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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1538
il giusto sdegno, ¶ Dandone in preda a men devota
2
1538
avvinse ¶ Di laccio, e in croce con chiodi e
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vita. ¶ SONETTO LXXX. ¶ Veggio in croce il Signor nudo
4
1538
se del bel misterio in mortal petto ¶ Entra quel
5
1538
Que' ch'avrà sol in lui le luci fisse
6
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che più lesse ¶ Volumi in terra, in ciel sarà
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lesse ¶ Volumi in terra, in ciel sarà beato. ¶ In
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1538
in ciel sarà beato. ¶ In carte questa legge non
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1538
volse ¶ Madre a Dio in terra con divina cura
10
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la legò, nè meno in forse ¶ La lasciò di
11
1538
di cader; ma caro in mano ¶ Sempre serbò quel
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la farà di gente in gente. ¶ SONETTO LXXXV. ¶ Chi
13
1538
vedran conteste ¶ Divine umane in quel parto beato. ¶ SONETTO
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e lontani. ¶ Dio morì in terra; or ne' superni
15
1538
ardenti ¶ Del vero sole in cielo eterno giorno ¶ Ti
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1538
intenti. ¶ Immortal Dio nascosto in mortal velo, ¶ L'adorasti
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1538
miei giorni tristi ¶ Ritorni in lieti; e tu, donna
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1538
donna del cielo, ¶ Vogli in questo desio mostrarti madre
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1538
santo amor prima fu in mente ¶ Di Dio formato
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Di Dio formato, e in carne qui fra noi
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l sol del paradiso in terra ornasti ¶ Del mortal
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con la veste umana in cielo. ¶ Onde là su
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aura vital di Cristo in mezzo il petto ¶ Spirava
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da sè sbandita ¶ Stava in quella di Dio chiuso
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1538
l core ¶ L'adorò in terra Dio, che 'l
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sempre, ¶ Per sempre aprirgli in quello eterno sole. ¶ E
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il punse, ¶ Sarebbe morto in quelle dolci tempre. ¶ SONETTO
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Lo scudo della fede in voi sofferse ¶ Il mortal
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Donna nostra accese ¶ Divino in terra, e quello in
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in terra, e quello in ciel l'accende: ¶ Quella
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1538
comprende ¶ L'intelletto, ch'in parte già comprese. ¶ Le
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1538
immortal quel grado ora in ciel prende ¶ Di madre
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SONETTO XCVIII. ¶ Potess' io in questa acerba atra tempesta
34
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scarca ¶ Ringrazia Dio, cantando in gioia e festa! ¶ O
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XCIX. ¶ Quel chiaro spirto in cui vivo ed ardente
36
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ardente ¶ Foco celeste dentro in modo ardea, ¶ Che le
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1538
retta ¶ Il martir primo in Dio le luci fisse
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1538
ad uomo avaro ¶ Fu in pregio sì, come a
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1538
più dritto gli giunse in mezzo 'l core. ¶ SONETTO
40
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nova legge gli scoverse ¶ In un momento, ond'ei
41
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Virtù, che non ha in sè ragione umana. ¶ Il
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1538
sta securo e franco ¶ In porto; nè vi rende
43
1538
amore ¶ Ebbe a Dio in terra; nè l'invidia
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1538
opre ¶ Che vivran sempre in quello eterno giorno! ¶ SONETTO
45
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nome sol di Cristo in cor dipinto ¶ Basta a
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1538
ogni vigore ¶ Ha sempre in guerra di vittorie cinto
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1538
al dolore, ¶ Avendol sculto in lettre d'oro al
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Il mortal velo era in potere altrui; ¶ Ma l
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1538
mio legno a quella, in cui mi fido, ¶ Viva
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posso ad ognor ritrarmi in porto. ¶ SONETTO XLVII. ¶ Se
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1538
Porrebbe lieto ogni pensiero in mano. ¶ Chè s'ei
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1538
l ben nostro ha in sè raccolto, ¶ Ad amar
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1538
E par che dentro in gran silenzio ascolti ¶ Un
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1538
chi con umil barca in quel gran fondo ¶ Dell
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la cieca gente ¶ Cercare in questo o in quello
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1538
Cercare in questo o in quello altro emispero ¶ Nell
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1538
inferma ¶ Quel fulgor cerca in altra minor luce. ¶ Chè
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1538
spente ¶ Le 'nsidie ascose in noi dal proprio amore
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1538
capo lor che visse in tanto amaro. ¶ E 'l
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1538
quella inaccessibil luce, ¶ Quasi in alta caligine t'ascondi
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1538
nei profondi ¶ Abissi e in terra e in ciel
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1538
e in terra e in ciel è vero duce
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1538
Risguarda me, ti prego, in questo centro ¶ Terrestre afflitta
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1538
forte per fede, ¶ Imperïoso in guerra, umile in pace
65
1538
Imperïoso in guerra, umile in pace, ¶ Render può l
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1538
luce, ¶ Securo altri cammina in sì bel giorno, ¶ Che
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1538
ei non scendea qui in terra a farsi ¶ Uomo
68
1538
farsi ¶ Uomo, e donarci in croce il proprio sangue
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1538
angue. ¶ Nuovo trionfo, e in nuovo modo nota ¶ Vittoria
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1538
Quest'alta gloria, onde in sè stesso volse ¶ Insegnare
71
1538
stesso volse ¶ Insegnare umilmente in tutti i modi. ¶ SONETTO
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1538
Faccia che 'l mondo in ogni parte abbonde, ¶ Sicchè
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1538
noi. ¶ A cantar come in vesta umana ascoso ¶ Venne
74
1538
fe cader dal cielo in questa valle, ¶ U' purga
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1538
dolce amato ¶ Discepol, che in sembiante suo turbato, ¶ Tacendo
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1538
cielo, ivi di sfera in sfera ¶ Le stelle tutte
77
1538
Quando di sangue tinte in cima al monte ¶ Le
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1538
monte ¶ Le belle membra in croce al ciel scoverse
79
1538
di Dio si stese ¶ In parte al mondo, ond
80
1538
conte ¶ Le accese voglie, in croce n'ha portato
81
1538
breve ¶ Lavi e mandi in oblio ben lungo errore
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1538
neve. ¶ SONETTO LXIX. ¶ Quando in sè stesso il pensier
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1538
quella ardente ¶ Sua fiamma in parte, sol per viva
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1538
s'alcun si confida in fragil opra ¶ Mortal, col
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1538
ne dà sè stesso in pegno. ¶ Viva di fiamma
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1538
purgato desire. ¶ Vengano mille in me calde quadrella ¶ Dall
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1538
ferita ¶ Sul morto corpo in croce il braccio irato
88
1538
fede. ¶ Bella cagion, che in terra l'uom diviso
89
1538
LXXIII. ¶ Le braccia aprendo in croce, e l'alme
90
1538
figure ¶ Le menti umane in fin allora oscure ¶ Illuminasti
91
1538
bontade, ¶ Che parve ascosa in quei tanti precetti ¶ Dell
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1538
Fede al gran figlio in croce; ed indi quella
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1538
Gli guida al Padre in glorïosa schiera. ¶ Nè quest
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1538
alta pura ubbidïenza armato, ¶ In mezzo del superbo mondo
95
1538
aperto, ¶ Prese di terra in croce un picciol volo
96
1538
godea; ¶ Quando udii voce in ciel, che si dolea
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1538
pace. ¶ Accende il pianto in noi, move i sospiri
98
1538
move i sospiri, ¶ Consuma in terra quanto al senso
99
1538
senso piace, ¶ Per adempiere in ciel nostri desiri. ¶ SONETTO
100
1538
basso desio, ¶ E scalda in guisa la mia fredda
101
1538
foco, ¶ Che serba dentro in sè viva ed ardente
102
1538
lente ¶ M'ardesser molto in ogni tempo e loco
103
1538
Mi veggia intorno lucida in un punto, ¶ E tutta
104
1538
punto, ¶ E tutta dentro in ogni parte accesa. ¶ SONETTO
105
1538
impresso, ¶ Sicchè convien che in noi veggia sè stesso
106
1538
altera ¶ Luce non scorga in lui più cosa vile
107
1538
occhi a sè stessi, in oblio ¶ Mandâr gli angeli
108
1538
fuore ¶ Con bella pace in puro amor congionte; ¶ Forse
109
1538
Non solo eternamente, ma in quel punto ¶ Ch'agli
110
1538
suo pensier che troppo in alto poggia. ¶ SONETTO XXVII
111
1538
più largo cielo, ¶ Qui in terra chiuso in picciol
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1538
Qui in terra chiuso in picciol mortal velo ¶ Per
113
1538
e divine! ¶ Quanto contiene in sè l'alta e
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1538
poi le aduna ¶ Tutto in un punto il cor
115
1538
uomo or Dio qui in terra conte ¶ L'eterne
116
1538
divine ¶ Stanze non entro in quella luce vera. ¶ SONETTO
117
1538
io frutto felice ¶ Faccia in te, degno a sì
118
1538
bene e 'l male in sì poche ore ¶ Contra
119
1538
vede? ¶ SONETTO XXXIII. ¶ S'in me questa fallace e
120
1538
natural mondano errore ¶ Che in forma di pietà m
121
1538
il primo amaro ¶ Frutto in me secco: ond'anco
122
1538
o fermo il core ¶ In questa oscura luce e
123
1538
S'ella non entra in quel securo porto ¶ Della
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1538
porto ¶ Della piaga che in croce aperse amore. ¶ Ivi
125
1538
fia che l'alma in quel soggiorno ¶ Segua il
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1538
il pensier, che tanto in su s'estende ¶ Che
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1538
ritorno? ¶ Ond'io dipingo in carte una fosca ombra
128
1538
luce ¶ N'apparve chiara in Cristo, ond'or per
129
1538
empio, ¶ Che porta sempre in più profonda valle, ¶ Il
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1538
puro che il trasforma in Dio. ¶ SONETTO XL. ¶ Vorrei
131
1538
accenti, ¶ Che vera pace in vero amor concorda. ¶ Spira
132
1538
corda ¶ Divino e puro in quei vivi stromenti, ¶ E
133
1538
mai fuor del segno in van percuote. ¶ Sempre è
134
1538
passa ¶ Per le mutanze in più diverse note; ¶ Chè
135
1538
apre e discioglie ¶ Soavemente in voce egra e mortale
136
1538
Lo raccende e rinnova in tutto e spoglia ¶ Del
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1538
sublima ¶ Ne fanno scala in fino al ciel superno
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1538
unite insieme ¶ Di mano in man dall'ultima alla
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1538
A quel di Cristo in croce aspro dolore? ¶ Chi
140
1538
oscuro e nero ¶ Nembo in quel punto, pur ch
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1538
guidarne al ciel discese in terra, ¶ Temer dell'antico
142
1538
tutte l'ore ¶ Chiudere in modo d'ogn'intorno
143
1538
core! ¶ Se s'apre in questa fredda notte oscura
144
1538
Si frange, e cade in sè medesma l'onda
145
1538
in tenebre e martiri, ¶ In crudel pianto, in solitario
146
1538
martiri, ¶ In crudel pianto, in solitario orrore, ¶ Trapasso i
147
1538
orrore, ¶ Trapasso i giorni in un lamento e l
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1538
E l'aspre notti in più caldi sospiri. ¶ E
149
1538
caldi sospiri. ¶ E benchè in sogno acqueti i miei
150
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Fortunati color che avvolti in fasce ¶ Chiusero gli occhi
151
1538
fasce ¶ Chiusero gli occhi in sempiterno sonno, ¶ Poi che
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1538
ARGOMENTO. ¶ Dice perchè viva in Ischia. ¶ Vivo su questo
153
1538
VII. ¶ L'alme virtuti in vera pace quete ¶ Vivean
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1538
ben veggon chiaro, ¶ Che in altro cor mai non
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1538
Mentre io qua giuso in voi mirava spesso, ¶ Avrei
156
1538
Quel divin, ch'or in sè chiude l'avaro
157
1538
e ogni timor porre in oblio. ¶ Morte mi tolse
158
1538
ama qui, più onora in cielo; ¶ Quante glorie e
159
1538
Quante glorie e dolcezze in voi dispensa ¶ Eterno e
160
1538
sovente ¶ Correr licenzïosa; onde in breve ora, ¶ Quanto s
161
1538
il pianto si risolve in danno; ¶ Ma quanti io
162
1538
pur gli altri, come in minor stato ¶ Rende agli
163
1538
infinita; ¶ Qual dura legge in sull'età fiorita ¶ Ne
164
1538
Ma io qui resto in cieco error smarrita. ¶ Se
165
1538
fa che l'alma in un gioisca e gema
166
1538
un angue ¶ Si nudria in seno; ond'or piangendo
167
1538
il pensier scorge, e in mezzo ardente ¶ Sol, che
168
1538
con leggier salto ¶ Saprò in tutto fuggir dal falso
169
1538
Obblighi, che mi stanno in mille modi ¶ Altamente scolpiti
170
1538
mille modi ¶ Altamente scolpiti in mezzo al core. ¶ Lui
171
1538
Sì ch'io scorgessi in parte il lume vero
172
1538
sempre. ¶ SONETTO VI. ¶ Se in man prender non soglio
173
1538
Viva ella al mondo in più onorata stima. ¶ Ma
174
1538
volando, ¶ E la ringrazia in tal modo cantando ¶ Che
175
1538
manto oscuro, ¶ E vestirmi in quel punto il chiaro
176
1538
vostra è, signor, che in un momento ¶ La può
177
1538
mova al volo altero in altra piuma. ¶ SONETTO X
178
1538
intenti, ¶ Con le lucerne in man vive ed ardenti
179
1538
sdegni ¶ Di sentirsi intricata in sì gran mali. ¶ Vedrà
180
1538
le perdute ore, ¶ Avute in pregio per la breve
181
1538
Nulla vide qua giuso in terra eguale ¶ All'alma
182
1538
fiammelle. ¶ Ond'ella rimirando in quello adorno ¶ Suo ben
183
1538
o lontano ¶ Torre fondata in quella viva pietra, ¶ Ch
184
1538
pria che l'ombra in tutto la ricopra, ¶ E
185
1538
SONETTO XVII. ¶ Di gioia in gioia, d'una in
186
1538
in gioia, d'una in altra schiera ¶ Di dolci
187
1538
esperto ¶ Padre e maestro, in questa pace breve ¶ A
188
1538
al suo foco fredda in pura cera. ¶ E quanto
189
1538
pura cera. ¶ E quanto in sè diffida, tanto spera
190
1538
tanto spera ¶ L'alma in quel d'ogni ben
191
1538
Tesori; e come figli in lui rinati ¶ Ne cura
192
1538
lucente ¶ Per metter foco in terra, e vuol ch
193
1538
tormento! ¶ SONETTO CIX. ¶ ARGOMENTO. ¶ In lode del marchese del
194
1538
Onde sì chiaro apparve in sì breve ora. ¶ Non
195
1538
breve ora. ¶ Non era in mezzo l'emisperio ancora
196
1538
non vedrà, ma sempre in orto ¶ Sarà la luce
197
1538
porto, ¶ Or lassù gode in Dio l'alma contenta
198
1538
fieri ¶ Nemici contrastar; ed in me ancora ¶ Ragion vuol
199
1538
poter suo divin dimostra in parte, ¶ D'intorno lampeggiar
200
1538
ond'io ¶ Rivegga intero in voi quel lume chiaro
201
1538
quel sol, che solo in voi risplende, ¶ Non mostra
202
1538
voi risplende, ¶ Non mostra in terra i divin raggi
203
1538
favilla, che si mostra in segno ¶ Che ne vien
204
1538
senza disegno ¶ Da colorirsi in terra; ond'ei beato
205
1538
ch'io le dipinga in carte. ¶ Ben le fe
206
1538
nebbia, par velato. ¶ Se in amarlo fu audace, in
207
1538
in amarlo fu audace, in tacer saggio ¶ Sia il
208
1538
suo nocchier che vive in cielo, ¶ Fugge l'onde
209
1538
Fugge l'onde turbate in questo scoglio; ¶ Per dare
210
1538
Di fortuna il valore in alto vola, ¶ Uguagliando al
211
1538
l'una ¶ Aspettar molto in dolorose tempre, ¶ E l
212
1538
di poca fede ¶ Dolersi, in van biasmando il proprio
213
1538
ne veggio mill'altre in varia schiera, ¶ Ch'a
214
1538
Tutte spente le scorgo in tempo breve; ¶ Animo fiero
215
1538
ond'ella a forza ¶ In sì gran mal sostien
216
1538
saran vuoti; ¶ Ma or in questo periglioso assalto, ¶ In
217
1538
in questo periglioso assalto, ¶ In questa pugna orrenda e
218
1538
fratre e figlio; sono in questo loco ¶ Sposa figlia
219
1538
il mal bubone ¶ Cantò in quel giorno tenebroso e
220
1538
Il dì di pasca in la gentil stagione. ¶ Era
221
1538
disgrazia alli confini, ¶ Benchè in salute ed in eterna
222
1538
Benchè in salute ed in eterna gloria ¶ Sia converso
223
1538
ancora ¶ Nocque lasciando Marzia in pianti rei. ¶ Seguir si
224
1538
altro s'arrisca; ¶ Eguali in vita, eguali siano in
225
1538
in vita, eguali siano in morte; ¶ E ciò che
226
1538
ode le parole ¶ Quasi in un punto poi l
227
1538
ne' sensi, acerba ¶ Morte in un giorno col mio
228
1538
mondo i frutti sempre in erba ¶ Veggio, nè fronda
229
1538
i suoi pensieri accolse ¶ In sè, e sè stessa
230
1538
sè, e sè stessa in lor chiusa riserba. ¶ Per
231
1538
me tiemmi e solo in lui m'appago; ¶ E
232
1538
Scorge ei col freno in man del mortal velo
233
1538
chiare lodi sue, ma in quest'inganni ¶ Sì dolci
234
1538
ardente cura. ¶ Godo tanto in veder che il mondo
235
1538
cure men degne ha in tutto spente. ¶ Or se
236
1538
Or se ciò è in terra, che fia dunque
237
1538
dato, ¶ Poscia che vive in ciel quel lume amato
238
1538
Pria gli gìa dietro in terra e dal leggiero
239
1538
portato; ¶ Or lo ritrova in cielo, onde il beato
240
1538
Senza il mio sole in tenebre e martiri, ¶ In
241
1538
Di nebbia impressi, che in timore e spene ¶ Mi
242
1538
gioia mi dava! ¶ E in questo e in quel
243
1538
E in questo e in quel pensier piangendo godo
244
1538
al vostro merto, ¶ Signor, in parte, o almeno al
245
1538
la sua verde speme in secco legno ¶ Mutossi, e
246
1538
secco legno ¶ Mutossi, e in fiamme si nodrisce in
247
1538
in fiamme si nodrisce in modo, ¶ Che senza incenerirsi
248
1538
fior d'ogni virtute in un bel prato ¶ Con
249
1538
fortuna ¶ Non fia cangiato in me l'alto pensiero
250
1538
degna stima ¶ Che vive in cielo, e 'n terra
251
1538
Narrar piangendo e disfogargli in rima; ¶ Prendo consiglio da
252
1538
ogni mio piacer dispiega in ombra, ¶ Quando da ciascun
253
1538
crede, e noi miriamo in vano: ¶ Ma questa è
254
1538
LXXXIV. ¶ Voi che miraste in terra il mio bel
255
1538
pur m'appar sovente in sonno e dice: ¶ Odi
256
1538
danno ¶ Mi può spesso in ciel far manco felice
257
1538
fragil sonno lice ¶ Tenermi in vita in si mortale
258
1538
lice ¶ Tenermi in vita in si mortale affanno, ¶ SONETTO
259
1538
affanno, ¶ SONETTO LXXXV. ¶ ARGOMENTO. ¶ In morte di Jacopo Sannazzaro
260
1538
Che non fu ugual in questa etade o in
261
1538
in questa etade o in quella. ¶ Rimaso è senza
262
1538
S'io non descrivo in carte il più che
263
1538
ch'io consumi lagrimando in vano. ¶ Non perch'io
264
1538
E d'ambedue sospiro in veste oscura. ¶ SONETTO LXXXVII
265
1538
vera e la beltade, ¶ In lui rifulser sì, che
266
1538
miraste, or pur vivete in forse ¶ S'ebbe tal
267
1538
doppia scorta ¶ Dell'alma in questa ed in quell
268
1538
alma in questa ed in quell'altra vita, ¶ Qui
269
1538
suo, l'avria condotto in parte ¶ Che saria là
270
1538
e 'ntieri, ¶ Li porrei in voi, volgendo in riso
271
1538
porrei in voi, volgendo in riso il pianto. ¶ Farei
272
1538
come suole ¶ La ferma in lui, per non veder
273
1538
limitar le porte; ¶ Che in far le nostre vite
274
1538
luce al chiaro sole ¶ In cui mi specchio, nè
275
1538
Arde, piange e sospira in varie tempre; ¶ È degno
276
1538
imprese, e a forza in terra giacque. ¶ Non convien
277
1538
Fu 'l morir lungo in sì brev'ora spento
278
1538
mia speranza, ¶ Vòlto è in contrario ogni benigno lume
279
1538
cera, ¶ Colui ch'accende in ciel la quinta sfera
280
1538
gloria sì vera ¶ Accolta in un soggetto fosse intera
281
1538
l'un fu ardito in guerra armato opporse: ¶ Tanto
282
1538
Nè l'altro irato in lui folgor contorse. ¶ Morte
283
1538
si volge, e prende in gioco ¶ Il grave duol
284
1538
E poi mia fede in lieto fin predice. ¶ Chi
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1538
svegli l'ardire ¶ Mostrisi in opra il mio tormento
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ardente memoria d'ora in ora. ¶ Tal potess' io
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1538
Tal potess' io ritrarle in queste carte ¶ Qual l
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1538
una che vi diede in un momento ¶ Per fuggir
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1538
arbor fronda, o fiore in prato. ¶ L'acque torbide
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1538
mio bel sol fu in terra spento, ¶ O è
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1538
Che giunse e sparve in un medesmo punto. ¶ SONETTO
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1538
che la vide chiara in terra. ¶ Così fra questi
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1538
vêr me cortese, ¶ E in quest'altro disperse l
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1538
spinge. ¶ Con salda fede in quell'immobil stato ¶ Me
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1538
pura fede: ¶ Or vive in parte pur, che sa
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Ma se giova sperar in debil arte, ¶ Di Fetonte
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1538
mio sole, ¶ Mi parea in terra far lunga dimora
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1538
lieto ed io beata in lui, ¶ Accompagnarlo a rimenare
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1538
il dì ritorna; ¶ Ma in questo e in quello
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1538
Ma in questo e in quello albergo ognor soggiorna
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Al cor, come ch'in pace star dovea ¶ Molt
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1538
star dovea ¶ Molt'anni in caro albergo, tal parea
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1538
l divin mi pose in forse. ¶ In un momento
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1538
mi pose in forse. ¶ In un momento allor l
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stessa obliando lieta ardea ¶ In lei, dal cui voler
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1538
Allora er'io, che in tenebre ed affanni ¶ Mi
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duolo interno ¶ Ristretta essendo in luogo orrido e solo
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alma vinse, ¶ Mirando, udendo; in cui mai non s
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una speranza viva, ¶ Colta in felice e sì nobil
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l'amata riva, ¶ Cangiossi in notte oscura il dì
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sereno, ¶ Il néttar dolce in amaro veneno: ¶ Così fui
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e l'altra vita, ¶ In lui l'oprare e
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lui l'oprare e in me gli affetti estinse
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Quando un cor tante in sè virtudi accolse! ¶ Quanto
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inganno. ¶ SONETTO LX. ¶ Se in oro, in cigno, in
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LX. ¶ Se in oro, in cigno, in tauro il
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1538
in oro, in cigno, in tauro il sommo Giove
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indur con umíl forma in terra i dei. ¶ Ma
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1538
il leon c'ha in mar l'una superba
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1538
superba ¶ Man, l'altra in terra, e sol tra
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1538
sponde ¶ Di lucidi smeraldi in letto d'oro ¶ Veggio
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1538
CARLO V. ¶ Veggio portarvi in man del mondo il
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1538
che tosto si spera in terra e 'n onda
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1538
Fuggir tutti gli augelli in varia schiera, ¶ Nè ben
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1538
gloria spera ¶ Volar superba in ogni estremo lido. ¶ Ma
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1538
il ciel che stenda in ciascun polo ¶ L'ali
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1538
Spirto beato, chè qui in terra sono, ¶ U' le
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1538
Il sol che seco in ciel mi ricongiunge; ¶ Ma
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1538
accende, ¶ Fur chiari specchi in terra al viver mio
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luce infinita, ¶ Dicendo: Meco in ciel sarai gradita, ¶ Se
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1538
che ne fu dato in sorte. ¶ Rispondo allor: Le
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1538
Ora intero non capo in minor petto, ¶ Onde ciascun
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1538
li dimostra più lucenti in cielo. ¶ Ma 'l primo
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1538
onde di questa vita in fragil legno, ¶ E non
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Spense l'acerba morte in un momento ¶ Quel, ch
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1538
asconde. ¶ SONETTO LXXIII. ¶ Erano in parte i miei giorni
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bel sole, ¶ Che lasciò in terra sì onorata spoglia
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1538
morte del Pescara rialza in Italia la insegna di
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l'ardor cresca, ¶ E in mezzo 'l foco l
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1538
eterno il rende. ¶ Vive in sè stesso il mio
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L'altrui forze spezzasti in sì brev'ore, ¶ Che
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pregiati gradi; ¶ Or godi in ciel d'altri trionfi
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ancora e lega e in cotal modo, ¶ Che accampando
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e ingegno, ¶ Mai cangeranno in me pensieri o voglia
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Mentre io qui vissi in voi, lume beato, ¶ E
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la nostra vita ¶ Morta in noi stessi e viva
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piacer frali ¶ Gli occhi in questo mortal fallace giorno
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il mio bel nume in un soggetto solo ¶ D
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altera voglia; ¶ Or gode in ciel la più onorata
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umor raccolto; ¶ Ove, come in un specchio, il suo
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XV. ¶ Cara unïon, che in sì mirabil modo ¶ Fosti
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Chè l'alma, chiusa in questo carcer rio, ¶ Come
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miglior tempo? e come in questa vita, ¶ Anzi morte
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ver alma? ¶ Potea prendere in ciel ben ricca palma
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l'altro eterno; e in quel momento sente ¶ Lo
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1538
riede. ¶ Visto hai quanto in un petto fido ardente
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cor più d'anno in anno ¶ Quest'antica mia
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appaga e vive lieta in dolce affanno. ¶ E la
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1538
pensiero insieme. ¶ E mentre in grembo a lor sen
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1538
Ma strinse l'alme in più congiunto modo. ¶ Questo
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1538
fa minor la gloria in cielo, ¶ Come già avesti
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1538
sante ¶ Membra non chiudo in puro argento ed oro
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1538
erga. ¶ Rimane il nome in me, perchè 'l mortale
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1538
pensieri, alti disiri ¶ Nodriva in me quel sol che
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1538
i sospiri ¶ Mi rese in questo suo breve soggiorno
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1538
sguardo adorno ¶ S'acquetavano in parte i miei martíri
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1538
avari: ¶ Gli almi pianeti in propria sede eretti ¶ Mostravan
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1538
cielo? ¶ Come t'interni in la divina luce? ¶ Giusta
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1538
Dovrebbe or di fallaci in certi e veri ¶ Ridurli
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1538
smarrita ¶ Qual nave giunta in perigliosa calma. ¶ Or come
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1538
presta e spedita, ¶ Ritiri in terra, essendo in ciel
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1538
Ritiri in terra, essendo in ciel unita ¶ Con la
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1538
vive, ¶ E l'abitar in questo carcer sempre ¶ Le
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1538
chiaro, ¶ Ch'or vive in cielo, e qui sempre
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1538
S'io cerco darle in man la morta vita
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1538
udita, ¶ Mi lascia viva in questa morte vera. ¶ S
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1538
è interdetto; ¶ Onde cammina in cieco error smarrita. ¶ Se
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1538
desir le parche avare ¶ In filar nè più lunghe
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stelle a chi più in pregio sale. ¶ Opra è
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1538
vostra, e d'ora in ora ¶ Scopre cagion di
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1538
scorge un error quasi in ogni effetto ¶ Di forza
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1538
porga il lume usato ¶ In terra a noi nè
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1538
terra a noi nè in cielo a sua sorella
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con ella, ¶ Nè vive in arbor fronda, o fiore
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1538
aspetto ¶ Della possanza, avendo in mano il pegno, ¶ L
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1538
pasce noi qui peregrini in terra, ¶ E sazia in
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1538
in terra, ¶ E sazia in patria voi bei fochi
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1538
pensieri ¶ La vostra guerra in ciel, spirti beati, ¶ Non
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1538
armati, ¶ Ma di concetti in Dio stabili e veri
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1538
Contra i nemici, che in sè stessi alteri, ¶ Insuperbir
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1538
nemico invide schiere ¶ Mossero in ciel quell'orgoglioso assalto
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1538
Padre, ¶ Come saresti sempre in quel conflitto ¶ Dell'angelo
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1538
dall'errante ¶ Vulgo lontana in solitario albergo ¶ Parmi lieta
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1538
animo gentil anco riscalda, ¶ In tal pensier da vil
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1538
sua, ¶ e desidera trovarsi in cielo con lei. ¶ Rinasca
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cielo con lei. ¶ Rinasca in te, mio cor, questo
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1538
tu lei che preghi in modo, ¶ Ch'io senta
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1538
Ch'io senta oprare in me sua vital forza
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1538
l'ire, ¶ Trovando pace in sì fieri contrasti. ¶ L
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1538
popol diede. ¶ Caterina, se in terra il tuo gran
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1538
vittoria. ¶ SONETTO CXIX. ¶ Francesco, in cui, siccome in umil
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1538
Francesco, in cui, siccome in umil cera, ¶ Con sigillo
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1538
e vile. ¶ L'amasti in terra: or prega in
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1538
in terra: or prega in ciel beato ¶ Spirto, ch
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1538
arme sol dell'umiltade in mano. ¶ Mentre il mondo
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1538
Oggi il suo tempio in vari modi onora; ¶ Per
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1538
seco; e s'egli in oriente ¶ Lieto la scorge
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1538
o con figura, ¶ Vive in sè stesso, e di
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1538
dalla viva pietra ¶ Sfavilla in noi sì chiaro e
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1538
alluma e accende; ¶ Ed in breve ora caldo e
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1538
vero ardente zelo ¶ Dormiva in terra, e desto tutto
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1538
terra, e desto tutto in cielo ¶ S'era al
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1538
impresa aspira. ¶ E intrando in mezzo la spietata guerra
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1538
guerra ¶ Tolse agli amici in quel sì bel morire
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1538
nodi ¶ T'avvinser nudo in croce cotant'ore? ¶ Io
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1538
Risponde: Io legato era in mille modi ¶ Dal mio
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1538
Allor la fede mostra in quella face ¶ Del divin
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1538
D'amor ardendo vive in lieta pace. ¶ SONETTO CXXVI
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1538
soave, ¶ Sua mercè, spira in questo e quello eletto
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1538
eterna. ¶ Ma non quanto in sè stessa si compiace
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indurato petto, ¶ Far ch'in me sian le false
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1538
degno effetto. ¶ SONETTO CXXX. ¶ In forma di musaico un
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1538
E quella poi che in velo uman per gloria
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1538
non che ritrar memoria ¶ In carte, e men lodarla
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1538
e men lodarla ingegno in rima. ¶ SONETTO CXXXI. ¶ Se
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1538
fore, ¶ Per veder dentro in me lucido giorno. ¶ SONETTO
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1538
carcer suo com'era in prima. ¶ Romper non lice
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1538
Pria che dalle radici in tutto svelli ¶ Questa di
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1538
S'han fatto idolo in terra, a morte sfida
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1538
suo dal ciel turbato ¶ In questo cieco lagrimoso verno
431
1538
sparga poi d'intorno in ciascun lato ¶ Fiamme divine
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1538
nostra vera madre; ¶ Rinnova in lei l'antiche opre
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1538
s'alcun, tua mercede, in pace gode ¶ Sì, che
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1538
corre a seconda, ¶ Ma in poppa e 'n prora
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1538
l tuo aiuto adopra in vano. ¶ SONETTO CXXXVIII. ¶ Le
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panni; ¶ Non fe ragione in lungo volger d'anni
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1538
il divin giudicio ha in sì poche ore. ¶ Vede
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1538
suoi Colonnesi trova conforto in ispirituali meditazioni. ¶ Se l
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1538
d'intorno, ¶ La notte in foco e in chiara
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1538
notte in foco e in chiara nube il giorno
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1538
mente: onde portata ¶ Sono in parte talor, che se
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1538
parte talor, che se in me torno ¶ Dal natural
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1538
odo il canto ¶ Rivolto in grido e 'l dolce
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1538
e 'l dolce riso in pianto ¶ Là 've io
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1538
Semo, se 'l vero in voi non copre o
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1538
ardore ¶ Dell'ira umana in voi non resti dramma
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1538
del ciel gli accese in terra. ¶ Così le sacre
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1538
colme; con la verga in pace ¶ Si rese il
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1538
non con l'arme in guerra. ¶ SONETTO CXLII. ¶ Al
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1538
vera luce: ¶ Sol guarda in croce lui che 'l
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1538
si strugge e affanna ¶ In cercar le ricchezze e
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1538
umane, ¶ Fermando l'occhio in queste luci vane, ¶ Col
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1538
prezïoso pegno, ¶ Che volgi in speme e gioia, ansia
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voglio, o Padre, unito in cielo ¶ Chi crede in
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1538
in cielo ¶ Chi crede in me, sì ch'or
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1538
che consumasti ¶ Te stesso in croce e le mie
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1538
di fede e speme in modo il petto, ¶ Che
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1538
per ombra ¶ Quel ch'in prima scorgea per luce
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1538
unita, ¶ Onde si sente in lui chiara e gradita
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1538
vita! ¶ Non già secura in sè, nè punto ardita
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1538
sè, nè punto ardita ¶ In altri, che in colui
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1538
ardita ¶ In altri, che in colui che 'l ciel
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1538
cui luce l'intrata in modo serra ¶ All'ombra
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1538
guerra. ¶ Purchè s'adempia in lui l'alto verace
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1538
Io non sento che in ciel, dove è verace
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1538
e di viver sempre in pace. ¶ Piacque al Signor
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1538
nell'umiltà, vera ricchezza ¶ In quella povertà ch'al
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1538
E lui sol miri in cielo e in terra
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1538
miri in cielo e in terra, degni ¶ Specchi a
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1538
obietti indegni ¶ Nell'alma in cui scintilla arde d
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1538
riluce! ¶ SONETTO CXLIX. ¶ Veggio in mezzo del mondo oggi
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possente ¶ Raggio la gloria in prima offesa rende, ¶ L
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1538
Diede ai suoi eletti in ciel perpetuo giorno. ¶ SONETTO
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1538
ivi lo sprona, ¶ Securo in pace allor con voi
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uom che vive lieto in quel soggiorno, ¶ Dicendo: Almen
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1538
Che se a voi in patria appare ardente e
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1538
puro, ¶ A me lampeggi in queste selve ombrose! ¶ Onde
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1538
secura ¶ Di viver sempre in quell'eterno giorno. ¶ SONETTO
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1538
Chè quanto l'alma in sè stessa s'invoglia
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1538
noi qui d'ombra in ombra, ¶ Perchè più chiaro
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occhio immortal di luce in luce. ¶ Ma poi che
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1538
stesso e il tempo in labirinto vano; ¶ Ma sempre
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preme ¶ A lui che in croce ogni suo nodo
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1538
seme suo buon frutto in noi, ¶ E bagnar del
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1538
fango il sacro germe in me sotterra, ¶ E quel
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1538
e col gran Padre in dolce modo ¶ Per mezzo
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1538
l'alme ben nate in vero amore; ¶ Tante grazie
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1538
il condanni; ¶ Tuo figlio in croce l'un di
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1538
tolse, e l'altro in ciel continuo prende. ¶ Ei
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1538
quanto è quel ch'in questa ha espresso ¶ Breve
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1538
cure. ¶ SONETTO CLX. ¶ Corsi in fede con semplice securo
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viva, o eterna fonte, ¶ In questo vaso tuo sì
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1538
ch'ei mi purga in te l'oscuro ¶ Antico
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io prego ed aspetto in varie tempre ¶ Qui sola
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1538
di luce pura ¶ Vedeste in quel gran specchio in
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1538
in quel gran specchio in croce aperto, ¶ Mentre affannata
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1538
croce aperto, ¶ Mentre affannata in questo aspro deserto ¶ Vi
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pia madre natura ¶ Fondata in buon terren con sì
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l'alma bella, se in sè stessa fermo ¶ Asconde
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infermo. ¶ SONETTO CLXIV. ¶ ARGOMENTO. ¶ In morte del fratel suo