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esplorazioni verbali


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Giovan Battista Marino, La strage degli innocenti, 1632

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1632
le squarciate gole ¶ sangue in vece di voce e
2
1632
nutrisce il chiaro fonte ¶ in cui d’acqua vital
3
1632
ancora. ¶ Sotto gli abissi, in mezzo al cor del
4
1632
traverso; ¶ di tai legami in sempiterno il cinse ¶ il
5
1632
sette corna alta corona in testa; ¶ fan d’ogni
6
1632
rubello, ¶ trasformato e caduto in Flegetonte, ¶ orgoglioso Narciso, empio
7
1632
luci ove per dritto in giù s’apriva ¶ cavernoso
8
1632
conflitti, ¶ esca ch’accese in Ciel tante faville; ¶ volge
9
1632
Vede da Dio mandato in Galilea ¶ nunzio celeste a
10
1632
la vecchia ebrea, ¶ feconda in sua sterilità senile, ¶ adorar
11
1632
i ghiacci adamantini ¶ sciorsi in rivi di nettare e
12
1632
i diserti di Libia in un momento. ¶ Vede l
13
1632
che ’n rozza stalla, in vil capanna assiso ¶ stia
14
1632
sommo Sol s’offuschi in picciol velo ¶ e che
15
1632
del viso l’ombra in quell’oscuro regno ¶ è
16
1632
letizia aperto segno ¶ essere in cielo il lampo, in
17
1632
in cielo il lampo, in terra il riso, ¶ da
18
1632
doveagli almen per sempre in queste ¶ confinarmi d’orror
19
1632
che non mi lece in ciel movergli in terra
20
1632
lece in ciel movergli in terra». ¶ Lodaro i detti
21
1632
rigide sorelle, ¶ e tutte in lui di Stige e
22
1632
ubidir sia nostro. ¶ Provasti in Ciel ne la magnanim
23
1632
poggi, ¶ ma, perché molto in tutte io mi confidi
24
1632
sen gìa d’or in or battendo l’ale
25
1632
i suoi dritt’occhi in biechi ¶ torse colei da
26
1632
nel mezzo si vede in vista accerba ¶ la gran
27
1632
fiera magion fregi sanguigni ¶ in vece v’ha di
28
1632
svenati e padri uccisi. ¶ In mensa detestabile e funesta
29
1632
a la crudele ¶ porta in sangue stemprato a bere
30
1632
sempre seco, e sempre in man le ferve ¶ furial
31
1632
ch’ella di Dite, in men che non balena
32
1632
gran palagio, ¶ là dove in placidissima quiete ¶ tra molli
33
1632
di Furia avea spoglia in un tratto, ¶ e di
34
1632
sediziosi! Il foco ha in seno, ¶ il ferro in
35
1632
in seno, ¶ il ferro in man, già d’occultar
36
1632
che già per stabilirti in mano ¶ de la verga
37
1632
il nobil peso, ¶ posi in non cale, e vita
38
1632
e vita e sangue, in vano ¶ dunque il sangue
39
1632
quale spada ti pende in su la testa. ¶ Sveglia
40
1632
irrita, ¶ e gli spira in un soffio entro le
41
1632
Or che i sospetti in lui desta e rinova
42
1632
trova. ¶ Tosto che spunti in Oriente il giorno, ¶ che
43
1632
a capi e ministri in ogni banda ¶ rapporta altrui
44
1632
a furarti il regno in terra è sceso ¶ ma
45
1632
ancor di latte pasce ¶ in breve culla, in pochi
46
1632
pasce ¶ in breve culla, in pochi panni stretto. ¶ I
47
1632
fur da le guardie in ampia sala ammessi, ¶ dove
48
1632
simulacri erano espressi. ¶ Avevano in sé di Marianne orditi
49
1632
aurati scanni. ¶ Di mano in man, secondo i gradi
50
1632
intorno sedenti et egli in cima. ¶ Il sedil ch
51
1632
affigge immobilmente al suolo, ¶ in atto tal che ’n
52
1632
piè, par ch’abbia in ira. ¶ L’aureo diadema
53
1632
sua tradire Erode? ¶ Versomi in gran pensier ch’entro
54
1632
farò ben io. ¶ Voglio in un mar di sangue
55
1632
corona real mi fermi in fronte. ¶ So che la
56
1632
pur quanto si voglia in fretta ¶ che precorsa sarà
57
1632
tranquille ¶ tanto che sparso in larga piazza ondeggi ¶ lago
58
1632
d’odorate prede ¶ ronzando in cima a i fior
59
1632
uso, ¶ l’api mormoradrici in sul nov’anno ¶ a
60
1632
i lor dolci covili in schiera vanno. ¶ Di quel
61
1632
apprese; ¶ poi, già canuto, in que’ secreti affari ¶ per
62
1632
la favella et have ¶ in bocca gli ami e
63
1632
i dardi; ¶ volto composto in placid’atto e grave
64
1632
modesti e tardi. ¶ Sciolse in candido stil voce soave
65
1632
fuor de le labra in bel sermon sonoro ¶ versò
66
1632
o sire, alto periglio ¶ in quel che chiedi a
67
1632
il mio consiglio ¶ cadrotti in ira, e ciò né
68
1632
poscia e non pensarlo in prima. ¶ Fia dunque il
69
1632
accensi, ¶ oh quanto meno in anima sovrana ¶ cotale affetto
70
1632
imprime, ¶ e come Olimpo in parte alta e secura
71
1632
Or vorrai tu, già in tante prove esperto, ¶ trar
72
1632
che poi ¶ s’armi in tua guardia e ti
73
1632
essercito intero or mieti in erba? ¶ Che dirà poi
74
1632
al mondo è sceso in terra. ¶ Mansueto, pacifico, innocente
75
1632
scritto, ¶ se fermo è in Ciel che ’l gran
76
1632
il corso ¶ stendea forse in parlando il vecchio accorto
77
1632
sdegno ¶ roco mormorador, nodrito in corte, ¶ scaltro, doppio, fellon
78
1632
con illustri affanni ¶ vinti in un punto i tuoi
79
1632
dirò: sai ben che in sua radice ¶ ancor non
80
1632
radice ¶ ancor non fermo in tutto è questo impero
81
1632
però ch’ei gode ¶ in terra aver chi ’n
82
1632
tu stesso. ¶ La nova in ciel misteriosa stella, ¶ stella
83
1632
lasciando i propri regni in cura ¶ per via sì
84
1632
nemica ¶ fui già teco in Arabia e teco in
85
1632
in Arabia e teco in Roma, ¶ morso non riterrà
86
1632
chiede. ¶ Talor fisico esperto in braccio essangue ¶ fa volontaria
87
1632
l cor si serbi in vita. ¶ Spesso accorto chirurgo
88
1632
uom che langue ¶ porge in atto crudel pietosa aita
89
1632
s’a l’innocenza in grembo il mal s
90
1632
il mal s’annida. ¶ In sacrificio al regnator ebreo
91
1632
re perverso applaude, ¶ fermo in sua fera voglia e
92
1632
scelerata fraude, ¶ e corre, in guisa pur di rigid
93
1632
par che debbia ¶ disfarsi in ombra e convertirsi in
94
1632
in ombra e convertirsi in nebbia. ¶ Intanto il re
95
1632
cor, tutto percosso, ¶ ma in vista è tal che
96
1632
pote, ¶ e, quasi fiume in sé medesmo avolto ¶ ch
97
1632
qualunque bambin gli accenti in cuna ¶ oltra l’anno
98
1632
tutto il numero sparso in un s’accoglia. ¶ Così
99
1632
Santa Pietà, s’estinta in ciel non sei, ¶ poi
100
1632
poi che di terra in ciel schiva fuggisti, ¶ mira
101
1632
Racchele ¶ orba de’ figli, in suon dolente e pio
102
1632
davante? ¶ o qual colonna in ciel che non vacili
103
1632
immortali. ¶ Deh, se nulla in te può forza di
104
1632
luci il gran Motore in lei ¶ dal seggio ove
105
1632
Da sé solo compreso, in sé s’asconde, ¶ tutto
106
1632
ch’i dolci occhi in lei fiso e rivolto
107
1632
corse. ¶ Tigri con Gange in dietro il piè ritrasse
108
1632
aria distesi, il foco in alto affissi, ¶ nel gran
109
1632
lui sol mi trastullo, in lui m’appago, ¶ e
110
1632
la sembianza mia vagheggio in esso, ¶ nobil fabrica e
111
1632
nobil fabrica e bella in cui si scerne ¶ la
112
1632
voglio, ¶ ben sedar deggio in parte il tuo cordoglio
113
1632
onta altrui l’oltraggio in gloria torni, ¶ il duolo
114
1632
gloria torni, ¶ il duolo in gioia e di splendor
115
1632
et opprime ¶ lo stame in terra a i lor
116
1632
i lor teneri giorni ¶ in Ciel Parca immortale a
117
1632
remi de l’ali in un momento ¶ naviga l
118
1632
il vento. ¶ Leggiadra spoglia in breve spazio ammassa ¶ d
119
1632
Ciel colando lassa ¶ precipitosamente in giù cadersi. ¶ Pria de
120
1632
abile vesta ¶ gli scende in giù sotto il sinistro
121
1632
purpureo e bianco; ¶ fendesi in due la lieve falda
122
1632
questa ¶ succinta e breve in sul ginocchio manco, ¶ mentre
123
1632
Spunta dal vago tergo in su i confini ¶ gemina
124
1632
a volo sciolta ¶ fatta in ciel vicesole arde et
125
1632
e ventilando i vanni in sé raccolta ¶ lungo il
126
1632
il solco di luce in aria stampa. ¶ Ingannato il
127
1632
circonda, ¶ ove per entro in sul merigge assera, ¶ dilata
128
1632
Vedi non ch’altro in que’ riposti orrori ¶ giacer
129
1632
d’ombre secrete, ¶ steso in un letto d’ebeno
130
1632
sinistra il ramo intinto in Lete, ¶ su l’altra
131
1632
che nappi e coppe in larga copia ammassa, ¶ gl
132
1632
ch’altrui cela ¶ quasi in candido foglio apre e
133
1632
guerriero ¶ mirò le fiamme in verde spina accese. ¶ E
134
1632
espresse alto furore, ¶ essule in Patmo e prima a
135
1632
e prima a Cristo in seno, ¶ gli occhi chiudendo
136
1632
a i sensi mortali in tutto ascose ¶ non mai
137
1632
questa il divin nunzio in aria ascende ¶ indi sovra
138
1632
L’alba che sfavillante in ciel risplende, ¶ quell’auree
139
1632
meno aggravata e più in quell’ora ¶ l’anima
140
1632
fuggi, fuggi;» era scolpito in esse, ¶ «già non è
141
1632
nato d’Elisabetta anco in secura ¶ parte condur lontano
142
1632
fia cura. ¶ Ei chiuso in selva il Precursor divino
143
1632
il Precursor divino, ¶ benché in tenera etate e non
144
1632
paterno affetto ¶ sel reca in braccio e se lo
145
1632
figlio, ¶ o di padre in pietà, figlio in amore
146
1632
padre in pietà, figlio in amore? ¶ Fuggir n’è
147
1632
unico fiore. ¶ Co’ piedi in fasce e con non
148
1632
guarda tu mille vite in una vita; ¶ fa’ tu
149
1632
guancia senil di ruga in ruga. ¶ Il pietoso fanciul
150
1632
pietoso fanciul l’abbraccia in tanto, ¶ e di sua
151
1632
bestia il pondo. ¶ Dove in un cesto a guisa
152
1632
è sovr’ogni pompa in grado assai ¶ l’amor
153
1632
di dolor materno, ¶ ecco in tanto da te per
154
1632
canicie antica; ¶ sue pompe in lui la cortesia d
155
1632
sparse con varie danze in varie torme, ¶ Amoretti canori
156
1632
varie torme, ¶ Amoretti canori in aria stesi ¶ de’ santi
157
1632
ciglia, aguzza il guardo in suso. ¶ Ma, vinto al
158
1632
sul nodoso bastone incurva in arco. ¶ Poiché ’l vigore
159
1632
l vigore ha racquistato in guisa ¶ che ’n su
160
1632
varco a la voce in questa foggia: ¶ «O del
161
1632
e tacque Anubi, ¶ fiaccati in pezzi e dileguati in
162
1632
in pezzi e dileguati in nubi. ¶ Qual suol ne
163
1632
al vero, ond’altri in vano ¶ n’attese il
164
1632
empia e villana ¶ libera in tutto, in tutto era
165
1632
villana ¶ libera in tutto, in tutto era lontana. ¶ Non
166
1632
tavole scelse, e varie in esse ¶ formando e vaghe
167
1632
e conte ¶ d’una in altra città vulgate e
168
1632
crudeli spade, ¶ perché potesse in ogni cor gentile ¶ mille
169
1632
dolci pegni amati ¶ portate in braccio a più sicuri
170
1632
Ecco i lor ferri in alto, ecco vibranti ¶ fendon
171
1632
almi e leggiadri ¶ volti in pianto, in orror, fuggite
172
1632
leggiadri ¶ volti in pianto, in orror, fuggite o madri
173
1632
fuggite o madri. ¶ Fabrica in Bettelem ch’alta s
174
1632
appoggia ¶ sovra cento colonne in mezzo siede, ¶ spaziosa e
175
1632
assise. ¶ Pensò fors’egli in cotal modo ascose ¶ tener
176
1632
venner citate, e quasi in chiuso agone, ¶ caterve innumerabili
177
1632
Aveano al bando ubidienti in schiera ¶ tratto di figli
178
1632
chi col lembo. ¶ Stavasi in alto soglio Erode intanto
179
1632
pianto ¶ più si compiacque in quel funesto albergo, ¶ ferro
180
1632
dal tergo onde pende in mano il toglie, ¶ pon
181
1632
augelli. ¶ Giovinetta gentil, prodigo in cui ¶ pose ogni grazia
182
1632
grazia Amor, s’ode in disparte ¶ patteggiar con ministro
183
1632
il vagito ¶ col ferro in bocca e ’l gemito
184
1632
ella versò di pianto. ¶ In altro lato, ahi ferità
185
1632
come il folgor temuto in man non prendi? ¶ Vienne
186
1632
cade sbranato, e parte in man le resta, ¶ sì
187
1632
stanno; ¶ già d’or in or del tradimento occulto
188
1632
ch’a i figli, in quel tumulto, ¶ temon la
189
1632
con la sua vita in braccio ama morire. ¶ Tanto
190
1632
braccio ama morire. ¶ Tanto in una di lor l
191
1632
onestamente bella ¶ pargoletto tremante in piè reggea, ¶ quasi ignuda
192
1632
ignudo avea di ferro in testa ¶ rugginoso cappello, in
193
1632
in testa ¶ rugginoso cappello, in mano un’azza; ¶ fra
194
1632
è preciso al meschino in un istante ¶ il camin
195
1632
labra e le nari in copia grande ¶ con la
196
1632
degg’io ¶ ch’alberghi in petto uman tanta fierezza
197
1632
ira ne gli occhi, in man l’oltraggio, ¶ fiero
198
1632
sospesa. ¶ Mentr’ella è in forse e stassi in
199
1632
in forse e stassi in tale stato, ¶ fra la
200
1632
suo diletto, ¶ la prima in braccia e la seconda
201
1632
braccia e la seconda in petto. ¶ Contr’una che
202
1632
che ne ridea, ¶ gitta in pezzi la carne amata
203
1632
germane belle; ¶ premean queste in silenzio il grave duolo
204
1632
e di sparuta ciera, ¶ in somma tal ch’era
205
1632
sofferse; ¶ ma sì pietosa in atto il figlio tolse
206
1632
poverel trafitto ¶ languir morendo in sì dolenti guise, ¶ fatto
207
1632
la preda; ¶ ella vagante in questa parte e ’n
208
1632
soavissima soma, i figli in braccio. ¶ Misera, ma che
209
1632
il solco di neve, in cui di fiamma ¶ vivacissimi
210
1632
e fuggir sdegno. ¶ Quantunque in van, ché ’n lui
211
1632
avien che stenda, ¶ ella in giù cade, e nel
212
1632
vede. ¶ Stavasi il primo in picciola tabella ¶ le note
213
1632
favella ¶ leggea le righe in lei vergate e sparte
214
1632
e quella ¶ gli cade in sen su l’innocenti
215
1632
se ben non scese in vano, ¶ ché frapostosi a
216
1632
ché frapostosi a caso in sé la prese, ¶ non
217
1632
le rapide saette, ¶ onde in un giorno i duoi
218
1632
vi trapunse, et ecco in vui ¶ ricucir mi convien
219
1632
che da la genitrice in prima aveste? ¶ o stelle
220
1632
quest’occhi, occhi pietosi ¶ in ch’io mille dolcezze
221
1632
mio ¶ cancellata dal sangue in voi vegg’io. ¶ Se
222
1632
occhio non move. ¶ Sanguigna in tanto e torbida procella
223
1632
procella ¶ da mille spade in altra parte piove. ¶ Ben
224
1632
se la bella innocenza in cotal guisa ¶ quaggiù fin
225
1632
rimase uccisa? ¶ Già scorre in fiumi il sangue, altro
226
1632
de la vista, ¶ ostinato in sua voglia il re
227
1632
fronti, ¶ vede che sangue in gran diluvio ondeggia, ¶ pur
228
1632
diluvio ondeggia, ¶ pur come in chiari fiumi o in
229
1632
in chiari fiumi o in vivi fonti: ¶ là per
230
1632
funeste, ¶ terga le scaglie, in un feroce e vago
231
1632
vomita per la bocca in su la sponda, ¶ quasi
232
1632
sen materno e mòre in porto. ¶ De le donne
233
1632
figliuol protesa avanti, ¶ stupida in atto e senza far
234
1632
far parola ¶ si distempra in sospir, si strugge in
235
1632
in sospir, si strugge in pianti. ¶ Altra al pianto
236
1632
freno e si consola ¶ in tòr da terra i
237
1632
di sangue asciutto, ¶ pietosissimamente in braccio accoglie, ¶ e mentre
238
1632
braccio accoglie, ¶ e mentre in acque il cor distilla
239
1632
distilla tutto, ¶ mentre tutta in vapor l’anima scioglie
240
1632
stringendol forte, ¶ già cuna in vita, or sepoltura in
241
1632
in vita, or sepoltura in morte. ¶ Stanchi già di
242
1632
non quanto il crespava in lievi giri ¶ auretta di
243
1632
successe, ¶ onde de’ pargoletti in bruno manto ¶ parve l
244
1632
non a pien contento ¶ in palagio a ritrarsi il
245
1632
uccidi e svena, ¶ segui in ciò del tuo stile
246
1632
palagi e le rocche in quella guisa ¶ che suol
247
1632
Fra gli altri alberghi, in picciola casetta ¶ l’oltraggioso
248
1632
a piè, l’altro in sen star riposando; ¶ a
249
1632
l latte i baci. ¶ In cambio di saluto ecco
250
1632
seno; ¶ l’un chiuso in grembo e l’altro
251
1632
grembo e l’altro in braccio stretto ¶ mòre, et
252
1632
stretto ¶ mòre, et ella in un punto anco vien
253
1632
tre vite uccide. ¶ Quindi in altra maggion s’apre
254
1632
miserel che langue. ¶ Versa in grembo a la madre
255
1632
madre medesma il latte in sangue. ¶ Versa del figlio
256
1632
figlio stesso il sangue in pianto ¶ sul sanguigno figliuol
257
1632
passa audace ¶ di stanza in stanza i più secreti
258
1632
e coltre e pelli. ¶ In cavo letticciuol trova che
259
1632
una a l’altro in guisa era congiunto ¶ che
260
1632
mal guardata coppia. ¶ Vive in due corpi vari un
261
1632
spirto stesso, ¶ una vita in due cor gemina e
262
1632
e doppia; ¶ natura ha in loro egual sembiante espresso
263
1632
e qual Giano novello in duo diviso ¶ hanno il
264
1632
vi strinse ¶ sì dolce in vita, ancor v’unisce
265
1632
vita, ancor v’unisce in morte. ¶ Se somiglianti il
266
1632
altrui, ¶ quasi innesto reciso in duo virgulti ¶ egli per
267
1632
e compagna. ¶ L’uno in conca dimora e l
268
1632
dimora e l’altro in culla, ¶ l’uno in
269
1632
in culla, ¶ l’uno in lavacro tepido si bagna
270
1632
salvi e viva; ¶ prendelo in braccio incontanente e sorge
271
1632
germi ¶ fecondata la prima in una volta, ¶ or in
272
1632
in una volta, ¶ or in un anno sol fatta
273
1632
calcate. ¶ Trescar morte veggendo in tante guise, ¶ sé medesma
274
1632
un messaggier dolente, ¶ pallido in vista e d’atro
275
1632
ch’anelando e sudando in apparire ¶ al re s
276
1632
e del confin prescritto ¶ in guardia fuor de la
277
1632
reo che quivi occulto in grande impresa, ¶ avea del
278
1632
ritroso. ¶ Quindi di borgo in borgo in un momento
279
1632
di borgo in borgo in un momento ¶ si spiò
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l’opre. ¶ Stamane poscia in sul ritorno, quando ¶ già
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entro la gonna, ¶ fuggir in chiusa parte ignota donna
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era dentro, e parve in vista ¶ lo spavento portar
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il seno aprire, ¶ quando in tal guisa poi speranza
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il pargoletto ¶ c’ha in braccio entr’una veggia
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lei prendendo alquanto, ¶ spaventevole in atto e minaccioso ¶ schernir
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io di mille. ¶ Fusse in grado a le stelle
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ch’a mio talento, in mia balia v’avessi
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e perigli ¶ se flagellata in vive fiamme ardessi, ¶ ma
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incalza Malecche e dice: – In vano ¶ ciò negar non
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viva forza ¶ pietoso affatto in cor materno ammorza. ¶ Tu
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più che mai ¶ ostinata in suo cor la donna
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d’Armenia i parti in cuna, ¶ quando con lieve
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l’ircana sabbia ¶ trascorre in vista minacciosa e bruna
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fatt’esca, è spettatrice. ¶ In pari incendio di pietate
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pieno ¶ vi bastava riporlo in questo seno, ¶ là dove
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seno, ¶ là dove quasi in immortal fornace ¶ sue faville
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a voi la dono in pace; ¶ ben ne l
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lungo spazio il tenne in vita. ¶ E la perfida
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dolce e diletta ¶ fatta in un punto sol (disse
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Alessandro, il regio pegno in cura; ¶ quegli ch’or
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pugnal (né so donde, in un momento ¶ tratto, o
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si guarda e serba in vita, ¶ però ch’una
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e furibondo, ¶ e parve in atto il regnator de
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del mondo. ¶ Corre egli in sala et ecco a
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accorse ¶ la bella figlia in su la spiaggia etnea
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vergine smarrita ¶ che fu in un punto sol vista
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commessa ¶ ch’io deggia in cotal guisa esserne afflitta
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diaspro e di metallo, ¶ in che poté con pueril
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intervallo, ¶ sì che devesse in sua stagion non piena
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uscisti ¶ a trar vagiti in cambio di parole ¶ dato
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se stessa, e cadde in su la porta ¶ smorta
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su la porta ¶ smorta in un punto e tramortita
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corse, e la soccorse in vano. ¶ Di dolor, di
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assicurar volesti, ¶ ecco perdi in un punto il regno
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l figlio; ¶ tua sentenza in te cade e da
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parean scogli di marmo in mar vermiglio. ¶ «Ecco a
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l’anima mia reciso in erba, ¶ Dori, Dori non
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m’ascondi? ¶ Misero, quale in prima e qual dapoi
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te, conforto? ¶ Te spenta in sul fervor de gli
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lasso me, me stesso in voi, ¶ piangerò ’l proprio
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il letto marital cangiato in bara, ¶ le faci ond
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E ben oggi dovrebbe in me fornita ¶ esser come
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Ahi chi mi reca in man la fiera spada
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orrori ¶ de’ boschi ombrosi in su’ sereni estivi ¶ vacillando
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chi le mirò visibilmente ¶ in un bel nembo di
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incoronate di diadema ardente, ¶ in lieto groppo, in una
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ardente, ¶ in lieto groppo, in una schiera accolte, ¶ fatto
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plausi a l’aria in seno ¶ scherzàr l’aure
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aure e gli augelli in mille guise. ¶ Colse l
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posata allor di Lete in su la sponda ¶ con
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al Re de’ santi in sacrificio offerte, ¶ venite, illustri
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bèa sì dolci umori ¶ in coppa di pietà smembrati
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desia del sangue vostro ¶ in vece de’ suoi lumi
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volto candido a macchiarsi. ¶ In sì chiaro ruscel, nel
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e gli Angeli specchiarsi. ¶ In sì bel mare ambizioso
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la vita. ¶ Deh quanti in Ciel v’ha preparati
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guerrieri ¶ fatti del figlio in un scudi e scudieri
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assorto ¶ a pena entrato in mar portasti in porto
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entrato in mar portasti in porto. ¶ Noi noi, dir
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potrete, atleti inermi ¶ caduti in lutta, in grembo a
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inermi ¶ caduti in lutta, in grembo a Dio n
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quelle ombrose grotte ¶ portando in braccio, e ne’ lor