Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

Ah, sì, sì, sono io, La Fata Rosa. Sì

se non vi spiace io resto così, in libertà

vi dissi, no? No, io in faccia non lo

di un mese e io, che non mi ricordo

già, il dovere... E io torno alla mia pasta

età, quasi quaranta, e io ne ho solo ventitré

dissi in famiglia che io volevo vivere in una

lì, te lo dico io! Saran due o tre

ce lo siamo fatte io e Carmén, e poi

giudicare e decidere. E io decido che, in questa

dottor Lapolla, proprio così. Io non mi faccio mai

tarocchi dovremo tener conto». ¶ «Io, vedi mai, mi sto

prendi o no?» ¶ «Amore, io ero un giardino coronato

asciutto D’Aiuto. ¶ «Sono io» si ravvivò il biondino

quantomeno un diversivo. «Sono io. Entri». E scostò una

davanti al tabaccaio e io capisco che lei vorrebbe

il 28?» ¶ «Ma mica ricordo, io, che giorno era il

ma crederà mica che io...» ¶ «Io non credo niente

crederà mica che io...» ¶ «Io non credo niente, signor

appuntamento? Le telefonava?» ¶ «No, io non ho il telefono

colubro: «Eh, ma... so io che fuoco. E poi

e non sarò certo io il primo rottinculo che

giusto. Vino? Del Pigato?» ¶ «Io no» disse lui. «Ho

la testa, sorpreso: «Rammollendo? Io? Ma poi, scusa, non

ti annoiavi, al maneggio?» ¶ «Io? No, leggevo. E Kim

colpo di pistola» balbettò. «Io pensavo a un incidente

accordo?» ¶ «Dottore, voi cummannate io faccio». ¶ «E allora, come

piccirillo!» ¶ «O’ lambiasino, sì. Io, però, meglio ’na lambiasina

sparano tante, no? Poi, io non l’ho mai

lo dice lui. Ma io Ielpo, no, non lo

quella Inés, no, no, io sono diverso». ¶ E, uno

balconcino del Patamìa... ¶ «Senta, io non voglio far chiacchiere

modello» si schermì Meazza: «Io non guido, non conosco

assaie». ¶ «Eh, lo so io ch’elo al gà

i vespasiani nei giardinetti... Io non riesco a crederci

sei in vacanza, e io ho voglia. Direi che

lui chiedendo il conto. ¶ «Io direi che è ora

Ma di chi, allora? Io, in tutta sincerità, non

Audi». ¶ «Certo, era sua: io ho una BMW e

perché avrei dovuto farlo? Io sono un travesta, mica

nessun problema, ho sbagliato io. Però, magari uno di

Ma lei chi cerca?» ¶ «Io...» si guardò intorno, smarrita

si guardò intorno, smarrita. «Io sono venuta per Petra

Ma perché ammazzare lui? Io resto dell’idea che

biglietto con i recapiti. «Io nel frattempo mi metto

che gli ho fatto io, guarda un po’. No

non lo credo nemmeno io» liquidò stancamente Melis. Potevano

moda. Oltreché disperatamente cinico. ¶ «Io parlerò, spero già domani

E...?» ¶ «E cosa?» ¶ «E io, che altro faccio?» ¶ «Tu

mò se vede ch’io non so bbuono». ¶ «No

fare i soldi. E io...» ¶ «Eh, lo so: vita

Poareta. Eh, go dito, io: una putela sola a

Sono presenze reali, benché io sappia che sono anche

come se stessero aspettando. Io sono fermamente intenzionata a

del Male. Ma noi, io qui nel mio ospedale

Mi occupo di esteri, io, non di politica italiana

un ricatto, no? Ma io non sono ricco». Il

dati, mia moglie e io seppimo riconoscere ciò che

esperto. Vede, dottor Melis, io sono capace di estrarre

Detto questo, dottor Melis, io con i Servizi non

ma nesuno è perfetto: io, per dire, ho sposato

Sotto un calor muchacho / io sogno Zanzibar / donne vino

chiesto gli alibi e io glieli ho dati. Li

tu, la neve?» ¶ «No, io non spaccio e lui

per prenderlo in culo. Io, dietro, solo il capezzolo

una donna, mi piglio. Io, fargli da protettore? E

da protettore? E poi, io la notte lavoro già

Oh, insomma, ho anch’io una mia dignità» sbottò

Si rivolse a Melis: «Io vi sto dicendo quello

angloglotto?» ¶ «Eh, gloglo, so io chill’e sei tu

ci faccio un salto io nel fine settimana». Prese

Di Stato lo aggiungo io» sussurrò lei. ¶ «... e pensavo

mezzanotte. Lo porto giù io» disse Fiorenza. ¶ «Lo portiamo

albergo; Damm a trà, io quello lo conosco; Damm

polentoni non vi capisco, io». ¶ «Ma sì, sì che

speso l’Emilio. Ma io lo capivo, eh? Perché

sogghignò divertito: «Sì, come io i danée sui àlberi

Melis scosse la testa: «Io non sostengo nulla. È

mi faccia essere volgare, io che ho studiato dai

particolare confortatrice benedizione. E io, mentre Vi esprimo il

nessuna voce del proprio io esclusa». ¶ Pandolfini studiò di

e chi quelli lunghi. Io però non porto calzini

i fatti suoi». Come io mi faccio i miei

Melis lo ignorò, proseguendo: «Io allora avevo appena vinto

riprese Melis. «Perché, vede, io non credo che dietro

qualcuno spiffererà questo dettaglio, io non credo che dietro

se anche ci fossero, io andrò sino in fondo

o sul serio. Perché io andrò sino in fondo

come può pensare che io...» ¶ «Non ho detto lei

andare avanti serenamente, finché io sarò qui. Può darsi

voce una testa, subito. Io so che per queste

aiuto, te lo chiederò io». ¶ Lunedì 15 giugno ¶ Licastro, ovviamente

ardito si avviava baldanzoso: «Io ve l’ho detto

han parlato per paura. Io nel pomeriggio vado a

quei giorni son sempre io di turno. Così, sa

froci nei cessi, dico io». ¶ «Calma, calma. E fortuna

che non hai detto “io pago le tasse” visto

corna di chi so io che figuri nullatenente, vero

la tua licenza». ¶ «Ma io ce l’ho, dottò

o zucchero?» ¶ «Senti bene, io sono qui per un

nella Bibbia ci crede. Io conosco un biblista credente

è contro di me, io vengo per dividere il

di prete fosse, e io le ho risposto». ¶ «Già

cose? Non lo dico io, badi: lo dice sant

quella G maiuscola. ¶ «E io gli devo parlare» replicò

ho già detto che io quel... come si chiama

anche fra gli umili? Io ammiro molto i giapponesi

Già. La stupidità. Ma io a mio nipote voglio

Ma sì, lo so io e lo sa lei

che le ha aperto. Io sto di là quasi

attentato a Robert Kennedy io rispondevo: ma secondo voi

militare e di destra, io possa essere soltanto un

salutato ed è uscito. Io la volta dopo ho

con la loro storia, io li collego sempre al

Datemi una toccata che io non mi do alla

Fatti sotto. O sopra, io sono versatile» lo invitò

già, grazie a Fiorenza. ¶ «Io desidero soltanto che suo

autunno dell’anno scorso io ed Enrico lo incontrammo

e noi, voglio dire io e Enrico; e poi

sorrisero, gli occhi no. «Io non credo che le

dire: «Così, gli faccio io da fratello». ¶ «Era molto

maneggio». ¶ «Ah... capisco. Ma io, vede, al maneggio vado

dire? Quanto alla ragazza, io non sapevo chi fosse

lei...» ¶ «No: cavalco anch’io. E anch’io ascolto

anch’io. E anch’io ascolto Telemann. Il prossimo

noi le vittime. Comunque, io qui non organizzo altro

le locandine. Le disegno io, sa?». ¶ Così, mentre il

splendida pagina di Faulkner? Io la so a memoria

possedeva le tecnologie necessarie, io obietto: E chi le

In ogni caso, generale, io sono qui perché devo

prendersela con me: sono io il responsabile di questa

ve ne rendete conto? Io in azienda spingo per

preparata» commentò ironica Fiorenza. ¶ «Io sto con Jay Gould

lo sa anca lù. Io, qui, tutto l’anno

ancora. Eh, lo vedo, io, il traffico sotto le

che non lascia scelta. Io, poi, che abito in

rapine e morti ammazzati io chiedo l’indennità... Del

in giro: «Fragola, eh? Io non la vedo. Mandate

sino a Roma, però io sono sicuro che li

disaccordo, e in parte io lo sono, ma non

stesse sole per settimane, io e lei, con il

Un bravo ragazzo. E io non l’ho più

ho già detto che io non mi riconosco in

che lo aveva accompagnato: «Io lo lasciavo al bar

sa?» ¶ «Quando è finita?» ¶ «Io ero già all’università

altra sua parte». Sospirò. «Io, se sono obesa, è

sono, tutte, intolleranti. E io invece amo la libertà

avevo messe apposta». ¶ «Ma... io...» ¶ «Le avevo messe apposta

cosa vuol fare adesso?» ¶ «Io? Io niente» disse il

vuol fare adesso?» ¶ «Io? Io niente» disse il ragazzo

è borlà giò. Allora io ci grido: Uèi, che

è stato un attimo. Io, poi, quando ho visto

fuori, han pensato fossi io, a star male e

visto quel poveretto e io ho messo un po

sembrava molto scosso – «Sa, io venni sputato e aggredito

ne prenda cura lei, io...» ¶ «Chi è, mamma?» ¶ La

impazziscono. ¶ «E al Sottosegretario io cosa dico, Melis? Eh

ora in guerra. Poi: ¶ «Io? Io ho ricominciato a

in guerra. Poi: ¶ «Io? Io ho ricominciato a nuotare

rosa in porpora. ¶ «Ma... io...» ¶ «Abbia pazienza, dottore: in

un soufflé: «Tutto qua? Io devo riferire! A Roma

pavimento, esalò fumo, sospirò: «Io con lei non so

CIA. Lei lo sa, io lo so, e intanto

da questi pazzi omicidi, io non sopporto chi vuole

potessi tornare indietro, / indietro io ci tornerei, / se potessi

sempre da miserabili. E io non avrò pace finché

accendeva i suoi colori. ¶ «Io sono soltanto il custode

l’ingegner Alazaj e io frequentiamo la Società Scacchistica

è alla sezione B, io insegno a C e

coincidenze perché è buddhista?» ¶ «Io sono ateo» corresse Melis

nessun interesse sapere che io sono nato a Trapani

dolore». Avrebbe volto aggiungere: io l’ho tradotto da

ma lui trapanese è, io ragusano». ¶ Confermò l’assoluta

un circolo infinito. Ma io sto a intrecciare parole

intanto dicendo Licitra. «Veda, io sono uno di quei

studenti più grandi?» ¶ «Che io sappia, no. Ma cosa

saputo da altri. Ma io intendevo qui, a scuola

certo che no, che io sappia». ¶ Si appartarono, e

gesto d’impazienza: «So io cosa mena, la Menapace

una canna in corpo: io Ivan spako botilia mazo

caso, il giorno prima, io le ho telefonato per

quanto detto da Elena. ¶ «Io? La corte a lei

sa, come lo so io, che Elsa è fedele

è ridicolo e che io farò di tutto – di

vede, avrei potuto ucciderla io, senza nessun rimorso». ¶ Ignorandolo

nelle arringhe, Carbone replicava: «Io, come il principe Antonio

E poi, con rabbia: «Io non sono un boia

sta a voi dimostrarlo; io posso dirvi che, psichicamente

pena più mite. Però io vi dico che per

si strinse nelle spalle: «Io non credo più. Se

permesso...» ¶ «Be’?» ¶ «... di guardare io» disse, tendendo timidamente una

nun ce ne stanno. Io, vi ricordate, aggi’e

Sì, è vero: e io ti ho detto che

tempo, mi ricordo». ¶ «Allora io mi sono permesso... ho

Bigi stava pensando, freneticamente. ¶ «Io non ho mai avuto