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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gabriele D'Annunzio, Il fuoco, 1900

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1900
delle prime file, perduta in voi. ¶ Poiché parlando si
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1900
silenzio dell’estuario già in signoria dell’ombra e
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1900
s’accorse che pur in questa poteva celarsi un
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1900
un gesto forse involontario in cui Stelio vide l
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1900
alla vita comune, fissa in un suo pensiero segretissimo
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1900
tingeva le sue parole; in cui parve a Stelio
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1900
dolore inutile. Egli divinò in lei, per un rapido
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1900
suoi desiderii parvero risonare in lui come un fascio
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1900
vi fu fibra che in lui non ne tremasse
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1900
aveva mutato la gondola in una bara, tra gli
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1900
San Samuele. Due fortune in un giorno: la bella
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1900
minuziosa la sua favoletta in cui vive beato come
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1900
la sua cagnolina, come in una stampa di Pietro
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1900
il Canal Grande ripetuta in lontananza dalle altre barche
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1900
invan, ¶ Quel che ghavevi in man ¶ Co avé lassà
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1900
defunta, l’involucro opalino in cui Stelio aveva chiuso
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1900
dal Maestro del Fuoco, in fondo alla laguna, su
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1900
l’amato avrebbe potuto in quella notte medesima chiederle
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1900
ch’egli le rivolgeva in silenzio. Un’angoscia atroce
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1900
ch’egli stava componendo in sé per conciliare il
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1900
Ben conoscendo entrambi che in quel divieto era tutta
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1900
non ho più veduto in voi l’amante carnale
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1900
il Canal Grande, ripetuta in lontananza da tutte le
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1900
disparve alla vista, trasmutato in una nube purpurea e
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1900
l’erba vi respirava in pace; gli alberi, soverchiando
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1900
il fervore che confondono in una sola imagine di
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1900
le più magnifiche erano in lei, abitavano il suo
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1900
tazza di scorza. Così in una vastità senza limiti
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1900
vastità senza limiti e in un tempo senza fine
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1900
io ti possederò come in un’orgia vasta; io
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1900
cose compiute e quelle in travaglio che crescono entro
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1900
nume che aveva fuso in un sol fermento tutte
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1900
pareva scorrere per loro in una clessidra spaventosa. ¶ Così
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1900
Darbes che aveva tenuto in vita la Comedia dell
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1900
riforma goldoniana e mutato in una convulsione di riso
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1900
culto: la persona vivente in cui s’incarna su
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1900
propria e circonscritta, fissa in un suo pensiero segretissimo
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1900
Hoditz – riconosco un barbaro in ogni uomo di sangue
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1900
l’intelletto vien lusingato in uno stesso tempo ogni
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1900
bellezza evocato doveva manifestarsi in lei. ¶ – Arianna! – soggiunse Stelio
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1900
volete ¶ Che mi conforte ¶ In così dura sorte, ¶ In
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1900
In così dura sorte, ¶ In così gran martire? ¶ Lasciatemi
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1900
angoscia di Amfortas è in un mottetto che io
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1900
istinti d’una moltitudine in un cuore eroico. La
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1900
brucia, ecco che sanguina in me!» E su la
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1900
Dio mi respinga, sarò in te redenta e salva
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1900
la risposta di Parsifal in cui ritorna con una
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1900
L’inferno per noi in eterno se anche un
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1900
liberatore riappariva d’improvviso in conspetto degli uomini su
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1900
all’olmo la vite in stretto nodo ¶ Pronuba accoppia
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1900
feconda… ¶ Due sole voci in successione di seste cantavano
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1900
naviglio… Ed ecco fino in sommo della vela una
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1900
orchestra, vi si alleggeriva in belle volute, mentre le
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1900
su la trama orchestrale in percussione simultanea. E, come
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1900
levò la melodia nuziale in cui rideva la grazia
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1900
lunghe vesti crocee, accese in volto e palpitanti come
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1900
orchestra all’unisono tonarono in un supremo impeto di
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1900
tesoro di quel cielo, in quella cerchia di rosse
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1900
nell’aula; era rimasto in piedi vicino a un
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1900
della voce rivelatrice soverchiò in lui ogni altra cura
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1900
aula, come nell’istante in cui egli aveva dischiuso
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1900
la prima sillaba. Come in quell’istante, il mostro
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1900
del tragedo – pareva figurata in quella vicenda musicale. Il
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1900
e il tripode, decretati in premio alla vittoria del
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1900
musica occulta che era in lei. Quando le sue
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1900
anima innumerevole si convertì in una misteriosa felicità. Era
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1900
la virtù dell’Arte in essenze sublimi che l
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1900
significanza, vi si cangiavano in note d’amore e
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1900
si dilatava con essa in una immensa felicità. Per
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1900
che il suo canto in qualche attimo aveva trasfigurato
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1900
Èffrena s’era rifugiato in un lembo di ombra
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1900
apparissero tra la calca in cima alla Scala dei
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1900
aspettazione farsi d’attimo in attimo più ansiosa, mentre
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1900
Ed era parso che in quel punto il delirio
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1900
il segnale dell’incendio in cui doveva risplendere ultimamente
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1900
musica occulta ch’era in lei. Ed egli, con
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1900
furore delle passioni mortali. In quella notte alfine, dopo
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1900
pareva per entrambi scorrere in una clessidra spaventosa! Ah
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1900
palpito profondo, egli scorse in sommo della scala marmorea
80
1900
confondeva con l’altra in un medesimo biancheggiare. Le
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1900
un abisso. L’ignota in quelle brevi ore aveva
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1900
le muraglie di Malamocco. ¶ In tale tumulto di festa
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1900
tumulto di festa inaudito, in tal contrasto d’insolite
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1900
di bronzo a guardare in quel cupo specchio interiore
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1900
seco: ¶ – Bisogna che andiamo in cerca della gondola. Ci
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1900
Regina bionda e perlata in cima alla Scala dove
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1900
lucida e fluida, sospese in un etere vibrante; così
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1900
e vi si schiudevano in rose, in gigli, in
89
1900
si schiudevano in rose, in gigli, in palme, in
90
1900
in rose, in gigli, in palme, in paradisiaci fiori
91
1900
in gigli, in palme, in paradisiaci fiori, formando un
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1900
squarci che s’aprivano in quel folto, avanzarsi una
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1900
il suo ultimo sonno in un letto pregno di
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1900
tutti i legni odoriferi in varii strati. Gli indescrivibili
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1900
la conducessero a consumarsi, in conspetto del Leone stilite
96
1900
vista nella Sala? Era in una delle prime file
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1900
pace e d’oblio! ¶ «In verità, io non conosco
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1900
palude capace di provocare in polsi umani una febbre
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1900
avventura vi si scorgesse in fondo qualche antica spada
100
1900
da uno stagno soporifero. In vero, la lor presenza
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1900
scosse lievemente il capo in segno di diniego; alcune
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1900
di diniego; alcune dame in uno scambio di sguardi
103
1900
della tristezza inerte e in più d’uno aveva
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1900
delle lacrime vane e in più d’uno aveva
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1900
che s’eran tratti in un eremo per adorare
106
1900
e pur sempre novella. ¶ «In verità,» egli disse con
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1900
suo silenzio custodisce vivono in tutto il passato e
108
1900
tutto il passato e in tutto l’avvenire. Noi
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1900
l’avvenire. Noi discopriamo in loro sempre nuove concordanze
110
1900
annunzii di ciò che in noi non è se
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1900
ogni giorno ci apparirebbero in un aspetto impreveduto, come
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1900
specie di confusa felicità in cui la nostra sostanza
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1900
e dilatarsi dall’imo. In qualche mattino limpido esse
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1900
per trasfonderli e condensarli in specie ideali le cui
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1900
loro mente si trasmuta in una similitudine di mente
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1900
anima della moltitudine era in signoria del poeta, senza
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1900
fatta di mille corde, in cui ogni risonanza aveva
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1900
un prolungamento incalcolabile. Risvegliavasi in lei il sentimento confuso
119
1900
rivelava a un tratto in forma d’un messaggio
120
1900
si sentiva più estranea in quel luogo sacro, ove
121
1900
similitudine di aure libere in una foresta commossa. Ora
122
1900
sogno, ella sembrava ritrovare in sé stessa i segni
123
1900
potente armonia di colore in cui siasi mai rivelata
124
1900
evocatrice dei profondi accordi in cui il nostro spirito
125
1900
coi nostri occhi mortali, in qualche sera di gloria
126
1900
Seduta su la sponda, in aspetto di deità, Venezia
127
1900
potere indistruttibile della Bellezza, in tutti gli alti valori
128
1900
vita sino alla febbre. In ciascuno d’essi riviveva
129
1900
preda accolta; e sembrava in ciascuno d’essi infinitamente
130
1900
di arte si armonizzavano in un simulacro unico che
131
1900
era deliberato di ritrovare in fondo a qualche canale
132
1900
raccogliersi e di sedare in sé quella insolita vibrazione
133
1900
ch’egli aveva suscitato in gloria del primo Bonifacio
134
1900
promessa. Egli ripensava come in quell’attimo dell’offerta
135
1900
si condensasse di nuovo in lui prendendo la forma
136
1900
il fiore del fuoco in un’attitudine dominatrice emergesse
137
1900
potenza. Ed egli riconobbe in quella musica la virtù
138
1900
orchestra le sue sillabe in guisa d’un tema
139
1900
quanto valesse per lui, in quell’inestimabile momento lirico
140
1900
ondeggiargli su le ciglia in quella stanza deserta che
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1900
una volta, come già in qualche altra ora straordinaria
142
1900
compiacque di poter adorare in disparte quella fausta figura
143
1900
delle sue porpore fremessero in quelle note vocali come
144
1900
note vocali come fiamme in canne di cristallo. L
145
1900
ignoto potere che convergeva in lui abolendo i confini
146
1900
verso l’Idea eterna. – In quell’ora egli non
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1900
porgeva agli uomini, raccolti in un luogo consacrato da
148
1900
visibile con cui già in quel luogo gli antichi
149
1900
era il felice intervallo in cui cessano le fitte
150
1900
serravano la palpitante massa in una sorta di ciclo
151
1900
sorta di ciclo eroico, in una cerchia di rosse
152
1900
e le evocò addensate in profondi teatri, dominate da
153
1900
arte più alta, levandosi in lui anche una volta
154
1900
un accento più sommesso. ¶ «In tal figura» egli riprese
155
1900
egli riprese a dire «in tal figura – evidente e
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1900
e reale per me in quell’ora, tanto che
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1900
bellezza sensibile, ha origine in una affinità profonda; poiché
158
1900
e così possente che in breve divenne dominatore. E
159
1900
a bere il vino in corni d’argento… – Nessuno
160
1900
dell’arte veneziana. ¶ «Ah, in che puro e poetico
161
1900
pagano? Sì vermiglio sangue in una donzella nutrita di
162
1900
gesti più eleganti, come in un festino. Il chiomadoro
163
1900
Giorgione quegli che infonde in lui l’anima nuova
164
1900
e d’una tristezza in cui celasi il peccato
165
1900
vita appare d’improvviso in aspetto d’un retaggio
166
1900
fiera ammansita da Girolamo, in San Giorgio degli Schiavoni
167
1900
più nobile; l’atmosfera in cui respirano è più
168
1900
dalla sua giovinezza, già in punto di declinare; ed
169
1900
prova una confusa angoscia in cui il rammarico vince
170
1900
del concupiscente, come se in verità esprimessero l’essenza
171
1900
turbamento profondo, essi sentivano in loro un’agitazione oscura
172
1900
e inerte. Essi stavano in piedi, occupando gli spazii
173
1900
spazii liberi che correvano in giro; a simiglianza di
174
1900
massa compatta; e, come in un drappo che ondeggi
175
1900
una evidenza insolita come in una allucinazione febrile. Tutto
176
1900
ritratti dei Dogi ricorrenti in giro tra il serpeggiar
177
1900
i vecchi calvi, laggiù in fondo, di cui egli
178
1900
intorno a spalle ignude in cui la brezza notturna
179
1900
ora non vedeva più in lei l’amante di
180
1900
colli asolani ove regna in delizia la figliuola di
181
1900
Domina Aceli, che rinvenne in un mirteto di Cipro
182
1900
forti brame ardere quivi in guisa di doppieri le
183
1900
è comparabile al suo, in terra. Tutto, o quasi
184
1900
nome non è scritto in alcuna opera; e taluno
185
1900
creature un sangue luminoso. In verità, Giorgione rappresenta nell
186
1900
sacro passa d’artefice in artefice e va di
187
1900
e va di colorazione in colorazione rosseggiando, mi sorge
188
1900
di veemente, mi significa in qualche modo la festa
189
1900
festa dei maestri coloritori in Venezia. Ciascuno d’essi
190
1900
men glorioso, ha tenuto in pugno almeno per un
191
1900
generata a un tratto in quella parte della sua
192
1900
bella com’eran belli in lui i pensieri ancóra
193
1900
del remo. ¶ «Io pensava in un pomeriggio recente – tornando
194
1900
aveva già trovato raccolto in qualche zona d’ombra
195
1900
a rivelar sé medesima in una piena armonia quasi
196
1900
che sempre ella porti in sé possente e consapevole
197
1900
io la indovinai travagliata in segreto da uno spirito
198
1900
vista mi si mutava in visione profonda e continua
199
1900
apparire di donna amata in foresta di primavera è
200
1900
quei fieri giochi circensi in cui tutte le energie
201
1900
divenuto unanime, si ripercosse in colui che l’aveva
202
1900
acciaro dalla selce, suscitò in quel buio la scintilla
203
1900
io sono certo che in tale aspetto ella apparve
204
1900
e piegò i ginocchi, in atto di chi adora
205
1900
E quando volle dipingerla in questo firmamento per manifestare
206
1900
che parve aver raccolto in sé tutte le imaginazioni
207
1900
volto glorioso se non in un nimbo di ombra
208
1900
fascino di Venezia sono in quell’ombra palpitante e
209
1900
trovare nel tempo medesimo, in una sensazione indicibilmente ambigua
210
1900
Veronese per questo. Raffigurando in sembianze umane la Città
211
1900
essenziale: che non è – in simbolo – se non una
212
1900
immerso la sua anima in quella zona sublime, la
213
1900
egli era quell’uno? In tale affermazione di sé
214
1900
volta o lo vedessero in un aspetto non conosciuto
215
1900
muta e parevano avvicinarlesi in aspetto di messaggi furtivi
216
1900
come una cosa preziosa; in cima al muro ornato
217
1900
e le sue ombre in una continua opera di
218
1900
sa contemplarla e attrarla in sé con le virtù
219
1900
li vedeva là stretti in gruppo, come un nucleo
220
1900
prolisse, le bocche dischiuse in uno stupore puerile o
221
1900
le loro anime confuse in una sotto la sua
222
1900
e distendevasi così gagliardamente in quel continuo scoccare, pur
223
1900
ricordava dei momenti straordinarii in cui – nel silenzio e
224
1900
a quella svegliavasi ora in lui, quando il suo
225
1900
voce acquistasse d’attimo in attimo una virtù più
226
1900
più alta. ¶ Egli vide in quel punto intera e
227
1900
natura sconosciuta e mutevole, in cui fossero figurate a
228
1900
multiforme assumeva d’attimo in attimo espressioni di vita
229
1900
insostenibile. Dalle croci erette in sommo delle cupole gonfie
230
1900
dei ponti, tutto brillò in un supremo giubilo di
231
1900
ansia che sotto freme in guisa di procella, così
232
1900
gioia come i grappoli in fiore celano il vino
233
1900
delle imagini; per ciò in ogni parola proferita la
234
1900
su le donne, come in un’alcova suntuosa; poiché
235
1900
poiché esse avevano sentito in loro l’ansietà dell
236
1900
vita anteriore, quasi risvegliando in esse e dall’imo
237
1900
d’ambra e scoperto in publico le mammelle colorite
238
1900
da lui prodotta ripercotendosi in lui medesimo con una
239
1900
corpo concavo e sonoro in cui le risonanze varie
240
1900
lui intraveduto – mentre parlava – in un succedersi rapido di
241
1900
per non più morire, in colei che voleva gittare
242
1900
su cui navigavano scorresse in una clessidra spaventosa. ¶ Entrambi
243
1900
dinanzi ai Giardini. Videro in cima alla mole nera
244
1900
rombo possente si dilatò in lunghe onde su lo
245
1900
Schiavoni, da San Giovanni in Bragora, da San Moisè
246
1900
bronzo risposero, si confusero in un solo massimo coro
247
1900
turbine di suono, favellavano in quel coro aereo, irradiavano
248
1900
tutta la persona raccolta in un atto interiore. ¶ Ella
249
1900
forte. Ed entrambi rimasero in ascolto, sentendo sopraggiungere ancóra
250
1900
grave, dello strano intervallo in cui era sorta inaspettatamente
251
1900
munita pareva esser rimasto in loro come un ingombro
252
1900
sperasse di poter trovare in quella notte un qualche
253
1900
di cui si tendeva in quella sera la sua
254
1900
e senza limiti constretta in un campo troppo angusto
255
1900
piacere insorsero e tumultuarono in confuso abbagliandolo soffocandolo. E
256
1900
donna sapiente e disperata in cui egli credeva scoprire
257
1900
a capo chino, tutto in sé ristretto per contenere
258
1900
non vide. ¶ E rimasero in silenzio, mentre il rombo
259
1900
insolito lume notturno magnificati, in cui s’esprimevano con
260
1900
la parola orale, rivolta in modo diretto a una
261
1900
voce e del gesto. In ogni altro caso il
262
1900
le mie frasi. E, in fondo, l’unico effetto
263
1900
quella sua voce spiritale in cui pareva riflettersi l
264
1900
Venezia, nel Palazzo Ducale, in uno dei luoghi più
265
1900
Martello – suscitare una tempesta in questo mare sarebbe cosa
266
1900
continuo rigurgito. Di tratto in tratto un clamore più
267
1900
Giardini, verso il Lido, in un letto galleggiante – disse
268
1900
qualche amante neroniano celato in un felze lo spettacolo
269
1900
stelo di fuoco, gittò in sommo una tonante rosa
270
1900
si diradò, si disperse in faville tremule, si spense
271
1900
della perla purissima ripetuto in un grido unanime di
272
1900
rumori circostanti, si raccolse in quel cerchio di ombra
273
1900
altra pausa. Di tratto in tratto, per un moto
274
1900
loro sguardo era rivolto in dentro, là dove la
275
1900
egli voleva almeno raccogliere in una figura ideale le
276
1900
gli disse Daniele Glàuro in disparte con quella pia
277
1900
istinto il tuo pensiero in punto di manifestarsi sia
278
1900
il diamante; pisside adamantina in cui era custodita un
279
1900
ti compiaci. Così conciliando in te quel che sembra
280
1900
che sembra inconciliabile, confondendo in te senza sforzo i
281
1900
amava Stelio, e perché in nessun altro egli sentiva
282
1900
poetico; e infine perché in lui spesso egli ritrovava
283
1900
delle sue arterie come in una lontananza indefinita, e
284
1900
molteplici di perle digradanti in acini di luce che
285
1900
di Giustiniana Memo legati in foggia di garofani dall
286
1900
a colui che solo in quell’ora doveva pensare
287
1900
Èffrena misurò il silenzio in cui la sua prima
288
1900
scorse la Foscarina diritta in piedi presso la ringhiera
289
1900
singhiozzi, e pure correva in me un torrente infrenabile
290
1900
gioia ch’ella sentiva in fondo a lui ripullulare
291
1900
volte su la scena in un minuto di silenzio
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figura di mistero apparendo in certe congiunture di nostra
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amadriade per sentir circolare in sé la fresca energia
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fossi vissuto al tempo in cui gli uomini disseppellendo
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a volta a volta in figura di piante e
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figura di piante e in sembianza giovenile. Ma v
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Ma v’è anche in questo tempo qualche spirito
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vedermi fiorire e fruttificare in ogni estate? Una vostra
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effrenico» nel giorno stesso in cui vi giunse il
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maniera ideale e significatrice, in una forma della Natura
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genio magnifico della pianta in cui mi piacque di
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integri, fra tante dissoluzioni, in una unità e in
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in una unità e in una pienezza che sono
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sempre più chiara diffondevasi in lui, insieme con una
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sforzo. A tratti, come in un balenìo, mentre s
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nuvoli, nei fanghi e in altri simili luoghi per
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la gioia nativa persistente in fondo a lui. ¶ – Guardate
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se dico il vero. In uno dei primi giorni
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a visitare Torcello. Come in quei giorni io avevo
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l’opera andavasi formando in me segretamente, mi sembrava
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fosse costretto a vivere in disparte, lontano dalla folla
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intorno a loro rispecchiandole in imagini innumerevoli per le
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Aveva parlato la Dogaressa. In quel momento io vidi
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è dato: fate questo in commemorazione di me.» Che
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gioco libero ed elegantissimo in cui egli sembrava esperimentare
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della sua facondia. Eravi in lui qualche cosa di
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antica, che si conserva in lei così largo, ha
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ha dipinto la Minoide in atto di ricevere da
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musiche di Claudio Merulo, in onore del cristianissimo Enrico
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mio discorso il giorno in cui meriterete un qualche
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rischio mi tenta. Ma in che singolare inganno io
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un robone paonazzo chiuso in una vetrina del Museo
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che vi si disegnavano in sottilissimi lineamenti come le
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vetro opalino e sommersa in fondo alla laguna algosa
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ieri, verso il tramonto? ¶ – In un orto della Giudecca
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cose, Perdita. Vorrei celebrare in me le nozze di
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che incominciai a comporre in nona rima qui a
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navigando, alcuni anni fa, in un settembre della prima
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per sentirlo oggi espandere in me la sua virtù
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fitto il suo sguardo in ogni cosa profonda, ha
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qual tócco di grazia in quelle dita che spezzavano
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Bisogna ch’io rientri in tempo all’albergo per
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per la prima volta in quella sera. ¶ – All’albergo
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silenzio dell’estuario, già in signoria dell’ombra e
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che gli occhi sentivano in quella guisa che contemplando
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la potenza della vita in colui che voleva attrarre
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fa come natura face in foco. ¶ DANTE ¶ AL TEMPO
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settembre divinamente, così che in quell’animato cielo bruno
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è favorevole a voi. In una sera come questa
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amico delicatamente, lo avvolgeva in una continua lusinga, lo
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continua lusinga, lo esaltava in una continua lode. ¶ – Non
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volta con la moltitudine in un luogo sovrano com
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lusinghiera, alludendo alla Regina. – In uno de’ vostri primi
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così: ella aveva lasciato in realtà i suoi occhi
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mistero indefinitamente gaudioso. E in realtà io conducevo una
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per quell’anima privilegiata in cui la virtù del
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potenza della vita umana in certe ore eccitando tutti
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non rispose; ma sentì in tutti i suoi nervi
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voi queste cose laggiù, in fondo al vostro canale
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una rapidità vertiginosa; e in certe ore mi sembra
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e la fiamma sono in voi, Stelio – disse la
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l’ora vesperale che in uno de’ suoi libri
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tortili forme marine, biancheggiante in un color di madreperla
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del fuoco la chiuderà in un involucro di vetro
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che parevano aver veduto in verità la figura bella
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il sentimento vero diffuso in ogni apparenza d’intorno
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San Giorgio Maggiore appariva in forma d’una vasta
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della veste d’oro in cui è avvolta l
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si presentano tutte chiuse in un velo come le
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disse la Foscarina guardandolo in volto con occhi così
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medesimi. Voi riproducete talvolta in me lo stupor religioso
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i piedistalli e avvolti in una nube d’aromati
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pori della materia sorda in cui egli li aveva
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e d’esser sollevata in una specie di vita
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respiro diveniva difficile. Attratta in quell’atmosfera ardente come
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occhi di lui, come in uno specchio, per vedervi
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egli forse a vivere in quella stessa zona di
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non era dato persistere in un tal grado d
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era giunto a compiere in sé stesso l’intimo
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così d’un tratto in specie ideali tutte le
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conquista quando aveva messo in bocca ad una delle
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le parole: «Io assisteva in me medesimo alla continua
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d’una vita superiore in cui tutte le apparenze
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del suo dire. Talché in quanti l’udivano per
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manifestando egli sé medesimo in forme così fortemente definite
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sorgessero le imagini belle in cui egli soleva convertire
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elevarsi e per rimanere in tal fuoco, verso di
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paurosa di ritrovarsi sola in un deserto cinereo. ¶ – Siete
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di cuoio vermiglio recanti in sommo la corona d
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tu coglierai il colchico in fiore sul molle ¶ prato
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cerulo lacrimare vedrai taciturna in disparte. ¶ E le dirai
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ricordate voi della scena in cui Persefone è sul
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intorno alle nari, trasfigurandola in una cupa maschera tragica
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solo gesto a portare in luce nella mia anima
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certezza. I pensieri passavano in lei rotti e trascinati
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rapina d’una fiumana. In ogni aspetto delle cose
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volta ella credeva ritrovarsi in luoghi sconosciuti e in
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in luoghi sconosciuti e in mezzo a forme che
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occhi umani quando vivono in terra ma pure infiniti
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riconduceva nel punto ove, in una notte di gloria
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per un attimo risplendere in quella notte l’uno
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di pace. «Tu sei in pace e mi aspetti
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Uscì sul Molo, discese in una gondola, si fece
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se si fossero distrutti in lei. Il tossico la
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perduto nell’estrema laguna, in un’isola obliata dagli
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abbracciava e lo penetrava in ogni parte, così che
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m’ama, che tutto in me gli piace. Egli
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che è lontana, prigione in una villa solitaria, presso
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di Donatella si bruciava in un incendio, il corpo
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Non v’è forse in terra se non un
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sentiero discosto. Ella ha in sé un dono che
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e parevano ritenerli, respirando in una luce verde ch
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San Servilio, erano avvolte in un vapore pallidissimo; e
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per la bella creatura in cui ella aveva illuso
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stava per colpirlo. Rivisse in quel tempo, rivide quei
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parvenza di vita divina in quel grande studio aperto
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lei verso il giovine in quella notte, la taciturnità
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egli aspetta l’ora in cui gli sarà dato
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La domanda enigmatica era in fondo alla pagina come
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E se le rispondessi in modo da farle comprendere
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sua anima si risollevò in un moto di ripugnanza
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sua bellezza morale rilampeggiava in cima della sua anima
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se si fossero distrutti in lei. Ed ella stette
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suoni che si svegliano in fondo alle vecchie spinette
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tristi cose della vita in quella immobilità e in
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in quella immobilità e in quella luce. ¶ – Chi canta
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non d’altro, fuggevolmente. In quelle imagini di primavera
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imagini di primavera e in una sestina del Petrarca
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vuoi.» ¶ – Ecco San Giorgio in Alga. Fra poco siamo
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Non si tocca fondo in voi oggi. Non so
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che ogni sillaba creasse in voi quei cerchi che
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e dalla luce; respirava in quell’anima come in
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in quell’anima come in un elemento, e ne
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breve e pure immenso, in cui varcarono le vertiginose
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quello spirito inafferrabile. Eravi in lui sempre qualche cosa
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fermarlo, tenerlo, possederlo! Eravi in lui sempre un ardore
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più capace di vivere in sé e per sé
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soffocava – perché siamo venuti in questi luoghi? Sembrano così
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sguardo che di tratto in tratto gli appariva negli
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agli occhi di lei in testimoni della sua propria
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non perda la fede in questa tua forza di
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inganno… Ma ho sentito in te un’ombra, come
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d’essere avvolto subitamente in un etere infiammato, in
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in un etere infiammato, in un’aura vibrante che
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imagine fisica, ricordandosi che in una sera lontana della
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tutto quel che vive in questa clausura – gli disse
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accostato memore delle carezze. – In fatti vengo da un
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bere il latte puro in un vaso mondo. E
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inquieti che si fissavano in lui. – Tu, Hierro? Tu
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code, ricurve all’estremità in guisa d’uncini, battevano
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pel didietro correndole sopra in linea retta e facendo
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muscolose, le labbra corte in modo che appena appena
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bocca costruita per mordere in una maniera così perfetta
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piccole e appiccate molto in alto, diritte nell’eccitazione
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Gog una volta fermare in aria una lepre che
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di Helion sono visibili in rilievo: queste sono nascoste
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rilievo: queste sono nascoste in un solco. I piedi
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eleganza nelle costole disposte in forma d’una bella
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una bella carena e in questa linea rientrante verso
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Vediamo, Donovan, se anche in questo tu sei perfetto
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mi commuova. Terribile è in lui il desiderio d
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voi vedeste uno sloughi in quel momento, certo gli
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di gazelle, lo guardò in fondo alle pupille ove
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L’amante era entrata in quel corporale incantamento d
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stupefatta e fervente come in una leggera febbre. Ella
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di una lenta metamorfosi in cui ella perdesse una
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Non toccava egli così in lei il più oscuro
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grande. Ella aveva sentito in sé, talvolta, quasi l
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prede sanguinanti. D’attimo in attimo, parlando, movendosi, egli
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contempla i campi fumanti, in una tregua della sua
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perfetta pace all’intorno. In quell’istante, è un
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rospo obbediente. Nell’oblio in cui ella s’era
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e non per sonnecchiare in un giardino murato su
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a fior dell’erba, in fondo al giardino, che
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del suo istinto risvegliato. In un attimo la raggiunse
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che l’aveva seguìto in grande scompiglio, venne a
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Un colpo di denti in una cucùrbita. Ah, povero
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l’impronta dello stile in tutte le sue membra
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gli invalidi sono posti in oblio! ¶ Stelio guardava la
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s’assomigliava stranamente, quasi in punto di trasfigurare. ¶ – Fu
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verde di una prateria, in vista delle montagne di
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paro, lanciandosi di tratto in tratto verso la selvaggina
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se non una boccia in cima a uno stecco
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sangue di Francia, appunto in una gran battuta a
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gli domandò Lady Myrta, in cui l’imagine tragica
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nella convalescenza e prova in sé un insolito bene
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Stelio, entrando per caso in San Marco, l’aveva
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dei musaici che fiammeggiavano in un fuoco giallo. Dietro
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Sapreste dirmi dove sia in questi giorni il Maestro
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gote. «Ah, potessi mutarmi in te, prendermi la tua
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la sua anima è in pace… Imagina questo terribile
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giorno e di notte, in ogni ora e in
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in ogni ora e in ogni attimo, più atroce
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inconsapevole della povera creatura… In qual modo potrà egli
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essere liberato? Dal momento in cui la tragedia ha
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ha principio, dal momento in cui la compagna innocente
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alte grida. ¶ Entrambi videro in sogno il teatro di
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musa tragica stavano immobili in fondo al suo sogno
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sarà cieca, già trapassata in un altro mondo, già
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sofferti dalle altre creature in ogni tempo, come se
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Ti amo e credo in te; m’abbandono intero
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ma tuttavia gli tremolavano in fondo in fondo al
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gli tremolavano in fondo in fondo al cuore un
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fratello, preso anch’egli in un velo di malinconia
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di nudo mattone, pregavano in silenzio verso le stelle
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colonna verde che è in San Giacomo dall’Orio
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venature l’occhio viaggia in sogno pel mistero silvano
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creare. Che altro cerchi? ¶ – In altri tempi avrei forse
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vampa che si risolva in cenere, l’intensità dello
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cosmiche. L’artefice riconosceva in lei la creatura dionisiaca