Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

non teneva il libro in mano. Jannaccone non si

di tenere il libro in basso, fuori dall’inquadratura

opportuno disse: – Puoi cominciare. ¶ In tarda mattinata De Marino

Gli occhi guardavano dritto in camera, e in verità

dritto in camera, e in verità a vederlo così

di pietà –. Sembrò concentrarsi in quel momento, cercò con

voce prese De Marino in contropiede. Fiorillo era rimasto

Nicolas se ne stava in fondo al laboratorio, una

fottuti, null’altro. Esistono in ogni posto e sono

da vincere. I fottuti in qualsiasi condizione prenderanno il

donna, si è divisi in queste due categorie. E

entra la società divisa in classi. Stronzate. Quelle di

il fottuto può nascere in qualunque condizione, in villa

nascere in qualunque condizione, in villa o in stalla

condizione, in villa o in stalla troverà chi gli

Il fottitore può nascere in caserma o in baita

nascere in caserma o in baita, in periferia o

caserma o in baita, in periferia o nella capitale

vecchio Aristotele. E cioè, in sintesi, si nasce fottuti

stato tutto così veloce in quella terra, il Montenegro

una vecchia ruota idraulica, in ferro, arrugginita, unica superstite

acqua la teneva ancora in vita, e l’Arcangelo

quell’uomo, lo vide in faccia, vide quegli occhi

corpo del figlio sbattere in acqua più e più

Faella non fu eccezionale. In petto allo Stato si

permise di vendere chiudendolo in una riserva a Ponticelli

strade, l’unico posto in cui avrebbe potuto vendere

processo che i peli in faccia spuntavano radi e

guaglioncelli che volevano entrare in tribunale. Se n’era

a guardare da sotto in su quelle tre torri

ora andavano a vedere in faccia avevano fatto sistematicamente

bruciare mentre ancora era in costruzione. Quel fascino di

mondo si divide solamente in fottuti e fottitori. Quella

L’aula era divisa in due metà perfette. Davanti

dietro gli spettatori. E in mezzo una griglia alta

rasatura dei capelli ostentava. ¶ In prima fila, a due

uccido o se sto in galera ti canto e

mostrando quello che avevano in testa e dopo un

Il quartiere deve stare in mano a chi ci

ed era per strada, in tuta, diversamente dall’eleganza

ma senza stare rintanato in doppi fondi, pozzi, nascondigli

nel profondo di grotte, in doppifondi di pareti, in

in doppifondi di pareti, in dedali sotterranei. Lui, che

volendo non avrebbero potuto, in nessun caso, aprire il

caso, aprire il fuoco. – In quei palazzi ci sono

sproporzionata e pendeva nettamente in favore della gente dei

arresto l’avevano dato in un momento di quiete

era catapultata dal sonno in strada? Fra tutti i

madre gli diceva che in quella roba ci mettono

trovò il padre scurissimo in volto, e capì. ¶ – Allora

sta storia che vai in Romania, non dici niente

che voglio andare così in Romania bell’e buono

maestro sapeva come parlare in codice, e quando non

ti metti ad andare in Romania, lasciando sola tua

tua madre, mettendo me in apprensione, – e con gli

sto fatto di andare in Romania insieme me l

a Posillipo, siamo stati in un locale che era

detto che tutti vanno in Romania perché ci si

andare anch’io, perché in Romania, solo, si piglia

fotte se Nicolas va in Romania? Eh? A te

nel vocabolario le parole in codice per trasmettere quel

andare a far festa in Romania, hanno lasciato i

alzato? ¶ Stavodicendo si sentiva in colpa. Era stato il

Si offrì di accompagnare in motorino il padre a

che ne sape? Sta in carcere. ¶ – A Drago’ ha

non perché vanno tutti in Romania, ma perché non

inchiodò, e si infilò in una stretta viuzza. Lasciò

quasi mezzanotte. Oscar abitava in una palazzina a due

sua comparsa una donna in vestaglia che gli gridò

un suono metallico. ¶ Oscar, in pigiama, se ne stava

se ne stava seduto in poltrona, inebetito. Una bottiglia

locale se ne stava in orizzontale sul tappeto davanti

che Oscar teneva ancora in mano. E disse quello

terzo, mandi a fare in culo l’Agenzia Puma

attimo Oscar sembrò tornare in sé, buttò giù lo

e adesso era tutto in mano al figlio, che

godeva a tenerlo lì in piedi a fare niente

a ricevere la stecca in pieno stomaco. Avrebbe fatto

YouTube e a settarla in loop. ’O White canticchiava

canticchiava solo quel verso, in continuazione, a volte esibendosi

continuazione, a volte esibendosi in una voce baritonale che

e, quattro piani più in alto, in un bilocale

piani più in alto, in un bilocale con cucina

aveva dato ’o White in ascensore, fargliela passare attorno

cinque minuti, doveva scendere in strada, c’era un

abbassargli i pantaloni, ficcargli in bocca un asciugamano appallottolato

manovalanza albanese. Con Copacabana in galera, avevano pensato di

mille euro a weekend. In fondo poteva anche andargli

a Christian. Lo portò in strada, unici testimoni i

era anche già esibito in qualche locale, avevano già

e l’insegnante, che in verità non aveva un

a fare un investimento in quella direzione. – Siamo a

mentre rimetteva il cellulare in tasca e aspettava di

e aspettava di entrare in classe. ¶ – Eh prof, faccio

sparire con il libro in fondo al grande cortile

ridere. ¶ Nicolas si rintanò in un angolo, la testa

con le mani sollevate in cielo. Era un uomo

e afferrò la busta. In quel momento entrò Agostino

e Dentino lo guardavano in silenzio. Al grido di

un paio d’anni in più di Nicolas, diede

di Jägermeister e finì in piena fronte al giovane

Il cameriere butterato cadde in ginocchio e recuperò il

intrufolato nel bar e in un altro zaino aveva

ragazzi all’ordine e in un secondo furono tutti

sul motorino, di nuovo in mezzo al traffico. Ognuno

visto che ormai era in ritardo valutò che mezz

valutò che mezz’ora in più o in meno

ora in più o in meno non avrebbe fatto

differenza, e si rifugiò in bagno per farsi una

nei corridoi. Il cesso in cui si era rintanato

tutti e poi prese in mano un libro, che

non lo stava facendo. ¶ In carcere a Copacabana non

ci mettimm’’o fierro in bocca a tutti sti

botta alla macchina, che in pochi minuti fra una

per rollare una canna in silenzio, e in silenzio

canna in silenzio, e in silenzio la fecero girare

li faceva subito sentire in grazia. Dentino buttava fuori

Invece lavorare di giorno in giorno, per sé, voleva

lui. Sapeva anche che in quel caso avrebbe dovuto

chi cazzo sono? – chiese in allerta, perché ogni nome

sapé poi sta rapina in banca, e soprattutto come

sua madre. ¶ Si sollevò in piedi sui pedali per

due bambini sulla bicicletta, in piedi, e dietro di

e se li tiravano in braccio per andarsene via

braccio per andarsene via. ¶ In pochi minuti, tutto il

le donne lo capivano in fretta, e così c

lui doveva trovare qualcuno in alto con cui stringere

punto, con il telefono in mano, Tucano disse: – Guagliu

fatto? – lo accolse Nicolas. In quell’ora aveva pensato

di galera, era cameriere in un ristorante a Borgo

difettava nel parlare e in quell’uso ossessivo delle

e iniziò a gridare in faccia a tutti: – Chi

un biondo cenere raccolti in un foulard, si rivolse

danza sarebbe potuta durare in eterno. E poi fu

gli interessava: trascinarono Nicolas in una baracca e lo

che dovevano aver rubato in una scuola o in

in una scuola o in un’infermeria, poi cominciarono

intanto, chiamava l’unico in grado di dargli una

metà e lo seguì. In motorino Stavodicendo gli urlò

tu mettevi la pistola in faccia ai bambini. Qui

di nuovo l’uomo in tuta. ¶ – Ah quindi tu

donne e ragazzini. Entrare in quel campo era come

logo e Mojo scattò in avanti. Drago’ lo bloccò

subito, magari già sta in Rom­landia. ¶ – Noi non

accorsero che il formicaio in cui erano entrati si

immobilizzato. Anche il commesso in bilico sulla scala adesso

osservava dall’alto con in mano un blocco di

na strunzata, – e partirono in direzione Galileo Ferraris. Via

che non gli venisse in mente di cacciare un

no? ¶ – Dove ci porti? ¶ – In un garage. ¶ – Apposto. – Fecero

si accorsero di girare in tondo all’ennesima svolta

la soglia, si ritrovarono in un cortile tappezzato di

ogni tipo. Seguirono Han in un garage che sembrava

lui, e forse anche in quell’occasione si era

un revolver. – Lo diede in mano a Nicolas. ¶ – Mamma

tu, – e gliela mise in mano. Nicolas non riuscì

Il padre lo aspettava in sala da pranzo. – Ceniamo

come parli. ¶ Il padre in camicia scozzese era a

reperto di un viaggio in Umbria, che di solito

Mena voleva tanta luce in quella casa, lui ne

Libri ce n’erano in corridoio e in una

erano in corridoio e in una scaffalatura del salotto

pignatta che aveva portato in tavola. – Vi ho fatto

frase venne a ripeterla in sala con le bistecche

lui si era cucito in petto e si covava

fare le sue ricerche in Internet. ¶ – No, non studio

della foto del padre in tuta ginnica con i

dei giocatori. Gli tornò in mente il duro che

padre comparve la ruga in fronte che gli veniva

un master. Puoi andare in Inghilterra, in America. Sento

Puoi andare in Inghilterra, in America. Sento che lo

Sento che lo fanno in tanti. Sì, so che

portò quel che doveva in cucina, rassettò tutto e

discorso. ¶ Christian aveva mangiato in silenzio, gli occhi nel

l’ora di chiudersi in camera con il fratello

camuffare, nascondere, si portava in casa i segni della

sua lezione, lui sgattaiolò in stanza, seguito da Christian

prezzo nel suo diniego. In realtà stava solo soppesando

i più costosi palloncini in commercio, chattava con tutti

dove Drone aveva scovato in Internet un negozio che

altra, e sembrava che in quel movimento cadenzato si

non la sopportava più in quello stato, e ormai

tripudio di palloncini e in un attimo capì. Si

Dopodiché Dentino si sparò in bocca l’elio dei

se la posò quasi in grembo, tolse il cavalletto

dopo l’altro salivano in cielo riempiendolo di colori

stanno mettendo la merda in faccia. Gli altri stanno

cosa, c’’o cazz’in mano? – disse Dentino, che

Nel vederla Agostino esplose in una risata: – E che

mani affondate nelle tasche. In attesa. Perché quella era

graffi e ammaccature. ¶ Sgasarono in direzione del supermercato. Avevano

ne sono un milione in Italia. Un paio di

Via via veloci, tutti in fila. C’era un

e della sua famiglia. In quanto cugino della sposa

il passo ed entrò in sala, che se fosse

un gruppo di invitati, in piedi sulle sedie, gridava

Una ventina di carabinieri in borghese fece irruzione da

stava con le bacchette in mano a osservare i

e via. Glielo misero in braccio senza aggiungere nulla

per la paura ancora in mano. – Hai visto? L

aspettava un aereo diretto in Brasile: Copacabana aveva pensato

camerieri andarono a cambiarsi in cucina, era ora di

sacchi di canapa raccattati in qualche negozio di antiquariato

invece non si misero in tasca nemmeno un soldo

quella storia del cameriere. ¶ In fondo era ancora presto

tutti prima di rientrare in carcere. ¶ – Alva’, si’ turnat

e degli schiavi. Poi in tre ore di fatica

che mio padre guadagna in un mese. ¶ – Be’, mica

e anche gli altri. In coda, ognuno aspettando il

all’ultimo per entrare in una via sterrata. Poi

li riporta indietro vedono in un lampo il braccio

una brutta fine ma in fondo il suo destino

andare a trovare Copacabana in carcere. C’erano troppe

Sapeva che una volta in volo non avrebbe più

era da qualche parte in cucina. ¶ Pesce Moscio si

la madre, e una in minigonna, con un corpo

bara con un fazzoletto in mano. ¶ – Giovan Battista, Giovan

occhi. Nicolas non aveva in mente una pistola in

in mente una pistola in particolare, aveva giusto fatto

Sistema, avvertirebbe subito Copacabana in carcere. In un attimo

subito Copacabana in carcere. In un attimo saprebbe tutte

che mai si mettono in discussione se non per

lunghissimi. Lo avevano avvicinato in due e gli avevano

ancora, prima di freddarlo in mezzo alla strada. Una

uno punta, l’altro in porta. Ma poi era

perché Nicolas era entrato in area prima del fischio

ma essere così fiscali in una partita di parrocchia

poteva chiudere un occhio, in fondo erano solo bambini

fondo erano solo bambini, in fondo era solo una

era entrato di nuovo in area prima del fischio

Ma la palla andò in rete. ¶ Il padre di

impassibile, passo lento, entrò in campo. Con assoluta calma

calma mise la mano in tasca, cacciò un coltello

del coltello, lo rimise in tasca e d’improvviso

di campo, un’invasione in piena regola con tanto

disgustato da quella scena in mezzo ai bambini, su

lo scuorno di avere in sorte un padre che

trovare un criterio razionale in quella giustapposizione di cose

l’ha detto che in questo negozio vendono le

Che vulite? – rispose quello in perfetto napoletano. I due

come quelli dei nobili: in fondo erano il fiore

o Micione sembrava innamorato. In molti erano convinti che

onda di capelli biondi in disordine. Cercava in quella

biondi in disordine. Cercava in quella frase e dentro

terra, sulle magliette impilate in fondo al letto. Cercava

che li avevano convocati in questura, non aveva mai

come il marito che in quel figlio vedeva futuro

Nicolas tornasse a chiudersi in camera sua. Rimasero a

sua. Rimasero a studiarsi, in silenzio, e in attesa

studiarsi, in silenzio, e in attesa di una mossa

normalità! Quello tiene pensieri in mente che mi fanno

fra polso e avambraccio, in equilibrio. La fece sorridere

equilibrio. La fece sorridere, in fondo se lo meritava

po’ di sartoria napoletana in gioventù, sapeva cucire a

capelli corvini pettinati troppo in fretta, e da lì

che non conosceva e in cui di fatto era

quanto sarebbe andata avanti in quella maniera, ma intanto

a casa dei soldi in più, che un professore

amare forte. Quand’era in negozio, il ferro a

si sa. Le veniva in mente una specie di

ugualmente. E le veniva in mente un pomeriggio di

ciuccio, e al giorno in questura. Erano tutti e

lo seguirono. Qualcuno entra in un locale, un ristorante

il proprio posto come in quel gioco, mago libero

quel gioco, mago libero, in cui chi veniva toccato

sente che Nicolas preme in avanti. Quando l’uomo

Ogni tanto le viene in mente quel pomeriggio, e

pomeriggio, e le viene in mente suo figlio, all

foto che tiene appesa in negozio. Le prende qualcosa

per pulire, rassettare, mettere in piega abbia anche a

non si lascia mettere in ombra dai pensieri cattivi

ha pensato di portarselo in negozio, dopo la scuola

ne stava lì impalato, in un completo Dolce & Gabbana

quello che avevano fatto in sella: urlare e mandarsi

Il maître aveva ricevuto in anticipo la lista con

le divise. ¶ L’uomo in Dolce & Gabbana si schiarì

e seguì l’uomo. In fila indiana, e senza

ordinò loro di andare in magazzino a cambiarsi. Quando

oversized da rapper: bassi in vita e che si

per nascondere quei chili in più, ma il maître

alzarono la mano. Erano in classe insieme dalle elementari

Quello con il gruviera in faccia, – disse il maître

invitati non ti guardano in faccia. ¶ I ragazzi non

a definire gli addominali in palestra, e i pantaloni

della lista. Li chiamò in blocco, voleva farsi un

della penisola che divideva in due parti uguali la

ritorno si sarebbe diffusa in pochissimo tempo, anche se

pochissimo tempo, anche se in simili matrimoni tutti venivano

si levava il fumo in palestra. Anche ’o Briato

Nelle aule senza professori, in palestra, nei corridoi, per

un paio di video in televisione, non ce n

che parte stare. ¶ Lì, in quella sua privatissima piazza

Agostino. Nicolas stava arrivando in quel momento per dare

palo era stato fregato in velocità. I falchi avevano

di Nicolas che, arrivato in questura, si era fermato

padre teneva lo sguardo in avanti, puntato su chi

che lo vedessero bene in faccia. La madre invece

televisore ed era saltato in piedi, bruciando la distanza

divano e la porta in tre passi, per porgergli

pensato che quella sera, in cameretta, avrebbe avuto di

anche Agostino che, beccato in flagrante durante il turno

Null’altro che questo. In cambio, avrebbe ricevuto un

poi riuscito a mettere in parole: – Guagliu’, prima o

fuori, non sarebbe mancato. ¶ In quel frangente però erano

poco i quarant’anni. In macchina, sulla strada per

della più importante corte. In qualche modo era vero

occhi delle persone presenti, in sottofondo lo scoppiettio degli

spumanti che venivano aperti in sequenza. Tutti passavano da

dall’amico, dallo spazio in cui si va con

la moglie. Un luogo in cui potevi incontrare chiunque

era come incrociarlo casualmente in piazza. Era naturale incontrare

a Nicolas si disegnava in testa un’immagine netta

cibo e degli ospiti in ghingheri sommava la musica

ma non era chiaro in che modo la trasportasse

e riuscivano a entrare in Friuli. Nelle sue parole

questi diventano un fiume in piena non c’è

alla latitanza. Sparì forse in Albania, o riuscì ad

o riuscì ad andare in Brasile. Non lo rividero

chissà dove, e Alvaro in carcere, era impossibile. ¶ – La

aveva chiesto Nicolas. Erano in saletta, una terra di

ai Vitiello. Il luogo in cui vendevano era diventato

ultimo, il loro cellulare in mano a tutta la

forti con i forti. In verità non aveva idea

nello spiazzo del locale in un Fiorino stipato di

rigorosamente di una taglia in meno, perciò gli vedevi

Oscar si fece rosso in volto. ¶ – Copacabana, ti voglio

fanno ’nu matrimonio galattico in Costiera, ma il nostro

tramontava. ¶ Feliciano Striano stava in galera. Suo fratello stava

galera. Suo fratello stava in galera. La figlia aveva

a Teduccio erano potentissimi in estorsioni, cemento, voti, distribuzione

e si era laureata in Moda. Viola non era

nome: Viola. Era tornata in città dopo la decisione

con l’auto blindata, in borghese, per condurla il

rimasta a lungo chiusa in casa, a disegnare vestiti

resistito. Fino al giorno in cui nella sua vita

che l’avevano chiusa in una gabbia. E soprattutto

grazia alcuna e arriva in fondo. Fa paura vedere

le bocche si schiudono in piccoli cerchi disperati e

che lo avevano puntato in mezzo alla selva di

lo avevano già circondato in quattro. Lo sguardo è

guardare qualcuno è entrargli in casa senza permesso. Fissare

esotico. Quella pianta ficcata in pochi metri quadri di

la testa, persino chinarsi in ginocchio. Erano in molti

chinarsi in ginocchio. Erano in molti contro uno: le

qualcuno non contano. “Vattere” in napoletano non è semplicemente

una pedata di Nicolas in pieno petto lo schiacciò

a evitare il calcio in faccia che Renatino tentava

gli assicurò le mani in un paio di manette

rosso, doveva averle trovate in qualche sexy shop, e

e iniziò a cacargli in faccia. ¶ – Che dici, ’o

il serpente d’escremento in due diversi pezzi tondeggianti

bruciavano tutto l’ossigeno in bocca e li strozzavano

con l’altro. Sparirono in un attimo. Nicolas soltanto

Anche quando ci passa in mezzo una strada. E

l’albero di Natale in galleria Umberto e lo

apparire la punta, come in quelle fiabe in cui

come in quelle fiabe in cui semini la sera

messi a letto, e in dieci, sudando l’impossibile

chi la cercava era in strada. Ma quel giorno

No che non scendo. ¶ In città va così. Tutti

già arrivat’’a notizia? ¶ In fondo gli bastò sentire

guerriero passano di bocca in bocca, fanno notizia e

addosso. Poterci entrare, non in veste di cameriere né

sembrava che dal collo in su stesse andando a

avete capito chi è? ¶ In realtà l’avevano solo

la convinzione che fosse in grado di ospitare chiunque

affiliati di una famiglia in grande difficoltà come quella

neanche bisogno di vederli in faccia, per decidere che

erano avvenute quando era in Brasile ed era riuscito

così quando arrivi troppo in alto troppo in fretta

troppo in alto troppo in fretta, o quantomeno credi

loro capo, li teneva in riga, ma tirava di

danaro non si guardano in faccia: una cosa sono

dell’hotel che possedeva in Sudamerica avrebbe potuto tenere

chiesto: – ’Nu mattoncino accussì, in quanto te lo levi

mese. ¶ – ’Nu mese? Questo in una settimana ti finisce

starsene lì colle palle in mano... no? ¶ Così era

Copacabana gli dava appuntamento in un palazzo all’ingresso

Viveva con la madre in un basso, non aveva

i servizi: lo accompagnava in auto, passava i panetti

dovevano stare. L’appartamento in cui tenevano il fumo

poliziotti, carabinieri e finanzieri in borghese e a colori

scomparivano e venivano sostituiti in un secondo. Nicolas si

appena le aveva prese in mano Lollipop lo aveva

che sarebbe finita così. In parte voleva che finisse

gli stessi, se cresci in un certo territorio. Cominciò

questo ordine al fratello. In fondo, Nicolas doveva sapere

amico poliziotto. Oppure stare in ginocchio a servire la

o un amico giudice in qualche cena: e non

combinato, allora? – La madre in quel caso aveva una

col cellulare e chiedere in giro e, davanti allo

devo esserci pure io in mezzo, – rispose Annalisa. ¶ – Un

impazzita. ¶ Annalisa aveva capito, in un attimo, che Drone

il padre sarebbe finito in un mare di guai

riparo nella sua cameretta in frantumi, l’altro dietro

come tutti, che entrare in paranza avrebbe significato essere

lei dietro. Si presentarono in via dei Carbonari che

stanza, come il “buongiorno” in una classe quando entra

Erano tutti eccitatissimi, e in realtà preoccupati. ¶ – Allora, – disse

paranza era totale. Entrò in bagno e, nel giro

altri alle spalle, e, in mezzo, la faccia allunata

sentirono tutti squadrati, passati in rassegna, e c’era

Per quel tempo indefinito in cui tornarono dentro le

Era tutta una messa in scena. E Nicolas adorava

Nicolas adorava le messe in scena, gli sembrava di

voltandogli le spalle, andò in bagno a rivestirsi. ¶ I

a rivestirsi. ¶ I ragazzini, in piedi, le tennero gli

altro presero la porta. In fila sulle scale, Nicolas

piccoli: nessuno deve stare in disequilibrio con gli altri

ciò che ti finisce in bocca puoi masticarlo senza

bisogna saperli impanare, mettendoli in una farina di qualità

vince quando tutto è in perfetto equilibrio e quando

perfetto equilibrio e quando in bocca la paranza ha

pescata di notte. Tirate in barca le reti, sul

prezzo, alcun valore, raccolti in un cuoppo di carta

diventano prelibatezze. Nulla erano in mare, nulla erano in

in mare, nulla erano in rete, nessun peso sul

cadavere. ¶ Veloce si nasce in mare, veloce si è

parevano avere il mondo in pugno... e tutta un

via. Era rimasto lì, in piedi, davanti ai finestroni

sembravano tutti spiaccicati come in un acquario troppo popoloso

No, nessuno sarebbe stato in grado di ricostruire, e

La gente che pascolava in piazza Dante se ne

Tanto più forte fu, in quella sorta di parentesi

e dai primi colpi in aria, ancora fuori scena

all’impazzata. Scesero giù in velocità, sputati dentro la

vuole poco. Basta, anche in questo caso, una sola

messaggio nella chat – “andiamo in gita” – e il branco

si mirava a niente in particolare, e mentre con

danni collaterali, dei caduti in battaglia. ¶ E poi era

via, poco più giù. ¶ In piazza della Carità fecero

e lo stesso fecero in Galleria Umberto I, per

e vediamo. Non tenere in bocca mio marito che

morto durante una rapina in Sardegna. Lui in realtà

rapina in Sardegna. Lui in realtà portava semplicemente l

e tre bambini. Lavorava in una ditta di pulizie

faceva rapine di portavalori in Sardegna. Era stato ucciso

dietro l’altro, gracchiavano in falsetto come fossero chierichetti

falsetto come fossero chierichetti in fila per la messa

uno slalom fra ucraini in cerca del loro bus

turchi e marocchini, invece, in cerca di quello per

di quello per Stoccarda. In fondo, fra le aree

smilzo, l’altro più in carne. Poi uno con

nulla, non avendo nulla in tasca. Nicolas diede il

correva e lo prese in faccia, portandogli via un

pistola gli era ballata in mano e l’aveva

marocchino col naso diviso in due. Il ragazzo africano

aggirava fra i migranti in partenza, fra i primi

aveva ancora qualche colpo in canna. Uno prese addirittura

sentimmo. ¶ Presero strade diverse, in sella ai loro scooter

ancora prima di ritrovarsi in un inseguimento, solo per

capire che d’ora in poi ci si addestra

già li stavano allungando in aria, quando Dentino disse

altri partirono a ruota in complimenti a Drone, mentre

guardava fisso Drone. Sembrava in attesa di una risposta

sfuggiva concentrandosi sul cellulare. In sottofondo la musichetta di

parti naturalmente si dividono in accusatori e difensori. È

posto –. Se ne stava in piedi davanti a Nicolas

Se n’era stato in disparte tutto il tempo

sulla faccia si tramuta in smorfia serissima. – Ma aró

ancora convinto di essere in mezzo a una sceneggiata

era non gli veniva in mente, perché pensava senza

sedette. La stanza era in silenzio totale. – Mo’ quello

eiaculavano su una donna in ginocchio. Tutta la loro

devo per forza mettere in bocca? La conosco da

Drone aveva le lacrime in bocca, e come un

erano venuti a trovarlo in carcere, se li era

che avrebbe potuto vendicarsi in qualche modo: aveva fatto

le armi. ¶ Drago’ aveva in fondo accettato la logica

casa come un’anima in pena. Le parole della

contro. Sua madre andò in allarme inutilmente, come tutte

sera dopo cena, entrarono in camera sua: – Anto’, ma

con le tre ciliegie in sequenza. Scampanio. Frusciare di

unica frase che batteva in testa a Drone era

a sorella e madre in cerca di motivi. Gli

un account YouTube facendo in modo che fosse impossibile

fratello veniva dal giro in cui era entrato, un

non parlava, anche perché in qualche modo non le

aveva combinato. Annalisa scattò in piedi: – Mi fate schifo

uscì dalla stanza. Rossa in viso: come aveva potuto

in tutti i film in cui c’era un

fosse capace di sparare in testa a qualcuno, come

sulle spalle. Lo alzò in aria, lo mise sul

quando piede umano entra in una stanza dove si

del mondo. ¶ Briato’ cercava in tutti i modi di

attenzione, dare nell’occhio in un vicolo di cui

non premeva bene fino in fondo il pollice sullo

che aiutava la madre in casa, si chiamava Aza

mai essere notati, e in più aveva promesso ad

spavaldi da promettere protezione in un quartiere che un

cosa ti sei fatto in faccia? ¶ – Cos’’e niente

Cos’’e niente. ¶ Entrarono in un appartamento completamente buio

sta dormendo... ¶ Non trovò in quella casa l’odore

la vecchia era forse in punto di morte e

e spinsero i borsoni in fondo a questo ripostiglio

pastori del presepe avvolti in spessi panni, le palle

un elastico e andò in cucina senza dire niente

Nicolas ripeté: – Apposto?! –, stavolta in tono più perentorio. Lei

con il panno macchiato in mano. Lui si toccò

ferite, una maestria imparata in patria che poi aveva