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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Gian Pietro Lucini, Nuove revolverate, 1913

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
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è sempre quella". ¶ Ed io a darle ragione sulla
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Futurismo di questi favori io lo contraccambii, almeno, con
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Vestito in questa foggia io intendeva venir a paro
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apoteosi del cliente ch'io metto in berlina, sotto
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l'antipatia cordiale ch'io ho per Re e
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l'inconciliabile guerra ch'io muovo a tutto quanto
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fortuna che impone: "Oggi io sono colui che governa
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estemporanea. ¶ Ed ecco perché io mi schivo e non
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per l'affetto ch'io ho per lui, che
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conseguenze dirette di cui io avrei dovuto sofrire: ma
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delli analfabeti. - In vano io cerco di dedicare ad
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D'Annunzio le Revolverate. Io lo deploro: essere aggressivo
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potremo dedicare le parole: "Io non sono un Uomo
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Uomo, sono una Energia: Io parlo a me stesso
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della suprema determinazione dell'Io, nella umanità, ed è
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questo è distruzione ch'io invoco dal Futurista. Perché
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dal Futurista. Perché s'io non sono con lui
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cui si trova capace. Io rimango me stesso senza
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dichiarano personalmente. Con ciò io credo di rispettare la
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in eterno. Per ciò io mi guardo ai fianchi
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Verso Libero, da cui io reputo sia stato levato
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al suo primo apparire io gli fui contro, non
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T. Marinetti dal quale io avrei desiderato risposta seria
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sua difesa, d'aver io riferito delle circostanze non
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marinettiano, nel vedere com'io non lasciassi fuggire occasione
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da Baldini e Castoldi, io sarò lieto di rimetterle
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non abbia dimenticato che io desidero molto di pubblicare
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covo di passatisti). - Mentre io lavoravo cosí accanitamente al
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conoscere alli altri come io non fossi né desiderassi
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con un abbraccio che io credo resterà futurista malgré
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di mecenate. Non ch'io la metta minimamente in
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di F. T. Marinetti. Io non accampai nessuna pretesa
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si faccia maggiore: no; io vi nego in faccia
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ed ho urlato anch'io il mio "Oh, non
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vostre marcie virtú. ¶ Son io dunque ed ancora l
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permesso dell'Autorità? ¶ Son io il Commendatore Don Gonzalo
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salciccie e kraut. ¶ Anch'io sono un Leone castrato
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del principale, ¶ che sono Io stesso, Signori, il Leone
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passa senza un conforto. ¶ "Io starò, come un morto
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vendita e cuori assenti. ¶ Io assento a loro; han
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lanterna! ¶ UN BARNUM-MINISTRO ¶ Io ti odio, o moltitudine
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odio, o moltitudine esecrabile, ¶ io, Buttafuori e Custode della
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riguardatela, vi abbacinerà! ¶ Son io il Barnum di lei
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futuro, l'incito, sempre: ¶ io, il gozzuto, dai numeri
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IL BARNUM-MINISTRO ¶ Avrei io mai perduto il miglior
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giansenisticamente all'estrema orazione. ¶ Io mi permetto di variar
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d'essermi fatto conservatore? ¶ Io sono ancora e sto
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sono il vostr'uomo. ¶ Io non conosco che una
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acque per l'innondazione: ¶ io fornirò la fiamma per
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ritorna, pel bacio, ch'io non scorderò mai, ¶ Mamma
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come il doppiere mistico. ¶ Io Ti rigiro intorno affascinato
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di verginità! ¶ Che posso io mai donarti ¶ per la
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risuonan di denari, ¶ s'io non ho nulla, né
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eretico; ¶ zitto a quell'Io se ascende in bigoncia
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nostra esemplar moralità. ¶ "Son io, l'Adamo protocollato ¶ per
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del sole, ¶ l'esser io Gallo non mi profittò
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bagno virgineamente asettico. ¶ Son io, viso imbiaccato per le
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una bambola vecchia; ¶ son io, colle promesse ed i
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ciò piú saporita: ¶ son io, coi seni tumidi e
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del glubere preclaro; ¶ quanto io farò, ciò che nascondo
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e i falpalà? ¶ - Son io, sí, la Lussuria, ¶ che
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nell'elevazione:... ¶ oh, ch'io t'imparadisi, irresoluto ¶ a
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Strega dei Sobborghi ch'io amerò: ¶ è la legge
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il grande Amore ¶ ch'io pago, col vino, col
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amore, l'annihilimento, ¶ ch'io voglio da te Prostituta
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eterna, infinita, incommensurata! ¶ ch'io ti possegga; che tu
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saporose d'ogni lubricità. ¶ Io sarò l'inesausto alla
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d'ogni ribellione ¶ con io che co... opero a
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di vomito vinoso ¶ ch'io dovrò suscitare e comporre
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corsa stramba e zoppa ¶ io ti porto piú in
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incalzato amore errante. ¶ Son, Io, Signora, scusate; ¶ passai pel
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della sua precarietà. ¶ Ma io sono con voi; vi
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al Cristo, Signora, ¶ anch'io, Maddalena-Canzone peccatrice confessa
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sconsolate... ¶ Chetatevi, Signora, son io, che ho torto; torniamo
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Rimorsi, confusi pretesti? ¶ Ed io dico: "Che giova? ¶ per
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tra questa folla sfacciata; ¶ Io sorridente all'equivoco ¶ e
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commenti, bisbigli e lamenti; ¶ Io, che sono il piú
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patrioti in ogni ufficio! ¶ Io sto per la politica
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imitiamo ¶ costituzionalmente nel costume..." ¶ "Io non mi impaccio in
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tempo". ¶ "Eh! Lascia ch'io riversi ¶ nella tua simpatia
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Proconsole del luogo; ¶ poss'io confidarti: secreti di stato
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secreti di stato? ¶ Poss'io dimenticar la responsabilità? ¶ Ma
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a uomini legiferanti! ¶ Or io tutto dimentico; ¶ torno all
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corre il Mondo ¶ ed io lo voglio sopravanzare. ¶ Ma
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ancor ricreduta nel torpore ¶ io umido dell'avello maledetto
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a noi. ¶ Ma s'io piego e manco al
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cui oggi la leggete. Io mi era liberato dalla
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nella antologia. E, s'io oggi avessi mai paura
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delle Lanterne? ¶ IL MINISTRO ¶ Io vi odio, o moltitudine
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l'incito alcun volte, ¶ io, il gozzuto, dai numeri