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Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
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1912
ne ha gentilmente pregato, io parlo qui di Giuseppe
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1912
sè: il suo intimo io. ¶ Tale essendo, egli potè
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a me piace sempre. Io vi ritrovo le aure
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gli risponde l'altro - io l'aveva preso per
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1912
della mia vita. Là io pativa, pativa, e a
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a quel modo che io vorrei patire per sempre
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1912
corso de' suoi anni, io non lo vidi mai
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al brano dell'Arrigo io fo seguire altri versi
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1912
gloria fra i lampi. ¶ Io non potei finir; ¶ Se
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m'angoscia ¶ E ch'io discaccio invan". ¶ * ¶ * * ¶ Così egli
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1912
viso buono e marziale, io lo riveggo oggi che
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che sette mesi innanzi io mi ero ascritto a
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1912
sonno de' miei commilitoni, io stavo già pronto a
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doveva accompagnarmi. Più povero io non potevo essere davvero
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1912
giungere a casa mia. ¶ "Io me ne scesi alla
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epperò avrà pensato che io non v'era più
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il mio capo, ed io guardavo la mia ombra
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Quando suonarono le tre io stavo ancora in quell
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M'aperse mia sorella. Io non dimenticherò mai l
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di quei sette mesi. Io fumava e mi guardava
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Volturno". Parrà enorme se io dico che la novella
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1912
lo dico non perchè io pensi di paragonare le
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crudeltà di censura. Come io l'ho sentito e
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1912
intorno: - Oh diranno che io sono un epilettico! cadere
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1912
vita nevvero? - soggiunse Pellegro. ¶ - Io? - rispose aspro il vecchio
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1912
rispose aspro il vecchio: - io disertai e feci bene
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pertutto... Cosa ridete? ¶ - Ma io non ci credo mica
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1912
E non le vidi, io, che nella mia gioventù
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1912
vantaggio, e potevano correre; io volavo. Ma le streghe
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non vi turbate, che io non rido per offendervi
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1912
a certa ragazza, e io volevo difenderlo, mi fu
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Sicuro! - rispose il vecchio. ¶ - Io lavorerò con voi, imparerò
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1912
una manata - via che io non ne voglio di
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1912
diavolerie, vado all'antica io! Mi parrebbe di maledire
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1912
vidi tra piedi Catarinella, Io tornava dalla processione di
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1912
le altre sue compagne. Io sudavo, pregavo, era niente
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1912
amore per me; ed io avevo la moglie in
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1912
e guai! ¶ - Già! Bestia io, bestia il parroco vecchio
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1912
il cuore. ¶ - Ebbene, e io resterò: - disse risoluto Pellegro
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ai figlioli. ¶ - Nel fienile io - disse Pellegro; - se no
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1912
pure. ¶ - Nonno, vengo anch'io? - osò dire Nunzia. ¶ - Non
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se vi capita male io non vengo. ¶ - Restate pure
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1912
del comando in tasca? ¶ - Io non ho nulla. Su
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1912
improvviso. ¶ - Nessuno, nessuno, son io, non vi movete, vengo
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vi costa? Volete che io viva così, con settant
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1912
giuro che Nunzia ed io siamo stati qui a
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1912
è proprio detto che io deva morir disperato! Giurate
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temer dei vivi. Ma io ve lo giuro, non
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Andate, lasciatemi qui, so io quel che dico! Andate
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non temere... ci son io qui!... e se mai
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1912
strano seguitava: ¶ - Ci andrò io dal medico, da quel
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1912
quel medico che so io solo. Sarebbe meglio essere
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donne pregherete da casa; io vado alla parrocchia, e
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1912
sono mica un grullo io; tutti sanno che voglio
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1912
e anche le donne. ¶ - Io non mi lascierei fare
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1912
donne da queste parti?" Io, dopo che tutti gli
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1912
Così... ti par corta? ¶ - Io dico che ci dovrebbe
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tra i bicchieri. ¶ - Comincio io. Dio abbia preso Biagio
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1912
che fra tre ore io sarò lassù; e poi
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che mi guardavano, ed io non capiva, ed ero
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1912
se non ci son io quei signori si perdono
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1912
di quella bestiona. Bestiona io, però, e bestie voi
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Loccio; no, anzi vado io. ¶ I quattro giovani figlioli
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1912
ammalata? ¶ - L'ho saputo io! Ho avuto una febbre
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1912
foste una donna come io m'intendo... ¶ - Ebbene? ¶ - Io
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io m'intendo... ¶ - Ebbene? ¶ - Io credevo che m'aveste
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E se vi sposassi io? ¶ - Ah! Loccio, badate a
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dite! Sono una disgraziata, io. ¶ - E perchè vi viene
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sposo. Ma presto, perchè io ho poco da vivere
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stato un bel grullo io! Per far ridere gli
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ci saran tutti. ¶ - E io vorrei già essere sottoterra
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Che cosa volete che io faccia? Che cosa ci
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cosa ci ho potuto io? ¶ Il fabbro, quel fabbro
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1912
dalla nostra campagna, e io lo faceva camminare lesto
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1912
dieci minuti a chiacchierare. Io mi sentiva venir la
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1912
un ignorante, e se io fossi mio zio, gli
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1912
dà sempre Bibiana, sai; io sto di là, non
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E allora come faccio io, che ogni giorno viene
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gente giù nel piazzale. Io buttai una treccia di
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1912
mi parve di essere io stessa quella treccia, e
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1912
L'ho fatta correre io? Discorrete pure". Ma i
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Allora te lo dico io: Mario si vuol ammogliare
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1912
dovevo sposarmi con te io stesso... te lo dissi
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voglio andare, voglio vederla io la giovine, voglio conoscerla
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sarà mia nuora, son io che dovrò volerle bene
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Invece me ne vado io. So, so che devo
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1912
geloso di me: ma io lo ero di te
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viva e libera, ed io non fossi un morto
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Vangelo? lo leggo anch'io, sempre... ¶ - Libro che ha
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1912
contribuì alle loro vittorie!... ¶ - Io non so... ma quando
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signorina - poi le disse - io faccio conto di averla
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Dittatore glie la darei io qui la corona d
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un uomo com'ero io? ¶ - Certo, è come dici
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fondo siamo d'accordo. Io faccio il medico ma
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1912
Asquini, che bel bambino! Io non ero mica ancora
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così gli volevo bene io. Era bello, buono, mi
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e mi avviai anch'io. Ma mentre salgo le
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non lo sa, e io non so dove sia
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più... baciami Lantieri, son io! Perchè non mi hai
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un povero diavolo anch'io - diceva Lantieri. - Vivo qui
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va. "Vattene, le dico io; vuoi che mi metta
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letto, sul tappeto. Dunque io le ho risposto che
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quando sei arrivato tu, io credevo che fosse lei
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abbiam sentita poco fa. ¶ - Io vi avevo scritto che
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ha tradita? ¶ - Suo padre? Io sono vedova, io!... - E
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padre? Io sono vedova, io!... - E senza badar ad
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ho sentita una anch'io che mi diceva: Il
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avvisi. ¶ - Ma v'anderò io, prima che muoia, v
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ho già detto anch'io; - scattò Rosa allegra in
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Proprio due in punto? Io aveva detto due così
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tu, Grifò. Ah! Ah! Io, tu e Lucrezia, siamo
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mondo degli allocchi, e io mi fermo qui". E
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altro! C'ero anch'io con quei ragazzi, quando
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vuoi lusingare. Ti accomoderò io nel testamento. Ma insomma
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di montare fuor ch'io solo! Dammi un lume
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dell'appetito! ¶ - E nemmeno io! - rispose Grifò pensoso. ¶ - Grifò
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ammalasse e morisse? ¶ - Oh! io per me so che
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pietà... ¶ - Mai! questo mai! Io non ti ho sposata
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me questo debito! Se io non mi fossi ammalata
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dici di cuore, ma io non voglio. La colpa
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dici moglie? Ah! dormi? Io prego per lui. ¶ E
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osato dir nulla. Sfido io! Il Comandante poteva tutto
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Alessandria; e qui comando io! Tagliate, barbiere! ¶ E il
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sognato tutta questa notte, io non sarei mai capitato
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lo seppelliscano in disparte, io lo metterei con tutti
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ne tornate? - disse Grifò. ¶ - Io vengo fin dove lo
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che sposa, che selva, io che ho moglie e
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affettato un piede. E io ho dovuto rifar più
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E spesso sospiro anch'io, anzi vivo più con
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avete avuto la libertà! ¶ - Io? ¶ - Voi per il primo
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Mi darei alla disperazione io se ne avessi cinque
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o sei come certuni! ¶ - Io ne ho appunto sei
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il nemico atterrato son io, e calca più forte
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rispettato, sono ben contento io d'aver detto il
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suo a quella linguaccia: io non temo nessuno! ¶ - O
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che ci volevamo bene: io certe parole non ho
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tappandosi le orecchie... Ed io mi allontanai, avvicinando nella
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sì, la troverò", rispondevo io, ma furono promesse; mio
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Oh! andiamo, andiamo che io vi guasto l'anima
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d'offenderti. ¶ - Certo! Ma io t'avrei impedito. E
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Se non avessi figliuoli, io! Se sapessi quanti ne
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gli ho avuti anch'io, sì - pensava - ma quella
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non gli altri, non io, che abbia detto: potrebbe
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I fanciulli passarono. ¶ "Grullo io che non l'ho
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a metterlo in croce. Io invece, io... tanti altri
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in croce. Io invece, io... tanti altri come me
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si sentiva al viso - io non ho mai fatto
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bella fronte! ¶ Poi soggiunse: ¶ - Io ti voglio prendere con
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so. ¶ - E ci vieni? ¶ - Io non ho che le
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danaro, non ho nulla io. ¶ - N'ho io, ho
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nulla io. ¶ - N'ho io, ho io tutto: ci
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N'ho io, ho io tutto: ci devi venire
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poveraccio, vattene anche tu". Io andai fuori di quella
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La devi lasciare!... ¶ - Ma io non posso lasciarla!... io
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io non posso lasciarla!... io sono un galantuomo! ¶ Al
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messa e alla fontana io! M'hanno anche domandato