Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

ribollono l'immondizie ammucchiate in mezzo ai campi. ¶ A

avrebbe risentito quella pioggia in qualche sogno. Evitava di

disse volentieri: - Io salgo in casa a trovare le

di un metro, dava in una corte angusta e

cerchio e poi saltellasse in qua e là; sentendosi

Poi le donne rientrarono in casa; e allora si

una risata ed entrò in casa. ¶ Carlo ebbe l

accorgi?». Ma Pietro era in un'estasi che aumentava

né meno! ¶ Masa attendeva in cima alla strada, con

Giacco s'era rincantucciato in casa, malcontento di dover

ali, che di quando in quando si dibattevano, gli

intollerante, dopo essere stata in mezzo all'aia, turandosi

suo malgrado, chiamò proprio in quel mentre; e Pietro

che faccio! ¶ - Vestiti. ¶ Trovatala in camera con le braccia

Ella tirò la testa in dietro, quasi il collo

non sarebbe più stata in tempo alla diligenza, ella

Si quietò di mano in mano che s'avvicinava

del sole e rimbalzasse in terra in un cerchio

e rimbalzasse in terra in un cerchio di fiamme

s'erano fermati, videro, in cima ad una collina

arrivarci, per parecchi chilometri in fondo a un bosco

fondo a un bosco, in cima a una collinetta

querci, sentiva di quando in quando l'odore lasciatovi

esaltazione che di quando in quando diminuiva; e allora

E seppe che stava in casa di Lucia, la

Meli, gli andò incontro in cima alle scale. Ed

sentito le sue parole. ¶ In pochi giorni s'era

ambedue se ne stavano in silenzio a guardarsi, Lucia

a guardarsi, Lucia tornò in cucina a far da

pentito d'averla accarezzata in quel momento. ¶ - Io faccio

alzò il volto piegato in giù con forza, con

la selce, glielo piegò in modo ch'ella dovette

indovinato... Ora mi accarezzi in un altro modo! Anche

spugna d'olio, entrò in un'altra stanza, chiudendosi

la sua: - Staremo insieme in seguito. Ora facciamo questo

stato capace di rimproverarla. ¶ In fondo alle scale, Ghìsola

corpo, discostandosi. Poi, rientrò in casa. ¶ Con la sorella

per sentire anche lui in quella colpevolezza morale, che

quel che voleva! ¶ Ma, in fondo, si stimava molto

ch'egli l'amasse in quel modo; ma, per

quindi, dovevano tenerla molto in conto. E, poi, ella

fatto niente per piacere in quel modo a Pietro

la prima sera, entrando in casa, disse che sarebbe

levandosi il cappello. ¶ Anche in paese, non la giudicarono

fuori di Firenze, piuttosto in campagna; ma non le

la camera che dava in quel giardino, di cui

sotto. Un poco più in là, c'era un

vita, e più era in grado d'apprezzare Pietro

luce, che di quando in quando sopraggiungeva come un

idea! ¶ - Dimmela! ¶ - Devi comportarti in modo da potergli far

si morse le labbra, in fretta, con le spalle

non lo faccia venire in casa mia... ¶ Ella, sentendosi

casa mia... ¶ Ella, sentendosi in fallo, volse la testa

che hai voluto. ¶ Scoppiarono in una risata; e siccome

ella arrivò, Pietro stava in camera con un libro

camera con un libro in mano, ma senza studiare

agli esami! Doveva fare in quel modo! ¶ Quand'ella

spillo, se lo mise in bocca, lo posò con

ad uno le dita, in silenzio; come per convincerla

Ma che le dava in cambio di tanta gioia

Pietro pensò: «È bene in fatti che non stia

le cose quando stanno in fondo all'acqua. ¶ Ma

Me ne ricorderò sempre! ¶ In Piazza Beccaria, e gli

e s'imaginasse, come in una allucinazione che lo

alcuni cipressi si movevano in fondo alla svolta. E

cambiata dal vento. Olivi, in fila, sporgevano con i

chiese, dopo aver camminato in silenzio, mentre egli le

Ghìsola gli pareva bella in un altro modo, e

L'aiuterei a fare in modo che si cambiasse

di star meglio che in casa del padre? Ghìsola

solo da lunghissime passeggiate in campagna, dopo essersi consigliato

viaggio. ¶ Ma a Firenze, in quelle poche ore, gli

esser sempre a Siena, in cima alla via di

rinfusa, un'altra volta, in ogni direzione attorno al

altre file che vanno in senso perpendicolare alle prime

che conosceva, già percorse in quella specie di perdizione

la gente: più fitta in Via Calzaioli e nella

nella Piazza del Duomo. In fondo a Via Cavour

l'avrebbero volentieri ripresa in casa. ¶ Gli era inspiegabile

quasi chiudendogli l'uscio in faccia. ¶ Ed egli pensava

Soffre perché deve stare in una casa che non

Alberto s'era impigliato in un processo di fallimento

contento per lei. ¶ Andarono in fretta dalla Piazza del

rosso, con le cifre in bianco, sigillati, pazienti, lo

con disprezzo; ma abbassò in fretta le palpebre, per

Siena, ricusò di andare in casa della zia. ¶ - Ma

e allora camminavano più in fretta. ¶ Alla loro sinistra

che ti ho trovata in treno. ¶ Ella aspettò che

uno di quei silenzii in cui si odono tutte

Rebecca, con un piatto in mano, si fermò e

Poggio a' Meli, andò in cucina; e come se

non contava proprio niente in casa sua! ¶ Per far

aveva bisogno di mangiare in trattoria, non voleva sedersi

essi, con le mani in tasca e con la

figliolo non doveva portarsi in casa le amanti, sia

di tante vivande insieme. ¶ In un corbello vicino all

e alla campagna. ¶ Entrando in casa, trovava la padrona

ad affittirsi i giorni, in cui sentiva stanchezza della

con alcuni si mutarono in ostilità e inimicizie; per

coscienza e per sentirsi in diritto di fare il

Ghìsola aumentava; perché metteva in Ghìsola tutta la fiducia

a giornate intere, solo, in casa; guardando, con la

di quella solitudine rinchiusa in uno dei più antichi

tetro Arco dei Rossi; in mezzo alle case oscure

se sbaglia. ¶ Molte volte, in sogno, provava come avrebbero

che non erano stati in tempo. ¶ Quando aveva mangiato

non ce li voleva in nessun modo: teneva, allora

di te: mettitelo bene in mente. Vedi questa povera

budella mi fanno gomìcciolo in corpo. ¶ Giacco alzò la

Masa mise il pane in tasca, e rispose: - Sei

lei, non volle trovarsi in impicci. ¶ Ella era andata

fritto e due galline in padella; due galline che

con i loro cappelli in mano. Le ragazze, tutte

insieme dopo, cantavano leggendo in un libro tenuto aperto

sarebbe andata a battere in qualche proda. ¶ Di quando

qualche proda. ¶ Di quando in quando, inciampava; le sue

ad un aratro voltato in sù. ¶ Allora Borio, dopo

non la lasciarono più in pace. ¶ Andavano a cercarla

è un mulino, sale in mezzo a linee contorte

più. E di mano in mano che la strada

delle viti, talvolta abbattuta, in proda a una scorciatoia

si volge a gomito, in salita, come una fetta

tutta la Castellina. ¶ E in quel punto, a destra

si imbatte, quasi sempre, in un branco di pecore

buttassero con il capo in avanti; e il peso

usci quelli che erano in tempo, meravigliati che passasse

raspare la terra, quasi in mezzo alla strada, gridavano

non muoversi. ¶ - Andrebbero messi in prigione, non è vero

egli, con l'orologio in mano, aspettava che le

servizio. La giovine sentì in lui un persecutore fanatico

sangue vero, che battesse in terra, spaccando gli zoccoli

mezza dozzina di signorine, in fondo, la invidiavano che

e disposta, la mise in una sua casetta nei

s'apriva. Egli salì in fretta, respirando forte, come

stoino verde; e vide, in uno abbarbagliamento di sole

Ghìsola gli si avvicinò in fretta, con un passo

quei principii morali che in lui si fondevano con

propose di spiegarle tutto in seguito. ¶ Non trovava più

d'andarsene. Si piantò in mezzo alla stanza, dette

visita fosse finita così in fretta, perché avrebbe potuto

poterla salutare. Ed entrò in città senza né meno

e siccome Pietro camminava in fretta, di quando in

in fretta, di quando in quando doveva soffermarsi per

il Ponte della Carraia: in fondo, i primi alberi

grembiule gli si gonfiava in tante pieghe, vigilava girando

a caso, per alzarsi in piedi e tirare fino

entrava tra le rame in fiore, con il movimento

morisse, non voleva andare in chiesa; ed ella non

malizioso, se li cacciò in tasca dopo aver guardato

vacche, tornasse. ¶ Pietro stava in mezzo a loro, divertendosi

testa, e si metteva in bocca il pane con

uomini: chi è fatto in un modo e chi

un modo e chi in un altro. Questo è

preso la licenza tecnica. In fatti, rimandato a scuola

aveva seguitato ad essere in buoni rapporti con il

alzava la sottana, rovesciava in giù le calze di

finché Dio mi terrà in piedi. ¶ E allora la

la spalla e ritraendola in fretta: - Chi glielo ha

che s'alzasse, entrò in camera; scavalcando la donna

pareva di doversi infilare in qualche punta. ¶ - Non mi

si mise a battere in fretta, con una felicità

sue palpebre sbattevano. Cozzatolo in un braccio, gli chiese

il labbro di sotto, in fretta e molte volte

la fotografia. ¶ La guardò in fretta, al muro, perché

con il calcagno! Vedendoglieli in mano, talvolta non poteva

trattenersi e glieli sbatteva in faccia. ¶ Chi scriveva un

che gli fosse possibile in casa; e, quando per

giustizia; come trovava scritto in certi opuscoli di propaganda

quella di scrivere articoli in una Lotta di

sopra la tavola; camminavano in su e in giù

camminavano in su e in giù sopra i pezzi

acqua; che, di quando in quando, erano attraversati dall

del tempo. Domenico, rientrando in punta di piedi, riesciva

Poi, senza rispondere, guardò in faccia i due uomini

nelle ore della trebbiatura; in modo che ogni contadino

Come vuole. Siamo contenti in tutte le maniere. ¶ Pipi

convento, si addormentavano briachi in una bettola, e Pipi

Sulla porta, una Madonna in bassorilievo; del quattrocento. Ci

gran porta, per entrare in una piazzola interna sempre

madre morì, fu rinchiusa in un manicomio. ¶ C'era

ammalasse avrebbe potuto entrare in un ospedale, dove sarebbe

interessi, per non trovarsi in casa una matrigna, gli

me li voglio mantenere. ¶ In una ciotola di legno

volte che gli veniva in mano, mettevasi gli occhiali

e concludeva: - Bisognerà che in cucina non ti lasci

rimasto il giorno innanzi in fondo ai recipienti della

capace di prendere tutto in scherzo; e ambedue si

a Firenze una camera in Via Cimabue, mangiava a

ansia attraversata e tagliata in tutti i sensi da

quantunque più basse, quasi in semicerchio, chiudevano ogni cosa

quasi sempre di nebbia in fondo a Via dei

cinque minuti di sole in Piazza dell'Annunziata, gli

sopra e di sotto. In fondo la compativa, e

dispiaceva di separarsene. Tornò in cucina. ¶ Ghìsola, messa di

quelle parole, si alzò. In camicia, fece una ghirlanda

si divertiva a sciorinare in fila sul davanzale della

ella si ritrovava sempre in fondo alla tasca del

Si asciugava, di quando in quando, le mani guazzose

con il collo allungato in su fino a dovere

daziarie se la mettevano in mezzo e le impedivano

nonna capiva che era in casa; e, pensando che

addormentarsi con una forcella in bocca, che aveva mangiucchiata

Le parve d'entrare in casa: la mamma aveva

urtare con il capo in una parete invisibile. Allora

rincantucciato, fino alla sera, in fondo alla tavola, con

scompaiono; finché, di quando in quando, giunge al viso

Strade che si dirigono in tutti i sensi, si

di un vicolo visto in tralice, dalla scalinata d

destino che non potesse in alcun modo fargli del

aveva aperto; tutta stesa in avanti; come quegli animali

e tremando tutta, corse in cucina e s'affacciò

il cencio che aveva in mano e andò in

in mano e andò in cucina: - Dov'è il

ora, gli pareva cambiata in paura; gli pareva che

parlare; e tutto crollava in lui. ¶ Il suo dolore

di sfuggirlo. E proprio in quel momento, sperò ancora

il padre fu allontanato in modo ch'egli non

dolore che aveva veduti. ¶ In tal modo finì con

mani, che si muovevano in fretta. Quelle mani, quelle

ce la voglio più in casa». E si meravigliò

il trasporto al cimitero in carrozza chiusa, tirando giù

Notò che si alzavano in piedi ed allungavano il

poche persone passavano, camminando in fretta; e si udiva

metà della strada, entrava in un bar dov'era

vapore, che si scioglieva in sgocciolature lunghe e torte

mani gli si irrigidivano in tasca, con la fodera

esclamava: ¶ - Come si allarga in fretta! Quando morì la

tombe, con le mani in tasca, e un'aria

scuola con risentimento e in quei momenti creduti da

collera: - Tu non sei in grado d'immischiarti in

in grado d'immischiarti in quello che faccio io

sopportando che camminasse accanto, in silenzio, magari a testa

come avrebbe dovuto, salì in casa. Domenico gli aveva

di bontà. Poi, presi in mano tutti i mazzi

Domenico finì d'infilare in uno spiedo gli uccelli

uccelli già spennati, pose in ordine il girarrosto; poi

testa; guardando da sotto in su. ¶ Il movimento trafelato

spinte da Domenico, che in un'ora voleva sempre

Ma quando egli entrò in un bugigattolo buio per

altra. ¶ Il cuoco, sdrucciolando in una fetta di codenna

che s'era ritrovato in tasca, la cantonata della

terrose; e non guardando in volto nessuno. ¶ Il cavallo

La bestia si trasse in dietro, alzando le gambe

si mosse. ¶ - Ma vai in costà, imbecille! ¶ E, subito

fossimo capaci a vangarle in quanti siamo e in

in quanti siamo e in tutto il giorno! ¶ - Almeno

Pietro teneva le mani in tasca, pensando che avrebbe

andare a letto. Ma in quei momenti sentiva una

non le bastava credere in Dio. ¶ Ella si metteva

lo fermò per guardarlo in faccia; trattenendolo per un

usciva di casa proprio in quel mentre; e s

bravo, le mosse incontro in fretta. Ma Ghìsola rise

restò con le ciliegie in mano. Ma Ghìsola lo

guardarono tutti e tre in silenzio, stando in cerchio

tre in silenzio, stando in cerchio; ma si sentirono

più lieta, si mandava in dietro i capelli; toccava

non era vero; ma in modo che Antonio non

prima lenta e poi in fretta; talvolta qualche stelo

di tutti e tre. ¶ In quel mentre questi, correndo

quando con un palo in mano sfondava le zucche

sfondava le zucche. Era in maniche di camicia, con

i denti. Poi, piuttosto in collera, le domandò: - Ed

che torna! ¶ Si drizzò in ginocchio, per ascoltare meglio

pentita di trovarsi stesa in terra a quel modo

quel modo. Si alzò in fretta, pulendosi e guardandosi

interrompendosi, e stando dritta in piedi. Poi, si sputava

aveva più da lavorare in casa, si faceva empire

avrebbe domandato se andava in campagna per curarsi oppure

curarsi oppure per starci in villeggiatura. Del resto ella

benché lei non volesse in nessun modo. E quando

giurava che da qui in avanti avrebbe pagato sempre

di vera porcellana entravano in casa sua. ¶ Il salotto

prima d'entrare. ¶ Quando, in campagna, le portavano qualche

fiore, non voleva tenerlo in casa; e l'offriva

la chiesa, lo metteva in fresco, ma sopra il

faceva reggere da Ghìsola. ¶ In chiesa si metteva su

comunione; e poi perché, in Piazza del Campo, le

tutti i colori, involtate in cartocci ritagliati a frange

stesso e tenendola piegata in tasca perché Masa non

non tenere Pietro proprio in ozio, Anna lo mise

non trascurare. ¶ Una mattina, in casa, ricopiando un brutto

non riescirci; e arricciava in giù e in su

arricciava in giù e in su le labbra, fino

che mai lo lasciavano in pace. ¶ E in tanto

lasciavano in pace. ¶ E in tanto, un raggio di

barcollare; poi, saltando, andò in un'altra stanza. ¶ Quella

la vecchia, borbottando, andò in cucina a mangiare. Dopo

diaccia, tenendo la scodella in mano. ¶ Ghìsola era molto

si meravigliò di trovare in lei un sentimento che

impallidiva e lo guardava in faccia. Egli rimaneva con

rimaneva con la parola in bocca e tutti gli

l'aria: - È piovuto in cantina anche oggi! ¶ Quando

raccomandava. Dopo averlo guardato in viso, si volgeva da

parlassero male di lui in cucina; poi, assaggiata due

con i baffi sempre in bocca, cambiava d'umore

tamburellandole, con la testa in avanti e bassa. Si

silenzioso, con il sigaro in bocca, biascicandolo e facendolo

sopra il pugno chiuso, in proda alla tavola, e

punte dei piedi, battendole in tempo; finché qualcuno, presolo

gli stessi posti: Adamo in un angolo, perché così

perché ci si tirava in dietro a modo suo

pensato a lavarsele; e in fatti se l'era

da vero, a dirvela in un orecchio. Ma la

si piglierebbero né meno in mano. Ci ho quelle

frutta. Egli, senza guardarli in faccia, se le radunava

delle pareti. Pietro saliva in piedi su la panca

che Domenico lo tirava in dietro per il collo

aria di gracilità: entrava in quindici anni. Credeva che

veste vecchia. ¶ Entrò svelto in casa di Giacco; il

spazzando la trattoria, metteva in serbo le cicche trovate

vero! ¶ Batté la pipa in proda alla tavola: schizzò

andava a un cassetto, in casa, e voleva prendere

l'olio, erano pettinati in modo diverso da tutte

andato a trovarla anche in casa, dov'ella entrò

e muta; ed entrò in capanna dimenandosi tutta. Pose

altra volta ti butto in terra da vero! ¶ - Ci

ci si divertisse; e, in fatti, le piacque quel

dal campo. ¶ Pietro raccolse in fretta un olivastro, ch

olivastro, ch'era lì in terra; e cominciò a

formiche, che lo attraversavano in fila. ¶ Ghìsola si chinò

l'alzò per mettersela in spalla, ma non fu

pestarono. ¶ Allora Domenico prese in mano la frusta, andò

sempre con la frusta in mano, andò a parlare

il coraggio di guardare in volto Ghìsola, i cui

al padrone che aggrottò in fretta le sopracciglia. Allora

filo o a cerchio in cima alle colline, gli

che lo salutavano. Sorrideva in vece a qualche ragazza

Durante una loro contesa in bottega, Pietro saltò fuori

tra lui e Rebecca. In faccia al padrone, il

poteva vedere se entrasse in quel frattempo qualche cliente

nel frattempo qualche ordine. In punta di piedi andò

collo, e disse: - Vieni in campagna con me. ¶ Pietro

fermo, con le mani in tasca, nel mezzo dell

riavviava i capelli, tenendo in mano le forcelle per

i fili d'erba in cima ai quali saltavano

di costì. Non venga in qua troppo. ¶ Ghìsola s

padrone, rimase a contare in fretta, al lume di

d'ogni giorno sentire in fondo all'anima la

fiume, con le finestre in faccia a una montagna

peggio, con il sigaro in bocca! Egli era troppo

animali tormentati. Si ride, in fatti, che una gallina

cantiniera. ¶ Ma Domenico, tutto in faccende ed eccitato, senza

si cambiavano le giubbe. In questi momenti di attesa

avventori. ¶ Faceva tenere bene in ordine tutto: i piatti

con la testa avvolta in uno scialle di lana

s'impressionò tanto che, in seguito, le sue convulsioni

e Rebecca. Domenico dormiva in città; ma, ogni sera

a finire poco più in là del convento di

della camicia ed entrava in cucina. Per solito, mentre

e con le case in quel modo, era bello

a starci: cinque cipressi, in fila, dietro il muricciolo

la zuppa del convento. In autunno c'erano anche

comincia presto a modificarsi in un modo visibile agli

altro salcio e lì in presenza sua faceva rifare

fazzoletto che Masa portava in capo l'aveva comprato

le briciole di mano in mano che cadevano. Masa

entrato, Giacco si lavava in un catino di rame

affettato; e Ghìsola portava in tavola i cartocci del

suo sudore. Ricordandosene, mangiava in silenzio. ¶ Anna, qualche volta

tornò con la mamma in campagna. Siccome la casetta

Anna, dopo cena, chiamò in casa Masa e le

non sentirla, ancora immerso in quel suo abisso schiacciato

Ditemelo; non mi tenete in apprensione. Perché m'avete

Orsola rifletteva, a volto in giù, quale disgrazia potesse

ero scordata di chiudere in casa? Allora, io avevo

e non volle entrare in camera al buio, a

tirando sputi, di quando in quando, sopra una cosa

di montagna si mette in bocca per la prima

con Ghìsola, che consistevano in parole senza senso, convenzionali

loro due soltanto, suscitavano in Pietro sentimenti inaspettati; ai

lei sola potevano venire in mente; e Pietro si

esiste non era soltanto in lei. ¶ Talvolta pareva piuttosto

abituata. ¶ Ma c'era in lei il presentimento e

disperarsene! ¶ Era stato bocconi in terra, chiudendo tra le

con tenerezza un indovinello in mano, e lo rimproverava

loro echi improvvisi, come in una stanza troppo grande

ne sentiva il sapore in bocca. Ella si raccomandò

un temperino che aveva in tasca e le ferì

male, con il temperino in mano, offeso e indispettito

un calcio, e corse in camera buttando via il

di spazzare e tornò in casa; andando a trovare

smette subito. ¶ Pietro, solo in cucina, ridendo sommessamente di

piano per vedere. Ma in quel mentre Masa uscì

picchiarono su le mani, in presenza di Masa e

il cuore gli batteva in un altro modo! ¶ Dalla

prima di lui, stava in una di quelle case

ch'era lei, balzò in piedi ed aprì. ¶ Ghìsola

Egli, credendole, l'abbracciò in un impeto di riconoscenza

si trattennero a parlare in uno di quei sedili

tre giorni sempre chiuso in casa; imaginandosi di confidarle

trattato da pazzo, ridendogli in faccia, con quel suo

affabilità affettata, che cela in sé gli scoppi della

il figliolo voleva mandare in rovina il patrimonio? ¶ Allora

stesso l'aveva accolta in casa! Ed ora, la

sguardo, tenendo le mani in tasca dei calzoni e

si erano deformati ciascuno in modo riconoscibile. Pensava all

attraversava la camera, con in mano la lucerna d

quando pare che siamo in grado di smettere o

averne la prova, vada in via della Pergola...». ¶ Vi

suo bambino, che teneva in collo. La distese sopra

cassetto aperto, lo guardava in viso. ¶ Le sorrise e

la ringraziò. ¶ Rebecca, accompagnandolo in cima alle scale, gli

gli sembrò d'essere in uno stato d'incoscienza

che Ghìsola si trovi in mezzo a tale gente

per fuggire, salì più in fretta gli altri scalini

con una tavola ovale in mezzo: la vista gli

confusamente, una donna distesa in un canapè, che conversava

stava per andarsene. Ma in quel momento, Ghìsola s

la seguì a caso in una stanza di cui

decise a parlare più in fretta: - Alzati. ¶ Entrò la

suoi gesti lo impazientivano. In fine, con grande sforzo