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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1921
se ne stava raccolta in un angolo, con tutti
2
1921
dove tutti noi, raccolti in cerchio dinnanzi ai bei
3
1921
con le molle bene in mezzo alle brace; e
4
1921
sempre neri. Dalla cintola in su ella era di
5
1921
suo corpo s'arrotondava in un ventre enorme, ch
6
1921
allora riposto, e purgatosi in fretta, disse con un
7
1921
mani e la condusse in salotto, e, mentre le
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1921
sette nipoti s'alzavano in piedi, ella la fece
9
1921
bel parrucchino nero diviso in due da una perfetta
10
1921
sere fa all'Alhambra, in compagnia di un giovane
11
1921
inclinazione! ¶ Poi si raccolse in ascolto, e non si
12
1921
e se ne rallegrò in cuor suo. ¶ La fleur
13
1921
vagavano qua e là in cerca di un punto
14
1921
suo viso giovane terminava in un mento aguzzo che
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1921
erano veramente belli, ammassati in grosse trecce pesanti nerissime
16
1921
No, nessuna. ¶ La gavotta in quel punto diceva: ¶ Voyez
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1921
tutta la notte seduta in quella poltrona, anzichè coricarsi
18
1921
suo letto sola, lassù, in quella stanza isolata sotto
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1921
avvenire di Silvina; fu in quella prima notte che
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1921
dominato la sua vita; in quella prima sciagurata notte
21
1921
sempre intanati nel buio, in agguato sotto gli antri
22
1921
alla mercè delle tenebre. In quella sciagurata notte, uno
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1921
solitudine l'aveva condotta in una camera foderata di
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1921
specchio stretto e lungo in un angolo, con a
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1921
di biancheria sudicia sparsi in disordine qua e là
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1921
e là, sulle sedie, in fondo al letto, appesi
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1921
quando sono sola. Ma in due? ¶ E la spinse
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1921
spegnere il lume, coricarsi in quel letto, non muoversi
29
1921
e divennero rosse, sbocciarono in una rosa purpurea e
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1921
volto, non si gettò in terra singhiozzando umiliata, ma
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1921
sciolse i capelli, affondando in quella seta morbida le
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1921
sarebbe mai più coricata in quel deserto candore. Pensava
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1921
vuoto, sotto il solaio, in quella stanza tenebrosa su
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1921
Buono era quel letto in cui stava coricata per
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1921
altro. Silvina si vestì in fretta, si pettinò, e
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1921
pettinata Soave le mise in capo uno dei suoi
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1921
di miserabili si pigiava in silenzio, e Silvina dovette
38
1921
lunghissimo, attraversato di quando in quando da qualche suora
39
1921
ed ella dovette percorrerlo in tutta la sua lunghezza
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1921
fantasmi, per entrare infine in una corsia squallida come
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1921
ospedale si sentì presa in quel solicello, sotto quel
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1921
un angolo di strada, in un giardino tutto di
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1921
sua casa, ed entrò in quella stanza dalla quale
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1921
non avesse un pelo in faccia, così irrimediabilmente calvo
45
1921
di vernice e incollata in fretta sul tondo della
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1921
il mondo, a vivere in compagnia d'altri burattini
47
1921
sottile e lungo come in un guanto. Ma una
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1921
se Mirra potè mutarsi in pianta, e Nictimene in
49
1921
Legge un invito amoroso in quell'affascinante sguardo, e
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1921
lo tiene stretto come in una dolce catena; egli
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1921
tutta la vita, stretto in quel delirante abbraccio. Ma
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1921
che scendeva le scale in gran fretta, pallida, gli
53
1921
imbattuto, sulla via maestra, in una carrozza a due
54
1921
cavalli dove stava Silvina in compagnia di un giovane
55
1921
Silvina. Mio padre montò in furore e minacciò di
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1921
portò Silvina a vivere in città. Egli non aveva
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1921
regole che inceppano ancora in questo secolo la libertà
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1921
una casa di operai, in una piccola stanza illuminata
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1921
di seta, e, rientrando in casa, baciava Silvina sulla
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1921
fatto, veduto, e detto in città. ¶ — Ah! esclamava, tutti
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1921
mi voglia bene, sarò in ogni modo felice! ¶ Silvina
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1921
lo guardava a lungo, in silenzio. ¶ — Che cosa mi
63
1921
sua gota, e rimaneva in silenzio a respirare il
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1921
cielo viola; le rondini in frotte passavano e ripassavano
65
1921
che più ho amato, in cui più confidavo, non
66
1921
amava Silvio, perchè Silvio in ogni suo pensiero, in
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1921
in ogni suo pensiero, in ogni sua parola, poneva
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1921
con impazienza il giorno in cui avrebbe potuto lasciare
69
1921
lasciare quella miserabile stanza, in quella miserabile casa, la
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1921
se ne vantava già in cuor suo, e pensava
71
1921
bellissima. Così, come faceva in casa nostra, anche lassù
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1921
avevano carrozze, cavalli, servitori in gran numero, ed erano
73
1921
una candela, di andare in giro con abiti consumati
74
1921
senza che potesse risplendere in alcun modo. Allora le
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1921
amore di Silvina, pregandolo in ultimo di accoglierla come
76
1921
di accoglierla come figlia in casa sua e di
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1921
sarebbero andati ad abitare in quella bella villa, avrebbero
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1921
nel suo continuo peregrinare in cerca di lavoro. Egli
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1921
genere cercava di entrare in discorso con i suoi
80
1921
gli occhi bendati e in equilibrio sopra una ruota
81
1921
un avvocato molto versato in politica. E a tutti
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1921
chiedeva mai un soldo in prestito, si comportava con
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1921
compagno di ozi. ¶ Appunto in uno dei tanti caffè
84
1921
Sotto il cappello, divisa in due da una irreprensibile
85
1921
ombra di un pelo in tutta la sua superficie
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1921
rimprovero, io sono molto in collera con voi. Sì
87
1921
voi. Sì, molto molto in collera. Voi avete una
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1921
ieri sera, all'Alhambra, in compagnia di una donnina
89
1921
che aveva condotto Silvina in un luogo frequentato da
90
1921
ci amiamo teneramente. ¶ Rientrando in casa, Silvio si sentiva
91
1921
Silvina. ¶ Finì l'estate. In uno dei primi giorni
92
1921
altissima. Il medico chiamato in gran fretta stimò che
93
1921
curato energicamente, avrebbe potuto in pochi giorni guarire. Egli
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1921
estate quasi senza intervallo, in pochi giorni gli alberi
95
1921
e ciarliero. Chi vive in campagna può ancora trovare
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1921
rimbombassero martelli, e passassero in fuga torme di animali
97
1921
di bussare, di guardare in su alle finestre e
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1921
colline brulle e campagne in gran parte desolate, prima
99
1921
cui voglio parlare, ricordava in tutto uno di quelli
100
1921
Per un giorno solo, in tutto l'anno, questo
101
1921
pare più di stare in campagna, ma nel sobborgo
102
1921
mettono a vendere come in tante botteghe. Vengono pasticcieri
103
1921
latta, bambole di cartapesta in camicia, e sopratutto trombette
104
1921
spacci di vino, e in un campo si pianta
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1921
dietro di me. Giunto in fondo al sentiero, là
106
1921
di qui! ¶ Lo prendemmo in quattro, lo sollevammo e
107
1921
strada, Silvina rientrava allora in casa, sostenuta da mio
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1921
a tutti di camminare in punta di piedi. ¶ Fummo
109
1921
caduta una volta, inciampando in un sasso. Allora l
110
1921
singhiozzi, tanto era stato in lei lo spavento per
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1921
tutti che lo ascoltavamo in silenzio. ¶ Intanto fuori, lungo
112
1921
loro gole sonore, soffocarono in un sol frastuono confuso
113
1921
strada si mise così in gara col campanile, e
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1921
prima d'allora. Ma in quel momento il suo
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1921
mani premute sul cuore, in quell'atteggiamento così doloroso
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1921
con una carezza, chiedendole, in nome di quel momento
117
1921
essere facile per tutti, in quella sera di festa
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1921
mia sedia e rientrai in casa. Senza salutare nessuno
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1921
oscuro e nessun potere in questo mondo, fuorchè quello
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1921
chi ve la offrisse in dono, la libertà, forse
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1921
libertà, forse sapreste insegnare in che modo goderne. ¶ «Vorrei
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1921
alla cintura, ritornando domani in quello stesso luogo dove
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1921
Io m'era chiuso in camera mia, e, lette
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1921
le ultime parole, caddi in uno stato di meditazione
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1921
commozione era così grande in me che io non
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1921
e piccolissimo è tutto in suo potere, di lei
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1921
Povera piccola! Così stupida, in fondo, anche lei! Silvina
128
1921
fondo, anche lei! Silvina! In fondo, nemmeno una donna
129
1921
camera, dove di quando in quando l'udivo ancora
130
1921
saputo di trovarla là in quel momento, riconobbi Silvina
131
1921
vestita e pettinata come in pieno giorno. Con il
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1921
ombra e si alzò in piedi di scatto. ¶ — Ah
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1921
mio letto. Poi, rimanendo in piedi dinnanzi a lei
134
1921
breve pausa e alzandosi in piedi d'un tratto
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1921
non hai fiducia che in te sola. Dimmi, per
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1921
hai perduto, oggi, rientrando in casa, quando eri mezzo
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1921
a scorrerla. Arrivò presto in fondo, e il suo
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1921
giovane. Se tu fossi in pericolo, io mi ucciderei
139
1921
sentimenti che egli esprime in questa lettera sono nobili
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1921
poi feci la lettera in mille pezzi e li
141
1921
e versava dell'acqua in un bicchiere. ¶ — Non si
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1921
udii distintamente che, come in un sospiro, disse: ¶ — Silvina
143
1921
camera proprio nel momento in cui Silvio baciava la
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1921
di lei ora confondano in un unico sguardo l
145
1921
vedi mai più... ¶ Buttò in mare quell'avanzo di
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1921
di pane che teneva in mano, voltò le spalle
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1921
e se la nascose in grembo. ¶ Bombita non parlò
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1921
che le stava ammucchiata in grembo. Non ebbe neppure
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1921
e incominciò a intrecciarla in mille modi, e spesso
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1921
nastro dorato di Rosina in confronto di quella bella
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1921
il sole lo illuminasse in pieno. Ella guardava l
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1921
trasformare quelle gocciole iridescenti in tante belle pietre preziose
153
1921
a sera, di porta in porta, con il suo
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1921
con il suo sacco in spalla e gli occhi
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1921
tamburo che suona là in fondo? Questo è il
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1921
ti si mangia tutta in un boccone! ¶ Quando Porfirio
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1921
aveva la sua bottega in un vicolo triste dove
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1921
appesa a un chiodo. In fondo, tra gli altri
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1921
piovuta dentro la luna in una notte serena. Ora
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1921
dei morti, se poi, in fondo a tanta miseria
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1921
smeraldo meraviglioso che vinceva in fulgore la luce stessa
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1921
eccitata, subito egli cadde in ginocchio; e senza staccare
163
1921
tremula della candela illuminava in tutto il suo splendore
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1921
a lungo, umilmente e in silenzio. Chi lo avesse
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1921
cioè che egli adorasse in ginocchio quello smeraldo. In
166
1921
in ginocchio quello smeraldo. In realtà nello smeraldo di
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1921
addormentarsi, come accade quando, in estate, coricati sotto un
168
1921
grande affare di Porfirio in quel giorno e per
169
1921
dubbio grave, per sapere in che modo comportarsi nel
170
1921
propria prudenza, che era in tutto degna di un
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1921
dunque continuò a commerciare in stracci e in bottiglie
172
1921
commerciare in stracci e in bottiglie usate, girovagando di
173
1921
usate, girovagando di porta in porta con il suo
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1921
calato sugli occhi, e in tutti i suoi atti
175
1921
tesoro lo portava annodato in un fazzoletto e sepolto
176
1921
un fazzoletto e sepolto in una tasca misteriosa che
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1921
egli fu seppellito nudo in una cassa d'abete
178
1921
subito riapparire dall'ombra in cui erano scomparse, come
179
1921
Mio padre era stato in città tutto il giorno
180
1921
a Silvina. Si frugò in tasca, e guardandoci uno
181
1921
per nulla. ¶ Poi baciò in fronte Silvina e soggiunse
182
1921
per la città adagiata in una grande carrozza a
183
1921
la piccola, dei giorni in cui mia madre glieli
184
1921
allo specchio, mia madre in piedi dietro le sue
185
1921
cosa di molto nascosto in quell'immagine che lo
186
1921
che doveva essere nuovo. In realtà ella inventava i
187
1921
solo gusto di stabilire in quanti modi avrebbe potuto
188
1921
che la spiavo spesso in questa sua bizzarra vita
189
1921
Io la vedevo poi in procinto di partire da
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1921
poco a poco sfiorita in questa specie di semplice
191
1921
semplice e riposante clausura in cui si vive qui
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1921
ne incontrano di domenica in questi dintorni, brutte più
193
1921
ho sempre amato, così, in segreto. Lippi! Non ti
194
1921
mani e tutto riduco in frantumi. ¶ Sterpoli si arrestò
195
1921
tremito dei miei ginocchi, in punta di piedi mi
196
1921
arruffati e le piovevano in tanti radi ciuffi sulla
197
1921
Kate era appena rientrata in casa, ed io mi
198
1921
fracasso enorme, tutto va in pezzi, sembra che crolli
199
1921
io con il cuore in bocca mi affaccio sull
200
1921
perdonatemi... E si mette in ginocchio e prega. Mi
201
1921
una pazza, mi nascondo in una pianta di oleandro
202
1921
era illuminata, sono entrata in giardino, ho chiamato, nessuno
203
1921
fossi tu, ma Daria in persona, e non stessi
204
1921
supplicarmi, ma ad adorarmi in ginocchio, ma a baciare
205
1921
Una solitudine sconfinata. E in quel gran vuoto, in
206
1921
in quel gran vuoto, in quello spazio senza limite
207
1921
noi due soli, sperduti in quel mondo vasto e
208
1921
come tutto era ridicolo in noi e intorno a
209
1921
Ma d'un colpo, in un attimo, questo sogno
210
1921
ciò che toccavo, riducevo in frantumi, in briciole, in
211
1921
toccavo, riducevo in frantumi, in briciole, in polvere! L
212
1921
in frantumi, in briciole, in polvere! L'idea della
213
1921
mia bara (ero disteso in una lunga bara), aggredirlo
214
1921
Qualche cosa che era in una delle mie tasche
215
1921
Mi sembra di essere in un castello fatato e
216
1921
riempia la casa. E in quel ronzìo, in quel
217
1921
E in quel ronzìo, in quel tintinnìo assordante, odo
218
1921
mia anima si sprofonda in un imbuto, mi appiattisco
219
1921
un imbuto, mi appiattisco in un angolo, divento piccolo
220
1921
Sono io! dico come in un soffio. L'ombra
221
1921
chiave, e mi rifugiai in un angolo. Mi raggomitolai
222
1921
un angolo. Mi raggomitolai in un angolo e attesi
223
1921
nè gli abiti appesi in un angolo come impiccati
224
1921
non riuscivo a comprendere. In quel viluppo nero, vicino
225
1921
a trovare un cominciamento in quel garbuglio di cose
226
1921
smeraldo, che Daria gettò in viso a Sterpoli quando
227
1921
Clauss, colpendo invece Sterpoli in pieno viso, la collana
228
1921
di quella gemma vinceva in splendore, in violenza, in
229
1921
gemma vinceva in splendore, in violenza, in bellezza ogni
230
1921
in splendore, in violenza, in bellezza ogni altro colore
231
1921
che s'apriva improvvisa in un cielo buio, e
232
1921
nobile mestiere di sguattero, in attesa di vestire una
233
1921
maestro di casa che in maniche di camicia lustrava
234
1921
caso che ti guardassero in faccia. Ma non era
235
1921
grembiule e lo buttò in un angolo. Ma i
236
1921
incontrava un amico, tutti in giro allo scoccare di
237
1921
al vento, le mani in tasca, a passi da
238
1921
si degnava di guardare in faccia nessuno di quanti
239
1921
la poca gente passare in fretta lungo il molo
240
1921
arruffati, e legati dietro in una treccia così grossa
241
1921
rosso che si gonfiò in un salto e si
242
1921
stese le gambe, puntò in terra i tacchi alti
243
1921
gambe che dal ginocchio in giù uscivano dal gonnellino
244
1921
arrossate, che parevano prese in prestito a qualche gran
245
1921
opera d'arte, esatta in ogni sua parte, sbagliata
246
1921
e parevano sempre dilatati in uno stato ipnotico. L
247
1921
ovale del volto terminava in un mento aguzzo, che
248
1921
Solo i capelli, che in lunghi riccioli le rotolavano
249
1921
diadema con un paradiso in testa... E che cosa
250
1921
che ho veduto ieri in una vetrina del Corso
251
1921
sue grosse mani spianare in fretta in fretta le
252
1921
mani spianare in fretta in fretta le pieghe gualcite
253
1921
oro che sembravano stelle in un cielo da presepio
254
1921
cravatte, io vidi quella, in fondo a una scatola
255
1921
speranze che, allora, erano in fiore. Poi me ne
256
1921
gran mazzo di fiori in mano, che rincasava. ¶ — Ohè
257
1921
parlar così forte. ¶ Entrò in casa ed io me
258
1921
moltitudine di gamberetti galleggiava in una salsa verde, fra
259
1921
vino, — diceva di quando in quando. — Un grano di
260
1921
candidi (noi tre!) stavano in un vaso, al centro
261
1921
grandi e candidi gigli, in un vaso, candidi e
262
1921
suo smisurato orgoglio, annegano in questi due pensieri, in
263
1921
in questi due pensieri, in due pensieri tanto volgari
264
1921
Sono straordinario? — domandò Clauss. — In che cosa, se è
265
1921
a voi, Daria? ¶ Sempre in attesa di quel sorriso
266
1921
stimasse piccolo o grande? In fondo, Fedone era un
267
1921
vivere e a mostrarsi in Atene con quella testa
268
1921
me! ¶ Ora io mangiavo in silenzio, a capo chino
269
1921
pelate. E sentivo nascere in me una viva antipatia
270
1921
potresti andare un minuto in salotto a prendere quella
271
1921
altri; e quelle parole, in apparenza così semplici, quelle
272
1921
gran luce si fece in me e mi alzai
273
1921
due baci, molto chiaro. In un angolo, immobili, stretti
274
1921
palpebre; e non potevo in nessun modo liberarmene. A
275
1921
L'oste stava seduto in fondo, dietro il banco
276
1921
ombelico, gli si aprisse in mezzo alla fronte. Quell
277
1921
azzurro?) e un occhio in mezzo alla fronte. Erano
278
1921
mi ricordai e scoppiai in singhiozzi. Piangevo, e tutto
279
1921
avvenuta. — Daria! Daria! — urlavo in me stesso, e pareva
280
1921
parola fatata, e ripeterla in me stesso fino a
281
1921
tregua, sempre al cuore. In tanta angoscia a volte
282
1921
messo un berrettone nero in capo e una sciarpa
283
1921
bau! — e di scoglio in scoglio mille grida confuse
284
1921
occhi. ¶ — Sterpoli! — gli urlai in un orecchio. — Svegliati! ¶ Allora
285
1921
è rimasta una lisca in gola... ¶ — Che lisca! — esclamai
286
1921
c'è di male in un bacio? E lei
287
1921
mentre tu senti che in realtà un bacio s
288
1921
che dici, ma Dio in persona ti suggerisce. ¶ — Quale
289
1921
passi e si fermò in mezzo alla stanza. ¶ — Clauss
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1921
volta che mi insultate in pubblico, tu e il
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uomini? ¶ Poi mi ritrassi in un angolo e nascosi
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e vidi Daria alzarsi in piedi sconvolta. Con un
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ormai semivuoto. Un vecchio in marsina era caduto rotoloni
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una donna che piange? In un momento simile? ¶ — È
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vedevo lei, Daria, seduta, in quell'atteggiamento aggressivo; vedevo
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mete irraggiungibili. Di quando in quando gli occhi, smarrendosi
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quando gli occhi, smarrendosi in quell'infinito, deviavano i
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Chiusi le imposte. Tutto in me acquistò maggior chiarezza
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velata compariva tutta avvolta in un mantello scuro che
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Sentii una vacuità dolorosa in me, una disperazione insensata
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ed io avevo vergogna. In quello specchio, con i
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piedi. Aveva gli abiti in disordine, la camicia lacera
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e l'ho raggiunta in istrada, mentre stava per
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mentre stava per montare in carrozza. — Daria Daria, mia
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condurre. Tutto era silenzioso in casa sua: le finestre
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uscio e mi faccio in mezzo alla strada. Dico
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Dopo tutto non è in collera... Era per quell
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letto. Si reggeva male in gambe, eppure trovò modo
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siepi di oleandri. Clauss in persona s'affacciò alla
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il suo atteggiamento umile. In quel momento, con quel
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Tutta la mia vita, in apparenza tanto disordinata, fu
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un ingenuo stupore; ma in realtà ero ben sveglio
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di capire, guardandolo attentamente in viso, che cosa ci
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Se mi fossi imbattuto in Daria, per caso, all
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quell'incontro, di inabissarmi in una buca profonda mille
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ad aprire ed entrai in un salotto alle cui
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tutto era gualcito e in disordine. In un angolo
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gualcito e in disordine. In un angolo stava un
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Poi, ancora, m'avventurai in un angolo per guardar
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di tante prodezze, ritornai in mezzo al salotto ed
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me nè a lei, in quel momento. — È Carlo
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Ave! Ave! ¶ S'udì, in quello spaventoso silenzio, il
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un po' di luce in quei due poveri lumi
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di fronte all'altra in un angolo. ¶ — Se è
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Ella, ora, taceva, certo in attesa che io parlassi
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tristissima maschera. Chi indovinerebbe in lui un uomo che
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di un giorno stabilito, in quell'ora precisa, allo
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di essere giustiziato, chiedesse in grazia che gli fosse
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Sì, signora, si legge in un'antologia. Così Clauss
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per me solo! ¶ Caddi in ginocchio, le presi le
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sollevai e, senza guardarla in viso, ancora una volta
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viso di nostra madre, in quel volto giovine e
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incubo ci desta improvvisamente in piena notte e il
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celeste. ¶ M'ero seduto in un angolo dei giardini
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ne ero sazio. — Scomponevo in mille parti la figura
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ricomporla poi tutt'intera in quell'immagine unica che
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nuvole naviganti l'azzurro, in aggruppamenti inaspettati e nuovi
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tristezza, abiti, volto, silenzio, in una comitiva di gente
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dove mi piace, presente in ogni luogo, ed assente
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vita, nel momento stesso in cui essa si è
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per la prima volta in casa nostra quando io
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e un'altissima tuba in capo, il cui volto
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album passava di mano in mano, faceva il giro
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il desiderio di morire in patria» lo spingeva ad
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dividevano da noi, e, in fine, di mia madre
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della cena e suscitò in tutti un vivo stupore
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Fu una triste sera in cui non si fece
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corriera del mattino, giacchè in quel tempo la ferrovia
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che stavamo sull'uscio in attesa, lo vedemmo scendere
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ero rimasto senza parlare, in un angolo, mi alzai
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Lo avevo raccolto fanciullo in una strada. Era cresciuto
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Un giorno lo sorpresi in un angolo del cortile
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chiusi e sorrideva come in sogno. — Behela! — chiamò lo
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domande! Noi lo legammo in mezzo alla corte. Ma
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restò soltanto tre giorni in casa nostra. Durante quei
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sue valige, per andarsene in città, dove disse che
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rivedevo, non come era in realtà, ma come era
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Quell'immagine era impressa in me fin dall'infanzia
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Vivevo dunque come trasognato. In quella grande casa semideserta
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Clauss aveva lasciato cadere in me il suo seme
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si potevano tutte riassumere in una sola parola: amare
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si decise a mandarmi in città perchè imparassi a
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a mio padre; e in poche ore fui pronto
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mia fronte, ebbi come in un lampo il pensiero
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rimanere accanto a lei, in quella pace, in quella
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lei, in quella pace, in quella intimità semplice e
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non la vedrò più. In un paese c'era
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torce, fendeva lentamente e in disordine la folla pigiata
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delle cisterne, la fiera in quel paese si svolgeva
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Ogni tanto si intravvedeva, in fondo ad un vicolo
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che mangiavano, una donna in camicia, grandi gabbie di
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la città apparve lontana, in fondo al golfo. I
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da una bambina zoppicante, in compagnia del notaio e
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magra e uggiosa. Eravamo in tre, intorno a una
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perchè s'era alzato in piedi e se n
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bella. ¶ — E Clauss? ¶ Entrammo in una sala piena di
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di rumore, di gente. In fondo c'era un
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o canuta si agitava in quello spazio angusto. Alcune
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spazio angusto. Alcune donne, in abiti rossi e gialli
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a chiocciola ed entrammo in una piccola stanza azzurra
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Io m'ero seduto in un angolo e stavo
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teatro o ha perduto in Borsa, e va a
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tartufi a cena. Ma, in somma, signori! Per i
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ammutolirono. Una donna, avvolta in un ampio mantello scuro
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Sollevò il capo, agitandolo in un segno di sconsolato
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si mosse e ruppe in un pianto ancora più
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pianto ancora più disperato. In quel punto s'udirono
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inerte, abbandonata, muta, tremando in tutto il suo povero
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Ma Luisa di quando in quando levava su me
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sua madre che riposava in un altro letto, separata
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nuda accanto a me, in mio assoluto potere. No
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voluto alzarmi pian piano, in silenzio, cautamente, da quel
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senza amore sposare lui in mia vece, e coricarti
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incominciò la nostra vita in comune. Io non ebbi
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fumante e colma, camminando in punta di piedi, trattenendo
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che avrebbe voluto prorompere in un riso sguaiato, rovesciarsi
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mi mettevo a mangiare in silenzio. Luisa con una
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indeterminato, per vederla saltare in piedi e sentirla domandare
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sulla poltrona. Tutto questo in punta di piedi e
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destava quando tutto era in ordine, il caffè caldo
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la mia colezione consisteva in un pezzo di pane
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pezzo di pane inzuppato in un po' di vino
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degli operai che lavoravano in quella tipografia era miserabile
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la casa, si metteva in capo il suo cappellino
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franco e disinvolto, mentre in casa aveva sempre l
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ed impacciata. Era donna, in fine, Luisa, come tutte
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piegatasi sul tavolo, ruppe in singhiozzi. Il mio primo
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a piangere, ma pianse in silenzio. ¶ — Guarda, adesso, che
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così affettuosa, così premurosa in ogni suo atto e
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anche la sua gratitudine in fondo mi irritava. Avrei
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non si sentisse più in obbligo di lavorare per
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si affrettò a mettere in un bicchiere. Il bicchiere
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bicchiere lo posò poi in mezzo al tavolo, e
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tacere. ¶ Prese di nuovo in mano quelle poche viole
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quello di un teschio in un grottesco di Goya
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ed idiota, che sorrideva in quel viso odioso! Ella
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festa, e aveva ricevuto in dono un mazzolino di
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La vita ha distrutto in me tutto ciò che
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qualche cosa di insolito in città, e, tardi, verso
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E Isacco si credette in obbligo di rassicurarla. Doveva
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a causa dell'esplosione. In molti punti della città
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molti punti della città, in previsione di quella catastrofe
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e stetti un momento in ascolto. ¶ — Non mi sembra
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brevi e ineguali, stretto in un mantellino color cioccolato
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casa. Isacco era commesso in una botteghina di libri
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loro autori, l'anno in cui furono stampati. Ben
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camminava al mio fianco in silenzio, misurando il suo
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mio, le mani affondate in tasca, il capo insaccato
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casa, ma mi perdevo in lunghi giri per le
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camminare senza uno scopo in quelle fredde sere d
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per andare a mangiare in una bettola poco lontana
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Luisa. Luisa si credeva in obbligo di rispondere, e
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dato, ti pavoneggiavi specchiandoti in tutti i vetri delle
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risalgo alla sua faccia, in cui non c'è
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sciagurata Armida il giorno in cui avrebbe finalmente veduto
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cui avrebbe finalmente veduto in tutta la sua realtà
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Ma Esposito doveva conoscere, in modo che io stesso
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non avrei mai sospettato in lui, l'arte di
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e di tenerlo soggiogato, in perenne stato febbrile. «Da
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trovava una sublime felicità in questo convulso e sanguinoso
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così. Tutto ciò che in lui sfiorisce, fiorisce in
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in lui sfiorisce, fiorisce in me. Tutto ciò che
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corpi arroventati dibattersi come in un rogo. Infine, secondo
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la catastrofe. Una lettera in data 4 dicembre, scritta con
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ti cerca da ieri in lungo e in largo
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ieri in lungo e in largo per la città
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l'ora tanto sospirata, in cui una bella morte
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questa vita per trasportarci in un eterno nirvana... Dopo
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Dopo domani, alle nove in punto, ti aspetterò all
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della povera Armida, richiusi in fretta le lettere nel
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Esposito, stretta a lui in un supremo amplesso. Ora
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invece m'appariva rovesciata in un lago di sangue
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il suo corpo, come in un disperato desiderio di
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Esposito si fosse preoccupato, in simili circostanze, di lasciare
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non avevo mai sospettato in lui! Eppure, infine, egli
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altra felicità se non in quel nulla nel quale
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Nel fiume, che era in piena, la barca degli
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loro due corpi legati in un abbraccio che neppure
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morgue, aveva già riconosciuto in quei due annegati d
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mistero per nessuno. ¶ Assorto in questi pensieri non m
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ballatoio, un uomo sbucò in gran fretta dall'ombra
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c'era dubbio: lui in carne ed ossa, non
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una sorella, Esposito?) E in che modo? In che
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E in che modo? In che modo è scomparsa
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scale, alcuni aspettavano giù, in cortile, e persino nelle
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già vestita, tutto era in ordine. Me lo hanno
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io sarei stato qui in tempo, stamane, per scongiurare
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È con sua madre, in camera, già pronta... Chiamate
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scomparire. Poi guardai perplesso in me stesso. Infinita ridicolaggine
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mia vita dal punto in cui l'avevo lasciata
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di casa, forse proprio in quella stanza attigua alla
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una povera ragazza sola, in quella città così grande
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grande? Forse il fiume in piena, nel quale nè
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ragione, per nessuno. Stendersi in un letto, riposare le
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ti avvolgerà tutto come in una nuvola, e considerare
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io non vi voglio in verità nè male nè
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senso d'essere disteso in un letto, solo, senza
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e mi trovai trasportato in quella soffice nube che
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un'incrinatura di luce, in una tenebra profonda, smisurata
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Mi buttai col capo in giù, e vidi che
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di essere trasportato lontano, in alto, da un vento
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da povero diavolo, smarrendo in essa ogni altra sensazione
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di salire, di salire in alto, non più rapito
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la casa volasse assunta in cielo. Non c'era
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nella stanza attigua, cioè in questa stanza, accanto a
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lui, e lo aspettavo in agguato. Ah! la pazienza
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con il capo avvolto in una coperta di lana
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giorno più brutta? disse in tono quasi pietoso, come
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passi attraversarono il corridoio in gran fretta, precipitarono giù
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cane, chiuso con lei in quella stanza, perchè alla
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ridestai era giorno fatto, in piena mattina. Non nevicava
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sarei sentito meno solo in un deserto africano, in
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in un deserto africano, in una landa artica. E
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nella stanza attigua, cioè in questa stanza, introdusse nel
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Luisa incominciò a camminare in punta di piedi: abitudine
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abbandonò più, da allora in poi. Se non avessi
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Pietro Suavis portava sempre in ufficio per potersi avvicinare
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di noi e sorprenderci in ogni momento del nostro
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cosa gli poteva importare, in fin dei conti, se
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le amministrazioni era racchiusa in quelle sue maledette pantofole