parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
le altre mattine entrò in cucina, e fermandosi davanti
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1934
loro presenza, una volta in terra volle risalire rapidissimo
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1934
e una volta sopra in un batter di ciglio
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1934
informarlo perché non andasse in luoghi pericolosi o frequentasse
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1934
degna di lode, ma in quanto a spiegazioni si
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1934
spiegazioni si era sempre in alto mare. ¶ Le zie
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1934
volle prima di averle in regola e tutte, e
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1934
certe cose succedevano soltanto in Ancona. E questa volta
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1934
questa volta pronunziarono quell’“in” con un accento di
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1934
passasse i suoi giorni in quella tremenda città: “dal
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1934
aggiunse, puntandola ed inchiodandola in terra per sempre come
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1934
importanza che nulla aveva in comune con le solite
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1934
da lavoro e messa in ordine, spazzato e spolverato
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1934
il pranzo venne consumato in fretta e servito alla
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1934
sparecchiata la tavola, rimesso in ordine il salotto per
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1934
oltrepassare quel recinto sentimentale in cui veniva custodito il
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1934
gala. ¶ Con la granata in mano venne dov’era
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1934
trasformata fra le mani in un ventaglio. Ultimi tocchi
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1934
per nascondere la granata in cucina, gridando alle padrone
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1934
il conto assai più in su: ne aveva ventinove
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1934
volta guizzata dal predellino in terra si pose a
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1934
braccia spalancate per ricevere in esse, con suprema dedizione
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1934
La vettura parve rientrare in se stessa, quindi chinarsi
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1934
appena la signora fu in terra: “plan”, la terra
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1934
due passi, e fermando in tal guisa l’intera
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1934
si guardava intorno, guardava in basso, in alto, lontano
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1934
intorno, guardava in basso, in alto, lontano, per riprendere
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1934
che le arrivavano molto in giù dove premeva una
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1934
cara, vai pure…» ¶ Entrarono in casa. ¶ Come il lettore
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1934
i denti gialli già in evidenza, lunghissimi, in cui
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1934
già in evidenza, lunghissimi, in cui i tarli formavano
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1934
e pareva volerla respirare in quell’aria e luce
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1934
era Teresa, ma che in fondo lo erano entrambe
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1934
mie, sono anch’io in prigione come voi, anche
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1934
domenica mattina debbo andare in direzione, c’è la
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1934
fino ai ventitré anni, in una casa al Borghetto
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1934
pancia che erano piovute in blocco tutte le caramelle
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1934
Settignano per gli esami, in commissione.» ¶ «Perché non ti
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1934
di una grazia esemplare. In tutti quei sospiri, sorrisi
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1934
denti della direttrice mettevano in valore quelli delle zie
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1934
fossero dimenticate di ritirarli in bocca, tanto da non
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1934
disse che siete troppo in su per le sue
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1934
che sarebbe finita proprio in quel modo, che le
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1934
il capo, guardando Teresa in un istante di abbandono
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1934
sentivi bene che aveva in mano le guide, e
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1934
la figura del fuggiasco in partenza. ¶ «Sì, una volta
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1934
era andato al cervello in tanta autorità. Ecco un
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1934
incominciando ad abbozzar sorrisi in cui erano tutti i
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1934
preteso, non ricambiando egli in grado sodisfacente questa partita
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1934
una bocca di più in casa delle Materassi era
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1934
gatto. Altri ancora esclamava in tono misterioso e solenne
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1934
moriva ancora giovane, lasciando in eredità un ragazzo da
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1934
fino dalla giovane età, in segno di scongiuro, sentendo
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1934
di scongiuro, sentendo tirare in ballo catastrofi o porre
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1934
ballo catastrofi o porre in giuoco la propria esistenza
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1934
Augusta, Ah! Ah!» e in che; e passatane in
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1934
in che; e passatane in rivista ogni parte del
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1934
egli si trovasse sperduto in un ambiente nuovo, fra
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1934
di mestiere, per metterlo in istato di padronanza e
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1934
Quando si trovava solo in quella stanza, con le
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1934
evidente che le pose in scompiglio più di tutte
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1934
da occhi nuovi e in quelle mani, l’oggetto
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1934
fili, posato il telaio in terra tentò di strappargli
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1934
per andarsi a piantare in un altro punto della
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1934
lo baciò come già in treno, ritraendosi in disordine
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1934
già in treno, ritraendosi in disordine. Remo non rispondeva
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1934
il disturbo che recava in lei la vista di
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1934
rispondeva con le proprie in cui la volgarità veniva
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1934
la gioia che provocava in lei la presenza del
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1934
padrone. E Remo, entrando in casa, con quell’istinto
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1934
mascolina, considerava la donna in genere una merce vile
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1934
e serio: Giselda. ¶ Rappresentando in quella casa la scontentezza
73
1934
ce n’erano tanti in circolazione; e che certe
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1934
non erano mancate. E in quanto a delinquenti recitasse
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1934
Non si mangiava più in cucina come sempre, ma
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1934
invece di buttar giù in fretta e furia il
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1934
nascere e Carolina, scattata in piedi al ricordo, col
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1934
era pronto a superare in tal campo tutte le
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1934
ridere ma che lei, in casa sua, faceva quello
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1934
bisognava darle ascolto perché in quella casa contava quanto
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1934
del nipote, finiva spesso in queste discussioni un po
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1934
morte, e rimasta intatta in un’atmosfera di stupore
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1934
di ferro che finivano in quattro pine dorate. Remo
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1934
era felice di spaziare in quel letto dove avrebbero
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1934
che appena alzato scendeva in cucina, portava un mastello
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1934
Lo stesso faceva rientrando in casa accaldato. Niobe fu
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1934
e nei minimi particolari, in quale modo si svolgesse
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1934
non era stata mai in quella casa una necessità
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1934
si può sapere?”. Messa in sospetto da tale argomento
90
1934
voleva fare del fiume in quella stagione?”. “Lo so
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1934
poche mattine, per scendere in cucina a lavarsi, Remo
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1934
e se resta infilato in quelle lance?”. Remo sorrideva
93
1934
uomo da restare infilato in quelle lance, bastava guardarlo
94
1934
La mattina dopo, Niobe, in un’attesa di compiacenza
95
1934
compiacenza, aspettava di momento in momento l’apparizione dall
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1934
prodursi cadendo, e Carolina in convulsioni per quelle maledette
97
1934
potuto immaginare di ritrovarsi in quel treno con lui
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1934
spalle. Le menti erano in disordine, e ogni tanto
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1934
Del viaggio a Roma, in quei tre giorni che
100
1934
colonne fra colonne, colonne in fila; colonne che stanno
101
1934
valigie. Si erano sperdute in una foresta di colonne
102
1934
una foresta di colonne in fondo a cui era
103
1934
antica che si risolse in un’immagine di ferocia
104
1934
quelle rovine. ¶ Del viaggio in Ancora invece, le poverette
105
1934
dove era la morte in tutta la sua pietà
106
1934
tutta la sua pietà, in tutto il suo squallore
107
1934
apparire dell’Adriatico, intravisto in una sera piovosa sul
108
1934
giorni dopo, si effettuava in una mattina umida, alternata
109
1934
nuvole, e si svolgeva in uno stato d’animo
110
1934
finestrino, e nell’angolo in faccia si sedette Remo
111
1934
correvano degli omìni con in mano il cestino da
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1934
erano anche troppi: due in tre. Teresa tagliò corto
113
1934
per lunga pratica che in certi casi bisogna lasciarsi
114
1934
persone. ¶ Incominciando ad avvertire in quell’ora un certo
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1934
schiudendo appena le labbra in un moto fugace della
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1934
sguardo del giovane era in perfetta armonia col sorriso
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1934
La verità è che in lui non era ancora
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1934
che aveva studiato bene. In modo che i due
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1934
di soggezione. Nulla era in lui della forza disordinata
120
1934
ragione ancora informe; dimostrava in ogni atto una vigilanza
121
1934
questa lacuna. ¶ Non appena in possesso del proprio, Remo
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1934
sacchetto, si dette, così in buccia, con molto garbo
123
1934
e schizzinose, e perché in verità non avevano voglia
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1934
ogni cosa da mettere in bocca che non fosse
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1934
interamente. Offerta che provocò in ognuno la gioia più
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1934
atto di guardare come in quello del ridere, rimanesse
127
1934
il necessario per mangiare in modo civile. La voracità
128
1934
contrario, una sicurezza rara in un ragazzo della sua
129
1934
alternate con quelle che in forma di sospiro si
130
1934
di andare a finire in un convento di monache
131
1934
riuscirgli sgradite e che, in certo modo, incominciavano ad
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1934
infernali gallerie. L’arrivo in Ancona, con quell’“in
133
1934
in Ancona, con quell’“in” davanti così pungente, così
134
1934
le condizioni di miseria in cui avevano trovato la
135
1934
trovato la sorella: «stava in una casina … in una
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1934
stava in una casina … in una bella casina…» ma
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1934
sapevano bene come fosse in realtà quella casina tanto
138
1934
quasi avesse portata scritta in fronte, fino dalla nascita
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1934
martire, quello che rimaneva in terra di tanta celestiale
140
1934
Signore le avrebbe ricompensate in eterno in terra e
141
1934
avrebbe ricompensate in eterno in terra e in cielo
142
1934
eterno in terra e in cielo, ma in cielo
143
1934
e in cielo, ma in cielo più specialmente, aprendo
144
1934
era proprio l’età in cui s’imponeva la
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1934
meno di un capitano in piena maturità, ma in
146
1934
in piena maturità, ma in tale rigoglio virile da
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1934
e stimarsi a vicenda in una solidarietà che giunge
148
1934
qualche tenentino, o magari in quelli neri e ardenti
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1934
gettavano baci ridendo, sfoggiando in baleni il candore della
150
1934
si peritava a guardarli in faccia dal primo all
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1934
grida e allusioni. «Delinquenti! In galera tutti.» Senza curarsi
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1934
venisse notato dalle sorelle in ammirazione, e per le
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1934
delle proprie grazie, e in fondo all’animo si
154
1934
nella vecchia casa tornata, in forza della loro virtù
155
1934
dell’ultima, Augusta, terza in grado d’età, la
156
1934
incolore. Cresciuta e sbocciata in momenti di avversità, aveva
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1934
una fabbrica di scarpe in qualità di aggiuntatora. Non
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1934
matrimonio s’era stabilita in Ancona. E come prima
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1934
carattere era passata inosservata in seno alla famiglia, una
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1934
sapendo, le sorelle, che in Ancona stava bene, conducendo
161
1934
esistenza decente e alternando in casa, alle faccende domestiche
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1934
Il Signore non manca in certi casi, è la
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1934
vite; e viene tirato in ballo specialmente nelle difficoltà
164
1934
questo era vero solo in parte giacché avrebbero preferito
165
1934
agghiacciante: che per andare in Ancona si doveva cambiare
166
1934
dava loro noia quell’“in” che si rendeva necessario
167
1934
per questa invece quell’“in”, che pronunziavano preziosamente e
168
1934
l’oceano per andare in America. Dopo di che
169
1934
Pekino o di Calcutta: “in Ancona!”. Un sospiro finale
170
1934
dentro le lettere; e in fondo giudicavano misura di
171
1934
da un morbo violento, in pochi giorni moriva anch
172
1934
e la loro generosità in quel frangente, mentre escogitavano
173
1934
calzoleria giacché il lavoro in casa non le avrebbe
174
1934
la partenza giunsero appena in tempo per vederla morire
175
1934
del marito numerosa e in disordine, e con la
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1934
le relazioni, o ricoverato in un ospizio di orfani
177
1934
le nostre promesse fatte in quell’ora. ¶ Incominciarono a
178
1934
riguardare Remo che, ritto in mezzo senza un gesto
179
1934
né curiosi né attoniti, in atto di attesa, di
180
1934
elegante, che ne mettevano in rilievo la bellezza e
181
1934
spirito e carattere; giacché in certi casi si giudica
182
1934
sopra un terreno familiare. ¶ In certi istanti, mentre cresceva
183
1934
certi istanti, mentre cresceva in loro l’intimo disagio
184
1934
averne voglia, e non in forza di un’educazione
185
1934
era balenato il dubbio, in quelle teste, che delle
186
1934
persone si potesse ridere. In fondo, disperazione e allegria
187
1934
rimanere sospese. ¶ Una volta in treno, sollevate dalle corse
188
1934
meno il peso, ritrovavano in parte la sicurezza e
189
1934
loro grazie di zitellone in vacanza; osservando il giovane
190
1934
osservando il giovane e in certi momenti, quasi immemori
191
1934
nipote piovuto dal cielo in mezzo a esse, e
192
1934
che il ragazzo considerava, in apparenza, come il fuggente
193
1934
un terzo, che emigrato in America vi aveva fatto
194
1934
aveva acciuffata malamente e in un impeto del desiderio
195
1934
del forsennato, cadendo poi in deliquio e rimanendo preda
196
1934
sorella, erano cresciuti tanto in grandezza aggiungendovi via via
197
1934
successo o che finiva in un atto bestiale. Sentimenti
198
1934
faceva incominciare il discorso in reticenze e finirlo in
199
1934
in reticenze e finirlo in risate, e per il
200
1934
vero niente. L’uomo in parola era esistito venticinque
201
1934
esistito venticinque anni prima in quelle vicinanze, e in
202
1934
in quelle vicinanze, e in tal senso la popolazione
203
1934
per schiacciarle, diminuirle, ridurle in polvere: dovevano essere almeno
204
1934
le avrebbero cucite storte, in tirare per farle soffrire
205
1934
fossero state due dame in un palchetto all’opera
206
1934
finiva col tetto come in tutte le case di
207
1934
sembrare due maschere, e in conversari tanto lontani dalla
208
1934
accorgersene. Nate e vissute in aperta campagna, proprietarie di
209
1934
disprezzavano. Questo male era, in gran parte, ereditato dal
210
1934
sia pur modesta, formavano in capo all’anno una
211
1934
che si trasformava subito in ricchezza sonante e lucente
212
1934
semplicità solare, senza divincolarsi in nessun modo, senza arricciare
213
1934
erette maligne, velenose, mettendo in serio pericolo tutti i
214
1934
aveva il proprio ingresso in una strada a lato
215
1934
resto molto modesto e in cattivo arnese, ma dal
216
1934
ci tenevano palesemente, e in segno di scusa sorridevano
217
1934
di non volersi immischiare in certe competizioni incomode e
218
1934
riso di repulsione. ¶ Avendo in prima linea descritto, e
219
1934
fatica di queste donne, in quei particolari che ritenni
220
1934
pensiero da considerarlo vivo in mezzo a loro, e
221
1934
lavoro, mangiavano pochi bocconi in fretta, una fretta ancora
222
1934
meno fronzoli ma sempre in parte doviziosa, e soprattutto
223
1934
comitiva, che veniva stabilita in precedenza fra i casigliani
224
1934
andare, con molti fanciulli, in numero di venti o
225
1934
un pericolo che correvano in realtà tanto erano inesperte
226
1934
arrivate, tra la folla in clamore e in allegria
227
1934
folla in clamore e in allegria, rimanevano per due
228
1934
brigidini e dei lavori in paglia, i balocchi, i
229
1934
due ore nell’anno in cui la loro personalità
230
1934
quelli rimasti a casa, in uno sforzo finale rientravano
231
1934
che stava al cancello in attesa, conoscendo i suoi
232
1934
tempie, aceto e canfora in azione, fino al momento
233
1934
ad alzarsi per salire in camera: «Ah! Ah!» ciondolandosi
234
1934
festa campestre tradizionale, famosissima in tutto il circondario, essendo
235
1934
preparate con accorgimento, scontate in precedenza ed eseguite con
236
1934
il quale lo piantavano in asso per un periodo
237
1934
fanfara e il colonnello in testa col suo stato
238
1934
le nostre sorelle scattavano in piedi e, senza eccezione
239
1934
guardavano il nemico bene in faccia, disinvolte. Tutti quegli
240
1934
spettatrici uno strano potere. ¶ In tanto stordimento gli sguardi
241
1934
che sostavano alla porta, in quelle visite di gente
242
1934
gli amore voli sentimenti in gelosia e diffidenza. ¶ Giselda
243
1934
cosa più inverosimile e, in fondo, meno gradita. Era
244
1934
e che sarebbe venuto in casa per chiederla ufficialmente
245
1934
seppe che il giovane in parola, ricco, bello, elegante
246
1934
spensieratezza e la felicità in quella casa travagliata e
247
1934
il suo amore trasformato in odio verso l’uomo
248
1934
di fare veniva espresso in forma urbanissima e cortese
249
1934
mercato di Firenze; giacché in quel podere le riprese
250
1934
amareggiarsi fino allo spasimo. In casa eseguiva le faccende
251
1934
piano superiore, e teneva in buon ordine tutto quel
252
1934
dimostrare disdegnava quel lavoro in cui le vedeva abbrutite
253
1934
abbrutite e del quale, in assenza di miglior causa
254
1934
la vecchia serva dimenticata in Vaticano per lo smarrimento
255
1934
testa e alle tempie in quell’acconciatura che usano
256
1934
sola, fra gli astanti, in quel discorso poteva comprendere
257
1934
poteva comprendere. Ed essa, in fondo, per misera che
258
1934
contadini a opera o in qualità di fante per
259
1934
quindici anni fu messa in mezzo, anche questo è
260
1934
Firenze. Abbuiarlo vuol dire in questo caso parlarne sotto
261
1934
esaurimento della curiosità, che in certi luoghi non si
262
1934
luoghi non si esaurisce in tempo breve non avendone
263
1934
se volete, e rimaste in quell’ombra discreta nella
264
1934
caduta si sarebbe condotto in modo differente, nessuno potendo
265
1934
misteri della vita e in un’età perfettamente responsabile
266
1934
maschio con un’occhiata in cui brillava ancora a
267
1934
chi aveva un bambino in collo non osava oltrepassare
268
1934
quegli accenni incutevano, come in chiesa, silenzio e soggezione
269
1934
innamoramenti all’orizzonte o in pieno meriggio, nodi che
270
1934
quelle. Fra le parti in contesa, le sorelle prendevano
271
1934
fatta vedere. Di tanto in tanto alla porta di
272
1934
di destra, nella penombra in fondo allo stanzone appariva
273
1934
cornice abituale, vi rimaneva in ascolto o chiedendo una
274
1934
se non era stata in tempo a fuggire, stringendo
275
1934
Domenica, con uno scialletto in testa e vestite da
276
1934
anima che nulla aveva in comune con le loro
277
1934
l’una sull’altra, in modo da poter concludere
278
1934
a dovere, ma perché in molti casi lo scrittore
279
1934
disappunto di doversi incontrare in certe manovre, e specialmente
280
1934
e rendendosi reciproco servigio in continuità? Fin nel cercare
281
1934
attualità, capaci di mandare in visibilio chiunque. Ciò che
282
1934
smorfie e piroette, osservando in ogni senso le loro
283
1934
si sa, che conduce in pochi passi a sorridenti
284
1934
di cave estinte o in azione, tanto propizie all
285
1934
almeno fresche, che portavano in giro lo straripante rigoglio
286
1934
coppie, e che mettevano in valore fino alla rivalità
287
1934
doveva fare, erano combinate in maniera che a nessuno
288
1934
di un avvocato stato in quei pressi a villeggiare
289
1934
Femminilità che riappariva solo in rari e brevi momenti
290
1934
la forza fisica risaltava in questa donna la forza
291
1934
stringersi alla vita, palparsi in qualche parte, sentirsi, tirarsi
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invece, piantava gli occhi in faccia senza alterigia, ma
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voluminosi; e che teneva in una foggia instabile e
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fossero più numerosi che in quella della sorella, non
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che osservasse se medesima in uno specchio, rattenendo la
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disposizione delle stanze; e in continuazione di essa, ma
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da un cancello speciale in una via secondaria, aveva
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pulite, e che ospitavano in tutte quattordici famiglie di
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bottegai, impiegatini, operai agiati, in cui non si notava
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di una nobile famiglia in quelle terre e il
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le rendite di esso, in tre riprese, vi aveva
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e inconfessata compiacenza. Cresciuto in condizioni di larghezza e
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veder crescere il figlio in tutt’altra maniera, alla
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non fosse un principio in chi ne aveva esercitata
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rovina, non avendo trovato in fondo all’anima una
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il padre, e già in sicura ascesa verso quello
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loro stesse. ¶ Rimaste sole, in pochi anni di lavoro
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facile, fino a rientrarne in possesso automaticamente. ¶ La vera
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passava oramai per essere in quel genere, la migliore
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un anno e due in anticipo, e a meno
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era di vedere come in un remoto e modesto
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buon gusto. ¶ Carolina ricamava in bianco soccorrendo la sorella
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una volta non fosse in grado di riprodurre, tanto
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superlativa era il ricamo in seta e oro: paramenti
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riuscendo a tali prodigi in questo genere da reggere
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Carolina aiutando la sorella in un corredo importante per
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e impiantarvi un lavoratorio in grande. All’infuori di
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cercato altro soccorso, e in quanto al trasportarsi a
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delle loro mani esperte, in ogni punto, inattaccabile, uguale
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solamente, non si mettono in luce come allora: cambiato
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smania di farle vedere; in quelle proporzioni di sfoggio
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esigeva fragilissimi, trasparenti addirittura. In tale circostanza Teresa era
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della propria azienda. Carolina in quei casi straordinari si
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avrebbe toccato il cuore, in previsione di quel turbamento
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Padre le avrebbe ricevute in udienza particolare con un
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Anche la forte Teresa in quei giorni aveva smarrito
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Cristo sulla croce, e in quella di sinistra con
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Carolina scemò tre chili in un mese; e quando
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o dodici altre devote, in una mattina di Giugno
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Non più di cinquanta in tutti. Vennero introdotte nella
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nella sala delle Benedizioni, in attesa che si aprisse
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sala irradiata dal sole. In quello, con la leggerezza
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dei suoi visitatori inginocchiati in semicerchio, dicendo qualche parola
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e della stola portata in dono a Sua Santità
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cinquant’anni all’epoca in cui si inizia questo
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mosche. ¶ Tutto era lì in quella stanza descritta, nel
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architetti della terra rimasero in ammirazione di quanto avesse
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punti più suggestivi, vòlti in tutti i sensi, di
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del suolo lascia apparire in un complesso che rende
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sì, che sempre e in ogni dove ci appare
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tante volte ripetuta e in tanti toni, talora coi
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per visita, a piedi in tranvai o su una
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o percorrete guardando avanti, in cima, in fondo la
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guardando avanti, in cima, in fondo la vostra mèta
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fondo la vostra mèta, in alto la vostra mira
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la positura, che se in questa terra la collina
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inzaccherandone l’uscio fino in cima; e qualche volta
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altèra, neppure le frulla in testa di guardare la
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costituito di per sé in ente civile, ma tenuto
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ente civile, ma tenuto in unione spirituale da una
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lapide per ricordare che in quel convento venne conservata
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come una vecchia dama in poltrona, con la sottana
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a nasconderlo a metterlo in vista. Rincantucciata di fianco
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tale costruzione venne eseguita in più riprese, e che
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Vincigliata il secondo. Rigagnoli, in cui la luna e
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sa bene; nessuno è in grado di legittimare quale
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precisamente, ragione per cui in questa plaga case di
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bene, quando tutti entrarono in cammino; né era ancora
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a cantare. Quindi, essendo in più luoghi per la
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dove mangiato aveano, fatti in su l’erba tappeti
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l’autenticità della casa in conflitto, accordando legittimità per
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dalle automobili modernissime. ¶ Signore in piena maturità accompagnate da
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tranvai si vede entrare in quel cancello un prelato
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il collare. O sbucare in fretta, non si sa
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vi sarete sentiti penetrare in qualche parte la punta
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domandare chi possa vivere in una vecchia casa della
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terra cotta che superano in dimestichezza tutti gli animali
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sembrano piuttosto due vecchie in conversazione estiva crepuscolare, con
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da chi potrebbero andare in quel luogo, se non
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nel cancello ci troviamo in un vialetto sopra il
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campo né giardino, negletto, in cui dei vecchi tigli
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esposta al perfetto mezzodì. ¶ In fondo, senz’altro intermediario
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mentre che alla parete in fondo un sofà basso
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elettriche, ci fa vedere in sogno, seduta davanti alle
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è un secondo specchio in cornice dorata, e sopra
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cordoncini, nastri, sete, bianche in gran parte o di
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tenui, di colori vivaci in parte minore. E per
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i mobili vi siano in buon numero e di
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al muro, o baldanzosi in esposizione, in tutti i
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o baldanzosi in esposizione, in tutti i sensi e
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ufficialmente, come si legge in testa alle loro fatture
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sopra le loro teste; in piedi alla grande tavola
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per disegnare ¶ Al tempo in cui si inizia questo
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divenuta grigia, impolverata. Tutto in lei rivelava lo sforzo
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conoscevano le condizioni critiche in cui si dibattevano da
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sottogamba mentre esse raddoppiavano in albagìa. Ma quando arrivava
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restavano a bocca aperta in ammirazione: i divi del
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via riprendevano il commento: “in quella casa è sempre
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trovato un gran capezzolo. In do’ e’ si mandùca
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riuscendo a beccare Remo in città venivano a cercarlo
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per descrivervi. ¶ Come sempre in tutte le famiglie, questa
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questa è l’ora in cui si accendono e
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quale ultima portata vengono in tavola le miserie domestiche
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senza pietà, soverchiare, dominare in qualche maniera, far sentire
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peso. Trovandosi uniti e in forze quello è il
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casi, proprio nel momento in cui quelli del piano
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gustare il bel canto. In modo che le vicende
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della famiglia si svolgevano in musica come quelle dei
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quindi, sui molti, sempre in aumento, cui si doveva
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osservava misurandone la resistenza in rapporto all’intenzione. ¶ «E
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insieme?…» Fingeva di capire in ritardo. «Ah Tutti insieme
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essere stata di porta in porta nel paese, da
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a racimolare il denaro in tempo, la cambiale era
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imprecazioni e bestemmie. Era in quel dolore che le
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per una fatalità inesorabile. ¶ «In quarant’anni che esercito
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concluse disperatamente risoluta, trincerandosi in quest’affermazione come sull
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migliore che ci resti in questo momento difficile, dopo
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quei debiti come fatti in comune, ne addossava alle
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le mani sui fianchi in posizione di meditare il
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il suo intervento tendesse in favore del nipote o
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firme!» urlò Teresa scattando in piedi e con accento
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s’intende, non siamo in dovere di farlo, e
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le forze e scoppiando in lacrime. ¶ Remo non ebbe
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neppure quella debole, sentendosi in possesso delle misure esatte
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come dieci anni prima, in treno, o nei primi
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E invece di lasciarlo, in quel profondo smarrimento di
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capiva quanto vi fosse in lei di pratica energia
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lei di pratica energia in quelle grida, e quanto
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faceva pestare i piedi in treno, sotto la galleria
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porta per uscire insieme in preda, una allo smarrimento
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e colpirlo, girandoli attorno in cerca di un oggetto
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fuori dal salotto fino in cucina, intanto che una
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reagirono più. Venivano rinchiuse in quel tugurio ripugnante: si
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e mise la chiave in tasca. ¶ Niobe, che si
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le circostanze, doveva svolgersi in quella precisa maniera, e
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tragica quanto poteva sembrare. In tale convinzione la rassicurava
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fermandosi con le mani in tasca e le gambe
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firmano; e d’ora in poi Remo si sarebbe
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e bisogna saperlo cogliere in tempo: “si è giovani
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gradatamente e si spengeva in fiotti impercettibili. E allorquando
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pareva davvero un usignolo in quel silenzio campestre: non
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udito realmente, e udito, in special modo, da chi
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un poveruomo che aveva in affitto un pezzetto di
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poverissima che si arrabbattava in cento modi per vivere
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più spesso la ragazza in persona. Palle diceva ridendo
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lui, nato e vissuto in aperta campagna dove i
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e li chiamava “fiori” in genere, o tutti “rose
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farà cadere dalle nuvole in questo traffico così spontaneo
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boschetti, lungo il torrente, in cima ad un cocuzzolo
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Al posto medesimo, ma in attitudine più autonoma stavolta
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una donna e che, in fondo, aveva mancato in
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in fondo, aveva mancato in faccia a lei. ¶ «Ebbene
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credere? Ma si ripresero in tempo seguitando a replicare
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seguitando a replicare, alquanto in ritardo, distratte e interdette
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rettitudine. ¶ Rimasero a baloccarsi in bocca quella frase che
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che Remo aveva messo in tale espressione una buona
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buona dose di sincerità: in fondo egli era giuocatore
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fronte alla vita, abilissimo, in qualunque modo gli avessero
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inflessibile. Fra due signore, in una villa prossima, erano
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prima volta, aveva risposto in tono supplichevole: “è tanto
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incontrava per la via in attesa del tranvai, lo
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avresti detto di comprensione; in tanta lontananza di spirito
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che non poteva influire in nessun modo sul responso
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ora le tornava svantaggiosa. «In questi ultimi tempi abbiamo
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belle; da un pezzo in qua, non si sa
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avergli offerto da bere; in modo da lasciarla sospesa
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profondamente contenta che succedesse in casa qualche cosa di
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che Remo avesse messo in mezzo una giovane. E
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onore, forse anche troppo in questo caso, ma noi
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di addossarci il giudizio. In fondo è un ragazzo
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Non mancava che preparare in quattro e quattr’otto
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famiglia non sarebbe stata in grado di fargliele. Teresa
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affermò accigliata e minacciosa. ¶ In quanto a Remo, dopo
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tensione del pensiero dominante. In certi momenti di sollievo
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interpretarli, a indovinarli. Guardava in terra al modo di
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aspettava il tranvai con in mano una valigetta. ¶ Dove
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la speranza che riponevano in lei; capirono tutto senza
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che da un pezzo in qua avvenivano in quella
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pezzo in qua avvenivano in quella famiglia, ripeteva che
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di quella stagione, e in trent’anni non aveva
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di speranze inespresse, e in fondo a cui era
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baccante: tralci, penzoli, grappoli, in mezzo ai quali rideva
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altri che stanno dietro, in cima, molto più in
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in cima, molto più in alto, e formano le
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un giardiniere che abitava in una villa lassù lassù
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nozze si dovevano celebrare in grande fretta perché il
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fretta perché il giovanotto in parola aveva rilevato una
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aristocrazia del paese. E in quanto a Niobe, tutti
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le padrone che proprio in quei giorni dovettero firmare
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malevoli aggiungevano, vedendole salire in automobile per recarsi a
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loro intimità ed amicizia, in seguito al rivolgimento di
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i problemi, li rigettava in massa chiamando gli artisti
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che ella aveva trovato in Toscana una materia “formidable
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discorsi venivano fatti andando in su e in giù
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andando in su e in giù davanti alla casa
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e per un po’ in un forno a cuocere
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un forno a cuocere, in una padella a friggere
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si occupava di esse in modo alcuno, e si
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come se fosse stata in un caffè, neppure rivolgendo
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c’entrava per nulla in certe visite, e se
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Allora le zie vennero in una risoluzione eroica: mettere
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quale si sarebbero comportate in modo da liquidarla, glie
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una sistemazione concreta, aveva in vista delle possibilità che
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successo. Ma per entrare in rapporti con la casa
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partito solo. Intanto saliva in camera per preparare una
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Firenze, come sempre, ma in direzione opposta sulla via
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giorni di cupo silenzio, in cui erano sommerse tutte
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del loro interlocutore che, in assenza di risposta, ripeté
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staffe come quando andava in su e in giù
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andava in su e in giù davanti alla porta