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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1912
materna, con le molle in mano, come adesso lui
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1912
finita un po' scema. In quel momento, alzando il
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1912
come quella di tutti, in quei tempi di poche
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1912
mentre avrebbe potuto mettersi in qualche città e farsi
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1912
loro, e che faranno in questo mondo, dove non
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1912
Marito, era stato sempre in pace, nei figli non
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1912
tratto, da una casa in faccia alla sua, scoppiò
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1912
pianoforte che si svolse in un'aria conosciuta e
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1912
Egli brillò, si illuminò in faccia, come a un
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1912
crepe delle rocce, su in alto, nei monti selvaggi
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1912
mare. Non sembra, ma in fondo all'acque c
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1912
sua stanza si mutò in un gran teatro, egli
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1912
lui, gli stavano intorno in un palco: e fra
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1912
quanta ce n'era in tutto quel teatro inondato
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1912
anni prima; e tornavano in un momento ch'egli
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1912
dottore, levandosi e pigliando in mano un candeliere per
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1912
vivi, e forse meglio in gambe di me... ¶ - Ti
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1912
nella fronte. ¶ Poi passarono in punta di piedi nella
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1912
per la montagna, entrò in un atrio, vide in
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1912
in un atrio, vide in fondo al cortile una
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1912
al dottore potesse occorrere in Milano. Questi ringraziò di
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1912
era dato per amico in un momento d'alta
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1912
Anche s'erano incontrati in una passione per una
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1912
l'amico, vedendo che in quella via non era
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1912
se n'andò, tornò in San Vittore grande, al
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1912
saltò dentro, e via, in cerca della casa che
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1912
per andare a vivere in un villaggio di montagna
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1912
dottore; e si rimise in carrozza, risoluto di andar
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1912
vecchio soldato, si fissasse in lui, e si piantasse
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1912
Povero no... ma era in letto da mesi e
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1912
mesi e mesi, solo in un quartierino da scapolo
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1912
addio, salutalo, ci vedremo in galleria, ci verrò alle
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1912
sentir quel Giomo parlar in quel modo. Tanto da
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1912
indosso, i berretti bianchi in capo, le pantofole ai
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1912
quasi come tanti signori in veste da camera. E
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1912
privilegiato. ¶ L'Asquini passò in fretta quella e una
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1912
uscio d'una camera in fondo ad un corridoio
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1912
di Terenzi dal mezzo in giù. O Dio! Quelli
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1912
Terenzi velata e terminando in un nodo di tosse
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1912
trovare... ma d'anno in anno, eccomi qui che
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1912
sarai costretto a ricoverarti in un ospedale... avrai intorno
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1912
guarda cosa mi viene in mente! Quella sera, tanti
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1912
come cose messe là in un canto. Essa sola
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1912
me... mi pareva che in me sentisse il pericolo
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1912
un raggio di sole in una giornata d'inverno
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1912
Terenzi fissò gli occhi in un Cristo appeso alla
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1912
aveva letto queste parole in Heine. Te lo ricordi
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1912
ingegnere cannoniere, quello che in Sicilia, sdraiato all'ombra
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1912
che fece tappar tutti in casa per tre giorni
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1912
camminando muro muro, entrava in quella bella chiesa parrocchiale
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1912
sempre mesta, come vivesse in qualche suo segreto cordoglio
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1912
lo aveva sperato, e in chiesa non ci pareva
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1912
poi, piano piano, quasi in punta di piedi, andò
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1912
punta di piedi, andò in su, verso la balaustrata
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1912
più nemmeno d'essere in questo mondo. ¶ Lo conosceva
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1912
diceva, li rendeva poi in grande nei gruppi di
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1912
lasciavano guardar volentieri. ¶ Dunque in chiesa non c'era
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1912
pensoso, si faceva piccino in quella sua panca; adesso
59
1912
dalla sua nicchia guardava in su, con negli occhi
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1912
sette lance che aveva in petto, non si curava
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1912
Gesù, ardente d'amore in quel quadro là sotto
62
1912
un'occhiata intorno, andò in mezzo alla navata, s
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1912
altre, strisciandosi sulle ginocchia in su, e provando tale
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1912
un antico parroco morto in concetto di santo. A
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1912
verso lui. Oh se in quel momento avesse potuto
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1912
parlando, si piantavano là in mezzo alla via e
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1912
tempo. ¶ Foresto guardò Nerina in faccia, stupefatto, quasi impaurito
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1912
vergogno perfino d'averlo in canonica. Non fa che
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1912
gente è già stipata in chiesa, ad aspettare la
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1912
e tu ti lanciasti in mezzo a tutti quei
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1912
sua bottega di merciaiola in faccia alla chiesa, aveva
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1912
vuole? - disse Nerina levandosi in piedi crucciata ed altera
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1912
a fare queste cose in casa sua. Guardatela lì
74
1912
subito, e tornò risoluto in mezzo alla chiesa. E
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1912
si fosse sentito umiliato in vece sua, peggio per
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1912
quel che era stato in quell'ora, non gli
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1912
giovinetto della sua età; in vero non sapeva di
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1912
così. Non lo trovò in casa. Una fantesca, con
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1912
di veder lui lì in casa di nemici, gli
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1912
che ora aveva dinanzi. In quel lettuccio si era
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1912
di certo rovinata giù in pezzi, con immenso fracasso
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1912
più andare a servire in chiesa, Nerina fosse divenuta
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1912
i preti si paravano in fretta chiacchierando tra loro
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1912
e con le molle in mano per dar le
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1912
dell'ultima vetta. Là, in mezzo a una spianata
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1912
i cespugli. E proprio in quel momento i richiami
87
1912
come se avesse avuto in mano tutte le saette
88
1912
andare, andare, sempre più in là, e aver Nerina
89
1912
avrebbe stesa la mano, in faccia a quel mare
90
1912
chiesa sterminata, e mettevano in quel gran silenzio la
91
1912
e stette a vedere in distanza. ¶ Eccoli: essa dinanzi
92
1912
ieri. E l'Asquini, in quanto a memorie, poteva
93
1912
stava, con le molle in mano, nella sua vecchia
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1912
ci ha da essere in casa un altro matrimonio
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1912
campagna, i colli lontani; in tutto quattro o cinque
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1912
l'alare maggiore, fatto in cima come un canestro
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1912
mai. Tuttavia essa viveva in una pace sicura. Lavorava
98
1912
le mucche, non parlava in casa, ma da sè
99
1912
accorse che le domeniche, in chiesa, tutti le ficcavano
100
1912
non guardarla, essa sentiva in cuore che tutto veniva
101
1912
nel verde dei boschi, in quel laghetto un invito
102
1912
per gettarsi a sguazzare in quell'acqua, tuffarsi, star
103
1912
Sindaco: - allegri Anna, che in settembre avremo dei gran
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1912
delle villane, fu Arcangela. In quanto a Tonio il
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1912
nelle primavere i mandorli in fiore le davano una
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1912
gli si era mutato in gioia per quella figliola
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1912
fatto nulla; dei gozzuti in casa sua ce ne
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1912
era da cento braccia in quadro, su per la
109
1912
sempre perseguitata, nell'andare in frotta a messa le
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1912
talvolta aveva delle mandorle in tasca, e ne dava
111
1912
aveva sempre portato tutto in chiesa, sulla piletta dell
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1912
animale, l'aveva messo in un buco delle mura
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1912
era morta della gente in quei cinquant'anni! Al
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1912
era veduta. ¶ - Che sia in casa morta? - disse Micco
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1912
disse Micco Griva, levandosi in piedi così di scatto
116
1912
di mano la scodella in cui mangiava. E andò
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1912
sulla porta, a guardare in su, nella ripa, la
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1912
fra loro; ed egli, in quattro salti, che pareva
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1912
che non andò ruzzoloni in mezzo alla stamberga, da
120
1912
che le era entrata in casa dalla porta lasciata
121
1912
e Veronica. Questa portava in mano, come una reliquia
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1912
e immollò della focaccia in quel beverone. Poi si
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1912
il notaio, per mettere in carta quella corbelleria che
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1912
Sono venuti? ¶ - Sono già in canonica. ¶ - Vengo subito. ¶ - Dove
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1912
n'è che una in tutta la popolazione! Che
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1912
della settimana santa; furono in un momento una folla
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1912
mucchio di concio, gridandole in faccia: Ecco, va a
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1912
non gli aveva commessi in tutta la vita. ¶ Eppure
129
1912
andar a scaricare Arcangela in quel campo, non dovè
130
1912
fatto il misero, che in quel momento appunto, trascinandosi
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1912
sentì che ridevano. ¶ Più in su un pescatore, che
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1912
pareva di trovare che in quel fatto della sera
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1912
Micco ogni tratto, andando in giù. ¶ E il dottore
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1912
fece parlare, poi tirò in disparte Micco. ¶ - Se n
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1912
è messo a letto in casa! mi ci mangierebbe
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1912
Passavano i giorni, come in sogno, ruote di carro
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1912
larghe svolte dalla valle in giù, a lambire il
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1912
rimase disteso, morto. ¶ Veniva in quel momento dal borgo
139
1912
dieci passi, di piaggia in piaggia, arrivò fin sopra
140
1912
dei pietosi, che salirono in su e misero il
141
1912
e misero il morto in casa. Uno anzi andò
142
1912
casa. Uno anzi andò in giro col berretto in
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1912
in giro col berretto in mano, questuando pel morto
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1912
ne passò altri, calò in un'altra; se ne
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1912
la sua figliola, sposa in quella casa. Sfogata si
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1912
tante lì, dov'erano in soggezione; e laggiù, dov
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1912
portato a casa, ridotto in quella maniera. Solo quando
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1912
annate grame! ¶ Pellegro guardò in faccia il padre di
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1912
ne tenne i piedi in un secchio pur pieno
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1912
uno stupore mortale. ¶ - Lasciamolo in pace; a star qui
151
1912
far gruppo con essi, in cucina. ¶ - Ora com'è
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1912
carro e lo buttarono in una siepe di spini
153
1912
Nel borgo andammo subito in chiesa, ed egli voleva
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1912
se ne andò tutto in collera. Biagio, mortificato, stette
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1912
ceri della candelora, serbati in tanti anni che nessuno
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1912
che nessuno era morto in quella casa; lo spruzzarono
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1912
stato malato un'ora in vita sua; che non
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1912
stato turbato il mondo in cui credeva d'aver
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1912
tempesta che aveva suscitata in quello spirito semplice, e
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1912
parve d'aver fatto in due giorni, più male
161
1912
giorni, più male che in tutta la vita. Guardava
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1912
fuga. Egli lo strozzò. In una città forse non
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1912
morto ha da stare in casa tre giorni? ¶ I
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1912
giorni, che, col morto in casa, sarebbero stati eterni
165
1912
dormivano tutti nel fienile; in casa andavano gli uomini
166
1912
con un lenzuolo bianchissimo. In terra, dalla testa, ardeva
167
1912
si mettevano a gruppi, in disparte. Come tutto fu
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1912
ed era l'ora in cui il povero Biagio
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1912
della cassa partirono, e in due file dietro di
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1912
badasse a non andare in gola al lupo, che
171
1912
prudente. Si era messo in quel corteo di semplici
172
1912
dai monti e poi in chiesa, per quanto durò
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1912
dove avrebbe potuto vivere in pace lavorando ed amando
174
1912
lontano, non v'era in Italia un cantuccio di
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1912
sentì tutto il sangue in un cavallone dal cuore
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1912
spia: ma che fare? In chiesa non avrebbero osato
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1912
mani addosso; ma uscendo? ¶ - In paradisum deducant te angeli
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1912
spruzzava la cassa, finiva in un lampo, bisognava uscire
179
1912
potuto aver da solo in un bosco! ¶ Camminava immaginandosi
180
1912
si dava da sè in quel sagrato. Peggio per
181
1912
che avevan fatto, che in quella cassa lasciata là
182
1912
sua! ¶ - Dio l'abbia in gloria! - rispondevano in coro
183
1912
abbia in gloria! - rispondevano in coro. E poi ad
184
1912
chi dei nostri morì in Spagna e chi in
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1912
in Spagna e chi in Russia! ¶ - Diceva i primi
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1912
dai nostri monti andarono in America! ¶ - Ora non si
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1912
per venire coi lumi. ¶ In quanto a Pellegro, pel
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1912
carabinieri lo avevano chiuso in un piano della torre
189
1912
Alla voce fessa, mandata in su tra le mani
190
1912
galeotto. ¶ Pellegro si tirò in un canto, si sdraiò
191
1912
stette cogli occhi fissi in una commessura dell'ammattonato
192
1912
si diede una manata in fronte: ma Nunzia non
193
1912
sinchè si potè mettere in sella. Il sagrestano con
194
1912
sagrestano con la cesta in ispalla s'era già
195
1912
il mio nonno è in collera e guai! ¶ - Già
196
1912
giovane si ficcarono giù in un borro profondo, dal
197
1912
sembrano case, un laghetto in mezzo, una palancola alta
198
1912
della palancola che biancheggiava in alto, tutta nel chiaror
199
1912
il libro del comando in tasca? ¶ - Io non ho
200
1912
risalivano silenziosi. Quando furono in cima, il vecchio si
201
1912
si volse a guardare in giù tanto sbigottito, che
202
1912
ve n'era uno in tutti i dintorni; peccato
203
1912
taciturno se ne andò in casa con le due
204
1912
già, era l'innocenza in persona, e non si
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1912
amico che gli venisse in aiuto. Alzò la testa
206
1912
zitto si alzò, discese in punta di piedi, passando
207
1912
punta di piedi, passando in cucina prese tastoni la
208
1912
si faceva, gli vide in pugno la roncola e
209
1912
si abbandonava a sedere in terra col capo tra
210
1912
di dare un'occhiata in su. Discendevano due carabinieri
211
1912
Pellegro; e tirata Nunzia in casa, le prese la
212
1912
i carabinieri entrarono come in casa loro. ¶ - C'è
213
1912
venendo a un tratto in cucina: - Sono molto mattinieri
214
1912
tema di vederlo andare in bestia, ognuno badò a
215
1912
ha il suo nonno in quello stato? ¶ Nunzia si
216
1912
stato? ¶ Nunzia si tirò in disparte. Il padre e
217
1912
e lo zio, fatte in fretta le cose, si
218
1912
taciturni e coll'animo in pena. ¶ - Per carità non
219
1912
che pose gli occhi in terra e non vide
220
1912
che la vedesse perduta in qualche luogo della foresta
221
1912
come aveva sentito predicare in chiesa, e credeva che
222
1912
di essere con lui in quei paesi remoti, sola
223
1912
madre, chi sa come in quel momento si disperava
224
1912
e messi gli indici in croce li baciò. ¶ Pellegro
225
1912
più nulla? ¶ Si misero in un viluppo di cespugli
226
1912
bravarla, nè di guardarla in viso. Si sentiva impacciata
227
1912
più tutta sua. ¶ Pilo, in quanto a lui, si
228
1912
madre, passò lui, entrò in casa superba. Egli ed
229
1912
dei mesi che vengo in casa... ¶ - E chi v
230
1912
gridò Anna, entrando fiera in quella briga: - e voi
231
1912
ne abbiamo mai avute in casa: parlino pure tutti
232
1912
gli indici e proruppe in pianto. ¶ - E ora cosa
233
1912
per l'onore perduto: in vece lei che avrebbe
234
1912
meritato d'essersi imbattuta in uno... Avrebbe potuto esser
235
1912
fosse stato un grullo, in quel tal bosco, in
236
1912
in quel tal bosco, in quel tal prato, quella
237
1912
era lì? ¶ Di pensiero in pensiero, e fantasticando sulla
238
1912
certe faccende che sapeva. In confidenza, e nell'orecchio
239
1912
a Pellegro, diceva che in quel fatto della sorella
240
1912
che poi era fuggito in America, una donnaccia che
241
1912
che erano fuori raminghi; in casa sua la sua
242
1912
non gli veniva neppur in mente. Aveva gustato le
243
1912
passi? Se lo terranno in casa o lo copriranno
244
1912
casa o lo copriranno in qualche luogo lì vicino
245
1912
e giù di cespuglio in cespuglio, reggendosi, spenzolandosi, sbucò
246
1912
casa. Che fosse nata in quei boschi? A vivere
247
1912
chiamo. ¶ - E siete nata in questa casa? ¶ - No. Ci
248
1912
sposa. Vede là? Là in quella foce di monti
249
1912
più sicuro quassù che in chiesa. Mio suocero che
250
1912
Napoleone, visse degli anni in questi boschi cercato dai
251
1912
anni. Lo vedrà. ¶ Entravano in un sentiero, nel fitto
252
1912
gridò Anna, tirandosi indietro in punta di piedi: - Si
253
1912
testa? ¶ Una biscia attorcigliata in sè, a un po
254
1912
legna stagliata a cataste. In mezzo v'era uno
255
1912
quel bosco là era in piedi, ci venivano proprio
256
1912
chiamavano Catarinella. Compariva sempre in forma di pecora lei
257
1912
credevo d'averla mandata in fumo. Bah! Essa belava
258
1912
fondo della valle, veniva in su una furia di
259
1912
cominciando a pigliar diletto in quella testa strana. ¶ - Del
260
1912
idea è d'andarmene in America. ¶ - L'America? Per
261
1912
tante carte. Di qui in tre salti si è
262
1912
tre salti si è in Provenza, a Marsiglia; e
263
1912
via magari il diavolo... ¶ In quel momento, pel sentiero
264
1912
pace infinita. Essere già in America con una donna
265
1912
lì tutta la vita in quei boschi. ¶ Il vecchio
266
1912
chiamavano così sotto Napoleone, in Spagna, in Prussia; ma
267
1912
sotto Napoleone, in Spagna, in Prussia; ma, volevo dire
268
1912
quando, come fosse stato in Romagna. ¶ - Del nove! - rispose
269
1912
è Taranto? Laggiù, più in giù dei vostri paesi
270
1912
avrebbero messa la casa in capo. Solo in un
271
1912
casa in capo. Solo in un luogo fui trattato
272
1912
nulla da voi? Eravamo in una città di mare
273
1912
Anzi, prima d'andare in America voglio fermarmi un
274
1912
pensiero di farsi pigliare in casa da quella povera
275
1912
sull'altro d'andare in America, nel momento che
276
1912
lì. Che sangue felice in quelle carni del viso
277
1912
quei tre che parevano in gloria. Bisognava proprio che
278
1912
uno che la maneggiava in modo da darsela nelle
279
1912
fatto co' miei arnesi. ¶ In un momento ebbe dato
280
1912
il fuoco da capo in giù; e continuava: ¶ - Ecco
281
1912
delle piante che manco in quattro le potevamo cingere
282
1912
star a sentire. ¶ - Era in forma di pecora anche
283
1912
di fianco, e diedi in fretta la stanga. Tremavo
284
1912
Tremavo che mi entrassero in casa. Volevo mettermi a
285
1912
io avevo la moglie in letto. Fortuna che dormiva
286
1912
streghe giacevano a terra in fila. Lo credereste? Ebbi
287
1912
un guizzo, senza guardare in su, e balzò nella
288
1912
La benedizione arriva sempre in tempo, e una piglia
289
1912
e del 66, è divenuto, in questa novella, il dott
290
1912
arme, e li trova in pena espiatoria del celibato
291
1912
suonino insieme l'ora, in perfetto accordo, il che
292
1912
verde ancora, l'ha in suo potere la serva
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venire dal matrimonio, ma, in quel momento, la sorte
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La tua casa sta in faccia a quella del
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1912
se ne intenerisce, e, in ira alla serva, lo
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alla serva, lo piglia in casa a conforto della
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1912
che non ne vuole in casa nessuno, è il
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1912
aura di patriarcale onestà. In quella casa si ha
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1912
libro vecchio vecchio, legato in carta pecora ingiallita e
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1912
Mentre il dottore rilegge in quel libro sacro della
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1912
a Roma santa ¶ Anderemo in Campidoglio!" ¶ e il dottore
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1912
gli affetti patri anche in queste novelle. Pieno delle
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vi rimase chiuso come in una consacrazione; ne senti
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1912
ne senti un'eco in ogni cosa che scrisse
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1912
vecchio Piemonte dispotico, sono, in quasi tutte queste novelle
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1912
se ne stava tranquillamente in piazza a sentir la
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1912
dove venite? cosa fate in Alessandria?... Sergente, fate entrare
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due sergenti gli affibbiano, in un corridoio oscuro, venti
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1912
dal palazzo si ritira in un luogo recondito a
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1912
grandi misericordie. Lo sotterrano in terra cristiana. ¶ Un senso
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1912
la fa, di rimanere in peccato mortale. Tali penitenze
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lingua a far croci in terra. Sopraggiunge Nerina. I
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1912
Vanni continuasse a fuggire!" ¶ In questo subitaneo trapasso dallo
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1912
del mio povero amico. In Foresto più del piacere
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1912
ragazzo sarà un galantuomo: in lui gli impulsi buoni
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1912
alta coscienza. Così animoso in guerra, così risoluto a
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1912
come nei suoi libri (in ciò vero manzoniano) egli
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1912
bellezza eroica dell'atto in cui l'autore li
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1912
e cattiva com'è in Nunzia, e nelle Nozze
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1912
all'oscura tragedia umana. In quei versi del miserere
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1912
quei versi del miserere, in quelle campane, sentite la
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1912
cose sembrano quasi profondare in esse il loro riflesso
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1912
mesta come se vivesse in qualche suo segreto cordoglio
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1912
qualche suo segreto cordoglio". ¶ "In chiesa non vi era
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1912
autore può non diffondersi in lunghe e inutili descrizioni
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1912
e appieno le cose, in quel mirabile libro che
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rispetto di sè, fu in lui acuita dall'aver
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1912
eguale a sè stesso, in quelle sue ultime e
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1912
quando, colpito a morte in una strada di Brescia
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1912
un po' di denaro in tasca, se non fosse
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1912
e gli aveva dettato in piemontese la relazione dei
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1912
Egli aveva scritto traducendo in italiano, parola per parola
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1912
relazione voleva esser fatta in lingua, e i superiori
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1912
là dagli altri, più in là, sempre più in
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1912
in là, sempre più in là, sino a una
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1912
verso la sua Romagna? In quell'ora nella sua
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1912
mia parola, perchè nessuno, in quello che lasciò scritto
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1912
che lasciò scritto, e in quanto operò, espresse più
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1912
più chiaramente sè stesso, in forma che gli era
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1912
inconsapevole, e pur tesa in un vigile proposito, quale
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1912
vigile proposito, quale apparisce in ogni muscolo del David
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1912
secondaria governativa, lo avvolsero in maniera da impedire al
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1912
eran capaci. E anche in questo sacrifizio del proprio
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1912
del proprio ingegno, anche in quello che gli apportò
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1912
eroe. Vero eroe, tutto in sè, non capitan Fracassa
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se mai, avrebbe riconosciuto in lui il modello vivente
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Fieramosca. Del resto riscontrasi in tutti i tempi quasi
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grande coscienza che accolse, in un'idea e in
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in un'idea e in una prova titanica i
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sorti. ¶ * ¶ * * ¶ Un suo canto in morte di Francesco Nullo
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1912
Calatafimi a Mentana. Contenerlo, in quegli anni di vive
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a sè, e raccolti in pochi, con l'Abba
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le solite vane declamazioni. In fondo a quell'agitazione
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1912
sinceramente mazziniana e tolstoiana. ¶ * ¶ * * ¶ In una sua lettera del
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1912
mai così malinconico come in quel tempo che egli
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1912
quelli che ci sopravvengono in età più matura. Del
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mezzogiorno, pareva voler aguzzare in sè il patimento perchè
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1912
colonnello Tuköry. Ne descriveva, in quei giorni di Pisa
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e a fronte alta, in una delle nostre passeggiate
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ultimo viaggio ¶ Di chi in battaglia gli premeva i
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trionfo, d'ogni trono in terra ¶ Meglio quel mesto
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le strade di Brescia, in mezzo al compianto d
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a chi il seguiva in guerra, ¶ Offria per tenda
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che pare si avventi in alto a ridire la
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1912
E soggiungeva di somigliare in questo a sua madre
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l'Abba aveva pure in sè un frammento di
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un poeta potesse dare, in quei giorni, a un
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illusioni. Terribile momento questo, in cui l'uomo, nell
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civiltà decadente. La fede in una finalità non effimera
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di Pisa, lo riveggo in quella sua camera di
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1912
verde: egli si esalta in Virgilio, nel Foscolo, nel
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e tutti si esaltano in Garibaldi, negli uomini della
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L'Abba sorgeva talora, in quei colloqui, come un
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giorno mi donò manoscritta in quella sua camera a
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cupa, fredda e pesante, in Altare passai come attraverso
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vie erano solitarie, e in faccia al Collegio m
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tre io stavo ancora in quell'atto. Ripresi la
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gli sproni". ¶ Sentiamo anche in questa pagina sì severamente
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luna, con pochi centesimi in tasca, e la fame
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tasca, e la fame in corpo, gli sproni suonanti
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seduto al focolare, piange in silenzio, e si guarda
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fedelmente il giovane Abba in seno alla sua famiglia
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1912
alle sue novelle raccolte in questo volume, ove gli
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1912
parte, ove la famiglia, in quella esemplare del dottor
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1912
che poi morì frate in un convento di Lovere
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frate per andar missionario in Africa. Che carattere! Così
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1912
la libertà! Con Garibaldi in Sicilia a mandar via
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1912
poi francescano per andare in Africa, a un'altra
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1912
tanto più di noi... ¶ In quel momento il frate
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1912
ad ogni modo, finchè in quel posto da cui
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1912
era andarsi a sedere in uno di quei sontuosi
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nella folla che andava in su e in giù
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1912
andava in su e in giù per la Galleria
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1912
dalla gente che passava, in Milano non vi dovevano
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1912
era sincerità di vita in quella folla? Ma anche
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1912
ravvisare qualche vecchia conoscenza, in questo o in quel
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1912
conoscenza, in questo o in quel signore di quei
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1912
tanto da fare! Capisco. In mezzo a questo mondo
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1912
sicurezza di potersi rivedere in mezzo a loro, tra
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1912
ardore nuovo e mutarsi in parentela. ¶ * ¶ * * ¶ Da Milano al
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1912
l'Offlaghi era caduto in qualche disgrazia, l'avrebbe
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era vasto e tenuto in parte a giardino, un
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rigoglioso che sorgeva là in quell'angolo, senza dubbio
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suo padre il giorno in cui era nato. Aveva
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1912
visionario, il suo castello in aria: "M'intendo col
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da venticinque anni, È in casa? si può salutarlo
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disse la giovine facendosi in disparte per lasciar passare
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su d'un seggiolino, in un canto si baloccava
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arrossendo un tantino. ¶ - Maritata in casa? - pensò il dottore
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suo bel castello: "Maritata in casa? già! - commentava tra
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si prese un genero in casa... Arrivo troppo tardi
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1912
Prima vado ad avvertirlo. ¶ In quel momento scattò la
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si prese il bambino in braccio e salì. E
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1912
eran dati la mano, in mezzo ai loro due
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1912
appena messo il piede in Lombardia del cinquantanove, chi
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1912
cinquantanove, chi più tardi in Sicilia, chi fino in
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1912
in Sicilia, chi fino in Polonia. E Nullo? più
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1912
Asquini salì, s'affacciò. ¶ In fondo a una gran
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1912
gran foco, mezzo sepolto in un seggiolone, un vecchio
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1912
fin le sopracciglia, smunto in faccia: come poteva in
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1912
in faccia: come poteva in una ventina d'anni
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1912
rimase coi gomiti appuntati in fuori e le mani
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1912
n'andò col bambino in un'altra stanza, tutta
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1912
poltrone. ¶ - E quelle marcie in Calabria, bruciati dal sole
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dire il dottore, che in quella litania detta dall
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pareva fissasse gli occhi in una lontananza ideale. - Tu
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quasi ancora come eri in quei tempi. E dove
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venuto, ma guardami qui in che stato sono!... si
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1912
quel che dici, vengo in pellegrinaggio a trovarti... anche
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1912
hai da queste parti, in questo paese dove mi
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1912
qui vicino dieci miglia, in una fattoria che si
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1912
aveva saputo fargli nascere in cuore. ¶ - Maria, Maria, vieni
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1912
suo marito. ¶ E allontanandosi in fretta, come se quelle
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e gli aveva messo in cuore un senso quieto
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1912
calzolaio di quindici anni in quella bottega, non è
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n'andò a vivere in America... Intanto l'Offlaghi
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fatto per far rimanere in casa il patrimonio... ¶ - Già
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contenta, ma si sa... in casa, l'Offlaghi non
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tutti chiacchieroni come voi in questo paese? ¶ L'oste
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lingua e tacque. Portò in fretta da mangiare, in
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in fretta da mangiare, in fretta l'Asquini mangiò
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l'Asquini uscì, montò in carrozza e partì. ¶ - E
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1912
se ne va morendo in un ospedale; e questo
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1912
amici nel ricordo, laggiù... in quella lontananza di tempi
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avesse trovato a caso in mezzo a qualsiasi moltitudine
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1912
che Lantieri s'oscurava in faccia. - Molto ammalato, sì
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rispose l'Asquini, che in quel fare ritrovava tutto
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via ed essi entrarono in casa. ¶ Lantieri accese una
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di signorile nel campagnuolo, in cui l'animo si
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intanto piantava gli occhi in una fotografia inquadrata in
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in una fotografia inquadrata in una cornice elegante, certo
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lui, nella saletta, e in quella per anni e
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1912
niente! Beati i tempi in cui si dava del
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croce, e pareva andasse in giro per piantarla su
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Asquini s'è nascosto in un angolo, ansante, smarrito
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quella donna gli andava in gola, e non le
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uscio a donna Virginia, in quell'occasione, sarebbe morto
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testa per guardar questi in faccia: - Sei tu... sei
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1912
i salmi, tutto finiva in gloria a ogni momento
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donna, con un bambino in collo, si lanciò dentro
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gioco che è venuta in quella carrozza che abbiam
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mettete il vostro bambino in letto... ¶ - In quale? Il
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vostro bambino in letto... ¶ - In quale? Il mio è
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prese il suo figliuolo in braccio e una candela
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solo: anche Lantieri è in croce. È furba questa
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dei figli... sarebbero forse in pace... oh! con Lantieri
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sarebbe stata felice e in pace?... Invece ecco, ora
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bugie pronte! È venuta in carrozza e ha finto
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gioco che l'ha in tasca. E poi è
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1912
aveva prese le molle in mano e faceva delle
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come due sere innanzi, in quella del suo focolare
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il lampo, apparecchiò, andò in cucina, accese i fornelli
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dire! ¶ E s'ingolfarono in un discorso di tempi
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mondo dei trovatelli e in quello dei figli mantenuti
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e parlan di figli... In quel mondo anche Lantieri
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rimorso all'amico. ¶ Durarono in queste cose tanto che
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1912
vicino a sè come in quella notte una creatura
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1912
d'esser certo che in nessuna parte dove era
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via via, di lontananza in lontananza, tempi, luoghi, avventure
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dopo quel dolce incontro, in quel tal paese, l
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1912
si ficcasse nel capo, in quel pensiero si addormentò
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scaltra donna era scesa in cucina, dove fece il
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lui e lo mise in un certo imbarazzo. ¶ - Cosa
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gli occhi un po' in quel visino tutto in
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in quel visino tutto in fiamme, un po' in
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in fiamme, un po' in quelli d'Asquini, interrogando
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cadde; Asquini pareva assorto in altri pensieri. ¶ Entrarono nella
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montar su, di cacciarsi in uno scompartimento, di rimaner
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che farai... tienteli pure in casa... madre e figlio
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e sparire. Poi rimontò in carrozza, e in fretta
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1912
rimontò in carrozza, e in fretta in fretta, quasi
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1912
carrozza, e in fretta in fretta, quasi già avendo
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po' sonnecchiando. E appunto in quel dormiveglia gli venivano
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altri, lo sapevan tutti: in quella casa i coniugi
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1912
e sospiravano pel divorzio; in quell'altra e in
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1912
in quell'altra e in quelle altre erano dove
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1912
padri e le madri in perdizione: in un luogo
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le madri in perdizione: in un luogo le figlie
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luogo le figlie invecchiavano in casa crucciose, rivoltose; in
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in casa crucciose, rivoltose; in altra le deformità, le