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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
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1952
mi faccia il favore... io so che lei ha
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1952
si mise a ridere: ¶ "Io non ho alcuna influenza
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1952
se vuole ci vado io," dissi sollecito; e senza
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1952
vedere mia zia... e io non mi occupavo di
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1952
ha cercato... quella sera io non volevo e lui
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1952
A dire il vero io non gli credetti... ma
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1952
dopo, garrula e sollevata: "Io so perché lui fa
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1952
specchietto per me... ma io non sono una stupida
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1952
entrerà in questa casa, io ne uscirò... O mi
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1952
Ma come Giovanni e io passammo davanti alla camera
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1952
sei gelosa di loro? " ¶ "Io," rispose l’Elvira con
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1952
in questo modo... E io non ti do retta
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1952
Non è vero, Carlo?" ¶ Io non capivo dove volesse
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1952
prese improvvisamente a tremarle. ¶ "Io voglio mostrare al mio
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1952
quel che penso anch’io," disse Giovanni sollevando i
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1952
voce bassa. ¶ "Sì," risposi io stupito. ¶ E lei con
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1952
metterti con Elvira..." ¶ "Ma io non l’amo," disse
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1952
ne state sdraiati... e io lavoro... fannulloni, parassiti, scrocconi
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1952
fannulloni, parassiti, scrocconi." ¶ Intanto io mi ero alquanto allontanato
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1952
se non c’ero io, saresti ancora a far
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1952
voleva saperne di te? Io... Chi ti ha pagato
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1952
l’una sull’altra? Io. Ora mi stai intorno
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1952
non ti capisca? Ma io ne incaricherò coso, come
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1952
ritmiche, braccio sotto braccio. Io che non ballo, presi
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1952
intorno ai due. Anch’io incuriosito mi avvicinai. Il
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1952
e suo malgrado pavoneggiandosi. "Io non ho bisogno di
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1952
di nuovo il corridoio. Io, attirato mio malgrado dall
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1952
metterti a letto?" ¶ "Ma io non voglio veder nessuno
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1952
momento, per assurdo che io possa dimenticare quello che
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1952
che suo padre e io avevamo ben altre cose
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1952
assicuro che si sbaglia... io non ho alcuna intenzione
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1952
di corsa. "Vengo anch’io... Non vi dispiacerà mica
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1952
piace." ¶ "Così pensavo anch’io," disse la donna con
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1952
delle belle ragazze," insistei io dispettosamente. ¶ "Qualcuna... non tutte
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1952
soltanto fornirne le ragioni..." ¶ Io ero indignato adesso e
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1952
segno di stupidità. Ora, io sapevo che Giovanni non
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1952
un amore così esclusivo... Io l’amavo e non
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1952
lei mi tradiva e io soffrivo al pensiero di
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1952
voluto poterle dire: anch’io non sono tutto qui
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1952
intorno e pareva malcontenta. "Io lo so," disse ad
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1952
camminando malferma sui sassi. ¶ "Io mi domando," disse il
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1952
irritò fortemente. "Meriteresti che io tornassi indietro," disse fermandosi
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1952
anche le scarpe." ¶ "Ma io," disse la fanciulla bianca
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1952
no, te le tolgo io le scarpe." ¶ Si gettò
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1952
Piangi, signorina, piangi, anch’io, quando i tedeschi mi
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1952
piedi. "Me le metterò io le calze, e anche
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1952
scarpe me le metterò io," gridò come se avesse
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1952
collane, non hai braccialetti? Io, quando mi sono sposata
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1952
riflessivo, lui attivo e io pigro, lui rabbioso e
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1952
pigro, lui rabbioso e io calmo, lui vano nel
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1952
vano nel vestire e io trasandato, lui avido di
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1952
avido di comandare e io pago di non avere
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1952
a ubbidire. ¶ Di persona io sono grande, lento, impacciato
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1952
della sua statura. Infine io non ho nulla di
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1952
parte della sua vita. Io, come sempre, non gli
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1952
leggermente: "Oh... nulla... seccature," io sentivo il morso della
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1952
ore del giorno, o io, sia pure con mio
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1952
conto ad alcuno. Ora, io sono fatto in modo
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1952
sue serate; ma che io avevo in tal caso
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1952
mite, mi assicurò che io non ero davvero per
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1952
avesse confidate, temeva che io avrei potuto modificare in
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1952
di questa dubbiosa oscurità. Io sentivo, mentre così insistevo
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1952
queste sue parole; e io, comprendendo che senza volerlo
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1952
della sua vita; ma io non ero una donna
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1952
partecipe delle sue serate. Io accettai subito, sebbene mi
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1952
attraverso lui, di vivere io stesso. Questa prospettiva mi
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1952
sua nella mia mano. Io lo sentivo commosso e
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1952
di trovare, che so io? fotografie, ricordi, magari anche
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1952
del bagno si aprì, io feci appena in tempo
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1952
all’università, Livia. ¶ Sedemmo, io presso Livia e Giovanni
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1952
e tremando visibilmente, "ma io non so resistere... Dite
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1952
allora lo farò anch’io," disse il Motta che
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1952
piatto il viso confuso. ¶ "Io ti consiglio di mangiare
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1952
brusche smancerie di Liliana. Io che conoscevo, o almeno
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1952
con certe smorfie che io pensavo dovessero riuscirgli stomachevoli
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1952
non lo sa... sono io che ho portato Giovanni
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1952
mi ami, come farò?" ¶ Io soffrivo per Giovanni, mi
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1952
mi pareva di avere io quel braccio bianco e
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1952
schiacciandola con un tacco. "Io ho di meglio da
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1952
uscì sbattendo la porta. Io ero ancora sorpreso da
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1952
ed eccomi girare anch’io nel salotto, il braccio
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1952
è la nostra disperazione." ¶ Io non risposi nulla perché
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1952
che sia rimasto ragazzo... Io i giovani di oggi
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1952
secchi baci a schiocco. ¶ Io avevo assistito, non visto
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1952
occhio riflessivo e sornione. Io la salutai e uscii
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1952
uscimmo ambedue dalla casa. ¶ Io ero disgustato; e ancor
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1952
le spiegazioni che vorrai." ¶ Io tacqui per qualche momento
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1952
finestrino, forse apposta. E io serbavo il silenzio che
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1952
sapientona dell’Elvira. Intanto io mi meravigliavo che Giovanni
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1952
offensive passioni dei grandi. Io non sapevo che dire
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1952
cartomante o che so io? Tanto non se ne
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1952
sarebbe per caso gelosa?" ¶ "Io gelosa?" Ella si mise
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1952
un accesso di tosse. "Io gelosa... Non mi faccia
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1952
soli, l’Elvira ed io, ella posò la borsa
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1952
una buona educazione." ¶ "Ma io non grido," ribatté Cecilia
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1952
in silenzio al battibecco. "Io non grido... ti prego
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1952
vacillando lenta ed eretta, io la seguii fino in
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1952
sulla guida di ottone. ¶ Io ero dietro di lei
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1952
l’avrei lasciata. Ma io la strinsi con maggiore
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1952
le rientrava; così che io non ebbi contro la
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1952
scala. Pareva svenuta; e io, trascinandola affannato sotto quelle
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1952
mia funesta curiosità. Ma io, passato il primo sollievo
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1952
fissi addosso a me..." ¶ "Io non ti guardavo," disse
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1952
arricciati sui ciottoli ardenti. ¶ "Io non aspettavo più di
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1952
tu mi avessi scritto, io non ti avrei neppure
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1952
che non doveva, "e io so perché questo è
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1952
nelle seggiole a sdraio. ¶ "Io vado a fare un
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1952
il bagno, e poi io ti porto a riva
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1952
più." ¶ "Ma se sono io che te l’ho
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1952
No." ¶ "Allora mi tufferò io." ¶ Incrociò i remi dentro
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1952
remi. ¶ "Senti," ella disse, "io nuoterò piano verso lo
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1952
darti un bacio." ¶ "Ma io voglio dormire... sono stanca
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1952
i tuoi baci." ¶ "Ma io ti voglio bene." ¶ "Hai
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1952
quanto mi pare." ¶ "E io voglio essere lasciata in
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1952
la porta, "vattene pure... io non ti trattengo." ¶ Pur
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1952
L’ho fatto stamane." ¶ "Io lo faccio anche nel
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1952
anche nel pomeriggio." ¶ "Anch’io lo farò questo pomeriggio
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1952
una località dell’isola, "io lo faccio sempre lì
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1952
ricordavo da un pezzo." ¶ "Io sono tutta sudata," disse
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1952
rideva proprio di gusto. ¶ "Io mi chiamo Rina," rispose
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1952
ti chiami Teresa... e io non Lori ma Giovanna
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1952
ma tu sei sguaiata." ¶ "Io non sono sguaiata," disse
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1952
entusiasmo parodistico la piccola. ¶ "Io direi di andare in
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1952
asciutta... ho una sete..." ¶ "Io direi di andare al
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1952
rispose la piccola, "ma io sto a Milano e
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1952
ogni tanto ci visitiamo... io vengo a trovar lei
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1952
troppo freddo d’inverno... io sono stata male e
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1952
fai bene a tradirlo... io non ti disapprovo..." ¶ La
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1952
secondo te, cosa fai?" ¶ "Io nulla," disse Rina disgustata
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1952
mio..." ¶ "Guarda guarda... anch’io allora faccio lo stesso
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1952
alla sorella: ¶ "Sono franca io... non faccio finta di
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1952
occhi stretti. ¶ "Sono franca io," ripeté l’altra. Ma
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1952
abbassando la voce disse: ¶ "Io penso che si potrebbe
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1952
fingeva di non udire. ¶ "Io non ho casa," disse
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1952
non vengono agli appuntamenti... io invece preferisco i ristoranti
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1952
la piccola guardandosi intorno, "io non mi ritrovo mai
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1952
Me ne importa moltissimo... io non voglio che si
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1952
di quello che faccio io... ma ricordati che finché
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1952
rosso per la collera. "Io non so che farmene
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1952
quando era bambina e io avevo appena sedici anni
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1952
appena sedici anni, sono io che l’ho fatta
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1952
mi resta che andarmene." ¶ "Io non vi propongo di
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1952
prenda leggermente ciò che io metto al di sopra
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1952
Lui era impetuoso e io riflessivo, lui attivo e
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1952
essere di natura malinconica..." ¶ "Io?" disse Luca stupito. ¶ "Sì
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1952
occhi verso Bosso. "Ah, io sono un pessimista," ripeté
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1952
brusco. "Non importa, anch’io sono stato un poveruomo
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1952
giovane e come ero io stesso alla sua età
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1952
interruppe di nuovo Luca, "io non sarei sano..." ¶ L
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1952
piena. "Vede, caro Sebastiani, io, ripeto, potrei esser suo
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1952
e poi non fui io che venni a proporre
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1952
parlo di me: anch’io sono stato giovane, pieno
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1952
la dífferenza, caro Sebastiani, io fui sempre, anche nelle
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1952
marmocchio, non a me... io ubriacarmi! ma se non
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1952
Ecco, l’avevo detto io!" esclamò Marta triste e
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1952
è impossibile... e che io dovrò rassegnarmi a seguire
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1952
Entra nella macchina, guiderò io," egli disse con voce
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1952
altro? " ¶ "Lo sarà... ma io," ella rispose con aria
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1952
il coraggio, che so io? di rubare... e mi
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1952
ladro per dimostrartelo... Ma io ti ho capita," concluse
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1952
te lo dirò dopo." ¶ "Io, lo specchio non lo
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1952
sul viso della ragazza. "Io," ella ripeté con voce
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1952
ripeté con voce vibrante, "io, guarda!"; e prima che
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1952
della tua assenza." ¶ "Ma io non voglio andar via
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1952
prendere l’ultimo autobus." ¶ "Io non voglio andare a
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1952
e gioiosa; "che aspetti?... io mi sono spogliato in
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1952
Non è possibile che io faccia quello che questa
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1952
spiegò con serietà, "e io non so davvero come
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1952
tutte le altre donne?... io vorrei essere rispettata... e
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1952
senza ritegni né pudori. ¶ "Io non l’ho tentata
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1952
là... e nel carosello? ..." ¶ "Io non l’ho tentata
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1952
vuole riconoscere la verità?" ¶ "Io non l’ho tentata
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1952
ahi" di dolore. ¶ "Laggiù." ¶ "Io non vedo nulla." ¶ "Ma
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1952
è inutile... tanto Mostallino io non lo amo... se
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1952
sentendomi libera, dovrei frenarmi... io gli ho detto e
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1952
prima che lei venisse io gli dissi di avere
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1952
già illuminato dalla speranza. ¶ "Io no... perché?" ¶ "Perché... prima
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1952
minimo stupore, "ma se io non avessi resistito... che
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1952
Mostallino stringendosi nelle spalle, "io sono fatto così: o
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1952
per chi mi prendete? Io vi sparo." A questo
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1952
addirittura versavano in strettezze. ¶ Io penetravo nella casa per
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1952
duro dallo schienale imbottito. Io salutavo la vecchia, sedevo
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1952
madre, proprio come se io non ci fossi. Questa
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1952
compiacere il suo interlocutore. ¶ Io avevo conosciuto Clara dopo
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1952
andare per il meglio, io cominciai a pentirmi di
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1952
fidanzamento durante i quali io ero stato con lei
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1952
suoi veri sentimenti. Ma io non ho un carattere
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1952
non essere più, nemmeno io, uomo come tutti gli
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1952
il lenzuolo delle nozze. Io mi chinai a palparlo
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1952
tutti i nostri movimenti. ¶ Io mi sentivo irritato e
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1952
con il lenzuolo e io sempre con quell’idea
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1952
dovette certo dirsi che io ero pazzo; e il
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1952
sei buono, tu," disse, "io sentivo che eri tanto
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1952
poi non bisogna che io dia loro l’impressione
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1952
e quanto all’essere io un ragazzo," e non
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1952
levare gli occhi, "che io ho una mamma... non
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1952
senza soldi," riprese, "e io di quel denaro che
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1952
ne ricevo la metà, io le mando questo denaro
199
1952
presso Trieste... ora, capisci, io sono costretta a rimanere
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1952
una bella cameretta, e io verrò a trovarti tutti
201
1952
sarebbe più semplice che io mi buttassi giù da
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1952
poi. "È tempo che io vada." ¶ Uscirono dai giardinetti
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1952
è sulle spine? E io invece sono sicura che
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1952
queste storie? Come se io potessi avere dei segreti
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1952
Gianmaria con franchezza, "e io... io ho perso molti
206
1952
con franchezza, "e io... io ho perso molti soldi
207
1952
vent’anni fa... e io che ti credevo un
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1952
oggi, ai tempi, dinamico! Io che ti credevo intelligente
209
1952
serve," disse, "e se io posso... se ce l
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1952
aveva tratto dal cassetto, "io ho detto quelle cose
211
1952
che non amava. "Sì, io," disse scuro e sdegnoso
212
1952
azione come sono adesso io di averti trattato in
213
1952
quanto l’abbia scontato io... ma ora non respingermi
214
1952
opposti. "Che c’entro io con le tue cose
215
1952
ma a patto che io non corra il rischio
216
1952
rancore e il malumore. "Io non so davvero perché
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1952
una mano, "non abbandonarmi... io capisco i tuoi sentimenti
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1952
palazzo che intendeva costruirsi... Io gli feci un abbozzo
219
1952
taci... te lo dico io: tu stai benone, molto
220
1952
tu?" domandò Luca ansioso. ¶ "Io non vorrei," rispose la
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1952
balia, ora ci penso io," disse Marta cercando impacciata
222
1952
uomo ti fa ribrezzo, io ho un’idea..." ¶ "Quale
223
1952
scosse il capo. "Ah! io vorrei," disse finalmente con
224
1952
improvviso. "Te lo dico io di che cosa hai
225
1952
che almeno per ora io non potrò darti queste
226
1952
l’ho già detto: io, se non dipendesse che
227
1952
che volevo dire anch’io," rispose Luca con sdegno
228
1952
momento che vi vedete..." ¶ "Io non litigo," disse Luca
229
1952
E questa volta garantisco io che non andrà come
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1952
farà quello che voglio io..." ¶ Aveva parlato con forza
231
1952
anni della sua vita!... io non so quello che
232
1952
in un modo e io in un altro finiamo
233
1952
insieme ingiuste e inutili. Io voglio ammettere che dandole
234
1952
lei vorrà riconoscere che io amo sul serio Marta
235
1952
Che cosa debbo decidere io?" interrogò guardandoli. ¶ "Chi dei
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1952
senza aprir bocca. "Allora io, " disse Luca; e rapidamente
237
1952
l’avesse riconosciuto. "Sì, io, cara," disse Luca; e
238
1952
Non glielo avevo detto io che sapevo come si
239
1952
e poi Giovannino ed io ci intendiamo a meraviglia
240
1952
ci intendiamo a meraviglia. Io infatti adoro i bambini
241
1952
ma sono il primo io a non crederci..." ¶ La
242
1952
pazza di gelosia... ed io lo sapevo," concluse compiaciuta
243
1952
dovrebbe esser gelosa? ..." ¶ "E io che la facevo intelligente
244
1952
il primo è che io non sono un partito
245
1952
è che Gino ed io siamo... mi capisce?" ¶ "Come
246
1952
invece neppure uno sguardo... Io non lo amavo, certo
247
1952
a meno di me. Io credo che fin da
248
1952
chinò flebilmente il capo: "Io ieri piangevo anche per
249
1952
non ci crederà ma io odio questa gente e
250
1952
destra o a sinistra? Io dico a destra." Ma
251
1952
mormorò poi, "fa’ pure... io ti guardo." L’aria
252
1952
disse ad un tratto, "io non ti capisco... perché
253
1952
madre e le dici: io non voglio sposarmi, ho
254
1952
disse, "lo vorrei anch’io... ma è impossibile..." ¶ "Ma
255
1952
propose Silvio, "gliene parlo io." ¶ Un vero terrore apparve
256
1952
un momento di silenzio. "Io non voglio saper nulla
257
1952
che gliel’ho consigliato io... così noi restiamo amici
258
1952
da lasciare." ¶ "E se io mi rifiutassi?" ¶ "Le consiglio
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1952
anche più dell’Amelia. "Io non posso," incominciò tuttavia
260
1952
tuttavia con voce irresoluta, "io non posso, così senza
261
1952
lo dirà più... e io sarò nonna, o che
262
1952
a risedersi. "Aspetta. Allora io senza scompormi le dico
263
1952
e le dico: senti io disapprovo questo tuo disegno
264
1952
lo sono senz’altro... io," soggiunse con umiltà, "spesso
265
1952
lei si sposa... ma io non sapevo neppure che
266
1952
mio posto cosa farebbe?" ¶ "Io," rispose la De Cherini
267
1952
rifletteva Silvio, "cosa sono io? Nient’altro che un
268
1952
la De Cherini, "anch’io credo che lei abbia
269
1952
se stesso. "Lavorare," pensava, "io sono un architetto... lavorare
270
1952
non è nulla, sono io", dondolandosi sulle gambe, attraversò
271
1952
bel giuoco dura poco...; io le consiglio di non
272
1952
lei tutta la responsabilità... io non ci ho colpa
273
1952
Sì, gliel’ho dato io," confermò costei con un
274
1952
interdetto il Negrini: "Ma io non sono qui a
275
1952
diplomazia e ci riuscirò." ¶ "Io glielo auguro di cuore
276
1952
no... aspetti... gliela metto io all’occhiello." E pur
277
1952
socchiusa in modo che io possa entrare senza far
278
1952
una mezz’oretta verrò io stessa a portarle una
279
1952
il bicchiere. ¶ "E invece io ci scommetterei che era
280
1952
orlo del letto. "Pensa, io sto qui, con te
281
1952
letto: "Sai chi sono io?" interrogò. ¶ "Sì... Santina Rinaldi
282
1952
Per far denari... e io non ne posso più
283
1952
e un po’ attempato, io attacco discorso e faccio
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Poi dico, che so io? che ho un debito
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dà i denari e io ne do la metà
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E ora vogliono che io faccia la stessa cosa
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incominciò a gemere, "ma io non voglio, non voglio
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no, perché credi che io ti odi? Non soltanto
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e non ti annoi io verrò a stare a
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insistette, "che non voglia." ¶ "Io cara mia," rispose l
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caso," arrischiò Gemma, "che io non voglia." ¶ "Non posso
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una nemica di me? Io so tante cose sul
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immaginare... ne soffrirei anch’io perché preferisco, se è
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ti fa comodo che io venga a casa tua
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Gemma immobile, "bisogna che io avverta mio marito." ¶ "Molto
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L’avevo pensato anch’ io," soggiunse come per scusarsi
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scusarsi, "non so neppur io perché non te l
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i servizi mattutini. Ma io mai più rivedrò la
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le afferrò le mani: "Io la capisco, ho capito
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Perché non andiamo via?... Io la amo... e vorrei
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bene... fuggiamo insieme... anch’io ti amo e verrò
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questo punto, "vorrebbe che io andassi a stare a
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e orgoglioso, dovrei essere io a pregarlo... allora forse
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sangue e del bruciore. "Io," rispose tuttavia con sforzo
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rispose tuttavia con sforzo, "io non ho nulla da
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non è vero che io sia d’accordo con
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un acerbo disappunto, "lei..." "Io, nulla," rispose tosto la
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con un’alterigia indispettita, "io l’ho accettata e
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Locascio, "è stato Varini... io per conto mio non
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zitta sì o no? Io non sono affatto cambiato
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Vedi, caro De Gasperis... io non sono ricco; come
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constatare, mia madre ed io viviamo in una casa
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ora invece è finita... io per conto mio," soggiunse
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decidere." ¶ Il passaggio dall’"io" al "noi" non sfuggì
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poi in tono grave, "io, quella proposta di scappare
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se vuoi, mi occuperò io di farvi riconciliare... andrò
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di farvi riconciliare... andrò io da lui... gli parlerò
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dalla sua sprezzante insistenza, "io ci verrò all’insaputa
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tu devi capire..." ¶ "Ma io ho capito tutto," ella
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villino moderno?" ¶ "Sì, sono io," confermò Silvio. E tutto
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piaciuti alla mia fidanzata... io," soggiunse guardando Silvio fissamente
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in questa città... Veramente io sono di R..." ed
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città che sa vivere... io ho comperato un’area
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della sua venuta, ma io, a dir la verità
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progetto di massima... ed io l’ho portato... eccolo
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con me," disse finalmente, "io c’entro fino a
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No," soggiunse con civetteria, "io sono ormai una vecchia
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lei che sposa, non io." ¶ Lo stupore di Silvio
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caso sarà bene che io conosca sua figlia e
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Mancuso, chi comanda sono io... io e nessun altro
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chi comanda sono io... io e nessun altro..." ¶ Queste
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se non mi occupo io di certe cose nessuno
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almeno quando ci sarò io, metterai la mano sul
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una maledetta paura." ¶ "Sfido io, mi preme la pelle
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indifferenza costruirla, che so io? in stile svizzero o
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rispecchia la vita. Se io signora," egli soggiunse non
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Teresa, ma ti resto io) se avesse sentito sotto
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un profondo sospiro: "Anch’io finirò in quel modo
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piovendo. Costa si alzò: ¶ "Io lo so," disse con
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dal suo posto. ¶ "E io te meno malvagio," rispose
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riprese ad alta voce, "io non voglio essere invitato
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sentiva il frastuono cadenzato. ¶ "Io," rispose con lentezza, "io
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Io," rispose con lentezza, "io mia cara mi consumo
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l’altro di là: "Io non posso scegliere," disse
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Risa ed applausi; "ed io principessa ti piaccio?" domandò
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preso in quel momento?" ¶ "Io non c’entro," disse
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Siete tutti testimoni che io ero seduto presso la
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sono mica un signorino io," diceva per esempio sollevandosi
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tirato su nell’ovatta io... a quindici anni già
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crudele divertimento; "colpevolissimo. Anch’ io sono nato per lo
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di mio padre... Lavoro, io!" ¶ Convinto di aver torto
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ma perché è vero... Io, per esempio, una ragazza
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vuole per forza che io sposi sua sorella... che
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L’avevo sempre detto io," continuava costui, "che era
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il commesso viaggiatore, "ma io preferisco camminare e star
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Joseph con quello che io faccio?" incominciò Girolamo a
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faceva perdere la testa. "Io posso fare quello che
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sarà qui," pensò, "e io non sono lavato né
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scura degli intingoli. "E io che me ne ero
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Pensi," disse, "a guarire... Io, se fossi al suo
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destava all’improvviso e Io teneva desto fino all
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un poco considerandolo: "Ma io ti voglio bene," obiettò
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Il male è che io non ti voglio bene
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neppure da lontano chi io sia e come sia
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ingiusto e credo anch’io che sia meglio che
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cose; bisogna perciò che io abbia pazienza: il risveglio
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che volesse dire: "Anch’io quando ero giovane..." ma
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dell’amica, "diglielo tu... io non saprei davvero come
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doverti sposare, e non io." Era una frase crudele
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che ne penso... e io ti dico quello che
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come preso da orrore, "io qui mi trovo benissimo
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per partire... Gemma ed io ne saremmo molto spiacenti
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Vagnuzzi ansioso e chinato: "Io non direi nulla," rispose
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perplessa. "Intanto però," rispose, "io non so nulla di
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sua nuora... eh già, io ho la disgrazia di
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smetterai anche di scrivergli..." ¶ "Io," rispose Gemma con franchezza
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alcun modo di cedere. "Io," rispose, "non vedo altri
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confidenzialmente ilare e vano, "io e..." e fece il
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che Anna e Luisa... io non avrei mai potuto
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avere udito bene. "Così io e Paolo," domandò, "saremmo
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vuoi farci, Gemmina... anch’io..." e avrebbe continuato a
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benevolenza. Poi gli rispose: "Io preferisco dire la verità
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ma sta’ attenta perché io so troppe cose". Queste
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meno di dirsi, "e io rimango con costei." Come
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vacua e riflessiva. ¶ "E io allora?" egli rispose indicando
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capanni, pensava con ambizione: "Io sarò come quell’onda
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quello che vuoi... ma io non ti seguirò... non
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non voglio mica morire, io." ¶ Lorenzo la lasciò e
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cose andavano male, ma io non volevo accorgermene... avevi
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mettersi accanto a lei. ¶ "Io vorrei sapere che cos
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cui fosse capace. ¶ "E io invece," disse a testa
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che ignori persino chi io fossi e che cosa
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fossi e che cosa io abbia fatto per tutti
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avevo?" ¶ "Che ne so io della carica," ella disse
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avevo altro da pensare io che alle tue cariche
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successo dal tempo che io avevo le cariche? lo
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e secondo te perché io ho perso la carica
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disse in tono caparbio, "io non ti rispondo perché
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farmi cambiar idea... e io invece ti dico che
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chiacchiera o qualche capriccio?" ¶ "Io mi rendo conto che
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non mi salutano più. Io ho avvisato la mamma
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sotto il suo corpo. "Io sono quello che sono
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in un caffè." ¶ "Ma io non vado mai nei
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nuovo la macchina. ¶ "Ma io non ho l’abitudine
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voi volete pagarmi affinché io vi faccia passare piacevolmente
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con naturalezza, "vi guiderò io." ¶ La macchina partì, girò
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ombra fitta e gelata. ¶ "Io abito al primo piano
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visita... poi verrò su io." La madre stava già
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non tornare più... verrò io." ¶ "Va bene." ¶ Ubbidiente, la
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con me... ti farò io il pranzo... ti farò
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che non aveva commesso. ¶ "Io vorrei rimanere," egli disse
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E soggiunse: "Sali pure, io vado ad aprirti il
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riferimento alle donne, "e io ne ero completamente stufo
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Sei anche sfacciato." ¶ "Ma io... " ¶ "A te l’Albina
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Ma ti assicuro che io..." ¶ L’amico lo interruppe
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non desidera altro." ¶ "Ma io, caro mio..." ¶ "Che aspetti
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Rispose impacciato: "No, sono io, Sergio." ¶ L’Albina si
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è un bugiardo... sono io che non voglio più
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lei è contento che io e Luciano ci siamo
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Luciano ci siamo lasciati." ¶ "Io," balbettò Sergio, "veramente..." ¶ "Non
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Guardi che deve sbagliarsi... io non posso aver pensato
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non sono per te... io sono di Luciano." Ella
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di te." ¶ "Non importa: io sono di Luciano... e
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per suo amico." ¶ "Ma io non sono amico di
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un tipo come Luciano io non potrei essere amico
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una persona equivoca e io non lo sono." ¶ "Sarà
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e mi scrive sempre... io per un poco ho
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borsellino. "Te la pago io," disse Sergio, come spinto
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improvvisazione, restò stupefatto: "Ma io..." incominciò. ¶ "Su, non fare
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te ne occupare... prendo io la responsabilità." Anche Sergio
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Frutta? Dolce?" ¶ "Dolce." ¶ "Anch’io voglio il dolce," disse
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e così avevo ragione io, eh... non vedevi l
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bugiardo... ha tanto insistito... io non volevo proprio... è
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qui con me... penserò io a consolarti." Egli si
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mi avrebbe fatto lavorare... io ci andai, non si
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mi prende le mani... io gli ho detto allora
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da sembrare perfino misterioso. "Io avrei fatto lo stesso
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dall’amore. "Andrò avanti io," disse rassegnato. E le
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recitami una poesia e io ti ascolterò e così
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mente?" ¶ "Perché è vero... io sono un po’ matta
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la verità è che io ho delle idee e
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la stessa intonazione irritante: "Io lo so invece e
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forte per il braccio: "Io so che tutto questo
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comunismo in Italia... e io... io parlassi male del
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in Italia... e io... io parlassi male del partito
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tu hai sempre ragione... io sono una stupida." ¶ Prim
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innocenti occhi azzurri: "Anch’io ne sono convinta." ¶ Giacomo
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Allora potrei risponderti anch’io: tutti abbiamo il diritto
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pezzi. Poi gridò, allegramente: "Io vado a fare il
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madre avrebbe voluto che io sposassi una ragazza che
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una a Livio dicendo: "Io non ho più fame
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un’ora." ¶ "E tu?" ¶ "Io non ho dormito: ti
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domandargli qualsiasi cosa." ¶ "Ed io," domandò Giacomo rinfrancato, scherzosamente
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che te la porti io," con una tenerezza protettiva
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turbò e rispose: "Anch’io," con voce bassa. ¶ Ormai
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fossero al potere e io parlassi male del partito
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stamane... andando al faro." ¶ "Io ho soltanto taciuto..." ¶ "Ma
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di diventare mia moglie." ¶ "Io non ti denunzierei," ella
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Perché sei così cattivo?... io mi ammazzerei... ecco quello