Luigi Pulci, La confessione, 1484

nostra avvocata, ¶ benedetta fra l'altre, nazarena ¶ che la

mille, ¶ ma fra tutte l'altre anime bëate. ¶ In

bëate. ¶ In te tutte l'angeliche faville ¶ si racceson

come spesso pur fa l'umana gregge. ¶ Però qui

le lacrime miste con l'inchiostro, ¶ ch'arien forza

creò la terra e 'l cielo ¶ Colui che tutto

ad imagine sua plasmassi l'uomo ¶ per ristorar l

l'uomo ¶ per ristorar l'antiche sedie in parte

non toccassi il pomo: ¶ l'anima infuse in quello

corpo il bene e 'l male, ¶ quando udirà la

e Faraone ¶ annegassi e 'l suo popol, fu così

Di Abram so ben, l'antico patriarca, ¶ parmi Isaac

carca; ¶ e Sanson rovinar l'alto edificio, ¶ combatter con

sua terra, ¶ poi che l'ira di Dio sopra

certo, ¶ donna felice sopra l'altre donne. ¶ Or, bench

non si cura, frangendo l'altrui spine. ¶ Andato io

Benedetta sia tu fra l'altre elette, ¶ onorato sia

d'eterno consiglio». ¶ Io l'immagino sì, ch'io

uomini sapere, ¶ poi tra l'asino e 'l bue

tra l'asino e 'l bue nella capanna ¶ ti

benedisse di Giordan poi l'acque. ¶ E come e

al tempio ¶ santo e 'l tuo vecchierel dir così

calma che tempesta, ¶ su l'acque corre, e salta

e tengo saldo; ¶ come l'ira di Dio fu

palma in terra con l'ulivo. ¶ Sopra il monte

santo volto ¶ veggo, già l'ora della morte essendo

ch'el suo discepol l'ha sepolto, ¶ al santo

entra con due chiavi: ¶ l'una è d'argento

è d'argento e l'altra di puro oro