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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
1
1532
fratel mio, col quale io sono ¶ sin qui venuta
2
1532
buono ¶ di te, ch'io stimo sopra ogni aventura
3
1532
mille e mille; ¶ ch'io non ritorni a riveder
4
1532
facean danno e paura. ¶ 17 ¶ Io vi lasciai, come assaltato
5
1532
et Agramante aspette; ¶ ch'io vo' cantar de l
6
1532
sotto una Chiesa. ¶ Ch'io non vi dia rotti
7
1532
piastra e a maglia. ¶ Io credo che la quarta
8
1532
fortezza ¶ ora minor ch'io la vedessi allora? ¶ Mostrate
9
1532
tempo è ritornar dov'io lasciai ¶ Grifon, giunto a
10
1532
giunge alla tana ch'io v'ho detta; ¶ ove
11
1532
ciò argumento ti poss'io, ¶ e tutte queste donne
12
1532
l mal (diceagli) ch'io supporto, ¶ signor, sentia non
13
1532
questi teco: ¶ e s'io nol posso far, meglio
14
1532
viver poi cieco. ¶ Come io ci venni, mi potrò
15
1532
se non avrete, come io non ho avuto, ¶ schivo
16
1532
occhi agli altrui fatti. ¶ Io mi rivolsi al grido
17
1532
tanto male. ¶ 68 ¶ Questo ch'io v'ho narrato, in
18
1532
ch'a te dico, io dico al tuo vicino
19
1532
lungi dal camin ch'io faceva ora? ¶ Non lo
20
1532
sì aver smarrito, ¶ ch'io non lo sappia ritrovare
21
1532
lo sappia ritrovare ancora. ¶ Io dicea ch'in Soria
22
1532
se non fosse ch'io riguardo a vui, ¶ la
23
1532
ignominia gli farei, ¶ ch'io soglio fare agli altri
24
1532
chi sia costui; ch'io l'ho trovato a
25
1532
mestier de l'arme, ¶ io lo vedrò da noi
26
1532
ornato. ¶ Lasciànlo andar; ch'io vi prometto certo, ¶ che
27
1532
genti gli facea morire. ¶ Io vi dissi ch'al
28
1532
ira tarda. ¶ Chi fosse io vi farò ben tosto
29
1532
v'ho da dire. ¶ 26 ¶ Io v'ho da dir
30
1532
Mandricardo in mano ¶ (ch'io v'ho già raccontato
31
1532
Rinaldo ¶ tanti pagan, ch'io non potrei contarli. ¶ Dinanzi
32
1532
ne vedrò l'effetto: ¶ io vedrò (dicea lor) se
33
1532
Ponente. ¶ Tempo è ch'io torni ove Grifon lasciai
34
1532
Quel che di fare io mi credea al più
35
1532
e mia possanza, ¶ quando io conosca di poter far
36
1532
di questo regno, ¶ ch'io son per fartene oggi
37
1532
questo sol, ma ch'io ti doni il core
38
1532
vedendo l'arme ch'io v'ho detto, ¶ subito
39
1532
con viso altiero ¶ disse: - Io non so, signor, con
40
1532
mi fate saper ch'io vi compiaccia. - ¶ Tra sé
41
1532
è (gridò) che prima io svella e spenga ¶ questo
42
1532
chiaro apprendi ¶ che s'io lo porto, il so
43
1532
e rosso. ¶ 150 ¶ Perché fanciullo io sia, non creder farme
44
1532
Rise Rinaldo, e disse: - Io vo' tu senta, ¶ s
45
1532
vo' tu senta, ¶ s'io so meglio di te
46
1532
il terzo, non ch'io dica ognuno, ¶ dove l
47
1532
compagno, disse: - O Cloridano, ¶ io non ti posso dir
48
1532
onor di sua fama, io non compensi ¶ né sciolga
49
1532
che sì bell'arme io desiava assai, ¶ e questo
50
1532
fe' risposta al mascalzone: ¶ - Io ti venderò l'arme
51
1532
che se mi segui, io t'aprirò la via
52
1532
vero. ¶ Férmati, pria ch'io ti conduca al bosco
53
1532
incomparabil continenza. ¶ 58 ¶ E s'io avrò da narrarti di
54
1532
degna, ¶ troppo sarà; ch'io non ne veggio alcuna
55
1532
bei studii amica, ¶ ch'io non so ben se
56
1532
in quelli dì ch'io mi levai dal volgo
57
1532
Le Bianche, le Lucrezie io terrò in petto, ¶ e
58
1532
mi espose, ¶ forse perch'io 'l dovessi a te
59
1532
d'altre; che s'io vo' di mano in
60
1532
conoscer deggio? ¶ Perché voglio io de la credenza altrui
61
1532
la gran tela ch'io lavoro. ¶ E però non
62
1532
da me fia accompagnata; ¶ io mastro, io balia, io
63
1532
fia accompagnata; ¶ io mastro, io balia, io le sarò
64
1532
io mastro, io balia, io le sarò sergente ¶ in
65
1532
che v'ho amat'io: ¶ se per stirpe, di
66
1532
stato? ¶ che di dominio io cedo solo a Dio
67
1532
essere amato per valore io merto. - ¶ 59 ¶ Queste parole et
68
1532
disse: - Signor, ben ch'io sia iniquo et empio
69
1532
lochi. ¶ 86 ¶ Rispose la Discordia: - Io non ho a mente
70
1532
a muover men son io la penna, ¶ che quelle
71
1532
che tolto avea, come io narrava, ¶ re Mandricardo, e
72
1532
et altri molti: et io non saprei come ¶ di
73
1532
di questo canto; ¶ ch'io son già rauco, e
74
1532
ruggir l'oda, ¶ s'io vedrò voi, non tremerò
75
1532
gagliardi. ¶ Di questo altrove io vo' rendervi conto; ¶ ch
76
1532
duca è forza ch'io riguardi, ¶ il qual mi
77
1532
accenna, ¶ e priega ch'io nol lasci ne la
78
1532
Gli è tempo ch'io ritorni ove lasciai ¶ l
79
1532
Ma volgendosi gli anni, io veggio uscire ¶ da l
80
1532
Austria e d'Aragon io veggio ¶ nascer sul Reno
81
1532
questo capitan di ch'io ti parlo, ¶ veggio in
82
1532
ti fia tutta sicura. - ¶ - Io ti ringrazio, padre, del
83
1532
cura. ¶ Per far ch'io passi, invan tu parli
84
1532
morte a schivo. ¶ S'io vi vo, al peggio
85
1532
che colui morto, et io rimanga vivo, ¶ sicura a
86
1532
bisogna in ciò ch'io mi diffonda, ¶ ch'a
87
1532
un per un altro (io non so come) prese
88
1532
è (disse) che tutti io tagli o svelli: - ¶ né
89
1532
molte, ¶ di che patito io n'ho la maggior
90
1532
sì ben raccolte, ¶ ch'io ne posso parlar come
91
1532
per arte. ¶ Però s'io dico e s'ho
92
1532
al mio giudicio vero. ¶ 2 ¶ Io dico e dissi, e
93
1532
e dirò fin ch'io viva, ¶ che chi si
94
1532
sotto cortese aspetto. ¶ 7 ¶ Come io vi dico, il cavallier
95
1532
ne duole? ¶ E s'io stava aspettare il tuo
96
1532
che non sapendo come io ti seguissi, ¶ quasi il
97
1532
sapete voi così come io? ¶ Brunel sin nel giron
98
1532
tuo non mi nascondi. ¶ Io so, crudel, che m
99
1532
più di questo; ch'io ritorno a Orlando, ¶ che
100
1532
arcobugio prendi; ¶ che senza, io so, non toccherai stipendi
101
1532
in pianti; ¶ che s'io v'ho detto, il
102
1532
ch'abbi sul legno: ¶ io ti farò veder perché
103
1532
in gola, e s'io non fallo, ¶ col battello
104
1532
so (disse ella) s'io v'ho, che la
105
1532
finita la miseria mia. ¶ 57 ¶ Io v'ho da ringraziar
106
1532
non vi ringrazio ch'io non pèra; ¶ che morte
107
1532
vista dal pastor frigio, io non so quanto ¶ Vener
108
1532
Elena, pur; ch'altra io non vo' che questa
109
1532
bellezze erano in lei. ¶ 72 ¶ Io non credo che mai
110
1532
quel bel corpo; ch'io son certo ¶ che stato
111
1532
Oberto se n'accende, io vi concludo, ¶ tanto che
112
1532
tornando a Ruggier, ch'io lasciai quando ¶ dissi che
113
1532
uscito era del bosco; ¶ io dico ch'arrivò qui
114
1532
questi guerrier, dei quali io canto; ¶ né notte o
115
1532
disse: - Uom bestiale, ¶ s'io non guardassi che senza
116
1532
tu cura ti déi? ¶ Io sol contra ambidui per
117
1532
elmo presta, ¶ tanto ch'io gli abbia tratta la
118
1532
prestagli il tuo; ch'io non sarò men atto
119
1532
et anderò, fin ch'io non ho quel fino
120
1532
d'Agolante? ¶ Anzi credo io, se tel vedessi a
121
1532
l'elmetto; ¶ e s'io nol feci, occorrono alle
122
1532
ti vai vantando, ¶ son io, che ti pensavi esser
123
1532
elmo levarme, ¶ o s'io son buon per tôrre
124
1532
corse. ¶ 59 ¶ Gli sparve, come io dico, ella davante, ¶ come
125
1532
e tristo effetto segua, ¶ io levai l'elmo: e
126
1532
incontrar si venne ¶ (come io v'ho detto) in
127
1532
meglio puote. ¶ 3 ¶ - Ben che io sia certa (dice), o
128
1532
dice), o cavalliero, ¶ ch'io porterò del mio parlar
129
1532
E ch'aspettar poss'io da lui più gioia
130
1532
un dì voler ch'io muoia? ¶ 4 ¶ Isabella sono io
131
1532
io muoia? ¶ 4 ¶ Isabella sono io, che figlia fui ¶ del
132
1532
Colpa d'Amor: ch'io non saprei di cui
133
1532
altra è peggior sorte, io sono in quella. ¶ Ma
134
1532
non m'avidi, ¶ ch'io mi conobbi più non
135
1532
avere in fantasia ¶ ch'io non misi il mio
136
1532
fede ¶ (essendo egli cristiano, io saracina) ¶ ch'al mio
137
1532
da la mia terra io mi divisi, ¶ con quanto
138
1532
riveder Zerbino. ¶ 19 ¶ Come ch'io avessi sopra il legno
139
1532
nomato ¶ quel di ch'io parlo, che con noi
140
1532
Al trar de' ferri, io fui da la paura
141
1532
Zerbino avuta, ¶ e ch'io ne le sue man
142
1532
venìa, come famelico orso; ¶ io mi difesi con piedi
143
1532
Gli è ver ch'io non son stata sì
144
1532
se mi serban, come io sono, ¶ vergine, speran vendermi
145
1532
accompagnata), ¶ ch'a quanto io gli chiedea, da lui
146
1532
quel ch'apparea fuori, ¶ io credea e credo, e
147
1532
mi promise egli, et io 'l promisi a lui
148
1532
mio padre in Olanda. ¶ 26 ¶ Io ch'all'amante mio
149
1532
data, ¶ e ancor ch'io possa, Amor non mi
150
1532
poter voglia, e ch'io sia tanto ingrata; ¶ per
151
1532
Frisa ¶ mi dia marito, io voglio essere uccisa. ¶ 27 ¶ Il
152
1532
cessare il pianto ¶ ch'io ne facea, la pratica
153
1532
il padre, e rimasa io ¶ de l'isola d
154
1532
riposo mi conciede, ¶ quando io vogli or, quel che
155
1532
il suo figliuolo Arbante. ¶ 33 ¶ Io per l'odio non
156
1532
Per un mal ch'io patisco, ne vo' cento
157
1532
m'assicura, ¶ pur ch'io indolcisca l'indurate voglie
158
1532
suo mi faccia moglie. ¶ 36 ¶ Io che sforzar così mi
159
1532
dare aita: ¶ fingo ch'io brami, non che non
160
1532
già di mio padre, io scelgo dui fratelli, ¶ di
161
1532
si corchi il sole. ¶ 41 ¶ Io dietro alle cortine avea
162
1532
vita e la parola: ¶ io saltai presta, e gli
163
1532
l molto prezzo ch'io n'ho tratto, ¶ parte
164
1532
se non d'andarmi io stessa in mano a
165
1532
avrà, per fare inganno. ¶ 52 ¶ Io dubito che poi che
166
1532
miei casi, e ch'io li dico a quanti
167
1532
che meco sia ¶ quando io mi darò in mano
168
1532
ch'a un tempo io data, e liberato fia
169
1532
Bireno: sì che quando io sarò uccisa, ¶ morrò contenta
170
1532
d'assicurarmi, ¶ che quando io sia condotta, e che
171
1532
mia voglia ¶ che presa io sia: sì teme ognun
172
1532
le man sue: ch'io non avrò sospetto, ¶ quando
173
1532
siate meco, se ben io ¶ poi ne morrò, che
174
1532
ferito. ¶ Prima che più io ne parli, io vo
175
1532
più io ne parli, io vo' in Olanda ¶ tornare
176
1532
a tanto amor crudele, ¶ io vi vo' dire, e
177
1532
troppo maturi. ¶ 10 ¶ Di sopra io vi dicea ch'una
178
1532
debbo far? che poss'io far qui sola? ¶ chi
179
1532
ci veggio opra ¶ donde io possa stimar ch'uomo
180
1532
in queste selve stanno. ¶ 29 ¶ Io sto in sospetto, e
181
1532
il resto ¶ di che io vivea, ben che non
182
1532
ire in Frisa, ove io potei, ¶ e per te
183
1532
che vanno in corso ¶ io non sia presa, e
184
1532
lasciànla doler fin ch'io ritorno, ¶ per voler di
185
1532
venuti. ¶ 66 ¶ Disse la fata: - Io ci porrò il pensiero
186
1532
qual, se vi ricorda, io dissi inanti, ¶ che mandato
187
1532
te n'informi pienamente, ¶ io ti distinguerò tutta la
188
1532
era abitata, ¶ che (come io vi dicea sopra nel
189
1532
quello. ¶ Melissa (come dianzi io vi dicea) ¶ in ben
190
1532
ventre al brutto pesce io resti. - ¶ Ruggier, commosso dunque
191
1532
vi grava: ¶ sì ch'io differirò l'istoria mia
192
1532
rio. ¶ A che voglio io tutte sue prove accôrre
193
1532
passerò per forza, s'io non fallo, - ¶ dicea tra
194
1532
già fu del negromante ¶ (io dico quel ch'abbarbagliava
195
1532
uscire ¶ del muro, ch'io dicea d'oro lucente
196
1532
che la cagion ch'io vesto piastra e maglia
197
1532
e piane. ¶ Per questo io so che l'inesperienza
198
1532
Poca o molta ch'io ci abbia, non bisogna
199
1532
abbia, non bisogna ¶ ch'io ponga mente al vulgo
200
1532
di mie fatiche caro. ¶ Io vi lasciai che 'l
201
1532
paladino? ¶ Tal non cred'io che s'apparecchi dove
202
1532
di cui l'istoria io non vorrei per questa
203
1532
il pensiero, ¶ quella, dico io, che nella bella grotta
204
1532
contra ogni magica fattura, ¶ io non ho dubbio alcun
205
1532
dubbio alcun, che s'io l'arreco ¶ là dove
206
1532
ben ti fura, ¶ ch'io non le rompa il
207
1532
dunque il frutto ch'io ¶ lungamente atteso ho del
208
1532
di leoni ¶ ti porsi io dunque li primi alimenti
209
1532
ben che mille volte io t'ho predetto? ¶ Deh
210
1532
a virtù si poggi. ¶ 63 ¶ Io solea più di questi
211
1532
questi dui narrarti, ¶ ch'io non facea di tutti
212
1532
Per dirvi quel ch'io non vi dissi inante
213
1532
il vero. ¶ 3 ¶ Ruggier (come io dicea) dissimulando, ¶ su Rabican
214
1532
non convien che sempre io dica, ¶ né ch'io
215
1532
io dica, ¶ né ch'io vi occupi sempre in
216
1532
sempre in una cosa, ¶ io lascerò Ruggiero in questo
217
1532
Carlo. ¶ 28 ¶ Il principe ch'io dico, ch'era, in
218
1532
Alquanto la sua istoria io vo' seguire. ¶ Dissi che
219
1532
il disegno suo, ben io comprendo: ¶ e dirollo anco
220
1532
vedermi tormentar prima ch'io muora. ¶ 41 ¶ Ma che mi
221
1532
se ben con effetto io non peccai, ¶ io do
222
1532
effetto io non peccai, ¶ io do però materia ch
223
1532
dica ¶ ch'essendo vagabonda io sia impudica. ¶ 42 ¶ Ch'aver
224
1532
Mi nuoce, ahimè! ch'io son giovane, e sono
225
1532
era gran Cane; ¶ onde io son giunta a tal
226
1532
senno crudel, pur ch'io ti sazii, ¶ non recuso
227
1532
che sia, pur ch'io ne pèra, ¶ esser non
228
1532
gioco. ¶ 51 ¶ Bisogna, prima ch'io vi narri il caso
229
1532
cosa ¶ di Proteo (ch'io non so che me
230
1532
aspettava abominosa e tetra. ¶ Io nol dirò; che sì
231
1532
opporre! ¶ 74 ¶ Non aveva ragione io di scusarme? ¶ e Carlo
232
1532
mio dispetto? ¶ non poteva io venir più tosto all
233
1532
persona ¶ di me? ch'io dovea farlo fino a
234
1532
il fior ch'intatto io mi venìa serbando ¶ per
235
1532
Amor l'anima avinta: ¶ io parlo de' begli occhi
236
1532
disse ne l'orecchio: - Io sono il conte - ¶ a
237
1532
Dio. ¶ 2 ¶ Ma l'escuso io pur troppo, e mi
238
1532
compagno tale; ¶ ch'anch'io sono al mio ben
239
1532
disse in voce mesta: ¶ 22 ¶ - Io voglio che sappiate che
240
1532
sì grata ¶ (quantunque prole io non gli fossi sola
241
1532
assicuri ¶ che quel ch'io ti dirò, sempre mi
242
1532
A questo termine son io, ¶ né credo già ch
243
1532
meco ragiona, imputar suole. ¶ Io ben d'esserle caro
244
1532
e talor diece notti, io non mi truovi ¶ nudo
245
1532
che da l'impresa io mi spaventi: ¶ ma perché
246
1532
sì avara: ¶ ma ch'io tel voglia creder, non
247
1532
non far stima, ¶ s'io non lo veggio con
248
1532
non senti, prima ch'io ti chiami, ¶ non ti
249
1532
inganno era ignorante. ¶ 47 ¶ Et io con veste candida, e
250
1532
era riposto. ¶ 49 ¶ Non sappiendo io di questo cosa alcuna
251
1532
né dissimile essendo anch'io d'aspetto ¶ né di
252
1532
in mezzo ¶ fra dove io venni e quelle inculte
253
1532
loggia. ¶ 51 ¶ A prima giunta io gli getto le braccia
254
1532
braccia ¶ al collo, ch'io non penso esser veduta
255
1532
felice, se senza occhi io fossi suto!" ¶ 59 ¶ Eramo a
256
1532
giù sott'acqua andare. ¶ Io lo lasciai nel mare
257
1532
e di farla morire. ¶ 67 ¶ Io non credo, signor, che
258
1532
se vero fôra: ¶ ond'io previdi, che se presa
259
1532
che se presa era io, ¶ troppo periglio era del
260
1532
d'amendua, se presa io fussi. ¶ Lodommi, e disse
261
1532
Lodommi, e disse ch'io non dubitassi: ¶ a' suoi
262
1532
senti il guidardon che io ricevetti, ¶ vedi la gran
263
1532
è in sospizion ch'io non rivele ¶ al lungo
264
1532
gli servia ¶ dicea giurando: - Io non so dir chi
265
1532
lasciar morir tanta beltade. ¶ Io la salute all'innocenzia
266
1532
audienza a quel ch'io vo' narrarti. - ¶ 85 ¶ Fu da
267
1532
fratello opporsi. ¶ 10 ¶ - Ah lasso! io non potrei (seco dicea
268
1532
in campo. ¶ 11 ¶ So ch'io m'appiglio al torto
269
1532
sconforta, ¶ se non ch'io so che per la
270
1532
a un punto; ¶ ch'io lo farò doler, poi
271
1532
abbia il solito colore, ¶ io non gli voglio creder
272
1532
la miglior parte, ¶ ch'io farò con parole e
273
1532
un medesmo tratto ¶ ch'io fossi prima, e chi
274
1532
me solo offesi. ¶ 34 ¶ Ritornando io da quelle isole estreme
275
1532
di Brava; ¶ vêr ponente io venìa lungo la sabbia
276
1532
fata Morgana Alcina nacque, ¶ io non so dir s
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1532
meco i vostri alloggiamenti, ¶ io vi farò veder, ne
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1532
maggior balena, ¶ che, come io dissi, una isoletta pare
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1532
dissi, una isoletta pare. ¶ Io che sempre fui troppo
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1532
e similmente ¶ Dudon, ch'io non v'andassi: e
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1532
tornare a quel ch'io ti dicea, ¶ e seguir
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1532
e seguir poi com'io divenni pianta, ¶ Alcina in
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1532
bella e sì cortese. ¶ 47 ¶ Io mi godea le delicate
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1532
passava oltre il segno. ¶ 48 ¶ Io da lei altretanto era
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1532
ben vo rimembrando, ¶ quando io patisco estrema disciplina? ¶ Quando
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1532
legno o in sasso. ¶ 53 ¶ Io te n'ho dato
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1532
volentieri aviso; ¶ non ch'io mi creda che debbia
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1532
gli ubidiva al morso. ¶ - Io passerò per forza, s
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1532
son detti. Or, come io dissi prima, ¶ s'ho
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1532
prima il ciel, ch'io te li esprima: ¶ e
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1532
quando ti piaccia, ¶ ch'io dia licenzia all'ombre
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1532
all'ombre, e ch'io mi taccia. - ¶ 60 ¶ Così con
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1532
gir lontan da loro io vedea i passi ¶ dei
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1532
vive in altrui balìa. ¶ Io tanto ti sarò compagna
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1532
e sì astuto, ¶ come io ti dico, è dal
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1532
l'abito, acciò ch'io lo dipinga intero, ¶ è
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1532
finzioni padre; ¶ e, come io dissi, spesso ella gli
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1532
dà vanto: ¶ sì ch'io penso, signore, e temo
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1532
del viaggio esperto; ¶ ch'io non posso durar, tanto
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1532
e ne verrò teco io: ¶ meco ho la strada
301
1532
quel non si difese, io ben l'escuso; ¶ che
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1532
me nutrito fu, ch'io sono Atlante. ¶ Disio d
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1532
al re Agramante; ¶ et io, che l'amai sempre
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1532
Piglia lo scudo (ch'io tel dono) e quello
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1532
prevedi. ¶ 36 ¶ Non pregar ch'io t'uccida, ch'i
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1532
abbia il suo amante, io non riguardo a questo
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1532
accusator mi mene; ¶ ch'io spero in Dio Ginevra
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1532
a dire ¶ quel ch'io vo' all'altro canto
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1532
n'udisse più novella. ¶ Io lasciai ch'ella render
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1532
che meglio il vero io ti denudi, ¶ perché costor
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1532
amarmi più che molto, ¶ io ad amar lui con
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1532
e non guardai ch'io fossi ¶ di tutte le
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1532
muro al discoperto uscia. ¶ Io facea il mio amator
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1532
di corde onde salia, ¶ io stessa dal verron giù
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1532
accesi, ¶ che tutta dentro io mi sentia di foco
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1532
ne fui sì, ch'io non compresi ¶ ch'egli
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1532
de la bella Ginevra. Io non so appunto ¶ s
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1532
in sempre essermi amante. ¶ 15 ¶ Io, ch'era tutta a
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1532
e sol quei giorni io mi vidi contenta, ¶ ch
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1532
potei far frutto, ¶ ch'io le ponessi in grazia
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1532
mi diede: ¶ anzi quanto io pregava più per lui
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1532
venìa più sempre inimicando. ¶ 20 ¶ Io confortai l'amator mio
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1532
farlo con effetto, ¶ s'io lo fo imaginando, anco
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1532
la scala ne verrai. ¶ Io verrò a te con
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1532
sciemando". ¶ 26 ¶ Così disse egli. Io che divisa e sevra
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1532
mio amante) ¶ ch'avendoti io fra tutti li mie
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1532
e sempre amato, ¶ ch'io sia da te sì
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1532
te sì mal rimunerato. ¶ 28 ¶ Io son ben certo che
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1532
costei ponendo il core? ¶ Io ben a te rispetto
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1532
avrei, per Dio, ¶ s'io nel tuo grado fossi
331
1532
tu nel mio". ¶ 29 ¶ "Et io (rispose Ariodante a lui
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1532
aver debba, e ch'io t'avre' in effetto
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1532
ricco in queste bande: ¶ io non son meno al
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1532
credi esser più amato; io credo questo ¶ medesmo: ma
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1532
hai seco, manifesto, ¶ et io il secreto mio t
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1532
se tu vuoi ch'io giuri ¶ di non dir
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1532
cortesie, l'audaci imprese io canto, ¶ che furo al
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1532
servo vostro. ¶ Quel ch'io vi debbo, posso di
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1532
inchiostro; ¶ né che poco io vi dia da imputar
340
1532
imputar sono; ¶ che quanto io posso dar, tutto vi
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1532
fratel (che son quell'io), ¶ dietro all'altr'arme
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1532
debbo far, poi ch'io son giunto tardi, ¶ e
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1532
prima? ¶ a pena avuto io n'ho parole e
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1532
altri, e ne moro io d'inopia. ¶ Dunque esser
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1532
sia più grata? ¶ dunque io posso lasciar mia vita
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1532
i dì miei, ¶ ch'io viva più, s'amar
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1532
il rio lacrime tante, ¶ io dirò ch'egli è
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1532
d'amor travagliato Sacripante; ¶ io dirò ancor, che di
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1532
tacito parla Sacripante): ¶ ma io per imitarlo già non
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1532
o finto sdegno, ¶ ch'io non adombri e incarni
351
1532
Muto restava, mi cred'io, se quella ¶ non gli
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1532
così, per quel ch'io me ne sappia, stimo
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1532
or ora; ¶ e perch'io sappia chi m'ha
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1532
fa che per nome io lo conosca ancora. - ¶ Et
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1532
che tu mi chiedi ¶ io ti satisfarò senza dimora
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1532
Questo è certo Baiardo, io 'l riconosco: ¶ deh, come
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1532
e la notte ch'io fui ¶ per la salute
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1532
ne menti che ladrone io sia ¶ (rispose il Saracin
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1532
ladro, lo diria ¶ (quanto io n'odo per fama
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1532
quanto a lei, teco io mi convegna ¶ che non
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1532
dice il Vento) ch'io comporti ¶ tanta licenzia che
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1532
dir di Bradamante sua. ¶ 31 ¶ Io parlo di quella inclita
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1532
gagliardo. ¶ 37 ¶ E cominciò: - Signor, io conducea ¶ pedoni e cavallieri
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1532
che de la donna io senti' il grido in
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1532
invan dietro gli croccia. ¶ Io non posso seguir un
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1532
Ah lasso! che poss'io più che mirare ¶ la
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1532
non è augello. ¶ 45 ¶ Mentre io tardava quivi, ecco venire
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1532
augello". ¶ "Deh, signor (dissi io lor), pietà vi muova
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1532
Di lontan la battaglia io riguardai, ¶ pregando per la
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1532
discolora. ¶ Fu quel ch'io dico, e non v
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1532
v'aggiungo un pelo: ¶ io 'l vidi, i' 'l
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1532
Perdei da lungi anch'io li sensi, e dopo
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1532
cavallier: - Tu vòi ch'io passi ¶ di nuovo i
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1532
di me, poi ¶ ch'io tel predìco, e tu
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1532
la vede. ¶ Or, com'io dico, a domandar aiuto
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1532
Oltra quel monte, s'io lo riconosco, ¶ siede un
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1532
tutti li tuoi, ch'io ne spegnessi il seme
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1532
la donzella alquanto, ¶ come io vi seguirò ne l
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1532
son stata acciò ch'io ti riveli ¶ quel c
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1532
Di che merito son io, ¶ ch'antiveggian profeti il
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1532
cose tante: ¶ sì ch'io te ne verrò scegliendo
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1532
Onorio. ¶ Lungo sarà s'io mostro ogni persona ¶ del
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1532
il confalone, e s'io narro ogni impresa ¶ vinta
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1532
pieno e di clemenza. ¶ Io tacerò, per non tenerti
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1532
manifesto e piano ¶ ch'io venni alla marina a
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1532
ch'alla cavalleria mancass'io mai. ¶ 100 ¶ Ma ben ti
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1532
poi Rinaldo: - Ciò ch'io provo ¶ col testimonio, io
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1532
io provo ¶ col testimonio, io vo' che l'arme
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1532
Canto 32 ¶ 1 ¶ Soviemmi che cantare io vi dovea ¶ (già lo
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1532
Rinaldo e di Gradasso io canti. ¶ 3 ¶ Ma bisogna anco
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1532
bisogna anco, prima ch'io ne parli, ¶ che d
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1532
parli, ¶ che d'Agramante io vi ragioni un poco
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1532
Sa questo altier ch'io l'amo e ch
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1532
l'amo e ch'io l'adoro, ¶ né mi
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1532
aiuto serva. ¶ E perché io non gli narri il
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1532
di nuovo arde: ond'io ¶ non ho mai fine
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1532
subito oppressi? ¶ Perché dovev'io usar ripari e schermi
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1532
oltre al mio destino, io ci fui spinta ¶ da
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1532
partita ¶ portandone Brunel, come io contai, ¶ senza esservi d
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1532
mai più creder debb'io? ¶ Vo' dir ch'ognuno
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1532
cor, non ti dico io; ¶ di questo io vo
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1532
dico io; ¶ di questo io vo' che tu ne
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1532
m'hai, Ruggier, lasciata: io te non voglio, ¶ né
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1532
avessero i dèi ¶ ch'io fossi morta quando t
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1532
Carlo Magno, il quale io stimo e onoro ¶ pel
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1532
pioggia. ¶ 65 ¶ Disse il pastore: - Io non so loco alcuno
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1532
so loco alcuno ¶ ch'io vi sappia insegnar, se
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1532
quivi la sera, ¶ come io dicea, da l'Isola
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1532
che far con prieghi io non ti feci, ¶ che
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1532
e sue ragioni alleghi. ¶ 102 ¶ Io ch'a difender questa
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1532
bella o men ch'io sia di lei, ¶ non
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1532
non mi spoglio, ¶ s'io sono o s'io
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1532
io sono o s'io non son quel ch
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1532
le chiome ¶ lunghe, com'io, né donne son per
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1532
a voi pur pare, ¶ io donna sia (che non
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1532
se ben di viso io cedo. ¶ Perder per men
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1532
beltà ne dovesse ire, ¶ io ci vorrei restare, o
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1532
nferno. ¶ La sala ch'io dicea ne l'altro
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1532
più vi meni avante, ¶ io vi dirò quel ch
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1532
il bisavolo mio, quand'io era infante, ¶ e quel
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volga il pensiero. ¶ S'io non amassi te, né
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1532
par che le suggiunga: - Io son venuto ¶ per battezzarmi
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1532
ho promesso; ¶ e s'io son stato tardi, m
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1532
il veggiar guai, ¶ possa io dormir senza destarmi mai
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tal veggiare alla vita, io non vo' dire; ¶ ch
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1532
essi avrà lo scudo, io vi domando ¶ se migliori
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1532
lor sarete? ¶ Nol credo io già, né voi forse
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1532
voglio dir tanto, ¶ ch'io non ritorni a quei
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1532
con lite e guerra: ¶ io d'averlo con pace
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1532
Baiardo mio. ¶ Or ch'io l'ho in mano
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1532
che depor lo volesse io. ¶ Se Rinaldo lo vuol
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1532
vuol, non disconviene, ¶ come io già in Francia, or
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1532
che con voi sicura io sia ¶ del mio onor
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1532
onor (disse), e ch'io non ne sospetti, ¶ cosa
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1532
dal fuoco l'assicura. ¶ 16 ¶ Io dico, se tre volte
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1532
più termine non giova. ¶ Io so far l'acqua
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1532
e vi può, s'io non fallo, esser più
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1532
mio corpo or ora. ¶ 24 ¶ Io voglio a far il
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1532
gran riviera, ¶ dove, come io vi dico, Rodomonte ¶ fare
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1532
orecchia sorda. ¶ - Bisogna ch'io castighi questo matto - ¶ disse
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1532
l'ingegno avea sommerso, ¶ io non so dove, e
442
1532
e tante fur, ch'io non so quando ¶ finir
443
1532
ch'eran (sì come io vi narrai di sopra
444
1532
error s'emende. ¶ Lasso! io mi doglio e affligo
445
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voi perdon, poi ch'io vel chieggio. ¶ Voi scusarete
446
1532
mi fa star, ch'io non potrei star peggio
447
1532
dir quel di ch'io son poi gramo: ¶ sallo
448
1532
il torto; essa, s'io l'amo. ¶ 4 ¶ Non men
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1532
mia far un baratto. ¶ 6 ¶ Io te la mostrerò di
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1532
dal pazzo si scosta. ¶ 7 ¶ - Io voglio il tuo cavallo
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1532
canterà con miglior plettro. ¶ 17 ¶ Io sono a dir tante
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1532
dicea) che ritrovar poss'io ¶ rimedio mai ch'a
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1532
morir sì malcontenta ¶ come io morrò, se dopo voi
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1532
che, solo ¶ (e spada io non avea né scimitarra
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1532
Isolier vostro e Sacripante, ¶ io dico Sacripante, il re
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1532
la gran prova ch'io feci quel giorno, ¶ maggior
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1532
in prova non venni io, ¶ se far di voi
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1532
voi con l'arme io potea acquisto? ¶ So che
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1532
tutto il campo offeso. ¶ 54 ¶ Io credo che qualche agnol
460
1532
fretta gli fe', ch'io men l'incolpo ¶ se
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1532
duro fren non era. ¶ 72 ¶ Io dico forse, non ch
462
1532
dico forse, non ch'io ve l'accerti, ¶ ma
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1532
che sostenne ¶ Bradamante aspettando, io v'ho da dire
464
1532
creduto ¶ ch'avendoti amato io più di me stessa
465
1532
primo de' suoi frati ¶ (io non dico d'etade
466
1532
paragon di quello ¶ ch'io vi dirò, ma dopo
467
1532
la tardanza nostra, ¶ s'io volesse aspettar fin che
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1532
non comprendi ciò ch'io voglio, ¶ ti spiegherò più
469
1532
ti tegna al fianco, ¶ io son contento ogni vantaggio
470
1532
andranno inanzi fin ch'io gli raggiunga; ¶ né meco
471
1532
ripe del mar Eusino: io son Guidone, ¶ concetto de
472
1532
un error tanto, ¶ ch'io non ho voi né
473
1532
altr'arme ho vedute io, ¶ che per li campi
474
1532
con Rodomonte. ¶ 46 ¶ - A qualunque io non creda esser nimico
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1532
di tanti a ch'io lo dico, ¶ mosso a
476
1532
gran sepolcro, inanzi ch'io t'uccida, ¶ e che
477
1532
tu sia offerto: ¶ ch'io 'l farò poi, né
478
1532
Malagigi. ¶ Quei che fuggiro io non saprei contarvi, ¶ né
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1532
mondo: or vedi ch'io t'ho giunto. ¶ Sie
480
1532
e disse: - Odi, Gradasso; io voglio farte, ¶ se tu
481
1532
me (dicea Gradasso), ¶ ch'io guarisca costui de la
482
1532
il ricco fren spumoso; ¶ io dico il buon Frontin
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1532
s'alcun lo niega, io gli vo' sostenere ¶ con
484
1532
oggi ti sia, ¶ ch'io veggo ben che senza
485
1532
aver tanto rispetto, ¶ ch'io t'ammonisca a tardar
486
1532
che te lo defendo io, tanto ch'in mano
487
1532
mentre all'altro disordine io proveggio. - ¶ 82 ¶ Rodomonte, che 'l
488
1532
era guernita. ¶ Senza osbergo io non trovo che mai
489
1532
dice in questa guisa: ¶ 91 ¶ - Io voglio questo ladro tuo
490
1532
che voglia dir ch'io fallo, ¶ facciasi inanzi e
491
1532
ne mente, e ch'io fo il mio dovere
492
1532
tre giorni ad impiccarlo io vo' indugiarme: ¶ intanto o
493
1532
ladron, là venga, ch'io l'aspetto. - ¶ Così disse
494
1532
perch'a Mandricardo inferiore ¶ io ti paressi, di te
495
1532
a misura: ¶ anzi, s'io vo' guardar come io
496
1532
io vo' guardar come io la nomo, ¶ veggo che
497
1532
Se ben di quante io n'abbia fin qui
498
1532
una fedele, ¶ perfide tutte io non vo' dir né
499
1532
ne sia tra cento, io di lei preda sia
500
1532
tanto cercar prima ch'io mora, ¶ anzi prima che