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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1321
essa li pare ire in vano. ¶ Quando noi fummo
2
1321
col sole, per essere in parte ¶ dove, ad orezza
3
1321
dirada, ¶ ambo le mani in su l'erbetta sparte
4
1321
mi nascose. ¶ Venimmo poi in sul lito diserto, ¶ che
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1321
proprio fuori del purgatorio in uno piano, e in
6
1321
in uno piano, e in persona di costoro nomina
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1321
cento spirti entro sediero. ¶ 'In exitu Isräel de Aegypto
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1321
ei si gittar tutti in su la piaggia: ¶ ed
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1321
sono quelli che muoiono in contumacia di Santa Chiesa
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1321
li quali sono puniti in quel piano. In essempro
11
1321
puniti in quel piano. In essempro di cotali peccatori
12
1321
la figura, ¶ ch'avëa in me de' suoi raggi
13
1321
che tiene una sustanza in tre persone. ¶ State contenti
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1321
libero piglio ¶ rispuose: «Andiamo in là, ch'ei vegnon
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1321
possibil sia l'andare in suso; ¶ ché perder tempo
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1321
mandra fortunata allotta, ¶ pudica in faccia e ne l
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1321
vider rotta ¶ la luce in terra dal mio destro
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1321
restaro, e trasser sé in dietro alquanto, ¶ e tutti
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1321
l lume del sole in terra è fesso. ¶ Non
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1321
per Clemente allora, ¶ avesse in Dio ben letta questa
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1321
corpo mio sarieno ancora ¶ in co del ponte presso
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1321
Vero è che quale in contumacia more ¶ di Santa
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1321
convien da questa ripa in fore, ¶ per ognun tempo
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1321
elli è stato, trenta, ¶ in sua presunzïon, se tal
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1321
un'anima sovr' altra in noi s'accenda. ¶ E
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1321
schiera si partìne. ¶ Vassi in Sanleo e discendesi in
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1321
in Sanleo e discendesi in Noli, ¶ montasi su in
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1321
in Noli, ¶ montasi su in Bismantova e 'n Cacume
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1321
Poi che noi fummo in su l'orlo suppremo
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1321
additandomi un balzo poco in sùe ¶ che da quel
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1321
Castore e Poluce ¶ fossero in compagnia di quello specchio
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1321
Sïòn ¶ con questo monte in su la terra stare
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1321
che si chiama Equatore in alcun' arte, ¶ e che
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1321
Forse ¶ che di sedere in pria avrai distretta!». ¶ Al
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1321
elli: «O frate, andar in sù che porta? ¶ ché
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1321
di Dio che siede in su la porta. ¶ Prima
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1321
da essa, quanto fece in vita, ¶ per ch'io
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1321
buon sospiri, ¶ se orazïone in prima non m'aita
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1321
sù di cuor che in grazia viva; ¶ l'altra
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1321
a la morte mettono in non calere di riconoscere
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1321
de li quali nomina in persona messer Iacopo di
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1321
ché sempre l'omo in cui pensier rampolla ¶ sovra
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1321
raggi, ¶ mutar lor canto in un «oh!» lungo e
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1321
e due di loro, in forma di messaggi, ¶ corsero
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1321
color non tornasser suso in meno; ¶ e, giunti là
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1321
però pur va, e in andando ascolta». ¶ «O anima
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1321
fatta guida, ¶ di mondo in mondo cercar mi si
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1321
di tuoi prieghi cortese ¶ in Fano, sì che ben
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1321
non credo che dieno in sempiterno. ¶ L'una è
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1321
accoglia ¶ dove sien genti in simigliante piato: ¶ ché voler
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1321
terribilmente Orlando. ¶ Poco portäi in là volta la testa
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1321
ripa ¶ da l'umbilico in giuso tutti quanti». ¶ Come
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1321
era perizoma ¶ dal mezzo in giù, ne mostrava ben
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1321
gran palmi ¶ dal loco in giù dov' omo affibbia
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1321
tenea avvinto ¶ dal collo in giù, sì che 'n
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1321
l maestro; e quelli in fretta ¶ le man distese
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1321
dimora, ¶ e come albero in nave si levò. ¶ CANTO
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1321
di verno la Danoia in Osterlicchi, ¶ né Tanaï là
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1321
ghiaccia, ¶ mettendo i denti in nota di cicogna. ¶ Ognuna
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1321
nota di cicogna. ¶ Ognuna in giù tenea volta la
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1321
freddura, pur col viso in giùe, ¶ disse: «Perché cotanto
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1321
giùe, ¶ disse: «Perché cotanto in noi ti specchi? ¶ Se
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1321
più d'esser fitta in gelatina: ¶ non quelli a
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1321
perché non mi metti in più sermoni, ¶ sappi ch
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1321
mosterrolti ¶ se mille fiate in sul capo mi tomi
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1321
avea già i capelli in mano avvolti, ¶ e tratti
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1321
lui con li occhi in giù raccolti, ¶ quando un
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1321
io vidi due ghiacciati in una buca, ¶ sì che
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1321
che tradirono coloro che in loro tutto si fidavano
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1321
dinanzi da la fronte. ¶ In picciol corso mi parieno
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1321
faccian siepe ad Arno in su la foce, ¶ sì
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1321
sì ch'elli annieghi in te ogne persona! ¶ Che
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1321
gente fascia, ¶ non volta in giù, ma tutta riversata
74
1321
l duol che truova in su li occhi rintoppo
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1321
occhi rintoppo, ¶ si volge in entro a far crescer
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1321
sia vòlto. ¶ Ella ruina in sì fatta cisterna; ¶ e
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1321
questi lasciò il diavolo in sua vece ¶ nel corpo
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1321
fece. ¶ Ma distendi oggimai in qua la mano; ¶ aprimi
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1321
che per sua opra ¶ in anima in Cocito già
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1321
sua opra ¶ in anima in Cocito già si bagna
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1321
già si bagna, ¶ e in corpo par vivo ancor
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1321
con paura il metto in metro, ¶ là dove l
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1321
e trasparien come festuca in vetro. ¶ Altre sono a
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1321
vellute coste; ¶ di vello in vello giù discese poscia
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1321
si volge, a punto in sul grosso de l
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1321
sasso ¶ e puose me in su l'orlo a
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1321
e vidili le gambe in sù tenere; ¶ e s
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1321
sù», disse 'l maestro, «in piede: ¶ la via è
89
1321
sì sottosopra? e come, in sì poc' ora, ¶ da
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1321
tu haï i piedi in su picciola spera ¶ che
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1321
Dantis Alagherii ¶ Dantis Alagherii in qua tractatum est de
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1321
i Pesci ch'erano in sua scorta. ¶ I' mi
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1321
degno di tanta reverenza in vista, ¶ che più non
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1321
rotte? ¶ o è mutato in ciel novo consiglio, ¶ che
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1321
fu per lei amara ¶ in Utica la morte, ove
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1321
i miei passi: ¶ volgianci in dietro, ché di qua
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1321
quarta levar la poppa in suso ¶ e la prora
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1321
e la prora ire in giù, com' altrui piacque
99
1321
falsi consiglieri d'inganni in persona del conte Guido
100
1321
Montefeltro.] ¶ Già era dritta in sù la fiamma e
101
1321
dal principio nel foco, in suo linguaggio ¶ si convertïan
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1321
dato avea la lingua in lor passaggio, ¶ udimmo dire
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1321
Se tu pur mo in questo mondo cieco ¶ caduto
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1321
si diserra». ¶ Io era in giuso ancora attento e
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1321
Quando mi vidi giunto in quella parte ¶ di mia
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1321
vincer Acri ¶ né mercatante in terra di Soldano, ¶ né
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1321
né ordini sacri ¶ guardò in sé, né in me
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1321
guardò in sé, né in me quel capestro ¶ che
109
1321
fare ¶ sì come Penestrino in terra getti. ¶ Lo ciel
110
1321
consiglio frodolente, ¶ dal quale in qua stato li sono
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1321
per lo scoglio infino in su l'altr' arco
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1321
che cuopre 'l fosso in che si paga il
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1321
la gente ¶ che già, in su la fortunata terra
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1321
trangugia. ¶ Mentre che tutto in lui veder m'attacco
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1321
pena ¶ ch'è giudicata in su le tue accuse
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1321
qua giù di giro in giro; ¶ e quest' è
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1321
forse vedra' il sole in breve, ¶ s'ello non
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1321
parola; ¶ indi a partirsi in terra lo distese. ¶ Un
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1321
cu' io vidi su in terra latina, ¶ se troppa
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1321
scacciato, il dubitar sommerse ¶ in Cesare, affermando che 'l
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1321
lucerna, ¶ ed eran due in uno e uno in
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1321
in uno e uno in due; ¶ com' esser può
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1321
padre e 'l figlio in sé ribelli; ¶ Achitofèl non
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1321
suo principio ch'è in questo troncone. ¶ Così s
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1321
troncone. ¶ Così s'osserva in me lo contrapasso». ¶ CANTO
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1321
Altaforte, ¶ che non guardasti in là, sì fu partito
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1321
com' ïo estimo: ¶ e in ciò m'ha el
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1321
Sardigna i mali ¶ fossero in una fossa tutti 'nsembre
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1321
marcite membre. ¶ Noi discendemmo in su l'ultima riva
130
1321
veder maggior tristizia ¶ fosse in Egina il popol tutto
131
1321
vivo giù di balzo in balzo, ¶ e di mostrar
132
1321
tra'ne la brigata in che disperse ¶ Caccia d
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1321
quando la fortuna volse in basso ¶ l'altezza de
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1321
e del suo Polidoro in su la riva ¶ del
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1321
troiane ¶ si vider mäi in alcun tanto crude, ¶ non
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1321
umane, ¶ quant' io vidi in due ombre smorte e
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1321
giunse a Capocchio, e in sul nodo ¶ del collo
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1321
così venne, ¶ falsificando sé in altrui forma, ¶ come l
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1321
de la torma, ¶ falsificare in sé Buoso Donati, ¶ testando
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1321
mento e l'altro in sù rinverte. ¶ «O voi
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1321
del Casentin discendon giuso in Arno, ¶ faccendo i lor
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1321
più li miei sospiri in fuga. ¶ Ivi è Romena
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1321
leggero ¶ ch'i' potessi in cent' anni andare un
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1321
dierno - », ¶ rispuose, «quando piovvi in questo greppo, ¶ e non
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1321
nemici di suo donno in mano, ¶ e fé sì
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1321
i Malebranche un poco in cesso, ¶ sì ch'ei
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1321
vendette; ¶ e io, seggendo in questo loco stesso, ¶ per
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1321
piante a terra, e in un punto ¶ saltò e
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1321
per via. ¶ Vòlt' era in su la favola d
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1321
la paura e stava in dietro intento, ¶ quand' io
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1321
giù, ch'e' furon in sul colle ¶ sovresso noi
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1321
de la taglia ¶ che in Clugnì per li monaci
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1321
mettea di paglia. ¶ Oh in etterno faticoso manto! ¶ Noi
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1321
parola; ¶ poi si volsero in sé, e dicean seco
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1321
tu se' non avere in dispregio». ¶ E io a
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1321
e che pena è in voi che sì sfavilla
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1321
mi corse ¶ un, crucifisso in terra con tre pali
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1321
il socero si stenta ¶ in questa fossa, e li
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1321
colui ch'era disteso in croce ¶ tanto vilmente ne
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1321
la ruina, ¶ che giace in costa e nel fondo
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1321
è la settima bolgia.] ¶ In quella parte del giovanetto
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1321
vanno, ¶ quando la brina in su la terra assempra
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1321
batte l'anca, ¶ ritorna in casa, e qua e
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1321
mondo aver cangiata faccia ¶ in poco d'ora, e
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1321
sù montar di chiappa in chiappa. ¶ E se non
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1321
pur venimmo al fine in su la punta ¶ onde
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1321
l maestro; «ché, seggendo in piuma, ¶ in fama non
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1321
ché, seggendo in piuma, ¶ in fama non si vien
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1321
vita consuma, ¶ cotal vestigio in terra di sé lascia
170
1321
sé lascia, ¶ qual fummo in aere e in acqua
171
1321
fummo in aere e in acqua la schiuma. ¶ E
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1321
mosso. ¶ Io era vòlto in giù, ma li occhi
173
1321
appressa; ¶ erba né biado in sua vita non pasce
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1321
Toscana, ¶ poco tempo è, in questa gola fiera. ¶ Vita
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1321
quel che tu chiedi; ¶ in giù son messo tanto
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1321
annunzio, e odi. ¶ Pistoia in pria d'i Neri
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1321
contr' a' fiorentini, ma in prima sgrida contro a
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1321
le squadro!». ¶ Da indi in qua mi fuor le
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1321
scuri ¶ non vidi spirto in Dio tanto superbo, ¶ non
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1321
Com' io tenea levate in lor le ciglia, ¶ e
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1321
apparver due figure miste ¶ in una faccia, ov' eran
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1321
Ovidio, ¶ ché se quello in serpente e quella in
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1321
in serpente e quella in fonte ¶ converte poetando, io
184
1321
l serpente la coda in forca fesse, ¶ e 'l
185
1321
di troppa matera ch'in là venne ¶ uscir li
186
1321
ciò che non corse in dietro e si ritenne
187
1321
danno frodolenti consigli; e in prima sgrida contro a
188
1321
predice del futuro e in persona d'Ulisse e
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1321
ven vergogna, ¶ e tu in grande orranza non ne
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1321
sola, ¶ sì come nuvoletta, in sù salire: ¶ tal si
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1321
duca tempo e loco, ¶ in questa forma lui parlare
192
1321
allegrammo, e tosto tornò in pianto; ¶ ché de la
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1321
in acqua e parte in terra, ¶ e come là
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1321
sua coda guizzava, ¶ torcendo in sù la venenosa forca
195
1321
e diece passi femmo in su lo stremo, ¶ per
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1321
poco più oltre veggio in su la rena ¶ gente
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1321
riguardando tra lor vegno, ¶ in una borsa gialla vidi
198
1321
disse: «Che fai tu in questa fossa? ¶ Or te
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1321
avea 'mmonito, ¶ torna'mi in dietro da l'anime
200
1321
forte. ¶ I' m'assettai in su quelle spallacce; ¶ sì
201
1321
navicella esce di loco ¶ in dietro in dietro, sì
202
1321
di loco ¶ in dietro in dietro, sì quindi si
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1321
e lusinghieri, ove dinomina in questa setta messer Venedico
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1321
loro pene.] ¶ Luogo è in inferno detto Malebolge, ¶ tutto
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1321
dura, ¶ e ha distinto in dieci valli il fondo
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1321
i tronca e raccogli. ¶ In questo luogo, de la
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1321
i peccatori; ¶ dal mezzo in qua ci venien verso
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1321
andava, li occhi miei in uno ¶ furo scontrati; e
209
1321
e assentio ch'alquanto in dietro gissi. ¶ E quel
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1321
che feggia ¶ lo viso in te di quest' altri
211
1321
fosso ¶ vidi gente attuffata in uno sterco ¶ che da
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1321
accoscia e ora è in piedi stante. ¶ Taïde è
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1321
sgrida contra li simoniachi in persona di Simone Mago
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1321
montati de lo scoglio in quella parte ¶ ch'a
215
1321
l'arte ¶ che mostri in cielo, in terra e
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1321
che mostri in cielo, in terra e nel mal
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1321
si tace». ¶ Allor venimmo in su l'argine quarto
218
1321
e qui me misi in borsa. ¶ Di sotto al
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1321
tesoro volle ¶ Nostro Segnore in prima da san Pietro
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1321
ei ponesse le chiavi in sua balìa? ¶ Certo non
221
1321
ne la quarta bolgia, in persona di Michele di
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1321
che fanno le letane in questo mondo. ¶ Come 'l
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1321
l viso mi scese in lor più basso, ¶ mirabilmente
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1321
tornato 'l volto, ¶ e in dietro venir li convenia
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1321
lo mondo gio. ¶ Suso in Italia bella giace un
226
1321
a Governol, dove cade in Po. ¶ Non molto ha
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1321
gota ¶ porge la barba in su le spalle brune
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1321
l punto con Calcanta ¶ in Aulide a tagliar la
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1321
l'alta mia tragedìa in alcun loco: ¶ ben lo
230
1321
opera.] ¶ Così di ponte in ponte, altro parlando ¶ che
231
1321
ché navicar non ponno - in quella vece ¶ chi fa
232
1321
lei, ma non vedëa in essa ¶ mai che le
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1321
lor vassalli ¶ fanno attuffare in mezzo la caldaia ¶ la
234
1321
e com' el giunse in su la ripa sesta
235
1321
un con l'altro, «in sul groppone?». ¶ E rispondien
236
1321
la sagacitade de' barattieri in persona d'uno navarrese
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1321
chiesa ¶ coi santi, e in taverna coi ghiottoni. ¶ Pur
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1321
l dosso ¶ e nascondea in men che non balena
239
1321
ch'io rendo ragione in questo caldo». ¶ E Cirïatto
240
1321
braccia ¶ e disse: «State in là, mentr' io lo
241
1321
la ripa ed essa, in traccia ¶ corrien centauri, armati
242
1321
cocca ¶ fece la barba in dietro a le mascelle
243
1321
e che porti costui in su la groppa, ¶ ché
244
1321
vada». ¶ Chirón si volse in su la destra poppa
245
1321
sola, ¶ dicendo: «Colui fesse in grembo a Dio ¶ lo
246
1321
Attila che fu flagello in terra, ¶ e Pirro e
247
1321
Pirro e Sesto; e in etterno munge ¶ le lagrime
248
1321
gran ventre; ¶ fanno lamenti in su li alberi strani
249
1321
mia rima, ¶ non averebbe in te la man distesa
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1321
che ' lieti onor tornaro in tristi lutti. ¶ L'animo
251
1321
l'anima si lega ¶ in questi nocchi; e dinne
252
1321
si convertì quel vento in cotal voce: ¶ «Brievemente sarà
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1321
la settima foce. ¶ Cade in la selva, e non
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1321
gran di spelta. ¶ Surge in vermena e in pianta
255
1321
Surge in vermena e in pianta silvestra: ¶ l'Arpie
256
1321
ch'uscisser di catena. ¶ In quel che s'appiattò
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1321
per le rotture sanguinenti in vano. ¶ «O Iacopo», dicea
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1321
il re Capaneo scelleratissimo in questo preditto peccato.] ¶ Poi
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1321
diversa legge. ¶ Supin giacea in terra alcuna gente, ¶ alcuna
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1321
falde, ¶ come di neve in alpe sanza vento. ¶ Quali
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1321
sanza vento. ¶ Quali Alessandro in quelle parti calde ¶ d
262
1321
a muta a muta ¶ in Mongibello a la focina
263
1321
forte udito: ¶ «O Capaneo, in ciò che non s
264
1321
ch'elli abbia ¶ Dio in disdegno, e poco par
265
1321
m'avëa il disio. ¶ «In mezzo mar siede un
266
1321
la forcata; ¶ da indi in giuso è tutto ferro
267
1321
quella grotta. ¶ Lor corso in questa valle si diroccia
268
1321
fa d'esta piova». ¶ «In tutte tue question certo
269
1321
dov' era, ¶ perch' io in dietro rivolto mi fossi
270
1321
Là sù di sopra, in la vita serena», ¶ rispuos
271
1321
io lui, «mi smarri' in una valle, ¶ avanti che
272
1321
m'apparve, tornand' ïo in quella, ¶ e reducemi a
273
1321
s'alcuna surge ancora in lor letame, ¶ in cui
274
1321
ancora in lor letame, ¶ in cui riviva la sementa
275
1321
l'umana natura posto in bando; ¶ ché 'n la
276
1321
quant' io l'abbia in grado, mentr' io vivo
277
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Lo mio maestro allora in su la gota ¶ destra
278
1321
gota ¶ destra si volse in dietro e riguardommi; ¶ poi
279
1321
corto a tanto suono. ¶ In somma sappi che tutti
280
1321
fu trasmutato d'Arno in Bacchiglione, ¶ dove lasciò li
281
1321
medesimo peccato.] ¶ Già era in loco onde s'udia
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esto loco sollo ¶ rende in dispetto noi e nostri
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Guerra ebbe nome, e in sua vita ¶ fece col
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posto son con loro in croce, ¶ Iacopo Rusticucci fui
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dismisura han generata, ¶ Fiorenza, in te, sì che tu
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sponda ¶ la gittò giuso in quell' alto burrato. ¶ «E
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venir notando una figura in suso, ¶ maravigliosa ad ogne
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burchi, ¶ che parte sono in acqua e parte in
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qui staranno come porci in brago, ¶ di sé lasciando
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vago ¶ di vederlo attuffare in questa broda ¶ prima che
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l fiorentino spirito bizzarro ¶ in sé medesmo si volvea
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rosse, ¶ come tu vedi in questo basso inferno». ¶ Noi
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far grande aggirata, ¶ venimmo in parte dove il nocchier
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vidi più di mille in su le porte ¶ da
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padre, e io rimagno in forse, ¶ che sì e
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li eretici; e dichiara in questo canto Virgilio a
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il duca mio tornare in volta, ¶ più tosto dentro
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sentenzia che non tenne. ¶ «In questo fondo de la
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la cima rovente, ¶ dove in un punto furon dritte
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smalto», ¶ dicevan tutte riguardando in giuso; ¶ «mal non vengiammo
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giuso; ¶ «mal non vengiammo in Tesëo l'assalto». ¶ «Volgiti
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gente dispetta», ¶ cominciò elli in su l'orribil soglia
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soglia, ¶ «ond' esta oltracotanza in voi s'alletta? ¶ Perché
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de li eretici, e in forma d'indovinare in
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in forma d'indovinare in persona di messer Farinata
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onesto, ¶ piacciati di restare in questo loco. ¶ La tua
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dritto: ¶ da la cintola in sù tutto 'l vedrai
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le ciglia un poco in suso; ¶ poi disse: «Fieramente
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credo che s'era in ginocchie levata. ¶ Dintorno mi
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empio ¶ incontr' a' miei in ciascuna sua legge?». ¶ Ond
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fece l'Arbia colorata in rosso, ¶ tal orazion fa
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e solve una questione.] ¶ In su l'estremità d
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facevan gran pietre rotte in cerchio, ¶ venimmo sopra più
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abisso gitta, ¶ ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio
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s'ausi un poco in prima il senso ¶ al
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tre cerchietti ¶ di grado in grado, come que' che
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ogne malizia, ch'odio in cielo acquista, ¶ ingiuria è
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forza a tre persone, ¶ in tre gironi è distinto
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pòne ¶ far forza, dico in loro e in lor
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dico in loro e in lor cose, ¶ come udirai
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schiere. ¶ Puote omo avere in sé man vïolenta ¶ e
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può l'omo usare in colui che 'n lui
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n lui fida ¶ e in quel che fidanza non
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punto ¶ de l'universo in su che Dite siede
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Dite siede, ¶ qualunque trade in etterno è consunto». ¶ E
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se Dio li ha in ira? ¶ e se non
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dubbiar m'aggrata. ¶ Ancora in dietro un poco ti
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ntende, ¶ nota, non pure in una sola parte, ¶ come
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seguace ¶ dispregia, poi ch'in altro pon la spene
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quelli che fecero forza in persona de' tiranni, e
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toro che si slaccia in quella ¶ c'ha ricevuto
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più volte il mondo in caòsso converso; ¶ e in
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in caòsso converso; ¶ e in quel punto questa vecchia
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la riviera del sangue in la qual bolle ¶ qual
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qual che per vïolenza in altrui noccia». ¶ Oh cieca
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vidi un'ampia fossa in arco torta, ¶ come quella
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il cor compunto, ¶ guardai in alto e vidi le
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Mentre ch'i' rovinava in basso loco, ¶ dinanzi a
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per me si vegna. ¶ In tutte parti impera e
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questo libro solamente, e in questo canto tratta l
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li animai che sono in terra ¶ da le fatiche
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piana, ¶ con angelica voce, in sua favella: ¶ "O anima
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lo scender qua giuso in questo centro ¶ de l
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frange. ¶ Questa chiese Lucia in suo dimando ¶ e disse
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si drizzan tutti aperti in loro stelo, ¶ tal mi
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demonio Caron li trae in sua nave e come
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qual s'aggira ¶ sempre in quell' aura sanza tempo
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ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo
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la tema si volve in disio. ¶ Quinci non passa
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che sanza speme vivemo in disio». ¶ Gran duol mi
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rispuose: «Io era nuovo in questo stato, ¶ quando ci
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ch'io non discernessi in parte ¶ ch'orrevol gente
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tua vita, ¶ grazïa acquista in ciel che sì li
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colui con quella spada in mano, ¶ che vien dinanzi
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con questi savi: ¶ giugnemmo in prato di fresca verdura
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l'un de' canti, ¶ in loco aperto, luminoso e
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magni, ¶ che del vedere in me stesso m'essalto
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e Corniglia; ¶ e solo, in parte, vidi 'l Saladino
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meno. ¶ La sesta compagnia in due si scema: ¶ per
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che trema. ¶ E vegno in parte ove non è
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mi percuote. ¶ Io venni in loco d'ogne luce
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cantando lor lai, ¶ faccendo in aere di sé lunga
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che libito fé licito in sua legge, ¶ per tòrre
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per tòrre il biasmo in che era condotta. ¶ Ell
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la gola, e massimamente in persona d'un fiorentino
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un fiorentino chiamato Ciacco; in confusione di tutt'i
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dimonio Cerbero e narra in forma di predicere più
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sacco, ¶ seco mi tenne in la vita serena. ¶ Voi
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diritti occhi torse allora in biechi; ¶ guardommi un poco
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figura, ¶ udirà quel ch'in etterno rimbomba». ¶ Sì trapassammo
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che questa gente maladetta ¶ in vera perfezion già mai
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si frange con quella in cui s'intoppa, ¶ così
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sì de la mente in la vita primaia, ¶ che
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e papi e cardinali, ¶ in cui usa avarizia il
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or li fa bruni. ¶ In etterno verranno a li
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ben vani ¶ di gente in gente e d'uno
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gente e d'uno in altro sangue, ¶ oltre la
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che è occulto come in erba l'angue. ¶ Vostro
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ch'è tanto posta in croce ¶ pur da color
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che persa; ¶ e noi, in compagnia de l'onde
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per una via diversa. ¶ In la palude va c
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inteso, ¶ vidi genti fangose in quel pantano, ¶ ignude tutte
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de l'ira, massimamente in persona d'uno cavaliere
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l'acqua verso noi in quella, ¶ sotto 'l governo
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universo penetra, e risplende ¶ in una parte più e
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voglie, ¶ che parturir letizia in su la lieta ¶ delfica
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parte nera, ¶ quando Beatrice in sul sinistro fianco ¶ vidi
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del primo e risalire in suso, ¶ pur come pelegrin
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occhi stava; e io in lei ¶ le luci fissi
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che 'l fé consorto in mar de li altri
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scosso. ¶ Tu non se' in terra, sì come tu
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permotore; ¶ questi la terra in sé stringe e aduna
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ciò che scocca drizza in segno lieto. ¶ Vero è
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di piegar, così pinta, in altra parte; ¶ e sì
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ad imo. ¶ Maraviglia sarebbe in te se, privo ¶ d
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com' a terra quïete in foco vivo». ¶ Quinci rivolse
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l'ombra ch'appare in essa; e qui comincia
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O voi che siete in piccioletta barca, ¶ desiderosi d
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liti: ¶ non vi mettete in pelago, ché forse, ¶ perdendo
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l ciel vedete. ¶ Beatrice in suso, e io in
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in suso, e io in lei guardava; ¶ e forse
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lei guardava; ¶ e forse in tanto in quanto un
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e forse in tanto in quanto un quadrel posa
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bella, ¶ «Drizza la mente in Dio grata», mi disse
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esser convien se corpo in corpo repe, ¶ accender ne
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di veder quella essenza in che si vede ¶ come
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corpo, che là giuso in terra ¶ fan di Cain
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una sola virtù sarebbe in tutti, ¶ più e men
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dimandi, o d'oltre in parte ¶ fora di sua
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trasparere ¶ lo lume come in altro raro ingesto. ¶ Questo
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lo raggio più che in altre parti, ¶ per esser
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vedi omai, di grado in grado, ¶ che di sù
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qual, sì come vita in voi, si lega. ¶ Per
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certi spiriti che appariro in esso; e solve qui
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li spiriti che sono in cielo di sotto vorrebbero
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debili sì, che perla in bianca fronte ¶ non vien
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altri beati, ¶ beata sono in la spera più tarda
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nostri voti, e vòti in alcun canto». ¶ Ond' io
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che vedrai non capere in questi giri, ¶ s'essere
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questi giri, ¶ s'essere in carità è qui necesse
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noi sem di soglia in soglia ¶ per questo regno
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allor come ogne dove ¶ in cielo è paradiso, etsi
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IV ¶ [Canto IV, dove in quello medesimo cielo due
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non Maria, ¶ non hanno in altro cielo i loro
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e 'l biasmo, forse ¶ in alcun vero suo arco
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fa come natura face in foco, ¶ se mille volte
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intero, ¶ come tenne Lorenzo in su la grada, ¶ e
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al danno; ¶ ma consentevi in tanto in quanto teme
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ma consentevi in tanto in quanto teme, ¶ se si
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se si ritrae, cadere in più affanno. ¶ Però, quando
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ver deriva; ¶ tal puose in pace uno e altro
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vero si spazia. ¶ Posasi in esso, come fera in
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abito dispari, ¶ ma pari in atto e onesto e
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paura. ¶ Poi vidi quattro in umile paruta; ¶ e di
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revestita voce alleluiando, ¶ cotali in su la divina basterna
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angeliche saliva ¶ e ricadeva in giù dentro e di
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spada». ¶ Quasi ammiraglio che in poppa e in prora
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che in poppa e in prora ¶ viene a veder
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ben far l'incora; ¶ in su la sponda del
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chiaro fonte; ¶ ma veggendomi in esso, i trassi a
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angeli cantaro ¶ di sùbito 'In te, Domine, speravi'; ¶ ma
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venti schiavi, ¶ poi, liquefatta, in sé stessa trapela, ¶ pur
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petto. ¶ Ella, pur ferma in su la detta coscia
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abito destro ¶ fatto averebbe in lui mirabil prova. ¶ Ma
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lui, ¶ meco il menava in dritta parte vòlto. ¶ Sì
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vòlto. ¶ Sì tosto come in su la soglia fui
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con le quali e in sogno e altrimenti ¶ lo
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ché le memorie triste ¶ in te non sono ancor
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l'accusa del peccato, in nostra corte ¶ rivolge sé
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ascolta: ¶ sì udirai come in contraria parte ¶ mover dovieti
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quanto le belle membra in ch'io ¶ rinchiusa fui
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dovea gravar le penne in giuso, ¶ ad aspettar più
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sicure, ¶ vider Beatrice volta in su la fiera ¶ ch
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è sola una persona in due nature. ¶ Sotto 'l
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grifone stavan saldi. ¶ Come in lo specchio il sol
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quando vedea la cosa in sé star queta, ¶ e
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di Parnaso, o bevve in sua cisterna, ¶ che non
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li miracoli che vide in quel luogo, e come
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prima che possa tutta in sé mutarsi; ¶ quella milizia
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un'angelica nota. ¶ Forse in tre voli tanto spazio
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e d'altra fronda in ciascun ramo. ¶ La coma
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fiume pria. ¶ E tutto in dubbio dissi: «Ov' è
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la fronda ¶ nova sedere in su la sua radice
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avea chiuso. ¶ Sola sedeasi in su la terra vera
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a la biforme fera. ¶ In cerchio le facevan di
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ninfe, con quei lumi in mano ¶ che son sicuri
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Cristo è romano. ¶ Però, in pro del mondo che
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el piegò come nave in fortuna, ¶ vinta da l
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donna mia la volse in tanta futa ¶ quanto sofferser
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rota e 'l temo, in tanto ¶ che più tiene
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l temo e una in ciascun canto. ¶ Le prime
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fue. ¶ Sicura, quasi rocca in alto monte, ¶ seder sovresso
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di dir, levata dritta in pè, ¶ rispuose, colorata come
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lo decimo suo passo in terra posto, ¶ quando con
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santa. ¶ Per morder quella, in pena e in disio
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quella, in pena e in disio ¶ cinquemilia anni e
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colui che 'l morso in sé punio. ¶ Dorme lo
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scrivere, i' pur cantere' in parte ¶ lo dolce ber
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pars Comedie Dantis Alagherii ¶ in qua tractatum est de
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de' santi, e dividesi in nove parti. Canto primo
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che ciascun' ombra fece in sua paruta; ¶ ma poi
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come bestie l'appetito, ¶ in obbrobrio di noi, per
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né, per lo foco, in là più m'appressai
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quel ch'i' odo, in me, e tanto chiaro
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di Guittone, ¶ di grido in grido pur lui dando
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che apparve a Dante in sogno, o come pervennero
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Libra, ¶ e l'onde in Gange da nona rïarse
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de la fiamma stava in su la riva, ¶ e
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cantava 'Beati mundo corde!' ¶ in voce assai più che
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sante, il foco: intrate in esso, ¶ e al cantar
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la fossa è messo. ¶ In su le man commesse
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giù ogne temenza; ¶ volgiti in qua e vieni: entra
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aperse il ciglio ¶ Piramo in su la morte, e
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Sì com' fui dentro, in un bogliente vetro ¶ gittato
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ruminando e sì mirando in quelle, ¶ mi prese il
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ardente, ¶ giovane e bella in sogno mi parea ¶ donna
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de' mortali, ¶ oggi porrà in pace le tue fami
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fu corsa e fummo in su 'l grado superno
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su 'l grado superno, ¶ in me ficcò Virgilio li
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figlio; e se' venuto in parte ¶ dov' io per