parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico Starnone, Fare scene, 2010

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
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2010
xvii secolo, ma avevo in mente un mucchio di
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e scrivevo con facilità. In mattinata, che so, stavo
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sparare – eccolo, si esprimeva in dialetto, diceva orribili bestemmie
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un paio di incisivi in meno, e mormorava: ah
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degli operai oggi, osservate in una fabbrichetta vicino Ravenna
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era dolorosamente espanso. ¶ «Dolorosamente in che senso?» ¶ Nel senso
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Giorgio erano cresciuti insieme in un paesino vicino Ravenna
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nella fabbrichetta del Ravennate, in condizioni veramente dure. ¶ «E
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di Raggalli, ma aggiungendo in coda i drammatici sviluppi
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era stato lodato molto in Francia sulle riviste specializzate
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a bussare noi due in prima persona da chi
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che continuava ad andare in fabbrica tutti i giorni
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foto da ragazzo – tempo in cui gli operai contavano
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quale lo si vedeva in testa a un corteo
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ma lui deve andare in Afghanistan; o su studenti
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su studenti di liceo in guerra con un ispettore
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Una serie televisiva ambientata in un ufficio postale delle
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Raggalli e io assistemmo in silenzio annoiandoci, il produttore
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non stiamo a preoccuparci in anticipo. Dobbiamo solo essere
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che non sta né in cielo né in terra
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né in cielo né in terra. E poi c
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c’è Raggalli che in questo momento costa». ¶ «Raggalli
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mai scritto una riga in vita sua, che c
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Cosa impossibile, per me, in quella fase: avevo da
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di contorno che avevo in mente di inserire: una
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una donna piccola, sempre in tailleur, capelli freschi di
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o a ragione, autore in tutto e per tutto
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accettare. ¶ Accettai. ¶ Mi telefonò in serata contenta: ¶ «Ho chiuso
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godibile», ci prescrisse Nello in una riunione che durò
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i bambini che giocavano in cortile; riprendeva alcuni dei
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che avevo buttato giù in fretta non trovai niente
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brutto pensiero e guardai in tv una storia di
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tv una storia di 007 in Medio Oriente. ¶ Raggalli, con
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del trattamento), mi chiusi in casa e scrissi per
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Con quei lavori ero in una brutta fase. Un
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scarpa, «di Steve McQueen, in Get­away, quando nel
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per la tensione schizza in avanti facendogli perdere l
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No». ¶ Perciò mi chiusi in casa volentieri e mi
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sia mai stato fatto, in certi momenti senti persino
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la musica. ¶ Così andò in quell’occasione. Nella mia
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mia madre come appariva in un vecchio filmino girato
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Raggalli che lesse tutto in meno di due ore
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che, pur essendo soddisfatto in superficie, sotto sotto non
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può essere molto bello. In seguito, al momento di
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detto: facciamo un film in cui raccontiamo come e
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nostro lavoro. Raggalli telefonava in ansia ogni tre ore
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cos’era una fabbrica in questa nostra terribile epoca
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Raggalli gelido. ¶ Una volta in strada buttai lì nervosissimo
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capirci, Giovannin senza paura. In questo nostro tempo il
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essere ripresi e riprenderci in tutti i modi possibili
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i modi possibili – spesso, in un supermercato, in una
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spesso, in un supermercato, in una banca, in un
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supermercato, in una banca, in un qualsiasi luogo pubblico
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ambiente, e me stesso in quell’ambiente, come appare
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appena accennato, un corpo in quel momento muto che
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frontalmente non aveva niente in comune con me, era
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schiena, di mezzo profilo – in quella composizione d’insieme
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mi faceva venire vagamente in mente Jimmy Stewart come
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La vita è meravigliosa in tv; nello sguardo che
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foto e i filmati in cui la mia immagine
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Stewart. Insomma ho visto in quel tale una cosa
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tale una cosa che in natura non esiste, un
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come si sono mescolate in fasi diverse della vita
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mi assomigli affatto – dirà in ansia, quasi piagnucolando, che
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sopratono: ci è toccato in sorte di essere, nel
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meccanico mutare la vita in storia o storiella, in
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in storia o storiella, in combinazione di vecchi miti
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successo se non ordinato in frasi secondo le necessità
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di altre immagini, questa in cui ci riconosciamo – questa
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cui ci riconosciamo – questa in cui ci riconosciamo con
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era ancora possibile mettere in una busta, in una
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mettere in una busta, in una scatola di metallo
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decenni e cercare lì, in ultima istanza, un punto
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fuori quadro. ¶ Forse – penso – in sessantasette anni di vita
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questa folla di strumenti in grado di riprodurmi in
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in grado di riprodurmi in posa o distratto riesce
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a tratti mi ritorna in mente l’uomo del
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ho acquistato e usato in questi sessantasette anni di
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una lei, un lui – in dialetto éss, iss – figure
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legittimamente felici di apparire in una scena senza peso
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vede semafori o luci in fuga e chiede di
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segrete mi fecero tornare in mente mio nonno che
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di ghiaia che, gettata in aria per gioco da
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di Raggalli, c’è in germe una bella storia
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ci salutammo un po’ in freddo. ¶ A fine giornata
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vita di Tommaso Campanella in sei puntate. Il regista
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telefono, pensai, è tutto in alto mare: si tratta
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ne fanno ogni giorno in questo lavoro. Ma dissi
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tonnellate è la merda in testa». ¶ «Ma». ¶ «Niente ma
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bravo uno che va in giro con un fidanzato
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Guarda che Raggalli ha in mente una storia bellissima
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pupillo di Nello, laureato in filosofia, di pretese miti
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abbastanza. Per di più in quel periodo ero carico
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diciannove a una storia in costume dove il musicista
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non riuscendo ad averla in alcun modo, scriveva un
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a quattro mani componendolo in modo che, nell’eseguirlo
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che provavo al ritorno in strada, dopo aver visto
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era proprio il cinema in casa. ¶ Mi sembrò che
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un certo punto mandarono in onda L’amante indiana
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pareva meravigliosa, ma proprio in momenti come quelli, di
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televisione, esattamente nel momento in cui televedevamo, entrava nella
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film al cinema o in tv. Ero alla ricerca
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e fare dialoghi profondi in lingua italiana. Ma era
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si deve e parlino in italiano dicendo cose anche
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le patate, mia madre in piedi malinconica accanto alla
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compaiono blocchi di scrittura in corsivo. Cosa stava succedendo
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scriveva un telefilm congegnato in modo che, nel momento
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venivano riportati lunghi brani in corsivo. Erano indicazioni su
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fare il film – conclusi in quattro e quattr’otto
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dialoghi, non solo diceva in quali spazi le cose
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se si dovessero fronteggiare in un certo posto a
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il primo, il primo in assoluto, a vedere il
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perché è stato messo in ordine non dalla macchina
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ma persino quando pare in guai neri si muove
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emozionantissimo livello di quella in cui Gregory Peck esamina
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alla biblioteca nazionale, lessi in una sala stuccata in
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in una sala stuccata in oro un vecchio manuale
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Frequentai saltuariamente un cineforum in via Costantinopoli dove vidi
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mi tuffai per recuperarlo in sale come il Tosca
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ricordo di un film in bianco e nero che
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si accesero le luci in una sala di sfinimento
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alberi, lo avrei fatto. ¶ In quel periodo dallo schermo
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resi conto che lì, in una sola inquadratura, c
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portata via la seconda in fretta e furia per
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per non lasciarla ulteriormente in balia del marito e
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l’impressione di essere in un film tipo L
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evitare che la prendesse in giro e lei si
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computer, abbracciati per strada in una città straniera e
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sopra le nostre facce in uno spazio senza forza
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e filmati che conservo in questa scatola elettronica e
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e mi è venuto in mente di fare un
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me stesso che sono in vita, qui, ora, e
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monto filmati, mi metto in comunicazione con, ricevo parole
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e immagini da, vedo in diretta i miei familiari
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quando vado o vanno in giro per il pianeta
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quelle fornite dai miei (in questo momento i nomi
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altri li sostituiranno, congegni in continua mutazione, portento che
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per strada, sul lavoro, in viaggio, a ogni matrimonio
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stato nessun altro tempo in cui era possibile avere
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oggi, mettere sul serio in crisi il marito dicendogli
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la porta del bagno, in comune con lo scompartimento
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appare un anziano signore in veste da camera e
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riconoscersi. È ancora possibile? In un’epoca in cui
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possibile? In un’epoca in cui gli strumenti sempre
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soldi, li avrebbe spesi in un modo che i
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ma poi si sentiva in colpa e ci scherzava
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e diceva fintamente tiepido, in realtà incantato: sì, stai
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nostra e lui andava in strada a vedere, diceva
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già organizzava il viaggio in automobile, lo sognava, rideva
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il cognome a stampatello, in rosso. ¶ Fu sull’onda
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del comune: ci portò in villeggiatura in un paesino
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ci portò in villeggiatura in un paesino di mare
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una nuova, sorprendente svolta in fatto di cinema. ¶ Un
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di tutta la famiglia in vacanza. ¶ La fotografia ce
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padre, sono collocato io in ginocchio. A destra si
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la prima volta che, in una foto in cui
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che, in una foto in cui ognuno pare starsene
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degli affetti, chi erano in segreto i miei genitori
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già allora, e poi in seguito, per decenni, mi
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da quello che ero in quanto figlio allevato dalle
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Il risultato è che in questa foto ritrovo quasi
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suoi bambini, anch’essi in posa, una posa chi
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viene, ci lascia qui in vacanza e torna quando
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lascia una traccia lieve in questo ritratto di famiglia
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questo film. ¶ «Sicuro?» ¶ «Sicuro». ¶ «In bianco e nero o
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soldato e le torte in faccia e Stanlio e
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che non veniva mai in spiaggia ma restava a
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di Via col vento, in modo che di ritorno
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fece la sua corsa in pantaloni e canottiera ma
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mettere nemmeno un alluce in acqua. Mia nonna, che
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di fronte, di fianco, in movimento. ¶ Passò il tempo
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di luce ci sbatté in fondo al corridoio, tutti
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noi, a colori, contemporaneamente in carne e ossa e
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carne e ossa e in immagine, comodi sulle sedie
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comodi sulle sedie e in movimento sul lenzuolo appeso
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rideva esattamente come rideva, in quello stesso momento, sulla
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portava al Lido Delizia, in spiaggia. ¶ Ma dopo un
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dita ungulate: faceva venire in mente un cane, il
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cane, il cane detto in dialetto caneprésa), se ne
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piccoli. Ma delle fotografie in generale ha sempre parlato
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gli forniva un tale in contatto con marinai americani
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donne, mamme e fidanzate, in bianco e nero: sono
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e poi di passaggio in passaggio ridente, per mostrarmi
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spendono i soldi non in stronzate – ora, dopo il
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Voi resterete per sempre in questo mondo solo grazie
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un paio di scarpe in un angolo, un piatto
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sorridendo affettuoso. E io in ansia obbedivo. Ora, quando
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non mi veniva più in mente il cane da
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tutti i parenti andavano in villeggiatura esattamente dove andavamo
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quante altre persone famosissime in tutto il mondo, ricche
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il mondo, ricche, abbaglianti. ¶ In quel periodo andammo poco
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erano inseguimenti o corse in auto, non c’erano
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di libri che avevo in mente. I libri poi
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peli lunghi della caviglia, in modo che quando lei
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un po’ di altalena. In genere però lo sfridd
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proiettore, rovesciando di punto in bianco l’ottica con
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pelli dentro al cesso, in una nicchia sotto la
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selvaggio. ¶ Sennonché di punto in bianco cominciò a mostrarsi
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invece a una sedia in un angolo e non
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lo si chiamava solo in casi eccezionali), un dottore
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mi portava nella cabina in fondo al corridoio di
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casa nostra e io, in quanto capitano Hornblower, esaminavo
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vere. Nefrite mi suonò in testa come normalmente mi
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suonava febbre gialla e in un primo momento mi
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di Geppe malato, immerso in una cupa penombra, uno
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fratello li avrebbe visti in casa. ¶ Mia madre protestò
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parecchio tempo per fare in modo che il fascio
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Altro tempo lo trascorse in maniera molto nervosa per
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portava da una rotella in alto a una rotella
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alto a una rotella in basso. Perse tempo anche
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più grande, disse, e in sua assenza dovevo occuparmi
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2010
deve a uno non in buona salute, lo mandava
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2010
mio fratello doveva accomodarsi in prima fila a godersi
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fascio di luce volò in fondo al corridoio e
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2010
verissimo, avevamo il cinema in casa. Muto però. Un
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Lo respingevo, lo mandavo in prima fila a guardare
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altra, osservarne i quadratini in fuga, ognuno con un
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2010
faceva a guardare Charlot in trincea proprio accanto alla
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2010
fracassona, che proiettava Charlot in trincea? Invidiavo Geppe nel
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2010
di spettatore privilegiato, distante, in prima fila, e lasciai
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2010
Charlot che tirava torte in faccia e una con
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2010
con Geppe, fu mandato in esilio in cucina. Poiché
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2010
fu mandato in esilio in cucina. Poiché non era
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2010
portento che si verificava in casa nostra, dopo aver
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2010
si riaccendevano le luci in sala. La cosa faceva
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li puoi vedere dappertutto, in tv o sul tuo
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2010
ritagliando la forma che in seguito, con altre più
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crescevamo più ci metteva in imbarazzo per le sue
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2010
la nostra? Chi viveva in mezzo all’odore del
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2010
nato e cresciuto era in bilico tra quello operaio
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2010
rossa e fischietto, ma in sovrappiù si era dichiarato
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2010
da operaio a capostazione in pochi anni – e aveva
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2010
sue clienti, ma innanzitutto in quelli che confezionava per
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2010
quattro soldi per trasformarsi in una diva, sicché, in
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2010
in una diva, sicché, in un ambiente come quello
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2010
quello del promettente pittore in lotta per affermarsi negli
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2010
che si erano fatti in segreto e che cercavano
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2010
malgrado le circostanze avverse. In quella cattiva dei dolori
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lunghissima, erano poveri, indebitati, in conflitto permanente tra loro
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un tratto di chiunque in quegli anni vivesse con
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ho persino qualche immagine in mente, e ci scommetto
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2010
si andava al cinema in base agli attori, un
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cose, come Gregory Peck in Duello al sole, che
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2010
tuttavia non mi viene in mente nemmeno una ragione
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identificazione con James Stewart in L’amante indiana. E
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coniugarsi con me. E in seguito, alle donne della
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colorati fin dal momento in cui me n’ero
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2010
la realtà, andavano spesso in giro con abiti e
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2010
una specie di torpore in fondo allo stomaco e
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2010
nessi tra loro e in quell’occasione andarono a
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2010
muscoloso di Lex Barker. In lui non riuscivo a
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cui non mi immedesimavo in John Wayne. Perciò non
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mi era venuto mai in mente in maniera consapevole
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venuto mai in mente in maniera consapevole assistendo alle
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investì come una rivelazione in Totò Tarzan. Il canale
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2010
di re della giungla in presenza di signorine civili
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per capire se ero in grado di capire. ¶ Io
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2010
di capire. ¶ Io ero in grado, come no, ma
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2010
è stata un tempo in cui sapevo tutto sul
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2010
soluzione di continuità), mettendo in un gran casino Raf
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2010
madre. ¶ Succedeva così sempre, in casi del genere: di
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2010
del genere: di passaggio in passaggio mio padre raggiungeva
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2010
con mia madre. Cominciava in sordina, all’uscita dal
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2010
proiezione. C’erano scene in cui pensavo nitidamente: speriamo
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2010
si incazzi. Erano momenti in cui sapevo ciò che
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2010
Invece, fin dal momento in cui si orientava un
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2010
mia madre gli facesse, in un futuro prossimo (o
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2010
se ne fosse accorto, in un passato recente), ciò
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2010
a prendere sonno – strillava in cucina, per il corridoio
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2010
Poi però di passaggio in passaggio cambiava idea e
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2010
facevo cenno di sì. ¶ In effetti era vero. Gelosia
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2010
di amici o nemici, in famiglia e per la
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2010
anche farle da manichino in un momento di tregua
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2010
donna che lei aveva in lavorazione, e salire sul
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2010
per amore della moglie in una scena domestica del
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2010
gli sentivo cantare spesso, in modo ispirato, mentre pittava
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2010
la stessa canzone che in modo meraviglioso l’attrice
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2010
voleva ucciderci. ¶ Ero sicurissimo, in quel periodo, che se
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2010
quella questione dei tradimenti in certe occasioni stava in
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2010
in certe occasioni stava in allarme, in altre no
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2010
occasioni stava in allarme, in altre no. Per esempio
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2010
a quell’età pensavo in tutto come lui. ¶ Del
283
2010
Kerr, tra la casa in cima agli alberi dei
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2010
non mi sentivo granché in sintonia, era difficile immaginare
285
2010
quel suo nome, Stewart, in qualche occasione me lo
286
2010
Prigioniero di Zenda o in Scaramouche, scattava presto una
287
2010
immedesimai a tal punto in quell’attore che il
288
2010
quello che c’è in queste pagine fino alla
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2010
insignificanti, suoni confusi, frasi in dialetto dette a caso
290
2010
e vite di santi in dialetto, e leggevo, a
291
2010
raccontava che il diavolo in for­ma di bella
292
2010
che era il diavolo in persona, io vedevo il
293
2010
Cuore, sceglieva di buttare in acqua la ragazzina Giulietta
294
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io vedevo il mare in tempesta, la barca, i
295
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lavorante di mia madre in cima a un’onda
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faceva tremare sul sedile. In seguito, certo, ho pensato
297
2010
a piacimento, quel restare in sala anche dopo la
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femminile. Se ti trovavi in difficoltà o semplicemente volevi
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e vedere il film in compagnia scambiando commenti e
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persino dell’eventualità che in quello stesso giorno avessi
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mi piacevano gli attimi in cui mi afferravo a
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dire, anche come lettore in quegli anni mi sottoponevo
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pochissimi, e quasi tutti in pessime condizioni. Si trattava
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il suo volto pallido in quella». Dopo non c
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il suo volto pallido in quella» non fosse molto
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tendenza a leggiucchiare libri in libreria partendo dal centro
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dentro un racconto già in pieno sviluppo? E la
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il suo volto pallido in quella. ¶ Odiavo con tutte
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tolleravo che di punto in bianco – proprio dopo che
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desideravo solo che ricominciasse. ¶ In quegli anni presi l
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volte alla povera fanciulla in bianco e nero o
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bianco e nero o in technicolor: il conte l
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e allora di tanto in tanto schiudevo appena gli
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seguito probabile della pellicola. In pochi minuti riuscivo a
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tempo. Ci finivo dentro in pochi secondi e ci
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era finito. Si alzavano in pochi, pareva che a
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ruzzolava per la sala in discesa. Si riaprivano le
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sarebbe stato dopo, film in arrivo insomma, attori famosi
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famosi che ora comparivano in veste di spadaccini, ora
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anche lui, senza preavviso, in Sangue e arena. Ma
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Deve averla pronunciata entrando in sala, all’Ideal: sta
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cinegiornali. ¶ Era roba confezionata in modo ingannevole. Le voci
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aveva bisogno del buio in sala come tutti i
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le palpebre li tenevo in caldo, li ravvivavo. C
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Diana, fino al 1956 – anno in cui cambiammo casa e
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che il film era in bianco e nero), e
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fa, quando ho visto in tv le immagini tremende
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immagini tremende dello tsunami in Indonesia, mi sono detto
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si alza, si mette in verticale, l’hai visto
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verticale, l’hai visto in tv? ¶ Eppure di quel
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quel film non sono in grado di parlare. Gli
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certo per adesso che in un anno che non
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si sono inarcate, forse in cima c’era un
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delfino era verde sebbene in bianco e nero, e
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moltissimi, da bambino, ho in mente un mucchio di
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con diademi di penne in testa, vivi e appena
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mia madre, per lasciarli in pace a lavorare ci
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molto lunghi che raccoglieva in una crocchia sulla nuca
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mettesse per casa, ho in mente una figurina buia
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mala sorte era sempre in agguato, lei poteva morire
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fare io da grande. In effetti il pizzicato ce
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ce l’ho preciso in mente non nel ruolo
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sua lampadina magica, ma in quello di venditore di
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sembrata lunghissima e inessenziale. In realtà erano quattro passi
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casse, cassiere, biglietti, spettatori in entrata. Non ricordo nemmeno
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l’ansia di arrivare in tempo per l’inizio
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inizio dello spettacolo. Ho in mente solo le voci
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per me sarei rimasto in piedi, ormai non badavo
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fotografava poco o niente – in cui appare mia madre
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pettinatura molto elaborata, stretta in un cappotto scuro col
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io soprattutto, col cappello in testa, faccio la figura
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più tardi. Di conseguenza in quell’attimo io ho
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trentuno. È un istante in bianco e nero di
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donna affaticata, com’è in ogni mia memoria infantile
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siamo composti ed educati in una maniera del tutto
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il tic delle corna in quel periodo, e i
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fremeva a stare fermo in posa. Per il resto
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si allenava a volare in ogni occasione. Volavamo, appena
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padre indicandomi gli aerei in cielo. Forse li avevo
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Forse li avevo visti in foto o nei fumetti
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o nei fumetti o in forma di giocattolo metallico
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credere che un aereo in volo con elica che
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che comincio a guardare in modo consapevole i film
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giochi di quel tipo in continuazione. Sono stato a
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mute che parlate, mettevo in scena di tutto servendomi
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portentose che mi sentivo in grado di rifare alla
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Una volta all’Ideal, in via Scarlatti, cinema di
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corridoio di sinistra, poi in fondo alla sala, e
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nonna distraeva mio fratello in cucina, io aprivo con
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mi chiamava per casa in ansia e guardava sotto
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il letto e correva in cucina dalla nonna per
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me ne stavo acquattato in un angolo stretto tra
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peso del tradimento che in quei momenti non sentivo
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per rassicurarlo. Chiedeva spesso, in momenti in cui il
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Chiedeva spesso, in momenti in cui il film lo
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e io mi sentivo in obbligo di far cenno
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che arrivasse il momento in cui io e lui
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sedile davanti; si teneva in braccio Toni che si
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il diritto di leggere in un angolino di casa
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di vedere i film in santa pace. Grazie a
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film, di respingere, attardandomi in un torpore visionario, la
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respirava, mettiamo, Johnny Weissmuller in Tarzan e i cacciatori
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o Lex Bar­ker in Tarzan e la fontana
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se ne accorge, ma in modo blando, scarsamente emozionato
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la fa Meryl Streep in Silkwood, non la posso
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il plot. Mi chiusi in casa e approntai una
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Me l’hanno sbattuto in faccia», se la prese
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Nello replicò raccomandandoci quasi in modo minaccioso: non parlate
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film duro, complesso, seppure in forma di commedia? Commedia
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ne potessero capire fino in fondo il significato. E
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la sua giovane fidanzata in una bella casa a
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fare soldi e fottere. ¶ In sua assenza noi ci
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mezzo, però, mi chiusi in casa, lessi, studiai, rividi
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di sinistra attardata, prevedibile in ogni passaggio, scritto da
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zero e quindi mettevano in scena solo luoghi comuni
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il guardiano la fissava in modo concupiscente mostrava il
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possibilità. Riunione giovedì pomeriggio in viale Mazzini alle 16.30». ¶ «Ho
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che non potevo. Andai in viale Mazzini. ¶ Ci ricevette
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viale Mazzini. ¶ Ci ricevette in un ufficio grigio una
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e che avevano visto in pochi. ¶ «Quando lui dice
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la detestavo: era venuta in mente a una truccatrice
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Il film che ho in mente è un film
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fate i cretini, adattatevi: ¶ «In effetti la realtà è
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che ci aveva esposto in passato, sbottò: ¶ «Non è
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dalla provincia o andavano in provincia. Salimmo su un
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il treno era fermo in stazione. ¶ Io nell’attesa
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mi accompagnava a casa in taxi, «ho pure rinunciato
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d’infanzia di Raggalli. ¶ In quel periodo rischiai di
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vocazione; si esercitavano insieme in ogni momento lasciato libero
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molto dettagliato, mi chiudevo in casa, lavoravo a far
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nostro progetto iniziale, vergogna. ¶ In realtà non sapeva decidersi
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Perciò ogni volta rimetteva in discussione il mio lavoro
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tregua. Poi di punto in bianco gli venivano nuovi
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sua natura: non trova in se stessa la sua
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lettera su carta intestata in cui mi dava del
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da una sceneggiatrice. ¶ «Affiancati in che senso?» ¶ «Affiancati». ¶ «Affiancati
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Il lavoro», dicemmo, finalmente in perfetto accordo, «è arrivato
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franchi parlammo così solo in un primo momento, quando
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dei nostri sentimenti tumultuosi. In quella fuori dai gangheri
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pratiche erotiche io sono in continuo movimento tra i
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sempre per danneggiare noi. In realtà faceva solo il
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solo il suo lavoro in modo che noi avessimo
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conseguenza pretendevamo che fosse in apprensione come lo eravamo
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causavamo. Per il resto, in ogni momento libero, passava
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ad ogni momento e in tutti i modi di
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diligente che prende appunti in rispettoso silenzio. ¶ Ma non
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Dice», ci fece tornare in mente lei con cortesia
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negli occhi cosa aveva in mente, s’accese in
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in mente, s’accese in viso. ¶ «No. Potrebbero fare
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gridò il regista balzando in piedi con sguardo visionario
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con sguardo visionario, muovendo in circolo le braccia tese
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tese come se avesse in mano una telecamera, «il
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concentrata, «dovremmo azzardare qualcosa in più, qualcosa che, non
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primo bacio, il lavoro in fabbrica, persino che so
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a distruggermele, Susi ascoltava in silenzio con uno sguardo
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stesso destino». ¶ «Facciamoglielo presagire in un altro modo. La
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assistette per un po’ in silenzio alle nostre schermaglie
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dopo la 16, una 16bis – in cui l’operaio va
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bacio dell’operaio avvantaggiati». ¶ «In che senso», chiesi io
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stessi al cinema, assorto in un film non scritto
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di lacrime. Poi prende in braccio l’animale con
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mi disorientò: mi venne in mente il cagnolino ai
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entrava tramite la ragazza, in forma di gatta della
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due babbei puntigliosi. Poi in serata guardavamo le mail
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via»), la scena rifatta in un modo che faceva
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oscenità fantasiose, mentre noi in sua presenza, per pudore
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per pudore, non riuscivamo in quel settore della verbalizzazione
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piano piano, di insulto in insulto, fino al punto
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insulto, fino al punto in cui Raggalli accettava le
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che rovinano un film». ¶ In un’occasione, però, il
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cinque colpi di seguito in testa a Raggalli. In
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in testa a Raggalli. In genere il regista ricopriva
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crudeltà di persecutore, ma in quella circostanza la sua
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non era messo più in discussione da nessuno, eravamo
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fare pipì. Si chiuse in bagno e non ne
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uscì più. ¶ Poiché eravamo in riunione a casa mia
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che Raggalli ci profondemmo in scuse. Le dicemmo che
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miei film da ora in poi li scriverò con
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altro. C’è davvero in lei qualcosa di ammirevole
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è come se possedesse in un angolo segreto della
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ciò che siamo tranquillamente in grado di riconoscere) e
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mio figlio che studiava in Inghilterra. ¶ E Susi. ¶ Aveva
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non ti sentivo così in forma da anni. ¶ «Grazie
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Nello cercò di mettersi in contatto con lui ma
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era un fiasco assicurato. In più non gli pareva
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sua potenza virile era in declino, il potere di
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di soldi era addirittura in aumento. Così si rivolse
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altro, che dovrebbe stare in un manicomio, avete dato
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si va a girare) in Italia si realizzerebbero al
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non sei mai finito in una lobby, in una
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finito in una lobby, in una qualche cordata che
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la scena del suicidio, in piedi lì sulla scrivania
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urgenti per vedere provini in salette gelide dove il
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assoluta e si augurano, in un angolo nemmeno troppo
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l’aereo, un’auto in affitto e l’albergo
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altro, se ne stava in piedi accanto al monumento
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stesso: entra il bambino in rosso con la signora
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come se la cavava in veste contemporaneamente di regista
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non ci convinse né in un ruolo né nell
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monitor ripetutamente, si ritirò in un angolo e fece
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Nello (Raggalli era invece in un hotel sfarzoso a
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di bronzo. Passai mentalmente in rassegna i lavori che
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lavori che avevo fatto in quell’anno faticoso. Ero
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a qualche regista esperto in coinvolgenti scene d’azione
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artistiche. ¶ Quando mi ritirai in camera, feci una doccia
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prima, un me stesso in ansiosa attesa di protagonismo
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lo sai che è in ritardo di otto giorni
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Mi sbatté il telefono in faccia. ¶ Una settimana dopo
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di chiudere quell’incontro in fretta, anche se Vincent
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puoi rimettere le cose in ordine?» ¶ «No, Vincent, mi
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e a Susi, seduti in attesa dentro una angusta
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ore e dieci passarono in tanto crudele silenzio e
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con nitore erano recitati in modo tale che mi
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il disagio. ¶ Di tanto in tanto faceva capolino Robby
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a Raggalli di andarsene in palestra a scolpirsi ulteriormente
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n’era andato davvero in palestra e ogni tanto
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Cannes. ¶ «A Cannes?» ¶ «Sì». ¶ «In concorso?» ¶ «Sì». ¶ «Raggalli in
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In concorso?» ¶ «Sì». ¶ «Raggalli in concorso?» ¶ «T’ho detto
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primo film di Raggalli, in Francia è stato molto
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Mi invitarono alla fine in una saletta di Cinecittà