parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
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due se ne restavano in piedi a guardarci, mi
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sfoderò un istintivo «no». ¶ «In che senso ’no’?» chiese
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chiese subito Flor. ¶ «Già, in che senso?» ripetei. ¶ Matilde
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padre e a Ernesto, in questo caso.» ¶ Chinai il
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successo?» chiesi, col cuore in gola. ¶ «Niente» ribatté Flor
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e io eravamo già in auto. Trovammo Flor che
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nascondere?» chiesi quando fu in auto. ¶ «Bruttino, eh?» ¶ Il
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dentro l’abitacolo ero in trappola. ¶ «Però lui era
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tutta la notte sola in quella casa sporca e
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incontro per le scale in lacrime. A quel punto
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Almeno così si racconta in famiglia. Nonostante fosse vissuto
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di votare Berlusconi? ¶ Tornati in salotto, io sprofondo sul
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divano e mamma resta in piedi a dirigere la
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carriera politica si tramutò in carriera giornalistica di successo
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aveva deciso di scendere in campo al fianco del
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che si è messa in testa tua madre?» ¶ «In
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in testa tua madre?» ¶ «In che senso?» ¶ Mi guardò
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gustare a casa Gargiulo. In realtà, la maestra della
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di molti anni prima in Andalusia mi aveva deliziato
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frittate di ogni tipo. ¶ In Italia avevo pregato la
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pensiero ai giorni trascorsi in Spagna, e a Clarinda
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Rosalinda, «e fai mangiare in santa pace tuo figlio
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Lui si fece rosso in viso e ribatté: «Cristo
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opzioni. Ma al momento in cui sarei riuscito ad
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bel po’, e poi, in effetti, anche a me
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volte di non fumare in presenza di Flor. Alla
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mio dovere, a mettere in atto il «consiglio» di
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stanza, poi mi tornò in mente che la sera
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ero tornato a casa in pantaloncini, maglietta col numero
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pensato di votare Berlusconi?» ¶ In realtà non avevo pensato
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pensato proprio a niente. In quel periodo avevo problemi
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la sua piccola casa in affitto. All’epoca, però
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più di ogni altra, in quel periodo, occupava le
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ai piani alti». ¶ Nessuno, in realtà, nemmeno Mario, ha
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contro Silvio Berlusconi, tuttora in atto. ¶ Quando il neonato
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di una trasmissione regionale in onda su Canale 21 per
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un talk show politico in prima serata. Talk show
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show che è andato in onda per più di
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a forza» commenta Arianna. ¶ «In che senso?» ¶ Mi porge
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gli altri, che attendono in silenzio una spiegazione. ¶ «Come
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e questa casa vanno in parti uguali a Valerio
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avresti potuto farcelo sapere in un altro modo» commenta
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così, con una cena in famiglia, con Tomoko che
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le mie ragioni qui, in questo contesto.» ¶ «E figurati
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di essermi spinto troppo in là. Tutti, infatti, si
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bella», a nessuno viene in mente di chiedere se
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volto, Mario si apre in un sorriso, ed è
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stata con due piedi in una scarpa!» esclama Valerio
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domanda. E, in effetti, in quegli anni avevo bisogno
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di mano, scattava foto in continuazione, tanto che mamma
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tuo ritorno» rispose sereno. ¶ In realtà aveva un’altra
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Feci tutto il viaggio in Andalusia con la macchina
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al collo. Scattavo foto in ogni istante, tanto che
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sempre con quella cosa in mano?» ¶ «Lascialo stare» intervenne
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a destinazione, ci fermammo in una radura, sotto l
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lo sguardo, ma ero in pieno sviluppo, e lo
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certo punto Rosalinda prese in braccio la figlia e
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a degli esseri umani. In quella landa deserta i
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testa reclinata all’indietro, in una smorfia di felicità
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mi si era fermata in gola. Era la bambina
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dopo cena, a fumare in compagnia del suocero, un
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e sconforto perché forse, in un tempo lontano, anche
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dormire. Desideravo assaporare fino in fondo le sensazioni che
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o poi arrivasse Clarinda. ¶ In dieci giorni non ero
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Non avevo dubbi.» Restammo in silenzio ancora un po
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lanciai sulle sue labbra, in un momento di esaltante
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me ne restai accucciato in fondo al pulmino, cercando
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ricordarti che sei vivo, in mezzo a una marea
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oche degli Aristogatti ¶ Entro in salotto e Arianna è
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di fronte al divano. In effetti, si sono tutti
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hanno sollevato lo sguardo in direzione del capofamiglia e
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l’altra. Anzi, siamo in tre a essere fatti
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da ognuno di voi, in modo da farmi vivere
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questo punto mi sento in dovere di intervenire. «È
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nostra morte. Per voi, in realtà, non cambia nulla
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davanti, anziché con me in una fossa». ¶ Giovannino è
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di contrasti tra voi». In realtà, il tuo bel
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annuncio che devo andare in bagno. ¶ «Proprio adesso?» fa
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e mi fa tornare in mente le odiose oche
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di tornare alla discussione in casa Ferrara, voglio parlare
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la mensola da mettere in soggiorno. All’epoca, tra
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che ci ronzavano attorno. In certi posti, le più
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e genere. Si distinguono in coppie alle prime armi
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senza scambiare una parola. In genere in questo tipo
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una parola. In genere in questo tipo di coppie
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nulla, per non incorrere in una nuova discussione senza
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per far sentire quantomeno in colpa il partner. E
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E così di tanto in tanto gli pone qualche
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sente sempre un po’ in colpa nei confronti degli
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sventure. Perciò dovevamo espiare in parte le nostre colpe
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da ultimo, da papà in persona, che, dopo aver
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nella fase rasta, sia in quella punk, e anche
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proprie scelte. A lei, in realtà, non interessa scegliere
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le zampe? Che dici, in quel caso potrebbe salire
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a me, tutte rinchiuse in quelle scatole illuminate che
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scelto di essere lì in quel momento, davanti al
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In effetti, più che in un campo scout, sembrava
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scout, sembrava di essere in una base militare. Ci
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Ci costringevano a dormire in una camerata gelida, col
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tanto bistrattate «regole» sono in parte giuste e condivisibili
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conta; loro sono cresciuti in un’altra epoca, si
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che leggere, ma mamma, in questo, non li ha
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vivevano la loro vita in attesa che tornassi a
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nelle pieghe del tappeto, in mezzo ai libri, ai
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andavano avanti per ore in una battaglia di nervi
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riprendevano le loro posizioni, in attesa dell’oscurità e
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il cinema, nelle sere in cui mia madre raccontava
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soffrono sono stupidi ¶ Entro in quella che un tempo
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la bocca e restavo in silenzio, proprio come adesso
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mano sulla sua spalla in attesa di capire se
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bella mostra di sé in salotto. Tornavo in camera
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sé in salotto. Tornavo in camera e tentavo di
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di sorrisi. Disegnando entravo in quel mondo bizzarro e
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Nel mondo dei fumetti, in realtà, i genitori non
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Qualche volta Arianna arrivava in camera mia e, senza
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Ti ricordi il giorno in cui ti mostrai le
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con la quale andava in giro non c’era
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si sarebbe aspettata qualcosa in più. In ogni caso
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aspettata qualcosa in più. In ogni caso tirò giù
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guardo senza capire fino in fondo le sue parole
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guardarla incredulo, non capivo. «In che senso?» chiesi poi
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di Arianna di punto in bianco e tornò in
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in bianco e tornò in America. ¶ «Che dici, andiamo
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ribattere: «No, non intendevo in questo senso». ¶ Poi esce
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alla nascita di Valerio in questi termini. Perciò feci
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l’esserino che già in culla rideva sempre iniziava
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di un padre che in fondo temevo e col
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farla smettere di piangere. ¶ In fondo, non avevo mentito
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mezzi figli. ¶ La poltrona in similpelle del dottor Iazeolla
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sedermi sulla comoda poltrona in similpelle del famoso dottor
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soffrire e a mettere in discussione le mie certezze
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credo sia l’unico in grado di non farmi
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smarrire. ¶ «Lei dovrebbe rimettere in piedi una parvenza di
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ripasso, come si dice in gergo scolastico. La colpa
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stesso. Poi un giorno in cui sembrava meno disponibile
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lasciati a metà. Uno in più non farà certo
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suo lavoro, e se in qualche modo le due
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spiegare a Clara che in genere le vite più
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gesti umani ¶ Il giorno in cui nacque Giovannino ero
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cui nacque Giovannino ero in viaggio con papà, Rosalinda
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fatto un’intera estate in casa. A me importava
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mese intero. Invece, anche in quell’occasione, fu Mario
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fu Mario a prendere in mano la situazione. Si
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con una domanda. E, in effetti, in quegli anni
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la nascente Seconda Repubblica. In breve tempo le emittenti
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secondo solo alla sera in cui Matilde mi rese
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doveva passarsela tanto bene in famiglia e quando ti
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e quando ti imbattevi in lui eri certo di
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un po’ d’erba. In quel periodo Orlando era
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infanzia ti ha lasciato in dono un vuoto da
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sguazzeranno come un bambino in una piscina gonfiabile. ¶ Giulia
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Non trovandola, mi infilai in una classe e assistetti
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maschio e una femmina), in piedi sulla scrivania, blateravano
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unii al trio che, in fondo alla stanza, era
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fisica generale, non certo in un liceo occupato. Ma
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e me ne stetti in disparte, a rodermi il
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i miei diritti, be’, in diciannove anni non ne
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fatidica passeggiata mi imbattei in Orlando, che sapeva bene
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amarognolo che ti rimane in bocca all’apparir del
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che la vera arma in più per essere felici
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un’altra: bere. ¶ Discesa in campo ¶ Il fatidico istante
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campo ¶ Il fatidico istante in cui aprii la porta
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del tradimento di Giulia. In quel breve periodo, spodestato
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muretto o una panchina, in attesa che lei incontrasse
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giorni riuscivo a incontrarla in quella certa piazza, perché
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imbattessimo a ogni occasione in quelle giuste, forse cominceremmo
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forse cominceremmo a mettere in crisi l’idea che
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solito posto, un muretto in un viale isolato del
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mi passò una mano in testa, se la portò
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i tacchi e corsi in bagno. Accesi la luce
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di scendere di nuovo in campo!» ¶ Quel giorno, un
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si rivede la luce in fondo al tunnel. Finalmente
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aveva deciso di tornare in politica nelle fila di
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suo perbenismo; Mario, perché in quel modo gran parte
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presenza del capo miliziano in casa. ¶ Duecentomila valide ragioni
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altro, protendendo il busto in avanti. ¶ È Mario, come
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attimo lo sguardo, rosso in viso, poi parte all
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la porta della cucina in preda al terrore. ¶ «Sentiamo
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che ha uno zero in meno. ¶ «Duecentomila?» fa eco
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tutti quei soldi scapperei in capo al mondo per
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interviene di nuovo Arianna in tono ironico, e mi
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stanza destinata a loro in caso di visite, mentre
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scusatemi» e si dilegua in bagno. ¶ Solo allora Valerio
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ha mai osato dirla). ¶ In effetti, il mio migliore
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uscivo il sabato pomeriggio in cerca di conquiste. Portava
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e parlava quasi esclusivamente in dialetto. Il padre di
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leggende più disparate) e in tre anni la madre
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infatti, al primo pugno in faccia che la vita
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Come tutti, dovevo andare in una buona scuola pubblica
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sono cresciuti nella bambagia, in un ambiente protetto e
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partecipai al campo estivo in un posto sperduto dell
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all’esercito per reclutarti. In effetti, più che in
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che, spesso, non tornano in tempo. ¶ Giovannino e i
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puntare mio fratello minore, in attesa che ci renda
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figlio ogni volta che in tv non danno la
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da almeno trentacinque anni, in due universi paralleli. ¶ E
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fuori luogo, basta guardarla in faccia. ¶ Ma tanto, per
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parlare», con il prefisso in, che ha valore di
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anni utilizzando il linguaggio in modo del tutto accessorio
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a dire la mia in qualche rara occasione, anche
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occasione, anche se mai in modo categorico. Al contrario
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ma ricordo il giorno in cui Giovanni, in braccio
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giorno in cui Giovanni, in braccio a mamma e
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ho impiegato qualche decennio in più. ¶ L’incidente ¶ Ci
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vivere una vita intera in compagnia del risentimento represso
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mi è stata data in dono da mio padre
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re delle emozioni calpestate in nome di una presunta
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oggi me ne vado in giro con la faccia
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di cercare un punto in comune. Ma la cosa
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l’unico punto davvero in comune fra i due
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Una sera che era in vena di rivelazioni, mamma
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quella dei suoi figli, in primis il sottoscritto. ¶ Di
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origini, mamma è cresciuta in un quartiere popolare della
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sua morte sarebbe subito in lizza per la beatificazione
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le ronzavano attorno e, in potenza, innumerevoli gelati e
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innumerevoli gelati e giri in motoretta, scelse Raffaele Gargiulo
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possibilità, senza pretendere nulla in cambio. Mamma, insomma, aveva
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difendersi ogni giorno. Era in gioco la sua identità
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prima o poi parlerò). ¶ In conclusione, mio padre e
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domandò mamma. ¶ Mario era in camera con Giovannino per
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qualcosa o mi aiutasse, in matematica o in disegno
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aiutasse, in matematica o in disegno, e in quei
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o in disegno, e in quei momenti mi sembrava
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Mi chiedevo cosa avessero in comune quei due, che
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comune quei due, che in mia presenza non si
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momento, a cosa aggrapparmi, in che cosa sperare, come
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un po’ mi venne in mente la seconda domanda
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bene a fare ciò in cui credo.» ¶ «Perché, in
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in cui credo.» ¶ «Perché, in cosa credi?» ¶ «Voglio fare
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disegnando fumetti?» ¶ «Ci campano in molti.» ¶ «E tuo padre
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stavo affrontando la discussione. In realtà, non era del
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affabile. ¶ «Ah sì?» gridò in preda a una crisi
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Questa semplice frase era in grado di procurarmi una
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la sera mandò Mario in camera mia. ¶ Gli anni
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mia. ¶ Gli anni trascorsi in politica le avevano insegnato
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vita di stenti. Che, in ogni caso, nulla mi
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faccio delle consulenze è in cerca di personale per
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il lavoro del futuro, in continua espansione. Potresti trovare
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più diretta per trasformarsi in un infelice». ¶ Quello che
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dice, «non voglio intromettermi in questioni che non mi
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e me li ficca in libreria, di solito in
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in libreria, di solito in vetrina o sullo scaffale
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di neve. ¶ «Lo metti in vetrina?» ¶ Con un sorriso
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avrai più un dente in bocca?» ¶ Lasciando correre sul
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una smorfia. «Be’, fossi in te non ci conterei
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la tua prostata andrà in pensione.» ¶ «Sai sempre come
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il suo nuovo romanzo in vetrina. ¶ «Dovresti fare come
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Palle mosce.» ¶ Dal giorno in cui sono stato costretto
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altronde, come potrei definirlo in una conversazione? Lui? L
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È successa una cosa...» ¶ In quell’istante è entrato
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signor Bracale, dipendente Rai in pensione ossessionato dai fumetti
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tirato giù la saracinesca in gran parte è merito
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tale e quando entra in negozio io mi devo
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ciuffo sparuto di capelli in mezzo alla testa spelacchiata
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più delle volte vado in giro con un’espressione
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a raggiungere la riva. ¶ In tutto ciò, come si
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certo punto mi seguì in bagno e, dopo essersi
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e gambe e lasciava in bella vista il seno
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Matilde sa benissimo che in certe circostanze la palpebra
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muscolo!» esclamò infine, scoppiando in una sonora risata. ¶ Da
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ho cambiato specialista. ¶ Comunque in quel bagno tentai di
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seconda volta è successo in fumetteria. Matilde si è
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prima di separarci, eravamo in auto, fermi nel traffico
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che fornisce soluzioni ecosostenibili in tutta Europa. Crispino Del
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ce lo stessimo confidando in auto, immersi nel traffico
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ci avvolgeva si scioglieva in gocce che scivolavano sui
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la musica si trasformava in notiziario? ¶ Era un giorno
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verità scivolano fuori proprio in un istante di monotonia
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mali. ¶ Insomma, eravamo lì, in fumetteria, a parlare di
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sono trasformati ben presto in tanti piccoli sbarchi in
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in tanti piccoli sbarchi in Normandia, con le mie
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non ne ho, né in un senso né nell
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Giovanni, che adesso è in piedi davanti a me
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incontrata l’altro giorno in un bar, era con
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parlarvi e magari riprovarci in modo diverso». ¶ «Diverso come
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bagno e si avvia in salotto. ¶ Clara che parla
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tempo pieno ha messo in fila una serie indefinita
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piuttosto Matilde. ¶ Appena laureata in Economia, Clara si presentò
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fece drizzare molte antenne in Natura, fra le quali
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quello l’istante esatto in cui ho iniziato ad
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lontano. ¶ Prima di risalire in auto, Arianna si avvicinò
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bocca, quindi si infilò in auto e non mi
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l’abbraccio e andare in cucina, commentò: «Bene, sono
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che da quel momento in avanti nella mia vita
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sarebbe stato un padre in più. ¶ Il mio unico
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Anche perché a me, in quel periodo, mamma piaceva
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e acquitrini. E proprio in un laghetto di acqua
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verso e si tuffò in acqua. ¶ «Dove va?» chiesi
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mi infilo anch’io in cucina, proprio nel momento
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cucina, proprio nel momento in cui la domestica compie
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una pila di piatti in mano. Non vorrei sbagliarmi
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Sono vent’anni che in casa Ferrara la questione
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nostra madre per sostituire in modo degno la nostra
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presa cura della famiglia in ordine decrescente, da me
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emuli; una ricerca infruttuosa, in primis perché non abbiamo
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bisogno di una tata, in secondo luogo perché di
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alla guida della casa in base al loro tempo
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lungo prima di scoppiare in un pianto dirotto e
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di ingegneria della città, in via Toledo, eppure l
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di tramutare i figli in bruti soldati che affrontano
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aperto una piccola fumetteria in una strada poco trafficata
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una politica abbastanza famosa in Campania. In pochi anni
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abbastanza famosa in Campania. In pochi anni riuscì a
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altro di cui occuparmi: in primis l’esame di
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maturità, dove mi produssi in una scena muta strappando
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Ognuno se ne va in giro con un mucchietto
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Ferrara. Ed è rimasta in sospeso anche la grandiosa
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avessi saputo che proprio in quel periodo stavano indagando
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ogni evenienza» amava ripetere in quegli anni. Credo che
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non si tramuta mai in realtà. È una questione
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centro. ¶ Tadààà! ¶ Comunque, ero in fumetteria in una giornata
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Comunque, ero in fumetteria in una giornata qualunque quand
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mi chiamano «fratellone», ricordandomi in ogni momento che sono
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a ribattere. Starci, esistere, in questo periodo, non mi
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dirigente scolastico, insegnante, ingegnere (in questo caso, al bisogno
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autori che amava uno in particolare gli aveva rubato
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fu una lunga discussione in famiglia fra mamma, che
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sul naso (negli anni, in realtà, sull’impiegato in
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in realtà, sull’impiegato in questione sono nate numerose
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scrittore cambiandolo da Henry in Erri. Senza nemmeno la
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formula. L’ultima volta, in realtà, d’importante c
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quando eravamo ormai tutti in piedi, con i calici
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piedi, con i calici in mano, pronti a brindare
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di corsa il cellulare in tasca e, alzandosi col
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casa, Matilde mi raggiunse in cucina mentre mi preparavo
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avrei continuato a masturbarmi in giro per i laboratori
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e rimasi a fissarla. In cosa potevamo aver sbagliato
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forse loro lo fanno in modo diverso, ci mettono
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e giudiziosa. La natura, in realtà, si fa beffe
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età di sette anni. In realtà, a essere pignoli
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Mario, e anche lui, in fondo, non è un
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andato, è vero, ma in fin dei conti non
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senza la sua presenza in casa, le attenzioni di
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più doppioni da scambiare in classe. Fui anche il
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dietro insieme ad Arianna in modo che Mario potesse
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cuore. ¶ Trascorremmo la giornata in un ristorante sul lago
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essere tutto a posto. ¶ In quel momento avrei dovuto
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e chiusi gli occhi, in attesa che uno dei
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avevo un appuntamento importante in ufficio. ¶ «Erri...» ¶ Sollevai la
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con l’indice puntato in aria, come a chiedere
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suoi occhi furenti. Fu in quell’istante, con una
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madre quando mi chiudeva in un angolo e con
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impiastricciato: la matita sciolta in una lacrima che le
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scopo» per tre volte in un minuto, lei che
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il desiderio di entrambi. In sostanza, a decidere quando
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allucinanti, come la volta in cui dovetti raggiungere l
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Frecciarossa perché Matilde era in ovulazione e per arrivare
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bene, invece, lei telefonava in ufficio e io correvo
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cucina. E fu proprio in una di queste occasioni
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lasciò andare all’urlo in questione, un urlo continuato
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una parola, si avviò in bagno. Mentre sentivo il
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fare diverse cose: correre in bagno e urlarle il
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nulla. Non so arrivare in ritardo; ogni volta mi
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per presentarmi, come sempre, in anticipo. C’è poco
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il giubbino e vado in cucina, dove una donna
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Giovannino». ¶ Rimetto la bottiglia in frigo e cerco qualche
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a combattere gli zuccheri. In casa Ferrara la Coca
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mio fratello) mi ripeteva in continuazione che ero stato
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nonna, come nostra madre. In genere sono i padri
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padri a essere omaggiati in questo modo, ma nella
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rimase per un po’ in piedi sulla soglia del
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la separazione, infatti, arrivarono, in rapida successione, mio fratello
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scomunica di Gargiulo Raffaele, in arte mio padre ¶ Mario
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decisi di farmi battezzare. In famiglia ero l’unico
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fa. Di quest’ultima in particolare va molto fiero
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di spostare il quadro in salotto, solo che la
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un eufemismo) il papa in persona di sbattezzarlo con
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del signor Gargiulo Raffaele, in arte mio padre. ¶ Grazie
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erano e sono ancora in relazione semantica in casa
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ancora in relazione semantica in casa Ferrara. ¶ Quei pochi
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ma Erri si trovava in una situazione diversa.» ¶ «In
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in una situazione diversa.» ¶ «In che senso?» ¶ Già, in
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In che senso?» ¶ Già, in che senso?, avrei dovuto
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anche io, invece rimasi in silenzio. ¶ «Lui si è
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auspicasse una mia discesa in campo, ma con mio
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mio esempio, che desiderasse in parte emularmi, era un
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nostro padre, invece restai in silenzio, nonostante le parole
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ormai...» ¶ Una frase che in sé non significa nulla
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la parola: «Se vuoi, in frigo c’è anche
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indecenti, e cioè che, in fin dei conti, ho
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bastato aspettare e sistemarmi in quello che è spettato
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volta che mi trovo in questa casa. ¶ Mario per
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inverno, se ne va in giro con una camicia
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ci ritroviamo immediatamente tutti in cucina; Clara perché segue
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mettendo tutta per trasformarsi in vittima. ¶ «È Matilde» dico
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Insieme all’inevitabile sofferenza, in questi mesi ho convissuto
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certezze e qualche aspettativa in più. ¶ E ora ho
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inclina la testa, e in quel piccolo gesto rivedo
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si presentava ogni mattina in ufficio. Un attimo dopo
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dio, Giovanni sta coltivando in casa la futura Renata
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numero possibile di donne in modo da avere più
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E poi credo che in queste cose ci sia
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sulla mia guancia e in tono ironico esclama: «Che
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ciò che è, ma in base a quello che
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Renata Ferrara è molto in voga. Da più parti
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ha speranza nel futuro. In realtà credo che chi
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passa un soffio. ¶ E in quel soffio trascorriamo gran
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papà e Mario seduti in giardino, davanti alla tv
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bellissima villa sulla spiaggia in Sardegna, vicino a Palau
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villa era anche immersa in una grande pineta che
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si sarebbe pentito, perché in fondo non conosceva davvero
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sera Rosalinda mi prese in disparte e mi disse
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e sorrisi, anche se in cuor mio mi chiedevo
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prossimo semmai andiamo tutti in Spagna.» ¶ Mamma e Mario
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sarebbe venuto con noi in vacanza. ¶ «Tutti insieme?» chiesi
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velate o a rispondersi in malo modo. Sarebbero potuti
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la vacanza fu straordinaria. ¶ In realtà la mia preoccupazione
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il tempo il piatto, in silenzio, sperando di non
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di non essere tirato in ballo nella conversazione. ¶ Poi
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per metterlo al sole, in modo che si asciugasse
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intorno a me. Mamma, in realtà, scendeva poco in
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in realtà, scendeva poco in spiaggia e sempre negli
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doveva pensare a Valerio (in realtà era la povera
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tata Luisa a tenerlo in braccio tutto il giorno
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che comunque preferiva stare in pineta, ma io avevo
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famiglia. Anche Rosalinda scendeva in spiaggia quando poteva, fra
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sbagliato» rispose Arianna, tuffandosi in cerca di un nuovo
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sentivamo giocare a carte in giardino mentre noi eravamo
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mi svegliavo per andare in bagno e passavo davanti
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a petto nudo e in mutande, in genere su
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nudo e in mutande, in genere su un fianco
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Lei, invece, a pancia in giù, con le braccia
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come aveva detto Arianna. ¶ In breve l’estate strana
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partire papà mi chiamò in camera sua e mi
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di quegli uomini arroganti, in gessato e scarpa lucida
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tipo, come si dice in questi casi, uno di
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fa perse la moglie in un incidente stradale. Quel
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avevano affittato un appartamento in Calabria insieme a una
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lui li avrebbe raggiunti in treno il giorno seguente
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figli, per fortuna, erano in campeggio con gli scout
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tre morirono sul colpo. In azienda fu uno choc
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di trasformarsi di nuovo in figlia. ¶ Qualcosa del genere
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Che cosa ha detto?» ¶ «In estrema sintesi?» ¶ «In estrema
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detto?» ¶ «In estrema sintesi?» ¶ «In estrema sintesi.» ¶ «Che sei
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torno, convinco papà che in fin dei conti potrà
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ti fa bene, cresci in autostima. Ciao.» ¶ E riaggancia
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avevo atteso il momento in cui avrei rivisto Clarinda
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inghiottii la saliva, ferma in gola come un pezzo
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fino al malaugurato giorno in cui Clarinda non si
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Avrei potuto domandarglielo allora, in quella fattoria, inseguirla in
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in quella fattoria, inseguirla in cortile e non restare
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non ci si tapperebbe in casa neanche di fronte
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più carina, eh, Clarinda?» ¶ «In effetti.» ¶ «Mai disturbare i
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che hanno dentro tutto in una volta, e poi
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avevo mai sentito parlare in questo modo. ¶ «Che consiglio
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Restammo per un po’ in silenzio prima che lui
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della famiglia. Anche se, in realtà, tre anni fa
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ho incrociato per caso in un’agenzia di viaggi
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un cappello di paglia in testa, scandì il proprio
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lidi della periferia napoletana in attesa che si liberasse
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iniziò una fitta conversazione in spagnolo. E mentre parlava
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Almeno, non era calvo. ¶ In realtà, se fosse stato
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quasi mai, era sempre in viaggio. Alla fine Raffaele
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politica che al diritto. In realtà, da adulto ho
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ogni modo, la sera in cui non presi la
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volte mi ero alzato in piena notte per fare
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che fumava per casa, in mutande. ¶ Raffaele Gargiulo non
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alla fine dell’82 tornò in Italia, i due quasi
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rivolti la parola, e in tutto questo tempo né
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nonostante lui si trovasse in Marocco. ¶ «In Marocco?» chiesi
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si trovasse in Marocco. ¶ «In Marocco?» chiesi io. «E
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zucca come lui. Che in genere i «fuori di
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se avevo capito. E in quell’istante provai la
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sul mio viso, ma in realtà non mi stava
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marciapiede e a conversare in spagnolo. Il sorriso appena
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saranno altre migliaia, e in quelle migliaia sbucherà pure
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uno spicchio di amore in più al nostro amore
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posso permettere ¶ Appena torno in salotto mia madre esordisce
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guardare Arianna. È seduta in un angolo e fissa
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No, vado a casa.» ¶ «In una serata così bella
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una serata così bella, in cui ci hai detto
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a dormire da solo in quella stanza ammuffita?» ¶ «Non
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e segue la moglie. In salotto restiamo io, Arianna
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del riavvicinamento con Matilde. In fondo ho sempre pensato
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il viso si scioglie in un’espressione finalmente genuina
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cosa rispondere. Mi infilo in camera da letto nell
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da letto nell’istante in cui arriva un secondo
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arriva un secondo messaggio. ¶ In questo momento avrei proprio
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davanti Clara. Ha Renata in braccio, mi fissa e
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solo non fosse impegnata in una seduta di terapia
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nulla?» ¶ «Quando sono andata in terapia, Barry era già
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Barry era già tornato in America da un pezzo
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po’, mi serviva crederlo. In realtà era lui a
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chiedeva di fuggire insieme in Texas, che lì avremmo
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e lui sarebbe finito in galera. Allora scoppiò a
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graffiarlo e gli sputai in faccia, e lui niente
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mi pregava di tornare in me, diceva che mi
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Poi arrivò il giorno in cui mi accorsi della
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della gravidanza. Glielo confidai in lacrime. Lui disse che
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sparito per sempre. Tornato in America. La cosa buffa
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papà e avermi portato in casa un uomo che
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la mia vita». ¶ Restiamo in silenzio per qualche secondo
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di sicuro, il giorno in cui mi farà meno
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perché è difficile sentirsi in pace con il tutto
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Invece, se ti guardi in giro, sembra proprio che
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conservazione della specie» abbozzo, «in questo siamo come le
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dà del represso?» ¶ «Sì, in linea di massima sì
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amiche se ne vanno in giro con i pancioni
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e muove le pupille in cerca del mio sguardo
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l’energia ancestrale presente in ogni essere vivente. La