusciva il motivo per il quale il letterato istriano

motivo per il quale il letterato istriano, da lei

matrimonio? ¶ Don Ottavio rispettò il precedente ordine della padrona

Torre dell’Orologio, dove il Carli aveva un pied

terre, per ricevere istruzioni. ¶ Il giorno dopo, alla prevista

prevista domanda di Paolina il milanese annuì. Lei passeggiò

annuì. Lei passeggiò per il salone tenendo le braccia

tenendo le braccia conserte, il bel capo biondo inclinato

cappellano. Disse che per il momento non aveva alcun

caso dovesse mutare opinione, il conte Carli sarebbe forse

volle conoscere ciò che il dichiarato avesse intenzione di

considerazione la domanda, secondo il suo abito mentale intendeva

gli seppe fornir lumi il suo protetto, sbalordito della

mano al padre. ¶ Precipitatosi il religioso a riferire, la

ogni sera a prender il fresco a San Marco

ogni volta ne esigeva il resoconto dettagliato. Però era

si ritrae del tutto. ¶ Il povero conte, abbagliato e

cugino di Capodistria: “Oltre il mio collocamento nello Studio

mio collocamento nello Studio, il quale si va fabbricando

saltasse a pie’ pari il passaggio obbligato del pur

indotta a credere che il conte Carli e Scipione

all’Ottavio di convocare il suo amico e di

Si è accennato che il prete tuttofare si fosse

arte mimica e che il nostro letterato avesse da

fine come lo esigeva il pubblico di allora, per

pubblico di allora, per il quale un “oh Dio

di Paradiso”). ¶ Immaginiamo ora il sacerdote milanese in veste

l’accesso secondario, aspettare il segnale convenuto e dare

segnale convenuto e dare il via alla recita. E

declamatorio: “Vi farei noto il mio Nome alla bella

da impegni più immediati. Il conte Carli le si

Lei doveva innanzitutto perfezionare il matrimonio di Benizia col

d’istigazione al monastero, il suo “antigenio” urtò non

più sfiduciato che timido, il quale dichiaratamente si copre

nel caminetto. Gioca pertanto il tutto per tutto attraverso

pone in lusinghiera luce il suo autore né dovrebbe

autore né dovrebbe ingraziarsi il destinatario. ¶ A Scipione Manfredini

intera pagina per giustificare il confidenziale “voi”, in luogo

seco porti dal nascimento il contagio d’un male

per modestia in disparte, il quale, dotato di maggiore

e figliolando purgaste tutto il maligno che per mala

aveste da i Genitori”. ¶ Il terzo del gruppo, persona

la via alle nozze, il discorso si spostò sul

un patrizio per innalzare il casato, l’altro gli

al fine d’irrobustirne il capitale, il primo lo

d’irrobustirne il capitale, il primo lo raffigurava anziano

per sovvenire all’inesperienza, il secondo propendeva per un

pronto un intero monologo il quale, per forza d

parole “Gentilissima Paolina”. Era il suo messaggio incastonato nella

lo sposo modello era il medesimo che la signora

stravagante da far ridere il vicinato né malinconico da

di lei, da assumersi il suo cognome per perpetuare

lusingansi di far eterno il loro nome”. Il quale

eterno il loro nome”. Il quale nome peraltro, stando

appare impaziente di riprendere il posto che gli compete

migliore. Viene finalmente introdotto il Carli, già nel sensazionale

l’Anonimo avesse stancato il lettore? O, al contrario

di Paolina? ¶ Credo che il più distratto dei lettori

studioso di Capodistria e il Manfredini Scipione non digiuno

anonime e col riconoscere il proprio maneggio, sia anche

e non vi incontrò il Francesco soltanto perché questi

fischiato. ¶ Sorprende, anzi, che il biografo di Paolina Rubbi

in linea col personaggio, il quale più volte ha

storia d’amore, è il cercare un nesso sia

due pianeti e fondare il loro rapporto sul nulla

dove vivo è rimasto il suo ricordo e qualcuno

ai primissimi di maggio 1744, il Carli si sarebbe accontentato

accontentato di apprendere che il religioso serviva casa Rubbi

da voi a prendere il Cioccolato!” ¶ Meravigliato, il prete

prendere il Cioccolato!” ¶ Meravigliato, il prete milanese le ricordò

lasciò cadere l’insinuazione. ¶ Il conte Carli fece il

Il conte Carli fece il suo ingresso nel palazzo

San Felice passando per il mezzanino (chiamato mezzano) di

si ritrovarono a prender il fresco in piazza San

sua sorpresa nel vedere il prete né stupirsi né

stupirsi né escludere che il suo sentimento e la

ascolto. Neppure si amareggiò il Carli allorché don Ottavio

affari del genere, pena il licenziamento. Ciò che al

lui era di aggiungere il suo nome nell’elenco

nell’elenco dei pretendenti. ¶ Il conte gli fermò il

Il conte gli fermò il braccio, quasi che il

fosse mai per fare il Fratello; protestando di nullità

convalidato col proprio assenso il diritto della sorella a

amorosamente assistito lui e il fratello Angiolo durante la

frequentatore della casa subiranno il mortale contagio). ¶ “A fronte

dei Medici,” non risparmiò il suo strale l’Autore

suo strale l’Autore, “il 12 di Gennaio termina la

domanda a questo punto il Carli se, divenuta a

suo biografo nell’ereditare il grosso capitale, e ciò

suoi, perché aveva innato il senso del governo familiare

guerre. ¶ Prima di tracciare il suo programma politico, Paolina

l’attrito sorto tra il collega commissario e il

il collega commissario e il “Primo Ministro” Occioni, direttore

incrementarli. Ora mal sopportava il controllo dell’altro commissario

quindici giorni di ritiro, il suo primo atto fu

non volesse vederla fare il contrario di quanto eventualmente

monache, che le portò il biglietto di un altro

di un altro, restituì il messaggio senza aprirlo e

mano, tra i quali il cugino abate Tamagno, a

come ad ogni altro il compito di aiutarla nei

casa e adoperandosi affinché il costume si conformasse alle

lume acceso a esaminare il libro delle entrate e

Alla governante Zannetta consegnava il denaro occorrente per la

portare in barca lungo il Canal Grande per informarsi

e con chi confinasse il suo Stato. ¶ Ebbe a

argenteria e l’oro. Il rispettivo esame e la

della collaborazione di almeno il giovane Occioni, la Commissaria

nominò direttore e vicedirettore il signor Francesco Donati e

signor Francesco Donati e il conte Bonomo Algarotti, il

il conte Bonomo Algarotti, il primo dei quali non

futuro amico botanico, mentre il secondo era il fratello

mentre il secondo era il fratello del fortunato autore

e dal padre Gab... il quale l’ha palesato

pena, ma guardate solo il vostro vantaggio. Amatemi.” ¶ L

altre distinte maniere. Toccò il cuore di una suora

vegeta nella casa oltre il cortile. Mentre il damerino

oltre il cortile. Mentre il damerino non si stancava

e lei di rifare il percorso ai confini del

abate Tamagno non abboccarono, il gesuita confessore delle tre

dei Boldù che candidavano il diciannovenne Angiolo, figlio del

tale rango Paolina ebbe il tatto d’interporre un

passato avrebbe potuto ottenere il patriziato per assai meno

per bocca dei Boldù. ¶ Il mediatore schivò la risposta

Paolina non gli concesse il tempo e, colta dal

colta dal dubbio che il Senatore non agisse né

un terzo casato, mandò il Salveti in perlustrazione dai

dai prescelti concorrenti. ¶ Avendoli il buon medico trovati all

punto della nostra storia il filo della narrazione s

della narrazione s’interrompe, il nitido carattere tondo che

dei contadini, nella quale il milanese collocò il suo

quale il milanese collocò il suo forziere, che era

rivelò doppiamente indovinata allorché il nuovo collaboratore si diede

nell’oratorio della villa, il curioso tempietto votivo sulla

in marmo bianco come il colonnato e raffiguranti il

il colonnato e raffiguranti il Redentore, la Madonna e

immediatamente allontanare dalla casa il nuovo religioso. L’interessato

circondarono, gli gettarono addosso il ferraiolo per ridurlo all

sparse la voce che il prete di casa Rubbi

conobbe poi l’accusa. Il reverendo simpaticone aveva ricevuto

coi cento zecchini, e il vicecommissario se ne tornò

la gratitudine a cui il suo protagonista era obbligato

trevigiana. Volato a Venezia, il triste annuncio venne recato

dall’inizio, e quando il cugino finì di parlare

passò a Francesco, per il quale Paolina manteneva sentimento

commissario invitarla alla villeggiatura, il che fu fatto, e

proprietà: a destra, verso il paese, apriva un varco

appoggiata alla finestra, e il risveglio di sé via

dentro pareva come spingere il suo corpo in altezza

carnosità ereditata dal padre. ¶ Il suo continuo smagrire non

presa una cotta per il cugino religioso venuto a

volta con lei prendendo il posto del fratello prediletto

posto del fratello prediletto. ¶ Il suo futuro marito giudica

suo futuro marito giudica il fatto privo di fondamento

Ma introduce troppo vagamente il congiunto datosi alla religione

del Carli stesso per il resto dei loro giorni

di chiacchiera se Francesco, il fratello tutore, per sincerarsene

Paderno, dove era rimasto il cugino, scrutava sempre più

scrutava sempre più attentamente il volto della sorella. La

non contrariò la ragazza, il cui sguardo pareva piuttosto

sospetto. ¶ Tornati a Paderno, il giovane commissario non si

sue mire d’ingraziarsi il povero Antonio, lasciò la

stavolta risoluta a prendere il velo. ¶ Trascorrevano le settimane

fatto raggiungere alle rivali il loro scopo. ¶ Prese carta

da dipendere, come porta il vincolo del matrimonio, voglio

saperne più di me.” ¶ Il commissario Francesco si diede

e soprattutto per onorare il proprio incarico chiamato a

richiedente. Meraviglia non tanto il suo sorvolare sull’età

accettato”. A chi conosce il seguito della storia ciò

allora le si aprisse. ¶ Il negozio non maturò per

una casa che fletteva il volere dei suoi componenti

fratello Francesco. ¶ Questo Angiolo, il più robusto e gaudente

tutt’altro che fine il commento del nostro Autore

però più giuridicamente prende il viaggio di Padova, dove

d’anni venti.” ¶ Neppure il commissario Francesco, che ne

Milano, Torino e Genova. ¶ Il pessimo stato non gli

di uscire dal convento. Il desiderio rimaneva, ma non

pareva rendersi conto che il tempo lavorasse a suo

accaduto. Le fu praticato il solito salasso, il primo

praticato il solito salasso, il primo dei cento e

diverso avvenuto a Giuseppe, il terzo dei fratelli maschi

somaschi a Castello. Qui il ragazzo per sfuggire a

un medico che serviva il convento, il quale fu

che serviva il convento, il quale fu tratto in

giovane ritenendola una risipola. Il primo della serie pure

quando era invece consigliabile il ricorso al salasso. Il

il ricorso al salasso. Il sangue infatti “scoppiò da

rottura di vena” e il tredicenne in poche ore

avveduto uomo di affari, il quale proprio in quegli

o per scongiuro. Se il quarto dei nove figli

ma aperto a chiunque, il vero male umano, quello

nella sua casa. Aggredì il figlio più gracile e

conseguente carattere melanconico. ¶ Pietro, il secondo dei maschi, prese

Salveti. Progredendo la malattia, il padre sempre più allarmato

incline al pessimismo, consultò il più noto dottor Grepini

più noto dottor Grepini, il quale s’impegnò di

e giocavano con lui, il padre addirittura lo volle

male, più Pietro deperiva. Il Grepini si dava tutt

forze residue. Assicurò che il sabato santo il giovane

che il sabato santo il giovane sarebbe potuto uscir

uscir di casa. “Appunto il Sabato Santo uscì di

a Paolina era stata il primo frutto dell’amore

lei stessa a prender il velo, non trovando il

il velo, non trovando il padre molto favorevole ma

pure un disinteresse per il mondo in contrasto con

con la notevole avvenenza. ¶ Il nostro cronista la trova

i noccioli: e lasciò il mondo di tutti i

su Paolina, avrebbe stimato il suo un partito ragguardevole

non rinuncerà a Capodistria il nostro stesso philosophe, primogenito

ciò presaga, anche se il suo carattere volitivo e

quasi non ne riconosceva il volto smunto, pallido, dallo

gli occhi asciutti. Quando il genitore si alzò, lei

l’oneroso incarico “commissario”. Il ruolo gli stava a

alle cose pratiche, mentre il fratello Francesco, suo vice

per lo studio, e il gemello di Paolina, Angiolo

Angiolo, deteneva in famiglia il primato di robustezza e

per Paolina era che il maggiore dei fratelli avesse

di allarme anche per il lettore? Ci rifiutiamo di

l’affetto nutrito per il padre. Ricambiata nella preferenza

attenzione di Paolina per il commissario non esente da

da calcolo. ¶ Senza che il nostro biografo vi si

del proprio ambito. È il modo di vivere femminile

sta l’equivoco che il grande commediografo trasforma in

sulla parzialità conquistata presso il fratello commissario, interrompe la

altri uccelli di laguna. Il prete a stipendio, don

aspetto gentile e franco, il conversare disinvolto ma pieno

d’incontrare “l’omicida”, il quale oltre ad abitare

più pesanti insinuazioni poiché il ritratto e il busto

poiché il ritratto e il busto erano iniziative legittime

era rifiutato di salvarla. ¶ Il nostro uomo si accinse

moglie, figlio. ¶ Per raggiungere il suo scopo, egli naturalmente

accusatore diretto. E se il ruolo fosse stato spostato

si fosse addirittura capovolto? Il marchese Girolamo, il caro

capovolto? Il marchese Girolamo, il caro Mòmolo, guida, collaboratore

fatto che egli era il suo giudice di manica

un po’ tirannico per il botanico, concedeva al vedovo

gli consentiva di trasferire il punto di vista dall

si stava delineando. (Per il solo Donati l’accanito

Pubblicò a proprie spese il frutto della spedizione colto

parte i miei amici. Il mio Vitaliano è fatto

vegga a quanto arrivi il vantaggio di lui”.) ¶ Ricorse

quella casa. Ora che il temporale l’ha sconvolta

è riuscito a trattenere il lontano impulso. ¶ “Se io

dimora in questa Città, il desiderio mio di vedere

Preso così come sta, il libro è secondo me

al giorno d’oggi. Il lettore non ne trarrebbe

ma non vi rinvenne il buono e l’eccellente

ingiallita”. ¶ Potrei destreggiarmi come il Carli asserendo di averlo

parole che solamente addolcivano il rifiuto. Non è vero

voleva essere. ¶ “Addio” era il secco saluto con cui

secco saluto con cui il conte si congedava in

lettera. ¶ VITA DI PAOLINA ¶ Il male di famiglia ¶ Fino

serviva che per accrescere il decoro della famiglia iscritta

corporatura bassa ma robusta, il dottor Agostino era uno

Bortola Ilaris Neri-ni, il cui fratello viveva in

da quattro maschi, mentre il gemello faceva eccezione nella

addirittura facoltà di unire il suo nome alla ditta

attività di moderno imprenditore, il dottor Rubbi si rese

somasco che aveva accolto il fratello, così com’era

a lui stesso, serbando il raziocinio per lo studio

amico gesuita anche dentro il palazzo di campo San

al quale nemmeno mancava il medico di famiglia. ¶ Secondo

medico di famiglia. ¶ Secondo il biografo di Paolina Rubbi

casa fu per primo il comportamento di una delle

avrebbe detto un giorno il dottor Agostino, “ ‘sarà la

una si portò dietro il frutto dell’educazione ricevuta

badava che a soddisfare il proprio egoismo com’era

in famiglia. ¶ Compensava largamente il piccolo cruccio del padre

una casa costruita oltre il giardino abitava una sua

acuto si faceva sentire il ricordo di casa, specie

la madre inclinava per il primogenito Antonio. Un giorno

la chiamò perché ammirasse il salto che avrebbe fatto

che avrebbe fatto. Spiccò il volo ma, come raggiunse

volo ma, come raggiunse il piano inferiore, la seconda

eseguire personalmente il lavoro, il manoscritto fu mandato al

terminata questa stampa — prosegue il documento — lo stesso Carli

copia, neppure si desse il suo esemplare a’ pubblici

si offerì di risarcire il danno o col denaro

stesso impegno ottenne che il pubblico [potere] s’impadronisse

Con piglio convenzionalmente brillante il trevigiano Antonio Santalena nel

nella Statale lucchese, ebbe il suo da fare con

suo da fare con il Ministero della Pubblica Istruzione

era impedito di trattare il libro come meritava; si

vecchia cartaccia ingiallita” chiudendo il volume “con un colpo

carliano. Non incontrò fortuna. Il lascito Carli, al passaggio

per la loro conservazione. ¶ Il mio concittadino Elio Apih

mi consta abbia ripetuto il pellegrinaggio a Lucca del

ne è privo, mentre il Bossi scrisse che la

cui tutti possono riflettersi. ¶ Il suo segreto fascino, l

che al Carli-philosophe il termine romanzo, per il

il termine romanzo, per il genere di scrittura che

esso sottintende ed entro il quale, lui volente o

accennato fugacemente, egli vibrerà il fendente più mancino contro

fendente più mancino contro il Rousseau dandogli del romanziere

romanzi. ¶ Fino a questo 1750 il Carli ha composto trattati

tutta la sua vita, il cugino marchese Girolamo Gravisi

curarne spesso gli affari. Il coetaneo buttatosi invece nella

greco e dell’ebraico, il discorso fattosi affannoso riprende

fluire. Così accadrà per il saggio sul Vergerlo, e

Paolina si è spenta il 12 agosto ‘49, a venticinque anni

che non lo amava, il conte si appoggiava al

ed era con lui il solo estraneo nella sontuosa

sottile e rimasto vago, il quale si alimentava al

di contrasto, nuovo vigore, il cupo risentimento verso la

lasciava affluire intero verso il collega di università Giacomo

al ritratto della moglie, il filosofo indirizzò contro il

il filosofo indirizzò contro il cattedratico, da lui stesso

lui stesso scelto per il delicato caso, un’invettiva

volte impubblicabile. Ne trasmetterà il senso quasi in apertura

i Medici ben sapessero il loro mestiere, e più

fossimo interamente privi!” ¶ Affidato il piccolo Agostino alla domestica

madre, a metà settembre il conte Carli, anzi da

uomo di chiesa ma il quale accortamente non lo

Cremona, Mantova e Verona. Il 3 ottobre scriveva al bresciano

per la prima volta il decorso della malattia con

del medico curante e il suo mancato soccorso in

avrà l’accortezza e il buonsenso di occupare il

il buonsenso di occupare il meno possibile nel componimento

mondo, mi hanno ridotto il più infelice e ‘1 più

operetta privata: “È grande il vincolo di marito amoroso

amoroso, pure quest’era il minimo ch’io avessi

febbre che aveva colpito il figlioletto con lo spuntare

STORIA DI UN LIBRO ¶ Il conte Gianrinaldo Carli scrisse

in cui si formò, il primo Settecento, in armonia

popolino che aveva frainteso il pensiero dei filosofi, non

diverso modo di sentire il teatro e la musica

Apostolo Zeno a Venezia, il Carli destinato a lasciare

prozio dragomanno a Costantinopoli, il quale dallo studio di

sua cronologia che trovava il Newton in ritardo di

incendio di Troia e il suo confutatore Halley di

èra volgare iniziasse secondo il computo invalso e sancito

e sancito. Ma se il nostro ormai promosso professore

si lasciasse asserire che il grande evento non potè

Si rischia d’ingenerare il sospetto che il nostro

ingenerare il sospetto che il nostro Carli fosse persona

e magari piegando verso il maniaco. L’impressione non

remarono certo per assicurarsi il famoso montone (l’equivoco

ma semplicemente per depredare il re di quella regione

Satàn, papè Satàn, aleppe!”. Il diavolo Pluto parlava uno

Venne anche per lui il momento di mettere a

ai suoi giorni, calcolando il valore intrinseco dei singoli

tabelle che stimavano tutto il denaro circolante da Lisbona

metalli preziosi in Europa, il denaro d’Italia aveva

alcuno che ardisse alzar il sipario a questo misterioso

di Maria Teresa, collocò il figlio nel collegio per

seducenti quanto fantasiosi principi — il romanzo — che provocarono la

o regime potesse commettere: il regicidio. ¶ La sua stella

avvento dell’erede Giuseppe IL Negli anni di pensionamento

Carli cercò di rivalutare il concittadino vescovo Pier Paolo

al Nuovo Mondo ripescando il paziente fanatismo con cui

spostamento dell’asse terrestre il grande continente di mezzo

formando l’oceano Atlantico, il quale, a voler osservare

i due corpi spezzati. Il semigiro su se stesso

caverne delle Dolomiti e il fatto che, sempre prima

italiano. L’encomio consolò il Nostro della dabbenaggine di

non aver opportunamente indagato il fenomeno delle scintille che

per primo battezzato Urano il nuovo pianeta scoperto nel

di Giove, essendo egli il più alto di tutti

in anni 81 circa”. ¶ Secondo il suo primo biografo Luigi

purganti. Puritano laico, applicava il rigorismo morale anche al

di quella del Leopardi, il quale ne lesse buona

due soli anni dopo il matrimonio, l’opera fu

dal Benedini di Lucca, il quale se ne tenne

carte, di gran lunga il più raffinato di quanti

prevale la tesi che il medico della signora, abilmente

scritto e poi chiamato il Medico, trovandovisi incolpato della

a un tribunale ottenendo il sequestro e la distruzione

timori sulle reazioni che il libro in memoriam avrebbe

da uno stampatore veneto, il quale aveva le sue

per non eseguire personalmente il lavoro, il manoscritto fu

male, Benizia Boldù lasciò il palazzo con la furia

in quel giorno saggiò il primo assalto di bile

da attacchi isterici, che il marito-Autore e in

Benizia nominò finalmente revisore il Provinciale dei padri somaschi

Commissaria gli consegnò anche il suo registro personale e

far sentire alla sorella il proprio compiacimento per l

una visita di cortesia. ¶ Il somasco Vecelli aveva intanto

di villeggiatura obbligata come il nostro odierno agosto. ¶ In

gemelli come lei e il povero Angiolo: lo stabilì

l’aborto. ¶ Fu per il padre un “disordine” ancora

opera di Gianrinaldo, controllava il libro delle spese del

anche a letto allontanando il sonno; e si stancò

orientamento medico del marito, il sangue “prese la strada

la sanguigna. ¶ Fu chiamato il medico, tale Stefani, inclinato

la cura. Venne consultato il dottor Rodea, che aveva

assistito Maria e accertato il primo serio malessere di

avvertendo: “Signora, si levi il sangue, altrimenti si pentirà

spettava al medico curante il quale continuava a dire

in viso. Per alleviarla il conte ordinò le si

rimedio piccolo e breve, il sangue solo in minima

Paolina, contribuì don Ottavio, il quale nel momento più

Mazzuchelli) aveva voluto onorare il suo cappellano “con un

marito, nemmeno a noi il personaggio interamente spiace. Neanche

personaggio interamente spiace. Neanche il recente tentativo di avviare

con un canonico lateranense, il fratello del trasparente abate

cugino dei Rubbi. Naturalmente il mimo barò, facendo aumentare

gli assi del mazzo. Il canonico protestò e fu

canonico protestò e fu il giocatore scorretto a interrompere

e a offendere tra il crocchio degli spettatori non

parola di scusa né il saluto quando si furono

quando si furono rivisti, il lateranense si appellò al

palazzo Carli-Rubbi chiedendo il licenziamento in tronco dell

meglio disposta ad accontentarlo. Il conte Gianrinaldo mediò tra

infine venne accettato. “Ma il più difficile fu (chi

più difficile fu (chi il crederebbe?) di indur questo

medici del momento, “finalmente il Monarca cedette”. La delegazione

cedette”. La delegazione condusse il colpevole sul luogo del

la testa sbandata e il priore con buona parte

all’erta l’attore, il quale si adeguò alla

platea ma mostrò che il copione non era suo

dai Boldù e chiamò il cappellano a testimoniarla. Don

fare a casa Boldù, il cui accesso gli era

in questo dialogo serrato il prete milanese farfugliò, poi

milanese farfugliò, poi riprese il controllo interrogando a sua

a chiunque. Non omettendo il superfluo, lasciamo esprimere all

all’Autore: “È superfluo il dire quanto si studiasse

di consegnare all’interessato. ¶ Il conte stava spiando. Uscito

conte stava spiando. Uscito il dipendente dalla stanza della

la sua agente e il suo procuratore. Per mettere

Per mettere alla prova il cugino Tamagno gli chiese

gli chiese di nascosto il registro delle entrate e

propria decisione di esonerare il procuratore dal mandato. ¶ All

danni da Gabriele Boldù, il pretendente che avrebbe voluto

sua camera da letto, il quale non sapeva spiegarsi

nel nono mese senza il minimo inconveniente. Andò a

così consigliata dal marito il quale aveva per lei

a sera inoltrata. ¶ Era il 25 maggio, un venerdì. Paolina

di vedere la sorella. Il conte Carli-Rubbi, trovandola

la visitatrice nella richiesta, il cognato mandò Livia ad

dormiva ma stava riposando. ¶ Il palese rifiuto di riceverla

Alla quale arrivò distinto “il rimbombo della sonora sua

esitava a definire bestiale il comportamento tenuto nella sua

In altre congiunture soffersi il vostro caldo; ma che

la sua affezionatissima sorella. ¶ Il punto debole della lettera

avrebbe impedito di mettere il naso nella stanza da

sarebbe stata incerta circa il passo da compiere. Cercò

compiere. Cercò consiglio presso il comune direttore spirituale, il

il comune direttore spirituale, il gesuita Bertani divenuto ormai

Boldù stimò più rispondente il consiglio di un altro

a quella dell’eroina. Il cappellano milanese sarebbe addirittura

si risolvette Benizia e il tono della quale era

più” si stupì tutto il fronte dei Carli-Rubbi

fronte dei Carli-Rubbi. Il guasto che produsse in

nove funerali di famiglia. Il più delle volte si

recata all’amor proprio. Il suo incantamento, limitato alla

quale delle sorelle spettava il primo passo verso la

potuto abbracciarsi e riallacciare il legame parlando d’altro

trovata incontrò favore presso il Carli che la stimerà

le maglie della consorte. Il confessore gesuita, costretto a

don Ottavio. Angelo Boldù, il marito di Benizia, aveva

messaggio di giustificazione, ma il discorso tra i padroni

lettera della moglie. ¶ Congedatosi il cognato, il Carli riferì

moglie. ¶ Congedatosi il cognato, il Carli riferì alla consorte

affermazione appena udita e il cappellano-economo fu chiamato

cui pure era destinato il nome del defunto nonno

nome del defunto nonno. Il piccolo Agostino venne al

della madre. Lei riconfermò il suo spirito anche in

di aver pensato che il fiato sprecato in lamenti

E pazienza, caro Carli: il momento è radioso e

si decise di celebrare il battesimo, chiamando a padrini

sempre più convergenti verso il chiodo della ricevuta di

un solo figlio per il momento e l’altra

fosse chiamata a seguire il destino di entrambi i

sarebbe aperta con tono il più dolce e affettuoso

scatto d’orgoglio e il tormentoso ma irrinunciabile ferimento

nel contempo fatto anche il proprio: qualora fosse stata

nuovo cugino Gravisi, mentre il professor Vallisneri, detentore della

Ispirò al nostro Autore il titolo della futura biografia

donna di carne. Richiesto il suo giudizio su un

da esso sollevata se il gentil sesso potesse aspirare

per aver svolto egregiamente il proprio impegno femminile, non

degli uomini. ¶ Naturalmente seguiva il lavoro del marito non

marito non lasciando cadere il privilegio di leggerne le

altro fu più strapazzato il Tragico argomento dell’infelice

sulla magia, in cui il bresciano ribadiva l’influenza

fantasie di donnucole sovreccitate. Il Tartarotti pubblicò entrambi gli

un commento nel quale il negatore delle perverse suggestioni

della polemica, da cui il Carli verrà fuori dopo

di bruciato e disapprovò il marito per essersi occupato

una materia che respingeva il vaglio critico, sorretta com

degli ignoranti, di cui il mondo sovrabbondava. Condivideva perfettamente

affari: a null’altro il popolo appariva maggiormente sensibile

essersi immischiato nella faccenda, il Carli si dolse di

a due fattori principali: il senso di precarietà quasi

che invece le completava. ¶ Il volto della signora Carli

perché l’intesa raggiungesse il culmine, anche il marito