Bernardino Martirano, Aretusa, 1618

sicilian vivo ne andrai, ¶ ivi non ti varrà forza

o destino ¶ s'implicasse ivi la nave meschina, ¶ saresti

pentirai d'esser giunto ivi: ¶ e dove or semplicetto

ripari ¶ il giorno tutto ivi ciascuno attende: ¶ così i

crudeltà conversa in pietra. ¶ 58 ¶ Ivi, dal dolor vinta e

ogni sua forma umana, ¶ ivi piangendo, divenne fontana. ¶ 69 ¶ E

Ero a la finestra. ¶ 76 ¶ Ivi, al medesmo luoco ove

responsi la saggia Cumana. ¶ 89 ¶ Ivi dal mar Narciso smonta

mar circonda e lava. ¶ Ivi la saggia e la

porta vedeasi cosa rara: ¶ ivi in metallo avea Dedalo

fuggir verso Milano ¶ et ivi il fier drizzar ogni

ch'ogni lor forza ivi ristretta ¶ io veggio, per

ecco Iesù che vuol ivi mostrarsi, ¶ come contra l

nel forte Algieri ¶ et ivi mesti starsi in gran

Anton Doria che stia ¶ ivi a la guardia vuol