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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
non mai darsi materialmente in balia d’una donna
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1910
erano dicerie timide, campate in aria, che non potevan
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1910
potevan nuocergli gran che. In mancanza di prove concrete
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1910
l’affabilissimo Arrigo avesse in ogni caso due spalle
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1910
rimaneva lontano e sommesso in quella specie d’atmosfera
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1910
parti egli era stretto, in un cerchio di ferro
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1910
illusioni. Inoltre c’era in lui quasi un vestigio
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1910
vicoli oscuri della città in cerca dell’usuraio da
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1910
avrebbe spese la sera in una bottiglia di Sciampagna
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1910
repugnava, per quanto fosse in lui disperata la volontà
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1910
paurosa di poter perdere in un giorno solo, per
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1910
non osava guardare più in là del domani, spingere
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1910
accennò vagamente al giorno in cui gli sarebbe stato
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1910
sparire, andarsene chissà dove, in cerca di chissà mai
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1910
di tutto questo, che in fondo poteva essere la
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1910
era un po’ malato in verità di quella sua
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1910
di bambola, che aveva in sé stessa la morbidezza
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1910
affogo nei debiti, sono in piena rotta con la
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1910
la Ruskaia risparmiò, perchè in tali faccende Arrigo amava
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1910
per mettersi un poco in pace con quel bravo
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1910
bene arrivando un giorno in negozio con un braccialetto
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1910
con noncuranza. ¶ E tornò in bottega. Questo per lui
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1910
Questo per lui riparava in parte i torti di
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1910
altro aveva buon cuore. In ogni modo le sue
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1910
Anna Laura invece comandava in casa con una prepotenza
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1910
tutto, che forse ricordava in quell’ultima figlia il
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1910
di quella che sopraggiunge in una città per solito
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1910
più volte nell’anno in casa Aimone dell’Ussero
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1910
d’estate l’invitassero in campagna i Mazzoleni, antichi
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1910
città. ¶ Pensava di visitare in palco donna Ottavia Malespini
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1910
visitata collezione di mutande in pizzo vero; le due
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1910
marchesa Federica, delle quali, in verità, era rimasta vedova
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1910
Buonconte, che amava giocare in Borsa, discorrere di politica
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1910
e ciò avevano riconosciuto in brughiera molti tenenti di
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1910
che già era vedova in quel tempo, e visibilmente
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1910
come un’adulazione complimentosa. In quella società inverniciata, splendente
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1910
maraviglioso avvenire, il giorno in cui avrebbe avuto per
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1910
silenziosi, e sé vide, in quel miraggio di cristalli
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1910
Quest’ambizione era sgorgata in lui da una sorgente
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1910
sublime. Pieno di fiducia in sé, Arrigo si accinse
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1910
il bisogno di mantenersi in vita. Era indispensabile rinfocolare
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1910
palazzi secolari cadevano fatalmente in possesso della plebe arricchita
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1910
Il popolo tirannico lanciava in tutte le giostre i
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1910
una caparbia ira, millantavano in tutte le vittorie una
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1910
La città spopolata rimase in balia de’ suoi più
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1910
e si udì giurare in buona fede che la
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1910
serali fu l’andare in cerca d’un fil
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1910
non indugiarono a lungo in città. Ella del resto
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1910
avventuroso. ¶ Da quella volta in poi, quand’egli entrava
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1910
poi, quand’egli entrava in teatro, taluna diceva a
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1910
molte, nel guardarlo, pensavano in cuor loro ch’egli
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1910
volta, verso le cinque, in casa della Ruskaia per
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1910
ridotto, si fece vedere in pubblico a discorrere con
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1910
avesse rivolta la parola in pubblico ad Arrigo, escludeva
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1910
dei Mammagnùccoli, ma che in passato si ricordava d
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1910
entrarono a lor volta in una certa dimestichezza con
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1910
a spezzare qualche lancia in suo favore. ¶ Così, avvalendosi
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1910
la Ruskaia a cenare in un ristorante famoso, che
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1910
medici ed avvocati venivano in cerca di clientele; giocatori
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1910
vi sboccava transitoriamente come in un’anticamera della più
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1910
cantina avevan dato fama in origine a questo ristorante
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1910
gentiluomini l’avevan accreditato in modo stabile nel favore
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1910
galanti, le quali avevano in tanto volger d’anni
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1910
pensavano alla notte dolorosa, in cui avrebber voluto esser
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1910
contessa di casato autentico, in compagnia d’una serva
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1910
la sua grande sorte in un piccolo cuore. Vicino
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1910
curiosità provinciale si sbizzarriva in commenti svariati, indiscreta ma
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1910
per una volta sentito in cuor suo il fuoco
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1910
e più oltre, insieme, in un bel disordine, altri
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1910
il quale aveva dato in teatro nervoso alla fiacchezza
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1910
aveva satireggiato lungo tempo in un teatro mondano prima
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1910
mondano prima di scoprire in sé la vena drammatica
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1910
e pur di dolce in tutta la sua persona
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1910
il quale aveva tormentato in più modi il suo
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1910
ormai contratta e sugellata in un sorriso pieno d
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1910
avrebbe forse voluto vivere in quella remota età ove
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1910
rapidamente la sua battaglia in più tenzoni dissimili. Poi
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1910
quelli che di tempo in tempo giungevano d’altre
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1910
erano, ma più spesso in disparte, i giovini corteggiatori
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1910
grasso del bolognese venuto in fama di scrittor libertino
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1910
già s’era provato in più giostre onorevoli, deciso
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1910
vivo, secco, sicuro, raggruppava in sé le sue forze
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1910
umana od a temperarvi in silenzio acutissimi strali. ¶ Fra
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1910
accolto. Annodò di sera in sera le più svariate
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1910
più svariate conoscenze, sicché in capo di qualche tempo
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1910
Gli artisti lo accolsero in grazia di quel suo
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1910
ripieghi bastassero a tenerlo in bilico durante quest’ultima
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1910
poiché sapeva di camminare in equilibrio lungo l’orlo
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1910
terribile Riotti e manovrò in guisa da potersi creare
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1910
era più possibile vivere in quel sobborgo fuor di
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1910
della sua stirpe bottegaia. ¶ In quel momento le carte
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1910
suo carattere tuttavia restava in apparenza gaio e speranzoso
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1910
speranzoso. Con pochi franchi in tasca, lo si vedeva
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1910
per esempio a cena, in capricciose ghiottonerie. Aveva debiti
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1910
avare impazienze. Di notte in notte poteva capitargli di
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1910
e bandito. ¶ Sapeva che in fondo una salvezza c
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1910
si rimise il cappello in capo e sentì che
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1910
Ora la piazza, vegliata in cerchio dagli alberi ancor
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1910
latente; pedine che vanno in fretta, con un far
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1910
strada, forse digiune ancora, in cerca dell’ invaghito; lavoratori
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1910
guardava; poich’era stata in verità un po’ leggera
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1910
quell’uomo, quello sconosciuto, in fondo poteva credersi lecita
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1910
quando s’erano incontrati in quel negozio di fioraio
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1910
pronunziato il suo nome in un modo singolare, con
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1910
non obliquamente, ma guardandola in viso, ma sorridendo a
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1910
molestarla né offenderla. ¶ Stando in scena, o dietro la
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1910
di carrozza? Era stata, in verità, una frase involontaria
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1910
era guardata nello specchio, in tutti gli specchi, molte
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1910
va per il mondo in cerca di tentazioni, con
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1910
si sarebbe accorta che in lui non v’eri
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1910
riso giocondo che scoppia in quando ci accorgiamo d
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1910
sua singolarità era visibile in ogni attitudine della persona
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1910
o lisciate dalla mano in un gesto assiduo di
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1910
variar di nubi, mettevano in quella fredda bellezza una
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1910
continue palpitazioni. Tutto era in lui bello ma temibile
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1910
con quello che aveva in sé di non ancora
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1910
brillava come una lama in taluni suoi sguardi. ¶ Tutto
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1910
ella vide, pensò, conobbe, in pochi attimi. La sua
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1910
piaciuta molto e sùbito, in un modo che mi
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1910
chiara fontana ch’era in lei, con l’ondata
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1910
nel cuore femminile, ma in verità non era che
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1910
si chiamava? Che faceva? In che modo era giunto
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1910
anni addietro, mal vestito, in compagnia di gente equivoca
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1910
e spesso lo vedevano in teatro, sempre solo, corretto
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1910
elegantissimo. ¶ Viveva tempo addietro in Firenze una brigata di
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1910
sapere il conto loro in ogni cosa, e specialmente
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1910
nello spendere; si radunavano in casa di lui, dove
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1910
ricomparve la prima sera in iscena, bisognò che facesse
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1910
il mezzo dello spettacolo, in una poltrona di terza
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1910
Ma non sapevano quanto, in cuor suo, quel giovine
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1910
Mentre la Ruskaia cantava, in quei palchi si discorreva
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1910
essere il vero arbitro, in Italia, della moda londinese
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1910
un sacco ripieno. Specialmente in fatto di gioco, molte
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1910
non riposavano mai. ¶ Entrò in quel mentre il conte
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1910
ogni piè sospinto cadeva in perduti amori. Così era
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1910
ci muove a schernire in altri il nostro medesimo
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1910
Rigoli. — Non dev’essere in fin dei conti un
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1910
con un magro impiego in una Compagnia d’Assicurazioni
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1910
che si era seduto in un angolo del palco
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1910
che spendevano il tempo in più tranquille fatiche. Donne
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1910
coraggiosa. ¶ Ma non soltanto in quella brigata si discorreva
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1910
altri gentiluomini, erano andati in giro di visita in
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1910
in giro di visita in visita a comunicare quest
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1910
che notoriamente eran rimasti in asso, mentre una certa
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1910
pacchi enormi, ben ravvolti in una carta soffice, dalla
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1910
finirono con pensare che in fondo, se gli riusciva
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1910
per andarsene a teatro in poltrona. Che buon profumo
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1910
Che buon profumo avevano, in quella retrobottega odorosa d
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1910
Questo era avvenuto rapidamente, in pochi mesi. Ognuno si
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1910
padre avrebbe forse potuto in séguito risparmiare quell’assegno
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1910
faceva un gran vuoto in cassa; la madre e
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1910
sorelle contavano di tempo in tempo su qualche regalo
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1910
il solo forse che in verità non sperasse nulla
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1910
non osava dir nulla in modo aperto, ma obliquamente
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1910
del suo mestiere, perchè in tal caso, oltre la
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1910
lo scredito e cèerano in più le beffe. ¶ Appunto
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1910
figurazioni estetiche, si mostrava in scena sconciamente nuda, con
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1910
per solito non bazzicava in quel teatro, gente che
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1910
prestigio, dare una capatina in quei ritrovi equivoci, a
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1910
una danza del ventre in verità irritante, che poteva
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1910
argutamente uno scultore allora in voga nei cenacoli cittadini
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1910
trovarle prima del pranzo in vettura chiusa e vi
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1910
sorprese l’uomo dabbene in casa della Tunisina, certa
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1910
fuor d’ora. E in letto li sorprese, che
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1910
non perdette il tempo in querimonie vane. ¶ — In fondo
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1910
tempo in querimonie vane. ¶ — In fondo in fondo preferisco
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1910
querimonie vane. ¶ — In fondo in fondo preferisco ballare! — disse
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1910
Cesare Farra avesse còlta in flagrante la sua bella
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1910
risate che si fecero in danno del loro amico
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1910
pareva muoversi e vivere in una musica veramente appassionata
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1910
sopra tutto era piaciuta in quella gaudente compagnia di
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1910
grande, privilegiata famiglia, che in cambio d’affetti vicendevoli
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1910
musica, e venne perciò in Italia, dove non aveva
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1910
le fasciavano le vene in una specie di torpore
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1910
aveva conosciuti fino allora, in quel principio di stagione
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1910
bambina ch’era nascosta in lei. ¶ Arrigo la vide
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1910
intravveduta lascia qualche volta in noi. La sua voce
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1910
d’improvvise demenze, prostrandolo in una specie d’ebetudine
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1910
gli pareva di nascondere in sé un nemico terribile
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1910
stanchezza enorme, si perdeva in un vuoto di cose
181
1910
argini per conto tutta in sé. Qualche volta gli
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1910
nascosto si accresceva continuamente in lui, metteva luce, vita
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1910
voleva essere potesse chiudere in sé una passione così
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1910
bellezza, lo aveva prostrato in una di queste crisi
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1910
nel collo morbido, forse in tutte le sue giunture
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1910
vetrine, ogni tanto entrava in un negozio, usciva, riprendeva
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1910
notato una piccola sorpresa in lei, vedendolo passare. La
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1910
stesso teatro. Ella era in un palco, insieme con
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1910
che la donna trasfonde in noi quando riusciamo a
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1910
pensiero lo trattenne. Scrivere in italiano ad una forestiera
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1910
teatro, dov’ella giungeva in carrozza chiusa, per cantare
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1910
appoggiò, sorrise, gli disse in fretta: ¶ — Venite a trovarmi
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1910
malata. La faccenda venne in chiaro fra le due
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1910
era rimasto accasciato, rotto in due, come un uomo
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1910
poveruomo s’era chiuso in un silenzio di mutolo
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1910
non diede qualche veleno in cambio dèinnocue polverine. Mangiava
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1910
giorno saliva le scale in punta di piedi per
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1910
fatto e che farà in avvenire quel mio figlio
199
1910
ardi sedersi e rimase in piedi davanti al Riotti
200
1910
a tuo figlio, mettilo in condizioni da vivere almeno
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1910
o vadano a finire in malora, a me poco
202
1910
me poco importa; ma in casa mia, nè lui
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1910
mostrando vagamente l’uscio. ¶ In vita sua non era
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1910
a non bazzicare più in casa del Riotti, poichè
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1910
iattare con lui; ma in breve lo misero al
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1910
casa, senza un soldo in tasca, e vattene con
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1910
e riflessiva chèera innata in lui, pensò che a
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1910
ribellarsi c’era tempo in seguito, e per intanto
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1910
un posto d’apprendista in una piccola banca privata
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1910
paresse d’esser giunto in un luogo ameno e
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1910
bottega d’occhialaio; non in quel suburbio fuligginoso dèofficine
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1910
gaudio che può essere in questa parola. Purificarsi di
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1910
di fortuna si poteva in ogni caso tentare una
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1910
le due famiglie vivevano in guerra taciturna, e, chiusa
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1910
non riescano a porre in dimenticanza. ¶ Così lèEugenia era
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1910
suo placido cuore. Subiva in silenzio le diurne iracondie
217
1910
s’era ben rimessa in carne, aveva ripreso il
218
1910
che gli era capitato in casa, ma di quel
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1910
incendi che vanno tutti in fumo. ¶ Quante volte non
220
1910
era certo imperdonabile, ma, in fondo, che ce ne
221
1910
il giovine di bottega in farmacia per comprare un
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1910
perchè s’era stancato in breve d’insudiciarsi le
223
1910
scontroso; giungeva la mattina in ritardo, con gli occhi
224
1910
notte al giuoco od in fatiche d’amore. Diede
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1910
a tale notizia, montò in furore, aggredendo Arrigo con
226
1910
assegno, se Io tenne in casa, e parve non
227
1910
e ficcava il naso in tutti gli affari de
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1910
e figlio di venire in bottega da lui. ¶ Era
229
1910
venne con la sigaretta in bocca, senza mostrare il
230
1910
parlare perchè mi sentivo in colpa verso di voi
231
1910
posso io prender moglie? In che modo Ie darei
232
1910
riesce tuttavia di trovare in me la stoffa d
233
1910
di serio. Appena sarò in condizioni da poter prender
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1910
prego di lasciarmi vivere in pace. Tanto più che
235
1910
Riotti, e spero che in séguito me ne terrete
236
1910
vincevano, egli era divenuto in breve uno di que
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1910
cauti giocatori che sanno in fin de’ conti aver
238
1910
compensava di aver fiducia in sé stesso più che
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1910
sé stesso più che in lei. Durante gli ultimi
240
1910
uomo ed uomo, poiché, in questo mondo bizzarro, che
241
1910
rumore dell’acqua versata in un catino. Entrò nella
242
1910
acqua luccicante scorrere giù in rivoletti per le braccia
243
1910
egli la vedeva interamente, in quella corta camicia che
244
1910
giù per le spalle, in disordine. I suoi capelli
245
1910
eran lunghi, ma folti; in quella luce parevano quasi
246
1910
Allora li prese tutti in un pugno, se li
247
1910
larga le si era in quel movimento ripiegata fin
248
1910
toccò quasi con timore, in fretta lèuno, l’altro
249
1910
si cacciò dentro come in una fodera, raccolse dallo
250
1910
lèEugenia, l’avvolse tutta in uno sguardo lento, iroso
251
1910
mano, se la sorprendeva in una stanza o nel
252
1910
di perdizione. ¶ Una volta, in un angolo buio, Arrigo
253
1910
baciò; e vi era in quel suo bacio tanta
254
1910
Sentiva nascere il peccato in sé con uno sfinimento
255
1910
e finì con rotolare in un fossato, senza farsi
256
1910
Non osava più guardare in faccia il suo padre
257
1910
sopra tutto dal giorno in cui la ragazza, presa
258
1910
candore veniva a dirglielo!... In ogni modo era una
259
1910
donna ch’era stata in altri tempi desiderabile assai
260
1910
compreso come ci fosse in lui piuttosto la stoffa
261
1910
e metteva l’interesse in seconda linea. Glielo diceva
262
1910
stare. ¶ Arrigo entrò, come in camera sua, buttando il
263
1910
esclamò la vecchia, che in fondo in fondo, per
264
1910
vecchia, che in fondo in fondo, per antica memoria
265
1910
accaduto un guaio; navigo in pessime acque... — fece Arrigo
266
1910
nuovo allora? ¶ La Mercedes, in busto e mutande, si
267
1910
mentre l’altra sogghignava. ¶ — In campagna... — diss’egli a
268
1910
ne aveva tante udite in vita sua che non
269
1910
il copribusto e buttando in aria tatto quanto le
270
1910
Arrigo raccontò la storia, in fretta e su per
271
1910
strozzata più volontieri «... ma, in un modo o nellèaltro
272
1910
pensarvi... » ¶ Rimasero un poco in silenzio, quand’ebbe così
273
1910
operazioni è meglio farle in propria, mio bel signorino
274
1910
dirti è che io, in persona — e vedi che
275
1910
non voleva nemmeno vederla in faccia quella svergognata! E
276
1910
di finire la cosa in quel modo. Non appena
277
1910
sororale pietà che nasce in loro dall’esser tutte
278
1910
calzate di mezzi guanti in filo di Scozia; carezzava
279
1910
appresso. Rimase ad aspettarla in istrada, seduto al tavolino
280
1910
tutto bene, — questa rispose in fretta. — Ma è meglio
281
1910
ai dolori si mise in letto. Egli rincasò pure
282
1910
il giornale, ogni tanto in bottega a vendere medicine
283
1910
mai?... S’è messa in letto senza dirmi nulla
284
1910
Eh! Sei pazzo? ¶ — Emorragìa in seguito a procurato aborto
285
1910
girare per la camera, in piccoli cerchi, urtando contro
286
1910
e quel nome tornava in tutte le frasi del
287
1910
pochi soldi che aveva in tasca e nessuno cercò
288
1910
settimane l’Eugenia rimase in Ietto, fuor di pericolo
289
1910
caffè-concerti ballando seminuda in un teatro di varietà
290
1910
poi s’erano messi in rotta, Giannotto e lei
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1910
il giovinotto non lesinava in talune circostanze, ed Arrigo
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quasi vuota. Egli aveva in tasca un centinaio di
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un ostricaio bitorzoluto, che in onore del suo rosso
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quella sera, stretti stretti, in una carrozzella con le
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che si teneva sempre in tasca le sue lacrime
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tratta d’un prestito, in fin de’ conti, e
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la domanda. ¶ Costui scoppiò in un riso formidabile, un
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al farmacista che venne in bottega dell’occhialaio un
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di metterli a repentaglio. In tutt’ altra occasione si
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Gli affari si trattano in ben altro modo. Del
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1910
infermi che si tengono in casa per misericordia, e
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sfacciato, ch’era sempre in mezzo alle sottane, sempre
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di poter finalmente entrare in quella casa come un
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sentirsi uomo! Dava, e in fondo senza rischiar nulla
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piaciuto, da quel giorno in poi. ¶ Arrigo si sottomise
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che, non appena tornato in città, rinunziasse alla sua
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da lui stesso, Riotti, in persona. ¶ Arrigo disse di
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corpo, lasciandolo finalmente dormire in pace dopo tante notti
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perdimento, il violino, pensando in quelle veglie d’estate
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1910
di cattivissimo gusto. Ricamava in fretta, con le dita
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faccia intenta e china in un cerchio d’ombra
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un poco marmottona, che in inverno amava i cantucci
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e se ne stava in cucina volentieri a veder
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1910
materno, cullare i marmocchi in fasce quando cominciavano a
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il suo nasino impertinente in tutte le cose che
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largo sbadiglio di tratto in tratto. Narrò d’una
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dopo l’Eugenia, era in piedi e sgambettava. A
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intenzione... Visto che andate in campagna, mentre qui si
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Riotti, — dove si sta in cinque si sta pure
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cinque si sta pure in sei. Vediamo un po
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mettere un altro letto in camera della Luisa tutto
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Grazia non l’aveva in grazia quella figliolona del
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sette volte la lingua in bocca prima di lasciarne
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e l’Eugenia andò in campagna con la famiglia
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poco lontano dalla città, in una rustica villetta che
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della città. Ma era in fondo un buon diavolo
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1910
po’ grandi. C’era in lei qualcosa d’incerto
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farmacista s’era fitto in capo di maritare sua
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indovinate vagamente, come tutti in famiglia, le mire del
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l’incontrasse la domenica in ch’osa, dov’egli
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1910
fanciulle svestendosi e cicalando. ¶ In quella calda sera d
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e greve. Mai come in quella sera aveva respirato
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intenso dell’erbe aromatiche. In quel piccolo giardino, tra
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1910
A poco a poco, in quell’ombra si accesero
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1910
il giardino si converse in un letto, in un
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converse in un letto, in un letto molle, profondo
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umile. Prese una laurea in chimica, laurea che lo
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i tigli si mettono in fiore. ¶ Ma la mala
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terra calda eran rimasti in lei, neè suoi occhi
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e clamoroso ma finito in nulla come tutti i
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pregio che le restavano in memoria d’altri tempi
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1910
riusciva talvolta a suscitare in lei un senso misto
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la sua immensa infelicità in qualche lieve sospiro. ¶ Gli
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piccoli commerci, lo ridussero in pochi anni a non
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Grazia che metteva scandalo in tutto il vicinato e
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lenti, di vivere finalmente in pace. ¶ Coi figli, col
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un nome quasi gentilizio, in quella velata miseria si
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la quale si tradiva in tutte le cose della
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stati, l’acqua morta in cui s’impaluda la
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di aver egli stesso, in persona, una spiccata tendenza
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romanzi d’appendice o in qualche peregrino manuale acquistato
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tutto vi si parla in bello stile, con ammirevole
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fiammiferi da un quinquennio in poi, della quale non
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luogo ed il tempo in cui fu. Queste tragiche
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Non lo avrebbe voluto in fondo... ma se una
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delitti lo appassionavano, però in altra guisa: sembravano atti
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discorrere col suo vicino. In principio, quando Stefano del
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naso e con guardare in cagnesco il vicino, « quell
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finì anzi con prenderlo in affezione e con divenirgli
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gli facesse i conti in tasca, gli parlasse male
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Ma il Riotti, che in fondo era una buona
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lo poteva soffrire. ¶ Ma in quella corte infatti si
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1910
era la portinaia, sempre in moto con la sua
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sua madre siciliana, era in istrano contrasto con la
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Era docile, ma sapeva in certe occasioni spiegare una
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piano! » aveva egli detto in un giorno di malumore
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che aveva di passione in sé, di passione inconsapevole
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vistose, con una sigaretta in bocca ed un fiore
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angolo delle bottiglierie. ¶ Allora in casa dell’occhialaio la
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tavolini dei caffè, sperperava in qualche giorno le poche
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e quando lo scoversero in fallo, si mise a
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portare così veementi ragioni in propria difesa, che poco
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ricominciar da capo. ¶ E in fondo, che torto gli
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sempre aver le mani in tasca. E se la
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cui va bene. Perchè in fondo non si potrebbe
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una spilla da cravatta in brillantini; rivestirsi da capo
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teatro tutte le sere, in poltrona, con un bello
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un bel giorno capitare in casa della Lilina con
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gita. Ne sono stanco in fondo... ma tiro avanti
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certissima, e lo amava in questa lontana speranza. Le
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così facile, mentrèegli era in debito con tutti, perfino
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fa, te la chiudo in un convento comèè vero
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Lilina se la portò in provincia uno studente ricco
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s’era fatte prestare in un giorno di grande
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passare dietro le finestre in un fascio di luce
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buttarsi a cuor perduto in quel ballo, e non
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se lo fece scorrere in giù lentamente, ne trasse
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ricca bottegaia, che andava in bagordo, il sabato sera
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gioia ch’era entrata in lei. Nella luce azzurra
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quel frastuono, si ritrassero in un mondo loro, temendo
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è una certa paura in tutto questo, è vero
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di ammirazione tacita nacque in lui, come se ne
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che imbaldoriavano quella sera in compagnia di due cortigianelle
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anche, ogni tratto scoppiando in certe risate stridule che
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che lo avessero sorpreso in quella trattoria campestre, quasi
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altro, chissà mai... ¶ — Bene, in séguito vi penseremo. ¶ Entrambi
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il proprio stomaco operasse in pace la fatica della
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1910
alla notte vicina. ¶ Su in alto si danzava. Quel
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tutta accaldata, i capelli in disordine, con un amator
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1910
larga ondata sul padiglione in flore, tutti quei grappoli
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chiamò il cameriere, pagò in fretta, disse alla sorella
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vita notturna. ¶ Allora, paurosamente, in quell’ombra si baciarono
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così vicini, così soli, in una bianchissima notte, con
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tutti un fiore... ¶ Guardarono in su, tra il fogliame
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piccola paura. Non aveva in sé che una forza
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della tragedia si disperdeva in un sottile piacere. ¶ Poiché
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nell’amarlo non cercava in lui che un amante
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tutta bella d’amore in quell’odio esultante con
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molto vicina... E guarirò. ¶ In un giardino che incontrarono
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con donne di malaffare. In mezzo a frotte di
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amo... — ella disse ancora, in un soffio, all’amante
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disperata. ¶ VIII. ¶ Arrivò inaspettato in casa di Clara Michelis
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avuto molto a fare in questi giorni, — disse a
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ormai della sua presenza in quella casa; egli n
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era venuta a colazione in vestaglia senz’aver finito
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mai avuto a fare in tutti questi giorni? — domandò
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se n’è rimasta in casa tutti questi giorni
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stata due sere fa in casa De Vincenzi, dove
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che si vede sempre in carrozza con sua madre
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fatti, l’altra sera, in casa De Vincenzi non
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so! Si metta bene in mente che in città
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bene in mente che in città non succede cosa
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ti sei lasciato vedere in questi giorni? — domandò finalmente
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1910
baciò. ¶ Si levarono; andarono in una saletta vicina, una
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lei stessa; e rimasero in piedi, vicini, perplessi, come
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tormentarmi! Se tu sapessi!... ¶ In verità pareva un uomo
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Ne ho pagate settantamila in tre giorni, ne devo
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s’andò a cacciare in una poltrona profonda, piegando
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su le ginocchia ruppe in lacrime. ¶ Egli le posò
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1910
Sono disperato!— egli esclamò in un accesso di scoramento
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mia vita è sempre in bilico sovra un precipizio
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1910
suoi capelli folti. Era in lei un gesto abituale
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mi fate! Il giorno in cui aveste saputo chi
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l’ho pensato mai. ¶ — In modo avete agito come
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1910
dico di no; ma in ogni modo v’ho
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1910
e se aveste avuta in me tanta fiducia da
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ragazza leggera: la colpa, in caso, è tutta mia
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estranei. Certo io vivo in un modo un po
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1910
rimasero per qualche tempo in silenzio. ¶ Passò un bimbo
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che non si rinunzia in un giorno alla cosa
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1910
minimo sospetto! ¶ — Si farà in modo che non sappia
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1910
Invece potrebbe darsi che, in fin dei conti, avessi
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ombrellino, lo ficcò profondo in una siepe, soggiunse: — E
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impunità. Se mi trovassi in uno di questi due
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a cavarsi d’impaccio; in quell’intervallo ripassarono entrambi
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1910
mi sono già messa in urto con la mia
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precisamente di mio fratello. ¶ In tutto questo si sentiva
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fiore prima di metterlo in vaso. Era stata un
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adorne di pizzi, ed in particolar modo, prima di
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1910
e madre si tenevano in piedi, un po’ irresoluti
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1910
irresoluti, come se ricevessero in casa loro una visita
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1910
È la stessa cosa in tutte le famiglie; quando
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1910
il padre si riconosce, in cui la madre ricorda
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1910
potesse tornare di pasto in pasto; e non tornò
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1910
Con quell’accento infantile in cui trabocca l’istintivo
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fino alle prime stelle. In quella vaporosa pigrizia dell
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spinto a desiderare più in là di sé stesso
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piace? — egli domandò, trasfondendo in queste due parole così
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1910
meglio dimenticare. ¶ — Ah, no! ¶ In quei pochi minuti ch
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ingresso e fa visite in tutti i palchi; la
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1910
Arrigo. ¶ — Andiamo. ¶ — Ti condurrò in una trattoria che non
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1910
è fuori di porta, in mezzo alla campagna, e
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1910
e le tavole sono in giardino. Vuoi? ¶ — Sì, Rigo
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di nuovo, tutta fremente, in un bisbiglio. — Ma invece
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1910
mi ha presa tutta in un momento... prima non
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tutta sgombra, quasi ravvolta in un’aria violacea, per
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1910
non erano più selciate. In una d’esse il
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1910
Loretta. — Sembra d’essere in campagna; senti che buon
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risata, che gli diede in faccia il suo fresco
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di sé stesso, e in ciò trovava nondimeno la
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1910
lentezza tutta la perversità. ¶ In lei veramente era il
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1910
Non si può. ¶ Incontrarono in quel punto un’allegra
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allegra comitiva che tornava in città cantando. Apparve di
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1910
chiarore. — Viene molta gente in estate perchè vi si
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1910
Sotto i pergolati erano in un gran numero le
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dal vin forte, scoppiava in risate sonore; i camerieri
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1910
ben rischiarato, alcuni uomini in maniche di camicia stavano
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alle bocce; altri, raccolti in gruppo, commentavano i colpi
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primo piano della casa, in una sala che aveva
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ed ecco si trovavano in un giardino pieno di
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voluttuoso e triste, rifugiava in lui perdutamente l’ultima
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più come al tempo in cui, nel salotto semioscuro
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di proteggere, di vivere in un’altra vita, di
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voce umana, lo richiamava in quella casa fedele, ove
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perduto, c’era sempre in quella casa un focolare
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fumare. ¶ Loretta era bene in vista, come un frutto
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come un frutto esposto in un bel paniere; non
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ella stessa era inoltre in teatro; dunque chi era
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molto bella! E giù in fretta per le scale
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voce di falsetto, sprofondandosi in una riverenza da vec
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con il del Ferrante in un palco di prima
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guardare lassù. ¶ Era entrato in quel momento nel palco
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dal palco ed apparve in due o tre punti
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d’Arrigo, tutto acceso in volto e così turbato
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come una statua, guardava in aria, mentre il povero
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aver qualcosa a fare in fondo al palco e
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ne andò a fumare in ridotto. Ma non potè
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Giuliani, volgendo la cosa in ridere. ¶ — Guardati nello specchio
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opera sì desse. Ritto in fondo al palco, i
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suo buio cervello passavano in forma le più fantastiche