Oriana Fallaci, A Saigon sette anni dopo, 1975

tempo sebbene si svolgesse in un paese così lontano

che di dieci anni in dieci anni sembrava concludersi

alla capitale, la stringono in una morsa che non

l’altra hanno divorato, in un mese, tre quarti

era un arco che in ogni punto distava sessanta

costa dal diciassettesimo parallelo in giù. Quanto al Delta

sembrano giochi per tenersi in esercizio. L’arco si

qui evolve di ora in ora. Tra breve Saigon

i generali si mettevano in salvo per primi e

di procurarsi un posto in Lambretta. Ritrovare un goccio

cui conti di metterti in salvo. Spesso ti alzi

e scruti nel buio: in cerca della cometa che

stanchezza. Allo stesso tempo, in guardia verso nuove minacce

dei criminali sono entrate in azione nelle ore di

anche agli ambasciatori. Entri in un’ambasciata qualsiasi e

semivuoti, casse imballate, e in qualche angolo del giardino

Gli chiudevano la porta in faccia anche quando chiedevano

che tende la mano in via Tu Do al

dalla prostituta che adesca in via Le Loi al

al venditore di ananassi in via Cong Ly. Si

ho messo due colpi in canna. Appena arriveranno, mi

capitano per essere messo in retrovia, un milione al

delle piantagioni per lasciarli in pace ed esigessero tasse

pace ed esigessero tasse in denaro o in riso

tasse in denaro o in riso dai contadini. Li

davvero nella riconciliazione. Ma in cuor mio non ero

senza dolore: figuriamoci poi in questa parte del mondo

Fronte di Liberazione Nazionale, in questi anni son rimasti

sempre all’opposizione e in un modo o nell

è immensa. C’è in tutti: ricchi e poveri

innocenti. C’è anche in me che fino a

non comunisti. E io in fondo non temo nemmeno

come ad Hanoi, cioè in un sistema poliziesco che

a inneggiare alla pace in Vietnam che subito (e

di piastre al mese. In tale certezza l’aveva

novecentosessantottesima che si trovava in Laos e la trecentottantunesima

sai che combinò? Mandò, in aiuto dei Jaray, proprio

fu conquistata dai nordisti in due giorni, col semplice

Kontum che dal Darlac. In meno di quarantotto ore

andarono tutti alla rinfusa, in uno strillare di donne

seguono disordinatamente le truppe in fuga: neanche sospettando che

delle città oppure inviati in campi di concentramento, a

asfaltata, che ritenevano già in mano dei comunisti, e

intasata da molte vetture in panne. Non si andava

fuga da Dalat che in ordine di tempo seguì

va da sé che, in quei giorni, la situazione

facendo procedere la gente in colonna ordinata fino a

villaggio del Quang Ngai, in mancanza di truppe nordvietnamite

una ventina di vietcong in borghese che agitavano bandiere

e gridavano incoraggianti: «Tutti in piazza, tutti in piazza

Tutti in piazza, tutti in piazza! Arrivano i liberatori

a una miseranda mitraglia, in carro armato. Quanto a

e Le Duc Tho. In tale accordo, tutti i

Hué li imitarono. E in novecentomila i civili fuggiaschi

alla fuga del comandante in capo della prima zona

poi fermo sulla riva in attesa di una scialuppa

Sud Vietnam. ¶ Doveva formarsi in quel punto la linea

venne presto perduta e, in capo a pochi giorni

di un paese è in fondo lo specchio di

preoccuparsi solo di mettere in salvo i soldi che

alla Swissair per trasportare in Svizzera certi effetti personali

sedici tonnellate d’oro in lingotti: per un valore

ora sono al sicuro in una banca inglese). Il

Poi perché dovrebbe uscire? In quel fortino di lusso

lui). Se gli salta in testa la voglia di

lo avvelena, ma anche in quel senso ha preso

alle otto e venticinque in punto, appare sulla città

di nuovo e stavolta in picchiata. Chi guarda fa

Chi guarda fa appena in tempo a notare che

parco non fa neanche in tempo a puntare i

Hoa. S’era levato in formazione regolare per una

che s’è sparato in bocca per punire il

così uniti come ora in questa decisione di liquidare

anni Thieu li prende in giro, aizzandoli gli uni

di bambini da regalare in America a genitori adottivi

i bambini, per mettere in salvo i bambini». Quello

Ci sono tanti bambini in Vietnam da usare per

di intervenire di nuovo, in extremis. (La fotocopia di

solo la mamma. Orfanello in Vietnam vuol dire illegittimo

esistono patti, perché insistono in questa commedia, in questo

insistono in questa commedia, in questo genocidio, perché ci

genocidio, perché ci prendono in giro, questi mascalzoni? D

destino dell’Indocina è in altre mani». E i