Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

stato abbattuto dall’esercito in un conflitto a fuoco

Santillan. ¶ Alba Rosa tornò in Argentina nell’agosto del

di ricominciare a vivere in un paese zuppo di

fino al ’94. Adesso sono in pensione e posso dedicarmi

de Mayo ¶ Quel giovedì in Plaza de Mayo c

fine inverno. La polizia in tenuta antisommossa era attestata

dal lavoro. Tutti noi, in realtà, eravamo presenze di

disegni di fazzoletti bianchi. In quella piazza l’Argentina

figli scomparsi li rendeva in qualche modo presenti. Fu

il mondo per parlare in Plaza de Mayo: qualcuno

la necessità di contrastare in tutto il mondo il

perché dicevano di agire in suo nome». La terza

nome». La terza ricordò: «In confessione feci il nome

visto mia figlia partorire in ospedale e che mi

mentre l’ennesimo giovedì in Plaza de Mayo volgeva

piaciuto conoscerla. Non vedendola in giro iniziai a battere

María Esther e viveva in una casa piena di

riflettei a voce alta. In lei infatti traspariva una

momento non avevo notato in nessun altro. ¶ «Hai ragione

sul pane. ¶ «Oggi eri in Plaza de Mayo per

che si sono trasformate in un soggetto politico forte

politico forte e autonomo, in una forza morale rispettata

una forza morale rispettata in tutto il mondo... al

con questa posizione» intervenni. ¶ «In realtà la questione è

mediare con il governo in cambio di tutta la

giustizia può realizzarsi solo in una Argentina profondamente trasformata

causa dei desaparecidos». ¶ «Vengono in tanti qui a Buenos

dimentica. Ma il problema in realtà è un altro

comodo a molti, soprattutto in Europa, e adesso tutti

orrore dopo il golpe in Cile e la morte

nelle tasche di alcuni, in acquisti di armi e

i loro peggiori nemici. In cambio non hanno ricevuto

violazione dei diritti umani in Argentina fu Jimmy Carter

mondo sapeva cosa succedeva in Argentina, ma pur di

gruppo di prigionieri spariva in fondo al mare o

fondo al mare o in fosse comuni». ¶ Colse il

decisero di fare pulizia in quelli più conosciuti eliminando

tutti i prigionieri, e in molti casi distruggendo gli

quello fu il periodo in cui venne eliminato il

umanità non vanno mai in prescrizione e perché l

QUATTORDICESIMO ¶ Hijos ¶ Quando arrivai in calle Riobamba, Carlos Pisoni

molti dei ragazzi visti in piazza erano andati via

a tanti giovani che in Italia incontravo nei centri

Elena la vedevo sempre. In realtà era mia nonna

dopo, mia zia attaccò in camera mia una fotografia

mamma con un bambino in braccio; non ero io

intendo. Infatti il giorno in cui sono arrivato, il

loro arrabbiatissima». ¶ Era nata in esilio, in Perù, dove

avrò preso a calci in culo gli assassini di

lo sguardo e piantarlo in quello dell’autista. «Solo

il tuo da portare in giro» conclusi in tono

portare in giro» conclusi in tono ammiccante. ¶ Guidò piano

ammiccante. ¶ Guidò piano e in silenzio fino a una

di lavoro sindacale possibile in quel clima di terrore

avevo paura di mettere in pericolo la mia famiglia

accampando scuse di lavori in casa, chiese ospitalità a

Viveva con la moglie, in un grande appartamento, al

nulla». ¶ Rimanemmo a lungo in silenzio. Anche Santiago ricacciò

la mia guida turistica in un cestino avevo fatto

un cestino avevo fatto in tempo a leggere che

intellettuali e degli artisti. In una delle sue sale

fronte al minuscolo palco, in uno spazietto ricavato tra

con i capelli raccolti in uno chignon perfetto a

frase, temendo di avventurarmi in un discorso troppo sudamericano

stanco di aspettare inutilmente. ¶ In quel momento si aprì

nonno nella Pampa e in Patagonia, di nuovo a

silenzio sulla vita vissuta in Sudamerica perché nessun figlio

gesto. Fino al giorno in cui convince suo cugino

d’Arzignano, a emigrare in America per sfuggire alle

vissuto abbastanza a lungo in Centroamerica per sapere che

lei si era rifugiata in provincia. Scoprirono il suo

Daniel Aldo Manzotti viveva in calle Carasco al numero

Cipollina e Arrigone. ¶ «Domani, in Plaza de Mayo, incontrerai

di medicina, stava mangiando in pizzeria con un’amica

dal locale. Accadde tutto in pochi attimi. E di

per l’ultima volta in un commissariato del quartiere

entrata del suo studio in calle Viamonte numero milletrecentocinquantacinque

qualche parte nella capitale. In cuor suo si convinse

María Cristina Da Re in calle Riglos trecentosessantanove. Unica

aria colta da insegnante in pensione. Due medagliette rettangolari

non facesse tante difficoltà...». ¶ «In che senso?». ¶ «I miei

erano di Castellana Grotte in provincia di Bari. Vennero

di Bari. Vennero qui in Argentina e, come moltissimi

ne sa così poco in Italia?». Alzai le spalle

affrettò ad aggiungere: «Proprio in questi giorni è in

in questi giorni è in atto una mobilitazione internazionale

l’archiviazione dell’inchiesta in Italia... C’è un

Ci siamo appena conosciuti...». ¶ «In Francia c’è già

speranza di ottenere giustizia in Italia si sarebbe rivelata

Non sono mai stata in Italia» disse dopo un

un po’. «Quand’ero in esilio sono sempre rimasta

esilio sono sempre rimasta in Spagna, non abbiamo mai

del mattino. Lei stette in carcere quindici giorni, lui

insegnare fino al giorno in cui suo cugino aprì

e poi si rifugiarono in Uruguay, dove Ferraro iniziò

Ferraro iniziò a insegnare in un collegio religioso. Ma

ero già molto conosciuta in Argentina come Abuela de

altri due si trovano in esilio, adesso me ne

a casa. ¶ Guido Miguel, in Spagna, aderì al movimento

Montonero, poi si stabilì in Nicaragua per seguire un

del ’79 era tornata clandestinamente in Argentina con il marito

che spedivamo venivano rispedite in Argentina dall’organizzazione e

tensione di saperli qui in Argentina, in pericolo ogni

saperli qui in Argentina, in pericolo ogni momento della

ci contattarono, dandoci appuntamento in un ristorante di Buenos

contro una feroce dittatura in un Paese che era

la prima volta guardavo in faccia gli uomini di

lì come bestie feroci in attesa che noi ci

seppellire i loro cadaveri in tombe anonime. E per

difendere i diritti umani in Argentina. ¶ «In questo momento

diritti umani in Argentina. ¶ «In questo momento» dissi a

voce molto alta, udibile in tutto il locale, «io

la bocca aperta. Uscimmo in gruppo tenendoci per mano

precedevano e ci seguivano, in attesa di ordini. Da

Era arrivato il tempo in cui non potevano più

ma, economicamente, aveva messo in ginocchio l’Argentina. Nonostante

che lasciarono l’amaro in bocca a chi aveva

Claudia e Remo lavorano in una struttura governativa che

associazione e siamo ancora in piena attività. ¶ Entrai in

in piena attività. ¶ Entrai in contatto con il movimento

eravamo costrette ad agire in clandestinità. Anche se eravamo

la riunione si teneva in un’abitazione privata entravamo

fiori” i bambini desaparecidos... ¶ In poco tempo diventammo abili

lucida ed essere così in grado di aiutare se

l’impotenza avevano trasformato in relitti umani, che vivevano

umani, che vivevano parlando in silenzio, piangendo in silenzio

parlando in silenzio, piangendo in silenzio, cercando bambini senza

erano stati barbaramente assassinati. ¶ “In fondo” come ci disse

crescono i bambini hanno in genere pagato forti cifre

che significa che sono in grado di mantenerli. Quantomeno

iniziò con i giovedì in Plaza de Mayo, con

passo. Poi bisognava ricorrere in tribunale e spesso i

a strutturare l’associazione in cinque settori: investigativo, informatico

Oggi l’associazione è in continuo sviluppo, si occupa

si occupa dell’infanzia in generale e non più

abbastanza coraggio per testimoniare in tribunale. Ha visto in

in tribunale. Ha visto in faccia e riconosciuto il

sequestrato il ventiduenne studente in medicina di origine italiana

visto la notte stessa in una caserma dell’esercito

condividerne il destino fino in fondo. È un passato

annuì serio e rimise in moto l’autobus. Una

meta soprattutto di signore in vena di chiacchiere. ¶ «Li

dopo vent’anni, e in quella città dove ogni

aveva scritto una frase in memoria della mia parente

oggetti in cuoio e in argento. Comprai un paio

da così tanto tempo in Sudamerica da confondere ormai

Guglielmo” pensai, e corsi in cerca di un taxi

il nonno ha preso in prestito le sue gambe

opportunità di quella scelta in un Paese che non

era appena sposata e in attesa del primo figlio

ne arrestavano uno, cadevano in venti. ¶ Il sedici settembre

genero, María Claudia Falcone, in quella che più tardi

Buenos Aires. Fecero appena in tempo. La loro casa

uomini che ci fissavano in silenzio. ¶ Il primo agosto

stata individuata, aveva chiesto in prestito al padre il

del negozio per trasferirsi in un luogo più sicuro

dissi, rimase a lungo in silenzio, incapace di reagire

intermediario che mi mettesse in contatto con i sequestratori

parte a Buenos Aires in attesa del momento giusto

volte dal generale Camps in persona. L’ufficiale, pur

che tutti vivano bene in Argentina». Si era nascosto

Argentina». Si era nascosto in quella casa dopo che

dopo che una patota, in novembre, gli aveva ammazzato

riuscì finalmente a rifugiarsi in Paraguay con Jorge. Laura

venimmo a sapere che in una pasticceria di Buenos

stava bevendo un caffè in compagnia di un giovane

di torture. Tennero Laura in vita solo perché era

informò che Laurita stava in uno dei campi clandestini

disposizione della repressione legale. ¶ In una ventina di giorni

soffriva molto. Era stato in un campo clandestino, aveva

ricevette con una pistola in bella mostra sulla scrivania

e lui mi rispose in modo tale che credetti

fratelli di due Montoneros. ¶ In aprile una signora visibilmente

scarpine e li riponevo in un baule. Decisi anche

Decisi anche di andare in pensione per potermi dedicare

nipotino ci fosse affidato in breve tempo. Pensavamo anche

suo figlio ad aspettarla. In fondo lei non aveva

non aveva mai preso in mano un’arma, nei

istanza di habeas corpus in tribunale al giudice Russo

marito riuscì a entrare in contatto con un personaggio

questa mattina» ci informò in tono piatto, «sua figlia

Come faceva ad andarsene in giro in automobile?». Poi

ad andarsene in giro in automobile?». Poi, pensai al

Se volete la metto in una cassa e ve

sacchi. Io li metto in vere casse di legno

stordita con un’iniezione. In caso contrario ero sicura

terra. ¶ Nel 1980 mi recai in Brasile con una delegazione

regalo” del generale Bignone, in nome della mia vecchia

volutamente la pratica, temendo in qualche modo di mettersi

deciso invece di autoesiliarsi in Brasile. Ma i militari

a raggiungere la sorella in Europa. Con me e

voli della morte) diretto in Patagonia. ¶ Per una settimana

sul primo aereo diretto in Svizzera. ¶ Amalia María Larralde

di assistere la partoriente in una cella piccola, buia

per la propria sorte, in particolare per le torture

base, con il bambino in braccio. Con tutta probabilità

compirò settantasette anni». ¶ Scesi in strada e respirai a

Buenos Aires. Mi infilai in una pizzeria poco distante

giurava di essersi disintossicato in Svizzera, attesi che registrasse

aggettivi che mi venivano in mente. «Storie che non

donna sulla cinquantina, sedute in prossimità della porta sul

trasformai nuovamente Buenos Aires in una pellicola che scorreva

Il colectivo si infilò in una calle particolarmente stretta

lasciandoli lì, immobili e in silenzio, a incastrare quel

incastrare quel tassello mancante in un’altra complicata e

un’altra patota sequestrava, in un negozio dell’elegante

li vide portare via, in manette e incappucciati. Fu

nata nel ’54, aveva studiato in un noto istituto religioso

invece, era del ’52, laureato in filosofia, lavorava al Banco

articoli per la casa in cui lavorava per pagarsi

era deceduta sulla barella, in attesa di essere visitata

del settore alimentare. Macellerie in particolare. I golpisti avevano

e solidale, la indirizzò in una clinica dove era

suo nipote. ¶ La chiamarono in carcere, dove incontrò la

subito l’impressione che in realtà si trattasse di

di ossa. Lei prese in mano il teschio pieno

Poi si fece serio in volto: «Questo è l

qui subivano la trasformazione in desaparecidos» aggiunse, prendendo l

federale a Buenos Aires, in stretta collaborazione con l

Alla fine della dittatura in tutto il Paese se

lavanderie per le guardie. In questi locali venivano impiegati

sempre a capo chino, in silenzio, incappucciati e ammanettati

compito era di mantenere in vita il più a

submarino: la testa infilata in un bidone pieno di

El cubo: immersioni alternate in vasche di acqua ghiacciata

escrementi perché si infettassero. ¶ In un altro campo, un

campo, un torturatore esperto in arti marziali, soprannominato Kung

morire, venivano scelti, incatenati in fila, caricati sui camion

campi di sterminio nazisti, in scala minore» commentai. ¶ «Esattamente

camini e dovettero arrangiarsi in vari modi: gettando i

trenta e facendoli saltare in aria con la dinamite

con la dinamite, dandoli in pasto ai maiali, bruciandoli

pasto ai maiali, bruciandoli in fosse profonde, oppure seppellendoli

fosse profonde, oppure seppellendoli in fosse comuni nei cimiteri

oggetti provenienti dalle razzie, in alcuni campi vennero allestite

ufficiale come proprio “erede”. ¶ In più occasioni i grandi

Miguel Bru» aggiunse, mettendo in moto l’autobus per

torturato, ucciso e buttato in un canale con un

fine della dittatura» Mise in folle e si girò

a vendere piccoli oggetti in cuoio e in argento

sarebbe venuta. Era impegnata in una conferenza stampa nella

di minuti dopo entravo in una stanza piena di

Madri e le Nonne in Plaza de Mayo, per

polizia di trasformare Esquivel in un terrorista, per poterlo

La conferenza si tramutò in un dibattito. Stanco di

prima volta che andai in Plaza de Mayo le

convinti che si trovasse in carcere. In fondo era

si trovasse in carcere. In fondo era così giovane

nulla che potesse mettere in pericolo la sua vita

o si sono chiusi in se stessi cercando di

hanno deciso di scendere in piazza, di lottare unite

Augustina». ¶ CAPITOLO SETTIMO ¶ Arturo ¶ In che senso, “forse” siamo

e si era rifugiato in Argentina stabilendosi nella città

sussurrai incredulo. ¶ Mi strinse in un abbraccio rapido ma

due mesi e tenuta in vita fino al parto

Non sapevo che dire. In quel momento il mio

di Augustina e Margarita. In realtà il primo pensiero

motivo del mio viaggio in Argentina. Iniziai precipitosamente ad

resto me lo racconti in taxi, devo tornare immediatamente

Ho una riunione importante». ¶ In realtà non riuscimmo a

quali parlava fittamente. Tornati in avenida Corrientes, Estela mi

alle persone che incontrammo in quel dedalo di stanze

da Carlos Gardel» attaccai in tono esageratamente discorsivo. ¶ «Quello

pochi. Mi sono occupato in generale di figli di

giorno era di passaggio, in visita alle Nonne. Da

lavorava a Río Negro, in Patagonia, ma era nato

dittatura. Mi sono laureato in un periodo in cui

laureato in un periodo in cui all’università gli

dolore e la solitudine, in maggioranza casalinghe. La loro

e della società argentina in generale...». ¶ «Le madri e

fastidio dalla gente» continuò in tono confidenziale, dopo essersi

dei militari... e sono in troppi quelli che non

vagò per la stanza in cerca di qualcosa. Da

mobile prese una cornice in argento. Conteneva due foto

vennero sequestrati, venne data in affidamento a una donna

lato la gente spariva in modo misterioso - questo serviva

un tessuto sociale potenzialmente in grado di opporsi alla

mi invitò a seguirlo in cucina. Parlare gli aveva

copertura agli assassini. Agivano in gruppi perfettamente organizzati e

si premurava di tenerla in vita fino al parto

il parto la portarono in una strada deserta e

se alla nuca o in faccia. Sicuramente il secondo

argentino. Arturo mi osservava in silenzio. «Devo ancora “elaborare

però di essere arrivato in Argentina con vent’anni

dell’associazione». ¶ Mi alzai in piedi per stringerle la

anni era già laureata in Biologia e le mancavano

quattro esami per laurearsi in medicina» continuò orgogliosa. «Già

istanza di habeas corpus in tribunale, visitò tutti gli

Anni di febbrile militanza in una terra ostile, solidarietà

il nonno a tornare in Italia. ¶ «Mi rendo conto

un granché per sperare in un esito positivo delle

molto più a nord... In Messico per l’esattezza

la possibilità di venire in Argentina per cercare di

l’orologio e avventurandomi in un rapido calcolo di

anni il giorno prima, in bocca sentivo ancora sapore

una vecchia storia» sentenziò in tono solenne. «Si sa

nulla della sua vita in Argentina». ¶ «Cosa dovrei fare

dovrei fare, allora? Tornarmene in Italia?». ¶ Puntò l’indice

contadini su al nord». ¶ In camera stappai un altro

avevo scelto di rileggere in quel viaggio: Ai soli

su un enorme manifesto. In alto una scritta: BUSCAMOS

piccole foto, accuratamente ordinate in file orizzontali e verticali

sogni. Prima di arrivare in Argentina l’avevo dimenticato

sovversivi erano stati sorpresi in un’abitazione di San

due ragazzi erano fuggiti in Brasile. Il silenzio durò

tombe erano state localizzate in una sezione abbandonata, tra

Trovarono solo macerie e, in mezzo, un giocattolo arrugginito

alla piccola Matilde appartenevano in realtà a un piede

alti da poterne ricavare in diversi punti dei soppalchi

un tipo che passava in quel momento e gli

sospirando. Cercò un dossier in uno scaffale e lo

parenti dei genitori, perfettamente in grado di accudirlo». ¶ «Come

a posto si infilò in una stanza, sedendosi davanti

intanto, di nascosto, davano in adozione alle famiglie dei

respira un’aria strana». ¶ «In che senso?» chiese, scoccandomi

mi sembra ci siano in vista svolte storiche...». ¶ «Continuiamo

si occupa dell’infanzia in generale e da questo

sopravviverà anche alle Nonne. In Sudamerica i bambini vivono

Mio figlio è nato in un campo di concentramento

nella località di Florida, in provincia di Buenos Aires

cella il giorno seguente. ¶ In quel periodo, Madariaga era

denunciarono, ma lui fuggì in Paraguay, rifugio di golpisti

Paraguay, rifugio di golpisti in disgrazia e di ex

cenno di seguirlo. Entrammo in una stanza dove una

disperata che non era in grado di mantenerlo. ¶ Qualche

di esserlo, di presentarsi in avenida Corrientes per essere

lei, incinta e indifesa, in mano alla soldataglia, doveva

la prima bambina, nata in un campo clandestino, che

la madre. La gettarono in strada scalza e con

la ragazza. La trovai in cucina, intenta a prepararsi

Poi sorrise e continuò in tono più dolce: «La

poliziotto, tale Madrid, teneva in casa una bambina, figlia

poliziotti e sulla bambina. In una serie di incontri

che Viviana Nancy era in realtà Elena Gallinari. Il

ho detto di andarsene; in mio aiuto è arrivata

mi alzai. ¶ «Il giorno in cui l’ho conosciuta

coraggio e mi avviai in direzione del palazzo. ¶ A

avevo comperato poco prima in un frequentato negozio del

si mise a lavorare in una fabbrica di sogni

rosso e levigato ¶ ma in programma erano cubi con

di nuovo anni dopo in Svizzera. Ripetei la frase

ancora. Ogni tanto tornava in Europa a raschiare il

generazione. Diceva che andava in un posto e invece

febbricitante e col colpo in canna. ¶ L’ultima volta

la testa. «Ora vivo in un’isola con una

la sua canzone preferita. In particolare le piaceva la

quarantasei secondi. ¶ Fango arrivò in America lo beccarono all

solamente». ¶ Quando avevo ricevuto in Argentina il messaggio di

Ce la faccio” pensai. In realtà se mi beccavano

Da anni, di cimitero in cimitero, risaliva il Cile

cerca qualcuno?». ¶ «Señor» disse in tono paziente, «forse è

gli esuli argentini. Voci in una babele di orrori

un professionista nel barcamenarmi in storie troppo grandi per

una generazione sconfitta e in fuga. Poi, era rimasto

da vecchie cicatrici. ¶ Salii in camera ma rimasi incollato

un giro» mi informò in tono paterno. Prese dalle

guida e la buttò in un cestino. «Questa non

dei neon si fusero in un’unica lunga scia

nel ’58. Si era diplomato in chimica in un istituto

era diplomato in chimica in un istituto tecnico e

istituto tecnico e lavorava in una fabbrica di cuscinetti

parto. Viveva a Merlo, in provincia, con Pablo Torres

contro le finestre. Rimase in piedi solo una parete

dell’esercito. Le risero in faccia, le dissero che

suoi figli erano fuggiti in Europa, la chiamarono loca

che tutti la prendevano in giro si unì alle

senza nemmeno voltarsi. «Lavorava in centro come commesso alle

chiave e ci dirigemmo in calle Cabildo. Al numero

concentramento clandestino El Vesubio, in provincia, una fattoria appartenente

al Servicio Penitenciario Federal, in quel periodo sotto il

di venticinque anni. Giovedì in Plaza de Mayo vedrai

Quel nome lo pronunciai, in una frase apparentemente senza

saputo che è morto in Nicaragua» aggiunse per restringere

di lui; era stato in Vietnam con gli americani

estrasse delicatamente la foto in bianco e nero di

giovane che gli assomigliava. ¶ «In Sudamerica non puoi chiamare

su un veliero diretto in Argentina piuttosto che servire

i soldi per tornare in Italia li aveva trovati

una notte sul pavimento in terra battuta della sua

di smaltire la sbornia in una vicina pensione. Il

un baule da nave in legno di ciliegio con

nulla della sua vita in Argentina. ¶ «Fin da piccolo

eccomi qui» conclusi, prendendo in mano la fiaschetta di

ambiente delle comuni anarchiche in Argentina a fine Ottocento

Era nata in esilio, in Perù, dove i genitori

segreti, avevano dovuto riparare in Ecuador. Dopo nove anni

spostati a Panama ma, in seguito all’invasione americana

che decisero di tornare in Argentina. ¶ «Capisci?» concluse, «che

concluse, «che essendo vissuta in paesi dove la maggioranza

shock per me ritrovarmi in un paese “europeo” al

madre, l’aveva presa in braccio ed era corsa

Anch’io sono stato in esilio a Città del

aveva giocato da bambina in esilio. Ora erano grandi

di fianco per infilarsi in un ufficio. ¶ I ragazzi

come me. Di Oderzo, in provincia di Treviso, per

lo zio mi portava in macchina al porto di

Cristoforo Colombo e andarono in Italia con le borse

migliori - lavorò come impiegato in una multinazionale italiana. Militava

aiutarmi. ¶ Dovetti poi recarmi in Brasile dove viveva Silvia

di essere operata. Tornate in Argentina nell’agosto dello

anno, andammo a vivere in un’altra casa; in

in un’altra casa; in seguito all’intervento, che

io e Silvia andammo in chiesa ad ascoltare la

porta del consolato italiano. In una riunione delle Madri

parole; solo anni dopo, in Italia, venni a sapere

di Familiares a Puebla, in Messico, dove si teneva

ci illudevamo che almeno in quell’occasione ci avrebbe

confessarono di aver paura – in Italia e in Argentina

paura – in Italia e in Argentina – e di non

a lungo della repressione in Cecoslovacchia, pronunciò per la

meravigliose che ci aiutarono in tutti i modi, ma

Spadolini. Sapevamo che se in quel momento avessimo richiesto

avrebbero ritirato la firma; in quell’occasione anche noi

scegliemmo i nostri interessi: in Argentina la gente continuava

all’ONU: ci boicottava in tutti i modi. Dava

modi. Dava vite umane in cambio di grano e

italiano sostituì l’ambasciatore in Argentina e nel novembre

i quarantacinque desaparecidos nati in Italia si potesse arrivare

non sono sufficienti... ¶ Tornai in Argentina nel 1983. Alfonsín guidava

alla celebrazione del processo in Italia: è una delle

avere fame. Mi infilai in un ristorante italiano vicino

il locale semideserto arredato in stile spaghetti-western. Molti

che parlavano tra loro in uno strano miscuglio di

avenida Corrientes era ormai in pieno decadimento: i turisti

erano allontanati verso sud, in direzione del porto, dove

si chiamava Marcelo, viveva in Europa, era un attore

no?”» iniziò a parlarmi in tono concitato senza che

che lo avessi sollecitato in nessun modo. «E io

golpe ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto

altri. Poi, ti mettevano in una cella dove trovavi

memoria e mi sento in colpa». ¶ Santiago sghignazzò: «Gente

di media cilindrata, era in condizioni quasi perfette, anche

quando cominciò a sentirsi in pericolo e lui gliel

non ha voluto metterlo in pericolo con la sua

Però continuerà a sentirsi in colpa per esserne uscito

volantino che avevo letto in Plaza de Mayo. Lo

si scandalizzano delle accuse. In realtà continuano solo a

perché la Chiesa argentina in realtà credeva nella dittatura

chiese se abitava ancora in Argentina. Quando la signora

vivo, ma da adesso in poi...”. Quando la donna

avevano ritenuto opportuno impegnarsi in prima persona nella guerra

lecita qualsiasi atrocità. Addirittura in molti casi convincevano i

Episcopale, Monsignor Alfredo Tortolo, in una riunione a Porto

di collaborare, per usarli in operazioni di disinformazione sul

dittatura erano solo menzogne. In cambio gli era stata

collaboratori, per non lasciare in vita testimoni scomodi. Il

i tre vennero tramortiti; in una strada secondaria li

concentramento clandestino che “ospitò”, in novantadue mesi di attività

il limite, venivano bruciati in grandi fosse comuni al

civile della base, sequestrato in casa della madre da

per finanziare la resistenza in una banca svizzera. Accumularono

banca svizzera. Accumularono così in brevissimo tempo un’immensa

fortuna che Massera, comandante in capo della marina, intendeva

divideva le sue attività in tre settori: spionaggio, operazioni

alla storia della sovversione in Argentina, con evidente orgoglio

morire aveva collaborato lavorando in un laboratorio di falsificazione

così complesso ed efficiente in poco tempo» borbottai a

aspetto meno noto ma in realtà più importante della

cucinano un matambre delizioso... in caso ti venisse voglia

nome della pietanza, che in italiano significa “ammazza la

golpe del generale Banzer in Bolivia nel ’71, poi quelli

Moneda che trasformò Allende in un simbolo per tutti

le forze di opposizione in esilio. La chiamarono “operazione

La chiamarono “operazione Condor”. In tutto il Cono sur

cileni vennero rinvenuti cadaveri in varie località dell’Argentina

una lotta intestina. ¶ «Qui in Argentina agivano gli uomini

poi con estrema facilità in liste di eliminazione, qualche

disse: “...È chiaro che in Argentina dovranno morire tutte

interrogante” a Panama e in Florida, la strategia della

è stato. Cominciò tutto in sordina.. come ha detto

e depistavano costantemente mettendo in giro la voce che

l’amante, l’altro in Brasile e l’altro

e l’altro ancora in Europa. Lo stato d

esistono forme di resistenza in grado di reggere quel

fosse un prodotto. Tradussero in varie lingue un manuale

e inviarono degli emissari in Spagna per convincere i

era l’unica strategia in grado di sconfiggere i

una manica di ladri, in perenne lotta tra loro

al potere come Pinochet in Cile... anche se lui

e religioso». ¶ «Tutto finto. In realtà si fidavano così

i prigionieri». ¶ Mi venne in mente la pistola sul

come mi hanno insegnato in un paesino dei Pirenei

del golpe. ¶ La seguivamo in centocinquanta: qualche parente, qualche

sangue agli occhi. Ma in quelli degli altri vidi

sorridente, fino al giorno in cui i militari non

bambino che venne dato in affidamento a una coppia

estrasse un quotidiano piegato in quattro. «Proprio oggi c

disse porgendomelo. ¶ «E tu in che campo sei finita

sospetti e di tenere in cella di sicurezza imputati

giornale e lo infilai in un cestino pieno di

vent’anni di storia in bianco e nero. Hebe

Alberti. Hebe a Cuba, in Olanda... sempre e ovunque

lì a farci prendere in giro ma che dovevamo

prima volta ci presentammo in quattordici; era un sabato

cominciò a farsi vedere in piazza un giovanotto biondo

avevano ficcato il naso in faccende che non le

stato condannato all’ergastolo in Francia e non può

noi ci presentammo nuovamente in Plaza de Mayo... Il

festa dello sport e in Plaza de Mayo ci

cappellaio e sono nata in una casa di legno