Marco Drago, La vita moderna è rumenta, 2012

testa”, che però abitava in un’isola senza importanza

e io lo prendevamo in giro, soprannominandolo “L’Italia

mia, nella casa che in passato era stata abitata

pochi anni dopo tornarono in Campania, tra mille dubbi

una decina d’anni in Piemonte e un paio

Piemonte e un paio in Toscana, temeva di non

a guardare Andrea Barbato in tv che ci faceva

o male a seguirli in tutta la loro parabola

e incolti gli meritarono in una ristretta cerchia di

da Daniele il Milanese in quanto a logorrea “so

stata sempre a ondate, in paese. Assidue frequentazioni seguite

aggredito dalla brina, rivisto in formissima a giocare a

Bob Dylan a Genova. In quell’occasione incontrai dal

della nonna, entrambe uccise in un incidente stradale dell

vendette la bella casa in campagna per andare non

di lui che diventa in breve il miglior restauratore

di brace sempre uguali, in un viso ormai come

La Torre, che era in piazza dove adesso c

di lavorare a Torino in qualche tipo di associazione

Dario e Paola avevano in mente un locale serale

C’era chi spargeva in giro voci e chi

Tossici, ex tossici, hippy in ritardo, semplici sfigati componevano

lo zoccolo duro e in breve tempo la birreria

ebbe un pauroso incidente in auto, Dario dovette abbandonare

per mesi il locale. In sua assenza le cose

di chiudere per andare in discoteca. ¶ Nel frattempo il

era mosso, e sebbene in più di vent’anni

ha sempre tirato avanti in nome di quello sforzo

Torino tanti anni anche in strada, morto in circostanze

anche in strada, morto in circostanze poco chiare qualche

il pavimento della piazza in cui sorgeva il Maltese

confronto con la bruttezza, in modo costante e certosino

alle birrerie. Si avevano in mente, forse, i pub

la mia difficile posizione in quel periodo (amico di

a essere un paese in via di estinzione, come

e riviste sapevano che in una birreria nell’astigiano

ne hanno fatto tanto, in più di cent’anni

ingresso del paese che in seguito avrebbero ospitato il

pare, un piccolo negozietto in cui ogni tanto andavamo

e la coppola bianca in testa (ha preso sempre

impone a chi lavora in panetteria o pasticceria di

evidente a tutti che, in momenti di grande attenzione

a Torino, Milano e in qualche città straniera, vendendo

minuto a Cassinasco e in qualche fiera di paese

ogni tanto vengono citati in un articolo di giornale

e insomma portano avanti in modo minimalistico l’attività

di famiglia. ¶ Trovare qualcuno in negozio è sempre difficile

l’ultima della piazza in linea col Maltese e

di sua nonna, coricato in mezzo all’asfalto. Si

erboso e si arrivava in un ambiente un po

quella torre diroccata. ¶ Molti in passato avevano usato il

dagli adolescenti per limonare in pace e per i

il perimetro, ma più in su non si arrivava

dentro la torre perfino in sette o otto. ¶ Nell

quello grande al centro in una finestrona ad arco

acceso, il cappello sempre in testa, Pineto era uno

prima vicino alla Posta, in seguito alla morte della

morte della moglie Elvira in Vico Milani, con la

della giornata era sempre in giro. O seduto da

un tipo originale, sempre in vena di scherzi, dalla

prete con una pagnotta in mano e disse, in

in mano e disse, in dialetto: “Reverendo, ho una

solo giocare a pallone in piazza, col cancello di

Fulvio c’era sempre, in quelle partite, correva tutto

me l’hanno raccontata in due, in due versioni

hanno raccontata in due, in due versioni diverse. Riguarda

vedova da giovane nell’84, in un incidente d’auto

tramonto e ti fermavi in piazza dieci minuti, una

impressione. Un De Andrè in bello. Dottori così, adesso

Feltri o Giuliano Ferrara in forma, e ormai succede

rado, mi viene sempre in mente il dottor Ratti

viscerale. Quante cose hanno in comune Feltri e il

ed esibiva una sicurezza in sé difficilmente minabile: era

pur sempre un medico in mezzo a un popolo

se veniva da lontano, in paese godeva del rispetto

E poi appariva anche in veste di invitato a

fascista” ed erano tempi in cui era meglio non

il tutto veniva deriso in modo sempre divertente e

resta famosa la volta in cui, ricevuto un misterioso

con la pelle tagliata in due dal coltellaccio. Ratti

sempre lì a prendere in giro Prodi e a

È andato ad abitare in campagna, via dal paese

campagna, via dal paese, in una grande casa che

e figlio. ¶ Una volta, in pieni anni ottanta, quando

si fermò una macchina in piazza a Cassinasco. Chiedeva

figlia vivono da barbone in un appartamento del condominio

contro tutto e tutti in mezzo alla piazza, ricoveri

schizofrenica. Non è stata in grado di reagire e

Rinascerà o si chiuderà in casa col gas acceso

e pure lui parava in squadre amatoriali. Sempre un

era conosciuto per esserlo. In realtà era dell’UTIF

sconfitta e all’essere in minoranza (politica); dopo l

boccone senza protestare ma in fondo in fondo non

protestare ma in fondo in fondo non capì. Durante

Forza Italia. Da lì in poi fu tutto un

immortale da Nanni Moretti in un episodio di Caro

pochissimo. Vederle tutte insieme in un luogo che non

alle vacanze al mare in Liguria. Chi con la

a casa di Stefano, in piazza. Finì all’ospedale

che i poveri cristi in macchina si fermavano a

che aveva otto anni in più di me e

seduti da qualche parte in piazza con le birre

sua fase alcolica, normalmente in compagnia di coetanei e

di coetanei e normalmente in pubblico. L’ubriachezza esibita

uno scapolo che abitava in una delle case della

vedevi mai col cicchetto in mano, ma gliene leggevi

che si trasformava anche in “k”. Per dire aria

diceva “ochia”. Parlava solo in dialetto, mai sentito una

volta articolare delle frasi in italiano standard. Non credo

di avere qualche lira in tasca solo a un

a un’età e in una condizione psico-fisica

Melio dev’essere ora in qualche ospizio, oppure a

canzoni che si sentivano in quegli anni dal juke

appariscente ma coi denti in disordine, che aveva due

vecchi ordinavano un caffè in tutta la sera e

due calci al pallone in piazza, poi a mezzanotte

ti beccavano i Caramba in due sul motorino, erano

concludevano sempre tardi, ma in mezzo poteva anche essere

otto albi di “Tex” in un pomeriggio fino ad

bambini. Li vedevi passare in piazza, a cavalcioni del

a dare una mano in campagna. Ti salutavano con

di sera, a Cassinasco, in pieno inverno, sei nel

le solite dicerie deterministiche in gran voga da queste

da roditore, poteva ricordare in certi atteggiamenti il giornalista

svolgeva il suo compito in modo discutibile: man mano

di Gigi si perfezionò in modo sensibile e gli

e gli ultimi tempi, in pratica, la sua automobile

ufficio postale distaccato. Parcheggiata in piazza, da lì non

a fuoco la persona in questione e prontamente le

dei vicini di casa. In una mossa, Gigi consegnava

A volte, nelle mattine in cui la piazza rimaneva

a salire e scendere in categorie infime di dilettanti

coinvolgeva anche qualche giocatore in campo. ¶ Quel suo famoso

leggero”. Fece il solista in molte corali della zona

bacio effemminato. ¶ Quando andò in pensione non ricordo se

loro. Potevano esserci pomeriggi in cui la piazza non

veri abitanti del paese, in quelle ore, erano i

mai mancati e che, in un ordine sparso, possiamo

e tendente all’immobilità. In piazza imperversò per anni

anni e anni, sempre in mezzo ai coglioni a

ai coglioni a tutti in qualsiasi momento. Aveva una

genitori (“Parìs” è “Parigi” in piemontese), pieno di pelo

di spinone nero, sempre in giro nella parte alta

cane di Gechi sempre in mezzo alla strada davanti

Scuole medie di Canelli in tutti e tre gli

unico professore che fumava in classe nonostante fosse entrata

classe nonostante fosse entrata in vigore da un paio

molto bella, forestiera, relegata in quella casa moderna in

in quella casa moderna in mezzo alla campagna mentre

lui suonava il clarino in un gruppo di liscio

doveva aspettare il treno in stazione o era nella

faceva portare la tastiera in classe e invitava Ezio

di Cassinasco. Suona ancora in un gruppo di liscio

comunque l’avete conosciuta in tanti, sapete com’è

che aveva due anni in meno di lei e

Lou Reed. Mica cazzi. In effetti ci chiamavano “I

toste della mia generazione. ¶ In quest’humus di provincia

l’ultima volta viva in un’occasione un po

un po’ strana. Ero in macchina che arrivavo da

a sinistra per entrare in paese prima di arrivare

Bubbio l’aveva presa in pieno nella fiancata. ¶ Scesi

per dire: “Ma guarda in che guai mi vado

poi tra i banchi in Piazza Carlo Gancia. Cassinasco

Canelli si muovevano come in una grande città. ¶ La

che chiamavamo “le islamiche” (in tempi in cui il

le islamiche” (in tempi in cui il termine era

alle dieci di sera in un paese grande come

Prima del primo tabaccaio in quei locali c’era

la mia età. Erano in tre: Claudia, Giuliana e

enorme casa che sta in alto in vicolo Milani

che sta in alto in vicolo Milani, oltre il

poi come sono diventate... ¶ In seguito io ho abitato

che gestiva una panetteria in Corso Europa, vicino alla

una galleria d’arte in via Alfieri a Canelli

quell’anno era venuta in lacrime a bussare alla

neo-hippy un po’ in ritardo, che venivano da

non entrarono forse mai in contatto, ma segnarono in

in contatto, ma segnarono in modo eguale, rapido e

e trascorro l’estate in questo paese selvaggio e

le partite dei mondiali in tv, la tv è

due calci al pallone in cortile, prima che si

gioca con la fascia in testa come un tennista

agosto arrivavano un pomeriggio in due, padre e figlio

ballo a palchetto e in due lo montavano sotto

mattino presto al tramonto. In due, padre e figlio

e figlio, facevano tutto in silenzio. I loro movimenti

loro movimenti erano sincronizzati in modo perfetto e calmo

una o due notti, in attesa della festa. Allora

un palcoscenico di teatro. ¶ In piazza c’era il

Le noccioline le mettevano in un sacchetto di carta

poi si è laureata in lingue a Genova, mi

dalle gare di bocce. ¶ In un passato remoto da

ora si è ritirato in una follia innocua: passeggia

Saint Paul ¶ Appena entrati in paese, appena appena dopo

da Canelli, sul dosso in cima alla collina, ci

collina, ci si trova in un corridoio. A sinistra

nostre parti, o forse in tutta Italia, non lo

lo so. Un bar in cui ci sono ragazze

che ti tengono compagnia in cambio di soldi (tariffa

gli avventori si esibivano in pisciate contro i muri

di clacson, qualche tamponamento in piazza. Il tutto in

in piazza. Il tutto in piena notte in un

tutto in piena notte in un paese che d

dicevano che Santino era in gamba, era simpatico eccetera

sulla Stampa, grande omertà in paese, pochi se ne

punto aveva anche preso in gestione un bar e

il night si chiama in un altro modo, ci

starsene sempre al night in mezzo, appunto, alle puttane

mentre attraversava la strada in Viale Risorgimento a Canelli

certo periodo l’uomo in più di Cassinasco. ¶ Tutti

mi ricordo di lui in Vespa quando aveva nove

lo trasformammo da Renato in Uaz, e poi visse

un tipo così, trasportato in un romanzo o in

in un romanzo o in un film, sarebbe stato

Door di Bob Dylan, in dialetto canellese (con l

Uaz/Cesare a Bubbio, in discoteca, al Pop Corn

strofe raccontavano la storia in modo lineare: Uaz che

lineare: Uaz che arriva in disco, si ubriaca e

su un divanetto, con in tasca un etto (di

trip, trei canòn e in pintòn” (“Triplo trip, tre

forse una volta addirittura in presenza dello stesso Uaz

due mondi opposti. E in effetti Uaz, che coltivava

volentieri, le figlie. Poi in macchina le aspettava Uaz

gialle è invece ambientata in Liguria dove Uaz, Cesare

e si erano addormentati in spiaggia. Al risveglio la

un materasso (UN MATERASSO) in spiaggia e lì si

magliette ed erano rimaste in canottiera. Ai primi tentativi

avesse messo un gatto in lavatrice e attaccato un

siepe” e la signora in questione non aveva nulla

Si chiamava Luigia Capra in Colla. ¶ Quando mia nonna

di dare un ordine in una rete stradale immaginaria

Fracein” (quelli che stanno in paese vicino alla Chiesa

aveva la testa larga in cima e stretta nel

Poggibbonsi” con due B. ¶ In tempi recenti, diciamo post

quindi da venticinque anni in poi, sono nati anche

A messa e dintorni ¶ In chiesa a casa mia

a perdifiato per arrivare in tempo. ¶ Il prete all

ribelli drogati e nichilisti. In qualche maniera Alberto riuscì

reggae dei Foundation. Proprio in chiesa ci sedevamo e

si urlava a squarciagola in chiesa, con i raggi

spettacolo. Ci può venire in soccorso il cinema, con

era ritardato. ¶ Ricordo che in quinta elementare scrissi perfino

di famiglia. Una volta, in una di quelle forme

a lei, ma lui in negozio si vedeva poco

delle partite di pallone in piazza. Io privilegiavo il

nessuno ormai entrava più in quella stamberga che era

a centinaia di watt in tutti questi anni. ¶ O

A un certo punto, in via Roma, che all

alberi che si toccavano in alto formando una galleria

del 1946, quindi aveva 21 anni in meno di mio padre

ancora col marito. Rimaneva in casa a badare ai

no alle medie, sempre in motorino, pratico di marmitte

inverno, tornavo giù sempre in pullman. ¶ D’estate avevamo

la casa a Spotorno in Liguria e quindi ci

non aveva molti amici in paese, ma Bobo con

una al primo piano. ¶ In un modo a me

una brandina. Si alternavano in una decina, in quella

alternavano in una decina, in quella stanza. Sennonché, in

in quella stanza. Sennonché, in modi ancora più misteriosi

non esistono luoghi pubblici in cui trovarsi. E a

non molto grande, vuota in centro, con cuscini tutti

due coetanei di Canelli in acido che erano venuti

di tre, quattro anni in meno di me (quindi

ancora preso un treno in vita loro. E poi

sono successe là dentro in certe sere d’inverno

certe sere d’inverno in mezzo alla settimana, quando

ritirava alle sette e in giro rimaneva solo qualche

insignificante cantautore intimista miracolato in gioventù dalla presenza, al

i tre-quattro anni in cui la Pelôta è

tre anni dell’adolescenza in cui il tarlo del

pattinare sulla moquette, come in un’insipida canzone di

Ferracuti, quando arrivarono, erano in tre. Poi diventarono due

loro era una famiglia in cui c’era solo

dove vivevano. ¶ Per anni in paese si parlava dei

consolidati. ¶ Di destra anche in anni non sospetti, in

in anni non sospetti, in realtà aderivano a un

spesso andavano per mesi in India a pregare. ¶ Adesso

mi fa piacere ritrovare in paese, quando ci torno

non si vede più in giro da quando si

degli anni settanta), passando in via Roma a Canelli

non si era mai in ventidue, per cui si

cross e a tirare in porta. D’estate arrivavano

di non essere beccati in pieno. ¶ Più forte di

e ha giocato anche in C1 o C2 negli

così formata: Sergio Primosig in porta, Giuseppe ’d Gaitàn

del maestro di musica, in porta; poi i legnosi

legnosi Mauro e Fulvio in difesa; io da qualche

vedere le nostre macchine in funzione da Riccadonna. Il

più giovane, che dormiva in un giaciglio ricavato da

da sacchi di iuta, in mezzo ai topi, in

in mezzo ai topi, in una casa dismessa di

aveva fatto il cuoco in un convento. Finocchio sempre

l’albero della pesa, in piazza, o sulla panchina

ragazzi giovani e cercava, in modo del tutto innocuo

mostrargli dei giornalini porno in modo da sedurlo. Ma

pagine dei giornali e in galera per pedofilia. ¶ Molti

locale, cominciarono a entrare in rotta di collisione con

a fare il militare in Umbria. Lo seppi da

insieme e si giocava in piazza più che si

Invece le gemelline abitavano in piazza e non uscivano

grandi ammucchiate di nascondino in piazza. O a guardie

giro di amici, andava in discoteca, faceva quello che

e poi venticinque, trenta, in tutto le avrò viste

caso, che le gemelline in realtà avevano delle amicizie

e che andavano pure in discoteca con certi amici

essendo sempre state chiuse in casa per anni. ¶ Per

mi rendevo conto che in quella piazza, in quella

che in quella piazza, in quella casa, abitavano le

descrivere. Mi sovveniva, come in un’illuminazione, che certe

passato molto tempo chiuse in casa a guardare la

Un po’ di groppo in gola, però, mi è

D’Andrea, che veniva in paese col biroccio trainato

almeno così si diceva in paese. Così presi a

Andavo spesso con Bobo, in motorino. Era l’ottantadue

da solo, la trovai in casa ed era contenta

come dire. Mi portò in camera sua, che stava

rare volte che torno in paese, mi è capitato

andava il mondo, vista in paese sempre con quel

comodamente per tre famiglie, in quelle stanze) ed era

una volta che eravamo in vacanza al mare a

io. Vicino alla casa in cui stavamo, abitavano un

anni, sono diventato grande in quella casa e lì

cosa vuol dire vivere in una famiglia numerosa, io

quei bambini, il tenere in ordine una casa che

a volte si trasformava in una caserma piena di

Quante partite di calcio in tv, si è dovuta

chi, chi si laureava in cosa, chi trovava lavoro

fa, mentre io ero in una crisi personale e

lasciato un grande vuoto, in quella casa. ¶ Tosca ¶ Quando

ma ricordo il periodo in cui, in Piazza Caracco

il periodo in cui, in Piazza Caracco, c’erano

d’oro fu quello in cui in un negozio

fu quello in cui in un negozio c’era

anni a partire dal ’76-’77 in avanti. ¶ Tosca rilevò il

il figlio Franco (diminuito in Francuccio, poi in Francuccino

diminuito in Francuccio, poi in Francuccino e via diminuendo

zona a essere pubblicato in pompa magna dai tempi

e di aver perseverato in essa non ha fatto

dei miei posti. Se in alcune parti dei miei

nozze coi fichi secchi, in letteratura. E poi – finché

Si prende una strada in salita dopo il passaggio

verso Bubbio, si arriva in Valle Bormida. Le due

non si toccano perché in mezzo c’è la

diffuso. ¶ Invece la discesa in Valle Bormida regala ancora

boschi, qualche casa ritagliata in mezzo alla natura improvvisamente

appunto Cortemilia. Cortemilia è in provincia di Cuneo, è

aria che si respira in Valle Bormida fa venire

e andare a sud, in mezzo alle colline più

Piemonte c’è Serole. In questi paesi la vita

nazione. Si sta come in montagna: ci si conosce

nei negozi, si fanno in casa). ¶ Un pomeriggio qualunque

anni. Africano. Si infila in un’altra porticina e

anche uno strano municipio in stile razionalista che vale

edificio – che starebbe bene in un’area postmoderna di

verso Acqui. Acqui è in pieno Monferrato ed è

gelateria). Sono anche zone in cui il gioco del

d’anni fa praticamente in ogni paese, a sostituire

da gioco. Appena più in là si entra nell

di una qualche importanza in questo angolo di Liguria

guida turistica e nemmeno in qualche antologia letteraria. Per

e allora mi riconosco in pieno. Io sono quella

trovava lungo un viale in salita che portava dalla

con una cascina isolata, in mezzo ai boschi o

casa più vicina (più in basso, verso la piazza

di zia, ero sempre in braccio a lei. Renzo

veniva voglia di saltargli in grembo e abbracciarlo forte

me ne ricordo tanti. In quegli anni settanta, i

piccolino, mezzo francese, abitava in una casetta deliziosa sulla

tutti a casa. Uscendo in strada piansi anche un

c’era una costruzione in muratura, per aspettare le

notevole: guidava il motorino in qualsiasi circostanza e aveva

col motorino, che era in realtà un elicottero tascabile

Dennis, invece, abita ancora in quella casa vicina alla

lo si vede passare in macchina, ma è un

il basso, la coppola in testa, vestito da contadino

dita, vissuto per anni in Francia. Molti cassinaschesi di

inizio Novecento) erano cresciuti in Francia ed erano poi

Ci sono stati anni in cui ai Caffi, frazione

mentali. I malati mentali in questione venivano spesso lasciati

Numero Uno”, ma anche in altri modi che ora

aveva voglia di stare in mezzo alla gente, ma

a Lampadeina, che chiuso in bagno, schizzava pipì ovunque

ai Caffi… io bambina in gita con la scuola

Monferrato e non Nice in Francia, da noi detta

sempre a inchiodare qualcuno in lunghissimi discorsi conditi di

sempre tirati su, avvolta in tre o quattro scialli

schivo e chiuso adesso, in gioventù era uno scatenato

che aveva un cliente in via Po a Torino

Io dissi che andavo in treno e non in

in treno e non in macchina ma Bruno ribatté

ce l’avrei fatta. In pratica mi consegnò un

ripeto) e mi feci in macchina da Cassinasco ad

Asti, dopodiché mi trovai in treno e poi alla

tornavo anche da scuola in autostop tutti i giorni

il viaggio si compieva in tre-quattro tappe. La

faceva il viaggio diretto in una sola tappa ed

una dozzina d’anni in più di me, forse

di me, forse qualcuno in più. Prima della 127 aveva

il patronimico ’d Paulein, in quanto suo padre era

Egger. ¶ Gianni era popolare in paese perché era buono

accettò perfino di presentarsi in lista alle elezioni comunali

non mandiamo Gianni Cirio in consiglio comunale? Pensa che

di sicuro cinque anni in consiglio, e quando le

Calamandrana ad assemblare sanitari (in pratica faceva i cessi

che portò a vivere in casa coi suoi, ma

suoi, ma che finì in manicomio e successivamente un

fissa, anche se trascurabile in termini di vivacità. Non

caffè prima di tornare in fabbrica fino alle sei

sono stati tanti anni in cui il paesaggio umano

Una famiglia misteriosa, relegata in una grande cascina disordinata

una grande cascina disordinata in fondo a una vallata

volta a cercare Donato in cascina e che le

vita imposta da Donato in famiglia fosse esattamente la

poco, non so nemmeno in quali circostanze. Ho visto

sua famiglia, non ero in grado di avere un

disagio di essermi presentato in grembiulino nero, quando invece

conosciuta più che altro in veste di madre di

la pensava davvero così. In ogni caso, nulla è

automobilistici che era stata in grado di causare semplicemente

mia. Milla gira ancora in macchina come mister Magoo

e bisognava far lezione in dialetto. Soprattutto sono state

Soprattutto sono state maestre in epoche in cui nessuno

state maestre in epoche in cui nessuno studiava, tantomeno

e ricordo che fino in terza ci faceva dire

o tre per volta, in contemporanea. Uno di essi

il negozio di alimentari, in seguito si spostò nel

venuto poi il momento in cui ci siamo ritrovati

banco-macelleria del supermercato in viale Indipendenza a Canelli

Un modo per rilassarsi, in fondo. ¶ C’è un

fette di cipolla. Fotografato in bianco e nero potrebbe

fosse pure il paese in cui risiedeva. Dichiarò di

e costruì una capanna in un terreno poco lontano

aver nemmeno il conto in banca. Il suo atteggiamento

serio, o perlomeno non in pubblico. ¶ Gianni Ghione vive

che si possono trovare in città. Scordatevi il ragazzo

di eternit del palazzo in piazza e gli chiesi

treno, due di Cassinasco in supertrasferta. Mangiammo due fette

panettone che si sbriciolava in grembo, lui vedeva tutto

tragico. Ma almeno eravamo in due. ¶ Tipo la Playstation

due. ¶ Tipo la Playstation ¶ In principio fu la pubblicità

di domande ripetute ossessivamente in una cantilena, veniva fuori

di domande ripetute ossessivamente in una cantilena e veniva

a mettermi il cuore in pace: ero abituato a

diceva allora, “negro”. ¶ Scorrevano in piena, quegli anni settanta

del 1978. Mondiali di calcio in Argentina. Erano i primi

mondiali e ci alternammo in tanti: Chicco (quattordici anni

giugno, aspettai mio padre in casa in piena agitazione

mio padre in casa in piena agitazione. Lui avrebbe

E andammo avanti anche in età avanzata a fare

la Playstation mi viene in mente che noi avevamo

era tignosissimo, giocava chiuso in difesa ed era preciso

e insidioso. Io giocavo in modo spregiudicato ed ero

Bayern-Schalke 0-4) la giocammo in notturna nel giardino di

la strada dei Caffi, in un campo raggiungibile grazie

pallone. Andavano però entrambi in moto, ne hanno sempre

costruita da chissà chi, in cima a un albero

Stefano e si andava in quel bar lì a

foto fatte al Maltese in cui si vedono Federico

delle birre. Monica vive in Inghilterra ormai da dieci

si tira un colpo in testa senza motivi apparenti

Ma chi? E perché? In ogni caso non è

sano e salvo e in giro per il mondo

lascia i buchi bene in vista. Nessuno li può

a caso da Dario, in cui c’è Federico

bene, sfiorammo il muro in pietra di una cascina

stendeva tra di noi...’. In moto andavano in tre

noi...’. In moto andavano in tre. Più vecchio, una

era ghiaccio andò dritto in una destra prima del

per tirarsi un colpo in testa. ¶ Ciao Federico. Da

Avrebbe dovuto essere cambiato in qualcosa di più realistico

che aiutava a trarre in inganno tutti sulla sua

Canelli, ma nel paesino in collina mise su un

specie di laboratorio/esposizione in via Bubbio, al piano

andavi lì ti prendeva in giro e ti diceva

Io ho vissuto anni in via Bubbio, al terzo

denunciato. Ora mi viene in mente che rividi il

che allora si creava in piazza o al bar

ne stava sempre zitto in disparte e a volte

più che ventenne ancora in Vespa e sempre smanioso

giù da Canelli. Stavano in un garage di latta

che tanto sembrava tranquillo in certi momenti, tanto era

momenti, tanto era scatenato in altri. Svariate volte sono

figli cercavano di stare in giro il più possibile

convinceva. Se si metteva in testa di farti fare

qui e di là in cerca di fantomatici amici

vuoto, senza trama. Incozzare in lei poteva essere divertente

fa, credo di colpo, in casa. Accasciato e morto

Bruna di mettere piede in casa, si parlò di

si parlò di dividere in due una casa già

viso del guidatore, aperto in un sorrisone incredulo, è

che noi ci coltivavamo in lunghissime ed estenuanti sessioni

alcol e droghe, girava in moto per tutti i

innamorata, a una festa in casa, per farsi notare

la bottiglia di spumante in faccia per scherzo. Il

a tutta velocità centrò in pieno un occhio di

Frank Zappa? È ancora in giro?”. Non gli ho

a te, mi viene in mente quanto eri noioso

ma l’ha lasciata in moto. Quel rombo di

per dirci di fare in fretta, che è pericoloso

non abbiamo grandi segreti in comune, la nostra è