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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Vellutello, La Comedia di Dante Aligieri con la nova espositione di Alessandro Vellutello, 1544

concordanze di «io»

nautoretestoannoconcordanza
1
1544
mie case, ciò è, io feci forche a me
2
1544
che gli ardeva. ¶ vv. 43-60 ¶ Io cominciai "Maestro, tu, che
3
1544
si fu accorto, ¶ Ch'io dimandava 'l mio duca
4
1544
di lui, ¶ Gridò "Qual io fui vivo, tal son
5
1544
come superbo gridando Qual io fui vivo tal son
6
1544
da la qual folgore io fui occiso l'ultimo
7
1544
di forza ¶ Tanto, ch'io non l'havea sì
8
1544
l pregi; ¶ Ma, com'io dissi lui, li suoi
9
1544
margini da lato: ¶ Perch'io m'accorsi, che 'l
10
1544
fatti di pietra, perchè io m'accorsi che super
11
1544
tutto l'altro; ch'io t'ho dimostrato ¶ Poscia
12
1544
duca mio: ¶ Per ch'io il pregai, che mi
13
1544
per le quali parole, io lo pregai, che mi
14
1544
da Saturno. ¶ vv. 121-129 ¶ Et io a lui "Se 'l
15
1544
l cerchio. ¶ vv. 130-142 ¶ Et io ancor "Maestro, ove si
16
1544
selva rimossi ¶ Tanto, ch'io non harei visto dov
17
1544
visto dov'era, ¶ Perch'io indietro rivolto mi fossi
18
1544
gridò "Qual maraviglia!". ¶ Et io, quando 'l suo braccio
19
1544
come faceva Dante. [25-30] Et io, quando 'l suo braccio
20
1544
la sua via. ¶ vv. 34-42 ¶ Io dissi lui "Quanto posso
21
1544
feggia. ¶ Però va oltre: io ti verrò a' panni
22
1544
dice Però va oltre, io ti verrò a' panni
23
1544
eternalmente son destinati. ¶ vv. 43-54 ¶ Io non osava scender de
24
1544
la vita serena ¶ - Rispos'io lui - mi smarri' in
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1544
Questi m'apparse tornand'io in quella; ¶ E reducemi
26
1544
vita bella; ¶ Et s'io non fossi sì per
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1544
s'etterna; ¶ E quant'io l'habbia a grato
28
1544
habbia a grato, mentr'io vivo, ¶ Convien, che ne
29
1544
per fama. E quant'io habbia a grato tal
30
1544
la mia lingua mentr'io vivo. Perchè molto honoratamente
31
1544
come vuol inferire, s'io arrivo a lei, se
32
1544
arrivo a lei, se io posso giunger a la
33
1544
non può; però ch'io veggio ¶ Là surger novo
34
1544
mio Thesoro, ¶ Nel qual io vivo anchora; e più
35
1544
men duol; pur ch'io me ne rimembri. ¶ A
36
1544
La natura del luogo, io dicerei, ¶ Che meglio stesse
37
1544
dovria esser gradita. ¶ Et io, che posto son con
38
1544
ch'altro. ¶ vv. 46-63 ¶ S'io fosse stato dal fuoco
39
1544
havria sofferto. ¶ Ma perch'io mi sarei brugiato e
40
1544
Parole, per le quali io mi pensai, ¶ Che qual
41
1544
centro pria convien ch'io tomi". ¶ [46-48] Il poeta, per
42
1544
tre spiriti, dice, S'io fosse stato coverto dal
43
1544
fuoco, ciò è, se io fosse stato difeso da
44
1544
lo consente. [49-51] Ma perchè io mi sarei abbrugiato da
45
1544
ciò è, ma perchè io mi sarei acceso de
46
1544
parole, per le quali io mi pensai che venisse
47
1544
Ma prima convien ch'io tomi, ma prima convien
48
1544
ma prima convien ch'io discenda, fin al centro
49
1544
mai vostra semenza ¶ - Prega' io lui - solvetemi quel nodo
50
1544
mia colpa compunto, ¶ Diss'io "Hora direte a quel
51
1544
anchor congiunto; ¶ E s'io fui dinanzi a la
52
1544
mi richiamava; ¶ Per ch'io pregai lo spirito più
53
1544
Indi s'ascose; et io in ver' l'antico
54
1544
tu sì smarrito?" ¶ Et io li sodisfeci al suo
55
1544
un grande avello, ov'io vidi una scritta, ¶ Che
56
1544
Così 'l maestro; et io "Alcun compenso ¶ - Dissi lui
57
1544
travaglie e pene quant'io vidi? e cet. Et
58
1544
una scritta che diceva, Io guardo Anastasio papa, lo
59
1544
così disse Virg. Et io: - Alcun compenso trova, è
60
1544
fa tradimento. ¶ vv. 67-75 ¶ Et io "Maestro assai chiaro procede
61
1544
indietro ti rivolvi ¶ - Diss'io - là, dove di', che
62
1544
e là saltella, ¶ Vid'io lo Minotauro far cotale
63
1544
per lo novo carco. ¶ Io gia pensando; e quei
64
1544
l'altra fiata, ¶ Ch'io discesi qua giù nel
65
1544
feda ¶ Tremò sì, ch'io pensai, che l'universo
66
1544
vuol inferire, col qual io era, non essendo usato
67
1544
passarvi altri che spiriti. [31-33] Io gia pensando, intendi a
68
1544
da tutte parti, ch'io pensai che l'universo
69
1544
sì mal c'immolle! ¶ Io vidi un'ampia fossa
70
1544
cavato due a lui. [52-57] Io vidi un'ampia fossa
71
1544
Non è ladron, nè io anima fuia. ¶ Ma per
72
1544
quella virtù, per cui io movo ¶ Li passi miei
73
1544
Non è ladron, nè io anima fuia, erasi creduto
74
1544
mostrato esser divina, che io movo i miei passi
75
1544
bolliti facean alte strida. ¶ Io vidi gente sotto infin
76
1544
sia hor primo, et io secondo". ¶ [100-102] Questo modo di
77
1544
di costor assai riconobb'io. ¶ Così a più a
78
1544
fede al mio sermone". ¶ Io sentia d'ogni parte
79
1544
l facesse; ¶ Per ch'io tutto smarrito m'arrestai
80
1544
tutto smarrito m'arrestai. ¶ Io credo, ch'ei credette
81
1544
ch'ei credette, ch'io credesse, ¶ Che tante voci
82
1544
Parole e sangue; ond'io lasciai la cima ¶ Cadere
83
1544
sterpi, par cosa incredibile. [22-27] Io sentia d'ogni parte
84
1544
dir m'adeschi, ¶ Ch'io non posso tacer; e
85
1544
non gravi, ¶ Per ch'io un poco a ragionar
86
1544
a ragionar m'inveschi. ¶ Io son colui, che tenni
87
1544
glorioso officio ¶ Tanta, ch'io ne perdei li sonni
88
1544
li poteva essere, ch'io non posso tacere, pregandoli
89
1544
egli è, cominciando dice, Io son colui, che tenni
90
1544
più ti piace". ¶ Ond'io a lui "Dimandal tu
91
1544
a me satisfaccia; ¶ Ch'io non potrei, tanta pietà
92
1544
schermo? ¶ Che colpa ho io de la tua vita
93
1544
piè del tristo cesto. ¶ Io fui de la città
94
1544
Havrebber fatto lavorar indarno. ¶ Io fe' giubetto a me
95
1544
di questa statua dicendo, Io fui de la città
96
1544
di nuovo sarebbe perita. Io fe' giubetto a me
97
1544
vieni anzi hora?". ¶ Et io a lui "S'io
98
1544
io a lui "S'io vegno non rimango; ¶ Ma
99
1544
un che piango". ¶ Et io a lui "Con pianger
100
1544
maladetto ti rimani; ¶ Ch'io ti conosco; ancor sie
101
1544
dentro. [34-36] Risponde Dante, s'io vegno per conoscer questo
102
1544
conoscer questo tal vitio, io non rimango a la
103
1544
di fare. ¶ vv. 52-66 ¶ Et io "Maestro molto sarei vago
104
1544
percosse un duolo, ¶ Perch'io avanti intento l'occhio
105
1544
ne l'orecchie, perch'io sbarro, per la qual
106
1544
per la qual cosa io apro tutto l'occhio
107
1544
col grave stuolo". ¶ Et io "Maestro, già le sue
108
1544
exponit in ulva". ¶ vv. 82-108 ¶ Io vidi più di mille
109
1544
Non mi lasciar - diss'io - così disfatto; ¶ E se
110
1544
di speranza buona, ¶ Ch'io non ti lasserò nel
111
1544
molte, come quando diciamo "Io sono stato nel tal
112
1544
come poco di sopra, Io vidi più di mille
113
1544
Lo dolce padre, et io rimango in forse, ¶ Che
114
1544
me disse "Tu, perch'io m'adiri, ¶ Non sbigottir
115
1544
adiri, ¶ Non sbigottir; ch'io vincerò la prova, ¶ Qual
116
1544
Virg., m'abbandona, et io rimango in forse, ciò
117
1544
che altri qui giunga". ¶ Io vidi ben, sì come
118
1544
suo dir dienne; ¶ Perch'io traeva la parola tronca
119
1544
più sa più spiace. [10-12] Io Vidi ben sì come
120
1544
de la cosa diciamo "Io so, s'io non
121
1544
diciamo "Io so, s'io non m'inganno, che
122
1544
cionca?". ¶ Questa quistion fec'io; e quei "Di rado
123
1544
camin alcun, per qual io vado. ¶ Vero è, ch
124
1544
l'altra fiata, Ch'io discesi qua giù nel
125
1544
gridavan sì alto, ¶ Ch'io mi strinsi al poeta
126
1544
quei fè segno, ¶ Ch'io stesse cheto, et inchinasse
127
1544
tal materia a Virg. Io son fatta da Dio
128
1544
senza alcuna guerra; ¶ Et io, c'havea di riguardar
129
1544
tal fortezza serra, ¶ Com'io fui dentro, l'occhio
130
1544
opponevano in contrario. Et io che havea di riguardar
131
1544
e d'offesi. ¶ Et io "Maestro, quai son quelle
132
1544
et offesi spiriti. [124-126] et io: - Maestro, quai son quelle
133
1544
Lo mio maestro, et io dopo le spalle. ¶ "O
134
1544
tu mi taci". ¶ Et io "Buon duca non tengo
135
1544
su tutto 'l vedrai". ¶ Io havea già il mio
136
1544
vera cognitione. ¶ vv. 40-51 ¶ Com'io al piè de la
137
1544
fur li maggior tui?" ¶ Io, ch'era d'ubidir
138
1544
non è teco?". ¶ Et io a lui "Da me
139
1544
d'alcuna dimora, ¶ Ch'io faceva dinanzi a la
140
1544
natura di quelli. [61-63] Et io a lui: "Da me
141
1544
ciascuna sua legge?". ¶ Ond'io a lui "Lo stratio
142
1544
A ciò non fu' io sol - disse - nè certo
143
1544
altri mosso. ¶ Ma fu' io solo là, dove sofferto
144
1544
de gli Uberti. [85-87] Ond'io a lui: - Lo stratio
145
1544
a loro, a parla' io, ¶ E cominciai "Francesca, i
146
1544
sì, che di pietade ¶ Io venni men così, com
147
1544
venni men così, com'io morisse; ¶ E caddi come
148
1544
a loro e parla' io, satisfatto che hebbe Dante
149
1544
veggio intorno, come ch'io mi mova, ¶ E come
150
1544
mova, ¶ E come ch'io volga, e ch'io
151
1544
io volga, e ch'io mi guati. ¶ Io sono
152
1544
ch'io mi guati. ¶ Io sono al terzo cerchio
153
1544
Tu fosti prima, ch'io disfatto, fatto". ¶ Et io
154
1544
io disfatto, fatto". ¶ Et io a lei "L'angoscia
155
1544
che non par, ch'io ti vedessi mai. ¶ Ma
156
1544
pioggia mi fiacco. ¶ Et io anima trista non son
157
1544
onde usiamo poi dire, Io v'ho posto su
158
1544
fosti prima fatto, che io fossi disfatto, cioè, tu
159
1544
fosti prima nasciuto, che io fosse morto, adunque poteva
160
1544
per simil colpa. ¶ vv. 58-75 ¶ Io li risposi "Ciacco il
161
1544
gravi pesi, ¶ Come ch'io di ciò pianga, e
162
1544
gravi conditioni, come ch'io di ciò pianga, e
163
1544
in qual modo che io di ciò mi doglia
164
1544
al lagrimabil suono. ¶ Et io a lui "Ancor vo
165
1544
sono, e fa ch'io li conosca; ¶ Che gran
166
1544
la vita futura; ¶ Perch'io dissi "Maestro, esti tormenti
167
1544
Parlando più assai, ch'io non ridico; ¶ Venimmo al
168
1544
Quando s'accorser ch'io non dava loco, Per
169
1544
cosa è quella che io veggo, o che io
170
1544
io veggo, o che io odo?". Onde il poeta
171
1544
travaglie e pene, quant'io viddi? ¶ E perchè nostra
172
1544
l'altra giostra; ¶ Et io, che havea lo cor
173
1544
dice, Hor vedi come io, mi dilacco, ciò è
174
1544
dilacco, ciò è, come io mi divido le lacche
175
1544
travaglie e pene quant'io vidi?, volendo inferire che
176
1544
sopra è detto. Et io, che havea lo cor
177
1544
cor quasi compunto, et io, che di costoro in
178
1544
di persone. ¶ vv. 49-66 ¶ Et io "Maestro, tra questi cotali
179
1544
tra questi cotali ¶ Dovre' io ben riconoscer alcuni, ¶ Che
180
1544
Allhor si mosse, et io li tenni dietro, et
181
1544
maligne piagge grige. ¶ Et io, che di mirar mi
182
1544
e consuma dentro. [109-111] Et io, che di mirar mi
183
1544
dice, Gli occhi, diss'io, mi sieno anchor qui
184
1544
conosciuto dal poeta dice, Io non posso negar quel
185
1544
son messo tanto, perch'io fui Ladro a la
186
1544
torre. ¶ CANTO OTTAVO ¶ vv. 1-12 ¶ Io dico seguitando, che assai
187
1544
l'occhio torre. ¶ Et io, rivolto al mar di
188
1544
loro le porte incontro. [1-6] Io dico seguitando: ha il
189
1544
posero due fiammette. [7-9] Et io rivolto al mar di
190
1544
l'aer snella, ¶ Com'io vidi una nave piccioletta
191
1544
che 'l duca, et io, nel legno fui, ¶ Secando
192
1544
seguitare, e sol quand'io fui dentro parve carca
193
1544
di sopra. ¶ vv. 52-66 ¶ Et io, che riguardai, vidi una
194
1544
tratta ¶ Di gente, ch'io non haverei creduto, ¶ Che
195
1544
havesse disfatta. ¶ Poscia ch'io v'hebbi alcun riconosciuto
196
1544
d'huomo. [58-60] Poscia, ch'io v'hebbi alcun riconosciuto
197
1544
gran fiume; ¶ Per ch'io dissi:- Maestro hor mi
198
1544
hor mi concedi ¶ Ch'io sappia quali sono, e
199
1544
parer sì pronte, ¶ Com'io discerno per lo fioco
200
1544
rimane. E dice, com'io discerno per lo fioco
201
1544
mai veder lo cielo: ¶ Io vegno per menarvi a
202
1544
poi che vide, ch'io non mi partiva, ¶ Disse
203
1544
Hor mi concedi, Ch'io sappi quali sono, e
204
1544
una donna e disse:- Io son Lucia, Lasciatemi pigliar
205
1544
e cet. disegnerei com'io m'adormentai e cet
206
1544
grave tuono sì, ch'io mi riscossi, ¶ Come persona
207
1544
conoscer lo loco, dov'io fossi. ¶ Vero è, che
208
1544
lo viso a fondo, ¶ Io non vi discerneva alcuna
209
1544
profondo sonno, sì ch'io mi riscossi, tanto che
210
1544
mi riscossi, tanto che io mi svegliai, come persona
211
1544
riguardare. [7-9] Vero è ch'io mi ritrovai in su
212
1544
il poeta tutto smorto - ¶ Io sarò primo, e tu
213
1544
tu sarai secondo". ¶ Et io, che del color mi
214
1544
e tremi, come verrò io dietro a te? [19-24] Ma
215
1544
di questi cotai son'io medesmo. ¶ Per tai difetti
216
1544
che tu vedi, hora io voglio inanzi che più
217
1544
mio, dimmi signore ¶ - Comincia' io, per voler esser certo
218
1544
mio parlar coperto, ¶ Rispose "Io era novo in questo
219
1544
canto, quando Virg. disse, Io era tra color che
220
1544
di loro. Dice Virg. io era nuovo in questo
221
1544
qua dal sommo, quand'io vidi un foco, ¶ Ch
222
1544
Ma non sì, ch'io non discernessi in parte
223
1544
loro schiera, ¶ Sì ch'io fui sesto tra cotanto
224
1544
me stesso n'essalto. ¶ Io vidi Eletra con molti
225
1544
li fanno. ¶ Quivi vid'io e Socrate, e Platone
226
1544
l gran comento feo. ¶ Io non posso ritrar di
227
1544
Onde dice, Poi che io inalzai un poco più
228
1544
fece 'l gran comento. [145-147] Io non posso ritrar, dice
229
1544
lungo spatio Da scriver, io pur canterei in parte
230
1544
molto pianto mi percote. ¶ Io venni in luogo d
231
1544
lunga riga, ¶ Così vid'io venir, trahendo guai, ¶ Ombre
232
1544
la detta briga; ¶ Perch'io dissi "Maestro, chi son
233
1544
li percoteva l'audito. [28-30] Io venni in luogo d
234
1544
Taccia 'l vulgo ignorante io dico Dido, Cui studio
235
1544
amore. ¶ vv. 70-87 ¶ Poscia ch'io hebbi il mio dottor
236
1544
e fui quasi smarrito. ¶ Io cominciai "Poeta volentieri ¶ Parlerei
237
1544
avenuto a tutti costoro. [73-75] Io cominciai: - Poeta volentieri, finge
238
1544
rime d'amor, ch'io solia", intende il color
239
1544
tolta da Lanciotto, essendo io stata occisa da lui
240
1544
Lanciotto. ¶ vv. 109-138 ¶ Da ch'io intesi quell'anime offense
241
1544
concede? ¶ Io non Enea, io non Paolo sono; ¶ Me
242
1544
degno a ciò nè io, nè altri il crede
243
1544
Perchè se del venir io m'abbandono; ¶ Temo, che
244
1544
e intendi me' ch'io non ragiono. ¶ [10-12] Invilisce sempre
245
1544
a tal via. [31-33] Ma io, perchè venirvi? o chi
246
1544
di sopra narrati. Ma io, dice, che non sono
247
1544
chi lo concede che io vi venga? Volendo inferire
248
1544
nessuno. [34-36] E però, Se io m'abbandono, ciò è
249
1544
abbandono, ciò è, se io al tutto mi dispongo
250
1544
e meglio intendi che io non so dire, considera
251
1544
considera ben prima se io sono sofficiente a questo
252
1544
tolle, ¶ Tal mi fec'io in quella oscura costa
253
1544
ti solve, ¶ Dirotti perch'io venni, e quel, ch
254
1544
venni, e quel, ch'io intesi ¶ Nel primo punto
255
1544
di te mi dolve. ¶ Io era tra color, che
256
1544
Tal, che di comandar io la richiesi. ¶ Lucevan gli
257
1544
Paulo, onde dice, Se io ho inteso ben la
258
1544
fa vile e pigro, io ti dirò la cagione
259
1544
la cagione per ch'io venni, e quello che
260
1544
venni, e quello che io intesi nel primo punto
261
1544
l'impresa e cet. [52-54] Io era tra color, che
262
1544
beata e bella, che io la richiesi del comandare
263
1544
già sì smarrito; ¶ Ch'io mi sia tardi al
264
1544
L'aiuta sì, ch'io ne sia consolata. ¶ Io
265
1544
io ne sia consolata. ¶ Io son Beatrice, che ti
266
1544
allhora; e poi comincia' io. ¶ [58-60] Questa oratione di Beat
267
1544
mi rispose -, ¶ Per ch'io non temo di venir
268
1544
che non son paurose. ¶ Io son fatta da Dio
269
1544
Di questo impedimento, ov'io ti mando, ¶ Sì che
270
1544
fedele ¶ Di te; et io a te lo raccomando
271
1544
venne al loco, dov'io era, ¶ Che mi sedea
272
1544
fuggir lor danno, ¶ Com'io, dopo cotai parole fatte
273
1544
a Dante, al quale io ti mando, sì, talmente
274
1544
venne al luogo dov'io era, veduto Lucia esser
275
1544
stelo, ¶ Tal mi fec'io di mia virtute stanca
276
1544
cor mi corse, ¶ Ch'io cominciai, come persona franca
277
1544
le parole tue, ¶ Ch'io son tornato nel primo
278
1544
Se non eterne; et io eterno duro. ¶ Lasciate ogni
279
1544
di colore oscuro ¶ Vid'io scritte al sommo d
280
1544
d'una porta; ¶ Perch'io "Maestro il senso lor
281
1544
venuti al luogo, ov'io t'ho detto ¶ Che
282
1544
Con lieto volto, ond'io mi confortai, ¶ Mi mise
283
1544
per la qual cosa, io mi confortai, imperò che
284
1544
aer senza stelle, ¶ Perch'io al cominciar ne lagrimai
285
1544
a turbo spira. ¶ Et io, c'havea d'horror
286
1544
divina gratia. Per ch'io al cominciar ne lagrimai
287
1544
ab arte puer." [31-33] Et io, c'havea d'horror
288
1544
peccato meno. ¶ vv. 43-51 ¶ Et io "Maestro che è tanto
289
1544
l'altre cose, ch'io v'ho scorte. ¶ Havendo
290
1544
trattar del ben ch'io vi trovai, Dirò de
291
1544
l'altre cose ch'io v'ho scorte, e
292
1544
narratione nel seguente verso, Io non so ben ridir
293
1544
so ben ridir, com'io v'entrai, e questi
294
1544
da questi versi, Ond'io per lo tuo me
295
1544
tu mi segui, et io sarò tua guida, E
296
1544
narratione in questo verso, Io cominciai, Poeta che mi
297
1544
rime d'amor ch'io solia", ove tratta de
298
1544
dritta via, ordineremo così, Io mi ritrovai, nel mezo
299
1544
stanza di quella canz. "Io vo pensando, e nel
300
1544
quella virtù, per cui io muovo Li passi miei
301
1544
dice per conclusione, Ond'io consiglio voi, che siete
302
1544
ardore, Che per ch'io viva di mille una
303
1544
trattar del ben ch'io vi trovai Dirò de
304
1544
l'altre cose ch'io v'ho scorte. Quel
305
1544
detto di sopra. ¶ vv. 13-15 ¶ Io non so ben ridir
306
1544
so ben ridir, com'io v'entrai, ¶ Tant'era
307
1544
abbandonai. ¶ Ma po' ch'io fui al piè d
308
1544
durata ¶ La notte, ch'io passai con tanta pieta
309
1544
ignorantia. [13-15] Ma po' ch'io fui al piè d
310
1544
lume, a cui fidanza io entro Per lo nuovo
311
1544
il mio camino, ¶ Ch'io fui per ritornar più
312
1544
di sua vista, ¶ Ch'io perdei la speranza de
313
1544
sol tace. ¶ Mentre ch'io rovinava in basso loco
314
1544
esso sole. [61-63] Mentre ch'io rovinava in basso loco
315
1544
sommo Imperio, onde che io possa propriamente dire d
316
1544
solo colui, da cui io tolsi ¶ Lo bello stilo
317
1544
la bestia, per cui io mi volsi; ¶ Aiutami da
318
1544
il lungo studio, che io ho fatto in cecar
319
1544
il grande amore, che io ho posto a la
320
1544
per conclusione. ¶ vv. 112-126 ¶ Ond'io per lo tuo me
321
1544
tu mi segui, et io sarò tua guida, ¶ E
322
1544
su regna, ¶ Per ch'io fui ribellante a la
323
1544
potervelo condurre. ¶ vv. 130-136 ¶ Et io a lui "Poeta io
324
1544
io a lui "Poeta io ti richieggio ¶ Per quello
325
1544
conoscesti, ¶ A ciò ch'io fugga questo male e
326
1544
hor dicesti, ¶ Sì ch'io vegga la porta di
327
1544
Allhor si mosse, et io li tenni dietro. ¶ Dante
328
1544
ragione, a ciò ch'io fugga questo male, ciò
329
1544
eterna dannatione. Sì ch'io vegga la porta di
330
1544
tengo, e dissemi ch'io erri Anzi ad aprir
331
1544
Allor si mosse, et io li tenni dietro, veduto
332
1544
le fatiche loro; et io sol uno ¶ M'apparecchiava
333
1544
che scrivesti ciò ch'io vidi, ¶ Qui si parrà
334
1544
vates aperitque futura". ¶ vv. 10-36 ¶ Io cominciai "Poeta, che mi
335
1544
via di salvatione. ¶ Ma io, perchè venirvi? O chi
336
1544
O chi il concede? ¶ Io non Enea, io non
337
1544
Onde Padre Santissimo, havendo io per qualche anno continuato
338
1544
I LETTORI. ¶ Ingegnosissimi lettori, Io mi persuado e rendo
339
1544
già stata interpretata, che io di quelle, quasi del
340
1544
ricercare. ¶ Hora lettori studiosissimi, Io confesso la mia ignorantia
341
1544
le dispute, però se io in moltissimi luoghi di
342
1544
me sentiti per veri, io me ne accordo con
343
1544
che in tal caso io non sono historiografo nè
344
1544
vada là dove ch'io lo mando, o vera
345
1544
Et ecco, che se io non mi fosse in
346
1544
voi confessate pure, che io col mio basso ingegno
347
1544
detta di sopra. Nondimeno, io con somma diligentia ho
348
1544
E benchè tutti, com'io dico, siano incorrettissimi, pur
349
1544
de' miei nuovi sentimenti, io n'haverò conseguito quel
350
1544
come compassionevoli penserete, che io son huomo e non
351
1544
solitudine et ocio. Et io non vidi mai alcuno
352
1544
priorato, benchè per prudentia io non fosse degno, nondimeno
353
1544
fede e per età, io non n'era indegno
354
1544
morta e disfatta, dove io hebbi temenza molta, e
355
1544
E più oltre, Et io che riguardai vidi una
356
1544
sesto canto, Ove dice, Io sono al terzo cerchio
357
1544
quei trattando, Poscia vid'io mille visi cagnazzi Fatti
358
1544
disvella, Maestro mio, diss'io, quando fui dritto, A
359
1544
là dal centro, ov'io mi presi Al pel
360
1544
là fosti cotanto quant'io scesi, Quando mi volsi
361
1544
credetti vedere Lucifero, com'io l'havea lasciato, E
362
1544
più con un gigante io mi convegno, Che i
363
1544
più, con un gigante io mi convegno e cet
364
1544
là dal centro, ov'io mi presi Al pel
365
1544
pende. Lo duca et io per quel camino ascoso
366
1544
su ei primo et io secondo e cet. Questo
367
1544
assai più bassi, Et io mirava anchora l'alto
368
1544
più apparente. Onde dice, Io dico, seguitando, che assai
369
1544
al principio del sesto, Io son al terzo cerchio
370
1544
qua dal sommo quando io vidi un foco, Che
371
1544
è de' golosi, dice, Io son al terzo cerchio
372
1544
testa sporgo. Allhor fu' io più timido a lo
373
1544
e senti' pianti, Ond'io tremando tutto mi raccoscio
374
1544
al Paradiso, dicendo, Ond'io per lo tuo me
375
1544
tu mi segui, et io sarò tua guida, E
376
1544
Allhor si mosse, et io li tenni dietro. ¶ Da
377
1544
tolle, Tal mi fec'io in quella oscura costa
378
1544
tornava indietro, dice, Ond'io, che era hora a
379
1544
venuti al loco, ov'io t'ho detto, Che
380
1544
Con lieto volto, ond'io mi confortai, Mi mise
381
1544
venni men così com'io morisse, E caddi come
382
1544
Tenne a sinistra, et io dietro mi mossi. La
383
1544
le fatiche loro, et io sol uno M'apparecchiavo
384
1544
trattar del ben, ch'io vi trovai, ¶ Dirò de
385
1544
gravezza si rauna, ¶ Et io tremava ne l'eterno
386
1544
perchè mi moleste?". ¶ Et io: "Maestro mio hor qui
387
1544
m'aspetta, ¶ Sì ch'io esca d'un dubbio
388
1544
Lo duca stette, et io dissi a colui, ¶ Che
389
1544
gravezza e peso, et io ne l'eterno rezo
390
1544
vivi. ¶ vv. 91-123 ¶ "Vivo son io, e caro esser ti
391
1544
se dimandi fama, ¶ Ch'io metta il nome tuo
392
1544
me: "Del contrario ho io brama. ¶ Levati quinci, e
393
1544
Non ti dirò ch'io sia; nè mostrerolti, ¶ Se
394
1544
sul capo mi tomi". ¶ Io havea già i capelli
395
1544
ti tocca?". ¶ "Homai - diss'io - non vo' che più
396
1544
a la tua onta ¶ Io porterò di te vere
397
1544
l'argento de' Franceschi; ¶ "Io vidi - potrai dir - quel
398
1544
già da ello, ¶ Ch'io vidi due ghiacciati in
399
1544
Dimmi 'l perchè - diss'io - per tal convegno; ¶ Che
400
1544
Nel mondo suso anchor io te ne cangi, ¶ Se
401
1544
Se questa, con ch'io parlo, non si secca
402
1544
cominciò: "Tu vuoi ch'io rinovelli ¶ Disperato dolor, che
403
1544
pur pensando pria ch'io ne favelli. ¶ Ma se
404
1544
infamia al peccator ch'io rodo, ¶ Parlar e lagrimar
405
1544
e lagrimar vedrai insieme. ¶ Io non so chi tu
406
1544
Mi sembri veramente, quand'io t'odo. ¶ Tu dei
407
1544
Tu dei saper ch'io fui Conte Ugolino; ¶ E
408
1544
ti dirò per ch'io son tal vicino. ¶ Che
409
1544
pensieri ¶ Fidandomi di lui io fosse preso, ¶ E poscia
410
1544
Più lume già, quand'io feci il mal sonno
411
1544
sogno ciascun dubbitava; ¶ Et io senti' chiavar l'uscio
412
1544
l'horribile torre; ond'io guardai ¶ Nel viso a
413
1544
si fossero aveduti. ¶ vv. 49-75 ¶ Io non piangeva, sì dentro
414
1544
non lagrimai, nè rispos'io ¶ Tutto quel giorno nè
415
1544
Nel doloroso carcere, et io scorsi ¶ Per quattro visi
416
1544
E quei pensando, ch'io il fessi per voglia
417
1544
tu mi vedi, ¶ Vid'io cader li tre ad
418
1544
e 'l sesto, ond'io mi diedi ¶ Già cieco
419
1544
ne la Magna dicano "io", in Francia "oi", et
420
1544
con la madre, et Io sua moglie s'annegò
421
1544
alquanto vento; ¶ Per ch'io: "Maestro mio questo chi
422
1544
duri veli, ¶ Sì ch'io sfoghi il dolor, che
423
1544
pianto si raggeli". ¶ Perch'io a lui: "Se vuoi
424
1544
lui: "Se vuoi ch'io ti sovegna, ¶ Dimmi chi
425
1544
chi se'; e s'io non ti disbrigo, ¶ Al
426
1544
mi convegna". ¶ Rispose adunque: "Io son Frate Alberigo; ¶ Io
427
1544
Io son Frate Alberigo; ¶ Io son quel de le
428
1544
anima trade, ¶ Come fecc'io, il corpo suo gli
429
1544
in quel ghiaccio. ¶ vv. 139-150 ¶ Io credo - dissi ' lui - che
430
1544
Aprimi gli occhi", et io non glie ne apersi
431
1544
fortezza t'armi". ¶ Com'io divenni allhor gelato e
432
1544
Nol dimandar lettor, ch'io non lo scrivo, ¶ Però
433
1544
tanto ancor leggiero, ¶ Ch'io potesse in cent'anni
434
1544
anni andar un'oncia, ¶ Io sarei messo già per
435
1544
traverso non ci ha. ¶ Io son per lor tra
436
1544
pena, E non so io perchè, non essendo noto
437
1544
lasciato 'l corpo suo. Io hebbi vivo, mostra costui
438
1544
cagione del luogo, ov'io peccai, la qual cagione
439
1544
è Romena là, dov'io falsai e cet. Mette
440
1544
del peccato. [76-78] Ma s'io vedesse qui, desidera veder
441
1544
di tutto l'Inf. [88-90] Io son per loro, seguita
442
1544
di XXI ¶ vv. 91-129 ¶ Et io a lui: "Chi son
443
1544
che son gravi, ¶ Ho io il braccio a tal
444
1544
a Troia richiesto". ¶ "S'io diss'il falso, e
445
1544
greppo, ciò è, quand'io caddi nel fondo di
446
1544
vv. 130-148 ¶ Ad ascoltarli er'io del tutto fisso, ¶ Quando
447
1544
non mi risso!". ¶ Quand'io 'l senti' a me
448
1544
agogna, ¶ Tal mi fec'io non potendo parlare; ¶ Che
449
1544
E fa ragion, ch'io ti sia sempre a
450
1544
mi riporse. ¶ Così od'io, che solea far la
451
1544
andava inanzi poco; ¶ Ma io senti' sonar un alto
452
1544
nel riprendermi. [4-6] Così od'io, scrive Ovid. nel XII
453
1544
Allhor si mosse, et io li tenni dietro. Nel
454
1544
andava poco inanzi, Ma io senti' sonare un corno
455
1544
molte alte torri; ¶ Ond'io: "Maestro, di', che terra
456
1544
anchora, quando tona. ¶ Et io scorgeva già d'alcun
457
1544
minaccia del cielo. [46-48] Et io scorgeva già d'alcun
458
1544
mal vanto; ¶ Però, ch'io ne vedea trenta gran
459
1544
gigante aggiugere. Però, ch'io ne vedea trenta gran
460
1544
l maestro ¶ Non so io dir; ma e tenea
461
1544
fu liberato. ¶ vv. 97-114 ¶ Et io a lui: "Se esser
462
1544
lui: "Se esser puote, io vorrei, ¶ Che de lo
463
1544
che la dotta, ¶ S'io non havesse viste le
464
1544
in qua sì, ch'io ti prenda". ¶ Poi fece
465
1544
fascio er'egli et io. ¶ Qual par a riguardar
466
1544
CANTO XXXII ¶ vv. 1-15 ¶ S'io havesse le rime et
467
1544
tutte l'altre rocce, ¶ Io prenderei di mio concetto
468
1544
Più pienamente; ma perch'io non l'habbo, ¶ Non
469
1544
nel seguente canto. ¶ [1-3] S'io havesse le rime et
470
1544
aiuto; onde dice, S'io havesse le rime et
471
1544
grave tenditur ad centrum". [4-6] Io premerei più pienamente il
472
1544
mio concetto, ciò è, io esprimerei più chiaramente il
473
1544
mio soggetto, ma perchè io non l'ho, non
474
1544
assai più bassi, ¶ Et io mirava anchor a l
475
1544
fratei miseri lassi". ¶ Perch'io mi volsi; e vidimi
476
1544
liberati sumus". ¶ vv. 40-69 ¶ Quand'io hebbi dintorno alquanto visto
477
1544
stringete i petti ¶ - Diss'io - chi siete?". E quei
478
1544
Col capo sì, ch'io non veggio oltre più
479
1544
più sermoni, ¶ Sappi, ch'io fui il Camiscion de
480
1544
lui. ¶ vv. 70-90 ¶ Poscia vid'io mille visi cagnazzi ¶ Fatti
481
1544
et anchor par ch'io 'l veggia, ¶ Un busto
482
1544
novella porti, ¶ Sappi, ch'io son Beltram dal Bornio
483
1544
Giovanni i mai conforti. ¶ Io feci il padre e
484
1544
co' malvagi punzelli. ¶ Perch'io parti' così giunte persone
485
1544
pena da la quale io sono cruciato, vedi se
486
1544
Se tu havessi - rispos'io - appresso, ¶ Atteso a la
487
1544
a la cagion, perch'io guardava, ¶ Forse m'havresti
488
1544
Parte sen gia, et io dietro gli andava, ¶ Lo
489
1544
a quella cava, ¶ Dov'io teneva hor gli occhi
490
1544
là si rimanga. ¶ Ch'io vidi lui a piè
491
1544
considerato la cagione perch'io guardava, come tu attendevi
492
1544
ascoltava, onde dice, et io gli andava retro facendo
493
1544
a quella bolgia, dove io teneva hora gli occhi
494
1544
si rimanga là, Ch'io vidi lui a piè
495
1544
è vendicata anchor - diss'io -, ¶ Per alcun, che de
496
1544
Senza parlarmi sì, com'io stimo: ¶ Et in ciò
497
1544
se n'andò, com'io stimo, senza parlarmi, et
498
1544
havean gli strali; ¶ Ond'io gli orecchi con le
499
1544
levar le lor persone. ¶ Io vidi due seder a
500
1544
E 'l duca disse: "Io son un, che discendo