Luigi Pirandello, Pasqua di Gea, 1891

a te rapito ha l'Arte, ¶ la fiamma avvivatrice

cui compone e dice ¶ l'eterne sue parole. ¶ La

fede è morta ¶ ne l'ideale estremo ¶ poggiato su

ideale estremo ¶ poggiato su 'l dimani ¶ del nostro dí

tuo piè. ¶ III ¶ A l'avvenir, che ratto, ¶ sfrenando

ora in ora, ¶ co 'l nitido bicchiere, ¶ con occhi

per sempre sparve ¶ de l'andar suo la meta

cadere non lontano ¶ su 'l vasto e lieto piano

bella la distesa ¶ de l'erbe nove al piano

de la prece. ¶ Oggi l'altar vermiglio, ¶ che ad

vestita, ¶ la voce de l'amore, ¶ la formidabil voce

la formidabil voce ¶ de l'universa vita? ¶ Preghi tu

ben, se tu non l'ami ¶ quest'alma terra

riposi ¶ ai vespri a l'albe d'oro ¶ la

e biondo ¶ figlio de l'Orïente ¶ comporre e seppellire

Te, fuggente sposa, ¶ oggi l'acuto morso ¶ non sento

sereno ¶ il cielo ampio l'accoglie: ¶ certo la terra

agli assetati preghi ¶ de l'uomo il gran segreto

mi sieno tolti ¶ da l'arida vecchiezza ¶ gl'inganni

perduto ¶ nel corso de l'età: ¶ se al pian

al solitario orrore ¶ de l'alto bosco ombroso, ¶ quante

incanto ¶ cessero ed a l'arcano ¶ legamento del loco

lieto ¶ tuo murmure tra l'erbe? ¶ Ebbe la donna

sentí in lei mancare ¶ l'amor primo a la

d'amor vuoto ¶ de l'uom l'ultimo bacio

vuoto ¶ de l'uom l'ultimo bacio, ¶ che non

desolato inverno ¶ piovvero su 'l tuo crine ¶ certo; forse

di te. Ti posa ¶ l'amico a fianco? sposa

del labirinto verde; ¶ ma l'amico non trova, ¶ anzi

ombre abandonate. ¶ Oh via! l'amato loco, ¶ la selva

i nuovi fiori, ¶ tra l'erbe non mai gialle

ma nel tempo è l'oblio. ¶ Nutrir lungo desio

vecchierella bianca, ¶ raccolta su 'l murello ¶ de la rural

la vecchietta: - sí! ¶ - E l'altre, l'altre sere

sí! ¶ - E l'altre, l'altre sere ¶ passate, lieta

vuoi tu morir co'l dí? - ¶ E la vecchietta

il viso; ¶ cosí co 'l gioco e il riso

da piogge e vento ¶ l'inverno pigro e lento

ogni secolo aggiunge ¶ su 'l fronte aspro una ruga

questi sgambetta e ride; ¶ l'uno a guardar si

fredda fossa, e cade; ¶ l'altro la salta presto

queste carte gialle, ¶ curve l'ossute spalle, ¶ rannuvolato il

tarda ¶ stanotte di scoprire? ¶ L'arcano de la vita

tua lucerna muore ¶ su 'l teschio riflettendo, ¶ che le

sta freddo a fianco, ¶ l'ultimo suo barlume... ¶ Ahimè

Se non si rinnovella ¶ l'età, come la terra

da le vene ¶ de l'anima l'ebbrezza. ¶ Cinta

vene ¶ de l'anima l'ebbrezza. ¶ Cinta di fior

belli giorni ¶ spira propizia l'ôra, ¶ e prona a

prona a nostra voglia ¶ l'onda si mostra e

mettendo acuti gridi, ¶ cadere l'invocata ¶ pioggia di mezzo

a sí e no; ¶ l'amore è cosi fatto

posson far che torni ¶ l'età de la nipote

grassa ¶ e che molto l'amate, ¶ perché posata e

mia bestia date. ¶ Co 'l tempo, se vi pare

cosí, vispi e piccini. ¶ L'ultima mia canzone ¶ ha

le strade, dove, ¶ passando, l'hai cantato; ¶ io ti

figlio ¶ da un pezzo l'è spacciato! ¶ Mamma, s

la figlia ¶ sola co 'l nuovo sposo? ¶ Non jeri

voci alte, interrotte ¶ de l'accolta festante, ¶ che ognor

anch' ei dubbioso, ¶ dinanzi l'avvenire! ¶ Oh s'ei

la guarda fìso, ¶ co 'l guardo anzi la bee

si consiglia. ¶ Ma già l'amore a un riso

loro bocca ¶ schiude, e l'ardor trabocca: ¶ d'un

per nome, e quanto l'ama ¶ in quel nome

per noi, sorrisi ¶ ancora l'avvenire, ¶ profumi e fior

di quest'insolit'ora, ¶ l'alma, che pur non

fiorente figlia ¶ di sotto l'amorosa ¶ custodia de la

de la madre, ¶ che l'adorate chiome, ¶ le sembianze

le sembianze leggiadre ¶ con l'alito le sfiora; ¶ ella

cicada ¶ a glorïar co 'l canto ¶ de la Diva

solo ¶ palpito immenso: freme ¶ l'aura argentina, il suolo

ampi echeggiare. ¶ XXII ¶ A l'aura del tramonto ¶ incendiata

or là volgendo ¶ tra l'erbe in fior si

si perde. ¶ Trema ne l'aria un lieve ¶ canto

Eterno eterno eterno!" ¶ susurran l'aure in torno, ¶ quasi

forse in braccio a l'amore; ¶ saprò forse tra

noi lo stuol de l'ore; ¶ non mai sí

de le forme belle ¶ l'armonïosa vita ¶ chiama a

vaga fantasia. ¶ Qui è 'l coro trïonfale, ¶ il formidabil

loro ¶ integrità vitale. ¶ Qui l'anima è rapita ¶ dal

cosa non scrivo, ¶ che l'infinito io sento, ¶ sento

infinito io sento, ¶ sento l'eterno - e vivo. ¶