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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1526
innanzi miei ragionamenti) ¶ venir in Franza e poco tempo
2
1526
de' miseri mortali. Ah, in quant'errore ¶ ci spinge
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1526
d'arme, ch'aggira in foco e 'l ciel
4
1526
tutta per dispetto ¶ destrugge in ferro e foco; ma
5
1526
fier Creonte ¶ 25. ¶ Novo Creonte in queste parti viene ¶ per
6
1526
il sangue d'Esto in sé riceve, ¶ d'ingegno
7
1526
inclita bontate ¶ Gonzaga, ch'in un punto il mondo
8
1526
e spoglie ¶ che riportar in lei Gonzaga deve ¶ dal
9
1526
dal fier Milone fatto in un instante, ¶ ch'in
10
1526
in un instante, ¶ ch'in una notte mandò quasi
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1526
uomini e donne, stretta in braccio prese, ¶ volendo ch
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1526
risospinto fu da trenta in drieto; ¶ pensate s'ira
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1526
volte nòce. ¶ Salta Milon in mezzo di quel ceto
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1526
diffende, ¶ ché a caso in man venuta gl'è
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1526
ronca; ¶ ma quel rubaldo in un battello scende, ¶ drieto
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1526
quatro famigli alor prendon in fretta ¶ la donna e
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1526
e giú la mandan in barchetta. ¶ 34. ¶ Assai contrasta loro
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1526
ch'alor alora sparve in un instante. ¶ 36. ¶ Né di
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1526
per sorte ¶ del mar in preda, e con e
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1526
acque. ¶ Al fin giunse in Italia, ma, liggero ¶ di
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1526
Agolaccio, ¶ come 'l dottore in la sua deca scrive
22
1526
se l'avea recata in braccio ¶ per adempir le
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1526
l'impedisce; e Berta in mare ¶ spinselo fora, e
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1526
a conservare. ¶ 40. ¶ Or sola in quel vasello va sbalzando
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1526
quella criatura ¶ c'ho in ventre, o Padre Eterno
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1526
vedi la tua Chiesa in man de' frati, ¶ a
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1526
ch'era tedesca, ¶ perché in quel tempo la teologia
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1526
campagna, ¶ di Lombardia passando in la Toscana, ¶ che for
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1526
che soffre la meschina in quelle bande, ¶ ove son
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1526
omai non possío star in piede! - ¶ 50. ¶ Quel vecchio alor
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1526
o che si sia, ¶ in quel principio chiederla non
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1526
Desidero, ¶ udito d'arme in aere il gran rumore
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1526
ordinata e bella gente ¶ in un vallon de Insubria
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1526
barbarorum sepultura. ¶ 56. ¶ Ché veramente in quell'orribil giorno ¶ ch
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1526
quell'orribil giorno ¶ ch'in Iosafatto sonarà la tromba
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1526
mi annasino, ¶ io credo in tutto 'l Credo e
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1526
vale, ¶ io credo ancor in quel di Dottrinale. ¶ SETTIMO
38
1526
vien manco, ¶ e solamente in quelle stalle immonde ¶ un
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1526
gigante, ¶ ch'or nasce in sua ruina il gran
40
1526
Nasce dunque l'infante in quella grotta, ¶ senz'ullo
41
1526
Berta con gran stento in piede: ¶ pensate a qual
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1526
del parto ha posto in bando. ¶ 13. ¶ Bascialo spesso, e
43
1526
dritta non ha valimento, ¶ in fin che 'l vecchio
44
1526
La donna con vergogna in un instante ¶ levatasi sul
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1526
par di uova nate in quella mane ¶ sul cener
46
1526
sul cener caldo pose in loco fido. ¶ Poi torna
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1526
l'ora. ¶ 17. ¶ Non sempre in me Fortuna turbarassi, ¶ non
48
1526
ristoro; ¶ cosí, di giorno in giorno, e l'aspro
49
1526
in bando, ¶ ella, cadendo in terra, piú non parla
50
1526
dianzi fatto con madonna ¶ in un profondo sonno l
51
1526
e d'una gonna ¶ in un fardello tosto fa
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1526
né lasciarlo ¶ mai volse in fin ch'al logo
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1526
finestrella, ¶ e, quivi giunto, in terra pose quella. ¶ 46. ¶ Ma
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1526
spiace ¶ doverti condur meco in tal essiglio. ¶ Ma per
55
1526
esser mutata; ¶ né Berta in nulla guisa piú parea
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1526
piglia ¶ e quel divide in fascie lunghe e strette
57
1526
callò del muro fora in su la sabbia; ¶ di
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1526
non si riposa, ¶ ma in collo si la reca
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1526
trovan ch'un asinello in sul rivaggio ¶ molte ballotte
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1526
stronzi saltò fora. ¶ 58. ¶ Et in quel punto istesso, quanti
61
1526
sue prove, ¶ cioè pronte in rubbar aver le mani
62
1526
acque avalla. ¶ 62. ¶ Quel sciagurato in guisa di ranocchio ¶ resta
63
1526
con la mente ¶ chimerizando, in fin ch'elli arrivaro
64
1526
d'una grossa fiummara in capo, dove ¶ scopreno l
65
1526
volgon il sentero, ¶ lasciando in sabbia lor vestigi sculti
66
1526
e' pesci stulti. ¶ - Se in te - gridò Milon - avrai
67
1526
e poi lo mette in tavola su 'l lito
68
1526
pan di rovere ¶ appone in sua presenzia, e dice
69
1526
patroni, ho qui diffuso. ¶ In me il voler, ma
70
1526
parte. ¶ 74. ¶ S'io avessi in arca l'oro di
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1526
suo imperio ¶ col sparagnare in fin a le cesercule
72
1526
se quante son miche in questa sabbia ¶ e quanti
73
1526
salir, ch'or giace in terra con gran scherno
74
1526
venne giú dal ciel in un volume. ¶ 2. ¶ Non tutti
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1526
sòno ¶ di lor sentenzie in tanto pregio sono? ¶ Narrazione
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1526
prete, ¶ dimandagli se porto in quel confine ¶ vi era
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1526
è luntano, ¶ voglia guidarci in questo tuo battello; ¶ e
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1526
prestovi credenza. ¶ 5. ¶ Entrati pur in barca, ch'in un
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1526
pur in barca, ch'in un tratto ¶ voglio condurvi
80
1526
baratto ¶ drento di Corsia in un carro di vino
81
1526
si parte verso Italia in fretta. ¶ Accostasi Milone, e
82
1526
c'ha taglia, posto in bando. ¶ 9. ¶ Già Febo l
83
1526
Febo l'aurea testa in l'onde attuffa ¶ e
84
1526
nove miglia o dieci in men d'un'ora
85
1526
eran con altra gente in quel naviglio: ¶ chi guata
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1526
di Milon robusto ¶ tien in cervello ogni lascivo gusto
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1526
l giorno ¶ sparito venga in tutto attendon prima. ¶ Berta
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1526
coperta de la prora in cima; ¶ d'ogni altra
89
1526
del scorno ¶ lo qual in lei quel tristo far
90
1526
far estima; ¶ onde, corcata in grembo d'una schiava
91
1526
Chi sia cotesto vecchio in fronte grave, ¶ c'ha
92
1526
del suo spirto, vola in tal prestezza ¶ ch'un
93
1526
anzi una frezza. ¶ 15. ¶ Volendo, in mille forme cangia 'l
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1526
non sa, se non in ben, tal arte. ¶ Fauni
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1526
di Carlo, anzi Neron, in ciò che 'l brando
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1526
occisione ¶ d'omini fatta in scherno di Milone: ¶ 21. ¶ - La
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1526
inchini a lui, ch'in gloria duri sempre; ¶ 67. ¶ forza
98
1526
prudenzia e cortesia ¶ scendano in lui su da l
99
1526
via ¶ ove quell'alma in mezzo a le tre
100
1526
ferro impiegato, ¶ come ordinòr in lui le menti eterne
101
1526
con la coda ¶ smaltita in quatro giorni ferma e
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1526
non corre, va galoppo, ¶ in fin ch'intenda il
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1526
mi concedi un baso ¶ in quella guancia, qual persutto
104
1526
i' ficca 'l naso ¶ in cul non dico già
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1526
non dico già, ma in quella fossa ¶ di tue
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1526
letto e trovali ch'in braccio ¶ dormendo l'un
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1526
apra, onde tutt'arse in foco; ¶ corre col piede
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1526
ad Agolante, ¶ che passar in Europa si destina; ¶ chiede
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1526
gente saracina ¶ che spera in tempo breve por le
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1526
l ventre di dí in dí le vien piú
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1526
sé medemo; ¶ vedel esser in faccia smorto e brutto
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1526
smorto e brutto, ¶ come in un colmo di dolor
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1526
è leve ¶ che cangia in un momento in lutto
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1526
cangia in un momento in lutto i canti; ¶ e
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1526
Cicilia tutta; ¶ mezza Calabria in foco è già destrutta
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1526
vicino; ¶ qui lo senato in un pensier concorre, ¶ che
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1526
contra il Saracino. ¶ Pensate in qual travaglio alor trovossi
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1526
Milon, odendo ciò, guarda in traverso ¶ Ginamo, se talor
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1526
se talor lo 'ncontra in via. ¶ Egli che di
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1526
periglio. ¶ 21. ¶ Ecco la gara in piede, ecco 'l travaglio
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1526
ode il rumore stando in piazza, ¶ ratto su per
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1526
troppo - disse il conte - ¶ in far a Chiaramonte oltraggi
123
1526
schiaffo. ¶ 26. ¶ Levasi Carlo tostamente in piede ¶ che già duo
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1526
vi provede ¶ ben tosto in quelle genti al mondo
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1526
convien che 'l brando in lor mal giorno proma
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1526
scuderi crudelmente ¶ già son in mille pezzi andati a
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1526
over spartir la testa in fin al dente ¶ o
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1526
monte n'ha dintorno in sangue merso, ¶ chi tronco
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1526
fico ¶ alor potea stimar in quel schermire; ¶ onde, non
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1526
giú per le scale in guisa de stornelli. ¶ 34. ¶ Un
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1526
dil che re Carlo in tanta furia sale, ¶ perch
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1526
ivi non li arda in tutto e li disquarte
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1526
tutto e li disquarte. ¶ 36. ¶ In quella istessa notte (o
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1526
crudel rabbia!) ¶ cadde Milone in tanta bizarria ¶ che cento
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1526
che cento Maganzesi, come in gabbia, ¶ venne assaltare drent
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1526
mandati tutti a pezzi in beccaria: ¶ eravi Manfredon, padre
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1526
resta!" ¶ Oltra di questo in cotal notte uccise ¶ un
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1526
qual con la sbiraglia in men d'un'ora
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1526
Omai di sangue sazio in quell'instante ¶ a vinti
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1526
fante, ¶ che 'l giorno in sala sempre al fido
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1526
un certo trave; ¶ levasi in alto, e quel saltando
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1526
che men sia strepitoso, ¶ in fin che giunse ove
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1526
Berta piangeva, ¶ la qual in ciambra già non può
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1526
mise per condurla seco in bando, ¶ ella, cadendo in
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1526
s'assentaro, ¶ et esso in cima del convito sede
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1526
certa ¶ si fa, quant'in amarsi ad ambi piacque
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1526
quanto piú bel pàrti in le tenèbre, ¶ ove 'l
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1526
sovave frezza ¶ che dolcemente in loro Amor non scocchi
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1526
se 'l pescar fezza in bucco lato ¶ non via
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1526
a' rispettosi fusse specchio; ¶ in bel giuppone cavasi con
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1526
lingue piú che umane ¶ in mille millia R mandar
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1526
canto; ¶ ché per balzar in alto e rotolarsi ¶ ogni
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1526
anco procura, ¶ gli pose in cuor un atto assai
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1526
va co' li altri in schiera. ¶ 30. ¶ Or nel serrar
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1526
si comprende, ¶ danzando, s'in amar sperar si deve
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1526
de' doppieri, ¶ doppie bellezze in viso le donn'hanno
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amor d'onor è in voi, questi leggiadri ¶ giochi
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1526
l'effetto; ¶ e questo in ballo avien, che ruffiana
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1526
che a gran fatica in volto la dissimula; ¶ insognasi
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1526
e poi di grado in grado ogni barone. ¶ 40. ¶ - Milon
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1526
di giú lo cerco in ogni loco, ¶ né in
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1526
in ogni loco, ¶ né in ciel né in terra
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1526
né in ciel né in terra possio ritrovarlo; ¶ a
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1526
che danzar con teco in sala il vidi, ¶ mi
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1526
fe' del contumace, ¶ ritorna in sala e con volpino
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1526
saltare, ¶ come ben spesso in Corte solsi fare. ¶ 46. ¶ Frosina
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1526
di Milon succede, ¶ chiudalo in ciambra e seco tien
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1526
vede, ¶ fatta zelosa, disse in voce piana: ¶ - C'hai
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1526
a compagnarla. ¶ Fu sempre in Franza l'uso di
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1526
molto par di strano ¶ in queste nostre parti al
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1526
Taliano. ¶ 51. ¶ Lo qual, vedendo in casa sua volere ¶ basciar
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1526
stoppa; ¶ l'arte ch'in navigar ogni periglio ¶ sprezza
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1526
onde, quando Amor è in poppa. ¶ Milon, Rampallo e
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1526
trovaranno. ¶ 53. ¶ Non perché fusse in lor patto veruno: ¶ Cupido
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1526
Frosina tiensi certa ch'in niuno ¶ tal secretezza, for
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1526
tal secretezza, for ch'in lei, s'annida. ¶ Credesi
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1526
Rampallo esser quell'uno, ¶ in cui sol Berta e
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1526
matrone; ¶ ma per sfogar in parte il suo tormento
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1526
tormento, ¶ guida con seco in camera il barone. ¶ Frosina
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1526
s'asconda, ¶ perché Frosina in terzo luogo volse. ¶ Milon
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1526
bello, ardito ¶ non apparessi in un d'oro giuppone
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1526
alora scolorito ¶ stette Rampallo in gran confusione. ¶ Berta sol
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1526
poi si tenne, ¶ compreso in parte il bene che
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1526
mi dissacerbo, ¶ e tanto in me la tua sembianza
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1526
tua sembianza valse ¶ ch'in ghiaccio m'arse il
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1526
ambe le braccia ¶ (perché in Amor non cape alcun
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1526
grazia ch'or tengo in l'amoroso velo ¶ non
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1526
piú addolcirme ¶ la morte in altro tempo, che s
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1526
che s'io moro ¶ in queste voglie mie stabil
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1526
Rampallo, che lo vede in fida rocca, ¶ apre la
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1526
Or ivi dunque Amor in un stecato ¶ ha ricondotto
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1526
ti conviene ¶ esser gagliardo in fabricar Orlando, ¶ lo qual
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1526
senso mesto ¶ e calca in petto la mordace cura
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1526
arte ¶ d'Amor ragion in te non anco ha
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1526
una feminella ti governa? ¶ In tuo servigio forte mi
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1526
muliebre; ¶ nulla di manco, in guisa de' ranocchi, ¶ siamo
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1526
guisa de' ranocchi, ¶ siamo in tal fango sin a
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1526
fenocchi ¶ ch'usano quelle in l'amorosa febre, ¶ fin
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1526
l'umana faccia, ¶ quantunque in luogo putrido e deforme
200
1526
chi darsi si procaccia ¶ in preda ad una belva
201
1526
tutto si confonde. ¶ 59. ¶ Salta in arzone tosto e l
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1526
qual anco non era in piazza giunto, ¶ quando Rugier
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1526
né si dimmora punto, ¶ in fin che di luntano
204
1526
ebbe aggiunto, ¶ guardasi prima in cerco, e qui gli
205
1526
di sí acerba doglia in lieto gioco. ¶ Non piú
206
1526
pensero ¶ vola di questa in quella fantasia; ¶ studia de
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1526
né mai si ferma in una allegoria; ¶ e già
208
1526
l destrier, e quell'in alto ¶ ben vinti piedi
209
1526
c'hanno la lingua in dir via piú leggiera
210
1526
e fior, c'ha in capo acerbe e tenere
211
1526
acerbo e piú mortal in ciascun' anima? ¶ Qual fier
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1526
quello capitan spagnolo, ¶ restar in lizza vincitore solo. ¶ 71. ¶ Milon
213
1526
Amone, ¶ veduto ch'ebbe in lizza entrar Milone. ¶ 73. ¶ L
214
1526
ch'accortamente avea servata ¶ in piú oportuno tempo fin
215
1526
alora, ¶ tosto ripiglia, et in Milon dricciata, ¶ spera il
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1526
congiurati ¶ rompe col tronco in resta e li disperde
217
1526
resta e li disperde. ¶ In quatro colpi trenta scavalcati
218
1526
ossa racconciare fannosi. ¶ Correno in rota, come gatti in
219
1526
in rota, come gatti in gabbia, ¶ quelli Spagnoli et
220
1526
cubito, ¶ ma di Cariddi in Silla cadde subito. ¶ 79. ¶ L
221
1526
v'accopolo; ¶ Amon è in terra, di giostrar poco
222
1526
di mille millia rane in que' pantani, ¶ chi su
223
1526
giamai bastone agevol tanto ¶ in cacciar cani di cocina
224
1526
quel di Milon, ch'in men d'un'ora
225
1526
e forza il tenne in sella fermo ¶ qual scoglio
226
1526
sella fermo ¶ qual scoglio in mar da l'onde
227
1526
sonar d'arpa voglio in nostro aiuto; ¶ e se
228
1526
signori muzza ¶ qualche correggia in mezzo a quatro o
229
1526
del compagnone; ¶ ma quelle in fuga vòlte gli dan
230
1526
et egli solo resta in un istante, ¶ quelle mirando
231
1526
al sentiero, ¶ e prono in terra l'alta gloria
232
1526
ch'io 'l chiamo in veritade "Padre santo". ¶ 6. ¶ Passato
233
1526
chi figàti, ¶ chi volge in speto quaglie, oche, fasani
234
1526
Amor s'asside ¶ vittorioso in lei, saldo e costante
235
1526
desio le sale tanto in su ¶ ch'in capo
236
1526
tanto in su ¶ ch'in capo non si vede
237
1526
suo doppiero) ¶ di ciambra in ciambra, e dan l
238
1526
suo disegno, ¶ la cosa in altro tempo differisce, ¶ si
239
1526
unisce, ¶ ch'entrar delibra in sala con tal pompa
240
1526
stelle ¶ ecco, da lunge, in l'ampia sala entraro
241
1526
mondo, ¶ è patria nostra in monte et in campagna
242
1526
nostra in monte et in campagna, ¶ Italia forte arnese
243
1526
fusser le gran parti in quella, ¶ dominarebbe il mondo
244
1526
proprio accolse ¶ del volto in mezzo; e poscia qual
245
1526
mulo del Danese, ch'in Bologna, ¶ anzi a Parigi
246
1526
studente, ¶ ficca la testa in giú da valent'uomo
247
1526
ambo di cascar stann'in balanza. ¶ Ivvon, ch'era
248
1526
sona forte, or grida in tal tenore: ¶ - Ivvon! viva
249
1526
cosí stando de' prigion in mezzo, ¶ uscí for del
250
1526
il dio degli orti in mano? ¶ TERZO CAPITOLO ¶ 1. ¶ Bramo
251
1526
fin che la mano in qualche stronzo va; ¶ tosto
252
1526
tal atto spesso avien in predicare ¶ del libro arbitrio
253
1526
la storia sua trasporta ¶ in Africa, scrivendo del gagliardo
254
1526
col suo Farfarello ¶ fe' in quattro mesi un incantato
255
1526
gente e stato ¶ sommerso in terra o 'n le
256
1526
dal luogo suo correndo in ver' Bovone; ¶ Bovone contra
257
1526
stetter fermi questi quatro in sella ¶ et iron l
258
1526
mai queta ¶ la mente, in fantasie matin e sera
259
1526
sol un breve tronco in man gli resta? ¶ Ecco
260
1526
ecco e' tronconi ¶ volan in cielo, e molti son
261
1526
cielo, e molti son in terra; ¶ alzan le piante
262
1526
terra; ¶ alzan le piante in luogo de' pennoni, ¶ e
263
1526
e qual col deto in gli occhi. ¶ 25. ¶ Mentre si
264
1526
trenta conti e lí, in conspetto ¶ di Carlo Mano
265
1526
verso Bertolagi va rinchiuso; ¶ in mezzo de la faccia
266
1526
fagli far col capo in giuso. ¶ Ruppesi d'una
267
1526
abbarra; ¶ abbarrali mandando molti in frotta, ¶ poi ch'ebbe
268
1526
piglia; ¶ al povero Morando in un instante ¶ del suo
269
1526
un fante, ¶ e come in terra sia si meraviglia
270
1526
cinquanta che 'l ritiene, ¶ in fin che diede in
271
1526
in fin che diede in terra de le rene
272
1526
tocca, pista e vapola, ¶ in terra ne le cinge
273
1526
de' paladini Amon è in sella; ¶ tirano li altri
274
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la piaccia ¶ e cangia in un momento cento lochi
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men presta. ¶ 36. ¶ Però che, in quello corso che fa
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nervo ¶ et un Piccardo in terra ebbe disteso; ¶ poi
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un Vascone. ¶ 37. ¶ Cotesti quatto in un momento a piede
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senza fallo. ¶ - Io son in porto, - disse - già mi
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ballo ¶ al voto nostro in scherno de' Franceschi, ¶ ch
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lo qual senz'ulla in mano die' di piglio
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d'asta ch'era in terra. ¶ Sta saldo a
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vicino disse: - Io serbo ¶ in altro tempo queste ingiurie
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m'ha di bianco in nero! ¶ Potea Fortuna piú
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lungo tedio! - ¶ 46. ¶ Stette Rampallo in quel parlar sí fiso
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sí fiso ¶ che tutto in volto venne contrafatto. ¶ - Tu
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pare, ¶ ti lassi dunque in tanto error cascare? ¶ 47. ¶ E
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ad invitarlo ¶ se gir in Barbaria seco gli agrada
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bada ¶ si trovi armato in piazza con la lanza
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lento. ¶ 59. ¶ Salta d'arzone, in gesto qual non sòle
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tua vendetta ¶ e punir in un dí ben mille
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saetta ¶ tua man spietata in mia ruina prese. ¶ Ah
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fuori non del corridore ¶ in terra, ma di gioia
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terra, ma di gioia in tanti guai, ¶ di bella
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guai, ¶ di bella libertade in tant'errore! ¶ Deh! Dio
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la parte adversa; ¶ ciascun in preda al sonno si
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l'ali et usi in ogni tana; ¶ guardativi da
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saria già 'l mond'in cenere; ¶ onde, talor s
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A che voler Italia in sua balía, ¶ passando or
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povero che sia, ¶ desidra in nostre stanze il tramontano
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re compiacque ¶ si mette in punto: chi 'l stafil
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calca vede. ¶ 9. ¶ Re Carlo in mezzo a cento capi
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oro ¶ fermato s'era in logo piú eminente; ¶ ciascun
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il manto ch'egli in cotal giorno ¶ aver fra
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proprio di bertuccia apparve in atto) ¶ soffia nel corno
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ai fianchi, e quello in men d'un'ora
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e per cimer ha in capo una cornacchia, ¶ ch
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stentato avea de frati in un convento. ¶ Pensate quante
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tanto corridore. ¶ Egli, ch'in mente avea già la
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fore, ¶ sí lieto andava in simil essercicio ¶ come gli
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essercicio ¶ come gli frati in coro a dir l
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era, ¶ salta quel paladino in cima al basto; ¶ arme
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e di merdaglie; ¶ ponela in resta al dritto de
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il suo forcone mette in resta ¶ e move al
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due nasse da pescar in testa, ¶ ma indosso di
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lanze son due scope in un bastone; ¶ le targhe
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un perticon da filo in resta; ¶ cavalca di gualoppo
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bragazza da bifolco tien in testa, ¶ et una conca
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Spiccolla via di netto in un sol crollo ¶ con
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riversollo ¶ col suo destrier in guisa di pillastro; ¶ né
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La coda c'have in man saltella e guizza
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coppia abbraccia ¶ e tutta in capo al bon Namo
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busche e polve, ¶ et in un fascio a terra
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quando Namo vide ¶ sepolto in un pagliaio andar a
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Rampallo ¶ son attacati stretti in una calca, ¶ e van
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del naso e colse in mezo al culo ¶ della
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cavalla, e sente odor in quello, ¶ odor grato a
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e d'un legnaio in colmo ¶ quanto puote portar
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bello; ¶ tutt'era adorno in strafoggiati panni, ¶ d'un
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snello; ¶ chiedelo Berta, vòlta in grandi affanni, ¶ e commanda
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dongello, ¶ va' ratto ratto in piazza e, tra le
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suo padre il volse in dono ¶ e quell'ornò
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non mai s'attriga, ¶ in fin che trova il
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briga, ¶ ch'eran caduti in quel torniamento, ¶ quando vide
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la qual, vedendol, presta in tal sermone ¶ proruppe, in
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in tal sermone ¶ proruppe, in volto neghitosa e schiva
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vostre persone ¶ san far in giostre! voglio che si
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AUTTORE ¶ Molte malizie copre in sé la volpe, ¶ E
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piva entrat'i' son in ballo; ¶ Volsi por mano
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ballo; ¶ Volsi por mano in trasmutar metallo, ¶ Senz'arte
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gli mangiasse gli occhi, ¶ In un fondo di torre
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largamente, ¶ piovan piú tosto in me calde fritelle, ¶ che
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Elicon niente ¶ mi curo, in fé di Dio; ché
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batell' entrar comince; ¶ tràtti in disparte, se d'invidia
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di ciò che parli in questa e quella orecchia
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trovo a questa egual, in fé di Dio. ¶ Pur
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di Lombardia ¶ e ch'in mangiar le rape ho
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mio parlar scoretto, ¶ ch'in chiaro lume nebbia mai
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e duo di fabe in quelle bande accolsi, ¶ ove
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ché lungo dir convien in lunga causa. ¶ 12. ¶ Signori miei
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Signori miei, son stato in Val Camonica ¶ per consultar
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incantato foco; ¶ una vecchiarda in volto malenconica ¶ rispose alor
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verso l'Aquilone, ¶ discese in Gotia dentro a quel
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non vi mento!) vidi in quella tomba, ¶ ch'e
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anco ricondutte ¶ quaranta deche in gallico sermone; ¶ io tre
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1526
quelle provo esser tradutte ¶ in lingua nostra per quattro
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m'alieno; ¶ ché donde in molti luoghi si rimove
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scrittarie ¶ oggidí cantar odo in le boteghe, ¶ credeti a
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tre n'abbiamo vere in stil toscano: ¶ Boiardo le
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ma non finí tradurle in nostra lingua, ¶ ché Morte
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cominciando de la storia in cima ¶ la corte di
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Orlando che non ebbe in terra eguale ¶ né d
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erranti principale, ¶ ch'usava in l'altrui bene sua
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andò la fede nostra in somma altezza; ¶ Orlando saggio
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pari d'onore ¶ furon in corte e ne' stipendi
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Altobello ¶ e dicon tutta in mente aver la Spagna
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li quali, s'oggi in Cielo sono santi, ¶ non
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per santo e forte in terra addita. ¶ Non manco
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trofei, ¶ dico col cul in terra scavalcati; ¶ e fu
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de le volte andasse in bando, ¶ era logotenente ne
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dicovi Parigi, ¶ col scettro in mano e la diadema
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mano e la diadema in fronte ¶ regnava Carlo Mano
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per suoi vestigi ¶ chiunque in l'alta Trinitade crede
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l bellico furor post' in catene; ¶ la pace e
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provano lor sorte, ¶ tornando in Franza ad incontrar la
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morte. ¶ 45. ¶ Stavasi dunque Carlo in festa e 'n gioco
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creato; ¶ papa Adriano primo in tanto loco ¶ l'avea
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piú alto maritarla tien in cuore. ¶ 50. ¶ Dunque una giostra
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et orditor del tutto, ¶ in fin ch'a l
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pensier si spone, ¶ ecco in un manto d'incarnata
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estremo e manco; ¶ stellato in fronte, e con sottili
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foco ardente mena, ¶ tutto in un groppo e capo
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al varco; ¶ vede natura in lor esser conforme, ¶ onde
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dentro vi si caccia. ¶ 58. ¶ In quella fretta ch'uomo
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appetito: ¶ cosí Milon, cangiato in un momento, ¶ tutto che
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la schiera ¶ iva pascendo in loco solitaro, ¶ cercava il
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ha sul volto, mentre in terra il smacca, ¶ chiara
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manegiar bastoni, ¶ la carne in calli e 'n scarpe
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et ova. ¶ 26. ¶ Or Berta in questo tempo intende e
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Sutri al regimento; ¶ cade in sospetto grande che non
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avria tenuto il vento ¶ in un rete che mai
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il pover Orlandino ¶ mal in arnese trovasi fra loro
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suo diletto gire, ¶ ch'in farsi un valentuomo non
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parte. ¶ 36. ¶ Poi scrive come in Cipro giunto Amone ¶ con
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di Chiaramonte, ¶ di Beatrice in mezzo d'un vallone
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cresciuti ¶ poscian trovarsi insieme in quelle bande, ¶ torna il
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ben mille strazze, mendicava in Sutri, ¶ tanto che sé
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nutri. ¶ 38. ¶ Ecco si 'ncontra in un bel giovenetto, ¶ figliuolo
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ch'Orlando l'occupasse in sul sentero. ¶ Alza la
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venne tutto nero; ¶ et in quel tempo ancora il
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1526
del figlio del Signore in su la piaccia; ¶ prest
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prest'Orlandino lascia lor in terra, ¶ corre a la
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che d'una lepre in foggia vive, ¶ la qual
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il pargoletto? ¶ Non gir in Sutri, ché, se v
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le contrade, ¶ e chiama in alta voce: - O gente
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come ti par, ch'in ogni modo ¶ già di
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ben quella del pane in colmo piena ¶ talmente ch
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Ettorre; ¶ le sacche getta in terra e via sen
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mai non si guarda in drieto, ma scampando ¶ va
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non ti curi crescer in famiglia; ¶ e se vengon
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è 'l suo costume, ¶ in frotta l'han pigliato
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immantinente; ¶ tutto legato stretto in un volume ¶ portano lui
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al foco! ¶ Ponetilo giú in terra. Dimmi, frasca, ¶ non
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al fin la volpe in laccio casca? ¶ 60. ¶ La forca
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giuso ¶ a darmi torto in questo nostro caso, ¶ io
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1526
non, le romperò sol in un scosso; ¶ né aver
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tuo corpo d'osso in osso ¶ e darte a
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minaccie che porrian spavento in Cielo, ¶ e che si
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fa commando, ¶ et ubedito in un instante venne. ¶ Un
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Orlando, ¶ che, sciolto, già in quel loco non si
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Ove 'l cortese damigello, in vece ¶ di bon ministro
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veggio che di testa, in mia vendetta ¶ voglio tacer
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pleno. ¶ 69. ¶ Lasciànlo dunque star in sua malora, ¶ che non
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stanco; ¶ ruppi mio legno in fortunato scoglio, ¶ che piú
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col pelo. ¶ Narrazione ¶ 4. ¶ Fu in Sutri un gran prelato
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da l'aratro e in stalla chiuso, ¶ convien ch
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uscir poscia d'uno in l'altro buso; ¶ tu
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move, ¶ cascandogli 'l mentozzo in terra giuso, ¶ quando vien
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1526
tosto qualche bon boccone ¶ in piazza comparea di pesce
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che 'l padre santo, in guisa di falcone ¶ lo
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1526
calse d'altro secretaro ¶ in cui le cose sue
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1526
mille cose di mistura ¶ in quel suo gran tascone
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teologia. ¶ 11. ¶ Era bon mastro in arte coquinaria, ¶ avendo in
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1526
in arte coquinaria, ¶ avendo in questo un'ampia biblioteca
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ventura ¶ comprar lo vede in piazza un sturione, ¶ intorno
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l disquarta ¶ per poterlo in communi dispensare, ¶ nassa d
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santo e dir quod in tonsura ¶ salvatur tandem omnis
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accolti ¶ sotterra de ladroni in qualche scola! ¶ Porcazzo che
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hai presa per vorarla in un boccone! ¶ Dimmi, li
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con altri libbri posti in loco fido ¶ d'un
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un'arguta ¶ disputa fatta in capite "Divido ¶ sanguinem Christi
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e provasi Epicuro ¶ esser in domo Dei via piú
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il patrimonio vede ¶ sovente in man di ch'oncia
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man di ch'oncia in Dio non crede. ¶ 22. ¶ - I
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boscaglie; ¶ né tanta rena in lido al mar si
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erbe ¶ son oggidí cangiati in tordi e starne; ¶ e
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paglie de' letti già in soperbe ¶ coltrine e piume
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di notte, e poscia in chiesa un solo parla
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errore, ¶ non so s'in Tullio voi l'avete
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al Vangelo sol, dice in effetto ¶ quod merum laicus
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quod nullum peccatum ¶ accidit in persona et re divina
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hoc deinceps fuit roboratum ¶ in capite "Ne agro" a
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asconda ¶ lo viver mio in visu, verbo et opra
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non credea; ¶ però cesso in cusarvi; ché non lice
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1526
l mal e ben in voi è ben eguale
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lo ciel da terra in ogni regione, ¶ dico l
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1526
non urtar le spalle in qualche legno, ¶ che faccia
457
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dolore, ¶ pensando pur s'in Scotto o san Tomaso
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l'assembrava; ¶ trovalo ch'in coquina un gran conquasso
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ancor sedeva basso ¶ ch'in speto un mezzo porco
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creder ch'onorarlo surga in piede; ¶ 45. ¶ ma gli commanda
461
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si tolse tosto, ¶ entrando in un suo studio e
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bevendo si cangiò tutto in sudore. ¶ 52. ¶ Or egli dunque
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Non voglio dimorar piú in questo loco, ¶ or or
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1526
e mentre si ritrova in libertate, ¶ subitamente corresi guarnire
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l Vangelo: ¶ sempre servollo in questo sin un pelo
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che l'introduce ratto in quella banda ¶ ove dovea
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E pur, se non in tutto, in parte almanco
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1526
se non in tutto, in parte almanco, ¶ Signor mio
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s'intendesse poi ¶ esser in stalla piú asini che
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Sfinge o Edipo torna in terra, ¶ possia morir, se
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saper quant'acque sian in mare, ¶ rispondo che, se
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1526
sue meschiare, ¶ voglio ch'in polve il corpo mio
473
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giace! - ¶ Rainer confuso disse: - In veritate ¶ che piú schiumi
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1526
Eretico non son, come in presenza ¶ del popol mi
475
1526
del popol mi chiamate in mia vergogna; ¶ ma forse
476
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romano. ¶ 74. ¶ Ben meglio credo in l'alta Trinitade, ¶ Padre
477
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poi che di carne in lei Dio prese il
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1526
quello che venne predicar in terra; ¶ credo ch'el
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1526
ch'el suo coltello in ogni clima ¶ venesse porre
480
1526
sangue de l'Agnello ¶ in croce, terminasse ogni figura
481
1526
l'inferno e purgatorio ¶ in l'altro mondo, e
482
1526
l'altro mondo, e in questo il provo ancora
483
1526
falsi frati". ¶ 80. ¶ Credo veder in carne il Salvatore ¶ e
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Nicomaco, dottore ¶ oggi allegato in chiesa dal tomista, ¶ senza
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non m'intende ¶ e in domo Dei già invitami
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superstizia non v'affoga ¶ in creder che pietade vi
487
1526
che per bono zelo ¶ in soccorso di Griffarosto venne
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1526
mezza notte giunse armato in sella; ¶ narra l'amore
489
1526
abbella ¶ trovando un figlio in quella vil magione, ¶ che
490
1526
tutta la Europa et in Parigi ¶ di Franza incoronò
491
1526
re Barbante, ¶ drizando Macometto in San Dionigi; ¶ la presa
492
1526
e come lo condusse in certe grotte, ¶ e qui
493
1526
e notte. ¶ E come in Roma il giovenetto Almonte
494
1526
l'Asia vagabondo ¶ cercando in mar, in terra, tutto
495
1526
vagabondo ¶ cercando in mar, in terra, tutto 'l mondo
496
1526
si ritornaro d'Asia in queste bande, ¶ ove con
497
1526
roboris et quam ¶ muneris in modica multiplicatur ape. ¶ Parvus
498
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robur et arma geris. ¶ In quendam tirannum Pauli ¶ nomine
499
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giorno il braccio destro in guisa di stroppiato al
500
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interpretazioni, cosí come resultano in mio danno e vergogna