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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «inverno»

nautoretestoannoconcordanza
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a dieci anni, nell’inverno quando morí la Virgilia
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suo fratello. Da quell’inverno Angiolina giudiziosa dovette smettere
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era come scorticata dall’inverno, mostrava il nudo della
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dovuto andar via quest’inverno. ¶ Gli dissi che aveva
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la loro parte in inverno. ¶ – Dico niente. Hai ragione
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gli zoccoli soltanto d’inverno. Mi ricordai come la
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aspettato nelle giornate d’inverno un po’ di sereno
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estate, alla settimana; d’inverno, alla trottola sul ghiaccio
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portavo in pastura. D’inverno quando non passavano piú
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la capra, quando d’inverno rompevo con rabbia le
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chiuse quand’io d’inverno correvo a scuola e
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come sua madre quell’inverno ch’era morta. ¶ Andai
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Faceva freddo come d’inverno. Il sole era già
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avevo conosciuta il primo inverno, e poi l’estate
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di nuovo estate e inverno, giorno e notte, per
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una giacca per l’inverno. Il primo lavoro che
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tutti. ¶ Cosí venne l’inverno e cadde molta neve
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della signora, e nell’inverno stava in Alba. Ci
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con tutti. Anche l’inverno che parlò con una
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il tempo, e d’inverno la strada era troppo
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o il sereno. L’inverno si rientrava in cucina
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l’ultimo lavoro dell’inverno e il primo dopo
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il bel tempo. ¶ L’inverno era la stagione di
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alla Stazione, soltanto d’inverno era sempre là intorno
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Poi i pomeriggi d’inverno lo fecero entrare e
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Verso la fine dell’inverno quest’Arturo cominciò a
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il grano, vendemmiano, nell’inverno vanno a caccia, c
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ma a Genova quell’inverno ci avevo creduto e
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morí del tifo quell’inverno. Mi ricordo che nella
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suonare il piano. ¶ L’inverno prima, l’Emilia mi