parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Fedro tradotto da Gio: Grisostomo Trobelli, 1797

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
1
1797
Agnel tremante: intorbidar poss’io ¶ L’onda, che dal
2
1797
acerbi motti ¶ M’oltraggiasti: io non era allora nato
3
1797
se fuggir’ l’altre, io pur fuggito. ¶ FAVOLA XII
4
1797
dì costretta ¶ Verrà ch’io sia; dove dovrò cercarvi
5
1797
natura osi cotanto, ¶ Ed io lo soffra, doppiamente io
6
1797
io lo soffra, doppiamente io muojo. ¶ FAVOLA XXII. ¶ La
7
1797
me tu il facessi, io l’avrei caro, ¶ E
8
1797
a lui rivolto, ¶ Ch’io taccia, dice, tu lo
9
1797
lega insieme, ¶ Il comando io n’ottenga; sì n
10
1797
giunto ¶ Ne chiede parte; io lo farei, risponde, ¶ Ma
11
1797
più care le guanciate io vendo. ¶ FAVOLA VI. ¶ L
12
1797
pro (dice l’altro) io fui negletto: ¶ Nessun ferimmi
13
1797
e intero l’orzo io serbo. ¶ * Sicure son le
14
1797
vorrà fortuna a’ boschi io riedo. ¶ La notte vien
15
1797
studj da gli affari io rieda. ¶ Fia dunque allor
16
1797
Muse a’ liminari aspiri. ¶ Io che pur nacqui su
17
1797
natali in certa guisa io trassi; ¶ Io cui brama
18
1797
certa guisa io trassi; ¶ Io cui brama d’aver
19
1797
Il varco aprimmi Esopo; io dietro a lui ¶ Più
20
1797
fosse un sol Sejano, io mi direi ¶ Dal mal
21
1797
tragga, ove il comune io purgo, ¶ Porrà lo stolto
22
1797
addito. Il pubblico costume ¶ Io sol disvelo. È malagevol
23
1797
l’ingegno loro ¶ Acquistaro; io che nacqui a’dotti
24
1797
rimasugli ancora! ¶ Ciò ch’io dir voglio, sa chi
25
1797
che m’oltraggiar’, nemica io riedo. ¶ FAVOLA III. ¶ Esopo
26
1797
l’altra: tue parole io nulla apprezzo: ¶ Bensì temo
27
1797
folli ciance altrove arreca: ¶ Io so quando posarmi, o
28
1797
Il ventre ti distese? Io più robusto ¶ Di te
29
1797
magion guardi la notte. ¶ Io son pronto; nè boschi
30
1797
forza, e dura vita io meno; ¶ Quanto più agevol
31
1797
mi vien talento, ¶ Possol’io far? O questo no
32
1797
Cane, le tue venture: io non le curo. ¶ Regnar
33
1797
non vo’, se libertade io perdo. ¶ FAVOLA VIII. ¶ Il
34
1797
E però le fatiche io mal non soffro, ¶ Rispose
35
1797
a te giovar poss’io. ¶ * A colui si dirige
36
1797
da lor l’Autore io non discerno. ¶ Perchè dunque
37
1797
dunque la fe giurata io serbi, ¶ Tal vo’ la
38
1797
dal ventre il lascia, io cerco. ¶ Io colei cerco
39
1797
il lascia, io cerco. ¶ Io colei cerco, che sue
40
1797
a’ figli toglie, sicchè io n’abbia, il latte
41
1797
bianco, o pur nero io dovessi? ¶ Ma via, saputo
42
1797
ha in grado; ¶ Ch’io per le frutta sue
43
1797
gravi studj scarco, ¶ Scrivendo io scherzi; ma tu queste
44
1797
lo scopra; ¶ E ch’io nol finga, mostrerà il
45
1797
che giacente entro farina io scorgo, ¶ Salva così come
46
1797
a voto, ¶ Partì, dicendo, io non la curo: è
47
1797
gli dice, e preda io n'ebbi, ¶ E appresi
48
1797
altro indi s’accenda, io fo divieto. ¶ Così non
49
1797
dicano alcuni in contrario, io li reputo avanzi d
50
1797
disse, ecco se tutto io serbo, ¶ De le cose
51
1797
cose attendo, e nulla io veggio. ¶ FAVOLA XXIII. ¶ La
52
1797
assaggio. ¶ Fra gli altari io dimoro; in capo a
53
1797
De le caste matrone io m’intrattengo; ¶ Nulla fatico
54
1797
morte ¶ T’adduce; nulla io soffro, e ricca casa
55
1797
E varie ingombran cure, io non rassembri, ¶ Poscia perchè
56
1797
la nostra brevitade ¶ Promettesti, io richieggo, e quel che
57
1797
Ma dal confín prescritto io mi dilungo. ¶ È pur
58
1797
indovina mente, ¶ Ciò ch’io omisi per fama indi
59
1797
Dietro a sua scorta io son di molte autore
60
1797
il plauso di ritrarne io bramo. ¶ IL POETA. ¶ SE
61
1797
lui diedi ciò ch’io dar dovea, ¶ Perchè stima
62
1797
ti conobbe ingannar puoi: ¶ Io che vidi qual forza
63
1797
come che più danno io n’abbia. ¶ * Non egualmente
64
1797
anzi che tu nascessi ¶ Io già il sapeva. * Il
65
1797
non son, condanni. ¶ * Perchè io ciò scriva ben, Fileto