Ada Negri, Il dono, 1936

eccelso che di giorno in giorno ¶ e d'anno

giorno ¶ e d'anno in anno da te attesi

e pensiero, unico bene? In nome ¶ di qual sogno

gli dirò, qual luce in terra ¶ avrò lasciata, a

da me stessa; e in pace ¶ io lo chiuda

tuo ¶ dominio. Sei già in noi, quando si nasce

carne e il soffio ¶ in cui respira Iddio, nel

La rosa bianca, sola in una coppa ¶ di vetro

ma non può, comporli in una ¶ rosa novella, su

di lontana infanzia ¶ è in quel fresco tinnire, che

io fanciulla ¶ portai, felice, in processione, un giorno ¶ di

canti ¶ delle povere donne in bruna schiera, ¶ e ai

vita, esser domani) ¶ fissi in quell'ombra rivedrò quegli

rauco pianger delle rane in fondo ¶ alle ortaglie, laggiú

nascoste fra la melma in riva ai botri: ¶ umile

Vedo quei fiori, qualchevolta, in sogno. ¶ Calici ardenti come

come la luce, sbocceranno in alte ¶ solitudini azzurre – ed

ricorderò ¶ ch'essi furono, in terra, le mie spine

fosse ¶ compagno nelle notti in cui piú il male

pensiero ¶ di Dio placasse in te spirito e carne

E gran pace, finalmente, in cuore, ¶ fratello. ¶ TRAMONTO ACCESO

del sublime rogo! ¶ Forse in quest'ora un'anima

la scortano, a schiere, in paradiso. ¶ Qual nome il

nulla soffri, o assunta in luce, o eterna ¶ in

in luce, o eterna ¶ in Dio, prega per tutti

d'arbusti e fiori, in casse, in orci, in

e fiori, in casse, in orci, in vasi ¶ di

in casse, in orci, in vasi ¶ di coccio. L

già respiro il marzo, in questa luce ¶ d'oro

stilla. ¶ Dolor d'amore, in questo ¶ mattino incerto tra

di spirèe bianche, tutto in fiore, molta ¶ fu l

d'un pallor che in grigio ¶ sfumava; e fitti

dolcezza del glucosio ¶ entrava in noi con quel ronzio

sottomarine; ma il rosaio in terra ¶ li vince con

sua bellezza viva ¶ che in un'altra bellezza si

si trasforma ¶ di dí in dí. Le foglie a

forza; e il ramo, in vetta, avrà il suo

esser la prima. ¶ Cosí in alto, che niun pensato

coglierla: sí presto offerta in dono ¶ alla vita vivente

mi salutano i giaggioli ¶ in doppia siepe, mentre salgo

ed essere ¶ principessa regnante in questo regno. ¶ PIOGGIA DI

amaranto, ¶ dagli stanchi racèmi in lenta pioggia ¶ cadono al

petali accanto a petali in leggero ¶ strato posarsi sul

si dona intero. ¶ Distendermi in un solco; e là

Segnato è il giorno in cui la fiamma, accesa

cui la fiamma, accesa ¶ in me da Dio, diverrà

corpo ¶ che quella luce in sé contenne, terra. ¶ DIAMANTI

il sole ¶ da lagrima in diamante. ¶ O limpidi, o

allegrezza ¶ di rondoni sfreccianti in folli giri ¶ nell'aria

bianco arroventato ¶ del muro in fronte: ombre a saetta

c'è un bimbo in giardino ¶ che guarda e

bello, se lo vedo in sogno. ¶ E a me

persa ¶ a' tuoi confini in un silenzio duro, ¶ che

nastro ¶ polveroso si snoda in un barbaglio ¶ che acceca

queste ¶ solitudini un giorno, in cuor gemendo ¶ sulle sventure

d'una ¶ liquida luce, in trasparenza. Vieni ¶ con me

di cerbiatta, ¶ per gettarmeli in grembo, tondi, molli, ¶ troppo

ultima gioia ¶ d'autunno: in essi il mio dorato

nel sogno ¶ di navigare in barca senza remi ¶ su

poteva ¶ se non cadere, in quel ricordo, accanto ¶ al

or fosco, ¶ ora sperduto in lontananze cerule, ¶ or camminante

inesplorate – e lo ripiomba in terra ¶ dell'uomo la

condurre i carri, e in gruppi ¶ canori andar le

le massaie hanno appeso in molte file ¶ alle rozze

buon fumo ¶ ravvolta, suddivide in tante fette ¶ quante le

dalle travi del soffitto in strane ¶ ombre discende, adagio

Signore, ¶ esser quella montagna in quest'azzurro ¶ tramonto innanzi

terra: ¶ benedicila, o santa, in pace e in guerra

santa, in pace e in guerra: ¶ se bruma errante

vento: ¶ stagliansi i monti in cerchio ¶ nell'aria d

là le montagne, e in alto il cielo; ¶ e

nelle vene gli fiorisca in sangue. ¶ Non ti stancò

tutto è sazia ¶ natura in te di rallegrarsi in

in te di rallegrarsi in fresche ¶ vite a tua

Signore, imploravo, una bambina! – In un'alba ¶ d'inverno

so come accadde, e in che modo rimasi ¶ vuota

di pietra, per sempre. ¶ IN CAMMINO ¶ Sorella: vai, diritta

del feltro, e come in un deserto ¶ mi sembri

Ma bellezza novella avesti in dono ¶ da quell'annunzio

non sapesti che amare. In gioia, amare; ¶ in strazio

amare. In gioia, amare; ¶ in strazio, amare. Molti anni

aver dai figli, ¶ amore in te di tutta te

Dunque si può vivere in terra ¶ senza il bene

al comando ¶ obbedisci; e in silenzio armi di fede

Cristo e dei santi in cielo. ¶ Un velo sui

è Vergine Madre, e in sé porta ¶ il pianto

se penso ¶ al tempo in cui, per nascere, me

soffrirai com'io soffro, in te frenando ¶ la sofferenza

te frenando ¶ la sofferenza: in te dicendo: È giusto

che brucia si trasforma ¶ in mutevole fiamma. Sono gli

gli occhi ¶ d'allora, in cui mi perdo: occhi

c'era: un'ombra in fondo agli occhi, intorno

io vedrò pur sempre ¶ in te la bimba che

corpo ¶ prima del giorno in cui nascesti – e troppo

o figlia. ¶ LA STIRPE ¶ In questo giorno e in

In questo giorno e in questo mese, nella ¶ stagion

pianto. ¶ E d'anello in anello si rannoda ¶ fra

Il nostro esister breve, in questa forma ¶ ch'è

le stesse, sempre ¶ novelle, in corso ampio e perenne

tue donne amor commise, in pio ¶ rito, innanzi al

sorda alla campana. ¶ Tutto, in quell'oro: purità di

che il suo male in olocausto ¶ ella offeriva al

per salvezza ¶ d'uomini in colpa, di fanciulli in

in colpa, di fanciulli in pena, ¶ di madri in

in pena, ¶ di madri in pianto. ¶ Or fa che

di lassú si disfogliano in silenzio ¶ sul camposanto ove

mammole ¶ fiorite all'ombra: in quel tenace lutto ¶ velando

nell'acque correnti. ¶ Ma in questo giorno il tuo

rosario intrecci ¶ le dita in pace. ¶ LA VOCE ¶ Ancóra

stanza ¶ nella casa dormente in mezzo ai pini, ¶ e

ai pini, ¶ e penetrava in me con la segreta

aiuole, a sciami ¶ leggeri, in danze che parean di

aria ¶ ch'io respiravo in gioia accanto a te

incanti. ¶ Ma tu, ridesta, in te dicevi: – Come ¶ farò

A qual tremenda penitenza in terra ¶ non sarei pronta

Or che il martirio in terra ¶ fu consumato, tuoi

tuo cielo il giorno in cui ¶ assunta fosti; e

ci prostrammo, s'accostò in silenzio ¶ suor Arcangela; e

e come amare, e in quale ¶ sovrumana misura oltre

sulla tua fronte ¶ lunare: in te, che il male

ogni pena un giorno ¶ in me placava, ed or

breve ¶ il mio passaggio in terra, e sordo il

i vecchi del sobborgo in crocchio ¶ al sole. – Il

Il sole è traditore in marzo – ¶ dice il piú

che sorge; ¶ e acuto in bocca hanno il commento

moto non s'allacci, in ritmo ¶ di gagliarda unità

qui, giardini ed orti ¶ in paesi di sogno, ov

rimugghiar di sconosciute folle ¶ in città sconosciute; e in

in città sconosciute; e in quell'umano ¶ flusso e

ovunque, il cielo. ¶ Solo in un volto, nel divino

poi salente ¶ di spazio in spazio oltre le nubi

tristi colpe ¶ lontane, immerse in Dio, beate in Lui

immerse in Dio, beate in Lui. ¶ Ma tu, nuova

andrai per quei deserti, in cerca ¶ del Dio nascosto

a quando? Prega, ¶ spirito in pena: soffri! Oh, nulla

la Luce. ¶ Anima perdonata, in quell'eterna ¶ Luce rinascerai

Ogni atto ¶ di vita, in me, fu amore. Ed

amore di Te, che in ogni cosa ¶ e creatura