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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
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1820
dalla consuetudine dei più, io non credo però di
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1820
distruggono ogni illusione, perché io sento d'esser loro
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1820
arte anche questo giogo, io credo che non ne
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1820
e senza discussione, che io sappia, e quindi probabilmente
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1820
quasi dimenticata, ma che io credo tutt'altro che
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1820
modo adattati alla recita, io propongo soltanto che siano
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1820
quella del suo tempo: io non toccherò di questa
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1820
il solo, per quanto io sappia, che abbia indicata
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1820
giudizio, uno solo, ch'io sappia, si mostrò persuaso
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1820
che dal Conte aspettarci? Io l'invitai; ¶ piacevi udirlo
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1820
Doge, ancor null'altro ¶ io per questa ospital terra
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1820
e braccio ¶ e quanto io sono è cosa vostra
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1820
CONTE ¶ Serenissimo Doge, Senatori; ¶ io sono al punto in
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1820
grato e fedel, s'io non divengo ¶ nemico all
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1820
fu un tempo. ¶ S'io credessi che ad esso
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1820
altro campo ¶ correr degg'io, dove in periglio sono
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1820
disprezzo, il so; ma io non sono ¶ nato a
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1820
Ma di ciò nulla: io fui fedele al Duca
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1820
Ché la mia vita io voglio dar, ma in
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1820
nella rete de' vili. Io lo lasciai, ¶ e a
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1820
a costui ¶ più nulla io deggio; di nemico aperto
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1820
nemico aperto ¶ nemico aperto io sono. All'util vostro
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1820
sono. All'util vostro ¶ io servirò, ma franco e
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1820
IL CONTE ¶ Lieto son io che un tal consiglio
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1820
che un tal consiglio io possa ¶ darvi senza esitanza
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1820
possa ¶ darvi senza esitanza. Io tengo al tutto ¶ necessaria
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1820
sconfitte e le fughe. Io li conosco, ¶ e conoscer
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1820
giusta e necessaria guerra ¶ io non sorgo a parlar
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1820
nella scelta ¶ del capitano. Io so che vanta il
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1820
ogni rispetto è nulla. ¶ Io dico, e duolmi che
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1820
duolmi che di fronte io deggia, ¶ serenissimo Doge, oppormi
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1820
darsi; e questo ¶ consento: io giuro nelle sue parole
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1820
ché invincibil nol credo, io vi domando ¶ se fia
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1820
soffrirli? Non v'aggrada, io stimo, ¶ questo partito; risentirci
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1820
ciel, nulla in Venezia io vedo ¶ che gli somigli
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1820
uom che sia, certo, io non entro; ¶ dell'opre
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1820
fidi, ei basta. Ho io proposto ¶ che guardia al
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1820
Ei diritto, anderà; tale io diviso. ¶ Ma s'ei
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1820
grazie può aver luogo? Io taccio ¶ che all'util
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1820
in pace ¶ riman, degg'io chiuso e celato ancora
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1820
che si ricordi ¶ ch'io l'acquistai, che dalle
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1820
man di dieci ¶ tiranni io la strappai, ch'io
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1820
io la strappai, ch'io la riposi ¶ su quella
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1820
CONTE ¶ Marco, ad impresa io non m' accinsi mai
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1820
figlio il nome, ¶ esserlo io vo' per sempre; e
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1820
sempre; e questo brando ¶ io consacro per sempre alla
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1820
tu medesmo. ¶ IL CONTE ¶ Io? come? ¶ MARCO ¶ Al par
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1820
rinchiusa. ¶ IL CONTE ¶ Forse io l'ignoro? E forse
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1820
di vili arti ch'io stesso a sdegno avrei
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1820
stesso a sdegno avrei, ¶ io non ti do, né
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1820
volte a me medesmo io il diedi; ¶ e sempre
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1820
è mio destino ¶ ch'io sia sempre in tai
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1820
destin che un giorno ¶ io sia colto in tai
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1820
senza riguardi andargli incontro. ¶ Io ne appello a te
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1820
maraviglia ¶ che poco esperto io sia. Pensa per altro
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1820
la pubblica ragion; ch'io vesto il saio ¶ stesso
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1820
Vuoi che una corda io tocchi, ¶ che ancor più
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1820
il forte ¶ ha detto: io voglio, ei sente esser
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1820
l'arbitrio della guerra: io v'ho ubbidito, ¶ ma
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1820
o Pergola, qui siete; io sento il peso ¶ del
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1820
ell'è così. S'io parlo ¶ è che tale
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1820
una battaglia si prepari, io vidi ¶ un feroce tripudio
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1820
a vicenda. E quando io corsi ¶ entro le file
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1820
son tutti: allor ch'io venni a' miei, ¶ tutti
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1820
del quando. ¶ Ebben, compagni, io rispondea, se il segno
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1820
fu la risposta, ond'io gioisco ancora. ¶ E a
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1820
a cui capo son io, fur da quel Braccio
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1820
dell'inimico. ¶ PERGOLA ¶ Ed io conduco genti ¶ da me
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1820
da me, qual ch'io mi sia, disciplinate; ¶ e
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1820
valor che si perde. Io cavalcai ¶ lungo tutta la
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1820
lungo tutta la fronte: io tesi il guardo, ¶ quanto
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1820
quanto la gloria scema! ¶ Io lo ripeto, non è
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1820
tal pensiero ¶ troppo caldo io mi sento. Il nobil
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1820
bramar di più? Dirovvel io: che noi ¶ tutto arrischiam
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1820
temete d'agguati? Anch'io dirovvi: ¶ non son più
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1820
convinti? ¶ TORELLO ¶ Sofferite... ¶ MALATESTI ¶ Io il sono. ¶ Omai vano
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1820
è più dir. Certo io mi tengo ¶ che tutti
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1820
la battaglia: alla frontiera ¶ io mi pongo coi miei
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1820
dubbia sembra ¶ questa giornata, io pongo in vostra mano
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1820
per cosa che avvenga, io vi prometto, ¶ retrocedere a
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1820
accadde a capitan, ch'io sappia, ¶ per fare il
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1820
il voto che dapprima io diedi; ¶ e il do
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1820
schifarsi; or la domando io primo: ¶ io son per
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1820
la domando io primo: ¶ io son per la battaglia
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1820
sia, non crederai ch'io voglia ¶ una parola ritirar
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1820
Filippo, mi segua. ¶ PERGOLA ¶ Io vi prometto ¶ che oggi
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1820
giunger onta ad onta; io ti ripeto, ¶ tu m
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1820
m'hai offeso. Ascolta, io t'offro il modo
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1820
volesti la battaglia, ed io, ¶ io devo ad ogni
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1820
la battaglia, ed io, ¶ io devo ad ogni modo
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1820
nemico aperto veda ¶ ch'io non ho... tu m
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1820
tu m'intendi. ¶ FORTEBRACCIO ¶ Io son contento. ¶ Prendi quel
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1820
dolce il dirti ¶ ch'io non t'offesi, no
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1820
consentite al cambio?... ¶ MALATESTI ¶ Io ci consento; ¶ e son
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1820
nemico. ¶ TORELLO ¶ (allo Sforza) ¶ Io stava ¶ col Pergola da
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1820
Pergola da prima; ingiusto, io spero, ¶ non vi parrà
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1820
Eccolo il dì ch'io bramai tanto. - Il giorno
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1820
e che deriso, ¶ solo, io partiva, e non sapea
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1820
dove, ¶ oggi con gioia io lo rammento alfine. ¶ Ti
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1820
de' tuoi nemici, ingrato! ¶ Io lo dicea; ma allor
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1820
mi balza il core: ¶ io sento il dì della
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1820
della battaglia... E s'io... ¶ No: la vittoria è
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1820
ha fatto ¶ ciò ch'io volea; così voi pur
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1820
dorso, ¶ siategli addosso uniti: io son con voi. ¶ Provochi
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1820
al merto. ¶ IL CONTE ¶ Io già lo tengo. ¶ Venezia
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1820
sono; ¶ pur convien ch'io vel dica. Io non
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1820
ch'io vel dica. Io non mi voglio ¶ allontanar
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1820
de' miei cavalli;... ed io... la prima volta ¶ è
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1820
sento dir pur ch'io m'affretti. ¶ PRIMO COMMISSARIO
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1820
ad onor l'hanno, io credo, ¶ al nostro soldo
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1820
la vittoria? ¶ IL CONTE ¶ Io già l'udii, di
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1820
IL CONTE ¶ Tutto ch'io posso. ¶ SECONDO COMMISSARIO ¶ Ebben
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1820
e mantenerla? ¶ IL CONTE ¶ Io dissi ¶ ch'io non
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1820
CONTE ¶ Io dissi ¶ ch'io non potea: meglio or
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1820
restano ancora? ¶ IL SOLDATO ¶ Io credo ¶ quattrocento, signor. ¶ IL
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1820
tosto. ¶ (parte il Soldato) ¶ Io 'l potrei certo... Ov
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1820
l potrei certo... Ov'io ¶ dessi un tal cenno
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1820
milizia ed il vantaggio, ¶ io tradirli così! Farla più
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1820
non è!... Signori, ¶ fidente io son, come i soldati
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1820
a tal ridurmi ch'io non abbia appoggio ¶ altro
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1820
CONTE ¶ Voi siete quelli? Io son contento, amici, ¶ di
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1820
di me pensi ch'io stesso. ¶ Voi siete sciolti
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1820
amico di tuo padre. Io era ¶ quale or tu
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1820
giovinetto, e digli ¶ ch'io non tel chiesi, ma
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1820
chiesi, ma che certo io sono ¶ ch'ei non
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1820
per mano) ¶ ai duci io vo' mostrarti, io voglio
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1820
duci io vo' mostrarti, io voglio ¶ renderti la tua
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1820
pietoso coi nemici vostri ¶ io non sarò, che dopo
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1820
perigli ¶ troppo facil son io? che le parole ¶ de
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1820
che di pensar ch'io mi trovava innanzi ¶ un
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1820
un temerario, e ch'io sentia parole ¶ inusitate ai
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1820
davvero? ¶ PRIMO COMMISSARIO ¶ Tutto io m'aspetto da costui
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1820
Consiglio de' Dieci. ¶ MARINO ¶ Io parlo in nome ¶ di
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1820
suoi nemici. ¶ MARCO ¶ Ed io... ¶ MARINO ¶ Per chi parlaste
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1820
difendeste... ¶ voi solo? ¶ MARCO ¶ Io so davanti a chi
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1820
conto ¶ pur disposto son io. ¶ MARINO ¶ Tutto che puote
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1820
Di nulla ¶ temer poss'io; la mia condotta... ¶ MARINO
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1820
tacendo ¶ grida co' fatti: io son maggior di voi
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1820
costui? Ve ne rammenta? ¶ Io vel dirò; ché men
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1820
voi ¶ quel che ora io sia, non so; però
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1820
posso ¶ dimenticarmi che patrizio io sono, ¶ né a voi
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1820
è gran clemenza. ¶ MARCO ¶ Io sono amico al Conte
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1820
accusa mia; nol nego, io il sono: ¶ e il
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1820
un guerrier che dica: io sono ¶ più degno di
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1820
il ver: qualche lusinga ¶ io nutro ancor che non
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1820
vendetta, ¶ le nimistà private io disvelai; ¶ quando chiedea che
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1820
il giusto; ¶ allora ufizio io non facea d'amico
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1820
ma di fedel patrizio. Io già non scuso ¶ il
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1820
mia ¶ l'onor ch'io vedo vilipeso, il grido
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1820
si mischiò, dovea, poteva io forse ¶ farla tacer? Son
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1820
un decreto del Senato io voglia ¶ difender ora innanzi
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1820
questo vegliam noi. Quindi io non voglio ¶ altro da
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1820
Che importa ¶ ciò ch'io brami, allo Stato? A
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1820
v'è noto. ¶ MARCO ¶ Io... Che si vuol da
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1820
uccide, e si perde. Io più non odo ¶ nulla
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1820
porge il foglio) ¶ MARCO ¶ Io scrivo. ¶ (prende il foglio
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1820
deciso!... un vil son io!... fui posto ¶ al cimento
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1820
cimento; e che feci?... Io prima d'oggi ¶ non
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1820
nel laccio ¶ un amico io potea! Vedergli al tergo
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1820
non gridar: ti guarda! ¶ Io lo potea; l'ho
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1820
potea; l'ho fatto... io più nol devo ¶ salvar
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1820
la mia parte anch'io ¶ nel suo sangue! Oh
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1820
sangue! Oh che feci!... io mi lasciai ¶ dunque atterrir
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1820
può serbarla: ¶ nol sapeva io? Perché promisi adunque? ¶ Per
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1820
il mio cor; ch'io veda almeno ¶ in quale
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1820
abisso son caduto, s'io ¶ fui più stolto; o
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1820
è senator, che anch'io l'invito; e lunge
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1820
avrà d'averla accolta... Io son che il perdo
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1820
Oh! il vil son io che gli credetti, o
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1820
debolezza ed inganno... ed io l'ho presa! ¶ Io
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1820
io l'ho presa! ¶ Io li spregiava; e son
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1820
non gli sono amici!... Io non doveva ¶ essergli amico
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1820
non doveva ¶ essergli amico: io la cercai; fui preso
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1820
Perché allor correr solo io nol lasciai ¶ la sua
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1820
sua splendida via, s'io non potea ¶ seguire i
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1820
nemico gli è sopra, io la ritiro: ¶ ei si
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1820
desta, e mi cerca; io son fuggito! ¶ Ei mi
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1820
mi dispregia, e more! Io non sostengo ¶ questo pensier
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1820
vedo, ¶ e ritrarmi poss'io... Non posso un mezzo
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1820
mezzo ¶ trovar?... Ma s'io l'uccido? Oh! forse
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1820
non c'è; qualunque io scelga, è colpa. ¶ Oh
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1820
colpa. ¶ Oh dubbio atroce!... Io li ringrazio; ei m
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1820
almen mi giova ¶ ch'io non la scelsi: io
184
1820
io non la scelsi: io nulla scelgo; e tutto
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1820
scelgo; e tutto ¶ ch'io faccio è forza e
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1820
d'altrui. ¶ Terra ov'io nacqui, addio per sempre
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1820
nacqui, addio per sempre: io spero ¶ ché ti morrò
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1820
che m'importa? Anch'io ¶ due gran tesori avea
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1820
Ebben, che raccogliesti? ¶ GONZAGA ¶ Io favellai, ¶ come imponesti, ai
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1820
questi uomin di Stato. Io fui con essi ¶ quel
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1820
altri che schiavi intorno; ¶ io mostrai lor fino a
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1820
fino a che segno io voglio ¶ che altri signor
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1820
non l'hanno passato; io li provai ¶ saggi sempre
194
1820
dar consiglio ad alcuno io non vorrei ¶ di tener
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1820
GONZAGA ¶ Tu, che certezza? Io vedo ¶ dolci sembianti, e
196
1820
CONTE ¶ No: di questo io nulla ¶ sono in pensier
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1820
E poi, mi credi, io li guardai dappresso: ¶ questa
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1820
quando il fosser mai, ¶ io lo saprei ben tosto
199
1820
a modo mio. Quand'io non era ancora ¶ più
200
1820
tra i mille, ed io sentia ¶ che al loco
201
1820
e così fidi ¶ soldati io sarei capo; e che
202
1820
capo; e che felice ¶ io non sarei perciò!... ¶ (entra
203
1820
legge) ¶ Non tel diss'io? ¶ mai non gli ebbi
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1820
Vuoi tu seguirmi? ¶ GONZAGA ¶ Io vengo. ¶ IL CONTE ¶ Che
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1820
figlia mia, tra poco ¶ io rivedrovvi, abbraccerò gli amici
206
1820
un sì bel campo io rivedrò più mai? ¶ FINE
207
1820
CONTE ¶ Signori, un altro io ve ne diedi; e
208
1820
promisi allor: vi piacque. Io attenni in parte ¶ quel
209
1820
conto ei ne renda. Io non vi chiedo ¶ ch
210
1820
non vi chiedo ¶ ch'io sia l'eletto: dico
211
1820
CONTE ¶ Il vostro grado io riverisco in voi, ¶ e
212
1820
capitan, lo stesso ¶ udirvi io qui, mostra ch'essi
213
1820
per consumarlo. ¶ IL CONTE ¶ Io traditor! Comincio ¶ a comprendervi
214
1820
altrui ¶ creder non volli. Io traditor! Ma questo ¶ titolo
215
1820
il più degno ancora. ¶ Io guardo, io torno col
216
1820
degno ancora. ¶ Io guardo, io torno col pensier sul
217
1820
Qui siedo; e quando ¶ io venni a questo che
218
1820
tra gli amici arriva? ¶ Io veniva all'inganno! Ebben
219
1820
campo almeno ¶ che anch'io conosco. A voi parlare
220
1820
Collegio segreto. ¶ IL CONTE ¶ Io lo ricuso. ¶ Ciò che
221
1820
vostre guardie. ¶ IL CONTE ¶ Io son tradito! ¶ IL DOGE
222
1820
Europa è noto ¶ ch'io la piantai. Qui tacerassi
223
1820
ma vi sovvenga ¶ ch'io non ci nacqui, che
224
1820
nacqui, che tra gente io nacqui ¶ belligera, concorde: usa
225
1820
voi non credete ¶ ch'io vi tradissi. È tempo
226
1820
stesso. Tu credesti ¶ ch'io chiedessi pietà, ch'io
227
1820
io chiedessi pietà, ch'io ti pregassi: ¶ tu forse
228
1820
a cui mi traggi, io reco. ¶ (parte il Conte
229
1820
tardar; da questo indugio io prendo ¶ un fausto augurio
230
1820
MATILDE ¶ O madre, ¶ anch'io lo spero. Assai di
231
1820
ei giunge: ¶ o madre, io vedo un'armatura; è
232
1820
conforto di vederlo, ed io vel reco. ¶ Ma il
233
1820
oh dubbio! oh potess'io deporlo ¶ pria di morir
234
1820
ne godrai! Che importa? ¶ Io le provai quest'empie
235
1820
quest'empie gioie anch'io: ¶ quel che vagliano or
236
1820
m'è tremendo. Avvezzo ¶ io son da lungo a
237
1820
tuoi ¶ scorreano in pace; io ti chiamai compagna ¶ del
238
1820
il morir. Deh ch'io non veda ¶ quanto per
239
1820
festi; il core ¶ vedimi; io moio di dolor; ma
240
1820
conduca in braccio! ¶ Gonzaga, io t'offro questa man
241
1820
ai lor congiunti? ¶ GONZAGA ¶ Io tel prometto. ¶ IL CONTE
242
1820
e dì lor ch'io ¶ moio innocente: testimon tu
243
1820
lor che il brando io non macchiai con l
244
1820
onta ¶ d'un tradimento: io nol macchiai: son io
245
1820
io nol macchiai: son io ¶ tradito. E quando squilleran
246
1820
di me, che anch'io credea ¶ morir sul campo
247
1820
a questo ¶ crudel momento; io ti ringrazio. Amico, ¶ tu