Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

suscito diane ¶ allegre ed in silenzio m'appostillo; ¶ sdegno

di fiori selvaggi; ¶ stringerli in fascio nel gambo spinoso

dal martirio plebeo innominato, ¶ in codesto sdegnoso rifiuto di

vacillar di fiamme porporine, in sulla sera, ¶ dai portici

tutti, ribelle e superbo, ¶ in codesto rifiuto imperiale d

fa? La Nazione è in capo della via, sdrajata

quando le sorchie vanno in amore, ¶ inforco il destriero

piú decenti. ¶ Eccomi, dunque. In previsione, ¶ vi ho recato

vasi di vecchio Giappone, ¶ in torno a cui s

ed orientali ¶ d'aggiungere in collana ai vizii europei

sopra a queste dovizie, ¶ in mille modi e svariato

Ho un gran palazzo in fantasia, ¶ e molta cortesia

schiumeggian le spesse ciniglie ¶ in sulle spalle quadre d

squisita innocenza. ¶ Ecco, Signore, in molta confidenza, ¶ dentro al

Camere ammobigliate ¶ e cene in cabinet particulier, ¶ per le

e sciaman di ragazze in decolletées, ¶ di souteneurs e

biscazziere. ¶ Oggi, ho imparato, in breve scuola, ¶ ad offrirmi

a tentennare, ¶ a bilanciarmi in sull'ambiguo giuoco della

inondata di luce, ¶ dove in un vortice brunito d

steli; ozio breve, gustato in fretta; ¶ sognar lontano, presto

che l'ha incubata, ¶ in una palazzina delicata. ¶ Eccomi

costume; ¶ tutto quanto posseggo in carne viva ¶ vi offro

s'inarcano le terga in curva callipigia; ¶ scutrettola la

la fame, ¶ ballonzolava pietre in sulla strada ¶ dall'una

mano ¶ e le stringeva in pugno, ¶ guardando al di

di frutti maturi, ¶ e, in sulle panche, sotto le

che sei là giú in fondo e mi guardi

passioni, inconfessate; ¶ vi verrò in contro colle mani tese

de' miei capelli foggiati in topé. ¶ Tu, Signore, pensoso

stelleggia il cielo ¶ oscuro, in curva sui campanili; ¶ nei

Classe moyenne. ¶ Canzone, mettiti in gala. ¶ Vedi un palazzo

agonizzano i fiori ¶ allevati in serra, ¶ sotto il sudore

rubar nelle Borse e in sul lavoro altrui ¶ si

blasone: ¶ corna di becchi in croce con lucidi bisanti

con lucidi bisanti, ¶ soppannato in damasco rattoppato, ¶ lo cima

tutta la Nazione. ¶ Fui in commercio fortunato e facile

cocotte, ¶ e la mammina, in oggi, dama autentica, ¶ figlia

capriccioso di fontane sapienti in rocailles. ¶ E comperai, per

fa, una bicocca ¶ tenuta in sesto dall'edera poetica

attrici ed il principe in voga; ¶ e vi ho

ignoranti, ¶ pulzelle e maritate. ¶ In compenso, Signori, ¶ ho tutti

i regni d'Europa in tasca; ¶ volgono al mio

spiccio assassino cortese: ¶ e in frak sobrio e nero

pregio per moda viaggiare in incognito; ¶ Proteo multiforme, preferisco

che lor si rompe in gola, ¶ i borborigmi nel

Cosí, li avi rivivono in me, ¶ quelli della crociata

mia persona, ¶ tre volte in ogni giorno ed a

ed a tavola e in letto, ¶ per conservarmi la

promiscui cortili; ¶ angiole accolte, in una sera d'orgia

d'ordine, ¶ non vado in chiesa e pregio la

conoscere; ¶ uso de' prestanome in losche società. ¶ Desidero morir

fallimenti, ¶ o nelle gelatine in accomandita, ¶ biondo dandy monocolato

nel suo trofeo, ¶ tessuta in sulla tela crocesignata e

Bada e rifletti, Canzone, in cortesia; ¶ ripeti sempre la

adagio, adagio, conviene alleviarli, in parte. ¶ In tanto, han

conviene alleviarli, in parte. ¶ In tanto, han fatto lega

e salvano la pancia ¶ in barba ai goccioloni ¶ che

Gesuiticamente, dall'altare ¶ passano in Sinagoga, ¶ e si ritrovan

cosí, de' ciarlatani emeriti ¶ in ogni ramo di scienza

cattolicamente, candidi di peccati. ¶ In crocchio, sulla sera, come

tremola oltre le piante, ¶ in un riso lucente d

maschio, ¶ coccodè pettegole, ¶ coccodè in fregola, ¶ domandano il motivo

rosso distintivo de' bargigli. ¶ In fatti, a che cantare

di molte virtú, ¶ e in virtú di pazienza, ¶ si

Il Gallo canta. ¶ Ora, in un vespero, il Cuoco

la benda mosulmana; ¶ Guardate in viso ai Gentiluomini ¶ a

la città: ¶ non abbia in torno spioni eunuchi ¶ a

riguardar rosea Tangeri, ¶ Anadiomene in riva al fresco mare

può attendere a tutte, in giusto onore, ¶ il turbato

dai topazzi dell'ogive, in faccia all'alba; ¶ amore

e per quanto morente in sulla nave, ¶ in cospetto

morente in sulla nave, ¶ in cospetto a Tangeri ¶ (Contessa

nostro senatore, ¶ che bebbe in fresco a Cristo e

E verran gli straccioni in lercia schiera, ¶ avidi, macilenti

ingombro qua su; ¶ e in sul principio si accontenteranno

anche qua giú, ¶ sbasire, in pace, con grandi promesse

del Deserto e nera in volto. ¶ Tentando, ho già

della piazza. ¶ Vi dirò, in confidenza, che tra noi

riannodi, ¶ perché si sruggini in mano ai prodi, ¶ irrequieti

irrequieti nella lunga pace. ¶ In fine, io vi consegno

saloni. ¶ Dal medio evo in poi, salvo cavalleria, ¶ son

posar per il loggione in pompa magna: ¶ essere una

gloriosa ammiranda, ¶ non pensiamo, in codesta mattina eccezionale, ¶ alla

godiam la prima notte in santa ingenuità. ¶ Udiremo tra

glorie, all'indomani! ¶ Certo, in Patria, vi sono dei

perché, dentro, i cadaveri in pompa ¶ si conservino a

sfortunato; ¶ se ho combattuto, in leale tenzone, ¶ contro le

casi:... ¶ per tanto meno, in Patria, han fucilato ¶ delli

dalla gabbia. ¶ Ho conservato in me il rappresentante ¶ delle

canali di Milano, ¶ disposti in simmetria sulle sponde dei

li amici dei Clubs in cui si giuoca ¶ un

come un Cristo morente in sul Calvario, ¶ ma promesso

della gabbia e sto, ¶ in curva callipigia, ¶ come un

europeo, ¶ seder l'ambasciatore in questa guisa, ¶ dignitosa divisa

camicia, talismano: ¶ che rimarrò in galera per la vita

serena coscienza della razza, ¶ in cui si assume e

e geniale." ¶ Nuova Ballata in onore delli Imbecilli ¶ di

ardire delli Imbecilli, ¶ ritorni in Piazza, vi si congreghi

si congreghi e stia in molta compagnia. ¶ Codesta mia

imberciare. ¶ E le Femine in coro, per il sonoro

altr'jeri a concistoro in un palazzo antico ¶ molti

letti delle Quadrantarie, ¶ scendere in piazza a sciabolar la

mareggiava di vino avvelenato ¶ in faccia alli Imbecilli. ¶ Ho

bellezza, ¶ e Venere sciancata, in cortesia, ¶ elige la piú

Asinel porta corona, sta in poltrona arabescata: ¶ Venere sciatta

le orecchie d'Asino. ¶ In tal foggia s'acconcia

colomba bianca si tramuta ¶ in magra e stanca upupa

grideranno! Chi sa quanti in quel mattino ¶ strilleranno in

in quel mattino ¶ strilleranno in un cantuccio, per la

a gara coi Signori: ¶ in nome de' magnifici principii

ut si hostes sint in omnibus omnes. ¶ LUCILIUS, Saturae

dal basso; ¶ un motivo in minore, ¶ un presto contrapasso

i sospiri ¶ ci rimutano in torno le stagioni: ¶ cerchiam

una chaise-longue: ¶ ma, in quanto a muoverci?... ¶ Mio

forte! Spalanchiamo le porte ¶ in faccia all'aurora. ¶ Eccoci

sopra le nostre spalle ¶ in questo inverno: i simboli

Gesú, tu vedi, giace in paglia per mostra, ¶ in

in paglia per mostra, ¶ in una paglia calda di

ben risuscitato. ¶ E lasciamoli in pace col loro Gesú

e stia al fresco in aria, ¶ nella pazzesca e

delle brezze. ¶ Ed hanno in odio i galantuomini: ¶ li

il resto si fece in disparte ¶ per meglio intrugliare

e pazzi come becchi in fregola, ¶ se li pungi

per esser col Natale in armonia, ¶ per invocarci al

voglia piú,... ¶ d'oggi in avanti, permettere ancora ¶ questo

Bue, fanno due. ¶ Stanno in torno alla greppia del

ingombro. ¶ Ce la misero in casa, scovata nei granai

tutti; ¶ ma le stettero in torno e sopra e

espone i suoi portenti ¶ in un aria innocente e

Pubblica, ¶ altre bambine condiscendenti ¶ in questi asili di prostituzione

di rame. ¶ E, zitto, in fondo, zitti, per sempre

l'estetica, ¶ abbia mutato in drama questa scipita politica

che stira le lingue in procaci ¶ inlanguidimenti di bisce

ballo danzato dalle stelle in cielo. ¶ Fiamma, Stella, ambo

sui sarmenti, ¶ si discioglie in torrenti tumidi di scintille

Perché sin qui rimase in sulle soglie ¶ d'ogni

Sui passi della danza, in lunga schiera ¶ vibran, tra

divenire. ¶ Dalli archi rossi in mille entusiasmi erompono ¶ vermiglie

rapiscine con te, su, in alto in gloria: ¶ sopra

te, su, in alto in gloria: ¶ sopra lo spalto

lo spalto delli astri in fortuna ¶ la coscienza umana

coscienza umana si raduna, ¶ in riverenza di se stessa

impiccar di nuovo Cristo in croce. ¶ Sprizza, va, scintilla

E vi furon Cittadine, in quei giorni burrascosi, ¶ ad

e sorridenti ¶ per sdrajarsi, in sulla sera, ¶ nella melma

e brune della febre; ¶ in Te si accende e

Danza, or su, va in frenesia ¶ ballo ardente della

Carmagnola, ¶ danza, a tondo, in torno al fuoco. ¶ gira

Patto colonico ¶ Tuum auxilium in praesenti perturbatione ¶ et angustia

Pure, almeno, nutriteci. ¶ Fate in modo, Signore, ¶ che tutte

pare, Signore, ¶ dei vagiti in le culle, voi che

radici delli alberi, ¶ o in troglodita palafitta ondivaga ¶ nelle

ritto il pungolo vibri in sul tramonto, ¶ fiamma d

si raggrumeranno al sole, in sulla via. ¶ Prescrivete: firmiamo

si disperdono e svaniscono. In generale, sono l'unica

governo del Padreterno. ¶ Bufere in terra: ¶ una Folla si

sacrificio compartecipato. ¶ E se in oggi, pur troppo, la

il buon tempo prepara, in sull'ajuto ¶ dell'urne

darò tutto il sangue in contro ai privilegi, ¶ alle

gemme? ¶ Stende le braccia in croce, ¶ crocifisso Gesú per

Cielo violaceo e azzurro in lontananza, ¶ pacato cielo costituzionale

nuvole viaggiano alla notte ¶ in tenera ordinanza, nubi domesticate

Quanto bolle fuor esce in sopra piú, ¶ valvola il

coda al Governo, ¶ feudatario in diminuzione: ¶ per esser un

popolare. ¶ La Luna guercia, in tanto, in sul cielo

Luna guercia, in tanto, in sul cielo si fa

Ghidoni, scultore oggi salito in fama, aveva esposto in

in fama, aveva esposto in una delle solite mostre

si avvicendavano, un gruppo in gesso; e lo chiamò

resto, era il tempo in cui il Grosso si

medesime ragioni, a Torino. - In una bara scoperchiata e

bara scoperchiata e deposta in vigilia dentro una catedrale

Liguori. ¶ - "Silenzio, sfacciate, là in fondo: ¶ siamo davanti alla

passate, non so come, in questa radunata, ¶ tra bronzi

e qualunque divinità, disposti ¶ in bella luce alli occhi

discorrere insieme ¶ ai Signori in tuba della Commissione. ¶ Basta

violente, ¶ labra sapienti, dipinte in rosso, ¶ orgoglio gorgogliante di

vita, ¶ pensiero generoso composto in sulla creta, ¶ anime e

oggi, balli all'oscuro, in secreto, il trescone ¶ onta

trionfale vigliaccheria: ¶ ...silenzio, là in fondo, sciagurate; ¶ Voi non

non potete parlare; ¶ lasciatevi in pace vituperare. ¶ Colpa vostra

pedante e un sottinteso in corpo di morale... ¶ e

di morale... ¶ e pregia in Voi... Zitte, briccone... ¶ Quassú

trasse fuori all'Esposizione: ¶ in queste strambe aurore climateriche

scalar le cime, ¶ dove, in omaggio dell'Academia, ¶ ventri

inguinaja. ¶ Colpa vostra, concorrere in disputa ¶ colle plurime e

L'Anadiomene s'anca in curva callipigia; ¶ l'Ebe

eccitamenti; ¶ gambe e braccia in arzigogoli; ¶ serpentare di chiome

calma compostezza delle membra in riposo ¶ nella smania bizzarra

danza col teschio mozzo in mano; ¶ Ninon e Imperia

le Martiri; ¶ Lesbo schiumante in frenesia; ¶ Batillo che accetta

e fatale ¶ della vita in crisi di pubertà. ¶ A

labra, ¶ col belletto colato in sulle smorfie stanche. - ¶ Conosco

ultimo sorso di birra, ¶ in sul disgusto dell'ultimo

dissoluti, ¶ diffondersi e sparire in nebbia, lontano. - ¶ Conosco, Gretchen

or viene il liceista in traccia, ¶ goffe le mani

mani e i bitorzoli in faccia, ¶ seguendo il tuo

indugiagli sui vetri opale in cenere: ¶ la corriera ritorna

vi impedisca di sofrire ¶ in faccia al mondo de

ed il male; ¶ voli in delirio la carne vostra

vergini maligne, mezze vergini in fatto, ¶ che concedono al

nel corso i maschi in fregola, ¶ sempre, dal primo

e d'unguenti. ¶ Portateci in trionfo. ¶ Noi siam le

del fuoco sacro ¶ beneficente; in Noi, fuoco e Vestali

e le fantasime ¶ erotte in sul balzar del vaticinio

tigri addomesticate; ¶ non risvegliate in Noi crogiolate nell'adipe

e ci ritroverete: ¶ sfoggiamo in ogni luogo la dominazione

simulacro postribolare; ¶ e vada in cenere, e vada in

in cenere, e vada in nulla, ¶ vada disperso senza

Colei che s'introduce in ogni luogo gratuitamente, ¶ la

Essa è l'Augusta in gala e profumata, ¶ perla

vivo, ¶ dopo che bevve in fresco e bestemiò Gesú

l'intingolo, l'incesto in sopra piú. ¶ Canzon di

tripudio comandato; ¶ ma come, in oggi, il drappo colorato

sucida neve a dissolversi in fango, ¶ coscienze inquiete ed

tutti i goccioloni guardino in su; ¶ volino le colombe

incominciare a vivere: ¶ dondola in pace. ¶ In pace? Come

vivere: ¶ dondola in pace. ¶ In pace? Come? ¶ Il cielo

non v'è stella in cielo. ¶ Hanno disteso un

propiziando un atto sciagurato. ¶ In pace? Per malía, in

In pace? Per malía, in questa nostalgia ¶ de' giorni

affollano intorno e vagiscono in coro ¶ una plebea palinodia

come avremo ristoro? ¶ Prendici in sicurtà, colla tua carità

Puttina; ¶ che ti lascino in pace. ¶ Non pianger piú

di piú; ¶ fors'anche, in casa tua, qualcuno, in

in casa tua, qualcuno, in ritrosia, ¶ si lagna e

al nuovo dí. ¶ Ma in oggi? E colla nostra

dell'onde intessute; ¶ dondola in pace. ¶ I sorrisi s

certo augurio probatico? ¶ Vedo in qualche tugurio bestemiare alle

per distinguere il mondo, in sull'alterno batter del

futuro e perché. ¶ Castelluzzo in Sicilia è buona prova

di fame. ¶ E sono, in torno a Te, molti

rispondere alla gemina Sardegna, in mezzo al mar favoleggiato

tresca ¶ le sue quadriglie in libertà; ¶ si sgolano i

un mistero. ¶ Hai tu in fronte quel segno, ¶ tra

Patria la falange ¶ tricuspidata in sulle rive piane ¶ dell

al nemico, ¶ al boja in gala cerimonioso ¶ del giovanetto

già percosso e caduto in sul selciato, ¶ incontro al

nuove vittorie; ¶ postrema sfida in faccia alle alleate ¶ di

colore; ¶ Iddio spavento, ¶ campato in sull'albore dell'età

onda schiumosa di marea in tempesta, ¶ possanza di natura

sue Nozze divine. ¶ Domani, in ogni luogo, sulla decliva

occhi smarriti, ¶ l'assorbe in un bacio goloso, restía

futuro dalla Fatalità ¶ seduta in grembo al Zeus. ¶ Epicuro

bonaccia e di nebbie, ¶ in sull'Egeo, dalla liburna

appesi, osse tronche, feticci, ¶ in teche ed arche preziose

dal caos del mondo in fermento, ¶ le duplici energie

che verranno ¶ e crederanno in te, e moriran per

e moriran per te ¶ in dispute, in rivolta, in

per te ¶ in dispute, in rivolta, in battaglie e

in dispute, in rivolta, in battaglie e vittorie, ¶ nei

nei martirii del Circo, in possanza sul Trono; ¶ Cristo

il vivere eletto, esercitato in compresa armonia, ¶ ma un

corre, ¶ squassandole a trionfo in cima ad un piuolo

incesti e stragi, ¶ e, in sull'incerto albore, veggon

battere sul Cristo antifoneta in faccia, livido ed erto

pinacoli. ¶ Folla s'addensa in sui fori e dentro

la donna, ferisce, ¶ disseta in lei la frenesia ¶ del

del gallo vigile, ¶ d'in sulle Loggie vaticane a

vaticane a guardare trepido in giú, ¶ scoprendo Roma tra

i frontoni dell'Urbe in futuro. ¶ Li altri che

v'asconde batista inzuppata in mestrui recenti, ¶ d'amore

a chierici e valletti, in vece alterna ¶ cortigianelle, profitto

bello con nobiltà serena: ¶ in te si affisa, nel

cosí, nell'orbite stellari ¶ in armonia le Sfere e

Noi, dentro di Noi, ¶ in questo fremito incalcolabile, ¶ che

che giudica e rifiuta, ¶ in codesta passione esalata ¶ da

si rivela. ¶ Dio è in Noi, ¶ lo portiamo come

d'amore. ¶ Dio è in Noi; ¶ la Natura assicura

l'azione. ¶ Parigi è in fiamma! D'Orleans riprende

cuore, cervello nel potere, ¶ in faccia al Secolo che

spera quest'anno ancora in vano? ¶ Ciarlano in vano

ancora in vano? ¶ Ciarlano in vano i passeri nidificanti

prossima? ¶ Trilla la capinera in vano balzando, ¶ dall'una

richiamo del maschio? ¶ Corrono in vano alla fine comune

e turbolenti? ¶ L'aurora in vano s'accende nell

alla parola, armi brandite in pugno, ¶ faville nelli occhi

A. SWINBURNE, A Watch in the night. ¶ Furono, a

lieviti nascosti, ¶ voci chiare in la notte. ¶ Stoico Mazzini

Simbolo, questa Donna ¶ sta in ceppi e piange la

scherani della Diplomazia ¶ vegliano in vano e tardi. ¶ Però

indovini ¶ pel tempo ricomposto in altra religione; ¶ le assegnava

noi; è necessario trionfi in futuro. ¶ Questa è la

al tuo ventre ferace, ¶ in questa acerbità glauca del

arme perfetta: ¶ elegante Cernuschi, in abito da ballo, ¶ a

ignominiosa, ¶ il Maresciallo nascosto in un traino di fieno

colli del Mella, ¶ e, in sul Trentino irto di

balzi de' torrenti e in sulle balze ¶ inericate, impervie

argento perenne, ¶ la mente in vaticinio come un poeta

pupille ¶ delle bimbe frescate in teoria ¶ dai semplici Maestri

A. SWINBURNE, A song in Time of Revolution. ¶ Cantiam

e di rimproveri. ¶ Battano in sulli scudi armillari l

Campo di Zaperas, ¶ tramutata in lo stocco, e, nella

le vele date, ¶ volare in sul libeccio fortunato. ¶ Perch

Perch'Egli vola, balenando in un nembo, ¶ nel sole

e le messi; ¶ condensa in sua possanza ¶ ogni vigore

l'aquile di Roma in esultanza; ¶ e il volo

procede divisando, ¶ la spada in sulla spalla e cavalcando

uggiulante, ¶ come un segugio in ansima e in caccia

segugio in ansima e in caccia, ¶ le fauci avide

gesta e miracoli, divinizzata in faccia ai troni. ¶ VI

arme, o di parola, in pugno e sulla bocca

sbaraglio ¶ presa e ripresa in un turbine ¶ quando Bixio

mancò, ¶ captivo a meraviglia in sul letto di morte

artiglieria, ¶ e, col troncone in pugno, in sul classico

col troncone in pugno, in sul classico rudere, ¶ Ajace

d'ogni convento mutato in fortino, ¶ d'ogni arco

sbrendoli: ¶ San Pietro appare in un mare di nuvole

alle catene: ¶ mi rinchiodono in croce: ¶ ti rinchiodono insieme

all'oblio ¶ la ferma in cifre immobili. ¶ Pietoso un

una risponda all'altra in cortesia ¶ gemini mostri d

del dolore che provai in quella triste mattina del

inquieto e macro. ¶ Lustrano, in lai, frusciando di veli

a mirar le ferite in mezzo al cuore: ¶ "Oh

Oh! tanto amore pulzava in quel cuore ¶ e fucinava

le vesti ¶ senza posa in traccia Ecuba vedova; ¶ nella

capelli fluenti alle spalle in anella, ¶ di gelsomini incoronata

queste amare espiazioni lente ¶ in cospetto de' popoli pietosi

sobbalzi inorridito e preghi in vano. ¶ X ¶ Non questo

amica Montijo, ¶ viaggiatrice smarrita in esilio, pomposa ¶ di molti

una fiamma viva, rizzarsi in contro a lei ¶ dal

Orsini ti ha chiesto in risposta, ¶ Imperatrice assunta al

onta di miserabili sconfitte, in faccia all'Europa? ¶ Mentana

anche vi ha preso in signoria il Destino, ¶ ruderi

vespero schiere fittizie ¶ d'in torno a lui, ingannate

schiusa ¶ recente ed incalzata in sulla vita... ¶ Volgete la

le speranze s'annegano in mare. ¶ Rivolo di Liguria

molte tue piazze, ¶ quasi in cima a una acropoli

sacrificato e colla fede in cuore ¶ seppe l'esilio

perfetto e poema, ¶ Nazione in arme, tremenda e formidabile

E pure l'onda in sulle spiaggie italiche ¶ suscita

la rima come andresti in guerra. ¶ G. PINCHETTI. ¶ Nunziatrice

una idea. ¶ F. CAVALLOTTI, In morte C. Cattaneo. ¶ Parola

dell'anima che ascende. ¶ In mano ai Ciacchi siam

raccoglimento ¶ della stilita tomba in faccia al lago, ¶ recar

sguardo sereno e sicuro, ¶ in faccia alla canaglia potente

di sangue, le nuvole in cielo: ¶ macchie di sangue

raggiunger l'Infinito; ¶ spingersi in sui confini e guardare

ali aperte; ¶ stridono, chiamano, in questa aurora pigra ¶ l

sembravano quasi bombe incastonate in oro, e per questo

nozze gaie, per assassinarvi ¶ in codesto banchetto avvelenato d

per un Valhalla erotto in mezzo la Città. ¶ Ma

d'entusiasmo e frenesia ¶ in mezzo alla folla ed

mezzo alla folla ed in mezzo alla piazza? ¶ Sciocchezza

da un soldo, poetini in fregola, ¶ poetesse di rossor