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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «in»

nautoretestoannoconcordanza
1
1945
Il treno di tanto in tanto dimetteva il suo
2
1945
Osseto», «Finamerànica», «Settimanente». E in ognuna di queste informi
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1945
del convoglio. ¶ Avevo pensato in principio che l’ingorgo
4
1945
occhio non vedo egualmente in quei vuoti d’ombra
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1945
nella porta dello scompartimento, in una situazione assurda e
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1945
disubbidirvi anziché esservi scortese». ¶ In fine, e poiché la
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1945
scena si è svolta in un silenzio perfetto. Io
8
1945
riuscita neppure a formarsi in suono. ¶ Perché? ¶ Eravamo seduti
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1945
più diverse facce, riunite in una sola neutra e
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1945
ma prima di uscire in superficie si spegneva e
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1945
e alternativamente mi soffia in faccia boccate di sigaro
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1945
gli tiro un pugno in faccia? Perché non lo
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1945
improvvisa, mi sento travolto in un gorgo in fondo
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1945
travolto in un gorgo in fondo al quale è
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1945
Viene finalmente il momento in cui la sua faccia
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1945
nelle altre e tutte in una faccia sola; la
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1945
ora è un quadro in bianco, ossia una cornice
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1945
mia vista; ho sopportato in silenzio. Ma costui ora
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1945
volta che io vado in viaggio, mia moglie mi
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1945
aveva fecondata. Mi alzo in piedi, afferro il termos
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1945
i finestrini sono aperti in fondo allo scompartimento. La
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1945
avesse fatto un tuffo in un mare di pietra
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1945
pietra. Tutto stasera è in vena di trasformazione, e
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1945
nera sulla scarpata che in breve si restringe a
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1945
sotto la luna canto in omaggio a lui questa
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1945
tuo passare ¶ la pietra in onda, ¶ e arricci il
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1945
sue bocche, mi prende in giro con tutte le
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1945
sue facce, mi prende in giro per quel mio
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1945
Ma stasera tutto è in vena di trasformazione. ¶ La
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1945
di non terminarla. Così in passato se non avesse
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1945
è così di rado in casa, così spesso in
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1945
in casa, così spesso in viaggio... Una mattina Rutiliano
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1945
e protettore, e sta in ascolto. La camera è
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1945
Ismene indugia alla finestra, in fondo alla valle galleggiano
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1945
cosce e del bacino in un’ombra triangolare simile
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1945
Ismene allora lo baciava in fronte e diceva: «Grazie
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1945
giorno lieto, ma proprio in quel giorno Billi partì
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1945
disse zio Rutiliano, che in quel giorno fu anche
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1945
ragione. Ismene non trovò in suo marito quella sicurezza
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1945
quali si era unita in matrimonio con lui. Le
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1945
lui. Le trovò invece in Bug che aveva tanti
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1945
di Bug le trovò in Bago. E Bago era
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1945
così poco valore, ma in fondo fu contento di
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1945
quando suo marito era in casa, passava la giornata
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1945
indomani. Ismene lo baciò in fronte, come quando Ruti
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1945
crescente di un’automobile in arrivo. Scricchiolio della ghiaia
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1945
il signore!». ¶ Billi scatta in piedi. È pallidissimo. Si
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1945
dall’armadio? Nel momento in cui i battenti dell
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1945
le generazioni. Fu preso «in affitto» da un impresario
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1945
dal 1880 al 1900, lo portò in giro per il mondo
51
1945
impresario che lo portava in giro, spenta nel pubblico
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1945
fenomeno», Eònio fu ricoverato in un ospizio di vecchi
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1945
notizia della pace scoppiò in mezzo alla città e
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1945
ritrovato la sua mamma in fondo a quella sua
55
1945
un piccolo largo, e in mezzo a questo, come
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1945
e freddo. Sembrava che in questo costruito deserto la
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1945
una delle finestre che in cinque file parallele vi
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1945
dopo quella serata passata in una casa nella quale
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1945
ove mi ero trovato in compagnia di gente con
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1945
appuntito nella parte inferiore in due pilastri a forma
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1945
donne, le quali essendo in certo modo generate da
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1945
telamoni per figura e in omaggio all’Aiace Telamonio
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1945
quale escono di tanto in tanto a pigliare il
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1945
guardi e non ritrovi in me quel fiero portamento
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1945
qui a poca distanza in un’altra via di
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1945
una specie di Michelangelo in seconda, ossia un émulo
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1945
me la vado maturando; in secondo luogo mi sono
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1945
antichità, sia ormai caduto in prescrizione; e poi la
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1945
colpa risulta tale soprattutto in contrasto all’innocenza, siccome
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1945
l’ombra risulta tale in contrasto alla luce, mentre
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1945
alla luce, mentre ombra in mezzo a ombra non
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1945
piena di colpe?». ¶ «Qui in questa casa che mi
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1945
a tutti i piani, in tutte le camere, nei
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1945
della stupidità che sono in questa città e assieme
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1945
quando pensi di mettere in atto il tuo progetto
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1945
un tre ore fa in questa casa. C’è
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1945
casa della stupidità. Fatti in là che il balcone
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1945
balcone non ti caschi in testa». ¶ Volevo gridare, dare
79
1945
chi mi avrebbe udito in quel deserto? ¶ Del resto
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1945
rapida e discreta, e in mezzo a un silenzio
81
1945
per intelligenza quello che in verità non è se
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1945
dissetanti; poi si rimise in marcia faticosamente e alla
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1945
trovavano pace? Perché sempre in giro per i corridoi
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1945
fuori dei finestrini? Perché in corsa sempre da ritirata
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1945
solamente nei treni ma in tutti i luoghi pubblici
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1945
non moversi se non in caso d’imprescrittibile necessità
87
1945
conio che di tanto in tanto scappano fuori anche
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1945
i miei piedi incontravano in ogni dove mi suggerirono
89
1945
piedi. ¶ Natura vincit hominem. In mezzo alla confusione e
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1945
di varia specie avvolti in carte unte, massicci cubi
91
1945
vecchio si era rincantucciato in un angolo curvo e
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1945
ride, non trova equivalente in un altrettale pudore che
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1945
lo induca a masticare in silenzio. Coloro, ed erano
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1945
a bocca aperta e in maniera tale che chi
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1945
la rivoltarono ben bene in bocca alla ricerca di
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1945
terra né dio vespertino in cielo, convogliò nel suo
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1945
di un arbusto nano in mezzo a un deserto
98
1945
vari punti della città. ¶ In fondo alla via passarono
99
1945
per la prima volta in vita sua Leone si
100
1945
saltare e a ballare in mezzo alla via deserta
101
1945
viale a nastro. ¶ Arrivò in vetta e ballava ancora
102
1945
cielo brizzolato. Un cielo in parrucca. ¶ Strani abitanti popolavano
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1945
ancora e per uccidersi in un misterioso e terribile
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1945
ha superato il tempo in cui i bambini cominciano
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1945
bambini cominciano a esprimere in suoni articolati i loro
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1945
bambino non mostra anomalie. In capo al ventiquattresimo mese
107
1945
come una piccola nave in alto mare, continuò ad
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1945
piombò la povera madre in un tetro smarrimento. ¶ Nìvulo
109
1945
mondo. Nel giorno stesso in cui il primo figlio
110
1945
più tardi, nel tempo in cui il bimbo avrebbe
111
1945
alla parola; nel tempo in cui la coscienza comincia
112
1945
all’informe. Ma proprio in quel tempo, una sera
113
1945
vita esteriore. Si chiuse in sé come un piccolo
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1945
l’educazione di Nìvulo? In che maniera impartire delle
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1945
conduttore sempre vigile trapelava in ogni suo atto. Portentoso
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1945
piccolo Nìvulo fosse toccata in sorte la «perla» degli
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1945
e tenerli più facilmente in soggezione. Ma quando la
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1945
di Augusto Comte aveva in mente di cambiare i
119
1945
da terra i movimenti in mare di una nave
120
1945
quale questo apparecchio e in qual punto collocato? ¶ Nìvulo
121
1945
l’anima che trapelava in lui era tanto diversa
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1945
e quando ti vidi in procinto di venire al
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1945
mondo, senza por tempo in mezzo mi aggregai a
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1945
non rispose ma ruppe in pianto. ¶ Così continuò la
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1945
sapeva che farsene. Visse in formazione una vita già
126
1945
sento morire». ¶ Nìvulo piombò in una indicibile tristezza. In
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1945
in una indicibile tristezza. In capo al settimo giorno
128
1945
che correva per casa in cerca di qualcosa che
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1945
di sapere chi fosse. ¶ In capo a un’altra
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1945
dire che fosse. E in verità nessuno lo aveva
131
1945
di gioia, le sembrò in quella camera buia di
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1945
riusciva chiarissimo, perché eònio in greco significa eterno. Praticava
133
1945
a fine di crearsi in famiglia un uomo gagliardo
134
1945
nome di Eònio attecchì; in altre parole la sorte
135
1945
di vita, la luce in casa d’improvviso si
136
1945
rimanente dei suoi giorni in un sedione a rotelle
137
1945
da lui, e che in lui vivesse già formato
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1945
luce; poi rimproverò Eònio in principio scherzosamente, in sèguito
139
1945
Eònio in principio scherzosamente, in sèguito con sempre minore
140
1945
cera più grave e in accordo con la sua
141
1945
avvenire si fosse rifugiata in lui Eònio, in lui
142
1945
rifugiata in lui Eònio, in lui «eterno». ¶ I suoi
143
1945
Eònio continuò a portare in giro il suo splendido
144
1945
qualcosa si andava spengendo in lui: qualcosa che non
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1945
zio non mai veduto in vita, e di cui
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1945
nemmeno morto, e fece in modo di arrivare a
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1945
se non avesse recato in lettere cubitali il nome
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1945
giochi: di giochi antichi. In questa scatola si entra
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1945
Fufù si avvide che in quella scatola essa era
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1945
Essa stessa si trasformò in oro. Non la sola
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1945
mascelle serrate da spezzarsi in bocca le cerniere della
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1945
miserabile e vizzo petto in tumulto, la signorina Fufù
153
1945
La signorina Fufù entrò in un equivoco tenebroso, nel
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1945
uomo amato si confondevano in una medesima persona. Dall
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1945
la mattina della domenica, in compagnia di suo padre
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1945
voce di un pianoforte in cura, il petto aperto
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1945
invisibile accordatore taceva, e in luogo degli accordi e
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1945
insistente del la perpetuo. In una sala, circondato di
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1945
pianoforti neri come camerieri in frac, stava un pianoforte
160
1945
con una forza insospettabile in uomo di apparenza così
161
1945
lungo e nero posato in mezzo al salotto, che
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1945
che trasforma la vita in tutto lindore e bellezza
163
1945
dalle oscure minacce contenute in quei quattro corpi colossali
164
1945
Fufù si ritrovò sola in casa, essa, piano piano
165
1945
ad alta voce, sola in mezzo al salotto, davanti
166
1945
occhio. Entrare di notte in salotto non osò, ma
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1945
sua camera. Le tornò in mente la «distrazione» dell
168
1945
Fufù si sentì sola in casa, di notte, con
169
1945
La signorina Fufù corse in salotto a piedi scalzi
170
1945
che i fabbricanti tengono in fabbrica per la riproduzione
171
1945
Come mai c’era in negozio una pianessa piena
172
1945
a coda si fermavano in mezzo al salotto, puntavano
173
1945
sotto l’ala. ¶ Talvolta, in mezzo ai giochi, una
174
1945
è Donna Elvira, e in queste tre diverse donne
175
1945
con i pianoforti femmine, in fecondi accoppiamenti. E la
176
1945
una mattina si presentano in casa della signorina Fufù
177
1945
quadrettata di solide sbarre. ¶ In mezzo al salotto della
178
1945
vanno tutti i giorni in grandi uffici lucidi di
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1945
soprammanica di alpaca, mettono in bella calligrafia le lettere
180
1945
somme con la matita in mano e la penna
181
1945
squilli delle fanfare, cadono in mezzo a un campo
182
1945
con una stella nera in mezzo alla fronte. Sa
183
1945
treni reggendo una valigia in mano, si aggirano carponi
184
1945
e con un lume in fronte; sa che altri
185
1945
le donne» lo immergeva in lunghi e torturanti delirii
186
1945
delirii. Ma questo avveniva in passato: ora non più
187
1945
nomi animaleschi sono molto in uso nella sua famiglia
188
1945
di Leone diventò Pantera in Leoni. Se Leone avesse
189
1945
o, avendoli, farli partire in tenera età di là
190
1945
ha «neutralizzato». Non appare in mezzo al suo viso
191
1945
fanno la guerra, ma in che consista la guerra
192
1945
Del resto nella città in cui Leone vive, alla
193
1945
il suo premio passeggiare in quell’eden in miniatura
194
1945
passeggiare in quell’eden in miniatura, avvolto in una
195
1945
eden in miniatura, avvolto in una zimarra a stellone
196
1945
questo soprannome gli rimase. In breve volgere di tempo
197
1945
il signor Didaco prese in moglie una donna di
198
1945
nascita dei figli segna in certo modo la morte
199
1945
accorrere senza por tempo in mezzo a Genova, «perché
200
1945
si spostava se non in casi eccezionalissimi e alla
201
1945
giaceva su una tavola in mezzo al salotto di
202
1945
contessa Santa dell’Acquasanta in persona, nera di gramaglie
203
1945
la sera stessa ritornò in sede. ¶ La casa dormiva
204
1945
Il signor Didaco salì in punta di piedi nella
205
1945
sapremo d’altra parte in quale maniera il signor
206
1945
più sottile che avessi in laboratorio, un ago del
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1945
all’istruttoria, questo ripeté in Tribunale. ¶ Soggiunse: ¶ «Li avesse
208
1945
si sveglieranno, si leveranno in piedi, si allontaneranno dall
209
1945
il signor Didaco uscì in zimarra a stellone fra
210
1945
pianta dalla signorina Fufù. In questa vecchia zitella dal
211
1945
essa si sta ristretta in un angolo e dominata
212
1945
la signorina Fufù è in condizioni molto affini a
213
1945
alla vita icariana. È in questo inebriante fragore che
214
1945
inaudito aggettivo «ferrobolante», e in un oscuro vortice filologico
215
1945
si affacciò al finestrino in cerca di aria più
216
1945
di aria più pura. In quel mentre il convoglio
217
1945
due bocche di gallerie in una valle traversata da
218
1945
le cose ferroviarie, ma in tempi remoti essa aveva
219
1945
evoluzione» non fosse pronunciata in quel tempo se non
220
1945
si rimpiccioliva via via in proporzione inversa all’allargarsi
221
1945
Minerva annegrato dalle battaglie. ¶ In quel tempo la signorina
222
1945
fumaiolo delle locomotive esercitavano in quel tempo sulla signorina
223
1945
cinquantina, si trova tuttora in perfette condizioni di verginità
224
1945
perfette condizioni di verginità. ¶ In gioventù la signorina Fufù
225
1945
Ateneo di Bologna, e in un analogico risveglio di
226
1945
guantata di filo bianco in quella enorme e bisteccosa
227
1945
di veli, e perpetuare in questo tempo di franchezza
228
1945
franchezza vestimentare il tempo in cui la donna si
229
1945
come da un’onda in una vettura piena di
230
1945
d’angolo si vuotò in uno scompartimento di seconda
231
1945
e un uomo colossale in maniche di camicia, che
232
1945
sulla parete dello scompartimento. ¶ In capo a un’ora
233
1945
il treno si fermò in una stazione priva di
234
1945
svegliò di colpo, balzò in piedi, tirò giù dalla
235
1945
rimpianto. ¶ Il treno sostò in altre stazioni ancora, e
236
1945
altre stazioni ancora, e in ciascuna lo scompartimento della
237
1945
il treno si rimise in moto e cadde ogni
238
1945
letture che si fanno in treno o al gabinetto
239
1945
alle ultime notizie e in fondo a queste lesse
240
1945
signorina Fufù ignorava che in questo frattempo su molte
241
1945
lavoro, ma di giorno in giorno le forze gli
242
1945
pigliò la sifilide che in poco tempo gli buttò
243
1945
lungo, soprattutto un discorso in «partita doppia», un discorso
244
1945
di ragnatele, bauli abbandonati in solaio che ad apertura
245
1945
e stantia lo stimolava. ¶ In un solo particolare della
246
1945
ultimi singhiozzi le morivano in fondo al naso, come
247
1945
confusamente pensò ad amori in sagrestia, fra stole e
248
1945
smoccolature di candela. Tornarono in salotto. ¶ Ora Lodovico arriva
249
1945
ebbe una illuminazione, capì in un lampo il partito
250
1945
opaca si mutò improvvisamente in una donna di luce
251
1945
lei? Non ricorda. Messa in sospetto, essa cominciò a
252
1945
lei. ¶ Ella si alzò in piedi. Si alzò, si
253
1945
a lei si alzarono in piedi le poltrone vestite
254
1945
contatto tra le parti in lotta, in quell’intermezzo
255
1945
le parti in lotta, in quell’intermezzo di perplessità
256
1945
lui, Lodovico cominciò come in sogno a indietreggiare, a
257
1945
infinitamente pietosa; «vedeva» crollare in lei, su lei, intorno
258
1945
nella mente. Colui laggiù in riva al grande fiume
259
1945
al ragazzo dell’albergo, in ciabatte e cinto i
260
1945
quali capricci erano sciorinati in due mostre ad allettare
261
1945
rotelle di salame raccolte in un piatto, come un
262
1945
quale una ballerina araba in ombra cinese, ruotava i
263
1945
cinese, ruotava i lombi in una infaticabile danza del
264
1945
anche più insignificante ma in movimento; nel che l
265
1945
ciò che per entrare in quel suo emporio di
266
1945
che abbisognano per entrare in farmacia a chiedere dei
267
1945
bottega e gli oggetti in essa contenuti erano di
268
1945
smussato, lo ha addomesticato in un semicerchio a portico
269
1945
poeta, 1890-1917»; onde se non in tutto il mondo addirittura
270
1945
tutto il mondo addirittura, in quella piccola parte almeno
271
1945
E tuttavia è proprio in quella tenera età che
272
1945
felicità al suo bambino. In questa storia tutto è
273
1945
via Tolomeo e non in quella su via Copernico
274
1945
cielo a cupola, e in mezzo al cielo un
275
1945
uno che è buttato in mezzo al mare e
276
1945
Didaco stimolava di tanto in tanto le funzioni intestinali
277
1945
cono dopo quel giorno in cui a tavola il
278
1945
nelle valli, nelle pianure, in riva ai mari e
279
1945
mondi diversi e «avversi» in che si divide la
280
1945
oggetti che si mettono in mano ai bambini. La
281
1945
bambino un alberetto finto in forma di spegnimoccolo. ¶ Dopo
282
1945
destrezza straordinarie. Poi, venuto in età di pensare a
283
1945
talmente radicata e sviluppata in lui, che fermamente egli
284
1945
inventò di proprii. Studiò in Erodoto i tre modi
285
1945
pure movimento e dunque in certo modo continuazione della
286
1945
vita, e le «fermasse» in una condizione inalterabile: ritte
287
1945
fine di poterlo fissare in quella sua perfezione di
288
1945
esse pure imbalsamate, e in mezzo aveva collocato l
289
1945
a darle aiuto, entrò in casa a precipizio, tirandosi
290
1945
sedere. ¶ Lodovico si rimise in cammino e affrettò il
291
1945
poveri genitori erano ancora in vita. Io l’avevo
292
1945
io volevo che nulla in questa casa potesse immalinconire
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suo” animo». ¶ Stavano seduti in salotto, lei in una
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seduti in salotto, lei in una poltrona dalla spalliera
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forma di conchiglia, lui in una poltrona di dimensioni
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del Ku-klux-klan in riunione segreta. Due alti
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a Lodovico di argomentare in uno il padre di
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una occasione mancata, «io in quella casa per quanto
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di «lui» nel salotto in penombra, essa, per una
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al suo nascere, sepolta in un odore di muffa
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muffa e di naftalina, in mezzo alla quale il
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mente, nella lontananza e in fondo la differenza tra
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ma metafisicamente si perpetuava in Lodovico. Poi, affermata la
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sogno di lei cadere in frantumi. ¶ L’idea di
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di sostituirsi a Enrico in quello che Enrico lasciava
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fiume nel momento stesso in cui Enrico, cosciente ormai
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lei quando fosse ritornato in Europa. «Posso fidarmi della
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morto gli aveva lasciato in eredità la sua fidanzata
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suo matrimonio da portare in porto, con tutti i
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glie l’avesse lasciata in maniera più esplicita, dichiarando
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esplicita, dichiarando per esempio in una lettera che il
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piroscafo che lo riportava in Europa lo condusse a
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dire: Lodovico faceva ritorno in Europa. Aveva dunque già
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il viaggio di ritorno in classe di emigranti, Lodovico
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dal console; ma avute in consegna le lettere da
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ma venirla a trovare in Europa. Del resto anche
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una fortuna che giace in Europa, ma che bisogna
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lontano dall’Europa. ¶ Appena in possesso del pacchetto, prima
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un suo lontano tirocinio in una società di assicurazione
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com’era scritto testualmente in molte lettere e «diventare
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spediva mensilmente. Fu egualmente in quelle lettere che Lodovico
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precisa che si portava in mente quando scese alla
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confortò Lodovico a mettere in atto il suo piano
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al portone e prese in mano il batacchio per
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quale esitazione ben giustificata in uno che arriva alla
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atteso. ¶ Lodovico domandò: «È in casa la signorina...», ma
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di quel cognome rispose in fretta: «Sì, sì, scendo
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quei personaggi immobili e in càmice bianco, apparve «lei
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Lodovico era stato tratto in inganno. Era arrabbiatissimo. Gli
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solo Enrico morto laggiù in riva al grande fiume
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universo. Lodovico s’inchinò in silenzio, con la beneducata
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Queste due battute scesero in un silenzio tumido di
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egli rasentava filo filo in quella narrazione, la minaccia
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e di porco, sprecata in azioni turpi e luridi
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di tornare un giorno in Europa e sobbarcarsi all
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e le sue notti in òrge, buttando via i
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non che nella carne. In materia di surrealismo, come
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civica», per quanto operante in un civismo più alto
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e più vasto, ossia in un supercivismo. ¶ Queste indicazioni
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meglio i racconti contenuti in questo libro. ¶ Fra questi
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che siano stati scritti in lingua italiana, e non
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italiana, e non solamente in questa lingua – alcuni portano
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questa lingua – alcuni portano in scena poltrone, divani, armadi
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armadi e altri mobili, in ispecie di personaggi sensibili
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e di affermarsi, almeno in quella forma concreta e
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vasto. ¶ Non sarà cristiano in avvenire chi non porterà
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Il treno si fermò in stazione. Lodovico era arrivato
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cui vita era riassunta in un campanello che tinniva
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meridiana, dormiva una città in mezzo alla campagna sterminata
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ragione d’essere, che in una delle sue case
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di Enrico, morto laggiù in riva al grande fiume
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veduta ancora, si portava in mente l’immagine precisa
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cesta un piccolo uomo in berretto rosso. Questi era
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A’-ba-a!...». Ma in quella voce Lodovico non
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e invece lo deformano in una specie di grido
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Lodovico fluttuava nella perplessità, in quella desolata incomprensione che
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Lodovico stava ritto e in ansia, e dall’improvviso
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era destinato a scendere in quella stazione. Ma quella
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parola Ritirata spiccava perentoria in lettere nere su fondo
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a cercare; come se in quella città ci fosse
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di Enrico, morto laggiù in riva al grande fiume
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morta di Enrico, trasformato in cadavere e rimasto laggiù
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cadavere e rimasto laggiù in riva al grande fiume
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ma solo di quando in quando un’occhiata di
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una vecchia che va in giro con una veletta
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lo sportello e scese in fretta, mentre nella sua
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Pèrseo» che Ettore Romagnoli in una discussione in casa
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Romagnoli in una discussione in casa Notari gli pronunciava
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Bàvero, del ventisettesimo fanteria in distaccamento a Cesenatico, pronunciava
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esaurito ogni suo còmpito in quella stazione senza traffici
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che come un Wagner in berretto gallonato si è
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rinchiuso giorno e notte in ufficio a colloquio con
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dell’alluce si lacera in lunghe ferite silenziose, che
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sempre più profonde che in lui e intorno a
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l’asciugamani solitario, segnato in margine da un grosso
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triangolo, i più forti in testa e i più
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hanno pescato un polpo in mare e ora per
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brivido a Lodovico, rinnova in lui quella inquietudine che
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nel tentativo di riempire in parte il vuoto della
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ci fosse una città in quei pressi e che
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stata edificata per mettere in comunicazione quella invisibile città
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un paio di chilometri in mezzo agli ippocastani, cinti
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miserabile e triste. Tornano in mente a Lodovico le
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ricino mischiato col caffè in fondo alla tazza di
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camera, come un bucato in campagna. ¶ Ruti si affaccia
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fanno fare centocinquanta chilometri in macchina e non... Che
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Ismene comincia a roseggiare in mezzo agli abiti sparsi
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Bago. ¶ Visse quindici giorni in tutto. Quando le tirarono
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sono i miei amici». In fondo al biglietto c
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Rutiliano odiava l’assurdità in tutte le sue forme
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si chiude la figlia in petto. ¶ POLTROMAMMA ¶ Luigino tornò
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cascherino che passava cantando in mezzo alla strada gli
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schiena immaginò la scena in casa per la rottura
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e senza por tempo in mezzo le due squadre
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mani, il fazzoletto e in parte l’abito. ¶ Luigino
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abito. ¶ Luigino non entra in casa per la porta
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sulla fronte nel punto in cui al margine di
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le pappagorge si allungavano in turchini bargigli. Gli occhi
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stantuffo, sferrò un pugno in mezzo a quel petto
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di sua madre sfanalata in un enorme stupore che
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li vede se non in circostanze eccezionali. Quando è
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a letto ammalato, e in quelle lunghissime ore di
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è costretto di tanto in tanto a uno sforzo
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sforzo che gli riporta in linea l’occhio sbandato
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linea l’occhio sbandato. In compenso questo viaggio tra
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scoprire e non incorrere in punizioni più gravi? Pensa
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si desta e sta in ascolto. Cerca di identificare
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di quel tonfo... ¶ Forse in questo frattempo, mentre Luigino
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le scale. Luigino è in ansia. Si accerta che
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si sente nulla. Silenzio in tutta la casa. Quanto
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di là dal monte in un paese nel quale
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Nel salvadanaio Luigino tiene in serbo circa duecento lire
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è uscito per andare in ufficio. ¶ Sùbito dunque! ¶ Luigino
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Sùbito dunque! ¶ Luigino balza in piedi. Si affaccia al
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affaccia al terrazzino. È in forse se scendere giù
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faccia... ¶ Luigino sta ritto in mezzo al bianco dei
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del giorno si dissolve in una luce più morbida
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ha «osato» colpire... ¶ Brilla in mezzo al cielo di
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volta Luigino ha veduto in una rivista illustrata un
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boa, traversa l’atrio in punta di piedi. Il
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Il cuore gli batte in petto come una campana
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il salotto, si butta in ginocchio davanti alla poltrona
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casa Fos Rospigli, figurava in prima fila la cassa
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Quando talvolta rimaneva solo in casa e soprattutto d
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i suoi lo precedevano in campagna e lui si
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giorni nel suo appartamento in città, il professore Luigi
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avanzando per gradi, come in una calcolata operazione sessuale
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benché ridotti essi pure in condizioni miserrime. Il professore
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l’anno che portò in Europa tanti profondi rivolgimenti
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comandati da un regista in pullover, occhiali cerchiati di
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delle chiappe era riprodotta in incavo, e a gambe
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è personale e dunque in condizioni di minor difesa
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quando Dazio Bottoni entrò in casa Vaso. La famiglia
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inizio senza por tempo in mezzo ai preparativi delle
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lasciò trapelare nulla e in silenzio, gli occhi chini
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poltrona a dondolo collocata in mezzo al salotto e
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cavaliere Gaetano era figurato in prefettizia nera su fondo
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giorno sarebbe dovuta entrare in una clinica per malattie
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fosse stata segretamente preparata in famiglia, e che l
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mutamento, e che Niuccia in sole due ore di
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tutta dolcezza e candore, in una moglie piena di
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mezzo come una chiesa in un giorno di funerale
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vecchi mobili che mandò in cantina, raschiò gli stucchi
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si separò da Niuccia in capo a due mesi
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triade tornò a ricomporsi in casa Vaso alla fine
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quando si trovò solo in casa. Aveva disposto che
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Così pensò Dazio e in una brevissima ricapitolazione mnemonica
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non resse e schiantò in una stella scintillante. ¶ Quando
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fermò. ¶ Dazio è ritto in mezzo al salotto. Lo
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Lo stupore lo regge in piedi, come una colonna
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gli è padre? ¶ Ritto in mezzo al salotto, Dazio
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mai mi sono svegliato in mezzo ai mobili del
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untuoso di cera sgocciolata in lacrime, e un grasso
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da sotto il sedere. In un rapido raffronto che
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la mattina quando è in faccende per casa in
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in faccende per casa in ciabatte e scapigliata, la
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gli cade nel vuoto – in un orribile vuoto in
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in un orribile vuoto in fondo al quale egli
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la realtà viva e in piedi. Teresa è stata
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si è trovato solo in casa. Anche Rosa, la
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presso una sua sorella in campagna. Candido aveva attaccato
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per la prima volta in vita sua sulla savonarola
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disciplinata come un’educanda in parlatorio, non aveva se
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più, Candido precipita novamente in un orribile vuoto. Che
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spiegava le mutande, prendeva in mano i reggipetti. Cercò
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solo nel letto matrimoniale, in cui per quarant’anni
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vanire del sogno precipitano in un ignoto abisso. ¶ Morta
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parlato. Di tutti noi in questo salotto, uno solo
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spegne. ¶ Candido è teso in una ascoltazione spasimante. Ascolta
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nostra decana non parla, in questo salotto si muore
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prima parlò e che in confronto alle altre suona
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è ancora così calda in questo salotto, io me
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io sola la conosco in questo salotto, e rievocarla
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nostri padroni, per mettersi in armonia coi tempi o
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magri, nudi, scomodi: voialtri in una parola». ¶ «Mobili scomodi
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dalla mania del rinnovamento. In questo mondo, vedete miei
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aspettare: nell’ammobiliamento come in politica, e nella vita
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politica, e nella vita in generale. Quello che oggi
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giovani, siete entrati tardi in questa casa e la
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avete conosciuta già avanti in età, con i capelli
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slancio e lo mettono in sospetto. Cerca rapidamente Candido
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io sola la conosco in questo salotto e forse
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Kaiser e poi morì in guerra per un nocciolo
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aggiungergli niente, lo tenne in degenza per quaranta giorni
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quaranta giorni interi e in ultimo gli presentò un
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Pasqua veniva da noi in vacanza vestito da collegiale
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zia lo portava qui in salotto e lo faceva
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come le ho stancate in questa casa. Sfido io
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riconoscenza, come si tiene in casa una vecchia e
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essa non è più in condizione di lavorare. “Ma
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signora Teresa ma continuando in lei il fuoco guerriero
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amatori mercenari e portava in questo salotto dei pugili
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signora Teresa veniva sola in salotto, si sedeva su
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febbri reumatiche e occorrevano in camera delle sedie in
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in camera delle sedie in soprannumero per le amiche
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concedeva a suo marito. In secondo luogo per prudenza
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signora Teresa aveva fiducia in me, considerava gli amori
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considerava gli amori consumati in poltrona come meno impegnativi
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le mie molle!... Udite in che condizioni mi sono
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fa un gran silenzio in salotto e indi a