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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tentazione di essere felice, 2015

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
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omosessuale. ¶ Lui lo sa. Io lo so. Eppure non
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dovrà fregarsene del sottoscritto. Io a morire per i
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fronte a un indemoniato. ¶ Io non sogno mai. Almeno
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sulla formazione della creatività. ¶ Io ero molto creativo. ¶ Decido
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auto. ¶ Il quartiere dorme, io rimugino. ¶ Mi giro dall
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che mi pare. Insomma, io urino seduto, come le
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per una vita intera. Io non ho imparato nulla
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un bell’uomo, ma io tengo un figlio da
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mi guarda e ride, io ricambio con un’altra
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sdraiato su un divanetto, io seduto dietro la scrivania
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faceva con la madre. Io sono inadatto ad ascoltare
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donne desiderano solo questo. Io non ne sono capace
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qualcuno con cui sfogarsi, io dopo due minuti ero
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finta di niente. Eppure io non sono certo uno
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positivo da ogni esperienza, io, invece, non mi sono
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gioca con i draghi, io con Rossana e qualche
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davanti e mille progetti, io pochi anni e molti
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forse chiedendosi come faccia io a essere amico della
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il più sorpreso sono io; in tanti anni mai
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una volta spariti. ¶ Che io sappia Eleonora non ha
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a lei andrebbe e io comunque rimarrei qui, che
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dopo la mia morte. Io non ci ho capito
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Se non esistesse lei, io sarei una persona peggiore
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sua. Lei parlava e io bevevo, lei beveva e
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bevevo, lei beveva e io fissavo il soffitto. A
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mi volge le spalle, io sono ancora disteso sul
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il sedere. Ho ragione io, bisogna fare attenzione con
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lei: «Non sei sola, io sono qui». ¶ Ho detto
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Lei è una prostituta, io un cliente. Il nostro
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Sembra che ogni cosa io dica la metta di
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perché, mentre lei parla, io ho già messo in
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riprende ad articolare parole, io a versare il vino
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verso la mia, ma io mi ritraggo d’istinto
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l’avvocato?» ¶ Adesso sono io a ridere. «Per carità
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mia figlia è avvocato, io sono un trasformista!» ¶ «Un
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fissa i miei occhi, io il suo petto. Se
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soia ¶ «Papà, apri, sono io!» ¶ Spingo il tasto sul
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già terminato. «Va be’, io vado. Ci sentiamo stasera
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solo nei film americani, io sono quanto di più
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gesto. Forse pensa che io sia uno di quei
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stronzo con cui coabita. ¶ Io sono vecchio, e i
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benessere a ogni costo, io il benessere non l
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nel supermercato sotto casa. Io vagavo fra gli scaffali
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spalle e ho sussurrato: «Io so». Poi ho proseguito
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picchia la moglie, e io mi sono solo suggestionato
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divertono. A me no, io voglio essere lasciato tranquillo
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anni per capire che io sono lì, nel non
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ottant’anni e che io sappia di colpi di
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le dita sul bracciolo. Io affronto il suo sguardo
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paginette, il minimo sindacale. Io, al contrario, potrei assumere
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belle donne.» ¶ Dovrebbe infuriarsi. Io, al suo posto, lo
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bene il vecchiaccio, come io ne voglio a lui
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al secondogenito. In realtà io non scelsi, Dante arrivò
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senza volerlo, Caterina e io ci dividemmo i figli
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si occupava di Dante, io di Sveva. Lui è
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unico binario da seguire. Io, lo devi ammettere, già
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si chiama Fuffy, ma io l’ho soprannominato Belzebù
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bella ciotola di croccantini. Io crocchette non ne ho
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gatto. Mi troverei anch’io una gattara da spolpare
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torna subito al latte. Io mi alzo e m
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casa. Invece ci sono io, e Cesare Annunziata è
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faccia!» ¶ Lui indietreggia e io mi produco in un
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mio unico interlocutore: «E io che quasi mi facevo
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del viso. ¶ «Ah» commento io, non sapendo che altro
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sì, sono sicura. Sai, io non sento tanto bene
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la polizia.» ¶ «Chiamala tu, io stavo per essere aggredito
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Il fatto è che io la notte non riesco
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quei due litigano ancora io ti chiamo» precisa la
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della mia vita. Perché io, rientrato a casa, ero
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le avrei donato anch’io una «prima volta», sarei
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non sarei potuto essere io l’uomo della tua
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un po’ si fidanzò, io partii militare. Dopo qualche
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posto per i buoni. ¶ Io ero buono. Poi è
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a Sveva che anch’io sono stato un uomo
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per difendersi dai predatori, io, invece, ho perso i
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Belzebù corre in casa, io attendo sull’uscio che
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è il rancore e io non voglio assomigliare a
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Chissà perché pensa che io, al contrario degli altri
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vuole sfamarsi e anch’io comincio ad avvertire un
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denuncia lei, lo faccio io!» esclamo infine. ¶ «No, la
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madre. Il fatto che io sia ancora vivo credo
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con loro. ¶ «Quando vuoi, io sono qui» dico. ¶ «Grazie
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hanno angeli a proteggerle. Io sono quanto di più
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è andata proprio così, io non ho indossato alcun
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l’abbandonano. Per fortuna io sono vecchio e i
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lei guarda la gente, io lei. Chissà perché Sveva
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vita artistica di Perotti, io me ne starei placido
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Federico a scuola e io non avrei visto la
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che l’egoista ero io. ¶ Mi alzo, afferro un
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Sì, lo penso anch’io.» ¶ Mi giro di nuovo
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figlio fa la checca, io lo dico, anche se
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miei figli pensino che io sia così rimbambito da
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di un sostegno. ¶ «Papà, io me ne vado. Vuoi
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freccia o cambia marcia. Io ho tanti difetti, ma
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e deve essere espulso. Io per mia figlia sono
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cambiare!» ¶ Lei non risponde, io mi giro a guardare
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qualità per farselo piacere. Io, invece, una nuora la
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il tempo libero, e io non ho mai voluto
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almeno all’inizio. E io sono sempre stato attratto
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lasciare lo studio e io, al contrario, tornarci. Il
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ancora nella pancia e io già ero un cattivo
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non annaspare nei tormenti. Io invece ho trascorso la
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denuncia lei, ci penserò io. Ma mi ha implorato
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competenti!» ¶ Marino mi guarda, io ricambio con un gesto
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tanti motivi di litigio. Io ero già pronto mentre
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vetrine dei negozi chiusi. Io, invece, penso che avremmo
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difetti di un figlio, io, invece, noto solo quelli
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carattere» scherza Rossana, ma io non l’ascolto neanche
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mio forte!» ¶ Lei ride, io penso che, nonostante ce
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fissa per alcuni secondi, io, invece, mi dedico al
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sembrano metterla di buonumore. Io, invece, resto serissimo, prendo
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e aggancia prima che io possa ribattere. ¶ Mi giro
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cosa che avrei detto io a un amico, a
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figlia. Come sto facendo io adesso. ¶ La luce della
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parte del detective. ¶ «Cesare, io non voglio partecipare, spiare
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preda. Rossana finalmente sorride, io ricambio. Non ho sbagliato
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per camuffare l’inganno. Io credevo di essere bravo
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In Sveva ritrovo me. Io tradivo sua madre, lei
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l’ennesimo della serata, io annuisco, come a dire
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conto di mia figlia? Io non ho fatto lo
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Sveva a letto. E io che mi preoccupavo dei
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hamburger e la provola, io mi lancio su un
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che delimita la strada. Io la imito, quindi bevo
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e servitù alle spalle. Io, invece, bevo attaccato alla
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blocca e chiede permesso, io non mi muovo di
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vita è la sua, io farò ciò che va
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solo scappare. Tu e io!» ¶ No, non capisco. E
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da firmare. Emma e io rimaniamo in piedi ad
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troppo diversi tu e io, in un modo o
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occhi. Aspetta che sia io a parlare. ¶ «Non ti
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mi cinga le spalle. Io ricambio con fatica la
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fosse un militare e io il suo caporalmaggiore. L
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far pena alla gente. Io sarei capace di fratturarmi
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Lo sai chi sono io?» ¶ Lo sbarbatello aveva le
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a frenare il pianto, io a masticare rimorsi. So
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e dall’aspetto spigoloso. Io non dedicherei mai uno
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insieme di tornanti. ¶ «Senti, io me ne vado» dico
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Lei riprende a intimidire, io a scrutarla. Mi chiedo
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studio restiamo solo Sveva, io e Federico che dorme
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che mi racconti?» ¶ Ma io neanche l’ascolto, in
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in questo dannato ufficio. Io, almeno, con tutti i
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Tu sei felice?» ¶ «Sì, io sono felice, come può
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siede al mio posto. Io lo lascio fare, è
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l’ha resa così, io non le ho mai
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quasi mai. Dovrei anch’io lamentarmi, ma capisco che
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insuccessi. Quanto vorrei essere io il bambino che dorme
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il ruolo della vittima. Io ho fatto i miei
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sul letto di morte. Io l’avrei fatto, almeno
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quanto non abbia fatto io con lei, ma soprattutto
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svanita, un treno perso. Io, per esempio, ho trascorso
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un requisito fondamentale che io, invece, possedevo: la sicurezza
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po’ del suo buonsenso, io contraccambiai con il mio
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che avrebbe rinunciato, e io per giorni provai a
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con il suo ex. Io ero ancora e solo
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suo marito. ¶ Ecco, se io quel giorno avessi sospettato
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il suo ultimo libro. Io nemmeno lo sapevo quando
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è un bel casino. Io ho i miei figli
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chiese: «Che faresti se io domani me ne andassi
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qui dentro. Nulla. Eppure io ho ricordi solo di
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un dentino. Sorrido anch’io e nel silenzio della
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scavare solchi. È che io ho la scorza dura
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mi doveva proprio nulla. Io non le ho mai
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altra volta sono stato io a dispensarlo a lei
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messa da parte Caterina, io non sono proprio il
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pensiero.» ¶ «Figurati» ribatte, «sono io che devo ringraziarti.» ¶ Mi
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abortire.» ¶ Lei mi fissa, io sostengo lo sguardo. Mi
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troppi ricordi.» ¶ «E tu?» ¶ «Io ci so fare con
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rispondere: «Lui pensa che io sia di sua proprietà
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Okay, te le conserverò io» rispondo, e adagio le
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aspettandosi che faccia altrettanto. Io, invece, resto lì, titubante
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Emma, comunque, sembra soddisfatta, io, viceversa, sono in un
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di affrontare le cose. Io, per esempio, ho deciso
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una sorpresa a me, io ne faccio una a
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caso non sia stato io a trasferirgli tutte le
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è poco di me. Io non ho mai posseduto
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lui è contento se io e lei andiamo d
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perché non gli andava. Io ho sempre rispettato la
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tornare in cucina e io mi ritrovo solo con
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unghie su una lavagna. Io continuo a sorridere. ¶ «Dove
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contro se stesso anch’io tento sempre di migliorarmi
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l’avresti accettato. Ma io ti conosco bene, se
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caro Dante, quasi come io conosco te. Strano, eppure
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Leo si guardano divertiti, io mi giro verso mia
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sollevo dal compito. Parlo io!» ¶ Quindi bevo un lungo
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sotto il tavolo, ma io sono già partito. «Dante
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a tua madre. Solo io ne sono rimasto fuori
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freghi nulla di te. Io ti ammiro, come uomo
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non porci troppe domande. Io me ne sono fatte
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fare allora? Migrare anche io?» ¶ «Dovrei dirti di pensarci
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dedica le attenzioni che io non gli ho dato
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una vetrina spenta e io ne approfitto per guardarmi
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con le quali uscivo. Io e l’innamoramento ci
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domani avrei potuto anch’io avere una libreria tutta
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per una notte sarò io a svegliare il vicinato
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mi guarda e sorride, io contraccambio. Poi ce ne
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più.» ¶ Marino ridacchia ancora, io riempio di nuovo i
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fanno sotto!» esclamo anch’io mentre rido. ¶ «Cesare, io
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io mentre rido. ¶ «Cesare, io sono uno di quei
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strafottente. Quel tipo ero io, assunto per via di
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stretta molliccia ed esclamai: «Io sono Cesare, e questo
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era insicuro, fragile, pauroso. Io per lui sono stato
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certo punto Marino. ¶ «Prima io» ribatto. ¶ Lui mi guarda
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ci saremmo dovuti immischiare. Io sono vecchio e stufo
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sembra brillo. Ma anch’io lo sono, e anch
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lo sono, e anch’io sono vecchio. Solo che
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mio, così bisognerebbe rispondere. Io giocavo a guardie e
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mi porge la mano, io ricambio mentre squadro lui
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più facile» conclude divertito. ¶ Io, invece, non mi diverto
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gestire il suo appartamento, io la sbatto fuori, lei
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è proprio rasserenante.» ¶ «Senta, io non so chi sia
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ribollirmi nelle vene. Cretino io che ancora oggi se
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Il fatto è che io i problemi li risolvo
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e poi cambi idea. Io non ho tempo da
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tono duro. ¶ «E tu?» ¶ «Io dormo poco e male
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Nella stanza rimaniamo solo io e mio nipote. Lui
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nipote. Lui già dorme, io vorrei imitarlo. Lo infilo
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senza un’autorità. Be’, io l’ho avuto un
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sorride di gusto e io con lei. Poi torniamo
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finché esclama: «Diego e io abbiamo litigato, credo che
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nessuno possa farci nulla. Io ho sbagliato con te
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madre. ¶ «Okay, allora vengo io a farti passare la
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se un domani anch’io tornerò in superficie grazie
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decisione era presa e io non potevo farci nulla
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attraversava. Eh sì, perché io sono come la corda
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piccola e Caterina e io decidemmo di portarla per
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lo stesso entusiasmo ero io. Almeno fino a quando
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comprare i popcorn, ma io non ho voluto sentire
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che stia bene, che io possa morire senza assistere
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basta. Come sto facendo io, senza neanche rendermene conto
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non posso essere stato io, un vecchio non ha
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devono aspettarsi dalla vita. Io mi aspetto che Emma
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vecchi si diventi egoisti. Io lo sono da sempre
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nulla di me. Ché, io giudico il tuo bel
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Il dottore mi fissa, io ricambio e gli vado
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Lei aveva ventisei anni, io quasi quaranta, eppure in
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di essere tornato anch’io ragazzo. Mia moglie a
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anno di spensierata adolescenza. Io non ho cambiato né
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arde incessante. ¶ Emma e io ci lasciammo trascinare in
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divano, Emma, Caterina e io, a guardare un film
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a schiaffi. Ma come, io le sbavo dietro da
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cosa? Per me no. Io sono innamorata di te
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si lanciò all’indietro, io, invece, sprofondai sott’acqua
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estraneo. O, forse, sono io a guardarlo in modo
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potrebbe anche crollare, e io continuerei dritto per la
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non mi sembra che io abbia proseguito il percorso
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lo slancio e saltano, io, invece, faccio il furbo
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po’ da te?» chiede. ¶ Io vorrei tanto riuscire a
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assistere Emma, come se io fossi pratico di ciò
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sto incazzando, Emma e io scendiamo oggi, l’infame
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la prima volta sono io ad aver bisogno di
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una seduta di lavaggio. Io muoio, lui si lava
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salvarmi la pelle, e io me ne resto lì
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via dell’intubazione, ma io so che non è
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piace assai!» ¶ Stavolta sono io a sorridere. Se mi