Lorenzo Marone, Le feste non vengono mai da sole, 2012

che fai?» ¶ «Siamo soli io e mio marito.» ¶ «E

una formica!» ¶ Al che io replicai con voce gelida

sangue, tanto che anch'io, che fino allora guardavo

istante. ¶ «Zio, ti accompagno io» interviene mio nipote Vincenzo

a lei. ¶ «Vengo anch'io» mormora da terra, «Giovanni

del Dottore. Non che io non lo sia. Ma

Quello che ho risposto io. Che ci dobbiamo riunire

indietro senza tanti convenevoli. ¶ Io, purtroppo, non provo la

libero a disposizione e io sono il nemico numero

un po' a sé, io invece passo le giornate

litigo con il mio Io e trascorro il resto

Anche se, in realtà, io e il cervello conduciamo

è mai dove sono io. ¶ È faticoso, ma sono

vogliono vedere, proseguono imperturbabili. ¶ Io faccio parte della seconda

più o meno inconsapevole, io invece sono del tutto

chiedere una cosa.» ¶ «Prima io. Sto girando da un

che a farne sono io. Il dilemma non è

come si fa, dico io, a non svegliarsi una

azzardo. Vincenzo mi guarda, io rispondo con un cenno

correre in ospedale!» ¶ «Signora, io là starei tentando di

altrimenti non arriveremo mai. Io, invece, titubo, finché mi

bizzarra abbia avuto stavolta. Io, invece, trattengo il respiro

sorride e mi stringe, io rido felice. Per un

fosse allontanato. Ma siccome io e il sonno siamo

dà il caso che io conosca ormai bene il

prima pensare a salvarsi. ¶ Io resto al mio posto

altri!» ¶ «Fai come vuoi, io ti ho avvertito.» ¶ Ma

gli spetta di diritto. Io, invece, voglio avere ancora

del capo l'ingegnere. Io e Del Vecchio non

o almeno come dico io oggi. ¶ «Allora» prende la

strani riti, magia nera. Io non ci credo, però

è prevaricato. Barletta e io apparteniamo entrambi alla seconda

famiglia Carsana. Forse sono io a essere strano, ma

non torni più. E io poi che devo fare

un briciolo di gratitudine. Io a tredici anni già

sputtanarlo come sto facendo io. ¶ «Non t'incazzare, penso

medicare, così Vincenzo e io ne approfittiamo per fumare

credo non sia vero. Io ho solo detto ciò

me lo devo sciroppare io.» ¶ Nel fare l'ultimo

le persone. ¶ «Sai, anche io all'inizio che Giovanni

se solo lui (cioè io) avesse avuto uno zio

di persona!» ¶ «Cioè?» ¶ «Be', io forse sarò un ignorante

iella!» ¶ «No, per carità, io vi sto facendo una

manifestazioni ai suoi tempi. ¶ Io la osservavo e pensavo

E che dobbiamo fare?» ¶ «Io la sto tenendo d

al tavolo. Margherita e io, Violante con il suo

sembra quantomeno azzardato. Ma io non mi arrendo, non

e prendono lo spumante, io ne approfitto per fumarmi

sei felice con Nicola io sono felice, se tu

sei felice senza Nicola, io lo stesso.» ¶ «Davvero?» ¶ «Sì