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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
È in giardino? ¶ – Come, in giardino? osservò l'altro
2
1920
Domani mattina dovevo andare in collina, al Sacro Cuore
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1920
aveva detto qualche parola in inglese, qualche parola in
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1920
in inglese, qualche parola in cui il nome di
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1920
Che oggi sarebbe stato in maneggio? ¶ – Sì – rispose la
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1920
di Noemi si fissò in uno stupore, in una
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1920
fissò in uno stupore, in una attesa. Come se
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1920
Lo ama! – pensò Marco in un lampo; ma era
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1920
di colpo, sentì, come in una percezione lucida, acuta
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1920
soltanto, quasi ingenuamente: ¶ – Andrà in prigione? ¶ Ah! Egli non
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1920
scollata. ¶ – No! Non andrà in prigione! ¶ Si aspettava di
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1920
sua infanzia ingiustamente colpita, in cui la sua permalosità
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1920
ella fissava adesso Marco in piccolo atto di sfida
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1920
ho nessuno... ¶ La dolcezza, in Marco, cresceva. Era lì
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1920
Vuole accompagnarmi? Una passeggiata in collina le sorride? È
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1920
da una polla nascosta in un'oscurità, che parvero
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1920
altri non lo vedesse in lui? ¶ Ma tutti questi
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1920
viandante stanco, che ha in vista la mèta e
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1920
si riposa un attimo. In quella bella mattina tutto
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1920
i contorni della collina in faccia. E poi di
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1920
Po ch'egli attraversava in quell'attimo, il sorriso
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1920
lei, tra il verde, in solitudine, in quella strada
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1920
il verde, in solitudine, in quella strada di Valsalice
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1920
presto. E Marco, fatta in breve la strada, l
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1920
un campanile ignoto, come in un paesaggio campestre. Si
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1920
suo castello gli ritornarono in mente. ¶ Erano così solitarî
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1920
gli embrici della villa in faccia a lui, agili
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1920
suo fardello, come dicono in Piemonte, che gli dura
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1920
grido come di monello in vacanza, di spazzacamino in
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1920
in vacanza, di spazzacamino in amore: Chiù... chiuù... ¶ – Dove
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1920
cittadina, svelta e leggera in quell'abito un po
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1920
mai sentita! ¶ Marco ricordò in buon punto ch'ella
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1920
levò la giacchetta, rimase in una blusa sottile, sotto
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1920
più occulta. ¶ Di tanto in tanto, un cancello, un
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1920
Era un piccolo posto, in Savoia, sopra Chambéry, dove
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1920
l'occhio del lago in fondo che balena... E
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1920
guardia del monte... ¶ – Così in solitudine? ¶ – No. Ci sono
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1920
le nostalgie. E lì, in quel piccolo angolo verde
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1920
e perfetta... ¶ Poi, ricomposta in un senso reale quella
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1920
gli attimi sprofondavano ora in distanza, come se si
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1920
gli parvero come compiuti in un sogno. Quello di
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1920
sogno. Quello di salire in carrozza con lei, di
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1920
non erano mai stati in quella fine gloriosa di
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1920
fine gloriosa di maggio, in quell'annunzio d'estate
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1920
le sue braccia, sentì, in un'ombra di volo
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1920
Noemi aggiunse: ¶ – La lascio in buona compagnia... ¶ Marco andò
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1920
di essere pesto come in un martirio. L'amava
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1920
atto della vita materiale in comune parve a Marco
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1920
tante cose fossero cambiate in così poco tempo. Dov
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1920
che ella non veniva in salotto quando sua madre
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1920
disse: ¶ – Mi troverà sempre in casa a quest'ora
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1920
Buona sera... ¶ Di giorno in giorno, Marco sempre più
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1920
suo amore. E trovò in quella convinzione come una
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1920
di aver troppo desiderato in sua vita, il pensiero
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1920
compagnia, della sua persona, in quello che ella aveva
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1920
come un luogo chiuso in cui il suo sogno
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1920
veranda, di quel salotto, in cui la signora ormai
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1920
Talvolta ella non era in casa e il cameriere
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1920
è: la signorina è in giardino. Mi ha detto
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1920
e, unica forma vegetale in libertà, una carpinata in
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1920
in libertà, una carpinata in fondo, accanto alla cancellata
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1920
belli forse avrebbero stonato in quelle dimensioni; troppo umili
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1920
quelle dimensioni; troppo umili in quella pretesa. ¶ All'ombra
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1920
prudente lei... ¶ La guardò in faccia. Era candida o
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1920
Io ho molta fiducia in lei... ¶ Gli aveva messo
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1920
lei, quanto più addentro in quella breve vita che
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1920
fiera che talvolta sostituiva in lei la dolcezza. ¶ – Lei
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1920
volta parve esaminarlo bene in faccia. Poi con una
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1920
avendo notato quella espressione in lei un giorno che
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1920
ella era così anche in altri giorni: ma la
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1920
gli rivolgesse la parola in un certo modo, che
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1920
un certo modo, che in un certo modo ella
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1920
le parevano tali. Ammirava in lui quella attività di
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1920
povero papà. Era sempre in viaggio... E di tanto
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1920
viaggio... E di tanto in tanto anche la mamma
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1920
Noemi rivedeva una villetta in un angolo della costa
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1920
che ella era nata in Egitto. E furono gli
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1920
Uso a giudicarsi severamente, in una rettitudine di giudizio
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1920
che nulla aveva offuscato in lui, egli credeva di
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1920
a destare l'amore in quel cuore ridente e
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1920
Quand'ella non era in viaggio, ella lo accoglieva
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1920
aveva capito che più in là di quel punto
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1920
cioè, che per riuscire in un suo intento, ascesa
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1920
essere notato si alternavano in dosi eguali sulla sua
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1920
qualche cosa le inarcasse in uno sforzo: qualche cosa
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1920
c'era? Marco trasalì. In altri momenti tutto questo
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1920
perdonare: voleva andar fino in fondo... È forte, Ettore
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1920
tutti e due, cresciuti in un ambiente in cui
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1920
cresciuti in un ambiente in cui più delle virtù
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1920
Tu lo vedevi spesso in casa Almieri... ¶ – Ah! ¶ Il
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1920
quel giovane, aveva creato in lui un punto doloroso
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1920
Che vergogna! ¶ Queste parole in cui il suo pensiero
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1920
che male avrebbe commesso in amarlo? Poteva ella sospettare
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1920
quanto di meglio era in lui trascinar via le
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1920
la signora Almieri essendo in viaggio con il marito
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1920
potesse rispondere, aggiunse: ¶ – È in giardino? ¶ – Come, in giardino
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1920
l'altro... Di tanto in tanto un silenzio, quindi
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1920
raggiungere. La vide salire in carrozza e come la
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1920
donne. ¶ Adesso, erano scesi in giardino, dopo il pranzo
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1920
pranzo, un pranzo trionfale, in cui lo champagne aveva
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1920
lo champagne aveva spumeggiato in onore della vittoria. Il
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1920
nel profumo della notte in quello della donna. L
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1920
l'incontentabile desiderio maschile in una perenne ascensione, in
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1920
in una perenne ascensione, in un'ansia indefinita di
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1920
leggermente turbata come sempre, in quell'attesa, in quella
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1920
sempre, in quell'attesa, in quella fiducia dell'amore
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1920
che loro due soli, in quell'ombra e in
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1920
in quell'ombra e in quella fragranza. L'amore
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1920
una gonna, di riassumerlo in un atteggiamento. Ed egli
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1920
diventasse realtà. ¶ – Andiamo più in là, volete? – diss'egli
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1920
Ero venuta fin qua. In sala si soffocava. ¶ Nell
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1920
febbrilmente e frivolamente aggirarsi in danza tra le braccia
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1920
Che c'era dunque in lei? ¶ – Non star qui
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1920
quando si trovava lì in quella stanza piccola e
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1920
si tramandano di generazione in generazione, la sicurezza della
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1920
la sicurezza della bilancia in cui si pesano le
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1920
impubere, nata e cresciuta in un ambiente singolare e
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1920
partito l'indomani mattina, in treno, e per quindici
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1920
aveva detto? ¶ – Mi porterai in riviera, mamma, un altr
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1920
cittadine, la teneva troppo in una cerchia ristretta. E
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1920
gli rivolse uno sguardo in cui era una muta
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1920
mangiamo! ¶ La minestra passò in un attimo: in quella
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1920
passò in un attimo: in quella specie di voracità
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1920
questo era minor cosa in confronto dell'essere profondo
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1920
tutti i particolari che in Giovanna lo avevano ferito
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1920
platani del corso Vittorio in fondo, oltre l'arco
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1920
affermava, adesso, la stagione in cui la vecchia città
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1920
avvolge le vecchie membra in una benda di giovinezza
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1920
poi prorompono anch'esse in tutti i toni del
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1920
lo aveva difeso mentre in fondo gli era antipatico
131
1920
aveva mai vista fuori, in città, così: gli parve
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1920
gesto del suo braccio in ritmo e la fluidità
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1920
d'una nostalgia? Tutto in lei aveva come un
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1920
tra uomini e donne, in quei discorsi in cui
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1920
donne, in quei discorsi in cui nessuno ardisce dire
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1920
tutto questo gli tornò in mente. Ebbe per un
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1920
raggi, lo fissavano bene in faccia. Egli vedeva in
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1920
in faccia. Egli vedeva in pieno la linea della
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1920
sei, è quasi sempre in casa... ¶ Aveva detto così
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1920
Craig? ¶ L'accompagnatrice assentì. In quell'attimo gli occhi
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1920
Marco inquieto. ¶ – No! No! In quello sono esatta... E
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1920
come un crepuscolo mattutino: in cui un'abitudine crebbe
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1920
più ingualdrappato, ma svelto in una giacchetta primaverile; e
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1920
noi, infatti. C'era in visita sua cugina, Ernestina
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1920
ella detto, leggermente, ma in modo ch'egli capisse
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1920
S. Remo deliziosamente soleggiata, in quella primavera che già
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1920
ancor piena di gente, in quella «stagione» che già
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1920
pigrizia, non cambiava nulla in lei; le faceva anzi
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1920
discesi, la colonia era in prevalenza straniera: vecchie inglesi
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1920
straniera: vecchie inglesi, tedeschi in calzoni corti, gente eteroclita
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1920
o ad amare. Più in là il campo del
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1920
Esse vi si recavano in carrozza, percorrendo quella strada
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1920
sarebbe di ricominciamento, e in quel paese, invece, dall
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1920
nulla più. Pareva fiorita in un giorno: ancora con
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1920
ella pareva veramente mettere in quella lunga galleria di
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1920
salotto di Torino, tale in quella strada quasi rupestre
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1920
d'una numerosa famiglia in cui tutti si conoscessero
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1920
contenta di essere tenuta in gran conto, a causa
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1920
Portava anche quel giorno in testa una sua tuba
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1920
capofitto, malgrado la tuba, in un pozzo di disquisizioni
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1920
po' di noia crebbe in Ginevra, sommerse quasi la
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1920
vista, là. Ecco, tenete. In quel gruppo di signorine
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1920
sentiva bella di più in quell'ambiente. E non
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1920
quella piccola landa selvaggia, in cui l'eterno soffio
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1920
calici di fiori ancora in boccio; chiuso, come loro
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1920
di un azzurro tenero in un volto bruno e
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1920
ora? ¶ – Non so se in treno o in automobile
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1920
se in treno o in automobile. Non me lo
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1920
col treno... Alle undici, in questo caso. ¶ – Gli dica
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1920
un fumaiolo di nave in beccheggio. Poi sbirciò verso
171
1920
dirsi anche lui, ma in italiano: ¶ – Che belle gambe
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1920
la sera, al Casino, in quell'odore d'aria
173
1920
Ma, come per confortarlo in qualche desiderio inespresso, il
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1920
avrebbe detto? Rammentava che in altri tempi l'idea
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1920
esempio... ¶ Scese pei gradini in pendìo, fu sulla strada
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1920
gli parve di essere in una campagna remota, remota
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1920
parevano cedere invece come in una ebrietà vincente. E
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1920
vincente. E c'era in quel corpo di vergine
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1920
so! È tenebroso lei! In questo paese tutto è
180
1920
dei luoghi. E tutto, in quella sera, in quell
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1920
tutto, in quella sera, in quell'ambiente, pareva tendere
182
1920
andatura fiera e sicura, in cui solo un po
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1920
seni, come due camelie in boccio... ¶ Fu come la
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1920
sua ammirazione. C'è in quegli impeti improvvisi ed
185
1920
suo essere pareva addormentato in una compiacenza pigra, in
186
1920
in una compiacenza pigra, in un conforto materiale. Mormorò
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1920
come una forma bianca in tutto quel bianco. ¶ – Ti
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1920
ballato troppo! – disse Marco in tono scherzoso, ma con
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1920
negli occhi, nei sorrisi, in alcunché di affrettato e
190
1920
Il cavallo di G... in cui pulsano tutti i
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1920
E si era detto: – In tutto il giorno ella
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1920
dolce, davanti a sé in un'attenzione concentrata. Tutto
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1920
tenerezza sua figlia, rosea in volto adesco, al pensiero
194
1920
di rancore indefinibile passò in queste sue parole. E
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1920
altro luogo comune venne in tavola. E fu a
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1920
moglie dell'avvocato, che in simili banalità pareva essere
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1920
la nozione del denaro, in quei posti. L'oro
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1920
ella lo guardava apertamente in faccia. E quello sguardo
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1920
ma man si chiariva, in quella luce: l'eterno
200
1920
alzò. Tutti si alzarono, in un brusìo digerente, in
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1920
in un brusìo digerente, in quel disordine del dopo
202
1920
le si chinò presso, in un moto che rivelò
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1920
era diretta. Poi passarono in un altro salotto per
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1920
con la sua tazza in mano. Si chiama così
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1920
coppa che ne contiene in fondo la feccia.... ¶ Nel
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1920
di avere tutto dimenticato, in una di quelle pause
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1920
da quelle parole come in un punto sensibile. ¶ – Anzi
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1920
casa tradizionale e inviolabile, in cui gli estranei di
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1920
partite assai forti che in quelle sere si erano
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1920
angoli del mondo, o in preda a tutte le
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1920
un amico estraneo, sonnecchiava in un angolo: il sipario
212
1920
di tutto un pubblico in delirio. Marco non l
213
1920
non c'è gusto in pubblico. ¶ L'atto finì
214
1920
ebbe un leggero stupore. In faccia alla barcaccia, in
215
1920
In faccia alla barcaccia, in quel palco, non era
216
1920
il suo braccio come in un abbandono leggero. ¶ Era
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1920
Decisamente, quella ragazza aveva in ogni suo atto, in
218
1920
in ogni suo atto, in ogni suo gesto, il
219
1920
Doveva cercar dei confetti in un sacchetto ch'ella
220
1920
andata, che forse era in qualche altro palco, in
221
1920
in qualche altro palco, in qualche altro posto. Vagamente
222
1920
egli l'ha messa in carrozza. ¶ Prese lentamente per
223
1920
sua madre che aveva in quei giorni un leggero
224
1920
uso denotasse l'attardarsi in essa dell'abitatrice con
225
1920
aver lasciato indietro, lontano, in un altro ambiente, in
226
1920
in un altro ambiente, in una casa remota, ogni
227
1920
signora era seduta, avvolta in uno scialle a scacchi
228
1920
di preghiere, che aveva in mano: ¶ – Tu, figlio mio
229
1920
e fredda gli raddoppiasse in pensiero e negli occhi
230
1920
i guanciali, a trarle in su le coperte. ¶ Ella
231
1920
cosa sempre più riscaldasse in lei, quasi suo malgrado
232
1920
rimaneva forse come presa in quella influenza, in quella
233
1920
presa in quella influenza, in quella atmosfera. Ma Marco
234
1920
più profonda parve passare in quella voce materna, usa
235
1920
a partire? Un attimo, in quella stanza fredda e
236
1920
stanza fredda e triste, in quell'ombra, dinanzi a
237
1920
signorilità. Ella era rimasta in fondo la ragazza che
238
1920
ed affettiva, forme leggiadre in ambienti luminosi: e il
239
1920
adesso gradita, lasciavano sussistere in lei. ¶ Lo aveva notato
240
1920
veglione l'avevano confermata in questa idea. E per
241
1920
male, di pieno giorno, in convegni fuggitivi, al fondo
242
1920
peso della loro relazione. In quei convegni parlavano ragionevolmente
243
1920
di suo padre, usciere in un piccolo ufficio. Diceva
244
1920
di lavorare da sola in casa, senza esser costretta
245
1920
le parole ultime, nascere in lei il brivido supremo
246
1920
subalpino, talvolta nevoso come in un paesaggio polare, tal
247
1920
di esserlo di più, in un letto, in una
248
1920
più, in un letto, in una stanza, per delle
249
1920
una tristezza parve espandersi in tutto il suo essere
250
1920
si lasciarono di nuovo, in estate, egli credette di
251
1920
autunno, egli giunse improvviso in città e le scrisse
252
1920
Ella dunque lo riceveva? In casa sua, è vero
253
1920
che questi era venuto in villa, il mattino e
254
1920
egli già si foggiava in mente il pensiero di
255
1920
a proposito... Sono sola in casa... dobbiamo spiegarci... ¶ Spiegare
256
1920
deciso... E ora, vattene... ¶ In quell'odio, in quell
257
1920
vattene... ¶ In quell'odio, in quell'ira finiva dunque
258
1920
petto, lo stringe come in una frenesia disperata, e
259
1920
Venga a vedermi. Sto in via... ¶ Non c'era
260
1920
una volta o due, in quelle sue visite rade
261
1920
la tavola apparecchiata: e in un piccolo studiolo attiguo
262
1920
magro, che non ricordava in nulla quello rotondo della
263
1920
adesso un po' ingoffita, in una veste che doveva
264
1920
lavorato, che era stata in questo una onestissima donna
265
1920
esser venuto. Torna presto! ¶ In fondo alle scale Marco
266
1920
avviluppasse. Che faceva egli in fine, che amava? Dov
267
1920
E non lo sentiva in sé stesso, quasi ormai
268
1920
i portici, di tanto in tanto, una figura di
269
1920
suo «stile», già cameriere in grandi case; di quelli
270
1920
di dietro una poltrona, in un angolo. E di
271
1920
Un caminetto anche lì, in quel piccolo salottino di
272
1920
dove ci si raduna in un angolo, per fuggire
273
1920
agli altri, la faccia in aria come spiegando un
274
1920
signora a mezzo busto, in abito da ballo, sempre
275
1920
che tutto si faccia in fretta e facilmente, come
276
1920
era stato osservato. Erano in nove a tavola. Ma
277
1920
certo; e una ancora in erba: la signorina Noemi
278
1920
rose. Ce n'era in abbondanza, coprivano la tovaglia
279
1920
anche per il modello, in quelle parole. E il
280
1920
robusto, che palpitava quasi in ritmo. E le spalle
281
1920
L'aveva egli sognata in gioventù fino ai trent
282
1920
trent'anni e più in là, la giovanetta ignara
283
1920
sua vita. Ne restava in qualche fondo del suo
284
1920
più lontana, come dimentica? In qual modo riprenderla, farla
285
1920
chiese delle sue occupazioni in quei giorni, ricondusse artificiosamente
286
1920
a lei molto spesso... ¶ In una pausa di silenzio
287
1920
era per lei sola, in fondo, per la sua
288
1920
E a San Remo: in riva al mare!... ¶ – Perché
289
1920
cosa, in ogni persona, in ogni atto, cerca quello
290
1920
Dunque, alla Borsa... ¶ Interessato in una fabbrica di automobili
291
1920
una fabbrica di automobili, in procinto di combinare una
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lo ammiravano perché nato in un mondo ozioso, voleva
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conversazione. E lo scovò in un angolo, sul sofà
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di intimità, quasi strana in quel salotto ove nulla
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e si era cristallizzato in una vita metodica tra
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si sta a teatri in questa quaresima? – seguitò Bardosi
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la voce di dragone in sordina, caddero ad un
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che aveva visto Ettore in piedi. ¶ Ettore infatti prendeva
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lungo corpo dinoccolato, curvato in due in un baciamano
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dinoccolato, curvato in due in un baciamano che la
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rosica... Ma adesso siamo in troppi. Tutti fanno affari
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e le sue azioni in Borsa salgono già, rapidamente
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Egli riconosceva sua madre in quella intrusione occulta in
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in quella intrusione occulta in tutti i suoi affari
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poltrona, ella pareva avvilupparlo in una rete di sorveglianza
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di essere eleganti esagerando in tutto... Non vi pare
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che non era forte in geografia. – E chi la
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abile, molto attivo... ¶ Presa in contraddizione fra il suo
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e gli agenti quotati in Borsa, ella non si
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contento, di festaiolo sorpreso in flagrante. Ma Marco guardava
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nel ricordo. Poi, fissa in chissà quale idea di
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lei si erano mutati in una specie di sussiego
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imporglieli; oppure affrontava, anche, in rare occasioni, la realtà
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che non amano guardare in faccia le cose, non
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armonia; anzi pare, specie in sul principio, tutte ravvivarle
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E come egli, adesso, in più matura conoscenza, si
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così rievocatrice. Pare che in essa tutto quello che
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suo accento di dragone in libertà: ¶ – Quante belle donne
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del capo, senza guardarlo in faccia. ¶ Anche questo, non
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è? Che cosa fa in casa mia?» Poi il
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il soffio risuscitava: morte in lunga serie, negli anni
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più... Pure, di tanto in tanto la loro immagine
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Certo aveva conosciuto Giovanna in primavera, una sera che
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ch'egli vedeva passare in gruppo dietro di loro
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i loro passi sonavano in ritmo, soli. Lo aveva
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la curiosità di Marco in sospeso. Ma questi non
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per riprendere il passo in su. Marco protestò: ¶ – No
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su di lui come in una interrogazione timida e
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umiltà tenera e ardente in cui la vanità non
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signora e che mostrava in ogni suo atto il
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sul Lungo Po deserto, in quella sera tepida di
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faceva della sua verginità, in un mondo dove poco
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offriva e si dava in un gemito, in mezzo
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dava in un gemito, in mezzo a quel profumo
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prima separazione. Marco andava in villa con sua madre
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sua madre, presso Cuneo, in un castello famigliare, dov
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la prospettiva del pranzo in casa Almieri lo rallegrò
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ricordò il modo bizzarro in cui l'aveva conosciuta
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di padronanza pareva infuso in ogni cosa. Da quando
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che ha acquistato rapidamente, in un tempo che consente
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frac, dove un istante in mezzo alla folla, la
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bambina; tal'altra rinchiudersi in sé, raccogliersi quasi, come
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com'era stata diversa in breve ora!... Sul (principio
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e sotto il domino, in quella sera di veglione
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da lui, s'egli in caso di un invito
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figura argentea e snella, in un vestito a squame
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soltanto. Uno scontento cresceva in lui, il senso confuso
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digiuno, di non arrivare in tempo... In tempo a
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non arrivare in tempo... In tempo a che? Gli
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benissimo quella voce, ma in quel momento, distratto dai
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quel corpo di donna in un abito pompadour gli
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trasse un po' più in là nel corridoio, e
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tolse la maschera. ¶ – Giovanna! ¶ In mezzo alla baraonda, al
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che gli erano piaciuti in gioventù, la sua voce
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vicino, si sentì avvolto in un profumo acuto, esasperato
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un po' di maniera, in quel momento dovuta forse
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donna lo avvolse. Veramente, in quell'ambiente, in quella
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Veramente, in quell'ambiente, in quella temperatura, pareva esso
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qualche cosa che nasconde in floridezza la sua fragilità
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faceva ora per trarsi in su lo scollo dell
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è venuto a trovarmi in palco? ¶ Marco sorrise, e
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come d'una fanciulla, in un ballo di giovanette
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un veglione la investì in pieno, come con una
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crescere adesso, sul tardi, in un parossismo quasi di
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una tristezza di sgombero, in una fuga di maschere
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come inseguite dal tempo, in un ritmo di farandola
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che suonava di là in platea... E Marco che
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sensazione uguale. Qualche cosa in lui disse: Non ne
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e farle roteare come in un cerchio di rapida
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po' volgare e tozzo, in quella placida attesa di
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signor conte stasera va in fracche, o in smochinghe
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va in fracche, o in smochinghe... ¶ – E tu non
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lo aveva vestito? ¶ – Rispondi in frac... ¶ Ah! Anche Andreini
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secondo una denominazione ancora in uso nei vecchi palazzi
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una faccia troppo moderna, in quei due ripiani di
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due ripiani di mogano, in quel soffitto basso. Comparve
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Di lì, Marco entrò in un salotto, poi in
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in un salotto, poi in un altro; tutti e
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soltanto una lampada accesa, in un angolo, per economia
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parlava animatamente, agitando quasi in cadenza, dinanzi al riflesso
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mano con impeto, come in un'effusione di affetto
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la faccia sorridente, ma in cui pareva permanere una
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tempra dell'arrivista che in ogni cosa, in ogni
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che in ogni cosa, in ogni persona, in ogni
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Poi gli occhi tornarono in ombra. ¶ – Me ne vorrà
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si raccogliessero, roteassero come in un gorgo. Adesso Noemi
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là – disse al maggiordomo. ¶ In luce, Marco vide che
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esitò e disse seccamente: ¶ – In casa Almieri. ¶ – Ah! – trionfò
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Quella amicizia frivola, proffertagli in quel momento in cui
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proffertagli in quel momento in cui egli soffriva realmente
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attiva, forse... ¶ – La farò in campagna... Ho deciso di
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lontana, gli disse proprio in quel momento: Se ci
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vista l'altro giorno in carrozza... ¶ – Ah! L'avete
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al colmo dello stupore. ¶ – In carrozza? ¶ La contessa lo
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figlia, venuta su così, in libertà... ¶ – Scusate, contessa, che
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Marco. ¶ Egli uscì, sempre in preda alla sua ribellione
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per un momento, concretarsi in un proposito: andare a
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qualche giorno Marco è in Savoia a La Grange
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sovente, Marco e Noemi, in quel bel risveglio della
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si riversa la vita, in onde, in flutti, mentre
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la vita, in onde, in flutti, mentre gli alberi
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della lor vita mondana in comune; e le mattine
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tennis, e le corse in carrozza; e certi pranzi
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affogare i suoi ricordi in un mare di occupazioni
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Lo stupisce quella permanenza in campagna di Ettore, che
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ed egli traversa come in sogno la piccola città
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percorre, quasi senza vederla, in carrozza, una grande strada
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dove gli Almieri abitano, in mezzo a prati verdi
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che scandono il gioco... In complesso, un paesino come
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si è divisa quasi in due campi: da un
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delusa di non trovare in lui un aiuto contro
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una sonnolenza quasi felice. In quel quadro fresco e
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che fiorisce all'ora in cui lo si guarda
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oscuro e di triste in lei. La sana aria
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quando il tramonto stendeva, in una di quelle belle
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stradina. Aveva il sole in faccia e sorrideva. Mai
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densi, filo a filo. In un gesto che ella
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ella? Dov'era? ¶ Era in un bosco coperto di
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ninfa che errasse sperduta in un paesaggio irreale pieno
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come pur esse mutate, in diaccioli. ¶ – Che cerchi tu
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si alternano come buchi in un candido mantello»... Ah
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cantato bene! Oggi sei in voce! Dovresti provare anche
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diceva? E si immedesimò in quelle parole, in quella
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immedesimò in quelle parole, in quella immagine; vi cadde
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diventavano quasi caste: era in esse come alcun che
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degli occhi. Ogni orgoglio in Marco era caduto. – Sono
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travolgeva. ¶ Camminava, adesso, egli, in riva al torrente; e
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freddo... Ma quando? Non in mezzo agli altri: non
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degli Almieri, che scendeva in lieve pendio al torrente
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sera tardi, ella usava, in quelle calde notti estive
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notti estive, attardarsi lì in fondo, dove l'aria
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potuto dirlo. Era come in una febbre lucida, come
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una febbre lucida, come in una esaltazione trattenuta. Le
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finì dopo un bridge in cui Marco poté assorbirsi
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dall'albergo, aspettò alquanto in giardino, sempre in preda
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alquanto in giardino, sempre in preda alla sua febbre
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sua paura si mutò in dolore... Una impossibilità lo
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a lei, a lei, in quella notte calda, odorante
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tutto, e tutto perdonando, in un attimo: – Non ho
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fra le sue braccia in un confidente abbandono. Pareva
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sua, il suo profumo, in un riso. Un riso
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un attimo di esitazione, in cui parve veramente una
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lì, come intontito, sorpreso in piena gioia da quella
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un'ora fa? ¶ – Ma in qualche modo... – ribatté Marco
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mente tutti i momenti in cui sua madre più
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di recente, quella sera in cui lo aveva fatto
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d'amore, di malinconia, in sordina: veniva da quel
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e presso la finestra, in una poltrona, vide il
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un istante, guardandolo bene in faccia: ¶ – Una parola, figlio
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Vide il letto monacale in fondo, si precipitò; ritrovando
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Mamma! ¶ Chino su lei, in ginocchio, notò il suo
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sempre soltanto un amico... ¶ In quell'ora, in quelle
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amico... ¶ In quell'ora, in quelle circostanze, quelle parole
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quella confessione, che fatta in altro modo lo avrebbe
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avrebbe intenerito, non convincesse in lui qualche cosa di
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volevate dirmi, mamma? State in pace... Bardosi avrà in
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in pace... Bardosi avrà in me un amico... ¶ Povero
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tutto, senza nulla avere in ricambio! ¶ – No: non questo
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esalarsi per lui, invece, in quella camera che la
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Voi siete stata sempre in regola con la vostra
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ghermì pel braccio, come in uno spasimo: ed ella
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Laurina! ¶ – No! – esclamò Marco, in un gemito... ¶ – L'ho
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a bassa voce, come in una specie di vaniloquio
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era tanto angoscioso terrore in quella invocazione che Marco
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come un bambino... ¶ – Siate in pace, mamma! Dio vi
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fece Marco finalmente, scoppiando in singhiozzi. – Ditemi che mi
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doveva andare a casa in fretta e furia prima
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via. Ettore disse, montando in automobile: ¶ – Mi porti al
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loro vita... ¶ Erano arrivati in via Maria Vittoria. Marco
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il dolore aveva destato in lui... – Tornerò stasera... ¶ – Sì
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avevano echeggiato per lui in ogni biascicare di litania
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biascicare di litania, financo in ognuno dei colpi di
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Noemi? ¶ Protese le braccia in un impeto quasi selvaggio
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se un istinto profondo, in lui avesse avvertito il
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Che c'entra Noemi in questo? ¶ Cinicamente, egli ricordò
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desideravano il matrimonio: ma in quelle condizioni? E poi
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ne adontasse, quali complicazioni in avvenire! Una figlia di
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E si buttò indietro. In quella povertà, in quella
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indietro. In quella povertà, in quella nudità di stanza
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e la vita continuava, in una serenità senza nuvole
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la gente sulle porte, in un bisogno d'aria
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di refrigerio, e insieme in un senso quasi felice
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da Giovanna. Si pareva in quel momento, a sé
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Quale rimprovero, quale umiliazione, in quel caso, per la
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vero? ¶ Pure, tutto muta in un giorno, in un
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muta in un giorno, in un attimo... In un
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giorno, in un attimo... In un giorno sua madre
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sciogliesse il tetro incanto in cui si aggirava. E
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Ma no: avevano detto in agosto... ¶ Ritentò il campanello
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venisse da un passato, in una significazione formidabile e
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disse di nuovo Giovanna, in cui adesso un'inquietudine
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risoluzione ostinata e puerile in questa parola. Perché? Marco
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sempre educata a vedere in te una persona speciale
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Marco piegò la sua, in una tristezza di rimorso
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come l'uomo tratto in fondo a un abisso
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avuto lo stato civile in regola... Ma, per sfortuna
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Qualche cosa resistette ancora in lui, si ostinò, tenace
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petto, la strinse come in uno spasimo: ¶ – Laurina! ¶ E
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dell'ora, dei luoghi, in un automatismo che solo
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senso della correttezza, diventato in lui da tanti anni